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Home » Nutrizione » Mangiar sano » Latte: proprietà, benefici e utilizzo in cucina

Latte: proprietà, benefici e utilizzo in cucina

Catia Penta di Catia Penta
28 Novembre 2020
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latte: proprietà, benefici e valori nutrizionali
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Sommario

  • Tipologie di latte
  • Valori nutrizionali
  • Benefici
  • Latte e tumori
  • Qual è la quantità giornaliera raccomandata?
  • Modalità d’uso e di assunzione
  • Non solo latte vaccino: gli altri latti di origine animale
  • Intolleranza al lattosio e alla caseina
  • Latte: guida all’acquisto
  • Utilizzi alternativi del latte
  • Il latte in cucina
  • Le ricette con il latte
  • 7 ricette col latte da provare

Il latte alimentare, secondo la legge, è il liquido bianco che si ottiene dalla mungitura regolare e completa delle mammelle di animali sani.

Con questo termine si intende quello proveniente esclusivamente dalle mucche. infatti, gli altri tipi necessitano della denominazione di specie, ad esempio quello di capra, di asina o quello di pecora.

Tra tutti le tipologie esistenti, quello vaccino” è il più diffuso in Occidente: è considerato, a ragione, un alimento completo, adatto anche nelle prime fasi di vita.

Le Università di Londra e di Mainz hanno dimostrato che fino a 7.000 anni fa gli Europei preistorici non digerivano questo alimento in quanto privi del gene specifico, comparso poi con lo sviluppo della pastorizia.

Latte: cos’è

Dal punto di vista chimico, è un’emulsione di acqua e grasso, contenente molti principi nutritivi.

Appena munto, il prodotto è quasi sterile ma si contamina a contatto con l’ambiente esterno. Quindi, per arrivare al consumatore, deve essere sottoposto a precisi processi di pulizia e di conservazione.

Subito dopo la mungitura, viene refrigerato ad una temperatura inferiore ai 4° C e trasportato alle centrali dove viene ripulito da corpi estranei attraverso filtri di ovatta.

Poi, segue l’omogeneizzazione, che avviene grazie ad un macchinario: i globuli di grasso vengono divisi in parti più piccole in modo che non si raggrumino nel tempo.

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latte: cos'è

Tipologie di latte

In base al suo contenuto di grasso, può essere classificato come “intero” (3,5%), “parzialmente scremato” (1,5-1,8%) o “scremato” (meno dello 0,3%).

A seconda dei trattamenti al calore, necessari per distruggere i microrganismi, in commercio troviamo poi le seguenti tipologie:

  • Fresco pastorizzato: esposto solo una volta a 72° C per 15 secondi, entro 48 ore dalla mungitura, si conserva in frigorifero per circa sei giorni e ha un ottimo valore nutritivo.
  • Pastorizzato: sottoposto a temperature elevate (oltre 80° C per 20 secondi), ha gusto più lieve, meno sieroproteine e una durata in frigorifero a discrezione del produttore.
  • Sterilizzato a lunga conservazione: con un doppio passaggio a 120° C per 15-20 minuti, si mantiene a temperatura ambiente per 180 giorni.
  • UHT: esposto all’Ultra High Temperature (140° C per al massimo 15 secondi), con una diminuzione delle vitamine B e calcio meno assimilabile, dura dai 3 ai 6 mesi a temperatura ambiente;
  • Microfiltrato: deriva da latte magro sottoposto a microfiltrazione per separare la parte liquida e proteica dai microrganismi responsabili di deterioramento. Per raggiungere questo scopo, viene fatto passare attraverso sottili filtri di ceramica che eliminano gli elementi dannosi più piccoli. Dopo essere stato omogeneizzato, può essere miscelato alla panna, per aumentare la percentuale di grasso. Infine il preparato viene pastorizzato per sanificarlo ulteriormente. Quello microfiltrato si caratterizza per la qualità simile a quella del latte appena munto. La sua conservazione è di circa 10 giorni.

