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Home » Nutrizione » Alimenti dalla A alla Z » Pomodori: proprietà nutrizionali, benefici e le migliori ricette in cucina

Pomodori: proprietà nutrizionali, benefici e le migliori ricette in cucina

Sofia Russo by Sofia Russo
14 Maggio 2021
in Alimenti dalla A alla Z
pomodori: alimenti ricchi di antiossidanti
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Sommario

  • Pomodori: cosa sono
  • Proprietà nutrizionali dei pomodori
  • Pomodori: benefici per la salute
  • Gli altri benefici dei pomodori
  • Pomodori: controindicazioni
  • Pomodori: varietà
  • Come scegliere i pomodori
  • Modalità d’uso 
  • Pomodori: pelati, polpa a pezzi e passate
  • Usi alternativi dei pomodori
  • Pomodoro, l’alleato di bellezza
  • Uso in cucina
  • Pomodori: cenni storici

I pomodori hanno valori nutrizionali notevoli: contengono molecole importanti come carotenoidi, vitamina E e alcuni flavonoidi, ma anche le vitamine C, B6 e B3, gli acidi fenolici e i flavonoidi glicosilati. Ma, sono anche un’importante fonte di minerali e di fibra alimentare. Inoltre, hanno solo 19 calorie per 100 grammi e quindi è l’alimento perfetto da inserire nella dieta dimagrante.

Al centro della Dieta Mediterranea, anche se importati in origine da altri continenti, i pomodori si abbinano a tantissimi alimenti e sono una vera miniera di nutrienti.

Al momento dell’acquisto, il colore dei pomodori è un aspetto importante. Devono presentarsi del loro colore varietale tipico, intendendo non solo il rosso vivo caratteristico, ma anche le varie tonalità di rosso, più o meno pieno o striato di alcune varietà.

Se, strofinando le dita sulla parte intorno al picciolo, si libera all’olfatto l’aroma tipico del pomodoro, il frutto è maturo.

Scopriamo le loro proprietà nutrizionali, i benefici e le migliori ricette in cucina.

Pomodori: cosa sono

I pomodori sono considerati dei superfood: la ricerca scientifica ha permesso di dimostrare da tempo la loro influenza benefica su una serie di funzioni del corpo umano.

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Anche il nome, “Pomo d’oro”, è ideale per descrivere il prezioso aiuto che offrono ogni giorno, soprattutto a chi segue la Dieta Mediterranea.

Un’alimentazione che ha esaltato l’utilizzo del pomodoro, sia fresco che trasformato in conserve, facendolo diventare il simbolo di un sano e corretto stile di vita.   

Quella dei pomodori è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Solanacee (Solanum lycopersicum, L.), originaria della parte occidentale del Sud America.

Per crescere bene, infatti, ha bisogno di un clima caldo-temperato. Dal Sud e dal Centro America si è ben ambientata nell’area mediterranea, specialmente in Italia, che, oltre ad un’ottima esposizione solare, gode di una notevole disponibilità idrica, importante per il suo sviluppo.

La pianta ha un’altezza di 2 metri ma tende a piegarsi al terreno sotto il peso dei propri frutti. Presenta una radice principale che scende in profondità fino ad oltre 1 metro e ramifica in un ampio apparato radicale.

Alcune varietà sono più piccole ed hanno un portamento cespuglioso.

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Le dimensioni e le forme cambiano completamente secondo la varietà specifica. S

ui banchi dei mercati puoi trovare dal Pomodoro gigante italiano al cosiddetto Cuore di bue come il Pomodoro di Belmonte o il Pomodoro bovaiolo toscano, tutti di taglia extra large, fino alla più piccola varietà del pomodoro ciliegino e del pomodoro datterino. In mezzo, un affascinante mondo di varietà di pomodoro, ognuno con le sue caratteristiche di sapore e di utilizzo.

pomodori, la raccolta
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Il pomodoro è un frutto o una verdura?

È difficile stabilire se i pomodori siano frutti o verdure: geneticamente sono un po’ “a cavallo” fra questi due mondi. Nelle linee guida dell’USDA, il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti d’America, i pomodori sono elencati come verdure.

