Succosa e asprigna, antiossidante, la melagrana rinforza il sistema immunitario e apporta un carico di fitoestrogeni. Non solo, è un concentrato di bellezza e di proprietà benefiche, ideale per fare il pieno di salute. Le qualità della melagrana sono straordinarie, sia sgranata e mangiata semplicemente con un po’ di limone, sia sorseggiata sotto forma di succo. Inoltre, la melagrana una miniera di fitoestrogeni, composti vegetali simili agli estrogeni prodotti dal corpo, che sono utili per dare sollievo ai disturbi legati alla menopausa ma hanno anche un effetto antiossidante, che rallenta l’invecchiamento e previene arterosclerosi e malattie cardiache.
La melagrana è un “blister” di integratori, che ti aiuterà a rimanere in forma.
Melagrana, una storia antica
Malum granatum, ovvero mela con i semi: è questo il nome che gli antichi romani hanno dato alla melagrana, influenzando con tale radice molte altre lingue europee. Ma l’origine del frutto è lontana e molto più antica. Proviene dall’Iran e dall’India settentrionale. Dai Babilonesi arrivò agli Egizi, che ne apprezzarono le virtù medicamentose, tanto da raffigurarle nelle tombe già nel 2500 a.C. Nell’antico Egitto, con il succo della melagrana si produceva una bevanda “miracolosa” che si diceva potesse salvare l’umanità dalla distruzione.
Il valore simbolico della melagrana
Il valore simbolico legato alla fecondità e alla fertilità ha accompagnato la melagrana nel suo viaggio tra le culture. Si ritrovano anche nel mondo islamico e nella massoneria, in cui il gran numero di semi simboleggia abbondanza e prosperità, mentre la stretta adesione tra i grani rappresenta la coesione.
Melagrana: che cos’è
La melagrana è il frutto del melograno (Punica granatum), un piccolo albero che appartiene alla famiglia delle Punicacee.
Gli arbusti di melograno sono resistenti alla siccità e crescono tranquillamente nelle zone aride o con un clima tipicamente mediterraneo, e non soffrono le gelate. Non tollerano ambienti troppo umidi perché vanno incontro allo sviluppo di malattie fungine e a marciumi.
Il frutto è la melagrana, ma è chiamata anche granata o, impropriamente, con lo stesso nome della pianta. È una “balausta”, cioè una bacca molto robusta, con la buccia dura e coriacea. I fiori, solitari e di un acceso colore rosso vermiglio, sono costituiti da 3-4 petali che formano una corolla di circa 3 centimetri di diametro. Le foglie ovali e di un verde brillante sono allungate e strette.
Gli arilli
All’interno dell’esocarpo del frutto si trovano gli “arilli” di colore dal bianco al rosso rubino. Sono i semi ricoperti da una polpa succosa, la parte commestibile del frutto. I chicchi della melagrana sono suddivisi in sezioni ammantate da una membrana resistente.
Il sapore, più o meno acidulo e dolciastro, varia in relazione alla varietà, così come la forma, il colore e il profumo. Anche le condizioni di coltivazione influiscono sulle caratteristiche organolettiche del frutto.

La coltivazione del melograno
Il frutto giunge a maturazione tra ottobre e novembre, a seconda delle varietà e dei luoghi di crescita.
La pianta è coltivata da sempre nelle zone di origine e nei paesi caucasici e quelli che si affacciano sul bacino mediterraneo, anche e soprattutto a fini ornamentali. Attualmente, la coltivazione è largamente estesa in Messico, negli USA, in Arizona e in California.
In Italia, la coltivazione di melagrane ha interessato giardini e orti familiari di piccole dimensioni. Si considerava una specie quasi in via di estinzione, tanto da essere oggetto di ricerche sulla conservazione del patrimonio genetico. Nell’Atlante dei Fruttiferi Autoctoni Italiani (pubblicato dal MIPAAF e dal CREA) il melograno non è citato, né sono presenti le numerose varietà locali.
Solo nell’ultimo decennio il melograno ha cominciato ad avere un’espansione commerciale.
I valori nutrizionali della melagrana
Dal punto di vista nutrizionale, la melagrana è ricca di sali minerali: magnesio, calcio, potassio, ferro e di fibre. Inoltre, contiene un’eccellente quantità di vitamina A, vitamine del gruppo B: B6 e B9 (acido folico), e tanta vitamina C. Con 68 kcal ogni 100 grammi, la melagrana contiene*:

