Sommario
La barbabietola rossa è un tubero, come la patata e il topinambur, che si può acquistare fresco sui banchi del mercato solo durante il periodo autunnale. Puoi scegliere tra la barbabietola fresca o quella precotta che trovi in comode confezioni sotto vuoto al supermercato. Tutto l’anno, queste ultime sono pronte al consumo: è sufficiente tagliarle e condirle con un po’ di olio e di sale, oppure utilizzarle nelle varie ricette.
Caratterizzata da un colore rosso-violaceo dovuto alla presenza di betalaine, dalla notevole attività antiossidante e antinfiammatoria, è anche un’alleata naturale per preservare la vista e mantenere una buona salute cardiovascolare.
Oltre a essere gustosa, la barbabietola è ricca di sali minerali, vitamine e oligoelementi. È anche un ricostituente naturale che interviene contro stanchezza, mancanza di appetito e anemia grazie alla presenza di microelementi, che rivitalizzano i globuli rossi e riequilibrano i livelli di ferro nel sangue.
Sia cruda che cotta, la rapa rossa può essere servita in insalata, contorni come, ad esempio, l’hummus, zuppe, smoothie ma anche dolci. Se la mangi cruda, puoi tagliarla a pezzetti oppure grattugiarla e aggiungerla alla tua insalata con un po’ di olio e il succo di un limone.
In caso di carenza di ferro, il limone, ricco di vitamina C, aumenta l’assorbimento del ferro contenuto in questo tubero. Se preferisci consumarla cotta, hai la scelta tra lessarla, saltarla in padella o cuocerla al microonde o al forno.
Barbabietola rossa: cos’è
La barbabietola rossa o rapa rossa è un ortaggio appartenente alla Famiglia delle Chenopodiacee, ossia una varietà di piante tipica delle regioni temperate a cui appartengono anche gli spinaci.
È conosciuta anche come rapa rossa, carota rossa, e c’è chi la chiama addirittura barba rossa.
Perché la barbabietola è rossa
Il colore è dato dalla presenza, in essa, della betaina, un pigmento solubile in acqua.
Dalle barbabietole si estrae un colorante totalmente naturale che viene normalmente utilizzato nell’industria alimentare ma anche per la tintura tradizionale di tessuti.
Quindi, se la barbabietola dovesse tingere anche le mani, sarà sufficiente strofinare un limone per levare il rosso che lascia l’ortaggio.
Calorie e proprietà nutrizionali della barbabietola rossa
Acqua (g) | 91.3 |
Energia (kcal) | 25 |
Proteine (g) | 1.1 |
Lipidi (g) | tracce |
Colesterolo (mg) | 0 |
Carboidrati disponibili (g) | 4 |
Zuccheri solubili (g) | 4 |
Fibra totale | 2.6 |
Minerali e vitamine
MINERALI | |
Sodio (mg) | 84 |
Fosforo (mg) | 21 |
Ferro (mg) | 0.4 |
Potassio (mg) | 300 |
Calcio (mg) | 20 |
VITAMINE | |
Tiamina (mg) | 0.03 |
Riboflavina (mg) | 0.02 |
Niacina (mg) | 0.20 |
Vitamina C (mg) | 7 |
Barbabietola rossa: benefici per la salute
Considerati i nutrienti presenti in questo tubero, tutti molto interessanti, vediamo quali sono le proprietà benefiche di cui possiamo godere inserendo la barbabietola rossa nella nostra alimentazione.
Regola la pressione
Ha un contenuto particolarmente alto di potassio (300 mg/100 g), che agisce come regolatore della pressione arteriosa e si rivela indispensabile per il buon funzionamento del sistema nervoso.
Fa bene al cuore
La barbabietola rossa mantiene in salute il sistema cardiocircolatorio: contiene infatti acido folico e betaina che, insieme, hanno la proprietà di rinforzare i vasi capillari.
Barbabietola: ricostituente naturale
Tra le vitamine contenute nella barbabietola rossa, è presente la C, che rinforza il sistema immunitario, e alcune del gruppo B, come la B1, B3 e B9, o acido folico, fondamentale in ogni fase della vita e in particolare durante la gravidanza.
Depurativa e anti-age
Le proprietà depurative e rinfrescanti della barbabietola rossa sono dovute alla presenza di acqua e sali minerali (come il potassio) che facilitano il fisiologico drenaggio dei liquidi.
La presenza delle betalaine, potenti antiossidanti, rallenta poi l’invecchiamento cellulare.
Barbabietola per combattere l’anemia
La presenza di ferro rende la barbabietola rossa un alimento da inserire nella dieta di chi risulta avere l’anemia.
Inoltre costituisce un vero antidoto alla perdita di appetito grazie alla sua quantità di vitamine del gruppo B e in particolare all’acido folico (B9).