Latte crudo

E’ il latte che non ha subito processi termici, per cui, dopo la mungitura, è stato solo refrigerato e messo in commercio sfuso.

L’opportunità di assumere questo prodotto è tema di dibattito. In Italia può essere venduto solo con la dicitura “da consumarsi previa bollitura”. In America l’organizzazione Food and Drug (per la sana alimentazione) lo ritiene un pericolo per la salute e suggerisce di pastorizzarlo.

Con il trattamento di pastorizzazione, vengono neutralizzati i microbi che possono essere la causa di gravi malattie, come la tubercolosi, la difterite e salmonellosi.

Studi voluti dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) hanno confermato le possibilità di contagio derivanti dal latte crudo. Quindi, è buona norma che lo evitino:

  • gestanti
  • bambini
  • anziani
  • immunodepressi.

Per il prodotto devono essere garantite le massime condizioni igieniche nel luogo di mungitura e un consumo entro due giorni, se non bollito. Allo stato naturale quello crudo contiene enzimi, lisozima e proteine non denaturati e sali minerali in forma più solubile. Invece, le sue vitamine termolabili risultano intatte.

Latte biologico

E’ un prodotto certificato perché ottenuto da vacche lasciate al pascolo. Per questo ha un maggior valore dietetico.

Il prodotto ha meno acidi grassi saturi, che in eccesso aumentano il colesterolo nel sangue, più acidi grassi mono e polinsaturi, ad effetto benefico sull’apparato cardiocircolatorio, e vitamina E, con funzione antiossidante.

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Latte in polvere

Quello in polvere viene ottenuto eliminando l’acqua. Prima l’essiccamento trasforma il liquido in piccole gocce che poi, esposte ad aria calda, evaporano e lasciano i granuli solidi sul fondo.

Le particelle in polvere vengono ridotte alla stessa dimensione perché possano solubilizzarsi meglio in un liquido.

Quindi, in mancanza di latte materno, può essere un’alternativa, che assicura i principi nutritivi per la crescita del bambino.

Ma, anche in età adulta può essere utilizzato in diverse preparazioni culinarie, per esempio come addensante.

latte: valori nutrizionali

Valori nutrizionali

Costituito in prevalenza da acqua (88%), il latte è caratterizzato da tre fondamentali principi nutritivi: zuccheri (4,8 %, in maggioranza lattosio), grassi (3,5 %, tra cui trigliceridi, fosfolipidi e colesterolo) e proteine (3,5 %, rappresentate soprattutto da caseina, lattoalbumina e lattoglobulina).

Inoltre, contiene molti sali minerali, in particolare:

  • calcio
  • fosforo
  • magnesio
  • potassio.

Tra le vitamine, prevalgono quelle liposolubili, che si sciolgono nei grassi. In particolare, è ricco di vitamina A, D, E e B1, B2, B3, B5 e B6.

Il contenuto calorico del latte di vacca è simile a quello di donna, pari a 650-680 calorie per litro (latte intero).

Per la composizione nutrizionale, qualunque tipo risulta l’alimento più adeguato per i lattanti e quello di vacca per tutti.

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Composizione

  • Acqua: g 87
  • proteine: g 3,3
  • lipidi: g 3,6
  • colesterolo mg: 11
  • zuccheri solubili: g 4,9

Sali minerali

  • Sodio: mg 50
  • Potassio: mg 150
  • Ferro: 0,1
  • Calcio: mg 119
  • fosforo: mg 93
  • magnesio: mg 12
  • selenio: µg 1,6

Vitamine liposolubili

  • Vitamina A: µg 37
  • Vitamina C: mg 1

*Valori per 100 g di latte intero pastorizzato.

latte: valori nutrizionali

Benefici

Ecco tutti benefici di questa bevanda preziosa:

