Sommario
L’uva è la frutta autunnale per eccellenza: dolce e succosa, è impossibile non amarla. Che sia bianca, nera o rosata, le calorie dell’uva si equivalgono: 100 grammi di uva apportano 61 calorie.
Le varietà, sia bianche che rosse e nere, sono decine e decine, ciascuna con periodi di maturazione, aspetto e sapore diversi. La specie vitis labrusca, originaria dell’America del Nord, è meno diffusa e dà la cosiddetta uva fragola.
L’ uva nera/rossa nelle diverse gradazioni contiene tante antocianine, super antiossidanti. Invece, Quella bianca/gialla conta in particolare su acido folico e magnesio, essenziali per un buon funzionamento del sistema nervoso.
Fresca in grappolo, in macedonia, sotto forma di succo, l’uva è un frutto squisito, utilizzato anche in varie ricette, dagli antipasti ai dolci alle marmellate.
Si sa che l’uva, soprattutto quella sultanina, è regina in tante preparazioni dolciarie. Ma anche da fresca regala sapori da provare. Infatti, gli acini permettono di “pulire” il palato dalla pastosità della carne di un arrosto, ad esempio, aggiunti negli ultimi minuti di cottura.
Uva: che cos’è?
E’ un frutto della vite. Le specie appartenenti al genere Vitis sono numerose ma poche hanno frutti commestibili.
Quella più adatta al consumo è la Vitis vinifera, una pianta perenne, tipica dei climi temperati.
L’uva si presenta sotto forma di grappolo composto da numerosi acini, bacche di forma, dimensione, colore e sapore diversi a seconda della varietà. Possono essere tondi o oblunghi, di colore verde chiaro, giallo, rosato, rosso scuro o viola.
Uva bianca, rossa e nera: qual’è la differenza?
I componenti principali sono gli stessi ma, tra quella bianca e quella nera, la differenza non sta solo nell’aspetto esteriore e nel gusto.
Ai diversi colori corrispondono diversi nutrienti.
Infatti, frutta e verdura verdi sono contraddistinte da magnesio e acido folico, particolarmente utili a regolare il metabolismo energetico e a ridurre stanchezza e affaticamento. Aiutano anche il funzionamento del sistema nervoso e muscolare.
Invece, il caratteristico colore blu-viola dell’uva nera è spia di un fitocomposto con azione antiossidante, le antocianine, sostanze tipiche di tutta l’ortofrutta di quel colore.
Infine, quella rossa contiene anche maggiori quantità di ferro rispetto all’uva bianca.
L’uva passa, o uva sultanina
L’uva essiccata (o uva passa) non perde le sue proprietà benefiche ed è un ingrediente molto utilizzato nei dolci. Come tutta la frutta secca, se gustata come snack, aiuta ad affrontare le diete dimagranti.
Infatti, è in grado di ridurre il senso di fame perché aumenta il livello di leptina, un ormone che comunica il senso di sazietà al cervello.
Ha un notevole contenuto di vitamina B2, ottima per la crescita e per proteggere la salute della pelle.
Attenzione però alle calorie dell’uva passa: 100 g ne contengono 260 calorie.
Proprietà nutrizionali
Apporta:
- acqua.
- Zuccheri semplici (glucosio e fruttosio).
- Vitamine (in particolare C, K e del gruppo B).
- Sali minerali (soprattutto rame e potassio).
- Discreta percentuale di fibre alimentari.
Inoltre, contiene altre sostanze, presenti in piccole quantità ma importanti per la salute:
- acidi fenolici (antociani e flavonoli).
- Stilbeni (resveratrolo).
- Flavonoidi (bioflavonoidi).
Le concentrazioni dei singoli nutrienti variano a seconda delle cultivar, delle condizioni di coltivazione e delle modalità di conservazione del frutto.
Uva: con o senza buccia
È proprio la buccia a essere portatrice in massima misura di resveratrolo e polifenoli, quindi mangiarla non fa male, anzi.
Queste sostanze hanno proprietà antiossidanti e anticancro, riducendo la formazione di radicali liberi e impedendo l’ossidazione del colesterolo cattivo, con grandi benefici anche per il cuore.
L’unica avvertenza è per chi soffre di digestione difficile.