Quest’ultimo, poco presente nell’alimentazione, è essenziale soprattutto nelle donne in gravidanza.
Colon in salute
Una proprietà importante della barbabietola rossa è quella di riuscire ad assorbire gli acidi biliari (che potrebbero interagire con i batteri intestinali e produrre sostanze cancerogene) e promuovere la crescita di batteri buoni, esattamente come fosse un probiotico.
Alimento ideale anche per contrastare irregolarità intestinali e stitichezza, grazie alla presenza della fibra alimentare. L’alto contenuto di fibre rende poi la barbabietola rossa un alimento depurativo, utile a eliminare le tossine.
Antinfiammatorio naturale
La barbabietola rossa, e soprattutto il suo succo, regala una potente azione antinfiammatoria e protettiva. Questo effetto è dovuto ad alcuni antiossidanti della famiglia delle betalaine, cioè betacianine e betaxantine, pigmenti che donano alla barbabietola il suo particolare colore rosso.
Possiede anche delle proprietà antinfiammatorie, antitumorali e protettive per il fegato.
Proprietà antitumorali
Le proprietà antitumorali della barbabietola rossa sono state descritte in diverse ricerche scientifiche.
Sembra che questa radice sia in grado di rallentare la crescita e lo sviluppo delle cellule tumorali e in particolare avrebbe benefici in caso di cancro al colon, alla mammella e alla prostata.
Combatte la depressione
La barbabietola rossa è molto ricca di betaina e triptofano, sostanze utili a combattere la depressione.
In particolare il triptofano è un amminoacido in grado di stimolare la produzione di serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità”.
Barbabietola rossa per aiutare la digestione
La barbabietola rossa stimola la secrezione di succhi gastrici che facilitano la digestione.
Fa bene alle ossa
La barbabietola contiene un’importante quantità di calcio, magnesio, e di numerosi micronutrienti indispensabili al benessere delle cellule.
La presenza del calcio e del sodio aiuta a mantenere integra l’elasticità delle ossa e dei tessuti.
Combatte il diabete
Uno studio pubblicato su Nutrition Reviews ha dimostrato che il consumo regolare di barbabietola rossa aiuta a ridurre i livelli di zucchero nel sangue, perché contiene un antiossidante: l’acido alfa-lipoico.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sul diabete.
Usi in cucina delle barbabietole
Si possono consumare crude, cotte al forno, bollite o frullate. Se preferisci cuocerle, evita la cottura prolungata: in questo caso, meglio lasciare la buccia, per ridurre al minimo la perdita di nutrienti. Del resto, si pelano più facilmente quando sono cotte.
Come cuocerle? Nella pentola a pressione, da 15 a 30 minuti. Nell’acqua bollente, da 30 minuti a 1 ora e al forno da 1 ora a 1.30.
Come eliminare il sapore di terra? Aggiungi all’acqua di cottura il succo di un limone.
Foglie di barbabietola
Si possono consumare anche le sue foglie (bollite e condite con poco olio e qualche goccia di limone, come si fa per gli spinaci).
Sono una ricca fonte di luteina e zeaxantina, due composti antiossidanti della famiglia dei carotenoidi che hanno effetti benefici sulla salute oculare, poiché riducono di molto l’insorgenza della retinite pigmentosa e di altre malattie oculari.
Come conservare le barbabietole
Ci sono diversi modi per conservare questa verdura:
- In un luogo fresco (cantina): si conserva bene per una settimana.
- Nel frigo: se cruda, si può conservare da una a due settimane, è bene però riporla in un contenitore chiuso ermeticamente. Se cotta invece va tenuta in frigo per un massimo di tre giorni.
- Nel congelatore: si può conservare solo dopo la cottura. È necessario però tagliarla e metterla in un sacchetto chiuso ermeticamente, in maniera tale che possa rimanere intatta per diversi mesi.
Le migliori ricette con la barbabietola rossa
Questo tubero può essere un valido sostituto di broccoli e spinaci, perché contiene una quantità di antiossidanti superiore a questi ultimi. Prova il risotto alla barbabietola, che è un primo piatto leggero e semplice da preparare.
Sei vegetariano? Scopri i nostri burger di barababietola e fagioli, per fare il pieno di sali minerali. La barbabietola è anche un alimento colorato e sano da proporre ai bambini che non mangiano mai le verdure.
Che ne pensi di un hummus di rapa rossa da degustare come antipasto? È una ricetta veloce e sana a base di olio di oliva, barbabietola e ceci da spalmare su una bruschetta.
Infine, se fai sport o sei particolarmente stanco, prova i nostri smoothie energetici da bere a colazione o come spuntino.