  • è un alimento a bassa densità energetica e ad elevata densità nutrizionale, per cui apporta poche calorie e numerosi nutrienti.
  • Il lattosio, zucchero del latte, fornisce energia di rapido impiego ed è necessario per il sistema nervoso perché partecipa alla struttura della mielina, guaina protettiva delle fibre nervose.
  • Durante lo sviluppo, contribuisce alla crescita di ossa e denti, per l’elevata presenza di calcio e vitamina D.
  • In età avanzata, assunto regolarmente, aiuta a prevenire l’osteoporosi, ovvero la decalcificazione delle ossa legata all’invecchiamento.
  • Il calcio del latte è molto più disponibile di quello di altri alimenti e dell’acqua e ben assimilato grazie al fosforo presente.
  • Il contenuto di colesterolo non deve preoccupare. infatti, bevendo in un giorno un litro di latte intero si accumulano solo 140 mg di questa sostanza, meno della metà del massimo consigliato (300 mg).
  • Bevuto caldo e con il miele, combatte la tosse.
  • Se contiene fermenti lattici, può ricostituire la flora batterica intestinale danneggiata, come dopo una terapia antibiotica.
  • Secondo l’Università dell’Hawaii, grazie al calcio, nelle dose di un bicchiere al giorno, aumenta la capacità dell’organismo di bruciare i grassi in eccesso e aiuta a mantenere il peso forma.

Le ultime ricerche scientifiche sul latte

Ecco cosa dicono le ricerche più recenti:

  • un recente studio pubblicato su Lancet e condotto per 9 anni su 139.000 persone, associa l’assunzione di latte e yogurt (2- 3 porzioni al giorno) ad un minor rischio di mortalità e di patologie cardiovascolari.
  • Uno studio condotto su persone con diabete di tipo 2 ha dimostrato che berlo a colazione aiuta a tenere sotto controllo la glicemia.
  • Il consumo di questo alimento potrebbe abbassare il rischio di tumore al colon retto, il tumore più diffuso nei paesi occidentali. Questo probabilmente per il contenuto in calcio, capace di legare i fattori infiammatori degli acidi biliari e per la presenza di acido linoleico coniugato e di acido butirrico, che hanno effetto anticancro.
  • L’assunzione di latte in adeguate quantità previene l’aumento della pressione grazie alla presenza di potassio, calcio e di alcuni peptidi bioattivi.
  • Quello intero è stato promosso dalla Cornell University americana perché ricco di proteina MBP, scudo per le ossa, e di CLA (acidi linoleici coniugati), antiossidanti esclusivi dei ruminanti, che potrebbero contrastare alcuni tumori, come quello della cute.
  • Secondo la Scandinavian Clinic Research della Norvegia, può facilitare la riduzione della massa grassa ed evitare l’effetto “yo-yo” di molte diete.

Latte e tumori

Per anni il suo consumo è stata associata al rischio di sviluppare alcuni tumori, anche se tutti gli studi scientifici hanno dichiarato falsa questa affermazione. La realtà, infatti, è diversa.

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Ci sono una serie di studi di società scientifiche oncologiche che hanno evidenziato come, nel caso del tumore del colon retto o della vescica, la presenza di calcio in questo alimento sia considerata addirittura un fattore protettivo.

Invece, ci sono altri studi sul tumore al seno che sconsigliano il consumo. In chi ha avuto questa patologia, le indicazioni riferiscono di evitarlo perché la presenza di estrogeni e di altri fattori potrebbe rappresentare un fattore di rischio di recidiva.

Qual è la quantità giornaliera raccomandata?

Non esiste una quantità giornaliera raccomandata di latte perché dipende dalla presenza degli altri derivati nell’alimentazione quotidiana.

Si può dire che 200 cc di latte al giorno sono una buona base di partenza. E’ importante garantire nell’arco della giornata una quota di calcio adeguata, per la quale esistono delle quantità raccomandate dai LARN (livelli di riferimento per la popolazione italiana per l’assunzione dei nutrienti).

