Sommario
Il progesterone appartiene alla famiglia degli ormoni steroidei, il cui precursore comune è il colesterolo. In particolare, è un ormone progestinico, e pertanto quasi esclusivamente femminile. Infatti, solo una piccolissima quota di progesterone viene prodotta nell’uomo dalle cellule testicolari di Leydig.
Nella donna è prodotto dalle ghiandole surrenali, ma anche dal corpo luteo, nell’ovaio e nella placenta.
Il compito principale del progesterone è quello di preparare gli organi riproduttivi femminili alla fecondazione e all’impianto dell’embrione. Ma una volta instaurata la gravidanza, è responsabile del mantenimento dell’utero nelle condizioni particolari necessarie per lo sviluppo del feto. Solo nella seconda metà della gravidanza viene secreto dalla placenta, perché il corpo luteo degenera.
È, ovviamente, implicato anche nella regolazione del ciclo mestruale e può essere utilizzato come supplemento farmacologico per problemi tubarici o endometriali.
Progesterone: che cos’è e dove viene sintetizzato
E’ tra gli ormoni progestinici uno dei più importanti per il metabolismo e la fertilità della donna. Quest’ormone è secreto principalmente dal corpo luteo nelle ovaie durante la seconda metà del ciclo mestruale, ma viene prodotto anche:
- In piccole quantità, dalle ghiandole surrenali.
- In gravidanza, dalla placenta.
Una curiosità interessante, che farà piacere a molte donne, è la sua proprietà termogenica, cioè la capacità di aumentare la temperatura corporea di circa 0.5/1 grado e di conseguenza aumentare il dispendio energetico.
Infatti, durante la fase post ovulatoria, le donne bruciano circa il 10/15% di calorie in più.
Metabolismo e chimica
Come tutti gli ormoni steroidei anche il progesterone viene sintetizzato a partire dal colesterolo, che attraverso la reazione di ossidazione di Oppenauer si trasforma in pregnenolone.
Quest’ultimo è un precursore comune del cortisolo, del testosterone, del DHEA e del progesterone.
Però è importante sottolineare che in condizioni di stress la maggior parte del pregnenolone viene trasformata in cortisolo minando la regolarità del ciclo mestruale nelle donne.
A cosa serve il progesterone?
Il progesterone esplica le sue funzioni in un sistema ormonale femminile complesso in cui ogni ormone contribuisce alla regolazione delle fasi del ciclo mestruale.
In sintesi, le funzioni principali sono:
- Rendere la cavità interna dell’utero, l’endometrio, più spessa e forte per accogliere e permettere l’annidamento dell’embrione.
- Una volta instaurata la gravidanza, contribuire a mantenere la gestazione.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sulla gravidanza.
Progesterone durante il ciclo mestruale
Per facilitare la comprensione è importante ricordare che un ciclo mestruale completo va dal primo giorno di flusso fino all’inizio del flusso successivo.
In ogni donna la finestra di fertilità copre circa 5 giorni precedenti al giorno dell’ovulazione, che in un ciclo regolare di 28 giorni corrisponde al 14° giorno.
- Dal 1° al 14° giorno ha luogo la fase estrogenica, in cui la bassa concentrazione di estrogeni stimola l’ipotalamo a secernere l’ormone di rilascio delle gonadotropine. Quest’ultimo funge da messaggero affinché l’ipofisi produca l’ormone follicolo-stimolante, FSH, il quale stimola la maturazione di un follicolo dominante, contenente una cellula uovo che potrà essere fecondata. È in questa fase che i livelli crescenti di estrogeni nell’organismo causano l’ispessimento della parete uterina, l’endometrio, tramite l’accumulo di sangue e sostanze nutritive da fornire all’eventuale cellula uovo.
- La completa maturazione del follicolo avviene circa a metà ciclo, quando l’estradiolo e l’ormone luteinizzante, LH, favoriscono l’ovulazione, cioè la rottura del follicolo e il rilascio della cellula uovo nella tuba di Falloppio. Ma quando entra in gioco il progesterone? Ciò che rimane del follicolo dominante è il corpo luteo, che con la sua produzione del progesterone dà il via alla seconda fase del ciclo, definita proprio progestinica o luteale.
Cosa accade se non avviene il concepimento?
Ad ogni ciclo mestruale in cui la cellula uovo non viene fecondata si ha la degenerazione del corpo luteo con il conseguente crollo dei livelli di progesterone che porta allo sfaldamento dell’endometrio e all’eliminazione della cellula uovo non fecondata, cioè a quello che comunemente si definisce flusso mestruale.
Progesterone in gravidanza: a cosa serve
Dopo circa 4 giorni la cellula uovo fecondata, lo zigote, raggiunge l’utero e si impianta nell’endometrio.
In questa fase lo zigote continuerà a moltiplicare il numero delle sue cellule fino a formare il trofoblasto che produrrà gonadotropina corionica umana (hCG), mentre il corpo luteo continuerà a produrre progesterone.
