Sommario
L’origano è tra le erbe aromatiche dal profumo più intenso e dal gusto inconfondibile, tipico ingrediente comune a tutta la cucina mediterranea ed italiana in particolare. Come non pensare al connubio con la pizza, a cui dona quel gusto distintivo che la caratterizza? Ma non tutti sanno che questa spezia che usiamo come condimento è anche una grande fonte di preziosi composti per la salute. Infatti, la medicina popolare di un tempo ricorreva spesso ai benefici effetti dell’origano e attualmente l’erboristeria sta riscoprendo e riproponendo questo affascinante prodotto. Questa pianta è molto usata in fitoterapia (infusi o oli essenziali). Antalgico, antinfiammatorio, antisettico, antibatterico, le sue virtù terapeutiche sono riconosciute per combattere i germi patogeni.
Inoltre, stimola il sistema immunitario e può anche essere utile per prevenire l’influenza bevendo tisane o decotti di origano. L’olio di origano è anche efficace per combattere l’aerofagia e i disturbi della digestione. Infine, è un ottimo prodotto di bellezza per lozioni e olio da massaggio anticellulite.
Tuttavia l’uso dell’olio essenziale di origano è sconsigliato a bambini, donne incinte e epilettici.
Origano: che cos’è
Origanum deriva dal Greco: οροξ (òros) = montagna e γανοξ (gànos) = ornamento, ovvero “ornamento della montagna”.
Quindi, indica lo splendido effetto di esplosione rosa che si può ammirare nel periodo di fioritura sui rilievi collinari e montani dove cresce spontaneamente questa pianta erbacea.
Nomi comuni: Origano, Origano comune, Origanum vulgare, Origanum majorana.
Classificazione botanica: famiglia delle Lamiaceae, come menta, rosmarino, melissa, lavanda, salvia e timo.
Preparati a base di origano: infusi, decotti, oli essenziali, pillole, tintura madre.
Infatti, il genere Origanum risulta diviso in 3 gruppi, con 10 sezioni, costituite a loro volta da 42 specie e comprendendo anche le subspecie e le varietà arrivano a 49 taxa. Ognuno di questi ha un proprio areale di distribuzione.
Delle circa 42 specie esistenti, quelle più comunemente diffuse in Italia sono:
- heracleoticum (Meridione)
- vulgare (tutto il territorio)
- onite (tipica in Sicilia)
- maggiorana (tutta Italia).
- La tisana alla maggiorana è una bevanda delicata e dolce, da assaporare in ogni momento della...
- Utilizziamo foglie di maggiorana biologica per garantire una tisana ricca degli oli essenziali...
- Coltivata in tutta l'Europa e l'Asia, la maggiorana è ricca di nutrienti e antiossidanti necessari...
Melarossa ti consiglia questo origano secco di agricoltura biologica, ottima erba culinaria aromatica, aromatica e saporita. Questa miscela ha un buon rapporto qualità/prezzo e potrai riceverla direttamente a casa tua.
Botanica
La pianta è originaria dell’Europa e dell’Asia occidentale.
È un’erbacea perenne, spontanea in molte delle regioni italiane e nei paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. Cresce dalla collina (400m) fino ai rilievi di 1400m s.l.m., soprattutto in terreni calcarei.
A maturità, nel suo habitat ideale, diventa semi-arbustiva ed è sempreverde. La radice è rizomatosa. Da un fusto principale dal portamento spesso prostrato, la pianta sviluppa fusti eretti a sezione quadrangolare di colore verde bruno che possono arrivare fino a circa 1m di altezza.
Ma, alcuni fusti portano al vertice le infiorescenze, altri portano solo foglie di grandezza variabile e ovali, disposte in senso opposto, e con un lungo picciolo. Le foglie presentano un margine seghettato e la superficie della pagina superiore tomentosa, cioè ricoperta di una fitta peluria.
Inoltre, in relazione alla varietà o alle condizioni pedoclimatiche (suolo e clima) di sviluppo, le foglie possono differire tra loro in grandezza, forma, spessore così come nella densità e nel tipo di tricomi (peli ghiandolari).
I peli ghiandolari, oltre che nelle foglie, sono numerosi in un po’ tutta la pianta, ma meno densi negli organi riproduttivi. Questi peli secernono un olio essenziale che rappresenta la caratteristica principale di questo genere vegetale, dal punto di vista sia alimentare sia erboristico.
