Sommario
Il bruciore di stomaco o pirosi gastrica fa parte dei numerosi problemi digestivi che colpiscono l’apparato digerente in ogni fascia d’età .
Questa condizione si esprime come una forte sensazione di bruciore o dolore retrosternale, che molto spesso si irradia fino alla gola. Una sensazione che tutti hanno provato almeno una volta nella vita e hanno confuso con una condizione di iperacidità gastrica.
Una delle cause principali dei bruciori di stomaco è correlata ad una condizione di risalita o reflusso gastroesofageo del contenuto acido dello stomaco all’interno dell’esofago e può condurre a sintomi come nausea, vomito ed eruttazioni.
Cos’è il bruciore di stomaco e come si distingue dall’aciditÃ
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità , circa il 20% della popolazione mondiale soffre di bruciori di stomaco almeno una volta al mese e la percentuale sale al 40% se si parla degli adulti.
Nella penisola italiana si stima che circa 15 milioni di persone soffrano di bruciore di stomaco almeno una volta al mese. Pur essendo questo problema nella maggior parte delle volte benigno, essendo alla portata di tutti, può diventare una condizione di fastidio e disagio non indifferente.
Talvolta si confondono i bruciori di stomaco con altre condizioni come l’acidità , ma in realtà la differenza è sostanziale. Infatti, il bruciore di stomaco è causato da una condizione di reflusso gastroesofageo (GERD), ovvero il passaggio del contenuto acido dallo stomaco all’esofago.
L’esofago è un tubo muscolare che collega la bocca allo stomaco e ha quindi una funzione di passaggio. La mucosa che riveste l’esofago è più sensibile all’acidità rispetto a quella dello stomaco, che è invece abituata a rimanere a livelli di pH molto bassi. Quando c’è risalita del contenuto gastrico all’interno dell’esofago, può generarsi la tipica sensazione di bruciore o dolore retrosternale diffuso.
L’acidità di stomaco, invece, è una condizione che si verifica quando lo stomaco produce una quantità eccessiva di acidità in risposta a differenti stimoli. L’acidità è necessaria per la digestione dei cibi, ma può indurre al bruciore di stomaco se si verifica reflusso e risalita del contenuto gastrico.
Cause del bruciore di stomaco
Di seguito vengono riportare alcune delle principali cause che possono condurre a fenomeni di bruciore di stomaco:
- Sovrappeso e obesità : l’eccesso di peso è una condizione che, oltre a dare problemi di tipo estetico, genera anche problematiche funzionali. Infatti, il peso eccessivo può aumentare la pressione sull’esofago, facilitando il reflusso gastroesofageo.
- Gravidanza: durante la gravidanza, la pressione sull’esofago aumenta a causa dell’utero ingrossato e ciò può provocare bruciore di stomaco e nausea gravidica.
- Fumo: il fumo può indebolire la valvola che separa l’esofago dallo stomaco, facilitando la risalita del contenuto gastrico. A lungo andare può provocare anche cambiamenti all’interno della struttura stessa della mucosa di alcuni tessuti (metaplasia).
- Alcol: l’alcol rilassa la valvola che separa l’esofago dallo stomaco, facilitando il reflusso e quindi i sintomi tipici del bruciore di stomaco.
- Cibi e bevande irritanti: cibi e bevande grassi, fritti, piccanti, acidi o con base alcolica possono irritare la mucosa dell’esofago, facilitando i sintomi da bruciore retrosternale.
- Alcuni farmaci: alcuni farmaci, come gli antidolorifici non steroidei (FANS) possono provocare problemi di iperacidità e bruciore di stomaco, per inibizione degli enzimi ciclossigenasi. Inoltre, alcuni farmaci hanno una natura chimica acida e possono provocare danni diretti sulla mucosa, soprattutto se ci si trova in posizione supina dopo l’assunzione del medicinale. Il fondo dello stomaco (parte alta) è meno abituato al contatto con sostanze acide e quindi può risentire maggiormente del contatto con queste molecole acide.
Il bruciore di stomaco può essere aggravato da situazioni patologiche come l’ernia iatale, che è una condizione in cui una parte dello stomaco si sposta attraverso l’apertura del diaframma che separa lo stomaco dal torace.
Anche la GERD (malattia da reflusso gastro esofageo) e l’esofago di Barrett possono provocare l’aggravarsi dei sintomi del bruciore di stomaco. I soggetti che possono soffrire più di altri di bruciore di stomaco sono gli adulti e le donne e ovviamente tutte quelle persone con familiarità .
Quali sono i sintomi?
