Sommario
Il Ginseng: una radice esotica, dalle forme e dalle virtù incredibili, da sempre circondata da un alone di magico mistero. Nella medicina orientale l’utilizzo terapeutico della radice di Ginseng ha alle spalle una tradizione millenaria. Le sue proprietà? Molte, moltissime, tanto che viene considerata una pianta “adattogena”: i suoi benefici si adattano cioè alla persona che ne fa uso a seconda delle proprie specifiche carenze o esigenze. Le sue più famose qualità, come il suo successo, sono però legate a tre parole: energia, efficienza e prestanza, in tutti i sensi!
Ginseng: cos’è
La pianta comunemente nota come Ginseng appartiene alla famiglia delle Angiospermae. È una dicotiledone dell’ordine Ombrelliflora, Famiglia Araliaceae e genere Panax. Con il nome “Ginseng” ci s riferisce però alla singola specie di origine cinese e coreana. Le due specie botaniche più riconosciute al mondo sono però due:
- il Ginseng asiatico (Panax Ginseng C. A. Meer)
- il Ginseng americano (Panax quinquefolius L.).
Il nome del genere alla quale appartengono entrambe le specie, Panax, è un composto delle parole greche pan e axos. Pan significa “tutto” e axos significa “trattare”, il che significa che già molti anni fa si era osservata la caratteristica tipica di questa pianta, cioè quella di “trattare tutte le malattie”.
Sembra che il ginseng migliore sia quello rosso coreano.
Erba perenne
La pianta di Ginseng è un’erba perenne il cui sviluppo vegetativo è molto lento e particolare. In natura le piante crescono in agglomerati. Si sviluppano direttamente dai semi che vengono rilasciati dalle piante madri con diffusione a caduta. Il seme ha un tempo di germinazione abbastanza lungo: germoglia all’inizio della primavera, dopo essere rimasto sottoterra da 18 a 21 mesi.
Durante il primo anno il germoglio presenta lo sviluppo di uno stelo eretto semplice e senza ramificazioni, non più alto di 5 cm. Da questo si sviluppano tre piccole foglie ovali e dentellate che in autunno cadono assieme allo stelo, lasciando una cicatrice sul rizoma. Le cicatrici lasciate ad ogni autunno permettono di stabilire l’età della pianta come fossero gli anelli dei tronchi d’albero. Ogni cicatrice corrisponde ad un anno. A tre cicatrici, la pianta raggiunge i 20 cm e mostra tre gruppi di foglie. L’anno successivo può arrivare a 40 cm di altezza e a ben 5 gruppi di foglie.
Fiori, frutti e radici
L’infiorescenza è ad ombrello, cioè composta da steli che si diffondono a partire da un punto comune, un po’ come i raggi di un ombrello. È di forma emisferica e sboccia all’inizio dell’estate. Sono fiori poligamici, rosa. I frutti sono delle piccole bacche rosse-purpuree che maturano in autunno, tra ottobre e novembre.
La parte più importante della pianta è la radice, dalla caratteristica forma ramificata. Secondo la tradizione assume varie forme: quella del drago, del bambino e addirittura quella umana. È commestibile, di consistenza carnosa, di colore giallo grigiastro esternamente, o rossa, con un caratteristico odore e un sapore leggermente dolce all’inizio, seguito da una leggera amarezza.
Storia del Ginseng
Il Ginseng Panax è originario dell’area asiatica cino-coreana. Sembra sia stato “scoperto” oltre 5000 anni fa sulle montagne della Manciuria che dividono la Cina dalla Corea del Nord. Ne vennero osservati subito gli effetti benefici quali forza, ringiovanimento e vigoria sessuale e per questo venne reso oggetto di venerazione. Anche la sua forma, dalle sembianze umane, divenne un potente simbolo dell’armonia divina sulla terra. Da ciò forse deriva il nome della radice “jen-shen” che in cinese significa “pianta uomo” o “radice virile”.
