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Home » Salute » Terapie Naturali » Anice stellato: cos’è, proprietà, benefici per la salute, controindicazioni e usi

Anice stellato: cos’è, proprietà, benefici per la salute, controindicazioni e usi

Sofia Russo by Sofia Russo
14 Ottobre 2020
in Terapie Naturali
Anice stellato: cos'è, proprietà nutrizionali, benefici, usi e controindicazioni
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Sommario

  • Anice stellato: cos’è
  • Valori nutrizionali dell’anice stellato
  • Benefici per la salute dell’anice stellato
  • Controindicazioni dell’anice stellato
  • Come conservare l’anice stellato
  • Guida all’acquisto
  • Modalità d’uso e usi in cucina
  • Anice stellato: i poteri  secondo la medicina cinese
  • Anice stellato: cenni storici
  • Botanica

L’anice stellato è una pianta aromatica molto usata nell’industria farmaceutica, cosmetica e di prodotti per la cura e l’igiene personale. In campo alimentare è molto sfruttata in liquoreria, nell’industria dolciaria, in pasticceria e nella formulazione di alcune tisane.

Se ne fa un uso molto limitato nella cucina domestica europea ed occidentale in generale. Invece, la cucina asiatica e orientale considera il frutto aromatico e il suo olio essenziale un ingrediente fondamentale della base aromatica di molti condimenti e come costituente di tanti piatti dal sapore esotico. Le proprietà dell’anice stellato sono legate ad un insieme di composti, il principale dei quali è l’anetolo.

Al di fuori della sua terra di origine, nonostante la cucina cinese si sia insediata nei più remoti angoli della terra, questa spezia non si è mai affermata come hanno fatto molte altre spezie. L’olio essenziale, estratto dal frutto con la tecnica di distillazione a vapore, è un importante sostituto dell’anice verde europeo.

Anice stellato: cos’è

Quando si parla genericamente di anice occorre tener presente che ci si riferisce spesso all’essenza aromatica conferita da un composto aromatico oleoso e intensamente profumato chiamato anetolo che accomuna molte piante che non hanno una stessa origine e che possono essere anche molto distanti dal punto di vista botanico.

L’anice, quello storicamente noto agli europei, è la “Pimpinella anisum L.”, una pianta che produce acheni aromatici (semi) ed è originaria del Medio Oriente.

Anche i semi di finocchio contengono anetolo e possono essere intercambiabili con l’anice, sebbene i primi risultino meno dolci.

Una delle più rilevanti piante aromatiche dominate dall’anetolo è l’anice stellato, denominato anche Badiana, classificato come specie botanica con il nome “Illicium verum Hook.f.”.

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Anice stellato: composizione chimica della spezie

Valori nutrizionali dell’anice stellato

La sua composizione chimica non è rilevante dal punto di vista nutrizionale, tenuto conto delle quantità molto piccole che vengono solitamente usate in alimentazione.

Il valore di questo frutto risiede nelle proprietà medicamentose dei suoi composti che, anche in dosi ridotte, apportano benefici effetti sul benessere del corpo.

L’anice stellato è fonte di calcio, ferro, sodio, vitamina C e contiene alcuni polifenoli, tra cui flavonoli (quercetina e kaempferol), antociani e tannino catechico.

La caratteristica di maggiore interesse è la presenza nell’anice stellato di olio essenziale (tra l’8% e il 12% nel frutto essiccato) nel quale è stata individuata una vasta gamma di composti.

Si tratta di un olio essenziale incolore costituito da una complessa miscela di sostanze volatili. Nel caso dell’anice stellato prevalgono eteri ed epossidi.

Le 18 molecole principali sono rappresentate in tabella. Il trans-anetolo è in assoluto preponderante, seguito da interessanti quantità di:

  • limonene
  • cis-anetolo
  • α-pinene.

Molte di queste sostanze, pur essendo in diverse concentrazioni, svolgono specifiche funzioni.

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Anice stellato: oli essenziali

Oli essenziali di anice stellato

Esistono due aspetti importanti che devono essere presi in considerazione quando si parla di oli essenziali:

  • complessità della loro composizione, (basti pensare che la tabella riporta solo le prime 18 delle oltre 100 molecole rinvenute);
  • variabilità.

Questi due aspetti fanno sì che esistano diversi chemotipi di oli essenziali. Per chemotipi di oli essenziali si intende oli essenziali morfologicamente identici ma con composizione chimica diversa.

