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Zolfo: che cos’è, proprietà e benefici, fabbisogno e quali alimenti lo contengono

Jessica Dovicchi by Jessica Dovicchi
25 Settembre 2023
in Mangiar sano
zolfo: che cos'è, cibi ricchi, benefici per la salute e la pelle. quando usare gli integratori, carenze ed eccesso
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Sommario

  • Zolfo: che cos’è
  • Il metabolismo dello zolfo
  • Fabbisogno giornaliero
  • Alimenti ricchi di zolfo
  • Proprietà e benefici dello zolfo
  • Sapone allo zolfo
  • Proprietà e benefici delle acque termali ricche di zolfo
  • Integratori allo zolfo per pelle e articolazioni
  • Carenza ed eccesso di zolfo
  • Integratori di zolfo: quando e come usarli

Lo zolfo è un elemento importantissimo per il metabolismo del corpo umano. Bagni termali in acque sulfuree sono consigliati fin dai tempi dell’antica Roma per rigenerarsi e come rimedio anti-invecchiamento.

Questo minerale è fondamentale per la formazione di nuovo tessuto connettivo, per la salute della pelle e dei capelli. Inoltre, è parte integrante della struttura di numerose proteine ad attività enzimatica, è coinvolto nei processi antinfiammatori e contrasta l’azione dei radicali liberi dell’ossigeno.

Sebbene non sia un minerale essenziale, lo assumiamo attraverso la dieta attraverso molti alimenti. Oltre ad essere presente nelle uova, lo zolfo è contenuto infatti nella carne, nel pesce e in alcuni cibi vegetali.

Nelle erboristerie, o nei negozi e supermercati più riforniti puoi trovare il sapone allo zolfo. Di cosa si tratta? Non è altro che un tipo di sapone naturale arricchito con polvere di zolfo purificato. A questo si addizionano oli essenziali profumati per migliorarne l’odore. Solitamente è di consistenza solida (saponette), ma è possibile trovarlo anche liquido, come detergente per le mani o per il corpo, oppure in forma di scrub, crema, o shampoo.

Zolfo: che cos’è

È un elemento molto abbondante nel nostro organismo. Per questo motivo lo ritroviamo nella categoria dei macroelementi, ovvero quegli elementi chimici di cui il nostro corpo necessita in grande quantità (mg o g).

Nonostante sia spesso messo in secondo piano rispetto a calcio, zinco o magnesio, questo minerale è altrettanto importante per il corretto funzionamento del nostro metabolismo.

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In un adulto di 70 kg si calcolano circa 140 g di zolfo, principalmente integrato nella struttura di molecole dal grande ruolo biologico. Infatti, è parte di amminoacidi essenziali, come la Cysteina (Cys) e la Metionina (Met), o di molecole strutturali come la cheratina.

Ne segue che è un elemento fondamentale per la salute di:

  • Cartilagini.
  • Pelle.
  • Unghie.
  • Capelli.

E’ chiamato il minerale della bellezza. Ma le sue proprietà non si limitano qua.

Infatti, bagni termali in acque sulfuree, unguenti, lozioni o creme a base di zolfo vengono sfruttate fin dalla medicina antica e, in epoca più recente, dalle pratiche oligoterapiche, per risolvere dolori articolari, o problemi come psoriasi, eczema e dermatite.

Vediamo in dettaglio tutti i segreti che nasconde questo elemento.

zolfo: chimica

Chimica

Per prima cosa lo zolfo è un non-metallo. Lo ritroviamo nella tavola periodica degli elementi con simbolo S (dal latino, Sulfur) e numero atomico 16.

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Allo stato naturale, si può trovare in forma solida, un cristallo dal colore giallo, o combinato all’idrogeno per formare solfati (solfati di calcio, come il comune gesso – CaSO₄) e solfuri (solfuro di ferro, o pirite –  FeS). Negli organismi viventi, sia piante che animali, lo ritroviamo nella struttura di amminoacidi ricchi di zolfo, che per questo prendono il nome di amminoacidi solforati (SAA).

Una caratteristica degli amminoacidi contenenti questo minerale, come ad esempio la cisteina (R-SH), è quella di legarsi tra loro mediante l’ossidazione dei gruppi sulfidrilici (-SH). Il legame tra atomi di zolfo prende nome di ponte di-solfuro, o legame SS.

