Sommario
L’uva sultanina e l’uva passa o uvetta sono entrambe varietà di uva essiccata molto usate in cucina e nell’industria alimentare.
In particolare, la sultanina è una varietà di uva senza semi, apprezzata per la sua dolcezza naturale e la consistenza morbida. Si usa principalmente essiccata per arricchire dolci, pane e piatti salati. Originaria del Mediterraneo e dell’Asia centrale, è una buona fonte di zuccheri naturali.
Ricche di calorie e fibre alimentari, sono alimenti ideali per uno snack energetico naturale, anche per chi soffre di stipsi, grazie alle loro proprietà lassative.
Si tratta, quindi, di piccoli frutti disidratati che apportano diversi benefici. Infatti, sono fonti preziose di antiossidanti, utili per combattere i radicali liberi e sostenere il sistema immunitario. Con un indice glicemico medio-alto, devono essere però consumati con moderazione, soprattutto da chi ha bisogno di controllare la glicemia.
Perfette per numerose ricette dolci e salate, l’uva passa sultanina sono protagoniste di ricette tradizionali come il castagnaccio, la pasta con le sarde e i muffin light all’uvetta.
Scopri allora le differenze tra le due varianti, i loro benefici, le proprietà nutrizionali, usi e controindicazioni.
Che cos’è l’uva sultanina ?
E’ una varietà di uva senza semi, caratterizzata da chicchi piccoli e di colore dorato o ambrato. Dal sapore dolce e delicato, ha una consistenza morbida e succosa quando fresca, che diventa più densa e gommosa una volta essiccata.
Detta anche uva sultanina turca, il suo nome probabilmente deriva da Sultania, un’antica città della Crimea, oppure da Sultanhisar, una città nella provincia di Aydın, in Turchia, famosa per la coltivazione di questo prodotto.
Il processo di essiccazione, tradizionale o industriale, prevede l’esposizione dei grappoli al sole o l’uso di essiccatoi. Per favorire la disidratazione, i chicchi sono spesso trattati con una soluzione a base di olio di oliva e potassio.
Questo metodo conserva zuccheri, vitamine e sali minerali, dando origine a un prodotto energetico e perfetto in diverse preparazioni o consumata come snack naturale anche da chi pratica sport.
Differenze tra uva sultanina e uva passa
Sono spesso confuse, ma presentano differenze significative, pur trattandosi di uva essiccata. L’uva sultanina bianca, chiamata anche “uva passa bianca”, si ottiene da uva senza semi, di piccole dimensioni e colore chiaro. Ha un sapore delicato e dolce, una consistenza morbida e viene spesso trattata con anidride solforosa per mantenere il caratteristico colore dorato.
L’uva passa, invece, deriva da varietà di uva nera o rossa, con o senza semi. Ha un gusto più intenso, un colore più scuro e una consistenza più corposa.
Entrambe subiscono l’essiccazione, ma il metodo varia: la sultanina è solitamente essiccata al sole o in essiccatoi, mentre altre varietà possono essere essiccate naturalmente senza trattamenti.
Un altro tipo di uva essiccata è la Corinto nera, priva di semi, con acini piccoli e violacei, più simile all’uvetta passa per colore e sapore. Lo zibibbo, invece, pur essendo bianco come la sultanina, contiene semi ed è usato principalmente per produrre vini dolci.
Proprietà nutrizionali e calorie
Hanno un contenuto calorico simile, in media 250-300 calorie per 100 g. Sono ricche di carboidrati (circa 72 g per 100 g), contengono proteine in modesta quantità (meno di 2 g) e quasi nessun grasso (0,6 g).
Le fibre costituiscono circa 5 g per 100 g, mentre i sali minerali, come potassio e ferro, sono particolarmente concentrati grazie al processo di essiccazione.
Trattandosi di un frutto conservato mediante disidratazione, la quantità di acqua è davvero poca, quindi non aiuta di certo l’idratazione.