In Europa giunse soltanto nel Seicento, portato in dono a Luigi XIV dagli ambasciatori del re del Siam.
Sulla scia del successo che ebbe in Europa, cominciò la raccolta commerciale del Ginseng americano. Nel 1716 un prete gesuita, sentendo parlare della radice cinese tanto apprezzata, ne scoprì un esemplare simile che cresceva spontaneamente vicino a Montreal. Iniziò così anche l’esportazione di Ginseng dal Canada alla Cina.
A partire dagli anni ’60 il commercio del Ginseng americano è cresciuto costantemente.
Valori nutrizionali del Ginseng
Dal punto di vista nutrizionale la radice del Panax Ginseng contiene proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali. È anche abbastanza calorica, con oltre 200 calorie ogni 100 grammi. Il sapore dolce è dovuto alla presenza di zuccheri semplici, tra cui saccarosio, fruttosio e glucosio. L’amaro è legato invece ad altre componenti, tra cui gli acidi organici. Per quanto riguarda i micronutrienti, nella radice del Ginseng è presente la vitamina A, piccole quantità di vitamine del gruppo B e tracce di vitamina E. Tra i minerali si rileva soprattutto la presenza di calcio, fosforo e magnesio, con tracce di altri sali minerali.
Per 100 grammi di prodotto edibile, la radice di ginseng contiene*:
- Proteine: g 5,19
- Lipidi: g 1,94
- Carboidrati disponibili: g 8,7
- Zuccheri solubili: g 1,47
- Fibra totale: g 7,12
- Calorie: 207 calorie per 100 grammi di prodotto.
* Fonti varie e non ufficiali.
Il Ginseng è diventato famoso per essere un tonico, un energizzante e un anti-stress naturale, utile per contrastare il diabete mellito ma anche per prevenire la demenza senile. La sua proprietà “adattogena” deriva da una miscela complessa di saponine, denominate ginsenosidi e panaxosidi, e aminoacidi che renderebbero questo alimento capace di agire anche sull’equilibrio ormonale, adattandosi alle singole necessità del soggetto.
I principi attivi presenti nella radice
Questi i principi attivi contenuti nella radice di Ginseng e che la rendono unica per le proprietà che possiede:
- saponine (i ginsenosidi, tra cui Rb0, Rb1, Rb2, Re, Rd, Re, Rg1);
- panaxosidi;
- oli essenziali (limonene, terpinolo, citrale, poliacetileni);
- aminoacidi e peptidi (prolina, glicina, alanina, cisteina, tirosina, arginina, lisina, acido aspartico, treonina, serina, acido glutammico, leucina, valina, istidina);
- vitamine (B1, B2, B12, C, acido folico, biotina, acido pantotenico);
- steroli ed acidi grassi (acido oleico, acido palmitico, acido stearico);
- sostanze minerali ed oligoelementi (magnesio, alluminio, fosforo, calcio, vanadio, manganese, ferro, cobalto, rame, germanio ed arsenico);
- enzimi e fosfatidi (amilasi, fenolasi e colina);
- composti estrogenici.
Benefici per la salute
Alcuni studi riportano come il Ginseng sia in grado di offrire benefici sia per la cura di patologie molto serie (tumori, ipertensione e diabete) che per quella di disturbi banali, dal raffreddore al miglioramento della funzione sessuale. Tuttavia la ricerca scientifica e lo studio dell’efficacia farmacologica del Ginseng sono ancora nelle fasi iniziali.
Aiuta memoria e concentrazione
Il Ginseng coreano, grazie alla presenza delle saponine, migliora la capacità intellettuale, di concentrazione, di calcolo e, più in generale, aumenta l’efficienza. Pazienti malati di Alzheimer trattati con Ginseng hanno mostrato un importante miglioramento delle funzioni cognitive oltre al recupero della memoria. I responsabili di queste proprietà sono i Ginsenosidi (Rb1 e Rg1).
