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Cataratta: cos’รจ, cause, sintomi e fattori di rischio, cure e prevenzione

Sylvie Pariset by Sylvie Pariset
14 Dicembre 2020
in Patologie
cataratta: cos'รจ, cause, sintomi e cure
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Sommario

  • Cataratta: che cos’รจ
  • Anatomia dell’occhio
  • Cataratta: cosa succede al cristallino
  • Cataratta: epidemiologia
  • Cataratta: cause e fattori di rischio
  • Quali sono i sintomi della cataratta
  • Come curare la cataratta
  • Complicazioni
  • Come prevenire la cataratta

La cataratta consiste nellโ€™opacizzazione del cristallino, lente biconvessa allโ€™interno dellโ€™occhio, che focalizza la luce sulla retina. Quindi, la perdita di trasparenza della lente comporta calo della vista e fastidi oculari, come reverberi e distorsione dei colori. Il problema รจ connesso a modifiche della composizione delle proteine che compongono il cristallino.

Lโ€™agglutinamento di queste sostanze, alla base della patologia, puรฒ avvenire per molte cause, soprattutto per lโ€™etร . Oltre a quelle senile e congenita, cโ€™รจ la cataratta secondaria, data da malattie sistemiche, come il diabete, traumi oculari e farmaci.

Diffusa nel mondo, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, la malattia รจ la prima causa al mondo di cecitร . Dopo lโ€™esordio, con visione annebbiata, fotofobia e bagliori, la cataratta puรฒ degenerare e rendere ciechi. Invece, nei piรน piccoli, la malattia procura nistagmo, cioรจ movimenti degli occhi a scosse e oscillatori, e strabismo. Lโ€™unico trattamento risolutivo รจ lโ€™intervento chirurgico per asportare il cristallino e sostituirlo con una lente artificiale, IOL.

Lโ€™operazione di microscopia si puรฒ fare in ambulatorio con la  facoemulsificazione. Tramite ultrasuoni, la lente viene frammentata, eliminata e sostituita con una IOL su misura.

Quando la cataratta รจ ipermatura, con cristallino completamente opaco, va operata al piรน presto, per evitare la cecitร . Lโ€™intervento provoca raramente complicanze, 4 su 1.000 casi, tra cui unโ€™altra cataratta dovuta a un frammento di capsula residuo.

Agendo sui fattori di rischio, come fumo, sedentarietร  e alimentazione scorretta, รจ possibile prevenire la cataratta. Allo scopo, รจ bene anche evitare lโ€™esposizione al sole senza occhiali scuri e seguire la dieta mediterranea, con cibi ricchi di antiossidanti.

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Cataratta: che cos’รจ

Eโ€™ una perdita di trasparenza del cristallino, lente dellโ€™occhio, che genera un progressivo e indolore calo della vista.

I diversi tipi di cataratta sono provocati dalle modificazioni nella composizione chimica del cristallino. Le alterazioni dipendono da molti fattori, tra cui il principale รจ lโ€™invecchiamento.

Anche traumi oculari o patologie, come il diabete, possono produrre lโ€™opacizzazione del cristallino. Inoltre, difetti ereditari o congeniti e uno stile di vita malsano contribuiscono allโ€™insorgenza della cataratta.

Chi รจ affetto dal disturbo presenta una visione offuscata, come se vedesse attraverso un vetro smerigliato.

La malattia degli occhi si associa a fotofobia, o ipersensibilitร  alla luce, visione doppia e altri fastidi oculari. Diagnosticata dallโ€™oculista tramite appositi strumenti, la cataratta va trattata chirurgicamente se procura un deficit visivo rilevante. Nel corso dellโ€™intervento, nellโ€™occhio il cristallino viene asportato e sostituito con una piccola lente artificiale.

anatomia dell'occhio

Anatomia dell’occhio

Il cristallino รจ una lente naturale dellโ€™occhio che serve a mettere a fuoco sulla retina lโ€™oggetto fissato.

La sua composizione comprende 3 parti:

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  • centrale, o nucleo
  • periferica, ovvero corticale anteriore e posteriore
  • involucro, o capsula.

Lโ€™organo presenta un diametro di circa 10 mm e uno spessore, al centro, di circa 3-4 mm. La lente, con un potere di 18 diottrie, si trova tra lโ€™iride e il corpo vitreo, sostanza gelatinosa del globo oculare.

Nello specifico, lโ€™occhio viene diviso in 2 parti da cristallino e corpo ciliare, che, davanti, hanno la camera anteriore con lโ€™umor acqueo.

Invece, dietro, i 2 elementi delimitano la camera vitrea con lโ€™umor vitreo, coinvolto nella sfericitร  del bulbo oculare. Il cristallino รจ situato nellโ€™area anteriore dellโ€™occhio, a 3,5 mm dalla cornea e a 16 mm dalla fovea, zona centrale della retina.

