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Teff: cos’è, proprietà, benefici e usi in cucina

Sofia Russo by Sofia Russo
2 Novembre 2024
in Alimenti dalla A alla Z
delle ciotole colme di chicchi di teff
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Sommario

  • Che cos’è il teff?
  • Valori nutrizionali e calorie del teff
  • Benefici e proprietà del teff
  • Come cucinare i chicchi di teff
  • Teff: dove si compra
  • Teff le ricette africane più famose
  • Possibili effetti collaterali e controindicazioni
  • Conclusioni

Il teff è un cereale antico di origine africana dal chicco più piccolo al mondo e sempre più apprezzato per le sue proprietà nutrizionali e perché naturalmente privo di glutine, quindi ideale per chi soffre di celiachia o intolleranza al glutine.

I chicchi di teff sono molto piccoli, ma ricchi di nutrienti importanti come la lisina, un amminoacido essenziale piuttosto raro nei cereali, che contribuisce alla salute muscolare e ossea.

La farina di teff, ottenuta macinando i chicchi interi, è versatile in cucina e permette di preparare pane, dolci e altre ricette senza glutine, mantenendo un buon apporto di fibre e proteine. È ottima per prodotti gluten-free, alimenti per diabetici e per la prima infanzia.

Ma contiene anche carboidrati complessi a lento assorbimento, sali minerali, acidi grassi insaturi e composti fenolici. Inoltre, il teff ha un basso indice glicemico, il che lo rende adatto anche per chi vuole tenere sotto controllo la glicemia.

Insomma, è un’ottima scelta per un’alimentazione sana e bilanciata, soprattutto se segui una dieta vegetariana o vegana.

Che cos’è il teff?

Il teff è un cereale originario dell’Etiopia e dell’Eritrea, dove è coltivato da millenni. In realtà è uno pseudocereale come l’amaranto ed è uno dei più piccoli del mondo, con chicchi che variano dal rosso al marrone chiaro.

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È noto per la sua resistenza alla siccità e la sua adattabilità ai climi variabili, rendendolo una coltura preziosa in alcune regioni dell’Africa. È una fonte nutrizionale ricca di carboidrati complessi, fibre, proteine e minerali come il calcio e il ferro.

La farina di teff è comunemente utilizzata nella cucina etiope per preparare l’injera, un tipo di pane sottile e spugnoso consumato come accompagnamento per vari piatti. È anche una scelta adatta per chi cerca farine alternative senza glutine, poiché il teff è naturalmente privo di questa proteina.

Negli ultimi anni, il teff ha guadagnato popolarità anche al di fuori dell’Africa, grazie alle sue proprietà nutrizionali e al suo adattamento a diverse diete, inclusa quella senza glutine.

Farina di teff

L’assenza di glutine nella farina di teff ha determinato la riduzione del volume specifico e del rapporto altezza/larghezza, il peggioramento della qualità sensoriale e una maggiore durezza della mollica.

Dalle differenti varietà di teff esistenti si producono altrettante farine di colore leggermente diverso. Ne esistono numerose varietà, ma commercialmente sono raggruppate in due categorie:

  • Farina di teff bianca. Di colore giallo opaco, ritenuta la più pregiata, dal gusto delicato, neutro, tendente al dolce.
  • Teff rossa/marrone, di colore marrone chiaro tendente al rossiccio. Ha un gusto più rustico e deciso, simile a quello della nocciola e, se molto scura, a quello del cioccolato.

La farina risulta particolarmente adatta a sostituire parte della farina di frumento. Puoi realizzare torte e biscotti, nei quali la formazione del reticolo proteico deve essere minimizzata.

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Il pane è il principale prodotto in cui viene utilizzata la farina di teff. Lo puoi preparare in sostituzione alle farine con o senza glutine più comuni, meno costose ma anche meno ricche dal punto di vista nutrizionale. La farina di teff è anche inserita in alimenti per l’infanzia, in virtù delle sue caratteristiche nutrizionali.

grafica sulla composizione chimica del teff

Valori nutrizionali e calorie del teff

La composizione nutrizionale può variare notevolmente a seconda delle condizioni ambientali di coltivazione, della tipologia di suolo, dei fertilizzanti impiegati e della cultivar.

Una sintesi delle quantità relative ai principali componenti, determinati sul cereale crudo, è riportata nelle seguente tabelle.

