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Home » Salute » Terapie Naturali » Borragine: che cos’è, valori nutrizionali, benefici e usi in cucina

Borragine: che cos’è, valori nutrizionali, benefici e usi in cucina

Lorenzo Traversetti by Lorenzo Traversetti
22 Marzo 2022
in Terapie Naturali
borragine: cos'è, valori nutrizionali, benefici, usi in bellezza e cucina
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Sommario

  • Borragine: che cos’è
  • Proprietà e benefici della borragine
  • Usi della borragine  
  • Borragine: valori nutrizionali
  • Borragine: come consumarla
  • Come pulire la borragine
  • Come cucinare la borragine
  • Borragine: usi in cucina
  • Borragine: botanica
  • Borragine: storia

La borragine è una pianta assai comune nel bacino del Mediterraneo, a molti nota già dall’antichità per le sue molteplici virtù. Nonostante attualmente sia ampiamente distribuita in tutta Europa, si tratta di una specie vegetale la cui origine è localizzata nell’estremo Oriente.

Gli effetti benefici legati al consumo della borragine, si hanno consumando ogni parte di questa pianta, dalle foglie al fiore (ed in alcuni preparati, anche il fusto). Tra i principali microelementi contenuti nei semi di borragine, abbondano il ferro (sostegno dei globuli rossi), calcio e fosforo (equilibrio del sistema scheletrico) e il potassio (funzionalità del cuore e del sistema circolatorio).

I semi sono il vero valore aggiunto di questa pianta poiché da essi, mediante premitura a freddo, viene estratto un olio molto pregiato e ricco di virtù. Infatti, l’olio di borragine agisce come potente rimineralizzante perché ricco di antiossidanti.

Quindi, tra le principali applicazioni, c’è quella di pianta da consumare in cucina e anche quella di rimedio medicamentoso, per via della ricchezza in oli contenuti nei frutti e nei semi nonché per le proprietà depurative di foglie e fiori.

Borragine: che cos’è

La borragine è nota con molti nomi popolari quali boracina, borana, urrania, ma anche erba pelosa, lingua rada, o burrane.

Appartiene alla famiglia delle Boraginaceae, nello specifico al genere Borago e alla specie officinalis. Infatti, somiglia molto alla pianta di mandragora (Mandragora officinarum) da cui è possibile riconoscerla soprattutto per il fatto che la borragine fiorisce soprattutto in primavera mentre la mandragora in autunno.

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Ma, occhio a quest’ultima, in quanto possiede sostanze alcaloidi (la mandragorina su tutte). Infatti, quelle sostanze sono in grado di produrre una specie di stato ipnotico in chi la consuma.

Olio di borragine

Questo olio viene ottenuto dalla premitura a freddo dei semi di borragine e serve ad estrarre delle concentrazioni medio-alte di acido gamma linolenico (pari a circa il 20% del totale).

E’ un olio molto pregiato, dal colore giallo chiaro. Risulta privo di particolare sapore.

Scopri il nostro approfondimento sull’olio di borragine.

Origine del nome

La borragine è una pianta facilmente riconoscibile dalla presenza di abbondanti peli sulla superficie dello stelo, delle foglie e del fiore, i quali le conferiscono un aspetto unico.

Perciò, da questo carattere deriva il nome della pianta in quanto il termine latino ‘borra’ significa lana pelosa e ruvida e rimanda chiaramente alla caratteristica distintiva di questa pianta.

borragine: benefici

Proprietà e benefici della borragine

Aiuta a ridurre il colesterolo

Questa azione viene svolta grazie al ruolo degli omega 6 della serie dell’acido alfa linoleico (ALA) e dell’acido gamma linolenico (GLA), con conseguente riduzione del rischio di comparsa di malattie cardiocircolatorie.

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Ciò è dovuto alla capacità degli omega 6 di incrementare la produzione endogena di prostaglandine della serie 1 (PGE1), le quali agiscono sulle pareti dei vasi sanguigni con un’azione vasodilatatrice ed antiaggregante piastrinica.

Antipiretica ed espettorante

Soprattutto le foglie e i fiori, assunti sotto forma di tisana, possono aiutare ad abbassare la temperatura corporea quando risulta superiore a 37° e a ridurre i sintomi influenzali, in primis la tosse.

Infatti, per la tosse può risultare molto utile fare dei gargarismi con un infuso di foglie di borragine, perché svolge azione antinfiammatoria del cavo orale.

Borragine depurativa e sudorifera

Questa proprietà è connessa con la precedente ed è una delle proprietà storiche della borragine.