Lโ€™elemento รจ un componente dellโ€™apparato diottrico dellโ€™occhio e crea, con la cornea, un sistema di lenti convergenti. Completamente trasparente, il cristallino รจ strutturato con piรน strati concentrici di cellule, disposte ordinatamente. La lente ha una forma biconvessa ed รจ coperta totalmente da un rivestimento elastico, flessibile.

La capsula, detta cristalloide o sacco capsulare, รจ una membrana fine e trasparente, che puรฒ contrarsi e rendere sferico il cristallino. La sua integritร  รจ importante per il metabolismo e la trasparenza della lente, correlata al regolare passaggio della luce.

Sotto la capsula, si trova lโ€™epitelio, un unico strato di cellule cuboidi che la riveste e rigenera le fibre. Altro componente รจ il parenchima, costituito dalle fibre cristalline, o lenticolari, immerse in una sostanza cementante.

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Com’รจ fatto il cristallino

La trasparenza della lente รจ strettamente collegata alla posizione di queste fibre, accostate tra di loro in modo serrato. In sostanza, il cristallino รจ fatto di particolari proteine trasparenti, in 20.000 livelli concentrici, con indice di rifrazione variabile.

Nella lente, si distinguono una faccia anteriore, con un raggio di curvatura maggiore, e una posteriore, piรน convessa. Lโ€™angolo di contatto tra loro viene chiamato equatore e corrisponde al contorno circolare maggiore del cristallino.

La curvatura delle 2 facce รจ diversa nellโ€™occhio a riposo e durante la visione, a distanza o ravvicinata.

Il cristallino รจ flessibile per cui puรฒ differenziare il suo potere diottrico, ovvero la propria forma, per modulare la messa a fuoco. Sottilissimi tendini di tessuto connettivo, detti fibre zonulari, formano la zonula di Zinn, che sostiene la lente. I legamenti di supporto zonulari si uniscono alle fibre della capsula nel punto dellโ€™equatore.

Grazie allโ€™insieme di tendini, il cristallino rimane nella sua sede ed รจ fissato saldamente al corpo ciliare. Il meccanismo di accomodazione dipende dallโ€™attivitร  di queste strutture che fanno variare il potere di rifrazione della lente.

Funzione del cristallino

In pratica, lโ€™apparato fa cambiare la foggia del cristallino in modo da focalizzare le immagini sulla retina. Pertanto, nel processo di accomodazione, il cristallino muta forma per adattarla alla distanza dellโ€™oggetto da mettere a fuoco.

La modificazione della lente serve a regolare in maniera automatica la focalizzazione dei raggi luminosi sulla retina.

Questโ€™ultima, una tonaca interna a struttura nervosa, รจ preposta alla funzione visiva tramite i suoi fotorecettori. Sulla variazione del potere rifrattivo del cristallino, รจ basata la capacitร  di vedere un oggetto osservato, da lontano o da vicino.

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Perรฒ la capacitร  della lente oculare si riduce nel tempo per motivi fisiologici e puรฒ andare incontro ad alterazioni. In effetti, il cristallino, per varie cause, oltre lโ€™etร , puรฒ diventare meno spesso, elastico e trasparente.

Inoltre, negli anziani, le 2 facce della lente assumono una minor curvatura, al contrario di quelle dei bambini, piรน incurvate. Importante il fatto che la lente, priva di nervi e vasi sanguigni propri, dipenda dallโ€™umor acqueo e vitreo per essere nutrita.

cataratta: cosa succede all'occhio

Cataratta: cosa succede al cristallino

Tramite lโ€™accomodazione, il cristallino cambia grado di curvatura a seconda della distanza degli oggetti da mettere a fuoco. Perรฒ con il passare degli anni lโ€™organo non solo perde la sua capacitร  di accomodazione, ma tende ad opacizzarsi.

Tutta la luce che entra nellโ€™occhio passa attraverso il cristallino, per cui qualunque opacitร  della lente la blocca o distorce. In questo modo, la diffusione anomala dei raggi luminosi puรฒ arrecare una diminuzione della vista, piรน o meno grave. Offuscamenti localizzati della lente, che non interferiscono sulla visione, sono denominati opacitร  lenticolari.

Quando si ha la cataratta

Invece quando il cristallino perde tutta la sua trasparenza, con un notevole calo della vista, si ha la cataratta. Lโ€™entitร  delle alterazioni visive date dallโ€™affezione dipende dallโ€™intensitร  della luce e dalla localizzazione della stessa.