R1-SH + R2-SH —> R1-S-S-R2

Questo tipo di legame fortifica la struttura delle proteine ed è fondamentale per il loro ripiegamento (struttura secondaria e terziaria). Tuttavia, tale legame può essere nuovamente ridotto (mediante reazione redox), riportando le proteine coinvolte alla loro struttura primaria (non ripiegata).

Una piccola nota: lo zolfo in quanto tale è inodore. Il forte odore nauseante di uova avariate che si attribuisce allo zolfo, è in realtà dovuto ad un suo composto volatile, il solfuro di idrogeno (o acido solfidrico, H2S), molto abbondante nei bagni termali.

Il metabolismo dello zolfo

Assumiamo lo zolfo in forma organica attraverso il cibo. Infatti, gli alimenti ricchi di proteine contengono buone quantità di amminoacidi solforati (SAA).

Attraverso la digestione, le proteine alimentari vengono scomposte (idrolizzate) in amminoacidi, poi successivamente assorbiti dall’intestino tenue.

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Il quantitativo di amminoacidi solforati (SAA ) che mediamente un individuo ingerisce ed assorbe durante il giorno è di norma sufficiente a soddisfare il proprio fabbisogno giornaliero di zolfo.

A seconda delle richieste metaboliche, il quantitativo in eccesso viene espulso con le urine o indirizzato alla formazione di glutatione (GSH), nel fegato.

Questa è una molecola di riserva (stock), con la quale il nostro organismo conserva lo zolfo, per utilizzarlo al bisogno.

Dal momento in cui viene assorbito fino alla sua escrezione, lo zolfo svolge un compito importante, come parte della struttura di numerose molecole ad attività enzimatica e non solo.

alimenti ricchi di zolfo

Fabbisogno giornaliero

Per lo zolfo non è stata stabilita una dose raccomandata giornaliera.

I LARN (Livelli di assunzione raccomandati di energia e nutrienti per la popolazione italiana) infatti non indicano né quali siano i valori raccomandati per la popolazione (PRI), né quale sia il fabbisogno medio (AR).

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Ad ogni modo, si ritiene che un’alimentazione varia e bilanciata, ricca di legumi, frutta e verdura, come quella basata sui principi della dieta mediterranea, sia in grado di soddisfare a pieno il fabbisogno di zolfo per le proprie esigenze metaboliche.  

Dove puoi trovare questi amminoacidi ricchi di zolfo?

Alimenti ricchi di zolfo

Noi assumiamo zolfo in forma organica attraverso il cibo. Proteine contenenti zolfo sono contenute sia nei tessuti vegetali che animali ed anche nel regno dei funghi.

È quindi difficile riscontrare carenze nutrizionali di zolfo in un individuo sano che segua una dieta bilanciata in termini di macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi).

Quali sono gli alimenti che contengono zolfo e amminoacidi solforati in maggior quantità?

In linea generale questo minerale è contenuto negli alimenti ricchi di proteine:

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  • Frattaglie, fegato e cuore.
  • Carni rosse e carni bianche.
  • Uova (tuorlo).
  • Pesce e frutti di mare.
  • Latte, yogurt e formaggi.
  • Tra gli ortaggi, cavoli, cime di rapa, asparagi, cipolle, aglio.
  • Frutta secca.
  • Legumi e soia.
  • Funghi.

Principali molecole contenenti zolfo che hanno un ruolo chiave nella dieta:

  • Glutatione (GSH), di cui abbiamo già discusso il ruolo come antinfiammatorio e antiossidante. E’ la principale molecola di riserva dello zolfo. Ne sono ricchi i tessuti animali (carne).
  • Taurina, viene prodotta dal catabolismo ossidativo della cisteina (Cys-SH), è abbondante nella carne e nel pesce.
  • S-Metil-L-metionina (SMM), deriva dall’S-adenosilmetionina (SAM), per sostituzione di un gruppo metilico con un gruppo adenosile. Si trova esclusivamente nel regno vegetale.
  • Amminoacidi sulforati (SAA), cisteina e metonina che contengono zolfo, negli alimenti sono soggette a perdite ossidative: la Met viene convertita in Met solfossido o Met sulfone, mentre la Cyst viene ossidata ad acido cisteico. Questi metaboliti secondari li ritroviamo prevalentemente nel latte e nei suoi derivati.
alimenti ricchi di zolfo

Proprietà e benefici dello zolfo

Abbiamo visto come lo zolfo sia particolarmente abbondante nel nostro organismo. È parte della struttura di alcuni amminoacidi essenziali (SAA) che contribuiscono al metabolismo energetico, ma a cosa serve in pratica?