Analgesico naturale
Antitumorale
Ginseng asiatico
Studi epidemiologici sugli effetti del Ginseng coreano mostrano che chi lo assume regolarmente ha meno probabilità di contrarre il tumore dello stomaco, del fegato e dei polmoni rispetto a chi non lo assume. Le sostanze che posseggono questi effetti antitumorali sono la saponina e il ginsenoside Rp1.
Ginseng Americano
A causa della maggiore concentrazione totale di ginsenoside, il Ginseng americano possiede un potenziale anticancro più forte rispetto al Ginseng asiatico in quanto potenzia l’effetto chemiopreventivo, oltre a procurare un miglioramento nella sensazione di stanchezza correlata a questa patologia.
Ginseng contro il diabete
Sia il Ginseng asiatico che la radice di Ginseng americano hanno mostrato effetti ipoglicemici. La saponina asiatica e il ginsenoside Rh2, presenti in entrambe le specie, hanno la capacità di ridurre la glicemia alta migliorando conseguentemente il diabete. Il trattamento a base di estratti di foglie e bacche di Ginseng americano riduce la glicemia a digiuno, migliora lo smaltimento del glucosio e riduce il peso corporeo.
Ottimo per il fegato
Il Ginseng coreano protegge il fegato dai danni indotti dalle sostanze tossiche e ne promuove la rigenerazione. La capacità di disintossicazione dall’alcool lo rende un perfetto trattamento nel caso in cui se ne sia abusato.
Regolatore della pressione sanguigna
Si ritiene che l’assunzione di Ginseng sia pericolosa per chi soffre di ipertensione: questo è però inesatto, in quanto il Ginseng aumenta la pressione quando è bassa e la abbassa quando è alta!
Ginseng contro il colesterolo
La natura adattogena dei principi attivi del Ginseng, ma soprattutto i ginsenosidi, abbassano i livelli di LDL nel sangue (il colesterolo cattivo), uno dei fattori di rischio per la malattia coronarica. La radice di Ginseng americano, o l’estratto di bacche, sono invece ricchissimi di antiossidanti e svolgono anch’essi una funzione protettiva nei confronti del cuore.
Ginseng e sport
Alcuni studi osservazionali dimostrano come il Ginseng coreano migliori le prestazioni sportive e, nello stesso tempo, sia in grado di diminuire i tempi di recupero dalla fatica in test da sforzo. Nella pratica sportiva, ha prolungato i tempi di resistenza di alcuni atleti di nuoto. Inoltre sembra che l’assunzione continua di Ginseng rosso coreano sia in grado di prevenire l’anemia sportiva negli atleti.
Miglioramento della funzione sessuale
Test clinici confermano che la radice rossa coreana sia in grado di migliorare la funzione erettile e il desiderio sessuale.
Effetti sui sintomi della menopausa
Alcuni studi dimostrerebbero che l’assunzione del Ginseng sia molto utile per la gestione dei sintomi della menopausa. Una vera terapia alternativa naturale contro i cambiamenti di umore, la vampate di calore, l’insonnia, la secchezza vaginale, la sudorazione notturna e la diminuzione della libido. Questi effetti ormonali, simili a quelli prodotti dagli estrogeni, sono determinati, ancora una volta, dai ginsenosidi presenti nel Ginseng rosso.
Inibizione della crescita del virus dell’AIDS (HIV)
L’AIDS è una malattia cronica indotta da un retrovirus. Il Ginseng rosso coreano ha rivelato attività di inibizione della crescita del virus dell’HIV e di blocco della progressione della malattia. Responsabile di questa proprietà sono le saponine contenute nella preziosa radice.
Ginseng potente anti-age
Una produzione eccessiva di radicali liberi influisce notevolmente anche sull’aumento della perossidazione lipidica, un processo che porta al danneggiamento delle cellule tramite l’ossidazione e la successiva distruzione degli acidi grassi polinsaturi presenti nella membrana cellulare. Il Ginseng coreano è però un potente antiossidante capace di inibirla. Questa proprietà dipende dai composti fenolici e di poliacetilene contenuti nella radice.
