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Aerofagia: cause, sintomi e rimedi per combatterla

Federica Silva by Federica Silva
22 Novembre 2020
in Salute
aerofagia: sintomi, cause, cura e dieta da stampare
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Sommario

  • Aerofagia: che cos’è
  • Aerofagia: cause
  • Aerofagia: sintomi
  • Come si cura l’aerofagia: rimedi
  • Cosa mangiare: dieta per l’aerofagia
  • Come prevenire l’aerofagia
  • Conclusioni

L’aerofagia è un fenomeno fisiologico che si manifesta con un’ingestione d’aria eccessiva.  Di conseguenza, l’aria si accumula nell’esofago e a volte nello stomaco quando bevi o mangi.

Questo accumulo d’aria  scatena una sensazione di gonfiore addominale ed eruttamento: i due sintomi dell’aerofagia. La pancia gonfia, o aria nella pancia, è un disturbo molto frequente sia nei bambini, che negli adulti e donne in gravidanza. In effetti, affligge quasi un quarto della popolazione adulta e in media il 7% dei bambini.

Scopri allora cos’è l’aerofagia, le cause, i sintomi e i rimedi per combatterla.

Aerofagia: che cos’è

Aerofagia letteralmente vuol dire “mangiare aria”, una parola che ben descrive uno dei principali meccanismi che portano a ritrovarsi con la pancia gonfia dopo i pasti o in altri momenti della giornata. Ma come e perché si “mangia aria”?

Dal punto di vista medico l’aerofagia è l’eccessiva e ripetuta deglutizione e ingestione di aria che finisce direttamente nello stomaco. Normalmente si tende a “inghiottire” aria quando si mangia, parla e addirittura ride.

Ogni volta che parliamo, mangiamo o beviamo, inghiottiamo anche aria, che può accumularsi nello stomaco se non è riassorbita o eliminata dall’esofago o dall’intestino.

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L’aria nella pancia è comunque un fenomeno del tutto fisiologico che non crea particolari problemi. Tuttavia, un’eccessiva ingestione d’aria può causare gonfiore, crampi e disturbi intestinali.

L’aerofagia diventa più problematica se si aggiunge alla quantità di aria ingerita anche l’eccessiva produzione di aria durante la digestione, legata a condizioni organiche come la sindrome del colon irritabile o la dispepsia funzionale.

Conoscere le cause e i sintomi dell’aerofagia è quindi essenziale per prevenirne gli effetti negativi e il disagio. Cambiamenti nella dieta, rimedi naturali e farmaci nei casi più seri, possono alleviare i sintomi e migliorare la digestione.

Aerofagia: cause

Le cause dell’aerofagia, delle eruttazioni, del gonfiore addominale e del meteorismo sono molto diverse tra loro, con un differente grado di severità e di rischi per la salute.

Spesso ci sono abitudini alimentari scorrette o intolleranze non identificate verso specifici nutrienti, come il lattosio o il glutine, come nel caso della celiachia. Ma può esserci anche un disturbo funzionale dell’apparato gastro-intestinale.

Qualche volta anche particolari stati psicologici come ansia, stress o depressione possono influenzare negativamente il processo digestivo.

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In altri casi, invece, l’aerofagia può dipendere da malattie più serie che devono essere trattate con una terapia mirata.

Quindi, se il gonfiore addominale, bruciore di stomaco, nausea, crampi o uno stato di malessere intestinale con stitichezza o diarrea si manifestano senza un motivo evidente, e tendono a persistere per più di due settimane, è bene sentire il parere del proprio medico.

Tra le condizioni che possono causare un gonfiore addominale significativo, ci sono:

  • Reflusso gastroesofageo.
  • Allergie alimentari.
  • Ernia iatale.
  • Ulcera peptica.
  • Sindrome del colon irritabile.
  • Disturbi del comportamento alimentare.
  • Sindrome da malassorbimento.
  • Malattie infiammatorie intestinali (come colite ulcerosa e malattia di Crohn).

Aerofagia: sintomi

Quali sono i sintomi dell’aerofagia? Partiamo dall’inizio. L’aria che naturalmente si forma nello stomaco o nell’intestino in genere è riassorbita o espulsa, sia durante il giorno o la notte, e non crea grandi problemi.