Sono state individuate tre tipologie distinte di tricomi ghiandolari con differenti capacità secretorie dell’olio essenziale prodotto dalla pianta. Inoltre, si è scoperto che ogni varietà ha una sua specifica composizione di olio essenziale, che evidentemente conferisce proprietà aromatiche anche differenti.
Fioritura : stagionalità
La fioritura avviene sia in Estate che in Autunno. I fiori sono bisessuati o femminili e si presentano sotto forma di infiorescenze rosa o violacee alla sommità dei rami, costituite da verticilli, piccoli grumoli, che contengono solitamente due unità floreali, ma raramente anche da sei a dieci. I verticilli a loro volta costituiscono delle spighe tondeggianti o a corimbo, compatte e solitarie. Le infiorescenze sono accompagnate da foglie simili a bratee molto piccole e carnose, spesso colorate di viola o rosso.
Il frutto è un tetrachenio, ovvero è composto da 4 acheni raggruppati, di forma ovoidale, liscio e di colore bruno.
Le condizioni ideali di sviluppo dell’origano sono quelle con primavere fresche ed estati miti. Infatti, quando le temperature scendono troppo verso il basso la pianta arresta completamente l’attività vegetativa per protezione. Invece, nel periodo estivo, le foglie diventano sempre più piccole per difendersi dal caldo e da un’eccessiva perdita di acqua per traspirazione. Inoltre, la pianta necessita di almeno 6-8 ore di luce giornaliera.
L’insolazione è importante per la qualità dell’olio essenziale, responsabile del maggior profumo dell’origano.
La propagazione dell’origano può avvenire per:
- seme
- talea
- divisione dei cespi da piante madri adulte.
Ti consigliamo di provare l’olio essenziale di origano. Questo che ti proponiamo è composto per il 100% da olio di origano non diluito, distillato a vapore. Promuove un sistema digestivo e immunitario sano a un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Origano: storia
L’area storico-geografica di origine dell’origano viene indicata nell’area mediterranea e nell’Asia occidentale. Erano soprattutto le varietà ricche in olio essenziale e quindi più aromatiche ad essere ricercate, per essere utilizzate come spezie, per la produzione di oli essenziali profumati e per usi terapeutici.
Inoltre, sembra che gli antichi Egizi lo utilizzassero per profumare unguenti per la cura del corpo e che rientrasse tra gli ingredienti che servivano per l’imbalsamazione dei defunti.
Diffusione in Asia
La sua diffusione si estese ben presto al resto dell’Asia, arrivando in Estremo Oriente e in India, dove per i suoi attributi aromatici venne consacrato al culto di Shiva e Visnù, tanto che le piante di origano venivano piantate nelle vicinanze dei grandi templi induisti e buddisti.
L’ingresso delle abitazioni dei religiosi era solitamente adornato con vasi di origano a simboleggiare l’interesse verso la meditazione, la preghiera e la ricerca della pace interiore. Inoltre, all’origano si attribuivano proprietà:
- astringenti
- diuretiche
- antiasmatiche
- anti paralitiche.
Origano: etimologia del nome
Sebbene il nome scientifico sia stato attribuito solo nella metà del XVIII secolo dal celebre botanico Carl von Linné, il nome di Origanum era stato già coniato nel IV secolo a.C. Ma, sembra che il primo a farne una chiara descrizione sia stato il filosofo e botanico dell’antica Grecia, Teofrasto (371 a.C. – Atene, 287 a.C.).
Ma alcune leggende mitologiche ci portano in tempi ancora più distanti. Ad esempio, il nome che anticamente indicava la maggiorana (una varietà di origano) è Amaraco, ancora usato in spagnolo, che deriva dal latino amaracum. Questo nome va fatto risalire al racconto mitologico che narra la storia di un giovane inserviente di nome Amaraco al servizio del Re di Cipro Ciniro (o Cinira) e incaricato di aver cura dei profumi.
Amaraco: racconto mitologico
Amaraco, un giorno, ruppe inavvertitamente alcuni vasi contenenti le essenze più preziose. Il dispiacere fu talmente grande che ne morì. Fu allora che gli Dei, commossi per questa triste vicenda, vollero trasformare il giovane in una pianta dallo straordinario aroma, appunto la maggiorana, chiamata anche Persa.
