Sommario
Gli asparagi fanno bene alla linea, grazie alle loro proprietà diuretiche e depurative, ma anche all’umore, perché il loro contenuto di triptofano contribuisce a regolare i livelli di serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità”, e a darci energia.
Sui banchi del mercato se ne trovano di 3 colori: bianchi, verdi e viola. Tutti ricchi di vitamine e sali minerali che li rendono depurativi, antiossidanti e antitumorali.
Gli asparagi sono il simbolo della tavola primaverile e si preparano in molti modi, per contorni light e per condire i primi piatti. Per non disperdere vitamine e sali minerali, l’ideale è mangiare le punte dei germogli di asparagi crude oppure lessarle velocemente al vapore.
In cucina sono molto versatili, quindi sono tante le ricette con asparagi, tutte facili e gustose. Puoi preparare un ottimo risotto con gli asparagi o una super-nutriente frittata o gustarli semplicemente con le uova.
Scopri di più su questo ortaggio e sui suoi benefici e approfitta della primavera per gustarlo con i nostri consigli per cucinarli e le nostre ricette con gli asparagi.
Asparagi: cosa sono
L’asparago (Asparagus officinalis L.) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Liliaceae e al genere delle Asparagaceae.
E’ un ortaggio tardo-primaverile che è bene consumare quando è di stagione.
Infatti, comprare asparagi fuori stagione non è una scelta vantaggiosa, perché significherebbe portare in tavola un prodotto che probabilmente viene da molto lontano e, per questo, non garantisce né freschezza né qualità e comporta una spesa molto superiore.
In Italia, gli asparagi si trovano tra aprile e giugno. Generalmente sono coltivati in campo e raccolti al momento della maturazione, quando danno il meglio in termini di gusto e consistenza.
Nel corso dei secoli, gli asparagi sono stati coltivati in diverse parti del mondo. Oggi sono molto diffusi in Europa, Stati Uniti, Messico, Asia e Oceania. La loro coltivazione è particolarmente diffusa in Paesi come Francia, Italia, Spagna, Olanda e Germania.
Quella degli asparagi è una coltivazione antica, nota fin dall’antico Egitto. Anche Greci e Romani li coltivavano per gustarli in molte ricette.
Nel Medioevo, invece, erano considerati un cibo prezioso, riservato agli aristocratici, ed erano serviti come piatto principale nelle occasioni speciali.
Infatti, sono sempre stati considerati un ortaggio “di lusso”, anche per il loro prezzo. Tuttavia, oggi, grazie alle nuove tecniche di coltivazione, la loro produzione è molto più accessibile e quindi anche il loro consumo è sempre più diffuso.
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Asparagi: proprietà nutrizionali
Sono molto benefici per la salute per il basso contenuto di calorie, l’alto contenuto proteico, l’assenza di grassi e il buon apporto di fibre.
La caratteristica principale è legata alle loro proprietà diuretiche e lassative.
I principali componenti degli asparagi sono glicosidi steroidei, saponine, inulina, acido asparagusico e otto frutto-oligosaccaridi.
Altri importanti costituenti sono vitamine (A, B1, B2, C, E e acido folico), minerali (ferro, calcio, potassio e fosforo), oli essenziali, aminoacidi (asparagina, arginina, tirosina), flavonoidi come quercetina e rutina, resina e tannini.
Ma anche il loro contenuto di acido folico risulta essenziale per la formazione delle cellule del sangue, la crescita e la prevenzione delle malattie del fegato.
Privi di colesterolo e di grassi, gli asparagi sono molto ricchi di fibre, che non solo favoriscono la regolarità intestinale ma attenuano anche l’innalzamento dei livelli di glucosio nel sangue dopo i pasti e, con il loro basso indice glicemico (pari a 15), sono indicati per chi soffre di diabete.
L’asparagina (quella sostanza che causa il forte odore dell’urina dopo aver mangiato gli asparagi) è un aminoacido molto utile nel favorire lo smaltimento di una molecola tossica come l’azoto: la trasporta al fegato, dove entra a far parte di un ciclo di reazioni chimiche fondamentale per lo ”smaltimento” dei rifiuti metabolici.