Invece, la variabilità delle piante può essere dovuta agli adattamenti ambientali e alle pratiche agricole che esse subiscono, come la coltura, raccolta ed essicazione.

Pertanto, non è difficile imbattersi in analisi chimiche con risultati anche molto differenti. In linea generale, comunque, le analisi di gas-cromatografia condotte sugli oli essenziali di anice stellato hanno messo in evidenza la presenza rilevante di:

  • trans-anetolo
  • limonene
  • fellandrene
  • cineolo
  • estragolo
  • linalolo
  • safrolo
  • metil–cavicolo
  • aldeide anisica.

Inoltre, l’anice stellato è una importante fonte di acidi organici, come l’acido gallico e, soprattutto, l’acido shikimico. 

Questo acido si è rivelato uno degli ingredienti principali nella formulazione del farmaco utile nella lotta contro il virus dell’influenza aviaria.

L’anice stellato e l’influenza aviaria

Nel 2005, l’anice stellato balzò agli onori della cronaca e registrò un forte incremento di richiesta sul mercato, determinando un suo repentino aumento di prezzo ed un rapido assorbimento delle sue scorte.

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Il fenomeno fu causato dall’epidemia influenzale soprannominata “aviaria” e dalla scoperta che la molecola di partenza per arrivare a produrre la sostanza detta Oseltamivir in grado di debellare la malattia è l’acido shikimico, abbondantemente presente nell’anice stellato.

L’Oseltamivir è il principio attivo contenuto nel farmaco Tamiflu®, il vaccino prodotto dalla casa farmaceutica Roche di cui molti stati europei, tra cui l’Italia, fecero abbondante approvvigionamento. Fortunatamente, in seguito la molecola di acido shikimico venne riprodotta con l’aiuto di ceppi di batteri transgenici di Escherichia coli, come già viene fatto con l’insulina e tante altre sostanze preziose per l’industria farmaceutica.

anice stellato: benefici per la salute

Benefici per la salute dell’anice stellato

La medicina tradizionale orientale prima di tutte le altre ebbe modo di osservare e scoprire gli effetti prodotti dall’anice stellato sulla salute umana.

Attività antimicrobica e antivirale

Alcuni studi indicano la possibilità di usare l’estratto di anice stellato come battericida per via dell’azione molto efficace esercitata dall’anetolo nella lotta contro molti batteri patogeni intestinali come:

  • Staphylococcus aureus
  • Yersinia enterocolica
  • Enteroccoccus faecalis.

Questa attività può affiancarsi al contemporaneo utilizzo della tradizionale terapia antibiotica, permettendo il miglioramento delle performance antibatteriche dei farmaci. L’azione antimicrobica è stata osservata anche nel caso della tubercolosi, andando ad interferire in alcune vie metaboliche del micobatterio.

Un’altra specifica ricerca ha osservato che l’anetolo ha mostrato una potente attività antibatterica contro tutti i ceppi di Vibrio cholerae (Colera) che hanno sviluppato una preoccupante resistenza ai molteplici agenti e farmaci antimicrobici comunemente usati.

Se vuoi saperne di più, scopri lo studio.

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Antivirale

L’attività antivirale dell’estratto di anice stellato è stata approfondita in uno studio mostrando che i derivati ​​del frutto possiedono un’efficacia molto più alta rispetto a quella di altri estratti e oli essenziali esaminati.

In particolare, la ricerca ha evidenziato che l’olio essenziale interferisce con la struttura dell’involucro del virione o può mascherare i composti virali necessari per l’assorbimento virale e quindi inibisce la virulenza del virus.

Un altro studio ha confrontato l’effetto inibitorio dell’olio essenziale di anice stellato contro l’infezione da HSV-1 o Herpes simplex (che è il virus dell’herpes labialis) con il loro potenziale antivirale di fenilpropanoidi e sesquiterpeni, dimostrando alti livelli di attività antivirale.

Azione antinfiammatoria

Partendo dall’esperienza maturata dalla medicina tradizionale cinese nell’utilizzo di Illicium verum per il trattamento di infiammazioni cutanee, reumatismi, asma e bronchite, uno studio ha esaminato gli effetti antinfiammatori dell’estratto di anice stellato in alcune linee cellulari.

La ricerca ha osservato che l’estratto esercita effetti antinfiammatori suggerendo che questo può essere un utile candidato terapeutico per malattie infiammatorie della pelle, come la dermatite atopica.