Con una fonte luminosa molto intensa, la pupilla malata si restringe, riducendo lo spazio per il passaggio della luce. Di conseguenza, per i raggi luminosi che entrano nellโ€™occhio risulta difficile superare una cataratta localizzata in centro, o nucleare.

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Nella semioscuritร , la pupilla si dilata per cui le luci forti, come i fari di unโ€™automobile, sono refratte al margine della cataratta. Cosรฌ si formano aloni e riverberi, fastidiosi e pericolosi soprattutto durante la guida di notte.

Aumento del potere diottrico del cristallino

Con la luce normale, una cataratta nucleare puรฒ, allโ€™inizio, migliorare la vista negli ipermetropi, senza bisogno di occhiali. Infatti, nei pazienti con problemi di visione da vicino si ha un aumento del potere diottrico del cristallino.

Poichรฉ la lente riesce cosรฌ a focalizzare i fasci luminosi, viene incrementata la visione degli oggetti in prossimitร  degli occhi.

Grazie alla โ€œseconda vistaโ€, gli anziani, che non vedono bene da vicino, scoprono di riuscire a leggere di nuovo senza occhiali.

Purtroppo la cataratta nucleare prosegue e alla fine blocca e offusca la luce nellโ€™occhio, compromettendo lโ€™acuitร  visiva. Quindi, la visione viene disturbata soprattutto dalla cataratta della porzione posteriore del cristallino, o sottocapsulare posteriore.

Infatti, questa opacitร  รจ situata nel punto in cui i raggi di luce sono focalizzati in un unico fascio. Tale tipo di cataratta compromette la visione specialmente quando la luce รจ intensa e aumenta la possibilitร  di aloni e riverberi.

In sintesi, un normale cristallino รจ trasparente per cui riceve la luce e la focalizza sulla retina per la visione. Al contrario, la riduzione della trasparenza del cristallino blocca alcuni raggi di luce mentre attraversano la lente.

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Perciรฒ la cataratta provoca la distorsione di questi raggi focalizzati sulla retina in modo anomalo.

cataratta: classificazione

Classificazione

Una classificazione puรฒ essere fatta considerando i diversi tipi della malattia:

  • presenile. Insorge precocemente nelle persone di 40-50 anni.
  • Cataratta senile. La piรน frequente, รจ in rapporto con lโ€™etร  avanzata; le opacitร , con deficit visivi, sono presenti in oltre il 60% degli individui con piรน di 70 anni; allโ€™origine, ci sarebbero alterazioni metaboliche legate alla vecchiaia.
  • Congenita. Compare alla nascita o entro i primi 6 mesi di vita. Puรฒ colpire uno o entrambi gli occhi, in modo totale, localizzato o variamente esteso e denso. La funzionalitร  visiva รจ piรน o meno compromessa a seconda che sia colpita oppure no la zona centrale della lente. Quando lโ€™opacizzazione ostacola i raggi di luce e quindi la vista, dopo il terzo o quarto anno di vita si manifestano ambliopia e calo permanente della vista.
  • Complicata. Avviene a seguito di una malattia del bulbo oculare.
  • Secondaria. E’ associata ad altre patologie sistemiche, innanzitutto il diabete, e allโ€™uso di alcuni farmaci, come il cortisone; nel diabetico, la cataratta รจ a decorso rapido e assume lo stesso aspetto di quella senile.

Tipi di cataratta

In base allโ€™evoluzione, la cataratta si distingue in:

  • immatura
  • matura, con cristallino totalmente opacizzato
  • ipermatura, a volte abbinata a glaucoma.

Allโ€™esame specifico, con la lampada a fessura, la cataratta si presenta:

  • nucleare, con miopizzazione e, a volte, diplopia
  • zonulare, con piccole aree a trasparenza ridotta
  • capsulare, con opacitร  al centro del cristallino
  • sottocapsulare, tipica dei diabetici, arreca compromissione della vista da vicino
  • totale, con pupilla bianca
  • corticale coronarica, con opacitร  diffuse alla periferia della lente
  • corticale cuneiforme, con cunei alla periferia del cristallino.

Le tipologie corticali sono le piรน diffuse e caratterizzate da riduzione della vista, anche da vicino, e abbagliamenti notturni.

Cataratta: epidemiologia

Lโ€™opacizzazione del cristallino รจ frequente nei soggetti piรน anziani, ma puรฒ essere curata prima che degeneri. Secondo lโ€™Istat, in Italia la cataratta colpisce circa lโ€™8,5% della popolazione tra i 70 e i 74 anni.

Invece i soggetti con la malattia dai 75 ai 79 anni sono il 12,4% e quelli che superano gli 80 anni il 17,1%. Circa 1 individuo su 2 sopra i 75 anni ha la cataratta e 1 su 5 tra i 65-74 anni un deficit della vista per lโ€™affezione.