Virtù dell’origano nella Grecia antica
Già all’epoca della Grecia antica erano note le sue virtù. Ad esempio, chi si occupava di pastorizia, sapeva bene che far pascolare le greggi e gli armenti dove cresceva l’origano permetteva di ottenere una carne ed un latte migliori e più saporiti. Aristotele, il filosofo greco vissuto nel IV secolo a. C., in una sua famosa citazione, frutto dell’osservazione del comportamento animale in natura, diceva: “La tartaruga, se ha ingoiato una vipera, mangia l’origano” e per questo era considerato un efficace antidoto al veleno di serpente.
Naturalis historia e origano
Plinio il Vecchio, naturalista latino, nella sua “Naturalis historia” riporta molti riferimenti all’origano, tra cui quello nel XXI libro, 61, in cui racconta: “Il medico Diocle e il popolo Siculo chiamarono maggiorana quello che l’Egitto e la Siria chiamano sansuco. Si pianta in entrambi i modi, per seme e per talea, è più vigorosa di quelle sopra citate e più delicata di profumo”.
Sempre Plinio (XX libro, 67) racconta: “L’origano che nel sapore, come dicemmo, è simile alla cunila ha parecchie specie in medicina: lo chiamano oniti o prasio, non dissimile dall’issopo. Il suo uso in acqua tiepida è particolarmente utile contro le ulcere gastriche e contro la cattiva digestione; nel vino bianco contro i ragni e gli scorpioni; in aceto, olio e lana contro le slogature e le contusioni”.
Impiego dell’origano nell’epoca romana
Quindi, l’origano venne conosciuto e ampiamente utilizzato in epoca Romana e dalle popolazioni dell’area mediterranea, sia nella cucina che per altri usi.
Inoltre, l’origano essiccato era uno degli ingredienti del tipico “garum”, una salsa realizzata lasciando macerare del pesce per un paio di settimane con spezie e sale e poi filtrato.
I Romani la usavano per condire moltissime pietanze, come fosse una sorta di colatura di acciughe attuale. Invece, come pianta medicinale, Plinio ne consigliava l’uso nell’applicazione di impacchi per alleviare le contusioni e il mal di denti, o in infusione per curare le infiammazioni alla gola o la cura della milza. Infine, veniva consigliato nella preparazione di unguenti da frizionare sul corpo per alleviare la stanchezza o negli impiastri con i fichi per eliminare i brufoli.
Medicina araba e origano
Anche la rispettabilissima tradizione medica araba ha riconosciuto nelle piante di origano molte proprietà, soprattutto come ipoglicemizzante in Siria, come diuretico, stomachico ed espettorante in Iran, in Turchia e a Cipro come anticarminativo e contro i disturbi digestivi ed intestinali, queste ultime proprietà poi confermate dalla medicina moderna.
Medicina popolare
Nell’Europa settentrionale, per via di climi troppo rigidi e della bassa insolazione, l’origano non cresceva spontaneamente e non era tanto conosciuto ed usato in cucina, ad eccezione degli speziali, dei medici e dei monaci, che erano anche dei grandi conoscitori di erbe.
Ma, veniva impiegato con una certa frequenza nella medicina popolare. Ad esempio, nel Medioevo, era considerato terapeutico contro la calvizie e per questo era indicato nelle frizioni al cuoio capelluto per favorire la crescita dei capelli.
Nei periodi pestilenziali del passato veniva bruciato con altre piante aromatiche per disinfettare gli ambienti e per allontanare le presenze maligne e negative. Solo dopo il XVI secolo, quando il commercio delle spezie crebbe notevolmente, l’origano divenne una pianta molto comune e venne inclusa tra le piante degli orti botanici.
Gastromia
Nella gastronomia dell’Europa settentrionale è molto più presente la maggiorana che, tuttavia, ha un sapore molto differente rispetto all’origano.
Invece, l’uso dell’origano è proseguito fino ad oggi nella cucina del Sud, perché lo si ritrova quasi esclusivamente nelle ricette centro-meridionali d’Italia.
