Sommario
Il resveratrolo è un prezioso ed efficace alleato contro la glicazione, lo stress ossidativo, l’infiammazione, la neurodegenerazione e diversi tipi di cancro, e l’invecchiamento.
Poiché è generalmente ben tollerato, si ritiene che sia un composto promettente nella prevenzione di molte malattie, come il diabete e le sue complicanze.
E’ un polifenolo naturale presente in molte piante, soprattutto nella vite. È noto per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie ed è stato studiato per i suoi potenziali benefici per la salute, tra cui la riduzione del rischio di malattie cardiache e diabete.
Inoltre, è stato oggetto di molte ricerche per la sua capacità di prolungare la vita e di prevenire l’invecchiamento. È presente in diverse fonti alimentari, come l’uva, la cioccolata e le bacche di Goji.
Ma cerchiamo di capire cos’è e perché è così importante per la nostra salute.
Cos’è il resveratrolo?
E’ un composto che appartiene a un gruppo di polifenoli chiamati stilbenoidi.
Tutti i polifenoli presentano nella loro struttura chimica anelli aromatici. Gli stilbeni sono composti fenolici caratterizzati dalla presenza di due anelli aromatici uniti da un ponte etinico (CH=CH). E’ proprio questo doppio legame che conferisce ai polifenoli delle proprietà peculiari.
E’ una fitoalessina, ovvero una sostanza sintetizzata dalle piante in risposta a minacce esterne, che aiuta la pianta quando è sottoposta a condizioni di stress. Oltre 70 specie vegetali sintetizzano, infatti, questo composto per proteggersi da minacce esterne come attacchi da parte di virus, batteri e funghi, oltre che dai raggi UV.
Generalmente, gli stilbeni sono riconosciuti come composti biologicamente attivi che hanno attività antifungine contro vari patogeni.
L’effetto antimicrobico più descritto del resveratrolo e di altri stilbeni è quello contro il comune patogeno della vite, Botrytis cinerea, che causa perdite significative per i proprietari di vigneti in tutto il mondo.
Nei tessuti della pianta ospite, i livelli elevati di resveratrolo possono rallentare o inibire la diffusione dell’infezione da B. cinerea.
Alimenti ricchi: dove si trova il resveratrolo?
Come detto, è un fenolo che sta sempre in compagnia di altri fenoli che come lui si dedicano al nostro benessere ed è sempre disponibile ed efficace.
Si trova principalmente nella buccia delle uve rosse. Il colore è rosso amaranto, blu o violetto ed è ben riconoscibile in natura. Il resveratrolo è presente in diversi alimenti, come nelle more e nei mirtilli, ma anche in diversi frutti rossi come ad esempio i lamponi.
Possiamo però trovare il composto anche nelle bacche, nelle arachidi e nei pinoli e le noci.
È stato anche identificato nella radice della pianta di Polygonum cuspidatum (nota anche come radice gigante giapponese knotweed). Va sottolineato però che la fonte principale di resveratrolo si trova nella buccia degli acini di uva e nel vino rosso.
A questo proposito va ricordato il paradosso francese di cui è protagonista. Negli anni Novanta, alcuni ricercatori hanno analizzato e messo a confronto due tipi di diete: quella americana e quella francese.
I francesi, sebbene avessero una dieta molto ricca di carni rosse, formaggi, grassi saturi, avevano una incidenza di malattie cardiovascolari e da invecchiamento molto minore rispetto agli americani.
I ricercatori dedussero che, visto il largo uso di vino nella alimentazione francese, fosse proprio questo a prevenire certe malattie, mentre il vino ancora non era ancora entrato nella cultura alimentare americana.
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Proprietà e benefici
Questo composto ha molte proprietà, tra cui l’attività contro la glicazione, lo stress ossidativo, l’infiammazione, la neurodegenerazione, diversi tipi di cancro e l’invecchiamento.
Poiché è generalmente ben tollerato, si ritiene che sia un composto promettente nella prevenzione di molte malattie, come il diabete e le sue complicanze.