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Nel nostro Paese, vengono eseguiti ogni anno 500.000 interventi di cataratta, pari allโ€™83% delle operazioni oculistiche totali.

Lโ€™OMS-Organizzazione Mondiale della Sanitร  indica la cataratta come prima causa al mondo di cecitร  e di ipovisione. Gli ultimi dati internazionali disponibili riferiscono che il disturbo รจ responsabile del 53% dei casi di disabilitร  visiva.

Secondo stime dellโ€™OMS, attualmente su 39 milioni di ciechi nel mondo, piรน della metร  dei casi sono dovuti a cataratta.

cataratta: cause e fattori di rischio

Cataratta: cause e fattori di rischio

La comparsa di cataratta sarebbe in funzione dellโ€™ossidazione dei lipidi e delle proteine della lente, con riduzione della trasparenza. Infatti, il cristallino รจ composto essenzialmente di proteine e acqua in modo tale da farlo rimanere trasparente.

Invecchiamento

Tuttavia, con lโ€™etร , le proteine possono cominciare ad agglutinarsi, sviluppando inizialmente un piccolo velo. A seguito dellโ€™usura della lente, con gli anni, il fenomeno sโ€™ingrandisce fino a determinare opacitร , o cataratta.

Di solito, la patologia si manifesta senza nessun motivo apparente, anche se puรฒ essere secondaria ad alcune condizioni. Innanzitutto, il naturale processo di invecchiamento facilita lโ€™opacizzazione del cristallino nelle persone anziane.

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Invece, i traumi e le malattie infettive oculari possono danneggiare direttamente il cristallino a tutte le etร .

Cataratta traumatica

La cataratta traumatica รจ diretta conseguenza di un colpo offensivo allโ€™occhio e si instaura subito o a distanza di tempo. La malattia post-traumatica non รจ rara e di solito colpisce un solo occhio, ovvero รจ monoculare.

Tra gli incidenti, soprattutto quello di origine elettrica produce la patologia, data dalla corrente che decorre vicino agli occhi. In tale frangente, lโ€™opacizzazione del cristallino puรฒ avvenire entro pochi giorni oppure anche dopo anni dallโ€™episodio.

Traumi oculari

Altri eventi responsabili della ridotta trasparenza del cristallino sono i traumi perforanti e le ferite oculari. A queste lesioni, bisogna aggiungere lโ€™esposizione a calore intenso, a radiazioni o a sostanze chimiche.

Alcuni individui hanno maggiori probabilitร  di incorrere in traumi oculari a causa delle loro attivitร  lavorative o sportive. Ad esempio, possono essere lesivi per lโ€™occhio gli incidenti con pistole ad aria compressa o automobilistici.

Anche lโ€™uso improprio di attrezzi, come il martello, e dei detergenti per la casa puรฒ danneggiare il cristallino. Inoltre, a un brutto colpo alla testa, per il forte impatto, potrebbe seguire la riduzione di trasparenza della lente. Raramente la cataratta puรฒ essere la conseguenza di unโ€˜operazione chirurgica agli occhi.

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In generale, il trauma oculare puรฒ stimolare lโ€™infiammazione del cristallino, con modifica della sua composizione chimica. Lโ€™opacitร  della lente รจ scatenata anche da altre infiammazioni, come lโ€™uveite, a carico della parte centrale dellโ€™occhio.

Malattie che provocano la catarrata

Patologie oculari

Le patologie oculari che piรน possono determinare la cataratta, sono: iridociclite, la piรน diffusa; glaucoma acuto; miopia elevata; tumori endoculari; distacco di retina.

Anche alcune malattie cutanee possono ingenerare lโ€™opacitร  del cristallino: dermatite atopica, sclerodermia e poichilodermia.

Diabete

Inoltre, la malattia puรฒ sopravvenire come complicanza di patologie sistemiche, in particolare ipertensione e diabete. In effetti, chi soffre di diabete mellito presenta un rischio di cataratta 4 volte superiore ai non diabetici.

Nel neonato, la galattosemia, elevato livello nel sangue di uno zucchero del latte, nuoce allโ€™occhio, con formazione di cataratta.

Farmaci

Lโ€™uso prolungato di farmaci e lโ€™esposizione a fattori ambientali nocivi sono ritenuti in grado di favorire la cataratta. Eโ€™ stato calcolato che la terapia continuativa, per 1 o 2 anni, di corticosteroidi influisce sullโ€™insorgenza della malattia.

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Allo stesso modo, una prolungata somministrazione di miotici, in forma di colliri per il glaucoma, puรฒ indurre cataratta.

Alimentazione

Secondo alcuni specialisti, lโ€™offuscamento del cristallino puรฒ essere favorito da una dieta povera di antiossidanti, tipici dei vegetali.

