Il finocchio è un ortaggio leggero, aromatico e versatile, apprezzato tanto in cucina quanto per le sue virtù salutari.
Tra le proprietà e benefici del finocchio, spiccano l’effetto digestivo, la capacità di contrastare il gonfiore addominale e la ricchezza di antiossidanti naturali. I valori nutrizionali, infatti, sono particolarmente interessanti: povero di grassi e zuccheri, apporta circa 15 calorie per 100 grammi, rendendolo ideale anche nelle diete ipocaloriche.
I semi di finocchio sono utilizzati da secoli per preparare una tisana benefica che aiuta la digestione e combattono la formazione di gas intestinali. In cucina, invece, i finocchi si prestano a moltissime preparazioni: crudi in insalata, gratinati o al forno con un filo d’olio e pangrattato. Tra le più gustose ricette con finocchi, quella dei finocchi gratinati è un classico intramontabile, perfetto come contorno o piatto leggero. Un ingrediente semplice, ma ricco di gusto e benefici.
Finocchio: cos’è
Nome scientifico Foeniculum vulgare Mill., è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae (o Ombrellifere). Conosciuto e utilizzato fin dall’antichità, cresce bene nei climi miti, con temperature comprese tra i 7 e i 30 gradi. La varietà coltivata per il consumo fresco è annuale o biennale e produce i classici grumoli bianchi e croccanti che troviamo in cucina. La raccolta dei grumoli varia in base alle zone di produzione e può avvenire in tutte le stagioni, generalmente a 90-120 giorni dalla semina.
Il finocchio selvatico, invece, è noto per i suoi fiori profumati, raccolti in Italia tra agosto e settembre, appena si schiudono. Possono essere usati sia freschi sia essiccati, all’ombra, per conservarne l’aroma.
I cosiddetti semi di finocchi, che in realtà sono frutti (più precisamente diacheni), invece, hanno una forma allungata e un profumo intenso e sono molto apprezzati per aromatizzare piatti e preparare infusi digestivi.
Varietà
Si coltiva principalmente nelle regioni del centro e sud Italia e ci sono due specie fondamentali: il finocchio amaro o selvatico, utilizzato per i suoi frutti aromatici, e quello dolce, coltivato per il suo “grumolo” edibile, più delicato nel gusto. Le varietà si distinguono anche per la forma: quelle più piatte tollerano meglio il caldo, mentre quelle tonde sono adatte alle coltivazioni autunnali.
Le varietà italiane sono numerose e spesso legate al territorio d’origine. Tra le più conosciute ci sono il Bianco Dolce di Firenze, delicato e aromatico, il Gigante di Napoli e il Grosso di Sicilia, con grumoli grandi e compatti. Molto apprezzato anche il Tondo precoce Romanesco, per il suo sapore dolce e il grumolo rotondo. Altre varietà come Diamante, Cristallo e Zaffiro si distinguono per pezzatura, resistenza e qualità della polpa, povera di fibra e ricca di gusto.
Proprietà e valori nutrizionali dei finocchi
Le caratteristiche nutrizionali più evidenti dei finocchi sono il suo bassissimo potere calorico (solo 15 calorie per 100 grammi), l’assenza di grassi e la ricchezza di fibra insolubile.
I finocchi sono ricchi di sali minerali, come calcio, fosforo e ferro, importanti tra l’altro per rinforzare le ossa, prevenire crampi e stanchezza, promuovere la produzione di globuli rossi con effetto anti-anemico grazie anche alla presenza delle vitamine del gruppo B.
Il “pezzo forte” è il potassio, che insieme all’acqua (di cui è in grande misura formato), rende i finocchi diuretici e utili per allontanare la ritenzione idrica.
Diventano un alleato prezioso per la contrazione muscolare e cardiaca e per il recupero dei sali minerali persi con il sudore: ecco perché sono molto indicati per gli sportivi. Non mancano le vitamine, in particolare la C, che svolge un’azione antiossidante e favorisce la sintesi del collagene.
Finocchio: proprietà e benefici per la salute
Utilizzato da secoli nella medicina popolare, questo ortaggio ha attirato l’attenzione anche della medicina moderna grazie al suo profilo fitoterapico ricco e articolato. Diversi studi hanno evidenziato come questa pianta sia in grado di controllare efficacemente numerosi disturbi: dai dolori addominali all’irritazione del colon, dalla flatulenza all’artrite, fino a condizioni come congiuntivite, febbre, insonnia e disturbi del ciclo mestruale.
Uno dei campi di maggiore interesse è la sua azione antimicrobica e antivirale. Gli oli essenziali, ricchi di monoterpeni, sembrano promettenti nella lotta contro batteri, virus come l’Herpes simplex e agenti parainfluenzali. A questa attività si affianca un’efficace azione antifungina, utile contro Candida albicans e altri funghi responsabili di alterazioni alimentari e infiammazioni delle mucose.
Mostra anche un’elevata capacità antinfiammatoria: alcuni suoi composti sono in grado di inibire le risposte infiammatorie acute e subacute. Oltre a stimolare la diuresi e favorire l’eliminazione di sodio, può aiutare a ridurre la pressione sanguigna, diventando così un potenziale alleato per la salute cardiovascolare.