Inoltre, l’olio essenziale, aggiunto ad un normale collutorio di igiene orale, può alleviare notevolmente le infiammazioni alle mucose e alle gengive della bocca.

Anice stellato: azione antiossidante

Come solitamente accade nei vegetali che dimostrano una spiccata azione antinfiammatoria, anche l’estratto possiede proprietà antiossidanti. In proposito, gli studi hanno approfondito l’azione dei polifenoli di cui è ricca questa spezia nei confronti della riduzione dello stress ossidativo.

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Quindi, a basso dosaggio esplica la sua benefica azione antiossidante proteggendo i tessuti cellulari del nostro organismo.

Proprietà depurativa e diuretica

Per via dell’azione antimicrobica e antinfiammatoria, se assunto in dosi non eccessive, esercita un positivo effetto diuretico, agendo come stimolo per i reni nell’eliminazione dei liquidi in eccesso e, attraverso di essi, all’eliminazione delle scorie.

Inoltre, agisce nei confronti del fegato facilitando la sua azione depurativa dall’accumulo di tossine nel sangue, soprattutto dopo periodi di assunzioni di farmaci che hanno sovraccaricato tale organo, o semplicemente dopo l’abuso di sostanze come l’alcol o dopo indigestioni alimentari.

Sedativo della tosse ed espettorante del muco

Le proprietà antinfiammatorie dell’anice stellato ed in particolare del suo olio essenziale si dimostrano di notevole aiuto come calmanti della tosse e come agenti promotori di un’azione espettorante del muco dalle vie respiratore.

Controindicazioni dell’anice stellato

Se correttamente assunto, senza eccedere nelle dosi, l’anice stellato non dà origine a particolari effetti collaterali e non presenta controindicazioni, salvo rare e occasionali reazioni allergiche in soggetti sensibili, che si potrebbero manifestare a livello cutaneo, al tratto respiratorio e a quello gastrointestinale. In caso di allergia all’anice verde e all’anetolo è preferibile astenersi dal consumo.

Tuttavia, a dosi elevate può risultare tossico con effetti stupefacenti che possono portare al delirio con convulsioni.

Va tenuto presente che in natura esiste una specie di anice stellato molto simile all’Illicium verum. Questa specie di origine giapponese è l’Illicium anisatum, che non è commestibile in quanto neurotossico e che può generare gravi conseguenze neurologiche e gastrointestinali, oltre a convulsioni, diarrea, vomito.

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Quindi, accertarsi sempre della provenienza e varietà di anice che si desidera consumare.

anice stellato: come conservarlo

Come conservare l’anice stellato

La sua componente aromatica è racchiusa nell’olio essenziale del frutto, soprattutto nel seme che si trova in ognuno dei bracci (generalmente otto) che nell’insieme formano la caratteristica “stella” da cui la pianta prende il nome. Quest’olio essenziale è composto da sostanze di elevata volatilità.

Pertanto, per evitare che il suo olio essenziale si disperda, è preferibile utilizzare il frutto essiccato intero e conservarlo in contenitori a chiusura ermetica ed evitare di acquistare la spezia già macinata poiché potrebbe non avere l’attesa carica aromatica oppure questa si potrebbe disperdere in breve tempo.

Usi alternativi

L’anice stellato è utilizzato nell’industria farmaceutica, cosmetica e di prodotti per la cura e l’igiene personale.

È anche un aromatizzante del tabacco.

Insetticida

L’anice stellato è utilizzato in agricoltura come insetticida naturale. L’olio essenziale risulterebbe efficace per allontanare molti parassiti ed insetti dannosi per alcune colture. Anche a livello domestico, può essere utilizzato a tale scopo contro tarme ed insetti che si annidano nei tessuti naturali come:

  • lana
  • cotone
  • cachemire, ecc.

Basta polverizzare qualche frutto e raccoglierlo in sacchetti di stoffa o di velo da riporre negli armadi o nei cassetti. In questo modo si diffonderà l’essenza che proteggerà gli abiti e le stoffe, rilasciando anche una delicata profumazione molto gradevole.

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Guida all’acquisto

Il frutto essiccato e l’olio essenziale si possono comunemente trovare in vendita nelle erboristerie o nei mercati ben forniti o specializzati nella vendita delle spezie.

Importante è il ruolo dell’anice stellato nella tisaneria, che affida al suo aroma e ai suoi benefici effetti molti dei suoi infusi.