Infatti, la buccia dell’uva è piuttosto ricca di cellulosa e potrebbe rallentare ulteriormente il processo digestivo.
Benefici dell’uva
Flavonoidi per il cuore e l’energia
L’uva è ricca di flavonoidi, che inibiscono l’azione dei radicali liberi e l’ossidazione del colesterolo: per questo, questo frutto contribuisce ad allontanare il rischio di aterosclerosi regalando salute a tutto tondo al cuore.
Ma i flavonoidi sono utili anche per una pelle elastica e bella, perché rafforzano il collagene e favoriscono il rinnovamento cellulare.
Soprattutto con l’uva nera si fa il pieno di antociani, sostanze utili al mantenimento della microcircolazione e nella prevenzione della trombosi.
Notevole anche un altro polifenolo, il resveratrolo, che potenzia la fluidità del sangue. Tutti questi nutrienti avrebbero proprietà anticancro.
Boro, il minerale virtuoso
Oltre che di vitamine, A, C e del gruppo B, l’uva è uno scrigno di minerali tra cui uno non famosissimo, il boro, che però è davvero importante.
Infatti facilita l’assorbimento del calcio, rendendo le ossa più forti e contribuendo ad allontanare il rischio di osteoporosi.
Ma la sua capacità non finisce qui, poiché sembra che possa svolgere anche un ruolo antinfiammatorio inibendo alcune molecole dette citochine.
Infine, il buon contenuto di fibre rende l’uva un lassativo naturale, utile contro la stitichezza.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimenti sul boro.
Fonte di idratazione
Mangiare uva significa idratare l’organismo grazie al suo contenuto di acqua e sali minerali.
A beneficiarne sono soprattutto la pelle e i tessuti in generale, anche perché il potassio è un minerale che si perde con la diuresi e che è presente in abbondanza nell’uva, quindi mangiarla aiuta ad evitare una sua carenza.
In versione depurativa è più indicata l’uva bianca rispetto a quella rossa.
Antiossidante, antinfiammatoria e antitumorale
La presenza di sostanze antiossidanti come antociani, flavonoli e resveratrolo costituisce un efficace scudo protettivo contro gli effetti negativi dei radicali liberi, responsabili dello sviluppo di patologie legate all’invecchiamento.
Infatti, gli antiossidanti presenti nei vegetali hanno una grande importanza come possibili agenti protettivi che aiutano a combattere lo stress ossidativo.
Il resveratrolo, presente in significative concentrazioni nella buccia degli acini (oltre che nel vino rosso), ha proprietà: ipoglicemizzanti, antinfiammatorie, antiaggreganti e antiaterosclerotiche.
Moltissime ricerche, soprattutto negli ultimi quindici anni, hanno evidenziato la potenziale capacità del resveratrolo di interferire su tutti gli stadi della cancerogenesi. Questi risultati sottolineano la sua rilevanza nella prevenzione delle malattie tumorali.
Mantiene in salute l’apparato scheletrico
L’uva ha un corredo di minerali che risultano essenziali nella formazione e nel mantenimento in salute delle ossa.
Calcio, rame, ferro e manganese concorrono a irrobustire l’apparato scheletrico e a contrastare patologie degenerative come l’osteoporosi.
Migliora le funzioni cognitive
I polifenoli contenuti nell’uva, grazie alla loro azione antiossidante, sembrano avere la capacità di rallentare l’invecchiamento delle cellule neurali.
Recentemente alcuni ricercatori americani della Cornell University di New York hanno pubblicato sul Journal of Agricoltural and Food Chemistry uno studio condotto sul cervello di ratti trattati con antiossidanti. In questo caso con quercetina, un antiossidante molto abbondante nell’uva.
Lo studio ha dimostrato che le cellule neurali resistevano meglio al danno indotto da una loro esposizione ad agenti ossidanti responsabili della sofferenza cellulare presente nell’Alzheimer.
Quindi, questo studio rafforza la teoria secondo cui il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer o altre malattie neurodegenerative può essere ridotto consumando regolarmente sostanze antiossidanti naturali.
Migliora la circolazione sanguigna
L’uva trova efficacia anche nelle manifestazioni cliniche e funzionali del sistema venoso (come emorroidi, fragilità capillare ed insufficienza venosa degli arti inferiori), nel trattamento della flebite e come rimedio naturale alle emorragie (per le proprietà astringenti).
