Sommario
La mela è un concentrato di antiossidanti e ricche di fibre, sono utile per tenere sotto controllo i valori di colesterolo e glicemia.
Tanta acqua e una grande quantità di fibre (tra cui la pectina) rendono le mele un frutto molto saziante, con un apporto calorico di appena 44 calorie per 100 g di mela fresca senza buccia.
Le fibre contribuiscono a controllare i livelli del colesterolo cattivo e della glicemia: questo, insieme al fatto che gli zuccheri della mela sono rappresentati soprattutto dal fruttosio, che ha un basso indice glicemico, rende questo frutto adatto all’alimentazione di chi soffre di diabete.
Il caratteristico sapore delle mele le rende adatte per la preparazione di primi piatti, come risotti e zuppe, e di secondi (come il pollo alle mele e curry o il maiale in agrodolce alla salsa di mela) e di tantissimi dolci, tra cui dessert e gelati e, addirittura, di liquori. Come bevanda (succhi, frullati e centrifugati), o in marmellate (grazie alla pectina, naturale gelificante) o come prodotto trasformato (sidro, aceto di mele, puree, succhi pronti).
Cos’è la mela?
Le mele sono dei pomi (falsi frutti perché la parte commestibile è costituita dal ricettacolo fiorale) prodotti dall’albero del melo, pianta del genere Pyrus Malus appartenente alla famiglia delle Rosaceae e alla sottofamiglia delle Pomoideae.
Il nome di “mela” ha radice greca da mêlon, forse ricollegabile a quella indoeuropea che significa “essere molle”, “dolce”.
L’etimologia del nome in italiano è di provenienza latina, da melum, o malum.
Il gusto della mela è definito dall’equilibrio tra zuccheri, acidi ed i sali minerali che contiene. Il grado di maturazione ne esalta le condizioni ideali di consumo, caratterizzando anche la consistenza e la succosità del frutto. I tratti distintivi del sapore delle diverse varietà di mele sono legati alle sostanze aromatiche che sprigionano.
Per apprezzarne le differenti caratteristiche, è utile conoscere e riconoscere le principali varietà che si trovano in commercio
Valori nutrizionali e proprietà della mela
Nella mela, oltre ad acqua (82,5 g), zuccheri semplici e fibre è presente un complesso di sostanze preziose per il benessere dell’organismo.
I micronutrienti nelle mele non hanno una prevalenza specifica: oltre ad una buona quantità di Vitamina C, tutte le altre vitamine, ovvero del gruppo B, la A, la E e la K, sono rappresentate in limitate percentuali.
100 g di mela con la buccia contengono:
- Acqua: 85.2 g.
- Proteine: 0.2 g.
- Carboidrati disponibili: 10 g.
- Zuccheri solubili: 10 g.
- Fibra totale: 2.6 g
- Fibra solubile: 0.73 g.
- Fibra insolubile: 1.84 g.
Potassio e rame, due minerali preziosi
Anche i sali minerali costituiscono un buon assortimento (ferro, calcio, sodio, potassio, fosforo, zinco, magnesio e rame e tracce di altri ancora), che fa della mela un buon integratore e un frutto veramente completo.
Tra i composti ad azione protettiva di questo gruppo ce ne sono due particolarmente interessanti, il potassio e il rame:
- il potassio è importante nel controllo della pressione arteriosa e dell’ipertensione. Favorisce anche la trasmissione degli impulsi nervosi, combatte l’eccesso di sodio, mantiene il buon funzionamento delle cellule e regola la funzionalità dei reni e delle ghiandole surrenali.
- il rame aiuta l’assimilazione da parte dell’intestino del ferro, necessario alla sintesi dell’emoglobina. Favorisce la conservazione della mielina del sistema nervoso. Questo minerale aiuta anche la cicatrizzazione delle ferite ed è prezioso per aumentare le difese immunitarie, attivare il metabolismo e facilitare i processi di disintossicazione dell’organismo. Contribuisce alla formazione delle ossa e a mantenerle in salute. Interviene anche nella produzione dell’RNA, uno dei due acidi nucleici che trasmettono i codici genetici.