Infatti, già nell’antichità veniva usata per eliminare le tossine dal corpo in quanto in grado di stimolare la sudorazione, la quale a sua volta svolge azione depurativa.

Proprietà antireumatica

Le proprietà antinfiammatorie degli ALA e GLA hanno un’importante applicazione clinica nella gestione dei sintomi legati all’artrite reumatoide, riducendo lo stadio infiammatorio della patologia e il dolore che ne consegue.

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Alleata contro i dolori del ciclo e i fastidi della menopausa

La borragine è una fonte naturale di estrogeni vegetali (fitoestrogeni), molecole estrogeno-mimetiche che aiutano a ridurre i sintomi di disequilibrio ormonale nelle donne.

Quindi può dare sollievo ai seguenti disturbi:

  • sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).
  • amenorrea.
  • dolori mestruali particolarmente forti.
  • irregolarità del ciclo.

Inoltre, la ridotta produzione di estrogeni conseguente all’entrata in menopausa, rende la borragine molto utile anche per ridurre i sintomi classici di questa fase della vita delle donne.

Protezione contro dermatiti o patologie della pelle

Gli oli essenziali ad azione antinfiammatoria aiutano ad alleviare il prurito e la desquamazione legate alla dermatite, regalando sollievo e riducendo l’estensione della superficie infiammata.

Olio di borragine emolliente

Tra le molteplici proprietà della borragine, aggiungere delle foglie e fiori in un bagno caldo, può essere un ottimo decongestionante della pelle, dalla buona azione emolliente.

Diuretica

Soprattutto quando assunta in grandi quantità, ma attenzione agli effetti collaterali di un suo consumo esagerato.

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borragine tisane

Usi della borragine  

Dosaggi da assumere per via orale

Artrite reumatoide

Dosaggio compreso tra i 360 mg ed i 2,8 g giornalieri, da assumere in 2 o 3 dosaggi giornalieri.

Dermatite atopica

Non esiste un dosaggio esatto ma se ne consiglia l’assunzione di circa 1g giornaliero.

Olio di borragine per dare sollievo ai disturbi femminili

In questo caso, si consigliano posologie differenti in base all’intensità dei fenomeni. Ma, il dosaggio massimo consigliato è di 2,6g da assumere per due mesi, in due somministrazioni giornaliere da 1,3 g l’una.

Infuso e decotto di borragine

L’infuso di fiori o di foglie di borragine può essere usato come rimedio non farmacologico per alleviare disturbi del tratto respiratorio, prevalentemente di forma infiammatoria.

Infuso di fiori

È di aiuto contro tosse, secca o grassa, e mal di gola.

Infuso di foglie

Può essere bevuto oppure usato per fare degli sciacqui o dei gargarismi.

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Rappresenta una delle forme di utilizzo più antiche della borragine, ancora in uso in alcune tradizioni paesane soprattutto del centro Italia come terapeutica e decongestionante del cavo orale.

valori nutrizionali della borragine

Borragine: valori nutrizionali

Nei semi, si trovano molti acidi grassi polinsaturi, con netta predominanza di grassi polinsaturi della serie omega 6 (in particolare l’acido alfa linoleico e l’acido gamma linolenico).

Infatti, questi acidi grassi sono noti per la loro importante azione antinfiammatoria anche se bisogna sempre prestare attenzione al fatto che un eccesso di omega 6 (soprattutto quando non bilanciati da un’opportuna quantità di omega 3), potrebbe svolgere un’azione opposta a quella desiderata.

Oltre ai semi, anche foglie, fusto e fiori sono caratterizzati da importanti proprietà. Inoltre, la pianta ha alte concentrazioni di vitamina A e di manganese, anch’essi antiossidanti.

In più, l’abbondanza di vitamine del gruppo B (soprattutto B1, B2, B3 e B5) contribuisce a mantenere attivo il metabolismo mentre la B9 sostiene lo sviluppo del sistema nervoso.

Borragine: come consumarla

L’assunzione di borragine varia se si parla di parti della pianta oppure dell’olio. Quindi, per la pianta, non esistono modalità d’uso o quantitativi di riferimento, ferma restante l’indicazione di non esagerare con il consumo di borragine.

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Invece, nel caso dell’olio, si conoscono delle posologie di riferimento dell’acido gamma linolenico solamente per il trattamento di alcune patologie.

Fiori e foglie

Queste parti della pianta sono ricche di alcaloidi pirrolizidinici la cui assunzione elevata può avere azione epatotossica. Quindi, per questo motivo, si consiglia di consumare queste parti della pianta dopo cottura e mai crude.

