Sommario
L’acne è una malattia infiammatoria multifattoriale che colpisce i follicoli pilosebacei della pelle. Si sviluppa prevalentemente sul viso e sulla parte superiore del tronco e colpisce più spesso gli adolescenti. Infatti, compare generalmente durante la pubertà, in quanto la condizione necessaria per la sua comparsa è la presenza di ghiandole sebacee attivamente funzionanti sotto lo stimolo ormonale androgeno. Tuttavia, esistono forme di acne tardiva, il cui esordio avviene anche intorno ai 30-40 anni e che colpiscono prevalentemente il sesso femminile.
La terapia si avvale sempre di farmaci topici e sistemici che andranno scelti in base alla severità della malattia e al tipo di lesioni predominanti. Anche l’alimentazione ha un ruolo importante. Infatti, gli acidi grassi essenziali Omega 3 hanno potere antinfiammatorio e sono quindi utili se si soffre di acne: li trovi nel pesce, nei semi di lino e nelle noci.
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Acne: che cos’è
L’acne è una malattia infiammatoria cronica dell’unità pilosebacea derivante dall’aumento della produzione di sebo indotta da:
- androgeni
- cheratinizzazione alterata
- infiammazione e colonizzazione batterica dei follicoli piliferi su viso, collo, petto e schiena da parte del Propionibacterium acnes.
Sebbene la colonizzazione precoce con P. acnes e la storia familiare possano avere ruoli importanti nella malattia, non è chiaro esattamente cosa scateni l’acne e come il trattamento influenzi il decorso della malattia. Altri fattori come la dieta sono stati implicati, ma non ancora dimostrati.
Il trigger più comune dell’acne è la pubertà, durante la quale i picchi di androgeni stimolano la produzione di sebo e l’iperproliferazione dei cheratinociti. Altri trigger includono i cambiamenti ormonali che si verificano con:
- gravidanza o il ciclo mestruale
- cosmetici occlusivi
- detergenti
- lozioni e indumenti e l’elevata umidità e sudorazione.
Alcuni studi suggeriscono una possibile associazione con prodotti alimentari a base di latte scremato e diete ad alto indice glicemico. L’acne può ridursi nei mesi estivi a causa degli effetti antinfiammatori della luce solare.
Antomia: sebo, ghiandola sebacea
Il derma è lo strato della cute posto sotto l’epidermide, alla quale si connette tramite la giunzione dermoepidermica. E’ costituito da un tessuto connettivo propriamente detto denso, riccamente vascolarizzato e innervato. Ci sono due strati:
- strato superficiale o papillare (lasso), situato al di sotto dell’epidermide
- strato profondo o reticolare (denso), situato tra il papillare e l’ipoderma.
Inoltre, contiene collagene, fibre elastiche, glicosamminoglicani e gli annessi cutanei, cioè i follicoli piliferi e le strutture ad esso associate, ghiandole sebacee e muscoli erettori del pelo.
Invece, il follicolo pilifero è un’introflessione dell’epidermide a forma di sacco che presenta una dilatazione in profondità, detta bulbo, che continua con il colletto restringendosi fino allo sbocco sull’epidermide.
Sono presenti su quasi tutta la superficie corporea, con eccezione del palmo delle mani, della pianta dei piedi, della superficie dorsale del segmento distale delle dita e delle giunzioni muco-cutanee. Il follicolo fa parte, insieme al pelo e alla ghiandola sebacea annessa, del complesso pilosebaceo. È costituito da una parte epiteliale, l’epidermide del follicolo e una parte connettivale, la membrana vitrea che continua con il derma sottostante.
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Ghiandola sebacea
E’ una piccola ghiandola con uno o due alveoli e un dotto escretore che sbocca nel colletto del follicolo.
Tutto il complesso è situato, insieme al muscolo erettore, nella parte ottusa dell’angolo che si forma fra follicoli e superficie cutanea. Producono in maniera continua il sebo, una sostanza olocrina, la maggior parte di esse presenta un dotto escretore che si apre proprio nel follicolo, mentre una piccola parte si apre direttamente sulla superficie cutanea.