Le proprietà della buccia di mela
E’ buona norma mangiare anche la buccia della mela, perché sbucciandola si perde una componente fibrosa importante. Tanti nutrienti della mela, per esempio i polifenoli e le fibre, sono maggiormente presenti nella buccia, quindi per godere delle sue tante virtù è consigliabile mangiarla integra, dopo averla ben lavata e privilegiando prodotti da coltivazione biologica.
Tra l’altro la buccia contiene anche i triterpenoidi, sostanze che costituiscono la parte caratterizzante degli oli essenziali e che, in base ai dati evidenziati in uno studio scientifico, sono associati a un minore rischio di insorgenza di tumore al seno, al colon, al fegato.
Inoltre, spesso si sbuccia la mela per il timore di assumere sostanze tossiche che potrebbero residuare dopo i trattamenti svolti in fase di coltivazione. In realtà, però, basta limitarsi a un accurato lavaggio sotto l’acqua corrente per non correre rischi.
Perché fa bene mangiare le mele con la buccia
La prima è che nella stragrande maggioranza dei casi i residui di queste sostanze sono presenti in quantità bassissime, del tutto innocue per la nostra salute.Inoltre, sbucciare la mela non servirebbe a metterci al riparo da eventuali fitofarmaci, perché possono penetrare all’interno del frutto.
Quindi, nel prodotto che arriva sulle nostre tavole, il principio attivo nocivo non c’è.
L’agricoltore deve rispettare il cosiddetto “tempo di carenza” dopo i trattamenti e non può raccogliere il frutto per un certo periodo, per lasciare che la molecola si degradi e il farmaco non sia più efficace.
Distrutta la molecola rimangono solo alcune sostanze, chiamate residui, che per legge non possono superare il quantitativo massimo consentito (Lmr).
Calorie della mela
Tanta acqua e una grande quantità di fibre (tra cui la pectina) rendono la mela un frutto molto saziante, con un apporto calorico di appena 44 kcal per un etto.
La ricchezza di fibre favorisce anche il benessere dell’intestino, stimolando la crescita di un sano microbiota e aiutando a regolarizzare la sua funzionalità in caso sia di stitichezza che di diarrea.
Le fibre, inoltre, contribuiscono a controllare i livelli del colesterolo cattivo e della glicemia: questo, insieme al fatto che gli zuccheri della mela sono rappresentati soprattutto dal fruttosio, che ha un basso indice glicemico, rende questo frutto adatto all’alimentazione di chi soffre di diabete.
I benefici della mela
Alcune caratteristiche nutrizionali della mela cambiano a seconda della varietà. In generale, si può affermare che la mela ha un ridotto apporto calorico anche se è ricca di “carboidrati” o, più precisamente, di “zuccheri semplici”, in particolare di fruttosio.
Al contrario di quelli “complessi”, gli zuccheri semplici hanno sapore dolce, sono solubili in acqua, cristallizzabili, e non devono subire alcun processo digestivo. Sono immediatamente disponibili per l’organismo e di rapida assimilazione.
Questa caratteristica rende la mela lo snack ideale nei casi di stanchezza fisica o mentale, perché fornisce immediata energia.
Più sazi con la pectina
La mela possiede anche un basso indice glicemico e può essere inserita tranquillamente nell’alimentazione di chi ha problemi di diabete. Numerosi studi hanno dimostrato, infatti, che le fibre solubili, di cui questo frutto è ricco, sono utili per controllare la glicemia post-prandiale e la glicemia a digiuno.
La mela, in particolare, è ricca di pectina, sostanza non digeribile dall’uomo che si trova specialmente nella buccia.
La pectina forma uno strato viscoso nell’intestino che ha il potere di combinarsi con l’acqua, aumentando la propria massa. Questa caratteristica all’atto del consumo produce un senso di sazietà e stimola la produzione di succhi digestivi e gastrici che fa cessare o diminuire il desiderio di mangiare.
Le mele, alleate contro il colesterolo
Se assunta giornalmente in almeno 6 g, come quella contenuta in circa tre mele, la fibra migliora il controllo glicemico e riduce l’assorbimento di grassi da parte dell’organismo.
In particolare del colesterolo “cattivo” LDL, a cui si lega favorendone l’espulsione con le feci. Inoltre, la fibra accelera il transito intestinale del bolo alimentare, normalizzando le funzioni dell’intestino, riducendo l’insorgenza di emorroidi e proteggendo il colon da problemi degenerativi anche importanti, come diverticoliti e infiammazioni.