Della questione si è occupata anche la Corte Suprema americana: nel 1893 l’Alta Corte fu chiamata a decidere se i pomodori importati dovessero essere tassati secondo la legge sulle tariffe (Tariff Act) del 1883, che si applicava solo alle verdure e non ai frutti.

Sebbene entrambe le parti abbiano citato le definizioni date dal dizionario delle due parole, la corte ha deciso che il pomodoro è considerato una verdura votando all’unanimità.

pomodori, i valori nutrizionali

Proprietà nutrizionali dei pomodori

Con 19 calorie ogni 100 grammi, nei pomodori trovi 94 g di acqua, 1 g di proteine, 0,2 g di lipidi, 3,5 g di carboidrati, 2 g di fibre. Ecco nel dettaglio le proprietà nutrizionali del pomodoro.

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In particolare, il pomodoro fornisce una quantità considerevole di vitamina C, che tuttavia si ossida facilmente e si degrada in fase di cottura (si perde circa il 60% in caso di cottura in acqua). Per questa ragione il pomodoro andrebbe anche consumato fresco, appena tagliato, e non solo cucinato.

La funzione del licopene e degli altri antiossidanti

Tra i carotenoidi, quello di cui il pomodoro è più ricco è il licopene, responsabile della caratteristica colorazione rossa del prodotto maturo: un antiossidante importante, anche perché non si disperde con la cottura. È il principale carotenoide presente nel pomodoro maturo e mediamente, il suo contenuto è pari a circa 30 mg per kg (copre circa l’80-90% di tutti i pigmenti presenti).

Al pari del betacarotene, il licopene fa parte della classe dei carotenoidi, ma a differenza del betacarotene non si trasforma nell’organismo in vitamina A. Il suo potere antiossidante è stato messo in relazione all’incidenza ridotta di malattie croniche e degenerative osservata tra le popolazioni mediterranee che consumano tradizionalmente pomodoro.

Ma il licopene non è l’unico antiossidante nel pomodoro. Sono presenti anche alcuni composti fenolici.

La buccia del pomodoro, ad esempio, contiene alcuni polifenoli, soprattutto flavonoli, come:

  • rutina
  • glicoside della quercetina
  • glicosidi del kampferolo.

Altri composti antiossidanti sono i flavanoni, la naringenina e, tra gli acidi fenolici, l’acido clorogenico, che è quello presente in quantità significativa.

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Pomodori: benefici per la salute

I pomodori sono considerati alimenti molto importanti per il tuo benessere: vediamo in dettaglio i loro effetti benefici.

Azione antiossidante

Il pomodoro rappresenta un’ottima fonte di antiossidanti. Il più noto, come già visto, è probabilmente il licopene, responsabile del tipico colore rosso di questo frutto.

Il licopene, insieme ad altri carotenoidi, alla vitamina C, alla vitamina E e ai composti fenolici, contribuisce a difendere l’organismo dall’azione dei radicali liberi, allontanando le malattie degenerative croniche e le patologie cardiovascolari.

In particolare, sembra che il licopene sia particolarmente efficace per la protezione dal tumore alla pelle.

Antinfiammatorio che potenzia il sistema immunitario

Il contenuto di vitamina C, in sinergia con i carotenoidi, è in grado di influenzare i processi infiammatori, in particolare per chi soffre di asma e bronchite.

Questo mix contribuisce a potenziare il sistema immunitario, costituendo un valido aiuto soprattutto nei casi di situazioni patologiche che ne riducono la funzionalità.

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Diuretico naturale

Il pomodoro è perfetto per chi deve dimagrire e punta a un’alimentazione sana.

È un alimento povero di calorie, con pochi zuccheri immediatamente assimilabili, privo di grassi, costituito in prevalenza di acqua e con un ricco contenuto in minerali e oligoelementi.

Questo fa sì che i pomodori abbiano grandi effetti remineralizzanti e dissetanti, fondamentali nei mesi più caldi per proteggersi dal pericolo di disidratazione.

Protettivo del sistema urogenitale

L’elevato contenuto di acqua stimola la minzione, eliminando tossine e acidi urici.