Le ghiandole sebacee si trovano prevalentemente a livello del viso e del cuoio capelluto, anche se sono distribuite lungo tutta la superficie corporea, tranne che sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi.
Il sebo, prodotto dalle ghiandole sebacee, contribuisce, con il sudore, alla formazione del film idro-lipidico di superficie, controllando la perdita di acqua dell’epidermide e conseguentemente la termoregolazione. Inoltre, lubrifica la superficie esterna della pelle.
- Indicato per pelle sensibile e indebolita, con tendenza acneica. Non comedogenico.
Epidemiologia
E’ la malattia della pelle più comune a livello globale. Si stima che l’80% delle persone di età compresa tra gli 11 e i 30 anni avrà almeno una forma di acne lieve e la maggior parte delle persone ne sarà affetta ad un certo punto della propria vita.
La patologia è comune soprattutto negli adolescenti e nei giovani adulti. Colpisce circa l’85% degli adolescenti, ma può manifestarsi in tutti i gruppi di età e può persistere fino all’età adulta.
La prevalenza nelle donne adulte è di circa il 12%, e le cicatrici facciali dovute all’acne colpiscono fino al 20% degli adolescenti. Non vi è mortalità associata, ma spesso c’è una significativa morbilità fisica e psicologica, come:
- cicatrici permanenti
- scarsa autostima
- depressione e ansia.
Inoltre, si stima che il costo diretto della malattia superi i 3 miliardi di dollari l’anno.
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Acne: perché compare, cause
L’acne è una malattia infiammatoria cronica che coinvolge l’unità pilosebacea. È caratterizzata dall’eruzione di un comedone all’interno del follicolo, che è preceduta da un microcomedone.
I punti più comuni in cui si manifesta l’acne sono il viso, la fronte, il petto, le spalle e la parte superiore della schiena, punti in cui sono maggiormente presenti le ghiandole sebacee.
E’ in gran parte una condizione ormonale guidata dagli ormoni androgeni, che in genere diventano attivi durante gli anni dell’adolescenza e del giovane adulto.
Quindi, La sensibilità a questi ormoni, combinata con i batteri superficiali sulla pelle e gli acidi grassi all’interno delle ghiandole sebacee, può provocare l’acne.
Inoltre, può essere peggiorata da:
- cambiamenti ormonali: gli androgeni sono ormoni che aumentano nei ragazzi e nelle ragazze durante la pubertà e provocano l’ingrandimento delle ghiandole sebacee e producono più sebo. Anche i cambiamenti ormonali durante la mezza età, in particolare nelle donne, possono portare a sfoghi.
- Alcuni farmaci: gli esempi includono farmaci contenenti corticosteroidi, testosterone o litio.
- Dieta: alcuni studi indicano che il consumo di determinati alimenti, inclusi cibi ricchi di carboidrati, può peggiorare l’acne. Sono necessari però ulteriori studi per esaminare se le persone affette da acne trarrebbero beneficio nel seguire specifiche restrizioni dietetiche.
- Stress: non causa l’acne, ma potrebbe peggiorare la situazione.
Acne: classificazione
L’acne può essere classificata come:
Non infiammatoria
E’ caratterizzata da comedoni, tappi sebacei bloccati all’interno dei follicoli.
I comedoni possono essere aperti o chiusi, a seconda che il follicolo sia dilatato o chiuso sulla superficie della pelle. Comedoni aperti appaiono come punti neri, mentre quelli chiusi come punti bianchi, lesioni palpabili color carne o biancastre da 1 a 3 mm di diametro.
I comedoni chiusi sono le lesioni che precedono l’acne infiammatoria.
Infiammatoria
L’acne infiammatoria è caratterizzata da papule, pustole, noduli e cisti.
Le papule e le pustole si sviluppano a seguito della colonizzazione dei comedoni chiusi da parte del Propionibacterium acnes. Quest’ultimo determina la trasformazione del sebo in acidi grassi liberi, i quali irritano l’epitelio follicolare e provocano una risposta infiammatoria, prima neutrofilica e poi linfocitaria, la quale disgrega ulteriormente l’epitelio.