100 g di latte intero contengono 119 mg di calcio, quindi si stima che un bicchiere fornisca 1/3 del fabbisogno giornaliero raccomandato di calcio.

Modalità d’uso e di assunzione

Può essere consumato direttamente come bevanda, caldo o freddo, in ogni stagione. In aggiunta al caffè, nell’orzo o nel tè, con zucchero o meno, è il protagonista della colazione all’italiana.

Freddo, frullato con ghiaccio tritato, frutta o cacao oppure caffè diventa un “frappè”, bibita cremosa, dissetante e tonificante, ottima d’estate.

Bollente, mescolato a tuorli d’uovo sbattuti e zucchero, produce una bevanda energetica, il “latte di gallina”, utile nella crescita, ai convalescenti e agli sportivi.

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Perfetto come merenda o bevanda reidratante, è d’aiuto dopo l’attività fisica.

Non solo latte vaccino: gli altri latti di origine animale

  • Caprino: simile a quello vaccino, di sapore marcato, è il più ricco di sieroproteine, meglio digeribili, con abbondanza di taurina, energizzante, e di minerali. Per i suoi piccoli coaguli friabili, è abbastanza tollerato da tutti.
  • Pecora: con intenso sapore, dovuto ad acidi grassi volatili, è energetico e ipercalorico (103 kcal/100 ml). Crudo o fresco pastorizzato, si trova presso i produttori o nei negozi del “naturale”, destinato soprattutto ad un consumo voluttuario.

Latte d’asina

Gli antichi conoscevano bene le virtù e le proprietà del latte d’asina, soprattutto per via della sua somiglianza, per sapore e composizione, al latte materno.

Oggi quello d’asina è stato riscoperto e il suo impiego è molto aumentato proprio per aiutare i bambini che soffrono di allergia alle proteine del latte vaccino e che non possono essere allattati.

differenze tra latte d’asina e latte materno

Il latte d’asina, da un punto di vista nutrizionale, ha una composizione simile a quello materno sia per il contenuto di proteine che per quello di sali minerali.

Ciò che rende simile quello d’asina a quello materno è il ridotto contenuto di caseine, ovvero quelle proteine che possono indurre allergie nei lattanti e nei bambini. Quindi, se viene meno la possibilità di allattare al seno il bambino e il consumo di latte vaccino provoca allergie, può diventare una valida alternativa. 

La differenza più grande è invece nel contenuto di grassi, che nel primo è nettamente inferiore. Proprio lo scarso contenuto di grassi di quello d’asina rende necessaria una integrazione lipidica, soprattutto se viene utilizzato nei lattanti.

Ma quello che rende davvero speciale il latte di asina, oltre al suo sapore dolce e delicato dovuto al lattosio, è la grande quantità di lisozima, un antimicrobico naturale che aiuta a prevenire le infezioni gastrointestinali.

fa bene agli anziani e sportivi

Gli anziani possono trarre beneficio dal suo consumo perché il suo elevato contenuto di lattosio favorisce l’assorbimento del calcio, minerale fondamentale per la mineralizzazione delle ossa.

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Anche per gli atleti questo alimento si rivela molto utile: un integratore perfetto in grado di migliorare rendimenti e prestazioni.

Inoltre, è perfetto anche in situazioni delicate come:

  • problemi di crescita
  • problemi alimentari
  • convalescenza
  • periodi di transizione, come adolescenza, menopausa e terza età.

Intolleranza al lattosio e alla caseina

Come gli avi preistorici, un terzo degli individui contemporanei non possiede l’enzima lattasi che scinde il lattosio, principale zucchero del latte, in glucosio e galattosio, più digeribili.

L’intolleranza al lattosio, legata a fattori ereditari o acquisiti (come una lunga astinenza dalla sua assunzione), provoca disturbi, tra cui gonfiori e alterazioni dell’intestino.