Proprietà nutrizionali per 100 g
MINERALI | |
Sodio (mg) | 2 |
Potassio (mg) | 278 |
Calcio (mg) | 24 |
Fosforo (mg) | 65 |
Zinco (mg) | 0.80 |
Magnesio (mg) | 112 |
Ferro (mg) | 1 |
VITAMINE | |
Tiamina – B1 (mg) | 0.27 |
Riboflavina – B2 (mg) | 0.25 |
Niacina – B3 (mg) | 0.90 |
Vitamina B6 (mg) | 0.09 |
Folati totali (µg) | 175 |
Vitamina C (mg) | 24 |
Vitamina C (mg) | 1.16 |
Vitamina A (µg) | 13 |
(Fonte dati: Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia e CREA Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione)
Asparagi: composizione chimica (100 g)
Acqua (g) | 92 |
Energia (kcal) | 28 |
Proteine (g) | 3 |
Lipidi (g) | 0.1 |
Colesterolo (mg) | 0 |
Carboidrati disponibili (g) | 3 |
Fibra alimentare (g) | 2.1 |
(Fonte dati: Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia e CREA Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione)
A cosa fanno bene gli asparagi: benefici
Gli asparagi sono un vero toccasana per la salute e il benessere dell’organismo. I composti bioattivi che contengono sono un ottimo scudo per le malattie cardiovascolari.
Inoltre, sono diuretici, favoriscono la digestione poiché ricchi di fibra, aiutano la funzionalità del sistema digerente e a prevenire la stitichezza.
Possono aiutare a migliorare la funzione muscolare per la presenza di un aminoacido, l’asparagina, che favorisce la funzione muscolare. Tra i flavonoidi, di cui sono ricchi, c’è la rutina, che favorisce la permeabilità e l’elasticità dei capillari, contrastando la formazione di edemi e migliorando la circolazione complessiva.
L’asparago è poi da tempo usato in omeopatia per la cura di fastidi cardiaci, delle palpitazioni, della dispnea e di calcoli renali. Insomma, gli asparagi sono un alimento nutriente e sano da inserire nella dieta, anche perché poco calorici.
Scopriamo nel dettaglio alcuni benefici degli asparagi.
- manici in acciaio inossidabile, resistenti al calore
- Termoresistente e coperchio in vetro infrangibile con fuoriuscita del vapore
- Angolo di fissaggio in acciaio INOX
Facilitano la diuresi
I germogli della pianta di Asparagus officinalis sono diuretici e il loro consumo favorisce l’aumento di produzione di urina, migliorando l’attività renale. Grazie a questa azione, sono anche utili per il mantenimento di una normale pressione arteriosa e di aiuto nella cura delle malattie del rene e del fegato.
Gli asparagi facilitano anche l’evacuazione, aumentando la massa fecale grazie alla loro fibra non digeribile.
Rispetto ai turioni, le radici degli asparagi coltivati sono più diuretiche, raccomandate nel trattamento di una varietà di problemi urinari tra cui la cistite.
Sempre per questa loro azione di eliminazione di liquidi, gli asparagi sono in grado di abbassare la pressione sanguigna.
Riducono il colesterolo e aiutano il cuore
Grazie al ridotto contenuto di calorie e all’apporto molto basso di sodio, a fronte di una buona riserva di vitamine, gli asparagi sono considerati un ortaggio indicato per le persone in sovrappeso o con complicanze cardiache come l’ipertensione.
L’iperlipidemia (eccesso di grassi nel sangue), che comprende ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia, è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari.
Gli asparagi sono utili per contrastarla grazie alla loro capacità di ridurre il colesterolo totale e il colesterolo LDL (cattivo) e di aumentare i livelli di HDL (buono).
L’attività ipolipidemica potrebbe essere dovuta principalmente al contenuto di saponina, un tipo di fitosterolo, e anche, in parte, alla presenza di flavonoidi.
L’iperlipidemia inoltre può indurre stress ossidativo nel fegato: anche in questo caso, il consumo di asparagi si rivela benefico, perché dagli studi è emerso che è in grado di migliorare significativamente il danno epatico aumentando l’attività enzimatica del fegato per l’eliminazione dei radicali liberi, pericolosi per la nostra salute.
Asparagi e diabete
Gli asparagi svolgono una doppia azione positiva sul diabete. Studi chimici e farmacologici hanno dimostrato che il consumo di estratti di asparagi, oltre a favorire una diminuzione dei livelli di trigliceridi plasmatici, determina l’attivazione di numerosi composti che abbassano la glicemia.
Quindi, l’assunzione regolare di asparagi con la dieta ha dimostrato in diversi studi di svolgere effettivamente questa funzione e potrebbe essere utile nella prevenzione delle complicanze diabetiche come l’iperglicemia e l’iperlipidemia.