Le papule e pustole sono lesioni rosse da 2 a 5 mm di diametro, le papule sono relativamente profonde, mentre le pustole sono più superficiali. I noduli sono lesioni più profonde che possono coinvolgere più di un follicolo, mentre le cisti sono grandi noduli suppurativi fluttuanti.
Raramente, le cisti formano ascessi profondi. I noduli e le cisti possono essere dolorosi. Inoltre, l’acne cistica può causare a lungo termine delle cicatrici che appaiono come fossette profonde e di piccole dimensioni, fossette di dimensioni maggiori, depressioni superficiali o cicatrici ipertrofiche o cheloidi.
I diversi tipi di lesione spesso coesistono in fasi diverse.
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Altri tipi di acne
Inoltre, esistono:
- acne conglobata, forma più grave di acne vulgaris, che colpisce maggiormente gli uomini e causa ascessi, seni drenanti, comedoni fistolizzati e cicatrici cheloidali e atrofiche. La schiena e il torace sono gravemente coinvolti.
- Acne fulminante, una forma di acne acuta, febbrile, ulcerosa, caratterizzata dall’improvvisa comparsa di ascessi confluenti che portano alla necrosi emorragica. Può causare leucocitosi e dolore articolare e gonfiore.
- Pioderma facciale o rosacea fulminante, si manifesta improvvisamente nella parte centrale del viso delle giovani donne, è costituita da placche eritematose e pustole, inoltre papule e noduli possono svilupparsi e diventare confluenti.
Acne e gravità: lesioni
L’acne viene classificata in base alla gravità in:
- Lieve: <20 comedoni o <15 lesioni infiammatorie o <30 lesioni totali.
- Moderata: 20-100 comedoni o 15-50 lesioni infiammatorie o 30-125 lesioni totali.
- Grave: >5 cisti o conteggio totale comedoni >100 o conta totale delle lesioni infiammatorie >50 o >125 lesioni totali.
Diagnosi
La diagnosi si basa sull’esame clinico e si caratterizza dalla determinazione della gravità e dalla valutazione dei fattori contribuenti (es. fattori ormonali, meccanici o farmacologici). Inoltre, è importante che il medico valuti l’impatto psicosociale della patologia.
Prognosi
L’acne di qualsiasi gravità di solito si risolve spontaneamente nella prima metà dei vent’anni, ma una minoranza di pazienti, solitamente donne, può avere l’acne fino ai 40 anni. In questi casi, è sempre indicato uno screening ormonale per escludere la presenza di alterazioni dovute ad ovaio policistico, ad iperprolattinemia o altri disturbi di origine surrenalica.
L’acne non infiammatoria e lieve normalmente guarisce senza cicatrici, mentre quella infiammatoria (moderata e grave) guarisce lasciando spesso cicatrici. È una patologia che causa un enorme stress emotivo e un forte impatto psico-sociale.
Impatto dell’acne sulla salute mentale
Le lesioni cutanee e cicatrici possono essere fonte di notevole stress emotivo. Infatti, sono associate a un profondo impatto negativo sulla salute mentale, inclusa una maggiore prevalenza di:
- disturbi dell’umore
- ricoveri psichiatrici
- assenteismo scolastico
- disoccupazione
- suicidio.
Uno studio del 2019 su più di 87 milioni di ricoveri da un campione ospedaliero statunitense, che includeva adolescenti, ha rivelato più ricoveri ospedalieri per disturbo mentale nei pazienti con acne coesistente rispetto a quelli senza acne.
Tra le patologie di ricovero erano riportante la depressione, schizofrenia, disturbi correlati all’uso di alcol e di sostanze e disturbo da deficit di attenzione/iperattività.
L’acne e la conseguente iperpigmentazione postinfiammatoria hanno un impatto negativo sulla percezione di sé, sulle interazioni sociali e sui punteggi della qualità della vita negli adolescenti, nonché, hanno un impatto negativo sull’autostima e sull’identità di sé. Inoltre, l’acne è stata associata a tassi di disoccupazione più elevati e ha un impatto negativo sulla funzione sociale.
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Cure e trattamenti dell’acne
Trattamenti
È fondamentale trattare l’acne per ridurre l’entità della malattia, delle cicatrici e del disagio psicologico. La consulenza di supporto per pazienti e genitori può essere indicata nei casi gravi.