Per chi soffre di questo problema, sono disponibili i latti “delattosati” ad alta digeribilità: si tratta di prodotti in cui il lattosio è già pre-digerito, ovvero diviso nei due zuccheri semplici, facilmente assimilabili.

In Italia, l’8% degli adulti e il 3% dei bambini sono intolleranti alle sue proteine: in questo caso si scatenano allergie più o meno severe.

Fastidi gastrici, cefalee, eczemi e asma possono colpire chi non sopporta la caseina, che attiva il sistema immunitario provocando sintomi fino allo shock anafilattico.

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Questa proteina è difficile da digerire poiché forma nello stomaco un grosso coagulo a causa dell’acidità.

Bere a piccoli sorsi o mescolarlo con cibi solidi permette di frammentare l’ammasso e migliorare la digestione di questo alimento.

Bevande vegetali: le alternative per gli intolleranti al lattosio

Per legge, le bevande vegetali non si possono più definire latte, bensì “bevande di…” perché ottenuti dalla spremitura di legumi, semi e cereali.

Di sapore dolce, si possono gustare a colazione o come bibita, ma non dovrebbero rimpiazzare il latte in cucina in quanto con l’ebollizione si possono alterare e perdono nutrienti. Anche dal punto di vista nutrizionale, hanno caratteristiche diverse dal latte animale, di cui comunque possono rappresentare dei sostituti in caso di patologie che ne impediscono il consumo.

Privi di caseina e di lattosio, sono consigliabili ad allergici e intolleranti e, per l’assenza di colesterolo, alle persone con alti tassi di lipidi nel sangue. Attenzione al glutine, per chi soffre di celiachia, nei derivati di frumento, farro, avena e kamut. Al contrario, le bevande di soia, mandorle e riso possono essere consumate anche dai celiaci. Vediamo questi prodotti più in dettaglio a partire dai loro ingredienti:

• Soia: è la bevanda più proteica e povera di grassi e di zuccheri. In confronto al latte animale ha un buon patrimonio vitaminico ma meno minerali, soprattutto calcio. E’ antiacido e potrebbe prevenire l’anemia. Il succo, di preferenza OGM-free, contiene zuccheri, a volta causa di sintomi analoghi all’intolleranza al lattosio.

• Mandorla: questa bevanda,non troppo calorica, la più lipidica della categoria, concentra fibre, vitamine e calcio, contro il colesterolo e l’invecchiamento.

• Cereali: le bevande derivate dai cereali possono essere a base di avena, orzo o riso. Sono le più energetiche e ricche di zuccheri. Spesso sono addizionate con oli, non sempre benefici.

• Cocco: ottenuto dalla polpa macinata, è ipercalorico e carico di grassi saturi, quindi è consigliabile non berlo regolarmente ma riservarlo alla preparazione di dolci. Oggi si trova in commercio il succo di noce di cocco verde, valido per intolleranti e allergici. Questo “fluido vitale”, ricavato dal frutto di una palma nana del Brasile, avrebbe una composizione analoga a quello del latte materno. Privo di grassi e con minerali in proporzione bilanciata, potrebbe facilitare la reidratazione e la disintossicazione.

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latte: quale scegliere

Latte: guida all’acquisto

Il tipo UHT intero, con discreti valori nutrizionali e organolettici, va bene per tutti, esclusi gli intolleranti.

Il latte parzialmente scremato mantiene gli stessi principi nutritivi di quello intero, anche se in quantità inferiore: è ideale per tutti coloro che soffrono di ipertensione perché privo di sodio.

Inoltre, quello scremato ha pochi grassi, sodio e meno calorie, 36 per 100 grammi. Quindi, è indicato nelle diete e per chi deve limitare l’assunzione di lipidi.

Qualunque tipo di latte si trova nei supermercati: sullo scaffale se a lunga conservazione e nel banco frigorifero se fresco.

Come leggere le etichette del latte

In etichetta deve essere riportato il tipo di trattamento utilizzato, con la specifica latte “intero”, “parzialmente scremato” o “scremato”.