Le caratteristiche antinfiammatorie e antiossidanti del pomodoro riducono il rischio di infezioni del tratto urinario e lo sviluppo di formazioni tumorali alla vescica e alla prostata. 

Aiuta la funzionalità dell’intestino

Grazie al buon contenuto di fibra, il pomodoro aiuta il transito del bolo alimentare. Un modo per migliorare i problemi di stipsi è bere un succo di pomodoro ogni mattina.

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varietà dei pomodori

Gli altri benefici dei pomodori

I benefici dei pomodori non finiscono qui. Infatti, oltre alle funzioni già elencate, i pomodori sono in grado di:

  • aiutare la digestione. Sebbene considerato indigesto per via della presenza di solanina (ma solo nei pomodori non maturi), il pomodoro invece svolge un’azione di aiuto verso chi presenta difficoltà digestive in virtù del contenuto degli acidi malico, arabico e lattico. 
  • Proteggere la salute degli occhi. La zeaxantina contenuta nel pomodoro è un carotenoide che contribuisce con le sue proprietà antiossidanti a proteggere la vista, diminuendo in particolar modo il rischio di cataratta e di degenerazione maculare senile. 
  • Tutelare la salute della pelle e delle ossa. Grazie alla presenza di vitamina C, i pomodori sono in grado di influire sulla salute di ossa e pelle. Questo effetto si deve al collagene, un componente essenziale della pelle, dei capelli, delle unghie e del tessuto connettivo, del tessuto osseo, della dentina dei denti prodotto appunto dalla vitamina C. Inoltre, i pomodori contengono una buona percentuale di vitamina K e piccole quantità di calcio, elementi che contribuiscono a rafforzare le ossa.
  • Aiuta a prevenire i fattori di rischio nel diabete. Un articolo su “Diabetes Care” del 2000 riporta uno studio con risultati importanti anche per i pazienti diabetici di tipo 2. I risultati ottenuti suggeriscono che il consumo di succo di pomodoro aumenti i livelli di licopene plasmatico e la resistenza intrinseca del colesterolo LDL all’ossidazione.

Pomodori: controindicazioni

Prima di parlare di controindicazioni, bisogna sottolineare che nei pomodori sono presenti altre molecole come:

  • solanina, che ha un’azione moderatamente tossica: gastrite e fenomeni emolitici possono verificarsi a seguito di ingestione di abbondanti quantità di pomodori immaturi. Con la cottura la solanina viene in gran parte inattivata. La solanina è contenuta principalmente nella buccia, pertanto è buona norma sbucciare i pomodori non maturi prima di usarli come alimento.
  • tomatina o licopersicina, un alcaloide che il frutto autoproduce solo se stimolato dalle infezioni fungine e dal danneggiamento meccanico; durante la maturazione, la tomatina viene metabolizzata fino a scomparire del tutto. La tomatina è scarsamente tossica per l’uomo, ha azione batteriostatica e micostatica.

Normalmente il pomodoro è ben tollerato, ma il suo contenuto di istamina e di alcune proteine allergizzanti è in grado di provocare reazioni allergiche anche molto serie. I soggetti più a rischio sono le persone che già hanno mostrato sensibilità verso i pollini e le Graminacee.

Quindi, le reazioni possono essere dermatiti a contatto, semplicemente dopo aver maneggiato o tagliato i pomodori, oppure prurito in bocca ed in gola con possibili gonfiori a seguito di ingestione anche di piccole quantità.

infine, la lectina del pomodoro può interagire con la mucosa gastro-intestinale e scatenare infiammazione, alterazione del sistema immunitario e un cattivo assorbimento dei nutrienti. Per questa ragione il pomodoro è sconsigliato a chi soffre di acidità di stomaco.

pomodori, il cocktail virgin mary

Pomodori: varietà

Il Catalogo delle varietà delle specie di ortaggi (anno 2018) tenuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali conta 550 varietà di pomodoro. Basta questo a far capire l’importanza di questa coltura in Italia: oggi il pomodoro è di fatto l’ortaggio più diffuso nel nostro territorio.