La sua azione sull’infiammazione vascolare è stata studiata anche in un lavoro pubblicato su Arteriosclerosis Thrombosis and Vascular Biology, che spiega come il succo d’uva contenente quercetina diminuisca la presenza del superossido (un noto radicale libero) e del legante CD 40, chiaro marcatore di un’infiammazione in atto responsabile dell’aggregazione eccessiva delle piastrine e quindi coinvolto nell’insorgenza dell’aterosclerosi.
Protegge dal diabete
Studi scientifici hanno evidenziato un presunto ruolo dei polifenoli nella prevenzione di alcune malattie degenerative, soprattutto per l’effetto antidiabetico che svolgono.
L’uva, che ne contiene in grandi quantità, svolgerebbe quindi anche un ruolo di protezione dal diabete, a dispetto dell’elevato contenuto di zuccheri.
Sembra che un consumo costante aiuti a regolare l’insulina e la quantità di zuccheri nel sangue.
Uva: integratore vitaminico
Costituisce una ricca riserva di vitamine B1, B2, B6 (o vitamina PP), C, e K.
Tutte queste entrano in gioco in numerose funzioni dell’organismo insieme agli antiossidanti e ai minerali, mantenendo uno stato di benessere e di piena efficienza, anche dal punto di vista immunitario.
La dieta dell’uva
Fa bene, talmente bene che esiste persino una cura disintossicante 100% a base di uva.
Si chiama ampeloterapia e consiste nel consumare per alcuni giorni questo frutto, come unico alimento giornaliero.
Si comincia con 0,5 kg e si arriva fino a 2-2,5 kg quotidiani.
Grazie al suo alto contenuto d’acqua (circa l’80%) e alla presenza di sostanze come il resveratrolo e il pterostilbene, presenti nella buccia, aiuterebbe così il tuo organismo a depurarsi.
Attenzione, però: prima di intraprendere la dieta dell’uva, meglio chiedere consiglio al tuo medico.
Controindicazioni
Ad alti dosaggi, può creare alcuni disturbi. In particolare, a causa della presenza di fibre (cellulosa) che danno origine a processi di fermentazione, l’uva è sconsigliata a chi soffre di ulcera gastrica, di patologie gastroenteriche e ai colitici.
L’uva non è consigliata neanche ai diabetici. Un grappolo di uva di circa 2 etti contiene 31 g di zuccheri divisi tra fruttosio e glucosio, praticamente lo stesso quantitativo contenuto in 300 g di mele.
Uva: modalità d’uso e di conservazione
L’uva da tavola è un frutto che normalmente si consuma fresco, da solo. Ma può anche essere gustata in macedonia, con altri frutti, oppure sotto forma di frullato: in quest’ultimo caso, è bene eliminare i semi perché, frantumati, potrebbero alterare il sapore della bevanda rendendola poco gradita.
L’uva è poi un ingrediente per molte ricette, soprattutto dolci, sia fresca che essiccata (uva passa o sultanina).
Acini d’uva
Possono essere anche usati per realizzare guarnizioni e decorazioni per molti piatti.
Congelati, sono un valido sostituto del cubetto di ghiaccio per raffreddare e presentare in modo più elegante qualsiasi drink, sia alcolico che analcolico.
L’uva si può conservare in frigorifero fino ad una settimana, ma non va lavata, se non subito prima dell’uso.
Tuttavia, con il passare del tempo, gli acini perdono la loro naturale croccantezza e alcune proprietà nutritive. Preparare dell’uva sciroppata permette di conservare questo frutto più a lungo.
Uva: guida all’acquisto
Le caratteristiche che fanno sì che una cultivar di Vitis vinifera venga classificata come uva da tavola di ottima qualità sono relative alle proprietà del frutto.
Le uve da tavola in commercio devono presentare nel succo un grado zuccherino (gradi brix) tra il 14 e il 18%, un equilibrato rapporto zuccheri-acidi, aroma fruttato o moscato, semi piccoli, poco numerosi o assenti che non siano astringenti se masticati.