Contrasta lo stress ossidativo

Il minerale è contenuto nella struttura chimica di un potentissimo antiossidante naturale prodotto dal fegato: il glutatione (GSH). Questo è un tri-peptide, ovvero una molecola formata da tre amminoacidi essenziali, in ordine di legame: acido glutammico, cisteina (SAA) e glicina.

La valenza dell’atomo di zolfo contenuto nella cisteina permette al glutatione di prendere facilmente parte alle reazioni di ossido-riduzione (redox) ed esercitare così il suo ruolo di antiossidante. Il GSH difende l’organismo dalle specie reattive dell’ossigeno (ROS), disintossicandoci. 

Il glutatione regola anche la  biosintesi delle prostaglandine (PG), molecole pro-infiammatorie.

Un’azione indiretta dello zolfo (in quanto parte strutturale del GSH) è quindi quella di regolare la risposta infiammatoria.

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Migliora la salute di pelle e capelli

Lo zolfo è un “mattoncino” nella struttura della cheratina. È quindi utilizzato nelle creme, o nei prodotti di cosmetica per aiutare a mantenere una buona salute della pelle, ma anche di unghie e capelli.

Partecipa al metabolismo energetico

Lo zolfo è parte della struttura di amminoacidi come la metionina (Met), la cisteina (Cys) e l’omocisteina (H).

Questi amminoacidi solforati (SAA) vanno a costituire molecole più complesse, come i peptidi (tra cui abbiamo già visto il glutatione, GSH), proteine di struttura (come la cheratina), ma anche molecole coinvolte nel metabolismo energetico, quali ormoni, enzimi e vitamine.

Tra le principali molecole contenenti zolfo utili al nostro metabolismo troviamo:

  • Coenzima A (CoA, o CoASH), molecola fondamentale per il Ciclo di Krebs e l’ossidazione degli acidi grassi.
  • Acido lipoico, dal valore antiossidante.
  • Taurina, con ruolo nella formazione degli acidi biliari e come neurotrasmettitore.
  • Insulina, ormone che controlla il quantitativo di zuccheri nel sangue.
  • Tiamina (o B1), vitamina idrosolubile coinvolta nel metabolismo energetico.
  • Biotina, vitamina idrosolubile che partecipa al metabolismo proteico, degli acidi grassi e del glucosio.

Azione detox dello zolfo

Un ruolo importantissimo è quello di partecipare alle reazioni di solfatazione (formazione di un solfato) che avvengono nel fegato.

Infatti, mediante questi meccanismi, il nostro organismo è in grado di disintossicarsi dall’azione dei farmaci antinfiammatori (FANS) e da altre molecole xenobiotiche.

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In parole semplici, la farmacocinetica ci spiega che lo zolfo, legandosi a farmaci di uso quotidiano, come ad esempio il paracetamolo, ne accelera il processo di escrezione attraverso le vie urinarie.

i benefici del sapone allo zolfo

Sapone allo zolfo

È un rimedio molto efficace per igienizzare, detergere e purificare la pelle.

Le proprietà antiossidanti dello zolfo si rivelano utili come soluzione anti-aging, ma non è tutto. Questo minerale ha anche la capacità di tenere a bada la produzione di sebo, favorire l’eliminazione delle impurità e la rigenerazione della cute.

La percentuale di minerale è variabile: con il 2-3% è adatto a pelli più delicate, mentre valori vicini o superiori al 10% si adattano meglio alle pelli grasse.

Per cosa si utilizza il sapone allo zolfo?

  • Riduce l’eccesso di sebo sulle pelli grasse.
  • Allevia prurito e rossore.
  • Ha azione fungicida.
  • E’ un repellente per gli acari che causano la scabbia.
acque termali ricche di zolfo

Proprietà e benefici delle acque termali ricche di zolfo

Che lo zolfo fosse un rimedio naturale per diversi disturbi non è una novità. Già in epoca romana erano conosciuti i benefici delle acque termali ricche di zolfo, o acque sulfuree.

