Sommario
I porri sono ortaggi molto antichi: validi sostituti della cipolla, è possibile gustarli in diversi modi. Hanno proprietà benefiche insospettabili, estremamente utili per la nostra salute. Infatti, aiutano la digestione, hanno proprietà diuretiche, sono utili contro stitichezza e combattono il colesterolo. Ecco quali sono tutte le proprietà dei porri.
I porri si possono consumare sia crudi che cotti. Consumarli crudi, naturalmente, ci permette di beneficiare meglio di tutte le loro proprietà.
Solitamente, del porro si mangia la parte inferiore del fusto, bianca e tenera. Deve essere lavato con cura con molta acqua per pulirlo da terra e sabbia. Successivamente, va eliminata la “barbetta”, ovvero la parte radicale alla base del bulbo e la parte verde superiore.
È preferibile tagliarlo al momento dell’uso, per via dell’ossidazione che lo altera velocemente.
Sono ottimi sostituti della cipolla perché, rispetto a quest’ultima, hanno un sapore meno deciso. Dei porri solitamente si consuma la parte bianca, scartando generalmente quella verde. Quest’ultima però si può recuperare in minestre, vellutate e risotti: sarebbe un peccato buttarla, perché è la parte con la maggiore concentrazione di vitamine!
Porri: cosa sono
È un ortaggio reperibile tutto l’anno, specialmente nei mesi invernali tra novembre e febbraio. Viene coltivato in tutte le regioni italiane, soprattutto al Centro-Nord.
Il porro ha una vita biennale, ma la coltivazione normalmente si rinnova annualmente, perché il secondo anno le foglie si induriscono al tal punto da diventare immangiabili.
La parte del fusto del porro è soggetta a “eziolatura”, ovvero imbiancamento, ottenuto con una pratica colturale chiamata “rincalzo”.
Consiste nello spostare un po’ di terra alla base della pianta, formando una montagnetta protettiva che non fa passare la luce e non permette alla clorofilla di attivarsi.
Questa pratica permette anche di proteggere la pianta dal freddo, di mantenere l’umidità della terra nei mesi più caldi e di favorire lo sviluppo radicale. L’imbianchimento aumenta il raccolto e migliora la qualità della verdura rendendola tenera e saporita.

Valori nutrizionali dei porri
Trattandosi di ortaggi ricchi d’acqua, i porri sono poco calorici. Con 35 calorie ogni 100 grammi, contengono*:
MINERALI | Porri crudi |
Sodio (mg) | 2 |
Potassio (mg) | 260 |
Calcio (mg) | 54 |
Fosforo (mg) | 57 |
Ferro (mg) | 0.8 |
VITAMINE | |
Tiamina (mg) | 0.06 |
Riboflavina (mg) | 0.08 |
Niacina (mg) | 0.5 |
Vitamina C (mg) | 9 |
Vitamina A retinolo equivalente (μg) | traccia. |
Composizione chimica
Acqua (g) | 87.8 |
Energia (kcal) | 35 |
Proteine (g) | 2.1 |
Lipidi (g) | 0.1 |
Colesterolo (mg) | 0 |
Carboidrati disponibili (g) | 5.2 |
Zuccheri solubili (g) | 5.2 |

Benefici dei porri
I porri sono ortaggi facilmente digeribili. La composizione nutrizionale li rende utili per gli effetti che producono sul mantenimento di un buono stato di salute.
Sono ortaggi indicati anche per i più piccoli, già a partire dai 6 mesi di età.
Ecco quali sono le proprietà benefiche dei porri.
Antibiotici naturali
I porri contengono l’allicina, una sostanza chimica solfo-azotata che ha effetto antibiotico, e aiuta a difendere l’organismo da malattie, funghi e aggressioni batteriche.
Secondo ricerche condotte dalla State University of New York at Albany, i suoi componenti solforati possono persino inibire la risposta infiammatoria allergica tipica dell’asma.