Contrasta la caduta dei capelli
I principi attivi del Ginseng sarebbero in grado di migliorare l’apporto di ossigeno nella circolazione sanguigna: una proprietà che si rivela ottima anche per la buona funzionalità del bulbo pilifero. Insomma, Ginseng anche per contrastare la caduta dei capelli e l’alopecia!
Controindicazioni nell’uso del Ginseng
In caso di ipersensibilità accertata verso i componenti del Ginseng è bene evitarne l’uso.
Anche chi fa utilizzo di fluidificanti del sangue è bene che utilizzi il Ginseng con prudenza.
Infine il Ginseng deve essere utilizzato con le opportune precauzioni da parte di soggetti affetti da gravi malattie psichiatriche. In particolare si sono osservate interazioni con alcuni farmaci antidepressivi, come la fenelzina e la clomipramina.
Nei casi di insonnia è sufficiente evitarne l’uso nelle ore serali.
L’iperdosaggio può causare nausea, diarrea, mal di testa, orticaria e insonnia. Ma anche palpitazioni, dolore mammario, se non una vera e propria allergia. Meglio evitare periodi troppo lunghi di trattamento. Ad esempio si può assumere per due o tre mesi consecutivi, interrompendone il consumo per un mese prima di riprenderne l’assunzione per un nuovo ciclo.
Modalità d’uso
Il Ginseng si può trovare in commercio in diverse forme:
- allo stato fresco
- sotto forma di polvere
- in tavolette masticabili ricavate dalla radice
- sotto forma di compresse, contenenti gli estratti
- in pastiglie da sciogliere in bocca
- in granulato per soluzione orale
- come costituente di tisane, infusi o integratori alimentari
- in olio
- disciolto in alcool
- come aromatizzante in caffè e altre bevande.
Se la radice è allo stato fresco, è sufficiente tagliarne soltanto qualche fettina, che potrà bastare per il consumo di qualche giorno.
La dose consigliata di Ginseng corrisponde a 200 mg al giorno di estratto secco o da 0,5 a 2 g al giorno di radice secca, ma il dosaggio può variare a seconda del peso e della tollerabilità individuale verso il Ginseng.
Va assunto di mattina, preferibilmente al risveglio, e non dovrebbe essere mai preso nelle ore serali per evitare fenomeni di insonnia. Anche l’assunzione contemporanea di altre sostanze eccitanti (caffè, tè) è sconsigliata.
Varietà
Attualmente 14 piante, tra cui 12 specie e due tipologie interspecifiche, sono state riconosciute come membri del genere Panax.
Delle varie specie di Panax, il Ginseng coreano (ritenuto il migliore), cinese e americano sono i soli ad essere coltivati e sfruttati commercialmente. E’ quindi opportuno, quando si vuole acquistare il Ginseng, fare attenzione alla provenienza della preziosa radice.
Al momento dell’estrazione le radici sono bianche: è il trattamento di bollitura o di cottura al vapore che conferisce il tipico colore rosso al Ginseng.
Le preparazioni a base di Ginseng rosso vanno eseguite ad una temperatura controllata per evitare che vadano distrutti alcuni principi attivi.
Dove comprare il Ginseng
Può essere acquistato in erboristeria, in farmacia o nei negozi del commercio equo nelle varie forme in cui viene preparato e commercializzato.
È reperibile anche online, ma attenzione all’autenticità del prodotto e all’affidabilità del venditore.
Uso in cucina
La radice fresca di Ginseng prima di essere utilizzata va ben lavata.
Quindi può essere consumata cruda, oppure sottoposta ad una breve cottura a vapore non superiore ai cinque minuti in modo da renderla più morbida.
Si può affettare o grattugiare secondo le dosi consigliate e inserire in pietanze come zuppe e varie preparazioni salate oppure può essere usata per aromatizzare bevande come caffè, cioccolato, tisane, tè nero e tè verde.
La radice secca del Ginseng può essere utilizzata per la preparazione di infusi.