Composizione nutrizionale per 100 g

Teff crudo% su RDAValore RDA
MINERALI
Ferro (mg)7,6354,5%14 mg
Calcio (mg)18022,5%800mg
Sodio (mg)125%240 mg
Potassio (mg)42721,4%2000 mg
Fosforo (mg)42961,3%700 mg
Zinco (mg)3,6336,3%10 mg
Magnesio (mg)18449,1%375 mg
Rame (mg)0,8181%1 mg
Selenio (µg)4,48%55 µg
Manganese (mg)9,24462%2 mg
VITAMINE IDROSOLUBILI
Vitamina B1, Tiamina (mg)0,3935,5%1,1 mg
Vitamina B2, Riboflavina (mg)0,2719,3%1,4 mg
Vitamina J, Colina (mg)13,13,1%425 mg
Vitamina B3 o Vit. PP, Niacina (mg)3,3621%16 mg
Vitamina B6, Piridossina (mg)0,4834,4%1,4 mg
Acido pantotenico (mg)0,9415,7%6 mg
Folati totali (µg)18090%200 µg
VITAMINE LIPOSOLUBILI
(Vit.A) ß-carotene eq. (µg)50,1%800 µg
Vitamina E – ATE (mg)0,080,7%12 mg
Vitamina K (µg)1,92,5%75 µg

Come tutti i cereali, anche il teff ha un buon apporto calorico, 367 Kcal per 100 g. Tuttavia, la quantità di calorie non è significativa se non la metti in rapporto alla velocità con cui queste calorie sono assorbite, perché più è rapido l’assorbimento, maggiore sarà la quantità di insulina prodotta.

Un alimento, infatti, a parità di calorie può generare un maggiore o minore deposito di grassi, che è la riserva di energia che l’organismo crea con l’energia in eccesso.

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La velocità con cui vengono assorbiti i carboidrati si chiama indice glicemico ed è caratteristico per ogni cibo. Nel caso del teff, l’indice glicemico è molto basso e per questo motivo i suoi carboidrati sono assorbiti più lentamente, rilasciando poca energia per volta e in modo costante.

Il teff, quindi, è consigliato alle persone con il diabete o che conducono vita sedentaria.

Benefici e proprietà del teff

La moltitudine di studi effettuati negli ultimi anni sul teff ha messo in evidenza una serie di proprietà interessanti ai fini tecnologici e nutrizionali.

Cereale per i celiaci

Ha un contenuto proteico simile a quello della maggioranza dei cereali, ma è più ricco in lisina e risulta privo delle proteine responsabili della formazione di glutine. Ciò lo rende adatto all’alimentazione dei celiaci.

La celiachia è una malattia dell’apparato digerente caratterizzata da un assorbimento anomalo dei nutrienti nel rivestimento interno dell’intestino tenue a causa dell’intolleranza al glutine, una proteina presente nel grano, nell’orzo e nella segale. La malattia colpisce circa l’1% della popolazione mondiale.

Antiossidante e antinfiammatorio

Rappresenta una fonte importante di polifenoli, in particolare flavoni e acidi fenolici, che svolgono attività antiossidante positiva sull’organismo umano nei confronti dei radicali liberi, molecole estremamente reattive che si formano inevitabilmente nei sistemi biologici e innescano reazioni ossidative a catena che danneggiano le cellule.

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Gli antiossidanti sono in grado di interrompere tali catene neutralizzando i radicali liberi. Di conseguenza, i polifenoli possono agire da antinfiammatori e anti-aterosclerotici.

Quindi il contenuto fenolico totale delle farine ricavate da diverse varietà di teff è positivamente correlato alla loro capacità antiossidante.

Cereale consigliato per gli anemici

L’anemia è una condizione in cui la quantità di globuli rossi, che riflette il contenuto di emoglobina, diminuisce portando a una ridotta capacità del sangue di trasportare l’ossigeno nel corpo. La carenza di ferro nella dieta è la principale causa di anemia.

Una soluzione ideale è costituita dal consumo di piante naturalmente ricche di tale minerale, come il teff.

Basta inserire un 30% di farina di teff nella preparazione del pane di frumento per raddoppiare l’apporto di ferro. Una dieta in cui è presente il teff è in grado di contrastare l’insorgenza di stati anemici, anche nelle donne in gravidanza.

Teff: integratore proteico naturale

Il seme del teff è tra gli alimenti considerati “super food” per via delle sue proprietà nutritive. Tra queste, particolare importanza ha la presenza di due aminoacidi essenziali fondamentali per il buon funzionamento dell’organismo: la lisina, che nei cereali tende a scarseggiare, e la metionina.

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Per questa ragione, chi segue una dieta vegetariana o vegana, potrebbe trovare nel teff un valido e gustoso alleato.

Aiuta l’intestino pigro

L’alta percentuale di fibre alimentari favorisce il senso di sazietà, aiuta ad abbassare il colesterolo cattivo ( LDL) e contribuisce al benessere dell’apparato digerente.

La fibra del teff poi esercita un naturale effetto di regolarizzazione delle funzioni intestinali evitando fenomeni di stipsi.

Come cucinare i chicchi di teff

Allo stato naturale, i chicchi possono essere consumati cotti immergendoli in acqua per un volume quattro volte superiore alla quantità di teff, aggiungendo poco sale. Quando l’acqua ha raggiunto l’ebollizione, ridurre la fiamma e continuare la cottura a fuoco lento per circa 15 minuti o fino a che tutta l’acqua di cottura non sarà assorbita.