Altre diciture che devono essere presenti in etichetta sono:

  • denominazione di vendita, cioè il nome legale attribuito dalla legge al latte, ad esempio “latte fresco pastorizzato”: dà indicazioni sul trattamento a cui il prodotto è stato sottoposto e specifica se è intero, parzialmente scremato o scremato.
  • Data di confezionamento: questa informazione è facoltativa.
  • data di scadenza o il termine minimo di conservazione. Nel primo caso, si tratta della data oltre la quale il prodotto non può essere consumato perché potrebbe aver sviluppato batteri che lo rendono nocivo per la salute: Invece, nel secondo caso, si tratta del termine oltre il quale il prodotto può ancora essere consumato, ma potrebbe aver perso le sue proprietà specifiche. La durata del latte dipende dal tipo di trattamento a cui è stato sottoposto: nel caso del latte fresco, per esempio, di solito è di 6 giorni.
  • Temperatura di conservazione: questa indicazione è obbligatoria per il latte fresco, facoltativa per quello confezionato.
  • Quantità: indica la quantità netta di latte contenuta nella confezione;
  • Paese di provenienza: indica l’origine del latte, specificando sia il paese di mungitura che quello di trasformazione (se le due informazioni coincidono, è presente una sola dicitura, tipo “origine del latte”);
  • Tabella nutrizionale: dà indicazioni sui valori nutrizionali come apporto calorico, contenuto di grassi, carboidrati, proteine, fibre e sali minerali.

Utilizzi alternativi del latte

Nutriente e detergente per la pelle, il latte in cosmesi viene usato soprattutto nelle creme e per i latti detergenti.

In casa, è possibile realizzare bagni ammorbidenti, ma anche veri e propri cosmetici.

Latte detergente per il viso

Ecco la ricetta per preparare un latte detergente naturale, economico, ma soprattutto efficace.

Ingredienti:

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  • 150 ml di latte
  • 1 cucchiaino di fiori di camomilla
  • un cucchiaio di foglie di menta
  • 1 cucchiaino di miele

Preparazione:

Versa il latte, i fiori e le foglioline di menta in un recipiente e mettilo a bagnomaria per circa 30 minuti, il tempo necessario perchè il latte assorba gli elementi nutritivi della menta e della camomilla. Mescola il composto di tanto in tanto.

Filtra il composto ottenuto con un colino e lasciarlo raffreddare. Aggiungi il miele e mescola.

Il latte detergente ottenuto deve essere conservato in frigorifero per non più di 4 giorni.

Bagno di latte e miele

Per un bagno che sia non solo rilassante ma nutriente, idratante e illuminante per la pelle, ecco gli ingredienti perfetti:

  • mezza tazza di miele
  • 1/2 tazza di latte in polvere
  • mezza tazza di olio d’oliva
  • 1 cucchiaino del tuo olio essenziale profumato

Preparazione:

Amalgama in una ciotola tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo. Metti da parte una piccola quantità e versa il resto nella vasca piena d’acqua. Prima di immergerti, spalma sul corpo il composto che avevi messo da parte in modo che la tua pelle possa”catturare” fino in fondo le preziose proprietà del latte.

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Latte d’asina o l’oro bianco della cosmesi

C’era una volta Cleopatra, l’ultima regina della dinastia tolemaica nota per le sue doti intellettuali ma ancor di più per la sua bellezza, che sembra curasse con estrema attenzione. Ovviamente, per prendersi cura della propria immagine, all’epoca si poteva accedere solo ai frutti e agli elementi che offriva la natura: fango, argilla, miele, oli, latte. Per rendere la pelle liscia, splendente e morbida veniva utilizzato il latte d’asina.

La leggenda narra che fossero necessarie 700 asine per fornire la quantità giusta di oro bianco per il bagno quotidiano di Cleopatra! Torto non aveva la bella regina: anche la scienza moderna conferma che il latte di asina sia ottimo per eliminare disturbi quali la psoriasi, l’acne, l’eczema e dermatiti di vario genere.