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Le principali tipologie di pomodoro che troviamo sui banchi di vendita sono:

Pomodoro ramato 

Liscio e di forma rotonda, tendente a dimensioni medio grandi. Il suo nome deriva dal fatto di crescere sui “rami” in formazione a grappolo con altri frutti. Ricco di polpa e con una pelle facilmente eliminabile, il ramato è molto versatile.

Quindi, si presta ad essere consumato crudo in insalata o farcendo le due metà tagliate, ad esempio con tonno, uova sode, capperi o altri ingredienti. Ma è ottimo anche cucinato, sia in salsa che gratinato in forno o stufato con altre verdure. 

Cuore di bue

Come si intuisce dal nome, ha la forma di un grosso cuore, della grandezza simile a quello di un bue. È una tipologia varietale molto coltivata in Liguria, in particolare ad Albenga. Un solo pomodoro può pesare anche più di 250 grammi e per di più è molto compatto e polposo e con pochi semi. È spesso solcato da grosse costolature ed è di colore rosso – rosato a seconda del grado di maturazione. 

In questa tipologia, rientrano pomodori come il Pomodoro bovaiolo toscano, dalla forma irregolare, carnoso ma con molti semi, e il Pomodoro di Belmonte, tipico della Calabria, dalle dimensioni gigantesche che raggiungono anche più di 1 Kg di peso e con polpa grumosa.

Per la sua caratteristica compattezza della polpa e per la dolcezza del sapore, il cuore di bue si presta ad essere consumato “in purezza”, affettato e condito con olio e origano, oppure in insalata.

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pomodori cuore di bue

Pomodoro a grappolo

Il pomodoro a grappolo è globoso o ha una forma cilindrica. Ha una dimensione media e un frutto si aggira sui 130 grammi di peso. Si può consumare fresco, ma offre il meglio di sé nei piatti cucinati, perché regge bene la cottura anche lunga. 

Alcuni tipi di questa categoria sono:

  • tondino di Manduria, ottimo pomodoro da serbo (adatto cioè ad essere conservato a lungo) e adatto in particolare ad essere essiccato;
  • camone di Sardegna, con polpa soda e croccante, ottimo in insalata grazie al suo gusto equilibrato, leggermente acidulo;
  • vesuviano, dal colore rosso intenso e dalle ottime caratteristiche in cucina per preparare sughi e conserve. Il pomodorino vesuviano è il vanto della cucina napoletana, viene usato in moltissime ricette tradizionali, come gli spaghetti con le vongole e la famosa pizza napoletana.

Pomodoro a ciliegia 

È un pomodoro sempre più richiesto dai consumatori perché è molto appetitoso, dolce e facile al consumo, proprio come una ciliegia, e non solo per forma e dimensione. Viene chiamato in molti modi da regione a regione.

Ciliegino, bocconcino o pomodoro aperitivo

comunque lo si voglia chiamare è ideale per la preparazione di aperitivi e spiedini crudi con mozzarella o olive, ma anche in insalata o in pasta fredda o per un’allegra guarnizione di un secondo piatto.

È un pomodoro molto estivo, sugoso. Un illustre esponente della categoria è il Pomodoro Pachino IGP, coltivato in Sicilia in quattro diverse varietà. È un pomodoro dalla polpa soda e profumata, molto dolce. 

Pomodoro datterino

È un pomodoro della stessa taglia del ciliegino, se non più piccolo, dalla forma quadrata, appunto a dattero. Il suo utilizzo è lo stesso del pomodoro a ciliegia.

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È particolarmente gustoso e dolce, normalmente si consuma fresco o per preparare bruschette e insalate, ma si utilizza anche per gustose salse.

Pomodoro perino 

Intensamente colorato e di forma ovale allungata, leggermente a pera. Ha una buccia resistente e una polpa soda e saporita. È molto adatto alla preparazione di conserve sotto forma di pelato o concentrato, ma anche molto usato per fare in casa la passata di pomodoro.

Si adatta anche a essere essiccato per essere messo sott’olio e gustato come antipasto.

Un celebre esponente di questo gruppo varietale è il pomodoro San Marzano: in particolare, quello proveniente dell’agro Sarnese-Nocerino, territorio a metà strada fra Napoli e Salerno, ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione d’Origine Protetta (DOP).