Anche lโ€™alimentazione ricca di componenti ossidanti, che abbondano nei cibi spazzatura, รจ stata messa in correlazione con la cataratta.

Il problema sembra essere piรน frequente nelle persone con iride scura e in quelle sottoposte a lungo alla luce diretta.

Stile di vita

Si pensa che la cataratta compaia molto di piรน nei fumatori e nei pazienti di altre malattie che risultano malnutriti. In particolare, le persone in etร  avanzata sono piรน suscettibili allโ€™opacamento del cristallino, per la senescenza.

Chi ha avuto lโ€™opacizzazione del cristallino in un occhio รจ predisposto, nel tempo, allo sviluppo del disturbo nellโ€™altro occhio.

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Cataratta congenita

A volte, la cataratta puรฒ apparire contemporaneamente in entrambi gli occhi e nei bambini essere presente dalla nascita. Lโ€™affezione congenita, contraddistinta da aree nebulose nel cristallino e visione indebolita, puรฒ avvenire per fattori genetici.

Altre cause possono essere la nascita prematura o condizioni favorenti occorse alla madre durante la gravidanza. Inoltre, il nascituro rischia la cataratta se la gravida si รจ esposta ai raggi X o a farmaci come sulfamidici e cortisonici.

Allโ€™origine della malattia ci sono anche le alterazioni metaboliche di feto e madre, tra cui:

  • diabete
  • ipotiroidismo
  • carenze alimentari.

Ma il problema piรน frequente รจ rappresentato dalle infezioni contratte dalla donna in gravidanza, soprattutto la rosolia. Inoltre, la cataratta congenita puรฒ essere data da herpes sistemico, parotite e varicella.

Invece, i bambini piรน grandi possono subire la riduzione della trasparenza del cristallino dopo un trauma o una malattia.

cataratta: sintomi

Quali sono i sintomi della cataratta

La cataratta รจ caratterizzata da una lenta e progressiva riduzione dellโ€™acuitร  visiva, in termini quantitativi e qualitativi. Allโ€™inizio, di per sรฉ, lโ€™affezione non dร  segnali particolari, come lacrimazione, bruciore o arrossamento.

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La comparsa della malattia si verifica prima in un occhio e poi nellโ€™altro, anche se รจ bilaterale, come nella forma senile.

I disturbi visivi possono avere unโ€™evoluzione piรน o meno rapida ed essere piรน o meno invalidanti. Il decorso della malattia รจ in relazione ai diversi tipi e ai differenti stadi di maturazione della cataratta.

Primi sintomi

La prima manifestazione nei pazienti di solito รจ la vista annebbiata, come se fosse frapposto un vetro smerigliato. Lโ€™offuscamento del cristallino non produce dolore e si accompagna a ipersensibilitร  alla luce, o fotofobia.

Nelle prime fasi della malattia, la vista puรฒ rimanere normale, ma il suo peggioramento รจ scontato con il tempo. Comunque, la riduzione della vista รจ il sintomo che mette in allarme un soggetto e lo spinge a una visita oculistica.

Tra lโ€™altro, lโ€™interessato si accorge di dover cambiare piรน spesso le lenti degli occhiali, in quanto vede sempre meno. Infatti, in chi ha la cataratta si nota un certo grado di miopizzazione, con calo della vista da lontano.

Soprattutto nella cataratta nucleare la miopia puรฒ essere progressiva e arrivare a molte diottrie. Invece, il deficit visivo si rivela particolarmente grave nelle cataratte congenite bilaterali.

Di frequente, alcuni soggetti con la cataratta possono vedere meglio da vicino e peggio da lontano. Il fenomeno รจ dovuto alle modificazioni dellโ€™indice di rifrazione che avvengono nel cristallino reso opaco.

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La perdita di capacitร  visiva per la cataratta si manifesta non immediatamente, ma nel giro di mesi o anni. Dapprima il soggetto avverte una percezione dei colori meno brillante, con riduzione del contrasto, o discromatopsia. Inoltre, per il paziente risulta scarsa la visione notturna e per la lettura diventa necessaria una luce piรน intensa.

Doppia visione e alterazione della visione dei colori

Altri sintomi precoci della malattia sono restringimento del campo visivo, riverberi, aloni e, piรน raramente, diplopia monoculare.

Dunque lo sdoppiamento delle immagini fissate con lโ€™occhio malato puรฒ presentarsi fin dallโ€™inizio. In questo caso, le fibre lenticolari diventano irregolari, provocando una diffrazione dei raggi luminosi, con visione di 2 o piรน immagini.