Il frutto ottimo per gli sportivi
La mela cruda ha proprietà astringenti, mentre cotta è un ottimo rimedio per la stitichezza.
Ha una buona proprietà diuretica, e questo non solo grazie al suo alto contenuto in acqua (circa l’85%) e di potassio, con un basso apporto in sodio, ma per la presenza di uno zucchero chiamato sorbitolo.
Il potassio, inoltre, contribuisce al funzionamento del sistema nervoso e muscolare nonché al mantenimento di una normale pressione sanguigna.
Per questo è molto indicata a chi pratica attività sportiva, perché unisce caratteristiche idratanti (acqua) a energetiche (fruttosio) e tonificanti (potassio).
La mela, il frutto anti invecchiamento
Il frutto possiede anche proprietà antiossidanti, grazie al contenuto di vitamine (in particolare A, C, K e E) e di polifenoli.
Queste sostanze intervengono per contrastare i radicali liberi, composti responsabili di malattie degenerative anche molto gravi.
L’effetto degli antiossidanti si dimostra prezioso per la salute di molte altre funzioni dell’organismo. Il sistema cardiocircolatorio, ad esempio, riceve un fondamentale aiuto per la prevenzione dell’infarto, dell’ictus e dell’arteriosclerosi.
La buccia di alcune varietà di mela contiene anche carotenoidi, come il betacarotene, importanti per proteggere la vista e migliorare la capacità visiva notturna.
Vitamina B
Altre componenti vitaminiche, quale quelle del gruppo B, entrano in gioco in numerose altre funzioni.
- La vitamina B1 contrasta l’inappetenza, il nervosismo e la stanchezza,
- La B2 agisce positivamente su capelli e unghie, rinforzandoli.
- La vitamina B6 regola il sistema nervoso ed è fondamentale per sintetizzare la serotonina (il cosiddetto ormone del buonumore). Ma ha tante altre funzioni, tra cui contribuire allo sviluppo dei muscoli, alla produzione di globuli rossi e alla buona salute della pelle.
La frutta dei bambini e degli anziani
Frutto ideale per iniziare lo svezzamento dei piccoli, le mele sono anche tra i frutti più indicati per gli anziani. Il loro forte potere antiossidante stimola infatti il ringiovanimento dell’organismo e il consumo regolare di mele permette al tuo corpo di mantenere vigorosi ed elastici i propri tessuti.
Le migliori ricette con le mele
Le mele vengono utilizzate per il consumo come frutta fresca, come succo o purea e come frutta conservata (candita, sciroppata, disidratata ecc.) o sotto forma di gelatine e composte.
Se vuoi sperimentare tante ricette con le mele, ti invitiamo a consultare il nostro articolo: ricette con le mele.
Troverai raccolte ricette dolci e salate per sperimentare in cucina con questo frutto dalle innumerevoli proprietà benefiche e dal sapore naturalmente dolce. Scopri in anteprima, alcune ricette con le mele.
1 – Torta di mele
Calorie totali: 3000/ Calorie a persona: 250
Ingredienti per 12 persone
- 700 g mele (già pulite)
- 300 g farina 00
- 3 uova
- 70 g burro bio (a temperatura ambiente)
- 200 g zucchero di canna
- 200 ml latte
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 limone (succo e scorza).
Scopri come preparare la torta di mele.
2 – Aceto di mele
- 1 kg di mele mature e biologiche
- 1 litro e mezzo di acqua fredda
- 1 bottiglia di vetro.
Scopri come preparare l’aceto di mele.
3 – Marmellata di mele fatta in casa
Calorie totali: 2870
Ingredienti per circa 3 barattoli da 300 g.
- 2 kg di mele
- 500 g di zucchero
- 2 limoni solo il succo
- 1 stecca di cannella
- acqua mezzo bicchiere.
Scopri come preparare la marmellata di mele.
4 – Strudel di mele
Calorie totali: 932/ Calorie a persona: 233
Ingredienti per 4 persone
Per la pasta
- 65 g farina
- 1/2 uovo
- 15 ml acqua
- 1/2 cucchiaio d’olio di semi
- sale q.b.
Per il ripieno
- 375 g mele (peso al netto degli scarti)
- 30 g zucchero di canna
- 30 g uvetta
- 15 g pangrattato
- 1/2 limone (per la scorza e il succo)
- 5 g olio di semi
- 15 g pinoli
- cannella q.b.