Sfortunatamente, questo composto presenta bassa biodisponibilità e solubilità. La biodisponibilità dei fenoli è condizionata dai processi di digestione e assorbimento intestinale, e dal metabolismo iniziale dei composti.
La digestione e l’assorbimento dei fenoli sono influenzati dal cibo concomitante, ad esempio dalla quantità di grassi o dalla matrice del cibo. Inoltre il corpo umano metabolizza il resveratrolo rapidamente.
È un composto liposolubile e ha un’attività anticancerogena, antiossidante ed estrogenica.
Quando si consuma il resveratrolo, si aiuta l’organismo a disintossicare le molecole nocive, proprio come fanno gli antiossidanti, mimando quindi l’azione dei medesimi composti endogeni già presenti nel nostro organismo.
Un gran numero di studi ha dimostrato che ha effetti protettivi sui processi biologici, molti dei quali sono importanti nel cancro e/o nelle malattie cardiovascolari, sostenendo l’idea che questa sostanza chimica dietetica possa essere un utile agente chemioprotettivo. Ma oltre a questo la ricerca ne sostiene diverse proprietà benefiche per la salute.
Tutti i benefici
1. Azione antiossidante
E’ un potente antiossidante che aiuta a proteggere le cellule dal danno causato dai radicali liberi.
2. Proprietà anti-infiammatorie
E’ in grado di ridurre l’infiammazione a livello cellulare, aiutando a prevenire malattie infiammatorie come l’artrite e l‘asma.
L’effetto antinfiammatorio sarebbe supportato dalle capacità di inibire alcune reazioni, come la ciclo-ossigenasi, esattamente come fanno i più classici antinfiammatori. Anche questo effetto però è stato osservato solo in vitro.
3. Azione cardioprotettiva
Aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, riducendo i livelli di colesterolo e migliorando la funzione vascolare.
4. Potenziale antitumorale
Come già accennato, alcune ricerche suggeriscono che il resveratrolo possa avere un effetto antitumorale, in particolare sul cancro al seno e al colon.
L’analogia della struttura chimica con quella di un potente estrogeno sintetico ha suggerito la possibilità che possa funzionare come antagonista dell’attività ormonale, in particolare nell’impedire l’assorbimento di estrogeni.
Dal momento che questi complessi meccanismi sono coinvolti anche nella crescita delle cellule tumorali (per esempio in quelle del cancro al seno), alcune ricerche cercano di capire come sfruttare il resveratrolo come possibile integratore dalla funzione antitumorale.
5. Possibile effetto anti-aging
Alcune ricerche suggeriscono che possa avere un effetto anti-aging, proteggendo le cellule dalla morte prematura.
6. Effetto neuroprotettivo
Alcune ricerche sostengono il suo ruolo protettivo sul cervello, aiutando a prevenire malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.
Gli ultimi anni sono stati testimoni di intense ricerche dedicate alla sua misurazione nel vino e ai fattori che possono favorire il suo arricchimento in questa bevanda. Fino ad oggi, mancano prove conclusive del suo assorbimento da parte di soggetti umani in quantità biologicamente significative, ed è discutibile (ma non ancora escluso) che le sue potenti e benefiche attività in vitro siano riprodotte come conseguenza di un consumo moderato prolungato di vino rosso.
Nel complesso possiamo affermare che molto spesso l’azione positiva osservata negli esperimenti in provetta potrebbe essere legata a concentrazioni e tempi di esposizione molto maggiori rispetto alle condizioni effettivamente raggiungibili nel nostro corpo.
La grande quantità di dati preclinici a sostegno dell’uso del resveratrolo rappresenta senza di dubbio solo l’inizio per future ricerche, magari anche da un punto di vista chimico, che potranno dare maggior sostegno alle attuali evidenze scientifiche.
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Integratori di resveratrolo: dosi e usi
Come visto al punto precedente, la maggior parte dei benefici ipoteticamente derivanti dall’assunzione del resveratrolo è stata verificata, non sempre in modo concordante da tutte le ricerche effettuate, solo per culture in vitro e non sull’organismo umano.
