Sommario
La curcumina è una molecola antiossidante presente all’interno della curcuma per aromatizzare piatti e ricette famose come il latte d’oro e il riso al vapore. La curcuma è un spezia molto diffusa nella cucina indiana e orientale, ma ormai ampiamente diffusa anche nella tradizione gastronomica occidentale. In quale alimento si trova la curcumina? Si trova principalmente nella curcuma utilizzata in cucina, specialmente nella preparazione di piatti a base di curry.
Studi recenti hanno evidenziato il suo potenziale anti-infiammatorio, antiossidante, anticancerogeno e neuroprotettivo che ha spinto le case farmaceutiche alla realizzazione di integratori e prodotti salute specifici.
Infatti, è spesso commercializzata come integratore naturale. Gli integratori sono disponibili in diverse forme, tra cui capsule, compresse, polveri e estratti liquidi.
Sebbene i dati preclinici siano incoraggianti, sono necessari ulteriori studi clinici per confermare l’efficacia della curcumina e stabilire dosaggi sicuri ed efficaci per l’uso terapeutico nell’uomo.
Scopri proprietà e benefici di questa spezia dorata, in riferimento a quelli che sono i dati riportati in letteratura scientifica.
Cos’è la curcumina?
La curcumina è uno dei principali elementi molecolari presenti all’interno della curcuma. Questa spezia proveniente dall’Asia e appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, in poco tempo si è fatta strada nelle cucine e nelle farmacie occidentali.
Infatti, la curcuma (Curcuma longa), sin dall’antichità era utilizzata dai popoli orientali, non solo per insaporire le pietanze, ma anche come colorante e come rimedio della medicina tradizionale Ayurvedica.
La radice, rappresentata da un grosso rizoma cilindrico, ramificato, di colore giallo o arancione, fortemente aromatico, costituisce la parte di maggior interesse commerciale della pianta. È proprio su questa componente che sono stati condotti la maggior parte degli studi, che ne hanno testato le proprietà benefiche per l’organismo umano.
Biodisponibilità della curcumina
Per biodisponibilità di una molecola si intende la sua capacità di essere assorbita dal corpo umano e arrivare all’interno del circolo ematico. La curcumina per sua sfortuna ha una biodisponibilità molto bassa, ovvero viene assorbita dall’organismo in quantità molto ridotte.
Due sono i fattori che penalizzano questa molecola: da una parte l’elevata solubilità in acqua, che gli impedisce un buon assorbimento intestinale, dall’altra la sua rapida metabolizzazione epatica.
Infatti, quando la curcumina arriva al fegato viene trasformata in composti meno attivi, che poi entrano nella circolazione sanguigna.
Per questo motivo gli integratori alimentari a base di curcumina vengono realizzati con mix di ingredienti, che aiutano questa molecola ad aumentare la sua biodisponibilità. Nello specifico, si usano:
- La piperina: un composto molecolare presente nel pepe nero. Questa sostanza aumenta la biodisponibilità della curcumina di circa 20 volte e per questo le due spezie vengono spesso associate per esplicare le loro azioni benefiche sull’organismo.
- La lecitina, invece, è un fosfolipide presente nelle uova e in altri alimenti. Questa molecola tensioattiva aiuta a solubilizzare la curcumina e ne facilita l’assorbimento intestinale.
- I polifenoli, come il resveratrolo e la quercetina, possono aiutare a proteggere la curcumina dal metabolismo epatico.
Sono ancora numerosi gli studi in corso, focalizzati sulla farmacocinetica di questa molecola e sul miglioramento del suo profilo di biodisponibilità.
Che differenza tra curcuma e curcumina?
Spesso si fa confusione quando si parla della curcuma e dei suoi componenti molecolari. Per questo poniamo l’attenzione sulle terminologie corrette da utilizzare. La Curcuma longa è il nome della pianta dalla quale si ricava la spezia, ovvero la curcuma.
Questo ingrediente vegetale contiene un fitocomplesso di molecole chiamate curcuminoidi, tra le quali si trovano la curcumina, la demetossicurcumina, la bisdemetossicurcumina.
Invece, i curcuminoidi sono responsabili delle proprietà benefiche della curcuma, ma sono presenti in quantità relativamente basse (3-5%) nella curcuma in polvere.
Quali sono i benefici della curcumina?
La curcumina presente in questa spezia è stata utilizzata da sempre nella tradizione medicale dei popoli orientali ed è poi entrata all’interno di studi scientifici e integratori utilizzati oggi anche in Occidente.
Di seguito verranno riportate le proprietà e i benefici che questa sostanza naturale offre nei confronti del corpo umano.
Proprietà antiossidante
La curcumina presenta una notevole azione come antiossidante, ovvero come sostanza che difende le cellule del corpo dai danni causati dai radicali liberi dell’ossigeno.