Acne lieve
Nel trattamento viene usata la tretinoina topica. La terapia deve essere continuata per 6 settimane o fino a quando le lesioni non rispondono e può essere necessario un trattamento di mantenimento.
La terapia con un unico agente è generalmente sufficiente per l’acne comedonale. Quando la tretinoina non è tollerata si può usare quotidianamente:
- adapalene gel
- tazarotene crema o gel
- crema di acido azelaico e l’acido glicolico o salicilico.
Gli effetti avversi della terapia sono:
- eritema
- bruciore
- desquamazione.
Inoltre, la duplice terapia, combinazione di tretinoina con perossido di benzoile, un antibiotico topico (eritromicina o clindamicina) o entrambi, può essere somministrata per trattare l’acne papulo-pustolosa lieve infiammatoria.
I trattamenti non hanno effetti negativi significativi oltre a secchezza e irritazione e rare reazioni allergiche. L’estrazione fisica dei comedoni è un’opzione per i pazienti che non rispondono al trattamento topico.
Quando le lesioni sono ampiamente distribuite, la terapia topica è sostituita dagli antibiotici orali:
- tetraciclina
- minociclina
- doxiciclina
- eritromicina.
Acne moderata
Può essere trattata con una terapia sistemica orale con antibiotici (tetraciclina, minociclina, eritromicina, doxiciclina) che deve durare più di 12 settimane. La terapia topica come per l’acne lieve viene solitamente utilizzata in concomitanza con antibiotici orali.
Acne grave
Quando gli antibiotici non hanno successo e in caso di acne infiammatoria grave è raccomandato il trattamento con l’isotretinoina orale. Prima del trattamento è necessario fare, con rivalutazione a 4 settimane :
- emocromo completo
- enzimi epatici
- trigliceridi
- livelli di colesterolo.
Acne cistica
E’ indicata l’iniezione intralesionale di triamcinolone acetonide per i pazienti che cercano un rapido miglioramento clinico con cicatrici ridotte. Per le lesioni isolate, l’incisione e il drenaggio sono spesso utili, ma possono provocare cicatrici residue.
Invece per quella causata da anomalie endocrine (sindrome dell’ovaio policistico, tumori surrenali virilizzanti nelle femmine) è indicata la terapia con antiandrogeni.
Rimedi naturali
Bisogna ricordare che i rimedi naturali contro l’acne e i trattamenti fai da te per eliminare punti neri e brufoli sono tra le principali cause delle cicatrici da acne. Quindi, è buona norma consultare il proprio medico prima di applicare rimedi fai-da-te.
Come riportato dall’American Academy of Dermatology Association è stato segnalato che le terapie a base di erbe e alternative hanno valore nel trattamento dell’acne, tra cui:
- olio essenziale di tea tree
- composti ayurvedici topici e orali
- estratto di crespino
- soluzione di gluconolattone.
Sebbene la maggior parte di questi prodotti sembri essere ben tollerata, esistono dati molto limitati sulla sicurezza e l’efficacia. Considerando che studi emergenti suggeriscono che le diete ad alto indice glicemico possono essere associate all’acne potrebbe essere consigliabile seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati.
Le aree affette devono essere deterse giornalmente, ma i troppi lavaggi, l’uso di saponi battericidi non offrono alcun ulteriore vantaggio.
Anche gli agenti esfolianti come zolfo, acido salicilico, acido glicolico e resorcina possono essere complementi terapeutici utili.
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Trattamento Cicatrici
Piccole cicatrici possono essere trattate con:
- peeling chimici
- resurfacing laser
- dermoabrasione.
Invece, le cicatrici più profonde e discrete possono essere asportate, mentre le depressioni larghe e poco profonde possono essere trattate con la subincisione o l’iniezione di collagene o di un altro filler, i quali sono temporanei e devono essere ripetuti periodicamente.
Attualmente i laser frazionati ablativi e non ablativi, ma anche il più delicato laser microfrazionato, rappresentano il trattamento più efficace per ridurre gli esiti cicatriziali post acneici. Il laser ablativo è il trattamento più invasivo e richiede un paio di sedute per raggiungere un buon risultato.