Inoltre, nel caso di tisane o decotti, sarebbe meglio non superare 1 o 2 tazze al giorno e non tutti i giorni.

borragine: cura

Come pulire la borragine

La pianta può essere raccolta per intero, considerando ovviamente la parte esterna al suolo e non prelevando le radici. Quindi, una volta in casa, separare le foglie e i fiori dal fusto, separandoli tra di loro in modo da poterli usare in preparazioni differenti.

Occhio a non buttare il gambo perché potrebbe tornare utile nella preparazione di un brodo vegetale.

Tutte le parti così separate, vanno lavate accuratamente. Infatti, è un’erba spontanea che viene spesso raccolta nei campi e che necessita di un accurato lavaggio per eliminare la terra ed eventuali ‘ospiti’ indesiderati.

Quindi, per una maggiore accortezza, il consiglio è di aggiungere un cucchiaio di bicarbonato all’acqua con cui lavare le parti commestibili della pianta, in modo da assicurarci anche un’azione antibatterica.

borragine: come cucinare

Come cucinare la borragine

Vediamo come utilizzare le varie parti precedentemente separate durante la pulitura.

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Foglie

Prima di cuocere le foglie devono essere lavate con cura. Dopo di ciò, le foglie possono essere messe in una pentola di grandi dimensioni, contenente poca acqua. Portare ad ebollizione e cucinarle per circa 7-10 minuti, finché non risultano adeguatamente appassite.

Il consiglio è di utilizzare una schiumarola per scolare la borragine cotta. Infatti, trattandosi di una pianta selvatica, ci potrebbe essere un po’ di terra o degli animaletti erroneamente introdotti nella pentola.

Quindi, uno scolapasta rischierebbe di non consentire di rimuovere quel materiale che, in cottura, si andrebbe a depositare sul fondo della pentola.

In alternativa a questa cottura, sempre dopo un’accorta pulizia, puoi cuocere le foglie anche al vapore, sia nel microonde che sui fornelli.

Fiori

E’ la parte più appariscente della pianta e il consiglio è di non cucinarli per evitare che perdano il loro bel colore viola. Infatti, basta semplicemente scottarli.

Quindi, potendo essere consumati da semi-crudi, puoi usarli come guarnizione di un bel piatto, rendendolo ancora più attraente. Inoltre, prova ad aggiungerli a dell’aceto, per colorarlo ed aromatizzarlo oppure seccarli per preparare sfiziose tisane.

Gambo

E’ la parte più coriacea della pianta, dato che risulta molto fibroso e quindi non può essere mangiato. Però, può essere sfruttato per creare un gustoso brodo vegetale da usare in preparazioni quali risotti o minestre.

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Basta bollire il gambo di borragine, tagliarlo a pezzi, insieme ad una cipolla, in abbondante acqua.

Borragine: usi in cucina

Vi siete mai chiesti se oltre a i fiori di zucchine, altri fiori potessero essere consumati pastellati? Ebbene, mantenendo integra tutta l’infiorescenza (quindi non separando tra di loro ogni fiorellino), questa può essere passata in pastella e fritta in abbondante olio EVO per ottenere un fiore castellato alternativo!

Anche le foglie di borragine, come si fa per la salvia, possono essere consumate nello stesso modo.

1 – Risotto alla borragine

Calorie totali: 848 / calorie a persona: 424

Ingredienti per 2 persone

  • 180g riso arborio
  • 80g foglie di borragine
  • 15-20 fiorellini di borragine
  • 25g parmigiano grattugiato
  • una punta di peperoncino in polvere o 1/2 peperoncino
  • uno spicchio d’aglio
  • olio EVO q.b.
  • sale q.b.

PER IL BRODO VEGETALE

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  • 2 gambi di borragine
  • 1/2 cipolla o 1 scalogno.

Come preparare il riso alla borragine

Per iniziare, far soffriggere, con poco olio, peperoncino e aglio in una pentola. Quando l’aglio inizia a dorarsi, aggiungere il riso e farlo tostare per circa 3 minuti a fiamma viva. Quando il riso è colorito, aggiungere le foglioline apicali, ovvero quelle che si trovano lungo lo stelo fiorale quasi a ridosso dell’infiorescenza.

Contemporaneamente alla tostatura del riso, mettere sul fornello una pentola con dell’acqua, una cipolla (va bene anche uno scalogno) e 4-5 gambi di borragine lasciando bollire per almeno 20 minuti al fine di ottenere un brodo vegetale.

Il brodo andrà aggiunto un po’ alla volta al riso, mano a mano che esso evaporerà, servendosi di un mestolo, ripentendo l’operazione per il tempo di cottura del riso (circa 15 minuti).