- Origano essiccato
- Foglie di origano essiccate e frantumate
- Sapore caratteristico e fortemente aromatico
Ti consigliamo questa versione dell’origano essiccato già in pratici dosatori. L’origano essiccato e frantumato è ottimo per insaporire le tue bruschette, la salsa al pomodoro, la pizza e molto altro ancora.
Origano: proprietà nutrizionali
La composizione in macronutrienti dell’origano è molto interessante: scarsamente proteico e con pochi grassi. Ricco di ferro, calcio e potassio e altri sali minerali. Inoltre, vanta un completo assortimento di vitamine del gruppo B, vitamina C, provitamina A e folati in concentrazioni molto elevate. Presenta anche un buon livello di fibra vegetale.
Infine, il quadro lipidico per oltre la metà del valore è composto di acidi grassi di ottima qualità, ovvero acido oleico (omega-9) e acido linolenico (omega-3).
Costituenti aromatici
Per quanto riguarda i costituenti aromatici, questi sono molto variabili tra le specie di origano. Le sezioni più importanti per queste componenti all’interno del Genere sono le due Sezioni Majorana (dove prevalgono i monoterpenoidi biciclici cis- e trans-sabinene idrato) e Origanum (dove prevalgono i monoterpenoidi fenolici, generalmente carvacrolo, a cui sono associati i precursori “tipo cimene”).
Altri composti
Oltre ai principali composti, negli oli essenziali del genere Origanum, in misura variabile, possono essere presenti monoterpenoidi aciclici (geraniolo, linalolo, mirceni ecc.), composti “tipo bornano” (canfene, canfora, borneolo ecc.) ed alcuni sesquiterpenoidi (cariofilleni, germacreni, humuleni, muuroleni, cadineni ecc.). Un mondo complesso di composti che ci dà l’idea di quanto possano essere elaborate le fragranze delle piante aromatiche come l’origano.
Origano: benefici per la salute
Nella medicina popolare, l’origano era un rimedio consigliato contro molti disturbi e patologie. Infatti, era indicato per malattie respiratorie, soprattutto perché combina l’effetto sedativo della tosse all’azione antibiotica e antinfiammatoria dei composti aromatici.
Inoltre, veniva impiegato anche nella cura dei disturbi digestivi, in particolare dello stomaco, perché esercita un’azione antispasmodica e analgesica, oppure come rimedio in grado di stimolare il ciclo mestruale (emmenagogo) e per favorire la circolazione sanguigna.
Perciò, l’olio essenziale veniva impiegato per frizionare le parti indolenzite da crampi, contusioni, reumatismi, nevralgie, oppure per le cefalee, in quanto si era osservata un’azione efficace e stimolante sul sistema nervoso grazie al suo profumo penetrante, che serviva anche come disinfettante di ambienti.
Ormai, oggi questi rimedi sono sorpassati e il principale utilizzo dell’origano è sicuramente quello alimentare.
Ma non per questo dobbiamo rinunciare ai suoi effetti benefici.
Antiossidante
Grazie alla sua elevata attività antiossidante, l’origano è un’importante fonte naturale per la conservazione di diversi alimenti o cosmetici.
Per quanto riguarda i flavonoidi, l’iperoside è stato trovato in quantità maggiore, (1,05 mg / g), seguito da isoquercitrina (0,71 mg / g), rutina (0,64 mg / g) e quercitrina (0,50 mg / g).
L’origano, a fronte a questi risultati, può essere considerato un’importante fonte di composti polifenolici noti per i loro effetti antiossidanti, che lo qualifica come un potenziale alimento funzionale con effetti benefici per il mantenimento e la promozione della salute, nonché per ridurre il rischio di alcuni processi patologici.
Se vuoi approfondire, scopri lo studio.
Quindi, l’assunzione di origano o dei suoi estratti permette al nostro organismo di utilizzare tutte le sue sostanze antiossidanti che ci aiutano a contrastare l’effetto di alcuni composti reattivi dell’ossigeno (ROS) prodotti dall’organismo durante il normale metabolismo cellulare.
Origano: antibiotico naturale
La ricerca scientifica moderna ha convalidato una serie di osservazioni del tutto empiriche del passato.
È stata valutata l’attività antimicrobica dell’estratto di origanum vulgare.
Infatti, si è osservato che questo è in grado di sopprimere la crescita microbica e ha mostrato diversi diametri di zone di inibizione che sono stati confrontati con quelli degli standard:
- gentamicina per attività antibatterica
- amfotericina B per attività antifungina.