Melagrana: proprietà benefiche
Un pieno di antiossidanti
Il rosso non è solo il colore dell’amore. Nel gruppo di frutta e verdure di questa tinta, del quale la melagrana è un esponente titolatissimo, questa pigmentazione segnala un alto contenuto di due fitocomposti con azione antiossidante: il licopene e le antocianine.
Questo gruppo di colore, tipicamente fornisce anche la vitamina C, un nutriente importantissimo in grande quantità. Se assunta, infatti, giornalmente in almeno 200 mg (il fabbisogno medio europeo è di 90 mg al giorno per gli uomini e 80 mg per le donne), questa vitamina contribuisce al mantenimento della normale funzione del sistema immunitario, alla normale formazione del collagene e alla normale funzione delle ossa, di cartilagini, gengive, pelle e denti.
Inoltre, favorisce l‘assorbimento del ferro presente negli altri alimenti.
La melagrana contro i tumori
Il succo e l’olio di melagrana sono considerati dei potenti antitumorali.
Gli studi hanno suggerito l’intero frutto della melagrana, nonché il suo succo e l’olio, come promettenti agenti chemiopreventivi/chemioterapici, poiché esercitano effetti anti-infiammatori, anti-proliferativi e anti-tumorigenici.
Le sfide attuali riguardano la creazione della componente chiave di questi agenti responsabili degli effetti antitumorali e dei meccanismi attraverso i quali si suppone possano sopprimere o prevenire il cancro.
Dati considerevoli dimostrano l’efficacia in vitro e in vivo del melograno come adiuvante nella lotta medica contro lo sviluppo di patologie così serie e gravi; tuttavia, saranno necessari ulteriori studi clinici ben progettati per convalidare l’utilità di questi agenti naturali per la prevenzione e il trattamento vari tipi di cancro, come quello della pelle, della mammella, della prostata, dei polmoni e del colon. Ma è soprattutto l’acido ellagico – di cui la melagrana è ricca – ad avere proprietà antitumorali. L’acido ellagico è contenuto anche nei lamponi, nelle fragole e nelle noci.

Melagrana contro la depressione
Le proprietà che vengono associate alla melagrana non si contano. Oltre alle caratteristiche antiossidanti (tre volte quelle del vino rosso o del tè verde) e alle sue potenti proprietà antivirali e antibatteriche, la melagrana produce effetti positivi su altre patologie più o meno gravi.
Agisce sugli stati depressivi, stimolando la produzione di serotonina. Per questo la melagrana è indicata durante la menopausa.
Melagrana e intestino
Se consumata moderatamente, la melagrana è in grado di risolvere disturbi intestinali, di contrastare il verme solitario e di agire da astringente in caso di diarrea.
Ottima per una bocca perfetta
È un frutto che mantiene in salute la bocca, i denti e le gengive, grazie alle sue proprietà astringenti.
Melagrana e cuore
Grazie ai flavonoidi ed al contenuto di potassio, la melagrana, ha un potere ipotensivo. È un frutto che protegge il cuore e le arterie, preservando l’elasticità dei vasi sanguigni e prevenendo le malattie cardiovascolari. La melagrana aiuta, inoltre, a contrastare osteoartrite e colesterolo alto.
Melagrana contro la ritenzione idrica
La melagrana è un grande alleato per combattere i problemi di ritenzione idrica, di cui soffrono molte donne.
Melagrana: tante proprietà terapeutiche, non solo nei chicchi
Sorprendentemente, non solo la melagrana, ma anche altre parti della pianta, tra cui la corteccia, le foglie e le radici dell’albero, sono ricchi di costituenti molecolari con proprietà terapeutiche.
Il pericarpo costituisce quasi il 50% del peso del frutto ed è una ricca fonte di componenti bioattivi, come fenoli, flavonoidi, composti tannici e di proantocianidina. Contiene anche vari minerali, e polisaccaridi complessi.
I semi possiedono forti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie per via dell’alto contenuto di tannini idrolizzabili e antocianine. Diversi acidi organici sono presenti anche nel rivestimento del seme. Gli arilli contengono oltre acqua e zuccheri, principalmente fruttosio e glucosio e pectina, composti bioattivi come fenoli e flavonoidi, principalmente antociani.
Le foglie di melograno contengono alcuni tannini unici, oltre a contenere i glicosidi dell’apigenina, che è un flavone con caratteri progestinici e ansiolitici. L’apigenina aiuta anche la formazione del neurone potenziando gli effetti estrogenici, ecco perché alcuni autori la propongono come possibile cura preventiva per malattie neurodegenerative tipo Parkinson o Alzheimer.
La buccia della melagrana
Un interessante studio condotto da una equipe del College of Food Engineering and Nutritional Science, della Shaanxi Normal University, ha indagato sulle caratteristiche antiossidanti di un polisaccaride (Pomegranate Peel Polysaccharides – PPP) contenuto nella buccia della melagrana. In particolare, questa molecola si è dimostrata efficace nella protezione del tessuto epatico contro i danni ossidativi da parte dei radicali liberi.
La melagrana: un viagra naturale
Un recente studio dell’Università di Edimburgo dimostra che gli uomini che assumono succo di melagrana con regolarità registrano un aumento dei livelli di testosterone quasi del 30%, con ottime percentuali di risolvere problemi come la mancanza di desiderio sessuale e la disfunzione erettile.