I fastidi con le luci riguardano i fari delle macchine, i lampioni, le lampadine e il sole, con bagliori molesti. Comunque, anche intorno ai comuni oggetti la cataratta puรฒ far vedere al paziente aloni scuri inesistenti.

In alcuni soggetti, si verifica lโ€™alterazione della visione dei colori, che appaiono piรน gialli e meno intensi. Inoltre, la minor capacitร  di distinguere tra lettere chiare e scure, stampate su una pagina, rende difficoltosa la lettura.

In alcuni casi, la cataratta puรฒ determinare dissolvenza delle immagini e la visione a macchie o a punti.

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Cataratta ipermatura

Quando lโ€™occhio diventa completamente bianco, allora la cataratta รจ considerata ipermatura. In tale condizione, lโ€™interessato puรฒ soffrire di emicrania e di infiammazione oculare, connessi alla malattia.

Sintomi nei bambini

Invece, nei bambini con la variante congenita, alla visione offuscata si associano altri sintomi particolari. Se la forma infantile di cataratta รจ totale, la pupilla assume un aspetto bianco, detto leucocoria.

Inoltre, nei piccoli pazienti, gli occhi presentano nistagmo, cioรจ movimenti a scosse e oscillatori. Quando la cataratta รจ monolaterale, ovvero colpisce un occhio solo, il bambino puรฒ soffrire di strabismo.

Nei giovani diabetici, con forte scompenso della glicemia, raramente si puรฒ avere una grave forma bilaterale.

In tale caso, in entrambi gli occhi, si assiste, con un decorso acuto, a una opacizzazione totale del cristallino. Se il processo di offuscamento continua, senza interventi, in qualunque paziente la cataratta puรฒ portare alla cecitร .

cataratta: intervento

Come curare la cataratta

Visita oculistica

La cataratta viene confermata dallโ€™oculista tramite lโ€™oftalmoscopio, strumento manuale per esaminare il fondo oculare. Per mezzo della lampada a fessura, previa dilatazione delle pupille con uno speciale collirio, lo specialista fa un controllo piรน dettagliato. Infatti, lo strumento permette di identificare la sede esatta della cataratta e lโ€™entitร  della perdita di acuitร  visiva.

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Finchรฉ la vista non รจ troppo ridotta, il paziente puรฒ utilizzare gli occhiali e le lenti a contatto per migliorare la visione. Inoltre, contro il riverbero, sono utili le lampade con retroilluminazione e gli occhiali da sole, da usare se la luce รจ forte.

Di rado, per aiutare la vista nella cataratta nucleare, possono essere adoperati farmaci che dilatano la pupilla. In proposito, fino agli anni โ€™80, รจ stata molto praticata lโ€™installazione di appositi colliri piรน volte al giorno e a lungo. Lo scopo era quello di stabilizzare o almeno di non far progredire oltre lโ€™opacitร  della lente. Tuttavia, nessuna delle sostanze proposte si รจ dimostrata realmente efficace per combattere la cataratta.

Dato che non esistono gocce e medicinali risolutivi, il solo trattamento che guarisce la malattia รจ quello chirurgico.

Intervento: quando va fatto

Lโ€™intervento viene consigliato in tempi brevi in caso di glaucoma o di cataratta edematosa, che provocano alterazioni. Di norma, i soggetti vanno operati solo quando la vista รจ cosรฌ scarsa da renderli insicuri o impossibilitati nelle attivitร  quotidiane.

In effetti, sembra che non ci sia alcun vantaggio a rimuovere la cataratta prima di questo momento.

Operazione chirugica: come si svolge

Lโ€™operazione chirurgica รจ sicura, anche in pazienti cardiopatici o diabetici, e puรฒ essere fatta a qualsiasi etร . In sintesi, negli ultimi 25 anni, lโ€™intervento di cataratta ha registrato notevoli progressi, divenendo il piรน eseguito.

I motivi del successo comprendono lโ€™impianto della particolare lente intraoculare in sostituzione del cristallino. Il chirurgo poi si avvale di un microscopio operatorio e di sostanze โ€œvicoelasticheโ€, per mantenere gli spazi tra le strutture oculari.

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Per frammentare la cataratta vengono usati gli ultrasuoni, nella cosiddetta facoemulsificazione. Lo YAG laser ha permesso di ovviare, in ambulatorio e in modo non traumatico, alla cataratta secondaria.

Questa forma, dovuta allโ€™opacizzazione della capsula posteriore, membrana che riveste il cristallino, viene cosรฌ risolta semplicemente. Perรฒ il sofisticato intervento di microchirurgia richiede una lunga preparazione del chirurgo e attenzione nellโ€™esecuzione.