Tuttavia, le ragioni che mettono seriamente in dubbio l’utilità del resveratrolo sono ancora più semplici: i dosaggi e la biodisponibilità.
Può essere assunto attraverso gli alimenti o attraverso gli integratori. Nel vino rosso, le concentrazioni dell’isomero trans, che è la sua forma principale, variano generalmente tra 0,1 e 15 mg / L.
Alcune ricerche hanno evidenziato come l’uso di trans resveratrolo come integratore abbia indotto un aumento dei livelli di testosterone nel sangue e l’inibizione della conversione di questo in estrogeni.
Esiste infatti un processo di aromatizzazione (conversione) del testosterone che porta alla formazione di estrogeni.
Sotto forma di integratore alimentare, si consiglia di assumere le capsule a colazione o ancora meglio a digiuno, evitando l’assunzione insieme a pasti ricchi di grassi, proprio perché, come detto prima, è un composto liposolubile che quindi, se si trova in ambiente lipidico si potrebbe limitarne la biodisponibilità.
Ad oggi non esiste un dosaggio definito e raccomandato, ma se questo antiossidante viene assunto da solo, un buon compromesso tra le dosi minime di efficacia e quelle che provocherebbero effetti avversi a breve (perlopiù diarrea) e a lungo termine (ancora da dimostrare) potrebbe essere di 200/400 mg al giorno.
Diverso il caso in cui il resveratrolo viene inserito in un mix antiossidante polivalente (associandolo per esempio ad altri polifenoli, vitamina E, vitamina C, acido lipoico, ecc.).
In tal caso le dosi di assunzione possono essere inferiori, ma comunque nell’ordine minimo ragionevole di alcune decine di mg.
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Controindicazioni e avvertenze
Essendo, ad oggi, ancora pochi gli studi condotti sull’assunzione di resveratrolo, non risulta semplice elencare gli eventuali effetti collaterali, soprattutto sul lungo periodo.
Le ricerche condotte finora non hanno comunque rilevato alcun effetto collaterale grave anche in caso di assunzione di dosi importanti.
Tuttavia sembra che il composto possa interferire con alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei come l’aspirina e l’ibuprofene, aumentando il rischio di sanguinamento.
Effetti collaterali
Gli effetti collaterali del resveratrolo non sono noti e non ci sono particolari controindicazioni nell’assumere questa sostanza. Il resveratrolo è infatti una molecola naturale contenuta negli alimenti, considerata sicura e non tossica.
Per quanto riguarda gli integratori, che contengono quantità superiori di resveratrolo rispetto agli alimenti, hanno le stesse controindicazioni dei flavonoidi e sono dunque sconsigliati in gravidanza e allattamento .
La loro assunzione va comunque valutata in base alle esigenze individuali. Dosi molto elevate di resveratrolo potrebbero provocare:
- Problemi gastrointestinali.
- Nausea.
- Diarrea.
- Dolori addominali.
Poiché inibisce l’aggregazione piastrinica, dosi elevate potrebbero interferire con l’azione di anticoagulanti e altri farmaci come gli antinfiammatori. Interferisce con l’azione del citocromo P450, un gruppo di enzimi responsabile del metabolismo di un gran numero di farmaci.
Fonti
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- Moreno-Labanda JF, Mallavia R, Perez-Fons L, Lizama V, Saura D, Micol V. Determination of piceid and resveratrol in Spanish wines deriving from Monastrell (Vitis vinifera L.) grape variety. J Agric Food Chem;52(17):5396-5403, 2004.
- The “French paradox” turned out to be an illusion, but it led to some interesting research. Published: July 10, 2017 4.04pm CEST.
- Benefici per la salute della somministrazione di resveratrolo Sabina Galiniak , David Aebisher , Dorota Bartusik-Aebisher
- Biochimica clinica Volume 30, Numero 2, marzo 1997, pp. 91-113