Per la superficie
- 10 g zucchero a velo
- 1 cucchiaio di latte per spennellare.
Scopri come preparare lo strudel di mele.
Mela: usi in bellezza
La mela combinata con altri semplicissimi ingredienti diventa una maschera per il viso efficace per moltissimi usi.
Ecco qualche esempio di creme fai-da-te con la mela.
- Per avere un fluido schiarente, basta mescolare il succo di due mele a quello di un limone.
- Per chi ha la pelle secca o spenta: l’ideale è una maschera rivitalizzante fatta con yogurt bianco intero e mele grattugiate.
Botanica: le regioni italiane famose per la coltivazione delle mele
Il melo (Malus domestica Borkh., 1803) è una delle piante da frutto più diffuse e coltivate. Le caratteristiche climatiche molto favorevoli dell’Italia hanno permesso lo sviluppo della coltivazione intensiva delle mele in molte regioni, soprattutto in quelle dell’arco alpino:
- Veneto
- Emilia Romagna
- Campania.
I meleti sono diventati lo specchio di un’economia e di una tradizione agricola secolare. Un’attitudine che si è andata specializzando sempre più in numerose varietà di melo.
Delle oltre 7000 specie differenti esistenti in vari paesi d’origine nel mondo, in Italia sono nominalmente presenti circa 2000 varietà di mele, ognuna con le proprie caratteristiche di forma, colore, sapore e adattamento all’ambiente.
Ma questa è una stima difficilmente monitorabile. Sono state introdotte nuove varietà, che hanno sostituito quelle coltivate da molte generazioni, e le innovazioni di tecnica colturale hanno riguardato tutto il processo produttivo.
In commercio, troviamo le varietà più resistenti e quelle che incontrano più facilmente il favore dei consumatori.
Varietà: sapore e stagionalità delle mele
Il gusto della mela è definito dall’equilibrio tra zuccheri, acidi ed i sali minerali che contiene.
Per apprezzarne le differenti caratteristiche, è utile conoscere e riconoscere le principali varietà che si trovano in commercio. Le più note sono:
Annurca
È coltivata solo nelle regioni meridionali, soprattutto in Campania. L’Annurca ha piccole dimensioni rotondeggianti. La buccia è di color rosso vinoso leggermente striata di giallo o di verde e la polpa è bianca, compatta, croccante, succosa, dal sapore dolce-acidulo e lievemente profumata. Ideale per il consumo fresco da tavola e la lavorazione da industria.
La caratteristica di questa mela, a cui è stata attribuita l’indicazione geografica protetta IGP, è il processo di arrossamento, unico nel suo genere, a cui la mela viene sottoposta dopo la raccolta effettuata rigorosamente a mano.
L’Annurca si raccoglie tra settembre ed ottobre, ma in commercio arriva un po’ più tardi, dopo l’“arrossamento”, che si completa entro il 15 dicembre.
Golden Delicious
E’ quella più diffusa nel nostro paese e nel mondo e forse, per la sua dolcezza, la più amata da grandi e piccini.
Presenta una buccia liscia e sottile. Il colore varia dal giallo-verde al giallo dorato a volte con qualche rugginosità o con un leggero arrossamento su un lato, dovuto all’escursione termica in fase di maturazione sulla pianta con l’esposizione al sole.
Il sapore è aromatico, dolce con una leggerissima acidità, la polpa è bianca, consistente, succosa e fine, delicatamente profumata. Le mele di questa varietà sono disponibili da settembre a luglio e si conservano a lungo.
La mela Golden Delicious si consuma sia cruda che cotta, si presta bene ad essere usata come guarnizione per la preparazione di piatti sia dolci che salati.
Stark Delicious
Conosciuta anche con il nome di Red Delicious perché è la classica mela rossa, quella della favola di Biancaneve, con la differenza che questa non solo è bella, ma è anche buonissima.
Di forma allungata, ha una buccia rossa uniforme vivace e intensa, la polpa è candidamente bianca, fine e croccante, con sapore aromatico e dolce, poco acida. Si presta bene per la preparazione di dolci e torte ma anche squisite macedonie.