Dal punto di vista nutrizionale, tuttavia, l’uvetta passa o sultanina è un vero concentrato sia di energia che di nutrienti.
Il suo elevato contenuto di fruttosio la rende un alimento altamente energetico, perfetto per chi svolge attività fisica anche intensa. Ma, proprio per questo, il suo consumo non è indicato nelle diete ipocaloriche o che devono tenere sotto controllo glicemia e insulina, poiché interferirebbe con gli obiettivi di questi schemi alimentari.
Uva passa e sultanina: valori nutrizionali (100 g)
MINERALI | |
Sodio (mg) | 52 |
Potassio (mg) | 864 |
Calcio (mg) | 78 |
Fosforo (mg) | 29 |
Zinco (mg) | 0.10 |
Magnesio (mg) | 31 |
Selenio (µg) | 0.7 |
Iodio (µg) | 2 |
Manganese (mg) | 0.30 |
Ferro (mg) | 3.3 |
VITAMINE | |
Tiamina – B1 (mg) | 0.12 |
Riboflavina – B2 (mg) | 0.08 |
Niacina – B3 (mg) | 0.30 |
Vitamina B6 (mg) | 0.25 |
Folati totali (µg) | 27 |
Vitamina K (µg) | 3.70 |
Vitamina A (µg) | 3 |
Benefici dell’uvetta
L’uvetta secca si distingue per l’elevata concentrazione di nutrienti, che include fibra alimentare, sali minerali e sostanze fenoliche dalla funzione antiossidante.
La fibra, può rivelarsi particolarmente utile per contrastare la stitichezza. Tuttavia, affinché svolga appieno la sua funzione, è necessario che sia reidratata con l’acqua.
Per quanto riguarda i sali minerali, l’uvetta sultanina è una fonte ricca di potassio, elemento essenziale per la regolazione della pressione arteriosa.
Anche il contenuto di calcio e ferro è interessante, benché la loro biodisponibilità sia limitata, riducendo l’effettivo assorbimento da parte dell’organismo.
Un altro aspetto positivo è la presenza di sostanze fenoliche, che costituiscono uno dei componenti più preziosi dell’uva essiccata. Sono composti che svolgono un’importante azione antiossidante, ipocolesterolemizzante e benefica sul metabolismo degli zuccheri.
È però fondamentale sottolineare che l’uvetta sultanina, o quella passa, è un alimento molto calorico e ricco di zuccheri. Un consumo eccessivo potrebbe annullare i suoi benefici, perciò, è consigliabile consumarla con moderazione.
Per riassumere, questi piccoli frutti disidratati offrono diversi benefici per la salute:
- Energia immediata: grazie all’alto contenuto di zuccheri naturali, sono ideali per recuperare energia durante lo sport o in caso di stanchezza.
- Ricchi in fibre: favoriscono la regolarità intestinale e migliorano la digestione.
- Fonte di antiossidanti: contengono polifenoli e flavonoidi che aiutano a combattere i radicali liberi e ridurre il rischio di malattie croniche.
Sono alimenti con un indice glicemico medio-alto, intorno a 55-65, ciò vuol dire che aumentano i livelli di zucchero nel sangue più lentamente rispetto agli zuccheri semplici, ma restano alimenti da consumare con moderazione per chi soffre di diabete o deve controllare il peso.
Anche chi soffre di problemi renali, dovrebbe limitarne l’uso, a causa dell’alta quantità di sali minerali presenti.
Usi in cucina
L’uvetta secca, grazie alla sua consistenza essiccata e al sapore dolce, è un alimento molto versatile che si presta a tanti utilizzi. Del resto sono diverse le ricette con l’uva (fresca o essiccata).
In cucina, l’uva sultanina reidratata è spesso impiegata dopo averla immersa in acqua per alcune ore. Una volta ammorbidita, diventa un ingrediente prezioso per arricchire gustose ricette. Ma può essere consumata anche come snack energetico, ideale per colazione o come spuntino per affrontare la giornata con la giusta carica.