Lozione “fai da te” a base di latte d’asina

Se hai la pelle grassa, o mista, ti suggeriamo la lozione, dolcemente esfoliante, a base di latte di asina: morbida e nutriente.

Ingredienti:

  • 20 ml di latte d’asina
  • 2 gocce di olio essenziale di carota.

Preparazione:

In un pentolino versa il latte e le gocce di olio essenziale alla carota. Utilizza il composto la sera, prima di andare a letto, per completare la pulizia del viso. Rimarrai molto soddisfatta dall’effetto delicatamente esfoliante e tonico di questa lozione naturale al 100%.

Maschera con latte d’asina

Ecco come preparare una maschera a base di latte d’asina, perfetta per idratare la pelle secca e nutrirla in profondità.

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Ingredienti:

  • 1 cucchiaio di miele
  • 2 cucchiai di latte di asina

Preparazione:

Mescola il miele e il latte: applica il composto così ottenuto sul viso per circa 15 minuti. Risciacqua con acqua tiepida: noterai subito come la pelle del tuo viso sarà più morbida e tonica.

Il bagno di Cleopatra

Certo, seguire la ricetta originale di Cleopatra sarebbe davvero molto costoso e anche poco sostenibile, ma quello che ti proponiamo è un bagno “stile” Cleopatra, ugualmente molto efficace:

Ingredienti:

  • 250 ml di latte d’asina.

Preparazione

Riempi la vasca per un quarto d’acqua poi versa il latte. Mescola e immergiti: aiutati con una spugna per cospargere tutto il corpo con il liquido. Un suggerimento antico per un momento di dolcezza e benessere davvero speciale.

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Il latte in cucina

In cucina, è un ingrediente molto versatile e si presta alla preparazione di numerosi piatti.

Può essere usato sia freddo o a temperatura ambiente, sia caldo: è importante ricordare che il calore intenso, come nella bollitura, lo impoverisce dal punto di vista nutrizionale, perché fa diminuire il calcio e coagula le proteine, che diventano così inutilizzabili.

Se serve cuocerlo sul fuoco, è quindi preferibile il latte UHT che ha già subito perdite nutritive.

Le ricette con il latte

E’ l’ingrediente indispensabile per molte salse, tra cui la besciamella, e di primi piatti, come il riso al latte.

Si usa anche per preparare gelati, molte ricette di pasticceria e anche arrosti, ad esempio con la carne di maiale. Serve anche per cuocere alcuni pesci, come il baccalà alla vicentina, e per dissalarne altri, in particolare le aringhe.

Protagonista di creme e purè, il latte viene esaltato anche dalla frutta, ad esempio nelle bavaresi e nei budini.

Insieme alla curcuma, è anche utilizzato per preparare una bevanda che, secondo la medicina Ayurvedica, ha moltissimi benefici ed effetti antinfiammatori e antiossidanti, il latte d’oro.

In presenza di intolleranze, il latte nelle ricette può essere sostituito da bevande vegetali: per esempio la bevanda a base di soia può essere usata per preparare una maionese senza uova, il latte di avena può sostituire il latte vaccino nella besciamella o negli smoothie, il latte di mandorle è ottimo nei dolci, a cui conferisce un aroma molto particolare.

Le bevande vegetali sono anche un ingrediente di molte ricette esotiche, dal pollo al latte di cocco della tradizione indiana ai gamberi al latte di cocco della cucina vietnamita.