Inoltre, l’estratto si è rivelato un forte inibitore di batteri, con una buona attività antimicrobica verso:
- Salmonella enteritidis
- Escherichia coli
- Listeria monocytogenes
- Staphylococcus aureus.
Anche tutta la pianta secca e il suo estratto essenziale di olio e l’acqua di foglie di maggiorana hanno dimostrato un effetto antimicrobico. Invece, l’olio essenziale è risultato più attivo contro i batteri e i lieviti dell’acido lattico rispetto all’estratto di acqua.
Antivirale (herpes simplex e norovirus)
Uno studio ha esaminato l’attività dei principali costituenti di diversi oli essenziali contro il tipo I del virus dell’herpes simplex.
Infatti, Il timolo e il carvacrolo contenuti nell’origano hanno entrambi una significativa attività antivirale e il virus dell’herpes simplex di tipo I risulta inattivato al 90% entro 1 ora.
Origano per alleviare sintomi da gastroenterite
Un altro studio ha testato l’efficacia antivirale dell’olio di origano e del suo principale componente attivo, il carvacrolo, contro il norovirus murino, un surrogato del norovirus umano, responsabile delle comuni gastroenteriti. I sintomi del norovirus sono nausea e vomito, soprattutto nei bambini, diarrea acquosa e crampi addominali. In qualche caso si manifesta anche una leggera febbre.
Proprietà epatoprotettiva
Sono stati condotti studi che ne hanno valutato l’attività protettiva nei confronti di situazioni tossiche a carico del fegato. Gli esperimenti di laboratorio hanno osservato che una terapia con estratto di origano allevia l’azione distruttiva delle tossine a carico del fegato, che si manifesta con una riduzione dell’attività delle transaminasi plasmatiche e una riduzione dei livelli di globulina.
Quindi, l’influenza che viene esercitata dall’origano nella situazione di grave danno della funzionalità epatica è quella di:
- ridurre lo stress ossidativo
- ripristinare l’attività degli enzimi antiossidanti
- alleviare la perossidazione lipidica.
Se ti interessa l’attività epatoprotettiva dell’origano, scopri lo studio.
Regolazione del ciclo mestruale
Nella medicina tradizionale, l’origano maggiorana è rinomato per la sua capacità di ripristinare l’equilibrio ormonale e di regolare il ciclo mestruale.
Il tè di maggiorana dolce è in grado di ridurre significativamente il deidroepiandrosterone-S (DHEA-S ) e l’insulina a digiuno.
Il DHEA-S è un ormone steroideo presente sia negli uomini che nelle donne. Quindi, l’effetto esercitato su questo ormone dalla maggiorana permette di ripristinare l’equilibrio ormonale e di regolare il ciclo mestruale.
Se vuoi approfondire ciclo mestruale e origano, scopri lo studio.
Azione anti acne
L’acne è un disturbo infiammatorio cutaneo comune e un batterio (il Propionibacterium acnes) svolge un ruolo importante nello svilippo e nella progressione di questa infiammazione. Le erbe come l’origano hanno attività antimicrobica e antinfiammatoria e sono state utilizzate come opzione medica nel trattamento dell’acne per secoli.
Uno studio ha esaminato l’effetto soppressivo esercitato dall’estratto di origano sugli effetti del batterio, grazie all’attività di quattro composti con forte attività antiossidante, ovvero acido rosmarinico, quercetina, apigenina e carvacrolo.
L’effetto soppressivo dell’estratto di origano sulle risposte infiammatorie indotte da questo batterio potrebbe essere dovuto, in parte, alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, ma non all’effetto antimicrobico dell’estratto.
Effetto antiulcerogeno
L’estratto di origano maggiorana dolce permette di ridurre significativamente l’incidenza di ulcere, secrezione gastrica basale e produzione di acido e aiuta a riempire il muco della parete gastrica impoverita.
Inibitore dell’acetilcolinesterasi
L’olio essenziale e l’estratto di origano maggiorana dolce hanno mostrato attività inibitoria di certe molecole in grado di legarsi all’acetilcolinesterasi, un enzima presente tra i neuroni o tra nervi e muscoli per la trasmissione dell’impulso contrattile. Infatti, l’enzima permettere la preparazione ad un impulso nervoso successivo.