Modalità d’uso e usi in cucina

In campo alimentare è molto sfruttato nell’industria dolciaria, nella pasticceria e nei prodotti da forno. Ma anche nella formulazione di alcune tisane e in liquoreria, per la produzione di bevande alcoliche come ad esempio:

  • mistrà
  • anice triplo
  • assenzio
  • pastis
  • sambuca
  • raki
  • pernod, ecc.

Nella cucina domestica europea ed occidentale in generale se ne fa un uso molto limitato. Invece, la cucina asiatica e orientale considera il frutto aromatico e il suo olio essenziale un ingrediente fondamentale della base aromatica di molti condimenti e come costituente di tanti piatti dal sapore esotico.

Normalmente si trova miscelato con altre spezie. La formula più usuale è quella con cannella, chiodi di garofano, finocchio e pepe, chiamata Wu xiang fen, che accompagna la cucina cinese e vietnamita in molte delle sue espressioni, come le laccature delle carni, e per aromatizzare la cucina dim sum cantonese con la sua varietà di piatti leggeri da servire insieme al tè.

In India è molto apprezzato nelle miscele di curry del Kerala, per la cucina di mare, o nelle insalate di frutta tropicale. Aggiunto alla frutta in macedonia conferisce un fresco e invitante profumo. In alcune torte, l’aroma esalta la profumazione e la dolcezza.

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Tè nero all’anice stellato con vaniglia e ciliegie

tè nero all'anice stellato

Ingredienti per 2 persone

Calorie Totali: 65/ calorie a persona: 32      

  • 450 ml acqua
  • 2 bustine tè nero
  • 100 g ciliegie
  • 1 stecca vaniglia
  • 4 bacche anice stellato.

Scopri come preparare il tè nero all’anice stellato.

anice stellato storia

Anice stellato: i poteri  secondo la medicina cinese

La medicina tradizionale orientale prima di tutte le altre ebbe modo di osservare e scoprire gli effetti prodotti dall’anice stellato sulla salute umana.

In Cina e in Giappone veniva principalmente utilizzato come ingrediente raffinato e decorativo in miscele aromatiche che venivano preparate in pot-pourri oppure bruciate per profumare gli ambienti.

Proprietà curative

Già nel 1500 erano note le sue proprietà:

  • antidolorifica
  • antinfiammatoria
  • diuretica
  • depurativa
  • eupeptica
  • carminativa
  • stimolante dell’appetito
  • efficace contro nausee, spasmi gastrointestinali, dispepsia e meteorismo.

Per questi usi venivano somministrati decotti che comprendevano anche i frutti essiccati di anice stellato. Inoltre, gli aromatici frutti venivano incorporati in sciroppi per curare problemi di natura respiratoria come:

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  • bronchite
  • tosse
  • alleviare il mal di gola
  • liberare dai catarri delle vie aeree
  • disinfettante del cavo orale e contro l’alitosi.

Medicinale

Nel 1769, HUANG Gongxiu scoprì che poteva curare il freddo intenso e aveva un effetto nella regolazione del Qi, inteso come una sorta di energia vitale, per dissipare il freddo e alleviare il dolore.

In Cina rappresentava dunque un farmaco prima ancora che un ingrediente per la cucina.

I moderni studi di farmacologia hanno dimostrato che i suoi estratti grezzi e composti attivi possiedono ampie azioni farmacologiche, specialmente nelle attività:

  • antimicrobiche
  • antiossidanti
  • insetticide
  • analgesiche
  • sedative
  • convulsive.

Anice stellato: cenni storici

Anche se l’anice stellato in oriente era conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà aromatiche e mediche, la pianta non appare negli erbari cinesi prima del XVI secolo.

La spezia era considerata sacra sia in Cina che in Giappone. Veniva bruciata durante la dinastia Sung (960-1279), dinanzi alle pagode cinesi. Con la sua scorza macinata si preparano ancora oggi le bacchette d’incenso da bruciare nei templi.

Specie Illicium verum

In realtà, la specie Illicium verum è stata spesso oggetto di confusione con un’altra, l’Illicium anisatum, che è una specie tossica e, se consumata, potenzialmente letale. Questa confusione è risultata particolarmente problematica in passato perché Illicium anisatum è stata usata nella medicina tradizionale cinese ed entrambe le specie, quindi, venivano vendute al dettaglio in Asia senza distinzione.

La confusione era originata dalla notevole somiglianza tra i frutti delle due specie, che venivano commercializzati anche con lo stesso nome di anice stellato, o anice cinese o anice giapponese. Via via, con il tempo questa mescolanza è andata dissolvendosi, lasciando l’appellativo di anice stellato solo alla specie Illicium verum.