Quindi, si toglie la pentola dal fuoco e si lascia riposare il teff per circa 5 minuti. La cottura è simile a quella del miglio e della quinoa; tuttavia, essendo i semi molto più piccoli, richiedono una temperatura più bassa e tempi inferiori.

I semi di teff bolliti trattengono molta acqua e si trasformano in una sorta di porridge gelatinoso. Il teff bollito mantiene quel suo caratteristico sapore nocciolato, più o meno intenso, e si può servire caldo con latte, frutta fresca, miele o sciroppo d’acero esattamente come il porridge d’avena.

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Teff: dove si compra

Numerosi siti in internet propongono sia il teff in chicchi che la farina. Anche i prodotti già pronti a base di teff sono diventati più accessibili attraverso la rete web e si possono acquistare pane, pasta, e prodotti per la prima colazione. I costi sono ancora abbastanza elevati, ma la concorrenza in rapida crescita tenderà a far scendere i prezzi.

Alcune erboristerie o certi negozi specializzati in alimenti per celiaci, biologici e naturali, comprese le farmacie, propongono prodotti, farine e grani di teff.

Ovviamente è prassi leggere con attenzione la composizione in etichetta, soprattutto per verificare la tipologia di farina (bianca o marrone), eventuali miscellanee con altre farine e in quali percentuali, nonché eventuali altri ingredienti non graditi.

teff: ricette africane

Teff le ricette africane più famose

Il prodotto che tradizionalmente è preparato in Etiopia ed Eritrea con le farine di teff è il pane Injera, o Enjera. E’ un pane sottile, spugnoso e tondeggiante, simile a una spessa crespella, dal gusto lievemente acido, ottenuto da una lunga fermentazione spontanea di un impasto di acqua e farina di teff. Si cuoce su una piastra di terracotta dopo circa 24 ore di riposo.

Questo pane fermenta senza l’aggiunta di lieviti in quanto sul seme e sulla pianta di teff cresce in simbiosi un lievito naturale. Il processo di fermentazione è avviato mediante aggiunta di Ersho, una pasta madre ottenuta da precedenti fermentazioni.

L’Injera è basilare nella cucina africana perché viene utilizzato come aiuto per portare le pietanze alla bocca, un’usanza che vale più di un semplice gesto alimentare, assumendo un valore di amicizia e di fratellanza nel reciproco scambio del boccone.

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Accompagna molti piatti tradizionali di Etiopia ed Eritrea, come lo Zighinì, un piatto eritreo a base di carne e verdure, o quello etiope in cui l’injera è la base su cui viene servito il Doro wat, uno spezzatino di pollo piccante cotto a fuoco lento a base di cipolla, spesso accompagnato con ricotta e uovo sodo.

Anche il Kitta è un pane tipico della cucina etiope a base di farina di teff, simile all’Injera, ma azzimo, cioè che non ha subito il processo di fermentazione.

Possibili effetti collaterali e controindicazioni

Gli studi fino ad oggi condotti non hanno messo in rilievo particolari controindicazioni verso il consumo di teff. Anzi, è indicato come alimento adatto a qualsiasi età, dallo svezzamento fino all’età anziana.

L’unica caratteristica che potrebbe generare effetti collaterali è la presenza di acido fitico. L’acido fitico è tradizionalmente considerato un fattore anti-nutrizionale: è una sostanza in grado di limitare l’assorbimento o l’utilizzo dei nutrienti. L’acido fitico si lega ad alcuni sali minerali (calcio, ferro, magnesio e zinco) a formare sali insolubili (fitati e fitina), ostacolandone così l’assorbimento da parte dell’organismo.

La cottura o l’ammollo in acqua riducono significativamente la quantità di acido fitico, quindi, se si deve tenere sotto controllo il livello di fitati assunti, si sconsiglia di mangiare questi semi a crudo. 

Conclusioni

Il teff è un cereale antico e naturalmente senza glutine, ideale per chi soffre di celiachia o segue una dieta gluten-free. Ricco di fibre, proteine e lisina (un amminoacido essenziale raro nei cereali) è un ottimo alleato per la salute.

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La farina di teff, dal basso indice glicemico, aiuta a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue, evitando picchi glicemici e fornendo energia duratura. Versatile e nutriente, è perfetto per pane, dolci e altre ricette sane.

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Fonte
  1.  USDA– National Nutrient Database for Standard Reference.
  2. Health Benefits of Teff

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Sofia Russo

Sofia Russo

Dottoressa in Biologia e socia volontaria della Onlus Nutrizionisti Senza Frontiere, ho approfondito la mia formazione attraverso un Master in nutrizione umana presso la Unitelma Sapienza. Ho svolto tirocini formativi in laboratori di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Università degli Studi Roma Tre. Per Melarossa mi occupo di scrivere approfondimenti sugli alimenti.

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