Quindi, l’attività dell’origano inibisce l’aumento dell’acetilcolina, evitando che si determinino:
- bradicardia
- ipotensione
- broncocostrizione
- contrazione muscolare prolungata.
Origano: controindicazioni
L’origano è generalmente ben tollerato, salvo nei casi di allergia verso la pianta o nei rari casi di intolleranza ai salicilati. Ad esempio, questi si trovano nell’aspirina (acido acetilsalicilico), in prodotti contro l’acne, o molto più frequentemente nei detergenti e nei cosmetici.
Inoltre, nei prodotti alimentari, si trovano altrettanto spesso e l’origano è uno di questi. Quindi, l’utilizzo è sconsigliato nei soggetti che soffrono di reflusso gastroesofageo.
Ma, occorre fare una certa attenzione nell’uso dell’olio di origano applicato sulla pelle perché può causare irritazioni. Anche le mucose, se assunto in concentrazioni o in dosaggi elevati, potrebbero risentirne.
Per le sue proprietà emmenagoghe (in grado di stimolare l’afflusso di sangue nell’area pelvica e nell’utero), l’olio essenziale di maggiorana dolce dovrebbe essere usato con cautela durante la gravidanza e durante l’allattamento.
Origano: come assumerlo
Le piante officinali vengono avviate per il 72% delle loro quantità all’industria di produzione di liquori, all’industria farmaceutica e a quella cosmetica, per il 16% al settore erboristico e solo per il 12% ad uso alimentare. Le parti utilizzate dell’origano sono le foglie e le sommità fiorite.
Forma essiccata
Solitamente l’origano si trova in forma essiccata, sotto forma di mazzetti o già triturato e confezionato.
L’essiccazione è il trattamento attraverso il quale viene eliminata gran parte dell’acqua delle parti della pianta raccolte. Va eseguita in modo da bloccare la composizione chimica e le proprietà farmacologiche connesse, impedendone l’attività enzimatica, permettendo quindi la trasformazione della pianta in droga.
Perciò, attraverso l’essiccazione si evitano:
- fermentazioni
- ammuffimenti
- variazioni di colore ed organolettiche (odore e sapore).
Come essiccare l’origano
L’essiccazione è tanto migliore quanto più è completa, rapida ed eseguita a temperature quanto più contenute. Quella consigliata non deve superare i 40° C in modo da completare l’operazione in 5-10 giorni.
Inoltre, l’essicazione ben eseguita permette di mantenere e, anzi, aumentare le proprietà aromatiche caratteristiche della pianta, poiché la perdita dell’acqua aumenta la concentrazione degli oli essenziali.
L’essiccazione può essere effettuata o sfruttando la temperatura ambientale, oppure quella artificiale. Si distingue pertanto l’essicazione effettuata:
– al calore naturale:
- al sole (parziale – totale);
- all’ombra (all’aperto – in ambienti aerati).
– al calore artificiale:
- tradizionale (stufe, essiccatoi);
- liofilizzazione.
In ogni caso, il materiale da essiccare va sempre disteso in strati sottili su superfici adatte, oppure in mazzetti. La pianta essiccata ha una notevole perdita di peso che varia principalmente a seconda della parte essiccata.
Olio essenziale di origano
Gli oli essenziali posso essere ricavati dalle piante di origano per mezzo della distillazione. Le leggi fisiche e chimiche che regolano la distillazione di erbe aromatiche prevedono che la separazione avvenga fra acqua e oli essenziali (o essenze) contenuti nell’origano.
Le uniche tecniche di estrazione che danno prodotti adatti e consentiti dalla legge per un uso terapeutico sono la spremitura e la distillazione in corrente di vapore.
Nell’industria cosmetica e per la preparazione dei profumi si utilizzano oggi in larga misura essenze estratte con l’impiego dei solventi volatili, in seguito, a loro volta distillati.