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Anice verde

Quando la spezia arrivò in Europa già da tempo esistevano tantissimi prodotti a base di anice verde. Quindi, fu semplice per l’anice stellato inserirsi in questo ambito per la preparazione di sciroppi, cordiali, sorbetti e soprattutto nell’aromatizzazione dei liquori.

anice stellato: botanica

Botanica

È un arbusto sempreverde originario delle foreste dell’Asia sud-orientale, tra la Cina meridionale e il Vietnam nord-orientale. Appartiene alle Illiciaceae o Schisandraceae, una famiglia di angiosperme dell’ordine delle Austrobaileyales (Classe Magnoliopsida) comprendente 42 specie di piante che producono oli essenziali tipici delle zone tropicali e sub-tropicali.

L’albero dell’anice stellato è normalmente alto, tra i 4 o 5 metri ma può anche raggiungere e superare i 10 metri. Cresce bene in aree geografiche calde e soleggiate caratterizzate da estati lunghe dove la temperatura non scende mai sotto i -5°C, al riparo da venti freddi e asciutti. La sua corteccia è biancastra. Presenta foglie persistenti, disposte in posizione alterna, spesse e lucide, simili a quelle della magnolia, dalla forma lanceolata ovale.

Fiori

Alla base delle foglie, in corrispondenza dell’ascella, la pianta di anice stellato forma grandi fiori molto caratteristici e decorativi, con calice e corolla gialli o bianco-giallastri formati da 15-20 petali disposti a spirale, circondati da tepali rosa, rossi o porpora. All’interno, il fiore presenta numerosi stami e otto o dodici carpelli, che danno origine al frutto, ovvero l’insieme di 8-12 follicoli legnosi, ognuno dei quali custodisce un unico seme ed è unito all’altro da un solo peduncolo, in una particolare disposizione a raggiera, come le punte di una stella (da qui il nome di “Anice stellato”).

Trattandosi di un frutto deiscente, a maturità il frutto si apre liberando i semi, marroni o rossastri, lucidi e brillanti.

Frutto e seme

È il frutto, spesso chiamato erroneamente seme, la parte più interessante dell’anice stellato. I frutti, che possono misurare fino a 3 cm di lunghezza, sono raccolti prima che giungano a completare la maturazione, per evitare che si aprano spontaneamente rilasciando i preziosi semi.

Quindi, sono esposti al sole per essere essiccati. Al termine dell’essicazione, il frutto si presenta con una consistenza dura e legnosa e di color ruggine.

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L’involucro e soprattutto i semi del frutto contengono la parte più rilevante di olio, con una concentrazione di anetolo o trans-anetolo che oscilla tra l’85 e il 90%.

La componente aromatica, sotto forma di olio essenziale, si estrae mediante la tecnica della corrente di vapore.

Produzione e coltivazione

Attualmente l’anice stellato cresce spontaneo in Cina meridionale, Vietnam del Nord, India del sud, Giava e Filippine. Le coltivazioni, invece, sono state impiantate anche in altre zone geografiche. Le più importanti sono in Australia sud-orientale, nello Stato del Nuovo Galles del Sud, ma anche pare in Nord America.

Nel nostro Paese e generalmente alle latitudini europee è scarsamente praticabile una coltivazione specializzata di anice stellato.

In qualche giardino botanico se ne può ammirare qualche esemplare, oppure coltivarlo come pianta da appartamento, purché al riparo dal freddo nella stagione più fredda. Trovare questa pianta in vivaio non è facile ed i semi messi in vendita non sono germinabili e quindi non sono adatti alla coltivazione. L’unico sistema è avere la fortuna di ottenere semi o piantine da vivai specializzati.

Comunque, è di difficile coltivazione e come pianta domestica necessita di circa 15 anni per dare i suoi frutti o, addirittura, potrebbe non produrne mai.

Fonti

  1. Journal of Medicinal Food. Ottobre 2010.
  2. Scienze direct.
  3. Azione antinfiammatoria. Pubmed.

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Sofia Russo

Sofia Russo

Dottoressa in Biologia e socia volontaria della Onlus Nutrizionisti Senza Frontiere, ho approfondito la mia formazione attraverso un Master in nutrizione umana presso la Unitelma Sapienza. Ho svolto tirocini formativi in laboratori di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Università degli Studi Roma Tre. Per Melarossa mi occupo di scrivere approfondimenti sugli alimenti.

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