Dopo alcune settimane, il corpo luteo sarà rimpiazzato dalla placenta nella produzione di progesterone, le cui concentrazioni resteranno alte durante tutto il resto della gravidanza.
Quali sono le sue funzioni in gravidanza?
- Favorisce l’impianto dello zigote nell’endometrio.
- Responsabile della secrezione di nutrienti per l’embrione nelle fasi precoci della gravidanza.
- Stabilizza la placenta.
- Abbassa le risposte immunitarie materne per consentire il riconoscimento dell’embrione.
- Stimola la crescita della ghiandola mammaria.
- Favorisce il rafforzamento della parete pelvica in vista del parto.
- Dopo la nascita il crollo dei livelli di progesterone è uno dei fattori scatenanti per la produzione di latte materno, e quindi per l’allattamento.
Progesterone nell’uomo
Per le sue funzioni il progesterone è tipicamente un ormone femminile, ma una piccola quota viene prodotta anche negli uomini dalle cellule di Leydig dei testicoli, dove pare che il progesterone contribuisca al corretto sviluppo del seme maschile.
Il dosaggio del progesterone nell’uomo è utile in caso di patologie surrenaliche.
Valori del progesterone
Il dosaggio del progesterone dal sangue può essere richiesto per diversi motivi, come ad esempio nella donna, per scoprire se nel mese corrente abbia avuto luogo l’ovulazione, in tal caso l’esame si effettua al 21° giorno del ciclo.
Oppure durante la gravidanza, per valutare la funzionalità della placenta e scongiurare qualsiasi rischio d’aborto, o ancora può essere richiesto il dosaggio nelle persone affette da tumori surrenali o testicolari.
Si tratta di un semplice esame del sangue che misura la concentrazione di progesterone. Di seguito sono elencati i valori normali di progesterone per sesso, età e fase mestruale:
Uomini
- 0 – 23 mesi: 0.87 – 3.37 ng/ml.
- 2 – 9 anni: < 0.15 ng/ml.
- 10 – 17 anni: (durante la pubertà i livelli raggiungono quelli dell’adulto)
- Adulti: 0.20 – 1.40 ng/ml.
Donne
- 0 – 23 mesi: 0.87 – 3.37 ng/ml.
- 2 – 9 anni: 0.20 – 0.24 ng/ml.
- 10 – 17 anni: (durante la pubertà i livelli raggiungono quelli dell’adulto).
- Adulte:
- Fase follicolare: 0.20 – 1.50 ng/ml
- Ovulazione: 0.80 – 3.00 ng/ml
- Fase luteale: 1.70 – 27.00 ng/ml
- Menopausa: <0.15 – 0.80 ng/ml.
Progesterone alto e basso: cosa comporta
Valori alti
Dopo aver dato uno sguardo ai valori normali di riferimento è chiaro che i livelli nel sangue di progesterone dipendono dalla fase del ciclo mestruale in cui ci si trova.
I livelli massimi si raggiungono all’inizio della gravidanza, mentre ovviamente crollano dopo la menopausa.
Ma se in assenza di gravidanza si riscontrassero valori troppo alti di progesterone, la causa andrebbe ricercata a livello di ghiandole surrenali, ovaie e nell’uomo anche a livello testicolare.
Quindi, riassumendo, le cause dell’aumento del progesterone possono essere:
- Cisti ovariche.
- Gravidanza.
- Placenta non espulsa.
- Tumore del surrene.
- Pubertà precoce.
- Tumore ovarico.
- Tumore testicolare..
Valori bassi
Valori troppo bassi di progesterone possono essere associati a disordini ormonali e metabolici quali:
- Ipotiroidismo o ipertiroidismo.
- Iperprolattinemia.
- Alterazioni ipofisarie.
- Disordini ipotalamici.
- Sindrome di Cushing.
- Elevati livelli di stress.
- Eccessivo e repentino calo ponderale e obesità.
- Sindrome dell’ovaio policistico.
- Perimenopausa.
- Insufficienza ovarica precoce.
- Tumori ovarici.
- Ciclo irregolare.
- Amenorrea.
Mentre in gravidanza il progesterone basso può essere associato a una gravidanza ectopica, al distacco della placenta, a eventuale aborto e pre-eclampsia.
Progesterone in menopausa
I 4 o 5 anni di transizione che precedono la menopausa, periodo definito perimenopausa, sono caratterizzati da “altalene ormonali” che sottopongono le donne a non pochi fastidi.
In questa fase, la produzione di progesterone si riduce gradualmente, procurando alle donne una sindrome premestruale più acuta del solito, e in seguito, con l’avvicinarsi della menopausa conclamata, vampate di calore, insonnia e sbalzi d’umore.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sulla menopausa.
Caduta dei capelli e progesterone
La perdita di capelli è un problema molto frequente, sia per gli uomini che per le donne, tanto più in determinati periodi dell’anno quando si presenta naturalmente un maggior turnover cellulare.