Il Pomodoro San Marzano è tra i migliori per la preparazione di sughi e ragù dall’inconfondibile profumo e sapore, un’eccellenza del territorio e della tradizione produttiva campana.

Pomodoro insalataro o da mensa

Il gruppo varietale del pomodoro insalataro comprende un vasto assortimento di pomodori che vanno raccolti a maturazione ancora non completa in quanto, preferibilmente, vanno consumati crudi e insieme a insalate.

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Ma, la forma più apprezzata è quella tondo-liscia, di dimensione da grande a piccola secondo i mercati, ma anche varietà a bacca costoluta sono diffuse.

Pomodoro costoluto

Il nome si riferisce alla classica forma a coste del frutto. Coltivato sia all’aperto sia in serra, questo pomodoro presenta colore rosso vivo, con una polpa carnosa e povera di semi. Eclettico e versatile, è ottimo tanto crudo in insalata, quanto cotto come ingrediente di sughi o anche farcito con un ripieno di riso e mentuccia.

Un tipico esempio di questa categoria è il Pomodoro costoluto di Chivasso, una varietà dalla polpa consistente, dolce e saporita, coltivata nella provincia di Torino, a Chivasso. 

Come scegliere i pomodori

Il periodo naturale di maturazione dei pomodori va da maggio a tutto settembre: sono quindi prodotti estivi.

Ma, in realtà, oggi i pomodori si possono trovare sui banchi di vendita durante tutto l’anno, grazie a tecniche di coltivazione in serra che permettono di godere della bontà di questo prodotto in qualsiasi stagione. 

Generalmente i pomodori in vendita vengono coltivati in Italia, salvo qualche varietà particolare. Vengono prodotti sia in campo che in serra.

Il pomodoro deve essere sodo e compatto al tatto. Alcune varietà sono più molli, ma in ogni caso il prodotto fresco non deve presentarsi troppo cedevole ad una leggera pressione e soprattutto non deve apparire gonfio. 

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Nel caso in cui il pomodoro acquistato non fosse ancora completamente maturo, si può aspettare qualche giorno prima di consumarlo.

Infatti, il pomodoro, se raccolto non troppo in anticipo, riesce a completare la maturazione anche lontano dalla pianta (in un ambiente umido a 20°C può maturare in 3-4 giorni). 

pomodori san marzano

Modalità d’uso 

Le modalità d’uso dei pomodori dipendono molto dalla varietà. Alcuni sono adatti ad un consumo prevalentemente fresco, altri sono invece indicati per la conservazione o per altri usi, come l’essicazione. Ad esempio:

  • ramato, rotondo e liscio, si addice ad un consumo sia crudo che cotto; 
  • perino, un po’ allungato, come il San Marzano, andrebbe consumato cotto;
  • cuore di bue è ideale affettato in insalata. 
  • stuzzicanti ciliegini e datterini, di piccole dimensioni, si adattano a degli ottimi aperitivi, per esempio per preparare degli spiedini a crudo. Ma la loro versatilità li vede impiegati in moltissimi piatti anche cotti, oppure come semplici guarnizioni. 

I pomodori freschi possono essere conservati in frigorifero fino a 5 o 6 giorni dall’acquisto.

Per pulire i pomodori è sufficiente un accurato lavaggio, eliminando il picciolo solo dopo averli lavati. Nel caso si desiderasse spellarli vanno sbollentati in acqua bollente. Dopo averli lavati, occorre incidere un piccolo taglio sulla parte superiore dei pomodori, per evitare che la pressione interna causata dal calore li faccia esplodere. Quindi, vanno scottati per un minuto in acqua bollente, lasciandoli poi intiepidire qualche istante, quindi la buccia potrà essere facilmente eliminata. 

Sono numerosi i modi per conservare i pomodori. Se non si desidera ricorrere alle conserve prodotte industrialmente, i pomodori possono essere conservati essiccati, in barattolo al naturale previa cottura a bagnomaria, sotto forma della classica passata di pomodoro, come confettura o nella versione salsa ketchup.