Quando, invece, il processo digestivo e di fermentazione da parte della flora batterica intestinale porta alla formazione di significativi livelli di gas intestinali, possono manifestarsi sintomi non solo fastidiosi ma anche imbarazzanti se ci si trova in presenza di altre persone.

I sintomi dell’aerofagia quindi comprendono una sensazione di eccessiva pienezza, fastidio e tensione addominale, spesso associati alla pancia gonfia. Inoltre, il gonfiore a livello dello stomaco può interferire con il battito cardiaco, causando in alcuni casi tachicardia.

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Sono molto più difficili da tollerare e da “mascherare”, invece, i sintomi correlati all’espulsione più o meno improvvisa e poco controllabile dell’aria contenuta in stomaco e intestino.

Con la pancia piena d’aria e il bisogno impellente di eliminarla, se si è in situazioni sociali come un pranzo con i colleghi, il disagio diventa davvero difficile da gestire.

Se si va poi a pranzo, tutto si amplifica, perché mangiare introduce altra aria e il cibo rende ancora più difficile la situazione. Senza considerare l’imbarazzo di dover espellere i gas intestinali e il dolore alla pancia. Sebbene l’eruttazione e la flatulenza siano del tutto normali, in pubblico e nei contesti sociali possono creare tanto imbarazzo.

Differenza tra aerofagia, meteorismo e flatulenza

Sono tutte condizioni gastrointestinali spesso confuse, ma che differiscono tra loro per le cause e per come si manifestano.

L’aerofagia si verifica quando l’aria è involontariamente inghiottita durante i pasti, mentre il meteorismo è causato dalla fermentazione di certi alimenti nell’intestino, producendo gas. La flatulenza, invece, è l’espulsione di gas attraverso il retto.

Come si cura l’aerofagia: rimedi

I rimedi per l’aerofagia possono comprendere farmaci che contengono dimeticone o simeticone, cioè composti che stimolano la motilità del tubo digerente e scompongono le bolle di gas che causano la sensazione di pancia gonfia tipica dell’aerofagia. In questo modo ne facilitano il riassorbimento e l’espulsione. Si riduce quindi l’ingombro dato dai gas e il gonfiore, nonché gli altri disagi associati.

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Un altro rimedio per il gonfiore è il carbone vegetale, prodotto da legni naturali selezionati e sottoposti a specifici procedimenti di combustione. Il carbone vegetale è piuttosto efficace poiché è in grado di “sequestrare” e assorbire i gas intestinali. Inoltre, solitamente è ben tollerato.

Va assunto con regolarità, lontano dai pasti, ma è necessario avvisare il medico se si segue già una terapia farmacologica, poiché il carbone vegetale può ridurre l’assorbimento di diversi principi attivi dei medicinali e degli integratori alimentari.

Ci sono però anche altri rimedi naturali per contrastare l’aerofagia privi di controindicazioni e ben tollerati.

Ad esempio, sono ottime le tisane al finocchio, alla melissa, all’anice, alla menta o un tè leggero con un po’ di limone. Aiutano la digestione e a prevenire il gonfiore addominale.

Anche il succo di pompelmo ha una sua efficacia, ma occorre fare attenzione se si soffre di acidità e bruciore di stomaco o di reflusso.

Aerofagia: altri rimedi naturali

Spesso il gonfiore addominale è anche legato ad una situazione di stress, perché l’ansia scatena un’energia negativa che si ripercuote sulla pancia.

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Respirare bene è fondamentale perché assicura la giusta ossigenazione ad ogni cellula dell’organismo, libera il corpo dall’anidride carbonica e fa bene anche al benessere della tua pancia.

La respirazione addominale poi è un’auto-massaggio naturale e un modo per sgonfiarsi. Prova ad abituarti a praticare una respirazione lenta e diaframmatica. Per capire come respirare con il diaframma, quando inspiri devi gonfiare solo la pancia e non il torace.

Anche lo sport può essere di aiuto. È un modo salutare per staccare la spina e sentirti meno stressata. Se hai una vita sedentaria e soffri di aerofagia, il consiglio è di iniziare a fare sport.

Molto utile è anche lo yoga, meditazione, passeggiate all’aria aperta possibilmente in mezzo alla natura.

Infine, dopo mangiato, fai una passeggiata anche breve, così da aiutare la digestione ed evitare la formazione di blocchi e gas.