Asparagi e gravidanza
L’acido folico, di cui gli asparagi sono ricchi, li rende indicati per le donne in gravidanza. Conosciuto anche come vitamina B9, l’acido folico è importante per la prevenzione di malformazioni fetali come la spina bifida e l’encefalopatia del neonato.
Questa vitamina interviene anche nella formazione dei globuli rossi del sangue e nel metabolismo di grassi, proteine e carboidrati. È utile per mantenere una buona forma fisica, per stimolare l’appetito e la digestione. Permette, inoltre, il corretto utilizzo della vitamina B12.
Le radici essiccate in polvere degli asparagi sono utili alle neomamme perché hanno proprietà galattogoghe, cioè in grado di promuovere e aumentare la produzione di latte materno.
Benefici per il sistema nervoso
La combinazione tra tiamina e acido folico negli asparagi interviene nella stimolazione dell’attività cerebrale e della concentrazione: questo li rende utili per la prevenzione dei disturbi che potrebbero interessare la sfera cognitiva con l’avanzamento dell’età. Contengono anche triptofano, un amminoacido essenziale, il cui ruolo è fondamentale per il nostro metabolismo.
Il triptofano svolge molteplici funzioni, anche se non tutti ne sono a conoscenza. Tra queste, stabilizza il tono dell’umore, modula il ritmo sonno-veglia e può aiutare nel mantenimento del peso.
Asparagi: usi in cucina
Di solito gli asparagi si mangiano lessati o cotti al vapore, conditi con un filo d’olio oppure ripassati in padella, con burro e grana. Ma sono ottimi anche crudi, preferibilmente affettati sottilmente e conditi semplicemente con limone spremuto fresco e un po’ di olio extravergine d’oliva.
L’accostamento tipico dell’asparago è con l’uovo, fritto o sodo o anche in frittata. Un altro abbinamento azzeccato, in grado di impreziosire molto l’aroma di questo ortaggio, è con le scaglie di tartufo.
L’asparago, comunque, si accompagna bene non solo con formaggi stagionati come il parmigiano ma anche con carni bianche e rosse, patate lesse, insaccati e anche con i crostacei. E, in cucina, si presta alla preparazione di moltissime ricette.
Ricette con gli asparagi
Tra i primi piatti, il piatto più celebre è il risotto agli asparagi, ma questo ortaggio è ottimo anche come ripieno di ravioli e cannelloni, per esempio in abbinamento alla scamorza o alla ricotta, oppure come base per un pesto alternativo a quello tradizionale o di una vellutata.
Altra ricetta classica con gli asparagi è la frittata, e in generale tutti gli abbinamenti con le uova, sode, in camicia o strapazzate.
Gli asparagi sono un ottimo ingrediente anche per torte rustiche, flan e muffin salati, per insalate e insalatone di cereali (orzo, farro), insieme ad altre verdure, legumi e pesce.
Molto gustoso anche l’abbinamento con crostacei e molluschi, come gamberi, seppie e totani, sia nelle insalate che nei primi piatti.
Gli asparagi sono anche un ottimo contorno, conditi con semplice olio o burro, possono essere preparati sott’olio oppure gustati in piatti di carne, sia banca che rossa, come le scaloppine, gli involtini, gli straccetti e lo spezzatino, a cui aggiungono un tocco di sapore inconfondibile.
Se non sai come cucinare questi preziosi ortaggi scopri le ricette con gli asparagi di Melarossa.
1 – Risotto con gli asparagi
Calorie totali: 750 kcal / Calorie a persona: 375 kcal
Ingredienti per 2 persone:
- 180 g riso carnaroli o vialone
- 240 g asparagi
- 30 g burro
- olio extra vergine d’oliva q.b.
- sale q.b.
- vino bianco q.b.
- pepe bianco q.b.
- brodo vegetale q.b.
- Parmigiano reggiano grattugiato q.b.
Scopri come preparare il risotto agli asparagi.
2 – Frittata di asparagi
Calorie totali: 1559 kcal / Calorie a persona: 389 kcal
Ingredienti per 4 persone:
- 800 g di asparagi
- 6 uova
- 1 cipolla
- 3 cucchiai di Grana Padano
- 150 g di scamorza affumicata
- 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
- sale q.b.
- pepe q.b.