I radicali liberi sono delle molecole instabili che possono danneggiare le strutture cellulari e arrivare fino al materiale genetico, aumentando il rischio di mutazioni, malattie croniche, ma anche malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
La curcumina (diferuloilmetano) è stata al centro di numerosi studi che hanno dimostrato la sua attività antiossidante sia in vitro che in vivo.
Proprietà antinfiammatorie
E’ riconosciuta come un forte antinfiammatorio, ovvero una sostanza che riesce a modulare la flogosi che avviene in seguito a un danno o a un’infezione del corpo umano.
Quando l’infiammazione si prolunga per molto tempo e diventa cronica può essere dannosa per la salute e quindi bisogna intervenire. I componenti presenti all’interno di questo fitocomplesso presentano effetti regolatori su diversi fattori di trascrizione, fattori di crescita, citochine infiammatorie, proteine chinasi e altri enzimi che possono entrare all’interno della genesi del processo infiammatorio.
La curcumina ha dimostrato di avere un’attività antinfiammatoria riportata anche in uno studio pubblicato sulla rivista “Annals of the Rheumatic Diseases“, che ha evidenziato la capacità di questa sostanza naturale di ridurre l’infiammazione nelle articolazioni di pazienti con artrite reumatoide.
Proprietà antibatteriche
Nella tradizione popolare orientale, è stata utilizzata da sempre come disinfettante per le ferite e come antibiotico naturale.
Sono state segnalate diverse attività antimicrobiche per quanto riguarda la curcumina e l’estratto di rizoma derivante da Curcuma longa contro diversi batteri, virus, funghi e parassiti.
Sono stati molto promettenti gli studi e le analisi che hanno messo al centro l’attività antimicrobica della curcumina e l’hanno resa un buon candidato per migliorare l’effetto inibitorio degli agenti antimicrobici esistenti, attraverso un processo di sinergismo.
Proprietà digestive e benefiche per l’intestino
Gli effetti dell’estratto di curcuma (Curcuma longa) sono stati valutati anche per quanto riguarda il benessere digestivo e la riduzione della sintomatologia della sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
Assumendo 1 o 2 compresse di un estratto standardizzato di curcumina da assumere giornalmente per 8 settimane, si sono analizzati gli effetti che questa molecola aveva sul sistema digerente, confermando benefici sull’infiammazione delle pareti intestinali, tipiche dell’IBS.
Proprietà antitumorali
Si sa che la maggior parte degli sforzi della comunità scientifica sono sempre improntati sulla ricerca di molecole capaci di arrestare, ridurre o prevenire la formazione di tumori.
Secondo molte review, la curcumina sarebbe in grado di interferire con le vie di segnalazione multiple delle cellule coinvolte nella regolazione del ciclo cellulare, nell’apoptosi e nella migrazione di diversi tipi di cellule tumorali.
Sembrerebbe quindi esprimere un potenziale antitumorale, che però si infrange in un’applicazione clinica limitata dal suo basso assorbimento intestinale, dal rapido metabolismo e dalla scarsa biodisponibilità di tutti i curcuminoidi. Proseguono gli studi dei ricercatori per sviluppare analoghi sintetici che possano aiutare nella lotta ai tumori.
Ad oggi, gli integratori di curcumina vengono utilizzati con diverse finalità, che vanno dalla prevenzione dello stress ossidativo prodotto dai radicali liberi, fino al benessere dell’apparato gastrointestinale, passando per la salute delle articolazioni.
Come per tutti gli estratti vegetali che contengono fitocomplessi ricchi di molecole, anche per la curcuma sono in corso tantissimi studi differenti. Ricerche che si concentrano sulle potenzialità della curcumina in termini di benefici per i pazienti diabetici, pazienti con malattie cardiovascolari o epatiche, ma anche in termini di neuro e cardio-protezione o prevenzione degli effetti dell’osteoporosi.
Si ricorda che, come accade spesso per gli estratti vegetali, gli effetti benefici non sono da imputare ad una singola molecola, ma ad un mix di ingredienti che fanno parte di un fitocomplesso sinergico.
Integratori di curcumina: i migliori sul mercato e dosaggio
La maggior parte degli integratori e delle ricerche scientifiche si rifanno ad una posologia di circa 2-5 grammi di curcumina al giorno.
Anche se considerata sicura per la salute, prima di assumere qualsiasi prodotto a base di curcumina è sempre bene chiedere il parere del proprio medico. Gli effetti collaterali più comuni possono essere nausea e diarrea, mal di testa e gonfiore addominale.
Anche nel caso si assumano farmaci per terapie croniche o altri integratori, bisogna consultare il medico prima dell’utilizzo di curcumina, in modo da evitare interazioni farmacologiche.