Viene coltivata in tutta la Val Venosta, in particolare nella zona intorno a Castelbello e in Piemonte. È tra le varietà più consumate. La si trova in commercio da metà settembre fino a maggio.
Mele Fuji
Originaria del Giappone, nasce nel 1939 nel distretto di Morioka, è una varietà bicolore, con buccia rosata da chiara a scura e leggere striature giallo-verdi, di forma tondeggiante e pezzatura da medio-grande a grande.
La polpa è biancastra, compatta, succosa e molto croccante, dal gusto intensamente aromatico e zuccherino perché molto ricca di fruttosio, con appena qualche nota di acidità che si esalta consumata cruda e fresca, appena uscita dal frigorifero.
È tra le più coltivate al mondo. In Italia viene prodotta soprattutto in Valtellina e viene distribuita ed esportata ovunque, perché le sue qualità rimangono inalterate per lungo tempo. Disponibile da ottobre a giugno.
Granny Smith
E’ la mela verde per antonomasia. Originaria dell’Australia. Ha forma conica simmetrica da medio-grande a grande. La buccia è di un verde intenso, uniforme e brillante, la polpa bianca, molto succosa, croccante, dal sapore dolce e decisamente asprigno.
Matura in autunno, ma si conserva fino alla fine di giugno in frigorifero senza perdere le qualità organolettiche. Il contenuto in zuccheri semplici (immediatamente utilizzabili dall’organismo) la rende una mela energetica, inoltre è particolarmente ricca di magnesio: ideale per chi pratica sport.
È ottima consumata al naturale, cruda, ma anche in insalate, dessert, cocktail e sorbetti. Ha la particolare caratteristica di non perdere la forma anche se viene privata della polpa, quindi se scavata si può utilizzare in modo creativo come mela intera da riempire.
Renetta
Molto pregiata, dall’aroma spiccato ed ottima conservabilità, appena matura ha una buccia di colore giallo-verde, polpa molto tenera, succosa e poco zuccherina. Il nome di questa varietà deriva dal francese “reine”, cioè regina, ma non certo per l’aspetto che non ha molto di regale: grossa, dalla forma appiattita, la buccia gialla con macchie scure.
Si conserva a lungo e, anche se la buccia diventa grinzosa, la sua polpa si mantiene ancora più buona e profumata. Adatta al consumo da tavola, sia cruda che cotta. È la mela per eccellenza dei classici della cucina altoatesina: lo strudel e le frittelle di mele.
Imperatore
Di maturazione invernale e di grossa pezzatura, è utilizzata per il consumo fresco.
È facilmente riconoscibile per la buccia cerosa giallo-verde con un color rosso ampiamente diffuso e compatto (minimo 50%) e la forma globosa, appiattita e simmetrica.
La polpa di colore bianco-crema è fine, consistente, poco o mediamente succosa e mediamente dolce-acidula, poco aromatica. Si raccoglie tra ottobre e novembre, ma è disponibile fino a luglio.
Royal Gala
È una varietà di mela dal colore rosso vivo, con molte venature tendenti al giallo chiaro. E’ di grandezza medio-piccola e presenta una buccia liscia e pulita. La polpa è soda, croccante e succosa.
Il gusto è molto dolce e aromatico, ma si percepiscono alcune sfumature asprigne. È tra le primissime mele ad essere raccolte, infatti è disponibile già ad agosto e si trova fino a marzo.
Questa mela ha origini neozelandesi. È un frutto di altissima qualità, che lo rende ideale per una merenda o uno spuntino. Questa mela va infatti consumata nell’immediato, altrimenti perdere l’aroma.
È adatta anche per essere frullata o centrifugata o impiegata nei succhi di frutta senza necessità di aggiunta di zucchero perché immancabilmente dolce. Per questo è la mela preferita dai bambini.
Stayman Winesap
Ha una dimensione grossa, di forma rotondeggiante un po’ appiattita ed una buccia ruvida di colore rosso, attraversata da venature e striature giallo-verdi molto marcate.
La polpa è bianco-crema, soda ma pastosa, aromatica e molto succosa. Il suo sapore è dolce, con note frizzantine leggermente acidule o quasi esoticamente agrodolci, che conquistano il palato di chi ama le mele.
Si trova al consumo da ottobre a maggio. Il suo gusto piacevole e inconfondibile si sposa bene con una cucina di tipo orientale, in cui abbondano i contrasti di sapore e gli aromi speziati.