Ma in certi casi, questo è l’inizio di un diradamento eccessivo o di un’alopecia. Il diradamento si presenta in modo diverso tra uomini e donne. Gli uomini presentano una regressione della linea dei capelli e calvizie nella regione temporale, mentre nelle donne, i capelli diventano più sottili soprattutto nella zona della “corona”.
Per ridurre e migliorare il problema, la tricologia, tra le tante terapie, propone gli ormoni femminili; l’intuizione deriva dall’osservazione, nelle donne in gravidanza, dell’aumento del numero e dello spessore dei capelli.
L’utilizzo a livello topico di soluzioni a base di ormoni femminili è ben tollerato sia nelle donne che negli uomini, e inoltre dà ottimi risultati.
In particolare, il progesterone sembra in grado di ridurre i sintomi dello stress ossidativo, aumentando il numero di capelli in fase anagen, cioè nella fase iniziale di crescita.
Cosa fare per alzare il progesterone
Per poter mantenere un ottimale stato di benessere ogni donna, in età fertile, ha bisogno di tenere sotto controllo i propri livelli ormonali, in particolare il progesterone. Ancor più se si è alla ricerca di una gravidanza.
In genere, il motivo principale per cui i livelli di progesterone non sono sufficientemente alti è perché durante il ciclo non è avvenuta l’ovulazione. Quindi, tale mancanza, in età fertile, può essere collegata a diverse problematiche tra cui:
- Ovaio policistico (PCOS).
- Endometriosi.
- Ipotiroidismo.
- Insulino-resistenza.
- Amenorrea, ecc.
Se i livelli di progesterone non dovessero essere adeguati, non c’è da allarmarsi, prima di arrivare all’assunzione di farmaci ci sono altre strade più fisiologiche e naturali che si possono tentare.
Dieta per la fertilità: vitamine e sali minerali
Innanzitutto è fondamentale mantenere un ottimo stato nutrizionale favorendo proteine di alta qualità, che forniscono aminoacidi essenziali, e consumare regolarmente alimenti ricchi di grassi essenziali come il pesce azzurro, principale fonte di grassi Omega 3, e la frutta secca, fonte di Omega 6.
Inoltre, è importante scegliere carboidrati complessi non raffinati come i cereali integrali e i legumi, ricchi di fibre alimentari che favoriscono la funzionalità gastro-intestinale.
Oltre a scegliere la qualità dei macronutrienti che si consumano quotidianamente è fondamentale implementare alcuni micronutrienti indispensabili per la funzionalità delle ghiandole surrenali e per supportare il progesterone, tra cui: iodio, zinco, vitamina B6, vitamina D e vitamina C.
Ecco una breve lista degli alimenti da non far mai mancare nell’alimentazione quotidiana per garantire un buon apporto dei macronutrienti e micronutrienti appena citati:
- Ceci.
- Fagioli rossi.
- Tonno.
- Carne rossa magra.
- Anacardi.
- Patate.
- Spinaci.
- Crostacei.
Scopri tutti consigli per seguire una dieta per la fertilità.
Stress e sport
Inoltre, per garantire un sano e fisiologico ciclo mestruale, un altro fattore fondamentale da tenere sotto controllo è lo stress: dormire bene e fare sport almeno tre volte a settimana aiuta a mantenere bassi i livelli di stress.
Dunque, per essere in grado di ovulare regolarmente, e avere di conseguenza adeguati livelli di progesterone, la regola numero uno è quella di avere un ottimo stato di salute generale, un buon equilibrio ormonale, non solo degli ormoni sessuali, e tutti i nutrienti necessari per consentire l’espressione ottimale di tutti i meccanismi biochimici organici-ormonali.
Laddove i livelli di progesterone fossero ancora troppo bassi deve necessariamente essere il medico a prescrivere farmaci a base di progesterone, naturale o di sintesi.
Farmaci per il controllo del progesterone
Come abbiamo visto, il progesterone è un ormone fondamentale per il benessere a la salute di ogni donna.
Spesso, se i livelli sono insufficienti o la perimenopausa è troppo precoce, il medico potrebbe consigliare e prescrivere farmaci a base di progesterone che controllino il ciclo ormonale femminile.
La modalità di assunzione può cambiare in base alla problematica da trattare, e può essere:
- Orale.
- Fiala intramuscolo.
- Creme o ovuli vaginali.
- Creme per uso topico da applicare sul seno.
Ovviamente come ogni farmaco, quelli a base di progesterone vanno assolutamente prescritti dal medico o dal ginecologo.
Infatti, se è vero che il loro utilizzo apporta benefici, è anche vero che bisogna tener conto dei possibili effetti collaterali come:
- Mal di testa.
- Nausea.
- Vomito.
- Aumento del peso.
- Gonfiori a gambe e caviglie.
- Intensa stanchezza.
- Sanguinamenti vaginali.