Inoltre, gli acini devono essere di:
- media o grande pezzatura
- consistenza croccante, succosi
- buccia sottile, non astringente, di colore brillante e attraente.
La struttura del grappolo deve essere consistente, non eccessivamente densa, con gli acini ben attaccati al pedicello.
Usi alternativi
Olio di vinaccioli
Dai semi dell’uva si estrae l’olio di vinaccioli, che ha ottime proprietà nutrienti per l’abbondanza di acidi polinsaturi Omega-6 e di acidi linoleici.
Inoltre, è ricco di vitamina E e svolge un’azione idratate ed emolliente su pelle e capelli.
Trattamento di bellezza con l’uva
I trattamenti di bellezza a base di vino sono la moda del momento. Si è scoperto, infatti, che il vino (specie quello rosso) ha sull’epidermide effetti idratanti, tonificanti e antiossidanti, con un risultato anti-aging clamoroso.
Da cosa derivano i benefici delle creme a base di questo frutto? Dagli acini, ricchi di polifenoli che agiscono contro l’invecchiamento. Sono ideali per levigare la pelle e hanno potenti effetti antiossidanti, capaci di inibire l’attività dei radicali liberi. La presenza di proantocianidine e resveratrolo, invece, favorisce il rinnovamento cellulare. Prova lo scrub da preparare a casa.
Scrub corpo con l’uva
Scrub fai-da-te: miscela 1/2 bicchiere di vino rosso con 4 cucchiai di zucchero di canna non raffinato e il succo di 1/2 limone.
Addolcisci il composto con 1 cucchiaio di miele.
Il tuo scrub rivitalizzante ed elasticizzante è pronto!
Ricette con l’uva
Il sapore acidulo e leggermente zuccherato dell’uva fresca si sposa bene sia con alimenti dolci che con cibi salati, come prosciutto crudo e formaggio.
Inserire l’uva fresca in secondi e insalate è un’ottima idea per dare sapore ai tuoi piatti.
Anche l’uvetta è un ingrediente molto utilizzato nella preparazione dei dolci, ma è ottima anche per dare un tocco agrodolce a primi, secondi piatti e insalate.
È ideale anche a colazione, aggiunta ai tuoi cereali, oppure per preparare barrette energetiche da mangiare prima di andare in palestra o come spuntino.
Hai voglia di sperimentare nuovi piatti con uva e uvetta? Leggi il nostro articolo: le migliori ricette con l’uva.
Varietà di uva da tavola
Le cultivar che troviamo in commercio solitamente appartengono alla specie Vitis vinifera detta anche “vite europea” o “vite comune”.
In Italia, le regioni in cui si concentra maggiormente la produzione sono quelle del centro e del sud. Tuttavia, l’intero stivale ospita in quasi tutte le regioni coltivazioni di uva da tavola anche di varietà non comuni e caratteristiche del territorio locale.
Spesso si tratta di varietà di uva da tavola molto localizzate, eccellenze produttive che non sempre riescono ad arrivare nei punti vendita della distribuzione organizzata, che predilige uve da tavola provenienti da grossi bacini produttivi.
Alcune di queste sono ben conosciuti anche dal grande pubblico. Parliamo dei prodotti che hanno ottenuto l’Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) a livello europeo per la loro tutela, ed in particolare di uva da tavola:
- Canicattì I.G.P. (Sicilia)
- Mazzarrone I.G.P. (Sicilia)
- Uva di Puglia I.G.P.
Uva: cenni storici
La Vitis vinifera è nota anche come vite europea, anche se dovrebbe essere definita euroasiatica: la zona di origine non è ben definita, ma un tempo si pensava provenisse dal Caucaso meridionale.
Per molti secoli la destinazione principale delle uve è stata la vinificazione, mentre il consumo diretto è stato marginale e limitato ai grappoli migliori e più dolci.
I primi riferimenti letterari sono contenuti nel Vecchio Testamento, che parla della valle dell’Hebron (valle dell’uva) come di una zona in cui la vite era coltivata come pianta da frutto e non da vino.
Oggi, nel mondo, la coltivazione è diffusa in oltre 40 Paesi, anche se più della metà della produzione mondiale si concentra in Europa (soprattutto in Spagna, Italia e Francia).
Link esterni
- CREA– Consiglio per la ricerca in agricoltura.