Pomodori: pelati, polpa a pezzi e passate

Uno dei pregi maggiori dei pomodori è che possono essere trasformati in tante preparazioni diverse: in questo modo, pur scegliendo solo prodotti di stagione, potrai consumarli tutto l’anno.

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Pelati

Le qualità più rinomate di pelati sono quelle che in etichetta dichiarano di essere state ottenute dalla varietà San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino D.O.P. La dicitura “superiori” indica che contengono più polpa (per i pelati è obbligatoria l’indicazione del peso netto sgocciolato), mentre altre diciture (extra, naturale, gustosi) nel caso delle conserve non hanno nessun significato ufficiale che ne caratterizzino le qualità.

Il colore deve essere rosso vivo, uniforme, senza parti verdi, nere o giallastre, mentre l’odore e il sapore devono mostrarsi caratteristici e armonici (non troppo dolci, né acidi), privi di retrogusto amaro o di cotto. Per quanto riguarda la forma e la consistenza, i pelati devono essere sodi, di calibro omogeneo, e conservare il più possibile la forma naturale del frutto fresco. 

Oltre all’aggiunta di succo di pomodoro parzialmente concentrato, la legge consente di addizionare ai pelati anche del sale; in ogni caso, più basso è il suo contenuto, migliore è la conserva. È consentita anche l’aggiunta di cloruro di calcio, che ha l’effetto di aumentare la consistenza: è innocuo ma a concentrazioni appena superiori allo 0,03% può alterare il gusto del prodotto.

Infine, per quanto riguarda l’imballaggio, il pelato di qualità deve essere confezionato in scatole con fondelli graffati,con pareti interne smaltate e saldatura laterale ben protetta.

Polpa a pezzi

Per la valutazione del sapore e del colore, le regole da seguire ricalcano quelle descritte per i pelati. I pezzi devono presentarsi di grandezza omogenea, senza frammenti troppo piccoli o di dimensioni eccessive, inoltre devono avere consistenza soda e non si devono spappolare facilmente.

Passata di pomodoro

Il colore è un primo indice di qualità: lavorando a temperature troppo alte (per ridurre i tempi di lavorazione o nascondere eventuali difetti dei pomodori utilizzati), la passata assume una colorazione rosso scuro e un caratteristico sapore cotto, mentre operando a calore moderato mantiene un bel colore rosso vivo e conserva un sapore più fragrante.

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Anche la consistenza è importante: deve essere omogenea, con pochi semi e senza parti fibrose o pezzetti interi. I contenitori in vetro, oltre a permettere la visione diretta del prodotto, garantiscono una perfetta igiene.

Scopri come fare le tue conserve di pomodori in casa.

Pomodori secchi

Un altro modo per conservare i pomodori è quello di seccarli: una tecnica di conservazione molto antica. I pomodori secchi sono una tipica preparazione del Sud Italia, che permette di gustare i pomodori anche d’inverno: questi vengono spesso conditi con olio extravergine d’oliva, aglio, capperi, origano.

Dopo essere stati seccati bene al sole o in forno, i pomodori devono essere completamente coperti di olio e i barattoli devono essere chiusi ermeticamente e sterilizzati. Una volta aperti, l’olio deve sempre continuare a coprire tutti i pomodorini: se necessario se ne può aggiungere ancora.

Farli a casa non è difficile: scopri come farli con la ricetta dei pomodori secchi e scopri tutti i loro benefici.

pomodori: salsa

Usi alternativi dei pomodori

Oltre agli usi alimentari, il pomodoro è abbondantemente impiegato nell’industria della cosmesi. La sua polpa viene utilizzata come ingrediente principale di maschere tonificanti, nutrienti e rassodanti per la pelle.

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Per lenire gli effetti di un’eccessiva insolazione e per idratare la pelle, si può creare una miscela di pomodoro con un po’ di olio di oliva ed applicarla sulla pelle. Il composto si rivela un toccasana anche in caso di piccole scottature domestiche. Oppure si può applicare una fettina di pomodoro sulla parte ustionata.