L’uvetta è protagonista nella pasticceria, poiché molto utilizzata in torte, biscotti e altri dolci tipici. È immancabile nel panettone natalizio e in molte altre preparazioni regionali italiane, dove il suo gusto dolce e delicato si sposa con i sapori della tradizione.
Non è però unica prerogativa dei piatti dolci: l’uvetta dona un tocco speciale anche a molte ricette salate. È perfetta in abbinamenti con verdure come cavolo verde o verza, tagliate sottili e servite crude con un filo d’olio e sale, oppure con una spruzzata di succo di agrumi.
Si integra poi alla perfezione nelle insalate miste e nelle macedonie, soprattutto quelle a base di frutta dolce.
Ottima anche cotta, si abbina a verdure come broccoli e spinaci o può essere usata per insaporire le cipolle, creando condimenti deliziosi per pesce, carne o contorni vegetariani. Grazie al suo gusto dolce, si sposa bene con sapori intensi ed è quindi un abbinamento interessante anche con i salumi e i formaggi stagionati.
Infine, è protagonista di piatti tradizionali come il couscous , una ricetta della tradizione maghrebina che ne esalta la versatilità e il sapore unico.
Le migliori ricette con l’uvetta
Ecco alcune idee:
- Dolci tradizionali: come il panettone, la colomba pasquale o il plumcake o lo strudel di mele. Ma anche ottimi muffin light all’uvetta.
- Piatto salato: aggiungile a un couscous con verdure e frutta secca (ma anche con i legumi) per un tocco agrodolce. Oppure prova la verza con pinoli e uvetta o un ottimo tortino di alici con uva essiccata.
- Spuntino sano: mescolale con frutta secca e semi per uno snack nutriente come le barrette di avena e uvetta o le mele ripiene.
- Insalate: usale per arricchire le insalate come quella con spinaci, noci e formaggi.
Controindicazioni
Sebbene offrano numerosi benefici, è importante considerare alcune possibili controindicazioni. Il loro elevato contenuto di zuccheri le rende poco adatte a chi soffre di diabete o a chi segue una dieta per dimagrire, poiché potrebbero influire negativamente sul controllo glicemico o sul bilancio calorico.
Un altro aspetto da tenere presente riguarda le possibili allergie o intolleranze. In alcune persone, i solfiti utilizzati durante il trattamento dell’uva possono scatenare reazioni allergiche, pertanto è necessario leggere con attenzione le etichette e scegliere le alternative prive di additivi.
FAQ (domande comuni)
1 – Quanta uva sultanina si può mangiare al giorno?
La quantità consigliata è di circa 30-40 g al giorno, sufficiente per beneficiare dei suoi nutrienti senza eccedere in zuccheri e calorie.
2 – Chi non può mangiare l’uva sultanina?
Le persone con diabete o che seguono diete ipocaloriche dovrebbero consumarla con moderazione. Inoltre, è sconsigliata a chi è allergico all’anidride solforosa, spesso usata nel processo di essiccazione.
3 – Perché l’uva sultanina si chiama così?
Il nome deriva dalla città di Sultania, in Crimea, dove quest’uva era ampiamente coltivata e usata nella cucina tradizionale. Ma potrebbe derivare anche da Sultanhisar, una città nella provincia di Aydın, in Turchia, famosa per la coltivazione di questa uva.
Conclusioni
L’uva sultanina è una varietà di uva senza semi, caratterizzata da chicchi piccoli, di colore chiaro e dal sapore dolce e delicato. Originaria probabilmente di Sultanhisar, in Turchia, è coltivata oggi in diverse regioni del mondo, tra cui la Turchia, l’Australia e gli Stati Uniti.
Viene essiccata al sole o in essiccatoi, spesso trattata con anidride solforosa per mantenere il colore dorato. Versatile in cucina, è ricca di zuccheri naturali, fibre, potassio e ferro, ideale per snack veloci e nutrienti o tante ricette gustose e originali.
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Fonti
- Healthline.
- WebMD.
- BDA.