Scopri come preparare la frittata di asparagi
3 – Crema di asparagi
Calorie totali: 626 kcal / Calorie a persona: 156 kcal
Ingredienti per 4 persone:
- 800 g di asparagi
- 1 l di brodo vegetale
- cipolla bianca
- patata
- 2 cucchiai d’olio extravergine di oliva
- sale q.b.
- pepe q.b.
Scopri come preparare la crema di asparagi.
Usi alternativi
Oltre ai germogli, altre parti della pianta hanno trovato impiego culinario, ad esempio i semi di asparagi tostati possono essere usati come sostituti del caffè. Alcune piante del genere Asparagus vengono coltivate come piante ornamentali.
Sono molto differenti fra loro, anche se conservano le caratteristiche botaniche tipiche della specie Asparagus officinalis, ovvero quelle di essere erbacee perenni, dotate di un rizoma sotterraneo dal quale si dipartono radici avventizie.
Suffruticose, cespugliose o rampicanti, sono tutte specie che producono fiori piccoli e campanuliformi di colore verde pallido tendente al giallo o bianco-rosati e di forma stellata (leggermente profumati) a cui fanno seguito bacche.
Come consumare gli asparagi
Per godere al massimo delle proprietà benefiche degli asparagi, nel pieno della loro stagione, è utile mangiarli una o due volte a settimana. In questo modo ti assicurerai un apporto nutritivo fondamentale per favorire la depurazione del corpo, tanto importante soprattutto nel cambio di stagione.
Gli asparagi sono molto indicati anche a dieta, per il loro basso apporto calorico, la capacità di tenere a bada la fame e di stimolare la diuresi.
Come pulire gli asparagi
Prima di consumarli, è importante lavare accuratamente gli asparagi. Infatti, sono germogli che spuntano dal terreno, quindi hanno bisogno di un particolare lavaggio in ammollo con acqua e bicarbonato.
Quindi, dopo un abbondante risciacquo in acqua corrente, vanno asciugati e privati della parte più legnosa alla base del turione.
Consigli per la cottura
Gli asparagi possono essere lessati o cotti al vapore. Le punte sono più delicate della base del fusto, quindi per ottenere una cottura omogenea è consigliabile cucinarle separatamente, con una pentola apposita o con una vaporiera.
Un sistema per ovviare a questo inconveniente è anche quello di legarli dopo il lavaggio facendone un mazzo e cuocerli in verticale, con la punta in su, fuori dall’acqua bollente.
In cottura è preferibile utilizzare meno acqua possibile, per non disperdere parte dei principi nutritivi degli asparagi.
Se prevedi di ripassarli in padella, meglio toglierli dalla pentola qualche minuto prima e completare la cottura amalgamando gli altri ingredienti: in questo modo, potrai mantenere la giusta consistenza degli asparagi.
Inoltre, un consiglio utile è quello di non buttare gli scarti più duri dei turioni: puoi utilizzarli per preparare ottime creme, frittate e salse. Quindi, basta farli cuocere a lungo per ammorbidirli, poi frullarli, insaporirli e usarli per la ricetta preferita.
Guida all’acquisto: verdi, bianchi e violetti
Dell’Asparagus officinalis esistono numerose varietà, ma questo assortimento è indipendente dal colore.
Gli asparagi possono essere verdi, bianchi o violetti, ma la differenza di colorazione è legata non alla varietà ma alle condizioni in cui sono stati coltivati, nello specifico dipende dall’esposizione alla luce.
Si tratta di pratiche colturali, spesso frutto di antiche tradizioni legate al territorio. L’asparago bianco cresce coperto da cumuli di terra appositamente realizzati (rincalzi) e viene raccolto non appena i germogli spuntano dal sottosuolo, prima che subiscano le conseguenze dell’esposizione ai raggi solari.
La stessa procedura viene utilizzata con gli asparagi violetti, che sono asparagi bianchi i cui apici sono stati posti alla luce solare nelle ultime fasi di maturazione prima della raccolta.
Alcuni prodotti a denominazione d’origine protetta (DOP), ad esempio, prevedono questa pratica come indispensabile nel proprio disciplinare produttivo. Le ragioni sono fondamentalmente legate al raggiungimento di un sapore migliore.
In genere, l’asparago bianco ha un gusto leggermente più delicato, in quanto privo di clorofilla. Il violetto risulta più fruttato.
Invece, gli asparagi verdi, vengono lasciati crescere sopra il suolo terroso e acquistano il loro colore verde per effetto dei raggi solari che stimolano la produzione di clorofilla da parte della pianta.