Braeburn
È una mela di origini neozelandesi, un incrocio casuale tra due varietà chiamate Lady Hamilton e Cox Orange. Presenta un frutto di medie dimensioni di forma allungata.
La buccia è liscia e brillante di colore rosso scuro o scarlatto, con qualche punteggiatura o striatura di giallo dorato.
Ha un elevato contenuto di vitamina C, quindi è consigliabile consumare questa varietà da cruda se non si vuole disperdere questo prezioso nutriente, che è termolabile: si può gustare associata ad un aperitivo con noci e qualche buon formaggio semi-stagionato.
La mela Braeburn è disponibile all’acquisto da metà ottobre a fine maggio.
Mele Cotogne
È una mela caduta un po’ in disgrazia e dimenticata, infatti non si trova più tanto facilmente come una volta.
Anche la sua produzione è andata sempre più riducendosi. Il cotogno è una sorta di ibrido tra melo e pero.
Ne esistono due tipologie, a forma di mela e a forma di pera, entrambi molto caratteristiche perché segnate da ampie gibbosità laterali.
Il sapore è acidulo per via dell’alto contenuto di acido malico e anche aspro e allappante a causa dei tannini. Queste mele sono adatte preferibilmente ad un consumo dopo cottura.
È rinomata e ricercata per la sua ottima riuscita nella preparazione di gelatine e confetture grazie all’elevato contenuto di pectina.
La marmellata ottenuta solamente con questo frutto si chiama cotognata.
In alcune regioni d’Italia, si produce un profumatissimo liquore a base di mele cotogne. Nella Parma Bassa vicino a Roccabianca lo chiamano lo sburlon. Le mele cotogne si raccolgono tra settembre e ottobre.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sulla mela cotogna.
Le varietà club, le mele brevettate
Alcune varietà di mele, le cosiddette “varietà club”, sono state brevettate.
Il loro utilizzo è coperto da copyright ed hanno un sistema di coltivazione e diffusione che segue schemi di tipo industriale. Programmi definiti e controllati di ricerca, sviluppo, produzione, immissione sul mercato secondo un concetto di filiera e in base a precise analisi di mercato.
Il Club varietale costituisce un modello di aggregazione dell’offerta che mira ad evitare sovrapproduzioni, a qualificare e distinguere l’offerta, a garantire elevata remunerazione del prodotto.
Ecco alcuni esempi di Varietà Club delle mele:
Pink lady®
Il nome commerciale è Cripps Pink. Questa varietà, ottenuta per la prima volta nel 1973 in Australia, è nata dall’ibridazione di due varietà: la “Lady Williams” e la “Golden Delicious” ed è ormai conosciutissima in tutti i continenti. La sua buccia è l’unica a caratterizzarsi per particolari sfumature di colore rosa, il suo colore simbolo.
Questa mela si contraddistingue per una accentuata croccantezza e una polpa dal sapore sublime: un giusto equilibrio tra sapore zuccherino e acidulo, dall’aroma fruttato che sprigiona una intensa e piacevole sensazione di freschezza. Indicata anche per ricette che prevedono la cottura in padella o al forno.
Gold Rush®
È una mela di origini statunitensi di grosse dimensioni a forma conica allungata, ha una buccia dura e ruvida con lenticelle ben evidenti e marcate. Si presenta con un colore di fondo giallo-verde, con una sovra-copertura rosso-bruna.
Questa “varietà club” a volte si può confondere con una Golden Delicious da cui deriva come incrocio con un’altra varietà.
La polpa è chiara, molto soda e succosa, dal gusto armonico con note dolci e con un basso grado di acidità. L’ideale è consumarla cruda, ma si presta bene anche alla preparazione di succhi e per la cottura.
Ottima per l’essiccazione, da gustare come snack. È disponibile da aprile fino a giugno.
Nicoter Kanzi®
Frutto di un incrocio fra le varietà di mela Gala e Braeburn. Ha una buccia lucida e liscia, di colore rosso brillante. La polpa è succosa e croccante, dall’effetto rinfrescante, grazie alle sue note di sapore dolci e acidule.
È un frutto molto versatile, ideale per croccantezza per un consumo fresco, ma anche adatta per realizzare torte e composte di frutta.
Fonti
- Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia e CREA Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione)-