Disintossicanti e diuretici
Hanno proprietà disintossicanti e diuretiche grazie all’alto contenuto di potassio, che interviene nella secrezione dei liquidi nel corpo e l’eliminazione delle sostanze tossiche per mezzo dei reni.
Consigliati a chi ha problemi renali e di ritenzione idrica.
Ricchi di antiossidanti
La presenza di un ricco complesso vitaminico, di sali minerali e di flavonoidi rende il porro un efficace antiossidante, idratante e mineralizzante.
Inoltre:
- potenzia il sistema immunitario contro le malattie da raffreddamento e gli stati influenzali
- contrasta i radicali liberi
- previene l’invecchiamento cellulare
- contrasta reumatismi e artriti.
Proteggono il cuore
I porri contrastano la formazione di colesterolo cattivo, a tutto vantaggio di cuore, vene e arterie. Sempre grazie al potassio, sono in grado di contribuire a tenere sotto controllo la pressione sanguigna.
Aiutano digestione e transito intestinale
Gli oli essenziali del porro stimolano la secrezione di succhi gastrici, aiutando il processo digestivo.
Inoltre, le fibre solubili (fra cui l’inulina) contenute nella parte bianca, stimolano e regolarizzano il transito intestinale.
Sono ortaggi utili nei casi di gonfiore addominale e aerofagia, riducendo i gas intestinali.
Stimolano il sistema immunitario
Grazie al contenuto di vitamina C e delle vitamine B6 e B9, i porri aiutano il tuo sistema immunitario.
La vitamina B6, particolarmente presente nel porro, entra in gioco nella produzione di anticorpi contro le infezioni. L’acido folico, conosciuta anche come vitamina B9, permette il corretto utilizzo di un’altra vitamina (la vitamina B12); interviene nella formazione dei globuli rossi del sangue e nel metabolismo di grassi, proteine e carboidrati.
È utile per mantenere una buona forma fisica, per stimolare l’appetito e la digestione. In gravidanza l’apporto deve essere raddoppiato per il normale sviluppo del sistema nervoso del feto, per la prevenzione della spina bifida e dell’encefalopatia del neonato.
Queste proprietà, insieme al fatto che è poco calorico e ricco di acqua, rendono questo ortaggio particolarmente adatto a chi vuole dimagrire o segue diete ipocaloriche.
Porri: controindicazioni
Non si riportano particolari controindicazioni nel consumo di questo ortaggio.
È bene ricordare, però, che il porro è ricco di acido ossalico, una sostanza può creare qualche problema a chi soffre di calcoli urinari.
Sono poco indicati anche a chi soffre di incontinenza urinaria, di pressione bassa e di allergia all allicina o al nichel (nei porri, infatti, potrebbero essercene delle tracce).
L’inulina del porro (fibra alimentare) può provocare problemi digestivi a chi soffre di intestino irritabile. Quindi, è consigliabile mangiare il porro con moderazione fino alla remissione dei sintomi.
Come scegliere e conservare i porri
Per riconoscere un buon porro fresco al momento dell’acquisto bisogna accertarsi che sia intero, con il fusto dritto, bianco brillante senza macchie, sodo e liscio. Le foglie apicali devono essere tese, spesse ma non troppo e croccanti al tocco.
Si può conservare intero nello scomparto delle verdure del frigorifero, fino a una decina di giorni, preferibilmente coperto con un panno.
Una volta cotto è preferibile consumare il porro subito, senza lasciarlo per i pasti successivi. Infatti, l’ossidazione potrebbe comprometterne seriamente la bontà, anche se conservato in frigorifero.

Usi del porro in cucina
In cucina i porri sono in grado di animare deliziose ricette e preparazioni di piatti dall’aroma molto raffinato.
I porri crudi si possono consumare in pinzimonio, oppure per arricchire e insaporire le insalate. I porri cotti si possono utilizzare in brasati o stufati, involtini, contorni con verdure cotte, zuppe, minestroni, vellutate, risotti, tortini, o come ripieno in timballi o frittate. Si prestano benissimo per soffritti leggeri.
Spesso i porri fanno da base a condimenti di pesce e di verdure. Si usano nella cottura della carne o del pesce, come “cartoccio” per avvolgervi certi cibi.