A piacimento, è possibile aggiungere altri fiori circa 2-3 minuti prima della fine della cottura del riso, in modo che si scottino (perdendo i tannini epatotossici) ma mantengano il caratteristico colore che conferirà un aspetto ancora migliore al piatto.

Subito prima di togliere il riso dal fornello, aggiungere un pò di parmigiano grattugiato e mantecare.

2 – Crema di borragine

Calorie totali: 166 / calorie a persona: 83

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Ingredienti per 2 persone

  • 200g foglie e fiori di borragine (senza gambo)
  • 100g ricotta di mucca.

Come preparare la crema

La sua preparazione è molto semplice. Prima di tutto, è necessario bollire la borragine, possibilmente in poca acqua per evitare che perda molte delle sue vitamine e sali minerali.

Una volta cotta (circa 5 minuti), va scolata molto bene e inserita in un frullatore con della ricotta.

Bastano pochi giri di frullatore per amalgamare i due ingredienti (a piacimento, si può aggiungere anche del parmigiano) ed ottenere una bellissima crema, dall’acceso colore verde, utilizzabile sia come condimento di un secondo a base di carne o pesce, sia come guarnizione di un crostino di pane sia anche come sugo da aggiungere al nostro primo.

Volete una chicca? Perché non usare questa crema come ripieno di una pasta all’uovo fatta in casa? Vi assicuro che il risultato vi sorprenderà!

borragine: pianta

Borragine: botanica

La borragine è una pianta erbacea annuale presente in Italia in moltissimi ambienti quali prati erbacei, ville o parchi pubblici e giardini.

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Inoltre, è una pianta annuale dal tipico portamento erbaceo, che raggiungere in media i 50-70cm, facile da trovare in tutta Italia al di sotto dei 1000m.

Foglie

Presenta foglie raccolte soprattutto alla base dello stelo fiorale (fusto), in una struttura nota come rosetta basale. Nella rosetta, le foglie appaiono più grandi e meno allungate. Invece, lo stelo presenta foglie dalla forma maggiormente ovalescente, caratterizzate da una fitta peluria biancastra.

Fiori

Lo stelo, alla sua estremità e nel periodo di maturazione della pianta, presenta una serie di fiori raccolti in una struttura nota come infiorescenza.

Quindi, ogni fiore presenta un picciolo effimero dunque gli stessi appaiono prostrati, ovvero rivolti verso il basso come conseguenza del loro peso. Inoltre, i fiori presentano anch’essi una fitta peluria, appaiono costituiti da 5 petali di colore viola e comprendono al loro interno gli stami fusi in antere.

Frutto

Dalla maturazione dei fiori si sviluppa un frutto a capsula dura noto come achenio, il quale può contenere molti piccoli semi oleosi di colore nero.

Semi

I semi appaiono molto piccoli. Ogni seme presenta una piccola escrescenza contenente un lattice zuccherino, la quale prende il nome di elaiosoma. Queste strutture rappresentano la ricompensa che la pianta offre agli insetti dispersori.

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Dispersione dei semi

Questa pianta sfrutta una diffusione dei semi basata sull’azione degli animali terrestri, soprattutto le formiche, nota come mirmecoria. Per rendere possibile ciò, gli animali possono nutrirsi liberamente della sostanza contenuta nell’elaiosoma.

Ma, nel frattempo, trasporteranno a distanza anche il resto del seme, non usandolo come nutrimento ma consentendo allo stesso di germinare lontano dalla pianta madre.

borragine: storia

Borragine: storia

Secondo la tradizione, la borragine era usata nell’antichità per infondere coraggio, buonumore e serenità.

Infatti, basti pensare che i Greci la utilizzavano come un vero e proprio elisir di gioia e felicità. Al contrario, gli Arabi ottenevano decotti delle sue foglie che venivano fatti bere ai soldati prima di iniziare una battaglia, con la convinzione che ciò potesse infondere loro maggiore coraggio.

Ma, a queste proprietà ancestrali, si è aggiunta anche la sua indubbia capacità di agire da fonte di molecole antiossidanti, aspetto che la rende utile sotto tantissimi punti di vista.

Fonti
  1. Tabelle dei valori nutrizionali degli alimenti.

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Lorenzo Traversetti

Lorenzo Traversetti

Sono un Dottore di ricerca in Biologia con formazione specifica nell'indirizzo della Biologia della Nutrizione, perfezionata ulteriormente mediante la frequentazione di un Master di II livello presso l'Università di Camerino.Sono fautore del fatto che la salute dell'uomo rappresenti uno dei principali veicoli del benessere personale e che essa non possa prescindere da una sana e corretta alimentazione, bilanciata nell'apporto nutrizionale nonché equilibrata.

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