Come conservare gli asparagi
Al momento dell’acquisto gli asparagi devono essere interi, di colore uniforme, deciso e brillante.
Non devono apparire appassiti, ma turgidi ed elastici, con le punte dei turioni ben chiuse, senza segni o spaccature superficiali. Dato che si vendono a mazzi, quando li compri controlla che i turioni non siano troppo grossi, perché risulterebbero troppo duri e fibrosi e produrrebbero uno scarto maggiore.
È meglio scegliere quei mazzi che presentano turioni medi o sottili, tenendo conto, tuttavia, che la grandezza può cambiare tra una varietà e un’altra, così come il colore può essere diverso a seconda del metodo di coltivazione.
Avvolti in un panno umido, gli asparagi si mantengono freschi in frigo per 2-3 giorni.
Se vuoi conservarli più a lungo, puoi pulirli, farli bollire per 4/5 minuti, asciugarli bene e riporli in freezer in un sacchetto per alimenti, facendo attenzione a far uscire completamente l’aria prima di congelarli. In questo modo potranno durare pronti all’uso per un anno.
- Tre vaschette con diametro di 24 cm, 25 cm e 26 cm
- Timer di 60 minuti con auto-spegnimento
- Capacità: 9 litri
Possibili controindicazioni
Gli asparagi sono generalmente considerati sicuri se assunti nelle dosi raccomandate e non presentano particolari controindicazioni, tranne in caso di allergia, che può causare sintomi come la rinite, l’asma professionale, la sindrome allergica orale, la dermatite allergica da contatto e l’anafilassi.
Tuttavia, nei casi di infiammazione ai reni o di diarrea è preferibile non consumarli fino a guarigione. È anche consigliabile non assumere integratori a base di asparagi se si soffre di una malattia renale grave. Chiedere, quindi, sempre il parere del proprio medico.
Un consumo eccessivo di asparagi potrebbe acuire i fenomeni di gotta, calcolosi renale, infiammazione prostatica.
Tra gli “effetti collaterali” derivanti dal consumo degli asparagi, l’odore sgradevole assunto dall’urina è il più caratteristico. È dovuto alla presenza dell’asparagina, un aminoacido non essenziale, e non deve destare preoccupazione.
Varietà degli asparagi
Di Asparagus officinalis, la specie comunemente coltivata, le varietà registrate a livello europeo sono 101. Di queste, 14 sono italiane, ovvero: Albenga, EC12, Ercole, Eros, Franco, Giove, Guelph Evolution, Guelph Millennium, Italo, Marte, Pacific 2000, Santense, Vittorio e Zeno.
Per quanto riguarda il genere delle Asparagaceae, ecco le varietà più interessanti.
Asparagi selvatici o asparagina
L’asparago selvatico o Asparagus acutifolius, detto asparago pungente o più comunemente “asparagina”.
È una pianta del tutto diversa dall’Asparagus officinalis: produce un asparago molto ricercato e apprezzato dai buongustai della cucina mediterranea. Vegeta nelle macchie, nelle leccete, nei boschi caducifogli, nelle siepi da 0 a 1300 m.
In Italia è comune soprattutto nel Centro-Sud ma è presente lungo tutta la penisola. I turioni di Asparago pungente hanno un sapore leggermente amarognolo e, come per l’asparago comune, sono prelibati in varie preparazioni gastronomiche (frittate, sughi, risotti, minestre, contorni, sott’olio).
Molto simile a quest’ultimo, è il germoglio del pungitopo (Ruscus aculeatus); si tratta di sottili e lunghi ramoscelli dal gusto intenso e amarognolo, che spuntano dal terreno in prossimità della pianta madre.
Chi conosce l’aspetto della pianta di asparagi selvatici (cespuglio filamentoso) non rischia di confondersi con il pungitopo (cespuglio a foglie piatte, larghe ed appuntite) ma un profano inesperto può venirne ingannato.
Altre varietà regionali
- Asparago amaro (Asparagus maritimus). Pianta tipica dei litorali, simile all’A. officinalis, è presente nelle bassure umide e nelle leccete delle coste adriatiche dal Triestino alla Puglia, nel Lazio, in Sardegna e in Corsica. Rappresenta una specie rara.