Olio essenziale di origano: istruzioni per l’uso
Invece, per quanto riguarda l’olio essenziale, è importante seguire alcune regole di comportamento e d’uso:
- tenere fuori dalla portata dei bambini
- conservare in un luogo fresco e buio
- non applicare l’olio di origano puro sulla pelle, perché provoca irritazione
- per uso topico è consigliata la diluizione in olio di mandorle, olio di cocco o olio d’oliva nel rapporto di 1 : 4 dove la parte maggiore è occupata dagli altri oli
- non deve essere utilizzato sulle parti del corpo più sensibili e delicate (ad es. occhi, parti genitali)
- in caso di contatto accidentale con parti sensibili risciacquare abbondantemente con acqua fredda
- in caso di assunzione orale, va considerato che genera un temporaneo aumento del battito cardiaco
- evitare l’assunzione orale in gravidanza e allattamento
- evitare l’assunzione orale nei bambini di età inferiore a 3 anni.
Olio di origano: posologia
L’assunzione di olio di origano da parte degli adulti è suggerita per un periodo ciclico di 3 settimane, intervallato da 2 settimane di interruzione.
Quindi, per via orale, si può assumere fino a tre volte al giorno, preferibilmente dopo i pasti, nel dosaggio di 3-4 gocce per volta diluite in un liquido o in un cucchiaino di zucchero, seguito da un bicchiere d’acqua. Ma, l’assunzione può avvenire anche mescolata in un cucchiaino di olio d’oliva o altri oli commestibili (sempre fino ad un massimo di 4 gocce per volta).
È consigliato di non superare le 12 gocce al giorno.
Infine, durante l’assunzione dell’olio di origano, il consiglio è di aumentare il consumo di cibi con apporto di ferro biodisponibile.
Inalazione
L’olio può essere utilizzato anche per inalazione mediante suffumigi.
Versare fino ad un massimo di 4 gocce in 500 ml di acqua molto calda e si inalano i vapori per circa 5 minuti. L’operazione può essere ripetuta un paio di volte nella giornata.
Origano: guida all’acquisto
La raccolta dell’origano avviene in momenti differenti dello sviluppo della pianta in relazione alla sua destinazione commerciale, per:
- erboristeria si raccoglie in prefioritura;
- distilleria si raccoglie in piena fioritura, quando il contenuto in oli essenziali è al massimo livello;
- uso alimentare si raccoglie in fioritura e con la massima copertura vegetale di foglie e fiori.
Origano: usi alimentari
Nella stagione si può effettuare anche più di una raccolta del prodotto, in funzione del luogo di crescita della pianta:
- habitat difficile e arido si effettua un solo taglio;
- ambienti umidi (o irrigati) o in colture specializzate intensive, possono effettuarsi anche 2-3 tagli.
Per l’origano con destinazione alimentare, si effettua la sfalciatura, lasciando il prodotto in andane (cumuli longitudinali disposti nel campo) e, quando le piante tagliate hanno perso circa il 60% di umidità, si procede alla trebbiatura. Il prodotto ottenuto viene messo in sacchi.
Le parti utilizzate dell’origano sono le foglie e le sommità fiorite.
Viene commercializzato principalmente sotto forma di mazzetti essiccati, oppure le foglie si possono trovare già triturate e confezionate.
Inoltre, va precisato che, secondo la Farmacopea Europea (Ph. Eur.) possono essere commercializzati, con il nome di origano (Origani herba), preparati erboristici ottenuti da foglie e fiori essiccati dei soli taxa di Origanum onites L. e Origanum vulgare L. subsp. hirtum Ietswaart.
Infine, il preparato deve avere un contenuto minimo di olio essenziale di 25ml /kg e questo deve avere nella sua composizione un minimo del 1.5% (v/v) in carvacrolo e timolo. Infine, il materiale estraneo non deve superare la soglia del 2% (p/p).
Origano italiano
Trattandosi di una pianta a crescita anche spontanea in certe regioni italiane non è particolarmente difficoltoso potersi approvvigionare di questo prodotto e consumarlo nei luoghi d’origine.
Un consiglio è quello di andare a scoprire le eccellenze dei territori. Infatti, l’origano è stato oggetto di iscrizione anche tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali registrati a livello Nazionale, ovvero:
- CALABRIA: origano selvatico della Calabria
- CAMPANIA: origano del Matese
- MOLISE: origano del Molise
- SICILIA: origano della Sicilia
In commercio si possono acquistare i prodotti ottenuti per distillazione in olio essenziale.
Origano: usi alternativi
Gli usi alternativi della pianta di origano riguardano principalmente la trasformazione industriale per la liquoreria, soprattutto negli amari, in campo farmaceutico e cosmetico.