Ayuveda e fiori di Bach

Ci vengono in aiuto anche erbe e rimedi indiani della tradizione Ayurvedica tra cui:

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  • Kalonji (Nigella Sativa): versare 1 cucchiaio in acqua bollente e lasciare in infusione per 5 minuti. In Asia si usa nell’impasto per fare il pane proprio per contrastare il gonfiore addominale che crea il lievito.
  • Kadu (Helleborus): aiuta a eliminare funghi e batteri intestinali che possono causare gas e gonfiore.
  • Olio di sesamo: massaggiare con qualche goccia la pancia in senso orario per diversi minuti.

I fiori di Bach, invece, sono rimedi che riequilibrano psiche e corpo. Si assumono in genere per via orale, poche gocce più volte al giorno, oppure dilurite in mezzo litro d’acqua.

Si consigliano i seguenti rimedi:

  • Crab Apple per allergie e intolleranze alimentari.
  • Aspen per i disturbi gastrici.
  • Cherry Plum per gonfiori e fermentazioni intestinali
  • Oak, vine e Impatiens per contrastare lo stress.

Integratori per aerofagia

Gli integratori possono essere un valido aiuto perché sono composti da diverse sostanze che agiscono in sinergia e favoriscono la digestione come quelli a base di finocchio, carciofo, polvere di riso, enzimi digestivi e citrati.

Il finocchio, infatti, agisce proprio sull’accumulo di gas a livello gastrointestinale. Invece, gli enzimi supportano l’attività degli enzimi digestivi già presenti nell’organismo, mentre la polvere di riso controlla l’acidità gastrica.

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Consigli per prevenire l’aerofagia

Altri rimedi anti-aerofagia sono di tipo comportamentale. In particolare:

  • Mangiare con calma e senza fretta.
  • Masticare lentamente e a bocca chiusa.
  • Bere a piccoli sorsi.
  • Non parlare mentre si beve o mangia.
  • Non mangiare un nuovo boccone finché non hai deglutito il precedente.
  • Mangiare da seduti, comodi, con la schiena diritta, per favorire la discesa del cibo nello stomaco.
  • Fare due passi dopo ogni pasto.

Aerofagia in gravidanza

È molto comune soffrire di aerofagia nel periodo di gravidanza. Infatti, il corpo e le sue funzioni devono adattarsi alla nuova condizione fisiologica. L’intestino cambia sotto tutti gli aspetti (chimico, ormonale, meccanico) e di conseguenza, la sua funzionalità cambia.

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Gli squilibri ormonali, soprattutto l’aumento di progesterone cui sei sottoposta, causano anche squilibri all’apparato gastrointestinale. Il progesterone è un ormone che ha il compito di rilassare i tessuti della muscolatura liscia e di conseguenza anche quelli che formano l’apparato gastrointestinale.

Questo rilassamento provoca un rallentamento della digestione con formazione di gas e flatulenza. Inoltre, Il gas intestinale è anche causato dal rallentamento del transito delle feci che ristagnano nell’ampolla rettale.

Gli squilibri del sistema digerente sono anche dovuti al fatto che l’intestino si trova proprio sopra l’utero, quindi la gravidanza condiziona per la maggior parte il sistema gastrointestinale.

Infine, da non dimenticare il fatto che anche le pressioni esercitate dal feto apportano dei cambiamenti importanti al sistema digerente e al suo funzionamento.

Aerofagia: cibi da evitare

Cosa mangiare: dieta per l’aerofagia

Per combattere l’aerofagia è fondamentale una sana e corretta alimentazione, anche per riequilibrare il microbiota, cioè i batteri “buoni” dell’intestino.

La buona notizia è che i carboidrati complessi di pasta, riso e altri cereali sono concessi perché facilmente digeribili e più difficilmente causano gonfiore addominale. Molto dipende però dalla cottura e dai condimenti che devono essere semplici e con pochi grassi. Senza esagerare con le quantità. Sono utili e sazianti anche i crackers.

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Invece, è meglio limitare i formaggi freschi e cremosi, da sostituire con quelli più stagionati, yogurt e bevande probiotiche che aiutano a migliorare la funzionalità dell’intestino.

Infine, acqua naturale, infusi e tisane sono ottimi alleati contro l’aerofagia.