- Asparagus tenuifolius. E’ una specie abbastanza rara di asparago selvatico che vegeta nei boschi submediterranei sotto i 1300 m s.l.m. Si trova talvolta presso i frutteti e i vecchi oliveti. È raro, ma presente dalle Alpi, alla Liguria, in Emilia, in Campania, in Puglia e in Sicilia.
- Asparago marino (Asparagus aphyllus). E’ presente su pendii aridi e soleggiati, o tra siepi entro i 900 metri s.l.m. Nel Lazio presso Torvajanica e Castelporziano, in Sicilia, in Sardegna, a Malta e nelle Isole Pelagie.
- Asparago spinoso (Asparagus stipularis). Cresce a ridosso di muri, siepi, garighe da 0 a 500 metri. Presente in Sicilia, Sardegna e Lampedusa, si trova raramente.
- Asparagus albus. Detto asparago bianco, ha fusti legnosi, bianchi con rami patenti o riflessi. Si trova in pendii aridi, garighe, rupi, muri, siepi da 0 a 1000 metri. Comune in Sicilia, Sardegna, Corsica.
- Asparago di Pastor (Asparagus pastorianus). È un esemplare piuttosto raro presente in aree litoranee in Sicilia presso Selinunte.
Se vuoi scegliere un prodotto garantito, puoi puntare su quelli a denominazione e indicazione d’origine protetta (DOP o IGP).
Denominazioni
Allo stato attuale, sono registrate queste denominazioni:
- Bianco di Bassano D.O.P. (Veneto).
- Bianco di Cimadolmo I.G.P. (Veneto).
- Cantello I.G.P. (Lombardia).
- Verde di Altedo I.G.P. (Emilia-Romagna).
- Badoere I.G.P. (Veneto).
Ci sono poi alcune aree regionali italiane particolarmente vocate alla loro produzione. Tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali registrati a livello Nazionale, ci sono:
- Calabria, l’Asparago selvatico della Calabria.
- Asparago detto Aspargina (o Sparz, Sparazena), in Emilia.
- Friuli Venezia Giulia, l’Asparago bianco del Friuli Venezia Giulia.
- Lel Lazio, l’Asparago verde di Canino e Montalto di Castro.
- Liguria, l’Asparago violetto (Violetto di Albenga).
- Asparago di Cantello, l’Asparago di Cilavegna e l’Asparago di Mezzago, in Lombardia.
- Piemonte, l’Asparago del Piemonte, l’Asparago santenese e l’Asparago saraceno di Vinchio.
- Asparago selvatico (Ispàrau, Sparàu o Ipàramu) in Sardegna.
- In Toscana, l’Asparago d’argenteuil toscano, l’Asparago nostrale.
- In Veneto, l’Asparago bianco del Sile, l’Asparago bianco di Bibione, l’Asparago di Arcole, l’Asparago di Giare, l’Asparago di Mambrotta, l’Asparago di Padova, l’Asparago di Palazzetto.
- Asparago di Rivoli e l’Asparago verde amaro di Montine.
- Terlaner spargel (Asparago di Terlano) e l’Asparago di Zambana in Trentino Alto Adige.
Un po’ di storia
La pianta di asparago è straordinariamente preziosa per i sui impieghi a scopo ornamentale, alimentare e medicinale sin dal tempo preistorico.
Originaria della Mesopotamia, era utilizzata già oltre 5000 anni fa dagli Egizi, che la mangiavano per lo straordinario sapore dei germogli e per le sue proprietà diuretiche.
Per i Greci, gli asparagi avevano proprietà afrodisiache, mentre i Romani ne avevano una vera passione ritenendoli, tra l’altro, un potente anticoncezionale. Catone, Plinio e Apicio, illustri letterati della Roma antica, ne descrissero minuziosamente il metodo di coltivazione e di preparazione.
Inoltre, gli imperatori romani non si facevano mancare gli asparagi e avevano apposite navi chiamate “asparagus” per approvvigionarsene.
Sembra comunque che la coltivazione su larga scala degli asparagi abbia avuto inizio solo verso la fine del Medioevo.
La tradizione mediterranea preferisce gli asparagi verdi, mentre nell’Europa del Nord e anche nel Veneto domina la preferenza per i turioni bianchi.
Fonti
- Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia e CREA Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.
- Healthline, 7 Reasons Why You Should Eat More Asparagus.
- Food Chemistry, Evaluation of the antioxidant activity of asparagus, broccoli and their juices.
- Nutrient, Folate deficiency and folic acid supplementation: the prevention of neural-tube defects and congenital heart defects.