Liquirizia: proprietà, benefici e controindicazioni

Alcuni bastoncini di liquirizia su un tavolo

Sommario

La liquirizia è una pianta dalle numerose proprietà benefiche, conosciuta soprattutto per la sua radice, utilizzata in erboristeria e nell’industria alimentare. Ricca di glicirrizina, è un potente antinfiammatorio naturale, utile per lenire disturbi gastrici e proteggere la mucosa dello stomaco.

Tuttavia, il suo consumo, in alcuni casi, può influenzare la pressione sanguigna, aumentando i livelli di sodio e riducendo il potassio, motivo per cui è sconsigliata a chi soffre di ipertensione.

Particolare attenzione va prestata alla liquirizia in gravidanza, poiché un consumo eccessivo potrebbe interferire con lo sviluppo del feto e aumentare la pressione materna.

Oltre ai classici bastoncini di radice, la liquirizia è utilizzata per preparare il liquore alla liquirizia, dal sapore intenso e aromatico. Grazie alle sue proprietà, è, inoltre, apprezzata anche per il benessere delle vie respiratorie e come rimedio naturale contro il mal di gola. In più, è rinfrescante, tonificante e depurativa.

Per la presenza di alcune sostanze bioattive, è importante un consumo consapevole per evitare effetti indesiderati sulla salute.

alcuni bastoncini di liquirizia e una ciotola con la polvere di liquirizia

Liquirizia: cos’è

La liquirizia si ricava dalla radice della pianta Glycyrrhiza glabra, appartenente alla famiglia delle leguminose. È una pianta officinale e ciò che chiamiamo “liquirizia” in realtà è l’estratto ottenuto dalla radice, usato per scopi alimentari, fitoterapici o dolciari.

Usata da secoli nella medicina tradizionale per le sue proprietà fitoterapiche, la radice di liquirizia pura è un potente antinfiammatorio naturale, utile per favorire la digestione, la fluidità delle secrezioni bronchiali e il benessere di naso e gola.

Coltivata su larga scala in Russia, Iran, Spagna e India, è ampiamente utilizzata anche nell’industria farmaceutica, dolciaria e liquoristica, sia come rimedio naturale che come ingrediente per caramelle, tisane e liquori.

Radice di liquirizia

Si ricava dall’apparato radicale della pianta, che sviluppa un grosso rizoma legnoso centrale da cui nascono radici secondarie e stoloni, ramificazioni sottili che si allungano fino a 6-8 metri in pochi anni.

Le radici e gli stoloni delle piante adulte sono raccolti, essiccati e lavorati per estrarre la liquirizia. Si presentano come rami lunghi, con corteccia marrone scuro e interno giallo fibroso, dal gusto naturalmente dolce. La raccolta avviene in autunno, quando le radici vengono lavate, tagliate e sottoposte a essiccazione in ambienti ventilati o forni a bassa temperatura.

I bastoncini possono essere consumati al naturale o destinati all’estrazione del succo, un processo a caldo in cui le radici vengono fatte bollire. Il liquido ottenuto è filtrato, chiarificato e concentrato, fino a ottenere un prodotto denso, lucido e aromatico, poi modellato in diverse forme pronte per il consumo.

valori nutrizionali della liquirizia

Liquirizia: proprietà e benefici per la salute

Si tratta di un prodotto noto e apprezzato per le sue proprietà antinfiammatorie, antivirali, epatoprotettive e antiulcerose, molte delle quali confermate dalla ricerca scientifica.

I suoi flavonoidi aiutano a ridurre le infiammazioni delle vie respiratorie, risultando efficaci nel trattamento di tosse, raffreddore e asma e offrono benefici anche per i disturbi intestinali.

Diversi studi hanno dimostrato il suo ruolo nel migliorare la dispepsia funzionale, riducendo sintomi come gonfiore addominale, dolore epigastrico e nausea, oltre a favorire la secrezione di muco gastrico e accelerare la guarigione di ulcere.

Inoltre, composti come glabridina e glabrene svolgerebbero un’azione di contrasto contro l’Helicobacter pylori, sostenendo le difese naturali contro le infezioni gastriche.

E’ anche conosciuta per il suo effetto antistress, poiché favorisce il sonno e il benessere psicofisico. Si tratta di un effetto secondario associato all’azione regolatoria degli zuccheri nel sangue.

Infine, è tradizionalmente impiegata per alleviare le vampate di calore in menopausa, grazie alla sua azione simile a quella degli ormoni femminili.

Usi fitoterapici e cosmetici

Rimedio naturale utile per contrastare il raffreddore e lenire la gola irritata, la radice essiccata può essere assunta in polvere, infuso o decotto, con un dosaggio consigliato tra 5 e 15 grammi al giorno, suddiviso in tre assunzioni dopo i pasti.

Oltre ai benefici per le vie respiratorie, la tisana alla liquirizia aiuta la digestione e riduce il gonfiore addominale. Per prepararla, basta far bollire 2 litri d’acqua, aggiungere mezzo bastoncino e 2 cucchiai di citronella secca, lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare e versare in una brocca.

Invece, la liquirizia in polvere è un ingrediente prezioso per la bellezza della pelle, grazie alle sue proprietà lenitive, schiarenti e antiossidanti, ideale per pelli mature, sensibili o soggette a dermatiti.