Dove si fa e quanto dura

Comunque, lโ€™operazione di cataratta puรฒ avvenire anche in ambulatorio, con tutte le precauzioni necessarie. Lโ€™asportazione del cristallino viene eseguita in anestesia locale, instillando gocce che rendono insensibile la superficie oculare.

Tuttavia, nei bambini e in coloro che non riescono a stare immobili, รจ necessaria lโ€™anestesia generale.

Lโ€™operazione normalmente dura 30 minuti e il paziente puรฒ tornare a casa il giorno stesso.

Di solito, lโ€™oculista pratica una piccola incisione nellโ€™occhio e procede con la facoemulsificazione. Innanzitutto, il cristallino viene frantumato tramite gli ultrasuoni e poi i vari pezzi sono aspirati completamente.

Eliminati tutti i frammenti, lo specialista sostituisce la lente naturale con una artificiale, lentina endoculare o IOL. In generale, non cโ€™รจ bisogno di punti di sutura in quanto lโ€™incisione oculare รจ piccola e si chiude da sola.

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A volte puรฒ succedere che la lente non sia posizionata bene, per cui lโ€™interessato deve poi portare lenti correttive.

Tempi di recupero

Chi si รจ sottoposto allโ€™intervento deve prevedere in anticipo di avere un aiuto a casa per alcuni giorni dopo lโ€™intervento. Infatti, lโ€™attivitร  fisica, anche semplice, come chinarsi o sollevare un peso blando, puรฒ essere limitata o proibita.

Per qualche tempo dopo lโ€™operazione, potrebbero verificarsi alterazioni della vista, tra cui visione offuscata e malessere davanti a luci forti.

Per alcune settimane, il paziente deve usare colliri e pomate per prevenire infezioni, ridurre lโ€™infiammazione e favorire la cicatrizzazione. Comunemente, agli interessati viene prescritto lโ€™impiego di occhiali o di apposite protezioni per proteggere lโ€™occhio da traumi.

Lโ€™operato viene visitato dallโ€™oculista il giorno dopo lโ€™asportazione, quindi a distanza di 1 settimana e poi di 1 mese.

In caso di cataratta bilaterale, molti specialisti aspettano alcuni mesi dopo la guarigione del primo occhio per procedere con lโ€™altro. Nelle prime settimane post-intervento, numerose persone notano un certo miglioramento dellโ€™acuitร  visiva. Perรฒ quasi tutti i pazienti devono ricorrere agli occhiali per leggere e solo alcuni a lenti per la visione da lontano. In proposito, prima dellโ€™intervento, lโ€™oculista calcola con formule matematiche il potere della lente artificiale da inserire.

In questo modo, il soggetto puรฒ passare dagli occhiali spessi precedenti a lenti piรน sottili subito dopo lโ€˜operazione.

Complicazioni

Sebbene la cataratta sia spesso asintomatica, puรฒ evolvere e, a volte, produrre un aumento doloroso della pressione endoculare. Se non viene trattata, la pressione troppo alta provoca lโ€™insorgenza di un glaucoma oppure una dislocazione del cristallino.

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Quando la perdita di trasparenza รจ estesa, uniforme e compatta, la cataratta รจ matura, con marcata riduzione della vista. Lโ€™andamento della patologia รจ imprevedibile nella maggioranza dei casi, tuttavia se non si interviene diventa ipermatura.

La condizione estrema complica la riuscita dellโ€™operazione chirurgica e puรฒ essere responsabile di altre patologie oculari. In questa forma, o margagnana, non trattata, la corteccia del cristallino si puรฒ sciogliere e rendere lattescente la lente.

Lโ€™occhio ormai bianco risulta difficile da operare e puรฒ essere interessato anche dal glaucoma. Anche se i recettori della retina rimangono intatti, quando il cristallino รจ ormai del tutto opaco, il paziente non vede piรน. Non tutti i malati presentano le stesse conseguenze a causa della cataratta e solo alcuni incorrono nellโ€™incapacitร  visiva.

Peggioramento della vista

Il decorso della malattia puรฒ essere negativo se la cataratta viene trascurata e si rimanda ogni trattamento. Le complicanze connesse allโ€™intervento chirurgico sono insolite e riguardano 4 casi ogni 1.000 operazioni. Quindi solo in via eccezionale lโ€™occhio operato puรฒ subire la perdita della vista, anche in caso di un grave sanguinamento oculare.

Lo strato posteriore dellโ€™occhio, ovvero la retina, puรฒ diventare edematoso e anche staccarsi. Il distacco impedisce alla retina di funzionare adeguatamente e, senza correzione, causa un danno permanente. Dopo lโ€™operazione, alcuni afflitti da malattie retiniche, come la retinopatia diabetica, lamentano un peggioramento della visione.