Una piccola controindicazione
Attenzione: il succo di melagrana può interferire con l’assorbimento di alcuni principi attivi contenuti nei farmaci. L’effetto più frequente delle sostanze contenute nella nostro frutto è quello di impedire alle molecole dei farmaci di penetrare nelle cellule. Se si prendono medicinali, insomma, è il caso di fare attenzione alle interazioni.
Come scegliere la melagrana perfetta
Al momento dell’acquisto è preferibile scegliere i frutti più pesanti a parità di dimensioni. Il peso specifico è un indice della quantità di succo presente nel frutto. La forma della melagrana matura non è tonda, ma ha un aspetto irregolare con lati più pronunciati e squadrati, generati dalla pressione esercitata dai semi contro la parete del frutto. Tutta la superfice deve essere dura, integra, ma non coriacea. Non deve presentare parti molli, ma altresì non deve resistere troppo ad una pressione della mano o ad una leggera scalfittura. La buccia a maturazione raggiunta tende a spaccarsi naturalmente per liberarsi dei semi.
Il colore della melagrana
Anche il colore può essere un valido aiuto nella preferenza delle melagrane da acquistare. Preferibilmente l’esocarpo deve essere brillante. Nella buccia meglio optare per colori intensi, con tonalità che vanno dal rosso vivace al rosato scuro, quasi marrone.
Le proprietà medicinali della melagrana essiccata
Il frutto intero essiccato, oltre ad essere usato come ornamento e addobbo natalizio per le sue ottime capacità di conservazione, vanta proprietà medicinali.
Ad esempio, la scorza dei frutti, ricca di tannino, se tagliata a pezzetti e fatta essiccare all’aria, può essere ridotta in polvere da utilizzare come decotto. Ha proprietà tenifughe, astringenti e sedative nelle dissenterie.
Per uso esterno il decotto può essere usato per clisteri o irrigazioni vaginali.
La maschera di bellezza fai da te con la melagrana
Con pochissima fatica, si può ricavare a casa propria una crema antietà a base di melagrana. Preparala così:
- frulla i grani di metà melagrana assieme a 1 cucchiaino di miele, 1 cucchiaio di avena e 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva;
- stendi il composto sul viso;
- tieni in posa per 25 minuti, poi risciacqua.
Non per niente, fin dall’antichità la melagrana è considerata simbolo di giovinezza eterna!
L’utilizzo della melagrana in cucina
Le scorze dei frutti di melograno hanno anche proprietà aromatiche e vengono utilizzate per dare il gusto amarognolo a Vermouth e aperitivi.
Per consumare il frutto di melograno fresco occorre servirsi di un coltello per aprirlo e spaccarlo in più parti. Poi, si estraggono i semi staccandoli dalle membrane a cui sono fissati.
In caso si necessitasse di molti semi, la separazione può essere favorita eseguendola in acqua. I semi separandosi vanno a fondo, mentre le membrane galleggiano.
La parte commestibile è la polpa traslucida che aderisce e circonda il seme. Inevitabilmente, per poter inghiottire la polpa occorre inghiottire anche il seme legnoso. Questo spiega il fatto che il maggior consumo si ha dopo la estrazione del succo dalla polpa.
Gli arilli sono ideali anche per la preparazione di succhi, sciroppi e granatina. Quest’ultima è una bevanda preparata con il succo dalla spremitura dei semi di melagrana, spesso diluito e zuccherato.
La melagrana nella cucina araba
Nella cucina araba e mediorientale, la melagrana è un ingrediente importante di alcuni piatti tradizionali.
Il fesenjān, ad esempio, è uno stufato iraniano (un khoresh) aromatizzato con pasta di melograna e noci macinate. È tradizionalmente fatto con pollame (anatra o pollo). Il fesenjān è accompagnato con riso bianco o giallo iraniano.
L‘ashe anar, invece, è una zuppa a base di succo di melagrana, verdure e piselli gialli secchi tagliati a metà e poi guarnita con foglie di menta e semi di melagrana.
Prima dell’avvento dei pomodori dall’America, era la melagrana la ricoprire un ruolo simile nei piatti mediorientali, nei succhi e nella melassa.
La melagrana nella cucina tradizionale
Il succo è spesso usato nelle cucine tradizionali dei paesi di origine per realizzare salse, dolci o piccanti, per cibi tradizionali, per guarnire la carne o il riso.
I semi di alcune varietà selvatiche sono essiccati e macinati, e sono utilizzati come componenti, a volte acidificanti in altre salse.
In Daunia, la melagrana è rinomato per essere uno degli ingredienti principali del grano cotto (cicce cutte in dialetto lucerino), un dolce che si prepara per il il 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti.
Solitamente, i chicchi di melagrana si preferiscono conditi con un po’ di succo di limone, oppure aggiunti come ingrediente di una macedonia di frutta di stagione.
I chicchi di melagrana si abbinano anche a piatti salati. Possono essere usati nelle insalate e sparsi sopra la carne di agnello cotta per donarle un sapore dolce a controbilanciarne il grasso naturale.
Più semplicemente possono dare un gusto in più a delle insalate, oppure si abbinano alla frutta secca per preparare un couscous, o al farro e all’uva per un’insalata di frutta e cereali.