Dato il suo elevato valore energetico, è una sorgente non solo di minerali e oligoelementi ma anche vitamine del gruppo B: un concentrato di nutrienti per darti la carica!
Scopri le migliori ricette con la barbabietola.
1 – Risotto alla barbabietola rossa
Calorie totali: 1292/ Calorie a persona: 323
Ingredienti per 4 persone
- 260 g riso
- 100 g barbabietola rossa
- 2 cucchiai d’olio extravergine di oliva
- 2 cucchiai di Parmigiano grattugiato
- 50 g cipolla
- brodo vegetale q.b.
Scopri come preparare il risotto alla barbabietola rossa.
2- Hummus di barbabietola
Calorie totali: 615 kcal / Calorie a persona: 77 kcal
Ingredienti per 4 persone
- 430 g di barbabietola precotta
- 230 g di ceci cotti
- 2 cucchiai di salsa tahin Arame
- 1 limone
- sale q.b.
- 1 cucchiaino di cumino
Scopri come preparare l’hummus di barbabietola.
Controindicazioni
Questo ortaggio, in particolare le sue foglie, sono anche fonte di vitamina K, necessaria alla coagulazione del sangue. Di conseguenza, la barbabietola non è molto indicata per chi fa uso di farmaci anticoagulanti.
Chi soffre di calcolosi renale non dovrebbe mangiare le barbabietole per il loro alto contenuto di minerali e ossalati. Dovrebbero evitarle anche coloro che hanno problemi di acidità di stomaco, perché stimolano la produzione di succhi gastrici.
Barbabietola: botanica
La barbabietola comune (Beta Vulgaris) è una pianta erbacea a ciclo annuale e biennale che raggiunge al massimo 1 metro di altezza. E’ di colore rosso ed è costituita da radici commestibili. Le foglie hanno una particolare forma a cuore e, nelle specie coltivate, raggiungono una lunghezza superiore ai 20 centimetri
I fiori presentano tutti 5 petali, riuniti in spighe. La fioritura della barbabietola rossa avviene durante i mesi caldi, tra luglio e settembre. In natura, se ne possono trovare di diversi tipi.
La barbabietola rossa è la più consumata, poi quella da zucchero e, infine, la barbabietola da foraggio, utilizzata come nutrimento per il bestiame.
Semina e raccolta
La barbabietola rossa si semina da metà aprile fino a tutto giugno: le piantine spuntano dal suolo in 1-2 settimane.
La raccolta parte quando il diametro delle radici è di circa 5-7 centimetri (ovvero circa 70 giorni dopo la semina): quando diventano più grandi le radici tendono infatti a indurirsi e a perdere sapore.
Per una buona conservazione delle barbabietole rosse è importante conservare le radici “sporche” di terra poste in un luogo fresco e asciutto dove si conservano fino a 30 giorni circa. Le foglie, invece, vanno prese al momento della raccolta e consumate cotte.
Varietà di barbabietola
Oltre alla barbabietola rossa, Beta Vulgaris, abbiamo barbabietola da :
- Zucchero, Beta vulgaris var. saccharifera.
- Foraggio, Beta vulgaris var. crassa.
- Coste, Beta vulgaris var. cicla.
- Orto, Beta vulgaris var. cruenta.
- Foraggio rossa mammouth.
Cenni storici
Originaria dell’Africa del nord, la barbabietola era conosciuta nel mondo greco e in quello romano dove veniva utilizzata non solo come cibo, ma soprattutto per le sue proprietà medicinali.
Con il passare del tempo, grazie alle coltivazioni nei monasteri, la barbabietola rossa arrivò in Spagna e in Francia, ma in Europa di questo ortaggio si consumavano solo le foglie.
Il suo utilizzo a scopo alimentare risale al ’700 ed è strettamente connesso alla scoperta dello zucchero che se ne può estrarre. Nel 1747, infatti, il chimico prussiano Andreas Sigismund Marggraf cominciò a produrre commercialmente lo zucchero e aprì la prima fabbrica nel 1801 a Cunern, in Polonia.
Napoleone amante dello zucchero estratto dalle barbabietole
Le guerre napoleoniche, nel 1806, causarono il blocco dell’importazione dello zucchero di canna, fatto che spinse al consumo dello zucchero estratto dalle barbabietole.
Nel 1811 alcuni scienziati francesi mostrarono a Napoleone dei panetti di zucchero estratto da barbabietola: estasiato dal gusto, ne ordinò la coltivazione: nel giro di pochi anni sorsero più di 300 fabbriche di zucchero da barbabietola in tutta Europa.
In Italia, la barbabietola viene coltivata in particolare nelle province di Ferrara e di Rovigo.
Fonte
- CREA– Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.
- Nutrition reviews.