I nobili passavano gran parte del tempo nei centri termali, praticando fanghi, impacchi, o inalandone i fumi. Le proprietà benefiche di queste acque variano in base alla composizione e alla percentuale di zolfo presente. Ad ogni modo, sono così riassumibili:

  • Proprietà sfiammanti.
  • Inalazioni di acque sulfuree sono in  grado di alleviare sintomi delle vie respiratorie, come sinusite, rinite ed asma.
  • Proprietà antisettiche.
  • Impacchi o fanghi di acque termali ricche di zolfo uccidono funghi e batteri, agendo direttamente per la difesa dell’organismo.
  • Benefici per la pelle.
  • Le acque sulfuree risolvono o attenuano rossori e irritazioni cutanee. Inoltre, sono indicate per problemi della pelle come acne, eczemi, psoriasi, dermatite atopica e seborroica. Infine, lo zolfo è coinvolto nella formazione di collagene e cheratina, importantissimi per l’elasticità cutanea e la formazione di nuovo tessuto.
  • Benefici per unghie e capelli.
  • E’ parte integrale di cisteina e metionina, che sono componenti fondamentali per rinforzare la struttura dei capelli e delle unghie.
  • Benefici per le ossa e le articolazioni.
  • Zolfo e bicarbonato rinforzano la salute delle ossa e delle cartilagini, conferendo alle acque termali proprietà terapeutiche per artriti e reumatismi.
  • Benefici per il sistema digerente.
  • Diversi studi hanno dimostrato che gli oligoelementi presenti nelle acque termali possono alleviare problematiche gastrointestinali, quali il colon irritabile, stitichezza, o eccessiva produzione di bile.

Integratori allo zolfo per pelle e articolazioni

Integratori di zolfo in forma organica (MSM metilsulfonilmetano, o GSH glutatione) sono utilizzati per risolvere o alleviare i sintomi di problemi articolari e della pelle, come acne, eczema e psoriasi.

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Lo zolfo svolge infatti un’azione antinfiammatoria. Ecco perché integratori a base di zolfo, in compresse, in polvere o tavolette masticabili, sono indicati per il trattamento di patologie infiammatorie croniche, a supporto di terapie farmacologiche adeguate.

Vediamo quali sono i principali campi di applicazione degli integratori di zolfo organico.

Psoriasi

La psoriasi è una forma di dermatite cronica. Si tratta di una malattia infiammatoria della pelle che si manifesta con la comparsa di papule e placche, caratterizzate da eritema e desquamazione.

Può essere di natura ereditaria (congenita) o comparire per diverse cause, tra cui traumi, o terapia farmacologica (eziologia multifattoriale). Lo zolfo è un rimedio naturale per contrastare i sintomi di questa patologia.

Integratori di zolfo per la psoriasi, spesso con aggiunta di acido salicilico, risultano efficaci. Lo zolfo è coinvolto nel processo di cheratinizzazione della cute e rallenta la produzione di sebo, mentre l’acido salicilico favorisce la rimozione dello strato corneo delle placche (azione cheratolitica).

Problemi della pelle

  • Favorisce i processi di rigenerazione e riparazione della cute. Svolge al contempo un’azione antiossidante, contrastando i radicali liberi dell’ossigeno. Inoltre, purifica la pelle dalle tossine, donandole lucentezza e morbidezza. Integratori di zolfo sono quindi indicati per problematiche cutanee come: prurito, rossore, eczema, acne, dermatite, desquamazione, o eccesso di sebo.
  • Infiammazioni articolari.
  • Lo zolfo in forma organica interviene direttamente nei processi di rigenerazione ossea e delle cartilagini. Ecco perché è utilizzato nel trattamento di tunnel carpale, tendinite, ma anche osteoartrosi, osteoartriti, artrite reumatoide e stati infiammatori o degenerativi delle cartilagini. Assumere integratori di zolfo significa ridurre lo stato dolorifico associato a tali condizioni patologiche, andando al contempo a rinforzare i tessuti interessati (collagene e matrice ossea).

Quindi, grazie alle proprietà minerarie, l’integrazione di zolfo organico è utilizzata per: 

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  • Asma allergico.
  • Dolore muscolare.
  • Colon irritabile e stipsi.
  • Candidosi e scabbia.

Assumere integratori di zolfo organico permette di ridurre lo stato infiammatorio generale, migliorando le funzionalità fisiche. È però sempre opportuno rivolgersi al proprio medico o ad un esperto della nutrizione prima di iniziare ad assumere integratori alimentari.

Carenza ed eccesso di zolfo

Abbiamo visto come lo zolfo sia presente in moltissimi alimenti che normalmente troviamo sulle nostre tavole. Carenze nutrizionali di zolfo sono quindi molto rare in un individuo sano che segua una dieta varia ed equilibrata.