Il settore erboristico utilizza le parti essiccate per la produzione di tisane e oli essenziali. Alcuni insetticidi naturali impiegati in agricoltura utilizzano gli estratti di origano rivelatisi molto efficaci.
Tisane di origano per bronchi e raffreddore
Versare 50 g di origano in un litro di acqua bollente. Lasciare in infusione per qualche minuto. Bere 1 o 3 tazze al giorno quando sei raffreddato.
Aerofagia e flatulenza
Aerofagia e flatulenza: 2 gocce di olio essenziale di origano diluite in un cucchiaio di miele da versare in un tè alla menta.
Usi in bellezza
Origano per pancia piatta
Ingredienti
- 100 ml di olio di germe di grano
- 20 gocce di olio essenziale di origano
- 20 gocce di ginepro
- 10 gocce di lavanda.
Preparare un olio da massaggio con gli ingredienti e massaggiare quotidianamente la pancia. Aiuta a digerire e ad eliminare le tossine.
Lozione anticellulite
Ingredienti
- 100 ml di olio di germe di grano
- olio essenziale di origano 30 gocce
- ginepro 30 gocce
- olio essenziale di limone 30 gocce.
Preparare la lozione con gli ingredienti e massaggiare quotidianamente pancia, fianchi e glutei pancia.
Origano: usi in cucina
L’origano, oltre ad essere il classico ingrediente da spolverare sulla pizza, si può utilizzare per aromatizzare numerose pietanze della cucina italiana e mediterranea.
Si utilizza generalmente già essiccato con carni rosse e bianche, ma anche con il pesce. Inoltre, nei contorni, l’origano arricchisce di sapore le insalate, le patate e i funghi.
Ma, un abbinamento perfetto è quello dell’origano con i pomodori e la mozzarella di bufala, conditi con un filo di olio extravergine di oliva ed un pizzico di sale. Un piatto estivo completo che incarna il profumo e il sapore della cucina mediterranea.
Ricette con origano
1 – Pizza marinara
calorie totali: 2380 /calorie a persona: 595
Ingredienti per 4 pizze
- 1 base per la pizza
- 250 g pomodori pelati
- 4 cucchiai olio extravergine d’oliva 1/2 cucchiaio per ungere la teglia
- 1 aglio spicchio
- origano q.b.
- sale q..b.
Scopri come preparare la pizza marinara.
2- Caprese con origano
Calorie totali: 1420/ calorie a persona: 355
Ingredienti per 4 persone
- 4 pomodori maturi
- 500 g mozzarella fior di latte
- 2 cucchiai olio extravergine d’oliva
- basilico 1 ciuffo
- sale q.b.
- origano q.b..
Scopri come preparare la caprese.
3 – Frittata alle erbe aromatiche
Calorie totali: 570 / calorie a persona:140
Ingredienti per 4 persone
- 6 uova
- 1 cucchiaio olio extravergine d’oliva
- sale q.b.
- pepe q.b.
- basilico q.b.
- menta q.b.
- timo q.b.
- mentuccia q.b.
- origano q.b.
Scopri come preparare la frittata alle erbe aromatiche.
4 – Pesce spada alla siciliana
Calorie totali: 1040 / calorie a persona: 260
Ingredienti per 4 persone
- 600 g pesce spada in tranci
- 300 g pomodorini
- 50 g olive verdi denocciolate
- 10 g capperi sotto sale ben sciacquati
- 4 cucchiaini olio extravergine d’oliva
- 30 ml vino bianco
- 1 cipolla rossa di Tropea
- origano fresco q.b.
- timo q.b.
- sale q.b.
- pepe q.b.
Scopri come preparare il pesce spada alla siciliana.
5 – Fusilli alle olive nere
Calorie totali: 1200 / calorie a persona: 300
Ingredienti per 4 persone
- 240 g fusilli
- 100 g olive nere
- 200 g pomodorini
- 2 cucchiai olio extravergine d’oliva
- peperoncino q.b.
- basilico q.b.
- prezzemolo q.b.
- origano q.b.
Scopri i fusilli alle olive.
Link esterni
- Banca data di composizione degli alimenti in Italia- BDA.
Ti è piaciuto il nostro articolo? Condividilo su Pinterest.