Particolare attenzione andrebbe riservata a sintomi come la nausea e il vomito, che possono essere causati dal reflusso acido che irrita lo stomaco e l’esofago, causando la contrazione dei muscoli delle pareti gastriche. Anche l’eruttazione frequente con l’emissione di gas può essere tra i sintomi principali collegabili al bruciore di stomaco.
È importante notare che tutti questi sintomi possono differire da persona a persona e che la presenza di uno o più di essi non necessariamente indica la presenza di bruciore di stomaco.
Inoltre, questi sintomi possono essere molto simili a quelli di altre condizioni; quindi, è fondamentale consultare un medico per avere una valutazione accurata e un piano di trattamento appropriato.
I sintomi da correlare sicuramente a una condizione di bruciore di stomaco sono:
- Sensazione di bruciore retrosternale, di solito dopo i pasti.
- Rigurgito acido o gusto amaro in bocca.
- Dolore toracico, spesso confuso con il dolore cardiaco.
- Difficoltà nella deglutizione o sensazione di un nodo in gola.
- Tosse cronica o peggioramento dell’asma.
- Nausea o vomito, specialmente se associati al bruciore di stomaco.
- Gonfiore addominale e dolore addominale.
- Eruttazione frequente.
- Difficoltà a dormire a causa del disagio.
Bruciore di stomaco cosa mangiare e cosa evitare?
L’alimentazione entra sempre più abbondantemente negli schemi di prevenzione e trattamento di diverse patologie, tra cui il bruciore di stomaco e il reflusso gastroesofageo. Di seguito sono riportate alcune indicazioni dietetiche e accorgimenti utili a ridurre i casi di bruciore di stomaco:
- Bere acqua può aiutare a neutralizzare l’acidità dello stomaco e alleviare il bruciore di stomaco.
- Mangiare pasti piccoli e frequenti. Ciò è fondamentale per non provocare dilazioni delle pareti gastriche e risalite del contenuto all’interno dell’esofago.
- Evitare di mangiare troppo velocemente, poiché si può incamerare aria e rendere la digestione più complessa e duratura.
- Evitare cibi grassi, fritti, piccanti, acidi, ma anche alcolici, caffè e farmaci che alternano l’acidità dello stomaco.
- Masticare gomme senza zucchero può stimolare la produzione di saliva, che può aiutare a neutralizzare l’acido gastrico.
- Sollevare la testa del letto di circa 15-20 centimetri può aiutare a prevenire il reflusso notturno.
- Evitare di bere e mangiare pasti troppo liquidi prima di coricarsi. Ciò faciliterebbe la loro presenza all’interno dell’esofago.
Alimenti consigliati per ridurre il bruciore di stomaco
Di seguito viene riportata una lista di cibi che possono essere consumati per contrastare e prevenire il bruciore proveniente dallo stomaco:
- Banane: le banane rientrano all’interno di diete specifiche per il benessere dello stomaco, grazie alla loro proprietà di alleviare il bruciore gastrico.
- Avena: riduce l’acidità nello stomaco e fornisce una fonte leggera di energia.
- Verdure a foglia verde: spinaci, bietole e cavoli sono opzioni nutrienti e meno propense a causare acidità , ma in alcuni soggetti potrebbero provocare difficoltà digestive o problemi legati al colon irritabile.
- Patate dolci: forniscono sostanze nutritive e sono meno propense a causare reflusso acido.
- Carni bianche: si tratta delle fonti proteiche magre più facilmente digeribili e semplici da introdurre in una dieta per il bruciore di stomaco.
- Riso: si tratta di una fonte di carboidrati più digeribile rispetto ad altre alternative. La crema di riso viene impiegata proprio per chi ha problemi di natura digestiva.
- Acqua: mantenersi idratati con l’acqua può aiutare a neutralizzare l’acidità di stomaco.
Alimenti da evitare in caso di bruciore di stomaco
Come esistono tanti alimenti che è possibile mangiare quando si è colpiti da bruciore di stomaco, ne esistono altrettanti che andrebbero assolutamente eliminati o almeno limitati:
- Cibi piccanti e speziati: pepe nero, peperoncino e cibi speziati possono aumentare l’acidità e irritare le mucose già danneggiate o infiammate.
- Caffè e tè: le sostanze nervine possono stimolare la produzione di acido cloridrico e favorire il processo di acidità gastrica.
- Cioccolato: contiene teobromina, che può rilassare il muscolo esofageo, facilitando il reflusso acido da parte dello stomaco.
- Aglio e cipolla: possono causare irritazione e cattiva digestione e, quindi, possono contribuire al bruciore di stomaco.