Infine, è da tenere in considerazione l’uso detergente del pomodoro: per pulire l’ottone macchiato dal verderame, basta strofinarlo con la polpa di un pomodoro maturo, poi sciacquarlo e lucidarlo con un panno di lana.

pomodori: maschere di bellezza

Pomodoro, l’alleato di bellezza

Ecco qualche ricetta per maschere fai da te al pomodoro:

Maschera purificante per pelle con acne

Chi ha la pelle grassa, semi grassa o acneica, può purificarla grazie alle vitamine contenute nel pomodoro.

Basta frullare la polpa di pomodoro e stenderla sul viso per 15-20 minuti. Al termine, sciacquare con acqua fredda e applicare della crema idratante specifica che non contenga oli.

Se invece vuoi richiudere i pori dilatati, alla polpa di pomodoro frullata puoi aggiungere qualche goccia di limone o del cetriolo tritato.

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Scrub al pomodoro

Il pomodoro è ideale anche per nutrire la pelle durante un peeling, illuminando il colorito. Per preparare lo scrub al pomodoro basta mischiare la sua polpa con della farina di avena e applicare il tutto sul viso, con delicati movimenti circolari.

Alla fine, risciacqua bene la pelle e metti un tonico rinfrescante.

Maschera per i capelli

Il pomodoro riesce a rendere i capelli più luminosi e morbidi.

È un aiuto in caso di forfora, ma anche in caso di capelli crespi. Per liberarsi dall’elettricità tipica di questi capelli, infatti, basta frullare della polpa di pomodoro, mescolandola a qualche cucchiaio di olio d’oliva o di mandorle o a qualche cucchiaio di yogurt.

Lasciala in posa per circa mezz’ora e poi risciacqua bene, applicando successivamente il balsamo. Per avere risultati duraturi devi ripetere l’applicazione ogni 2 settimane.

Come per tutti i rimedi fai da te, in caso di pelle sensibile o allergica chiedi consiglio al medico o dermatologo prima di utilizzarli.

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pomodori: le ricette

Uso in cucina

Il pomodoro è il protagonista assoluto della cucina mediterranea. Dai succhi e dagli antipasti, ai sughi ed ai primi e secondi piatti, fino ai contorni, cotti o crudi, caldi o freddi, il pomodoro è in grado di impreziosire con il suo sapore innumerevoli ricette. Addirittura, il pomodoro riesce a comparire tra i dolci sotto forma di marmellata.

Anche il suo vivace colore ne consente l’utilizzo come guarnizione. E come non citare la pizza, dove il pomodoro è l’ingrediente fondamentale nella preparazione del condimento di moltissime tipologie?

Per chiudere, il pomodoro in succo costituisce la base del cocktail chiamato Bloody Mary, solitamente servito come aperitivo, oppure del Virgin Mary, la versione analcolica dello stesso cocktail.

Se ami il pomodoro, scopri tutte le migliori ricette con i pomodori di Melarossa.

Pomodori: cenni storici

Il pomodoro selvatico è originario del Sud America occidentale (Ecuador, Cile, Bolivia, Colombia, Perù e le isole Galápagos). Furono le popolazioni dei Maya a portare la coltivazione del pomodoro in America Centrale. Già tra il 750 ed il 500 a. C. avvenne la domesticazione di alcune varietà selvatiche della pianta: nel corso dei secoli le varietà vennero selezionate e migliorate per rendere i loro frutti più grandi e adatti al consumo. Così il pomodoro arrivò fino agli Atzechi, che impiantarono vaste aree di pomodoro nel Messico meridionale, finchè non giunsero i colonizzatori europei. 

Fu proprio in quella zona che, rientrando dalle spedizioni fra il 1519 ed il 1521, Hernán Cortés raccontò del pomodoro: in breve tempo i semi vennero portati in Spagna ad opera dei coloni e dei religiosi impegnati in quelle aree di conquista. 

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pomodori: cosa sono, benefici e ricette

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Sofia Russo

Sofia Russo

Dottoressa in Biologia e socia volontaria della Onlus Nutrizionisti Senza Frontiere, ho approfondito la mia formazione attraverso un Master in nutrizione umana presso la Unitelma Sapienza. Ho svolto tirocini formativi in laboratori di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Università degli Studi Roma Tre. Per Melarossa mi occupo di scrivere approfondimenti sugli alimenti.

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