Il benessere a tavola: ecco le ricette con la melagrana
Bene, dopo avere un po’ esplorato i prodigi della melagrana, sarebbe folle non farne il pieno nel breve periodo dell’anno in cui c’è. Tanto più che sono molte e sfiziose le ricette in cui si può utilizzare e bastano pochi grani di melagrana per dare a un piatto una grinta tutta particolare.
1 – Spremuta di melagrana, un concentrato di antiossidanti

Calorie a persona: 150 Kcal
Ingredienti per una persona
- 2 melagrane
Scopri come preparare la spremuta di melagrana.
2 – Indivia gratinata con noci e Gorgonzola

Calorie totali: 832 Kcal / Calorie a persona: 208
Ingredienti per 4 persone
- 6 cespi indivia belga
- 40 g gherigli di noci
- 60 g Gorgonzola
- 30 g melagrana in chicchi
- 40 g parmigiano Reggiano da grattugiare
- 1 bicchiere brodo vegetale
- 1 cucchiaio olio extravergine di oliva
- sale
- pepe
Scopri come preparare l’indivia gratinata con noci e gorgonzola.
3 – Virgin Bellini

Ingredienti:
- Spremuta di pesca, 90 ml
- Acqua frizzante, 120 ml
- Succo di limone, 30 ml
- Spremuta di melagrana, 1 cucchiaio
Scopri come preparare il cocktail Virgin Bellini.
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