Inoltre, è un ottimo rimedio per il cavo orale, poiché contrasta l’alitosi e dona un alito fresco: basta mescolare mezzo cucchiaino di polvere con il dentifricio e spazzolare con cura i denti prima di risciacquare.

Liquirizia: controindicazioni

Occorre prestare attenzione al dosaggio per non incorrere in possibili effetti collaterali. In linea generale, sia i bambini che le persone oltre i 55 anni d’età non dovrebbero assumerne dosi maggiori di quelle consigliate e per periodi prolungati di tempo.

Infatti, un eccesso di glicirrizina potrebbe creare uno squilibrio nella concentrazione di sali minerali nel sangue e potrebbe causare un’eccessiva ritenzione idrica con conseguente aumento temporaneo della pressione sanguigna.

Chi ha problemi di ipertensione può assumerla solo saltuariamente, entro le dosi consigliate. Inoltre, è sconsigliata a chi soffre di ipopotassiemia e ipernatriemia, nonché a chi ha problemi di insufficienza renale.

Liquirizia in gravidanza: fa bene o male?

Liquirizia in gravidanza

Il consumo di liquirizia durante la gravidanza e in allattamento dovrebbe essere moderato, soprattutto per proteggere lo sviluppo del feto. Secondo alcuni studi, il principio attivo della liquirizia, la glicirrizina, può intensificare gli effetti del cortisolo, l’ormone dello stress, riducendo l’azione dell’enzima che normalmente lo inattiva. Un eccesso di cortisolo può interferire con lo sviluppo neurologico fetale. Tuttavia, si tratta di una semplice associazione, non di un rapporto causa-effetto dimostrato.

In Italia, dove il consumo di liquirizia è più contenuto, non è necessario eliminarla del tutto. In piccole dosi, può rivelarsi utile contro nausea, stipsi e ipotensione. Va invece evitata in caso di pressione alta.

Liquirizia e pressione

La liquirizia può avere un effetto sulla pressione sanguigna a causa della glicirrizina, una sostanza presente nella radice che tende a favorire la ritenzione di sodio e la perdita di potassio. Questo meccanismo può provocare un aumento della pressione arteriosa, squilibri elettrolitici e ritenzione idrica, soprattutto se il consumo è elevato o prolungato nel tempo.

Per chi soffre di ipertensione, è consigliabile evitarla o scegliere prodotti privi di glicirrizina. Ma anche nelle persone sane, un uso eccessivo può causare un temporaneo rialzo della pressione.

Per questo motivo, la liquirizia va consumata con moderazione, prestando attenzione soprattutto in presenza di patologie cardiovascolari o se si stanno seguendo terapie antipertensive. In caso di dubbi, è sempre meglio confrontarsi con il proprio medico.

Liquirizia e medicinali

Con l’assunzione di alcuni medicinali, va assolutamente evitata. In particolare, interferisce con alcune categorie di anticoagulanti, con i farmaci cardiocinetici, o cardiotonici, estratti dai fiori della digitale, farmaci digitalici, ad esempio, la digossina.

Inoltre, potrebbe rendere inefficaci i medicinali diuretici, medicinali per il controllo dell’ipertensione, i farmaci che vengono metabolizzati dal fegato, gli estrogeni e corticosteroidi.

In ogni caso, è sempre opportuno chiedere il parere del proprio medico.

FAQ (domande comuni)

1 – Quanta liquirizia si può mangiare in un giorno?
La dose consigliata è meno di 50 grammi al giorno per evitare effetti negativi sulla pressione e sulla salute cardiovascolare.

2- Quali sono i benefici?
Ha proprietà antinfiammatorie, digestive, espettoranti e protettive per lo stomaco. Aiuta in caso di tosse, reflusso, gastrite e disturbi intestinali.

3 – Cosa fa alla pressione?
La glicirrizina può aumentare la pressione sanguigna favorendo la ritenzione di sodio e la perdita di potassio, con rischio di ipertensione.

4 – Cosa succede se si mangia troppa liquirizia?
Può causare ipertensione, gonfiore, mal di testa, debolezza muscolare e, in casi estremi, problemi cardiaci per squilibri di sodio e potassio.

5 – Quante caramelle alla liquirizia si possono mangiare al giorno?
Dipende dal contenuto di glicirrizina, ma in generale non più di 3-4 caramelle al giorno, evitando un consumo prolungato.

Conclusioni

La liquirizia è una pianta dalle molteplici proprietà benefiche, apprezzata da secoli per il suo utilizzo in campo fitoterapico, alimentare e farmaceutico.

La sua radice contiene glicirrizina, un composto con effetti antinfiammatori, digestivi e lenitivi, utile per contrastare tosse, acidità di stomaco e disturbi intestinali.

Tuttavia, un consumo eccessivo può influenzare la pressione sanguigna, motivo per cui va assunta con moderazione, soprattutto in gravidanza. Utilizzata per tisane, caramelle e liquori, è un ingrediente versatile e gustoso.

Fonti

  1. Healthline – Licorice Root: Benefits, Uses, Precautions, and Dosage
  2. CREA.
  3. NIH – Licorice Root

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