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7 ricette col latte da provare

1 – Besciamella light senza burro

 latte besciamella light

Ingredienti per 6 persone:

Calorie totali: 512 kcal / Calorie a persona: 85 Kcal

  • 250 g di latte parzialmente scremato
  • 250 g di acqua
  • 25 g di olio extravergine di oliva
  • 50 g di farina 00
  • sale q.b.
  • noce moscata facoltativa

Scopri come preparare la besciamella light

2 – Crema pasticcera

latte: crema pasticcera light

Calorie totali: 916 kcal / Calorie a persona: 114 kcal

Ingredienti per 8 persone:

  • 4 tuorli medi
  • 80 g di zucchero
  • 300 g di latte parzialmente scremato
  • 100 g di acqua
  • 60 g di farina 00
  • 1 limone, la scorza

Ecco come preparare la crema pasticcera light.

3 – Smoothie al latte di avena, datteri e banane

latte: smoothie latte avena, datteri, banane

Calorie totali: 283 kcal / Calorie a persona: 141 kcal

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Ingredienti per 2 persone:

  • 2 banane
  • 120 g di latte di avena
  • 30 g di datteri morbidi (Tipo medjoul) senza nocciolo
  • 1 stecca di vaniglia

Per guarnire:

  • 2 fragole
  • 4 lamponi
  • 10 g di mirtilli
  • 1 albicocca

Scopri come preparare lo smoothie al latte di avena, datteri e banane.

4 – Pollo al latte di cocco con riso

latte ricette pollo latte di cocco e riso

Calorie totali: 1860 kcal / Calorie a persona: 370

Ingredienti per 5 persone:

  • 500 g di petto di pollo
  • 300 ml di latte di cocco
  • 300 ml di passata di pomodoro
  • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
  • 1 spicchio di aglio
  • 100 g di riso selvaggio
  • 100 g di riso basmati
  • sale q.b
  • pepe q.b

Scopri come preparare il pollo al latte di cocco con riso.

5 – Muffin con latte di mandorle e semi di papavero

latte ricette muffin latte mandorle

Calorie totali: 1800 kcal / Calorie a persona (1 muffin): 150 kcal

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Ingredienti per 12 muffin:

  • 200 g di farina di riso consentita
  • 50 g di farina di grano saraceno finissima consentita
  • 100 ml di latte di mandorle consentito
  • 100 g di mousse di mele
  • 60 ml di olio di riso
  • 50 g di zucchero di canna
  • 75 g di miele
  • 3 cucchiai di semi di papavero
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 8 g di lievito per dolci consentito
  • sale q.b.

Scopri come preparare i muffin alle mandorle e semi di papavero.

6 – Yogurt di soia fatto in casa senza yogurtiera

latte ricette yogurt di soia fatto in casa senza yogurtiera

Calorie totali: 352 kcal / Calorie a porzione: 88 kcal

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 litro di latte di soia
  • 3 cucchiai di yogurt di soia

Scopri come preparare lo yogurt di soia fatto in casa senza yogurtiera.

7 – Latte d’oro

latte d'oro con pepe nero e curcuma

Calorie: 220

Ingredienti per 1 persona

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Per la pasta di curcuma

  • 1/4 tazza di curcuma biologica in polvere (30 g circa)
  • 1/2 cucchiaino pepe nero macinato
  • 1/2 acqua naturale tazza
  • 1 contenitore in vetro

Per il latte d’oro

  • 125 ml latte vaccino
  • 1 cucchiaio olio di cocco o olio extravergine d’oliva
  • 1/2 cucchiaino pasta di curcuma
  • 1 cucchiaio miele.

Scopri come preparare il latte d’oro.

Con la consulenza di Rosanna Ercole, divulgatrice della nutrizione.

Fonte:

  1. CREA – Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.

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latte: cos'è, proprietà, benefici e usi in cucina

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Catia Penta

Catia Penta

Laureata in storia della critica letteraria, dal 1989 collaboro come autrice testi in RAI gestendo i contenuti di spazi televisivi molti dei quali dedicati a salute e benessere. Ho collaborato con il Gambero Rosso Channel seguendo, in qualità di autrice, le trasmissioni degli chef più accreditati. Per Melarossa mi occupo di tematiche focalizzate sull’alimentazione sana, sulla dieta e sulle patologie/disfunzioni legate al cibo.

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