Altri effetti benefici dei finocchi
Interessante anche la sua azione ipocolesterolemizzante: l’assunzione di estratti di finocchi ha mostrato una riduzione del colesterolo LDL e dei trigliceridi, con un contemporaneo aumento del colesterolo HDL. Gli oli ricavati dai semi, inoltre, offrono una potente protezione al fegato.
La sua fama di digestivo naturale è ben meritata: riduce la produzione di gas intestinali, allevia la sensazione di pesantezza, aiuta nelle dispepsie e può essere efficace anche in forme croniche di colite. In associazione ad altre piante, è indicato contro le coliche e può ridurre gli effetti irritativi dei lassativi. Alcune ricerche evidenziano anche una funzione protettiva della mucosa gastrica nei confronti delle lesioni causate da alcol.
Inoltre, si è rivelato utile per regolarizzare il ciclo mestruale, ridurre sintomi come dismenorrea e alleviare i disturbi legati alla menopausa. Da secoli è anche impiegato per favorire la produzione di latte materno grazie all’anetolo, una sostanza che stimola la prolattina. Sul piano respiratorio e immunitario, agisce come espettorante, antipiretico e antibatterico, mentre sul fronte psico-emotivo ha mostrato proprietà ansiolitiche e antidepressive, con effetti positivi su memoria e funzioni cognitive.
Finocchi: usi in cucina
Al momento dell’acquisto è preferibile scegliere finocchi lisci, che si presentano di colore bianco brillante. Meglio evitare invece quelli che presentano evidenti segni marroni sulla superficie.
Le guaine che avvolgono l’ortaggio devono essere aderenti e croccanti. La consistenza non deve essere gommosa o molle: i finocchi devono spezzarsi se sottoposti a pressione.
I finocchi di forma tondeggiante sono preferiti per un consumo a crudo. Gli altri, di forma sostanzialmente appiattita, sono consigliati soprattutto per la cottura.
Quest’ortaggio si conserva bene intero in frigorifero nel cassetto delle verdure per diversi giorni, ma meglio non farli raggrinzire e consumarli in breve tempo per gustarli al meglio. Utilizzato sia cotto che crudo, può essere protagonista di vari piatti.
Si possono usare tutte le parti:
- Il grumolo si può mangiare crudo nelle insalate oppure lessato e gratinato al forno con la besciamella. Può anche essere aggiunto a numerose preparazioni, dai primi piatti di pesce, alle zuppe e agli stufati.
- I fiori si usano per aromatizzare le castagne bollite, i funghi al forno o in padella, le olive in salamoia e le carni di maiale.
- I “semi” possono essere impiegati per aromatizzare ciambelle o altri dolci casalinghi e per speziare vino caldo o tisane.
- Le foglie fresche e sminuzzate insaporiscono minestre, piatti di pesce, insalate e formaggi.
Finocchi: usi alternativi
Ortaggio molto versatile, tutte le sue parti sono aromatiche e trovano impiego in cucina, nella cosmesi e persino in agricoltura. Fin dall’antichità, i semi erano usati come rimedio naturale contro l’alito cattivo.
Le foglie, invece, servono per ottenere tinture naturali usate nei cosmetici, come coloranti alimentari o per tingere tessuti e legno, soprattutto in tonalità gialle e marroni.
Ma non finisce qui. Grazie alle sue proprietà repellenti e insetticide, è oggetto di studio per un uso sostenibile in campo agricolo, contro insetti e parassiti. Anche nel mondo della bellezza può sorprendere: una semplice maschera fai-da-te a base di yogurt, semi e foglie di finocchi tritate si rivela utile per attenuare le occhiaie. Basta applicarla sul viso per 20 minuti e risciacquare con acqua tiepida. In caso di pelle sensibile, però, è sempre meglio consultare un esperto prima dell’uso.
FAQ (domande comuni)
1 – A cosa fa bene mangiare finocchi?
Aiuta la digestione, riduce il gonfiore addominale, favorisce la diuresi e ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e depurative.
2 – Quando non si deve mangiare il finocchio?
Va evitato in caso di allergia alla pianta o ai suoi componenti. Cautela anche in gravidanza, allattamento o se si assumono farmaci ormonali, per possibili effetti estrogenici.
3 – Perché il finocchio fa bene all’intestino?
Perché contiene fibre e oli essenziali che riducono i gas intestinali, migliorano la motilità e alleviano disturbi come gonfiore e colite.
Conclusioni
I finocchi sono ortaggi leggeri, ricchi di acqua, fibre e sostanze benefiche per la digestione. Apprezzati sia crudi che cotti, aiutano a ridurre il gonfiore addominale e favoriscono la regolarità intestinale. Hanno pochissime calorie e apportano vitamine, sali minerali e antiossidanti.
I semi sono noti per le proprietà digestive e vengono usati in tisane o per aromatizzare piatti. I finocchi sono versatili in cucina: ottimi al forno, gratinati o in insalata, sono un alleato prezioso per chi cerca gusto e benessere.
Fonte
- CREA: centro di ricerche per gli Alimenti e la Nutrizione.
- Healthline – What is Fennel? Nutrition and Benefits
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