I migliori integratori di curcumina: come funzionano e quando assumerli
Esistono diversi integratori a base di curcumina, che si differenziano per la loro formulazione.
1 – Erbotech Curcyma BIO capsule
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Questo integratore alimentare contiene curcuma 100% pura, vegana e naturale, non irradiata, ma soprattutto ricca di proprietà benefiche e curative per l’organismo.
2 – Gloryfeel Curcuma Bio 95%
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Integratori di curcumina complessa, che invece contengono anche altri composti, come la piperina o la lecitina, per migliorare il profilo farmacocinetico della sostanza naturale.
Un esempio concreto è Gloryfeel Curcuma Bio 95%, che contiene al suo interno curcumina di origine biologica e piperina.
3 – Curcumina Liquida Elixirvit con Vitamina D
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- PIÙ ALTA CONCENTRAZIONE POSSIBILE: Si consiglia di assumere 27 capsule di curcumina nativa con…
Formulazioni come questa permettono di aumentare la biodisponibilità della curcumina, incrementando gli effetti benefici su cellule e tessuti del corpo umano. Infatti, la curcumina liquida viene racchiusa in minuscole sfere chiamate micelle, che passano più facilmente la barriera intestinale ed entrano rapidamente nel flusso sanguigno.
Gli integratori a base di curcumina possono essere assunti in diversi momenti della giornata, ma è importante assumerli con un pasto ricco di grassi, in modo da migliorare l’assorbimento del composto stesso.
Effetti collaterali della curcumina
La curcumina e gli integratori che la contengono sono generalmente considerati sicuri, ma è importante consultare il medico prima di assumerla, soprattutto se si assumono altri farmaci o se si hanno condizioni mediche preesistenti.
La curcumina può causare alcuni effetti collaterali comuni, tra cui:
- Pancia gonfia e diarrea.
- Nausea e vomito.
- Mal di testa.
In casi molto rari, la curcumina può causare anche:
- Eruzioni cutanee.
- Stanchezza e astenia.
- Problemi di coagulazione.
Interazioni farmacologiche
La curcumina può interagire con alcuni farmaci utilizzati in terapia cronica, tra i quali troviamo:
- Anticoagulanti, come la warfarina.
- Antidepressivi, come gli SSRI.
- Antidiabetici, come la metformina.
- Antidolorifici, come l’ibuprofene.
Se si assumono questi o altri farmaci, è importante consultare il medico prima di assumere qualsiasi prodotto salute o integratore a base di curcuma o curcumina.
Controindicazioni
La curcumina è controindicata in caso di:
- Ipersensibilità alla curcumina o ad altri curcuminoidi.
- Calcoli biliari.
- Grave insufficienza epatica o renale.
Dove si trova la curcuma?
La Curcuma longa è una pianta che cresce spontaneamente in Asia e, più nello specifico, nelle regioni dell’India e della Malaysia. Ovvero in territori presenti all’interno della fascia di clima tropicale, che presenta temperature normalmente comprese tra 20°C e 35°C e con elevato indice di piovosità. L’india si è conquistata il primato come primo produttore mondiale di curcuma per molti anni, ma poi è stata soppiantata dalla Cina.
Secondo le stime offerte dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), la produzione mondiale di curcuma è stimata su circa 1,2 milioni di tonnellate di curcuma (nel 2022).
La Cina si conferma come il principale produttore di curcuma, con una produzione di circa 700.000 tonnellate annue. Seguono l’India (250.000 tonnellate), la Thailandia (150.000 tonnellate) e l’Indonesia (100.000 tonnellate). La crescente coltivazione e produzione della curcuma è causata dall’aumento della domanda da parte dei paesi occidentali.
L’Italia, ad esempio, ha una produzione molto limitata di curcuma di circa 100 tonnellate all’anno. La maggior parte di questa spezia consumata in Italia e in Occidente viene importata infatti dai paesi orientali.
Conclusioni
La curcumina è una molecola presente nella curcuma che è oggetto di studi scientifici per le sue numerose proprietà terapeutiche. Molti studi hanno evidenziato il suo potenziale anti-infiammatorio, antiossidante, anticancerogeno e neuroprotettivo.
Tuttavia, l’assorbimento della curcumina nell’organismo è limitato, il che ha spinto la ricerca verso lo sviluppo di formulazioni migliorate per aumentarne la biodisponibilità.
Gli integratori a base di curcumina sono diventati molto popolari. Alcuni contengono alte concentrazioni della molecola mentre altri integratori sul mercato contengono sostanze come piperina, resveratrolo o la vitamina C.
Assumere integratori di curcumina ad alte dosi o per periodi prolungati può causare alcuni effetti collaterali come flatulenza, gonfiore addominale e diarrea.
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