Nel caso dei laser non ablativi il numero di sedute è maggiore e possono esserne necessarie 5-6”.
Combattere l’acne a tavola
Gli acidi grassi essenziali Omega 3 hanno potere antinfiammatorio e sono quindi utili se si soffre di acne: li troviamo nel pesce, nei semi di lino e nelle noci.
Ad esempio, mangiare 6 noci al giorno può essere un modo per assicurarsi un valido apporto di omega 3. “I polifenoli contenuti nel tè verde, ed in particolare l’epigallocatechina gallato, hanno anch’essi un’attività antinfiammatoria: bere tè verde 2 volte al giorno può essere d’aiuto nella terapia dell’acne.
Invece, lo zinco può contribuire a bilanciare i livelli ormonali oltre ad avere un’azione antinfiammatoria e cheratoregolatrice.
Scopri la dieta per combattere l’acne.
Acne: come pulire il viso e velocizzare la guarigione
In tutti i casi, la cute va detersa in modo accurato ma al tempo stesso delicato per evitare l’effetto rebound: la pelle seborroica, eccessivamente aggredita da una errata pulizia, reagisce aumentando ulteriormente la produzione sebacea.
Bisogna scegliere detergenti specifici con pH 4,5-5,5 che contengano alfa e beta idrossiacidi a basse concentrazioni, ad attività seboregolatrice ed esfoliante quali l’acido salicilico, l’acido azelaico, l’acido mandelico e l’acido glicolico.
Si consiglia di detergere la cute 2 o 3 volte al giorno.
Nelle forme lievi, o nei casi più severi in associazione a farmaci topici e sistemici, risultano utili i principi attivi seboregolatori ed esfolianti in crema o in gel per la cura quotidiana, così come possono essere d’aiuto prodotti opacizzanti a base di amidi, biossido di titanio, silicati di magnesio, ossido di zinco e caolino.
L’uso di scrub (esfoliante fisico) con prodotti contenenti microsfere di jojoba e silice ad esempio è consigliabile con cadenza settimanale.
Quale fondotinta usare per pelle acneica
Dopo aver deterso il viso e applicato un idratante ad azione opacizzante, possiamo applicare il fondotinta.
Sono da preferire fondotinta compatti minerali poiché le polveri di cui sono composti hanno un ottimo potere opacizzante ed i fondotinta fluidi oil-free, specifici per la cute seborroica a tendenza acneica.
Alcuni, oltre a contenere sostanze opacizzanti come l’idrossido di alluminio, sono arricchiti di sostanze seboregolatrici quali l’acido azelaico ed esfolianti quali l’acido salicilico.
Come prevenire l’acne giovanile
Prevenire l’acne è difficile, ma alcune pratiche possono aiutare:
- detergere la pelle con prodotti non schiumogeni e non troppo frequentemente
- lavarsi il viso ogni giorno con acqua tiepida e un detergente viso delicato
- evitare l’uso di cosmetici in crema
- evitare di applicare qualsiasi crema compresa la crema solare
- non usare il trucco, ma provare a usare prodotti “non comedogenici” e rimuovere il trucco alla fine di ogni giornata
- tenere le mani lontane dal viso.
Fonti
- Williams HC, Dellavalle RP, Garner S. Acne vulgaris. Lancet. 2012 Jan 28;379(9813):361-72. doi: 10.1016/S0140-6736(11)60321-8. Epub 2011 Aug 29. Erratum in: Lancet. 2012 Jan 28;379(9813):314. PMID: 21880356.
- Bhate K, Williams HC. Epidemiology of acne vulgaris. Br J Dermatol. 2013;168(3):474–485- Pubmed.
- Singam V, Rastogi S, Patel KR, Lee HH, Silverberg JI. The mental health burden in acne vulgaris and rosacea: an analysis of the US National Inpatient Sample. Clin Exp Dermatol. 2019;44(7):766–772-
- Kaiane A. Habeshian, Bernard A. Cohen. Current Issues in the Treatment of Acne Vulgaris. Pediatrics May 2020, 145 (Supplement 2) S225-S230; DOI: 10.1542/peds.2019-2056L.
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