Ottimo bollito e gratinato, oppure lessato e condito con olio e limone.
Gustoso anche tagliato a rondelle o a pezzetti e cotto in una padella coperta, o in una pentola a pressione, con pochissima acqua.
Le migliori ricette con i porri
Grazie al suo sapore, molto più delicato e fresco della cipolla, riscuote sempre più consenso al consumo. In particolare, è apprezzata la sua dolcezza che si accentua con la cottura.
Scopri le migliori ricette con i porri.
Rimedi fai da te a base di porri
I porri non sono solo ricchi di proprietà benefiche, ma hanno anche molti utilizzi alternativi.
- Si usano, infatti, nella cura di ascessi, per ridurre il gonfiore agli arti, o per le conseguenze di punture di insetti.
- Il loro succo è un ottimo rimedio per curare piccoli problemi cutanei. Ha effetti contro l’insonnia e aiuta a mantenere in salute la gola e le corde vocali.
- Migliorano la freschezza della pelle del viso, se usato per preparare un impacco. Come decotto, sono in grado di donare riflessi chiari ai capelli scuri.
- Con un cataplasma di porro, è possibile ammorbidire persino i calli e i duroni. Ecco come: si lascia macerare una foglia nell’aceto per una giornata e poi si applica sulla pelle interessata, fissandola con un bendaggio. Il giorno successivo, si spazzola la parte e la callosità squama fino a dissolversi.

Porri: botanica
Nel trascorrere dei secoli, la coltivazione dei porri si è estesa durante il periodo medievale in tutta Europa. Oggi è coltivato anche in America e in Asia. La Francia è il primo Paese produttore.
La pianta ha un’altezza variabile tra i 30 e gli 80 centimetri, resiste bene al freddo e non ha bisogno di molte cure. Se ne consumano le parti basali delle foglie (guaine) le quali, avvolgendosi e sovrapponendosi fra loro, ne costituiscono il falso fusto cilindrico carnoso e bianco. Il porro termina con la parte radicale, simile a una “barbetta”.
La coltivazione dei porri è praticata sia in serra che in campo aperto. L’irrigazione è quasi sempre richiesta, a esclusione del periodo invernale. Per evitare le più comuni malattie derivanti da infezioni di funghi patogeni, basta preparare con attenzione il terreno perché non vi siano ristagni idrici.
Le varietà del porro
Esistono varietà di porri che maturano sia in estate (più piccoli e teneri), sia in inverno, dal sapore più intenso. Oltre che per intensità del gusto, i porri si distinguono per colore, dimensione e consistenza. In Italia le varietà principali sono quattro:
- Lungo gigante d’inverno, di sapore gradevole, con una parte bianca che raggiunge anche i 60 centimetri di lunghezza.
- Mostruoso di Carentan, varietà molto rustica, con bulbo molto grosso e particolarmente saporito.
- Gigante d’Italia, piuttosto rustico, resistente anche sotto la neve senza marcire, con un sapore abbastanza dolciastro.
- Porro lungo della riviera, che si distingue per la sua lunghezza, bellezza e resa elevata.
Porri: cenni storici
Il porro (Allium porrum) è una pianta erbacea molto robusta derivata da Allium ampeloprasum L., appartenente alla famiglia delle Liliaceae. È imparentato con la cipolla, infatti ha un gusto molto simile, ma più delicato. Le sue origini non sono chiare: era sicuramente usato dagli Egizi, ma circa 3000 anni fa era già coltivato da tribù indoeuropee celtiche. I Romani lo importarono dalle terre di conquista, probabilmente dal Nord Africa: fecero largo uso dei porri, attribuendogli anche virtù afrodisiache.
Lo scrittore e naturalista Plinio il Vecchio, nel I secolo d.C., scriveva del porro: «preso in una crema d’orzo oppure mangiato crudo senza pane, un giorno sì e un giorno no, giova anche alla voce e al sonno».
*Fonte: CREA – Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione; BDA – Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia.
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