- Alimenti grassi e fritti: questi cibi possono rallentare la digestione e aumentare la produzione di acido cloridrico.
- Bibite gassate e acide: queste bibite possono contribuire al gonfiore di stomaco e all’acidità gastrica.
- Pomodori e agrumi: si tratta di alimenti che contengono molecole acide che possono provocare bruciore di stomaco.
- Menta: anche questa erba o i prodotti che la contengono come aroma, possono rilassare il muscolo esofageo, favorendo il reflusso acido.
- Alcol: può irritare lo stomaco e aumentare la produzione di acido.
Bisogna ricordare che la risposta ai cibi può variare da persona a persona. Per questo è consigliabile tenere un diario alimentare e notare quale cibo specifico possa scatenare o alleviare il bruciore di stomaco. In caso di sintomi persistenti, è sempre preferibile consultare un professionista della salute.
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Rimedi e trattamenti per il bruciore di stomaco
Il bruciore di stomaco normalmente ha un decorso spontaneo che si risolve in poche ore, ma quando si presenta frequentemente e per lunghi periodi è sempre meglio approfondire con l’aiuto di un medico e di analisi specifiche.
I rimedi che aiutano a tamponare il bruciore di stomaco sono sia di tipo farmacologico che di tipo naturale e fitoterapico.
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- Marca: FARMA-DERMA
- Tipo di prodotto: MEDICATION
Farmaci per il bruciore di stomaco
I farmaci più comuni per il bruciore di stomaco sono gli inibitori di pompa protonica (PPI), che riducono la produzione di acido cloridrico nello stomaco.
Altri farmaci che possono essere utilizzati sono gli antagonisti dei recettori H2 e i farmaci procinetici, che riducono i tempi di svuotamento gastrico. Esistono anche molti prodotti salute che possono essere assunti all’occorrenza per ridurre i sintomi infiammatori, come ad esempio Maalox Reflurapid.
Questo dispositivo contiene al suo interno carbonato di calcio e bicarbonato di potassio, che alzano il pH del contenuto gastrico riducendo il livello di acidità e l’alginato di sodio che forma una barriera visco-elastica che ostacola la risalita degli acidi gastrici verso l’esofago.
Altre formulazioni largamente impiegate per il contrasto dei sintomi da bruciore di stomaco sono Chiesi Digestivo Antonetto Acidità e Reflusso oppure Curaflux Rapid sospensione orale contro il bruciore e il reflusso gastro-esofageo.
Infine, molti utilizzano il bicarbonato di sodio mescolato in un bicchiere d’acqua per fornire un effetto tampone sull’acido gastrico. Tuttavia, l’uso eccessivo di bicarbonato di sodio dovrebbe essere evitato a causa dell’alto contenuto di sodio e dei problemi di ipertensione che può arrecare.
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Come prevenire il bruciore di stomaco
Prevenire il bruciore di stomaco e gestire efficacemente la condizione richiede l’adozione di buone abitudini alimentari e di piccoli accorgimenti nello stile di vita.
Ecco una tabella che riassume tutti i consigli da seguire per evitare o ridurre al minimo i sintomi derivanti dal bruciore di stomaco:
Stile di vita |
Mantenere un peso salutare. |
Evitare di fumare. |
Limitare il consumo di alcol. |
Gestire lo stress attraverso tecniche come lo yoga. |
Alzare la testa del letto di 15-20 cm. |
Abitudini di sonno |
Dormire su un fianco anziché sulla schiena. |
Utilizzare cuscini aggiuntivi per sollevare la testa. |
Evitare pasti abbondanti prima di coricarti. |
Farmaci e supplementi |
Consultare un medico prima di assumere antiacidi. |
Se prescritto, utilizzare inibitori di pompa protonica. |
Seguire il piano di trattamento prescritto dal medico. |
Attività fisica |
Mantenere un livello moderato di attività fisica. |
Evitare esercizi intensi subito dopo i pasti o che creano pressione sulla zona addominale |
Idratazione |
Bere acqua regolarmente. |
Limitare il consumo di bevande gassate e caffeinate. |
Vestiti comodi |
Indossare abiti non troppo aderenti. |
Evitare di stringere la cintura eccessivamente o di indossare pantaloni troppo stretti nella zona vita. |
Fonti
- Scott VF. Gastroesophageal reflux disease: diagnosis and management. J Assoc Acad Minor Phys. 2000;11(1):12-4. PMID: 10826020.
- Dietary management of gastroesophageal reflux disease. Gastroenterology Clinics of North America (2022).