Quindi, tra i cibi da eliminare o consumare con moderazione ci sono:

  • Latte, mozzarelle e formaggi freschi.
  • Verza, cavolfiore, rape, cavolo, lattuga e più in generale le verdure ricche di fibre.
  • Frutta troppo zuccherina.
  • Edulcoranti o dolcificanti con sorbitolo e mannitolo.
  • Legumi (meglio frullati o decorticati).
  • Cibi ricchi di grassi.
  • Maionese e salse.
  • Bibite gassate, spumanti e vini frizzanti
  • Prodotti da forno a base di cereali lievitati.
  • Prodotti a base di cereali integrali che contengono molte fibre non digeribili e causano fermentazione intestinale.

Quanto ai metodi di cottura: sì vapore, bollitura, griglia/piastra, pentola a pressione, padella antiaderente; no frittura.

Esempio di menù

Scopri un esempio di menu giornaliero per una persona adulta con fabbisogno calorico di circa 2000 calorie.

dieta per aerofagia
Colazione1 vasetto di yogurt alla frutta (125 g) oppure 1 bicchiere di latte (150 g) oppure frullato latte (100 g) e frutta

Cereali per la prima colazione (40 g) oppure biscotti secchi (30 g)

Banana con succo di limone (120 g)
Spuntino metà mattinaCrackers integrali (30 g) + melone (150 g)
PranzoTagliatelle verdi con zucca (1 porzione) oppure pasta zucchine e zafferano (80 g) oppure risotto (80 g) con asparagi

Straccetti di pollo (150 g) oppure sogliola al limone (150g) oppure frittata con verdure (2 uova)

Insalata di finocchi (a piacere)
MerendaFette biscottate (30 g) + marmellata (15 g)+ ananas (150 g)

Tisana alla menta senza zucchero
CenaDentice con finocchi e fagiolini (una porzione) oppure hamburger vegetale di ceci oppure carpaccio di manzo con rucola e limone (100 g) oppure insalata mista con dadini di prosciutto cotto (50 g)

Carote julienne condite con limone (a piacere)

Pane (100 g)
CondimentiOlio extravergine di oliva (20 g o 2 cucchiai)

Come prevenire l’aerofagia

Fortunatamente, puoi fare molto nel tuo quotidiano per contrastare l’aerofagia. L’importante è avere la volontà di cambiare alcune semplici abitudini a tavola che a lungo andare non ti portano nessun beneficio ma anzi danneggiano la tua salute.

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Vediamo per prima quali sono le cattive abitudini alimentari da evitare:

  • Bere alcool e caffè.
  • Fumare.
  • Masticare continuamente chewing gum. 
  • Bere bevande gasate. 
  • Mangiare cibi in scatola.
  • Consumare sempre piatti troppo abbondanti o troppo ricchi di zuccheri e grassi (questi ultimi danno un senso immediato di sazietà ma rallentano la digestione).
  • Assumere cibi ricchi di lievito che creano fermentazione.
  • Mangiare la frutta dopo i pasti (causa fermentazione e gonfiore).
  • Assumere verdure che formano troppo gas nell’intestino come le crucifere (broccoli, cavoli, cavolini di Bruxelles). Meglio quindi preferire quelle verdi.
  • Si raccomanda inoltre di fare attenzione anche a zuccheri come il lattosio e quelli presenti nella frutta, verdura e legumi. Meglio preferire le proteine che tendono a non gonfiare e produrre gas. 

Conclusioni

L’aerofagia è un disturbo caratterizzato dall’ingestione eccessiva di aria, che può provocare gonfiore addominale e disagio. I sintomi comuni includono pancia gonfia, eruttazioni frequenti, sensazione di pienezza e flatulenza.

Le cause dell’aerofagia possono essere abitudini alimentari poco salutari, come mangiare troppo velocemente o parlare mentre si mangia.

Alcuni rimedi utili per contrastare l’aerofagia includono mangiare lentamente, evitare bevande gassate, masticare cibo accuratamente, ridurre il consumo di cibi che causano flatulenza come legumi e cavoli, praticare regolarmente esercizi di rilassamento e fare attenzione alla postura durante i pasti.

Fonti

  • Società italiana di Medicina generale.
  • Curr Treat Options Gastroenterol.
  • Healthline.

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Federica Silva

Federica Silva

Laureata in Lingue e letterature straniere a Milano e diplomata in giornalismo alla London School of Journalism, sono giornalista e traduttrice. Scrivo in diverse lingue per riviste internazionali e mi occupo soprattutto di temi riguardanti salute, nutrizione e viaggi.

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