In queste circostanze, un corretto controllo dellโ€™oculista consente una diagnosi precoce e il trattamento delle rare complicanze. Il processo di guarigione in certi casi diventa piรน lungo e il paziente, in concomitanza, avverte alcuni fastidi.

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Arrossamento, lacrimazione e sensazione di corpo estraneo implicano un prolungamento della terapia con colliri antibiotici e antinfiammatori.

Cataratta secondaria e infezione

A volte, si puรฒ presentare una cataratta secondaria, per lโ€™opacizzazione del tessuto, o capsula, rimasto dopo lโ€™asportazione. Il disturbo si manifesta in circa 1 operato su 4, dopo mesi o addirittura anni dallโ€™intervento chirurgico. Per rimediare, si incide con lo Yag laser una piccola apertura nella capsula opaca, attraverso cui passano i raggi luminosi.

Inoltre, durante lโ€™intervento, puรฒ accadere la rottura della capsula posteriore della lente. Lโ€™inconveniente puรฒ causare lo scivolamento dei pezzi di cataratta nel liquido gelatinoso contenuto nel bulbo oculare.

I rischi di riduzione della vista nellโ€™interessato diminuiscono con una attenta gestione della complicanza da parte del chirurgo.

Ma la conseguenza piรน temibile dellโ€™intervento sul cristallino รจ lโ€™infezione delle strutture interne dellโ€™occhio. Lโ€™endoftalmite postoperatoria รจ dovuta a germi patogeni che possono entrare nel bulbo durante o dopo lโ€™intervento.

cataratta: prevenzione

Come prevenire la cataratta

Recenti studi sostengono che lโ€™opacizzazione del cristallino possa essere prevenibile, almeno in parte. Infatti, per ritardarne lโ€™insorgenza, รจ possibile agire sui fattori di rischio, tra cui si ipotizzano:

  • fumo
  • sedentarietร 
  • dieta scorretta.

Anche lโ€™esposizione forte al sole, senza la valida protezione di occhiali scuri a norma di legge, puรฒ facilitare la cataratta. Quindi, sarebbe opportuno dotarsi di lenti filtrate per gli ultravioletti, UV, per riparare gli occhi dalla luce solare.

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Inoltre, numerose indagini dimostrano lโ€™effetto di una dieta sana, ricca di frutta e verdura, per contrastare il difetto. Soprattutto sarebbe utile lโ€™apporto adeguato di vitamine A, C e carotenoidi, presenti negli ortaggi, come spinaci e cavoli.

Sulla rivista Ophthalmology, ricercatori canadesi e americani hanno rilevato alcuni fattori che aumentano il rischio di cataratta. Perciรฒ gli studiosi consigliano di trattare adeguatamente alcune condizioni per prevenire la riduzione di trasparenza della lente.

Cosรฌ รจ necessario tenere sotto controllo stretto:

  • diabete mellito
  • ipertensione
  • obesitร 
  • sindrome metabolica.

Integratori sรฌ o no?

Gli stessi esperti ritengono che sia controverso il ruolo dei complementi alimentari multivitaminici e minerali. Lโ€™effetto degli integratori รจ messo in discussione soprattutto nella diminuzione della cataratta correlata allโ€™etร  (ARC). Infatti, sembra che alte dosi delle vitamine E e C possano aumentare il processo di opacizzazione.

Tuttavia, una sperimentazione con multivitaminici/minerali, durata 9 anni, ha evidenziato una riduzione del 34% di cataratta nei partecipanti. Comunque, alcuni autori attribuiscono a questi sistemi antiossidanti un ruolo nella prevenzione e non nella cura. Glutatione ridotto e vitamine C ed E potrebbero rallentare la cataratta, perchรฉ si oppongono al processo di perossidazione.

Quindi una dieta adeguata, come quella mediterranea, con vegetali, pesce e olio evo, potrebbe contribuire al benessere oculare.

Gli estrogeni nelle donne in menopausa si dimostrerebbero validi per la prevenzione della cataratta, ma non sono giustificati a tal fine. Infine, chi da lungo tempo assume corticosteroidi potrebbe chiedere al medico un farmaco diverso, per ridurre il rischio di cataratta.

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Con la consulenza degli specialisti dello IAPB – Italia onlus (International Agency for the Prevention of Blindness- Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecitร , sezione italiana di Roma e di Rosanna Ercole Mellone, divulgatrice della nutrizione e del benessere.

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cataratta: cos'รจ, cause, sintomi, cure e prevenzione

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Sylvie Pariset

Sylvie Pariset

Francese di origini, ma italiana dโ€™adozione, sono stata insegnante di sport e attrice per 10 anni. Appassionata di salute e benessere, collaboro per Melarossa da 5 anni scrivendo soprattutto di fitness, lifestyle e alimentazione sana.

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