Tuttavia, può accadere che, in particolari condizioni di salute, si verifichino carenze di questo elemento. Le conseguenze possono essere di varia entità:

  • Stanchezza, spossatezza.
  • Dolori articolari.
  • Indebolimento dei capelli.
  • Pelle secca.
  • Alterazioni del tono dell’umore.
  • Insonnia.
  • Ritardo nella crescita o nello sviluppo.

Analogamente, anche eccessi di zolfo sono molto rari in un individuo che gode di buona salute. Ricordiamo infatti che il nostro organismo sa attuare opportuni meccanismi di smaltimento per ripulirsi dalle molecole in esubero.

Tuttavia, un eccesso di zolfo può portare ad una produzione massiva di amminoacidi solforati, che a loro volta possono causare problemi nella regolazione dei processi metabolici.

Tra le principali conseguenze dell’eccesso di zolfo rientrano:

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  • Decalcificazione ossea (perdita di calcio dalle ossa).
  • Accumulo di ferro nella milza (emosiderosi splenica).
  • Lesioni cerebrali.
  • Degenerazione della retina.
  • Bronco costrizione.
  • Tossicità.

Si parla di intossicazione alimentare quando l’eccesso di zolfo è dovuto ad un suo consumo eccessivo. Con la dieta è pressoché impossibile raggiungere valori di zolfo tali da causare un’intossicazione alimentare. È molto più facile che ciò accada per via di un uso smoderato di integratori alimentari contenenti zolfo.

La pericolosità dello zolfo si ha per lo più nella sua forma inorganica:

  • Il solfuro d’idrogeno, tossico già in piccole concentrazioni (>10 ppm), può causare irritazione agli occhi, perdita dell’olfatto, edema polmonare, iperventilazione e collasso (>1000 ppm).
  • Solfiti, presenti negli alimenti fermentati (come vino, formaggi), possono causare fenomeni di allergia (orticaria, cefalea, fino allo shock anafilattico) in soggetti sensibili.
integratori di zolfo: quando assumerli

Integratori di zolfo: quando e come usarli

Nonostante gli apporti dietetici siano spesso sufficienti a soddisfare le richieste metaboliche di zolfo, sono moltissimi gli integratori in commercio che lo contengono.

Ne esistono diversi tipi, i più commercializzati sono a base di glutatione (GSH) e metil-sulfonil-metano (MSM). Tali formulati vengono consigliati in compresse, o capsule, per:

Aumentare la crescita dei capelli e delle unghie

I ponti di solfuro delle cisteine di cui è composta la cheratina rafforzano la struttura del capello e delle unghie.

Scopri la dieta per capelli e unghie sani.

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Incrementare la sintesi di tessuto connettivo per la salute delle cartilagini

Le molecole contenenti zolfo incentivano la sintesi di collagene, con beneficio per le articolazioni ed effetto antiaging.

Migliorare l’escrezione di farmaci (solfatazione)

Gli integratori di zolfo possono essere utili per aiutare il fegato a rimuovere i farmaci (detossificazione epatica dagli xenobiotici) in maniera più efficace.

Aiutare il sistema immunitario e le difese antiossidanti

Sia il GSH in quanto tale che il MSM contenenti zolfo svolgono un’azione protettiva dai radicali liberi dell’ossigeno.

Nella terza età diminuisce la capacità dell’organismo di crearsi una riserva di zolfo (stock di zolfo in forma di GSH). Quindi, oltre che per la sua azione anti-aging e antiossidante, l’integrazione di zolfo può essere utile in questa fase per prevenire patologie correlate alle articolazioni, come artrite o artrosi, o per eliminare eventuali eccessi di farmaco in seguito a terapia farmacologica.

Si consiglia di consultare il proprio medico curante prima di iniziare a fare uso di integratori a base di zolfo.

Fonti
  1. Baker, D. H. (2006). Comparative species utilization and toxicity of sulfur amino acids. The Journal of Nutrition, 136(6), 1670S-1675S.
  2. Hewlings, S. e Kalman, D. (2019). Sulfur in human health. EC Nutrition, 14(9), 785-791.
  3. Jacob, C., Giles, G. I., Giles, N. M. e Sies, H. (2003). Sulfur and selenium: the role of oxidation state in protein structure and function. Angewandte Chemie International Edition, 42(39), 4742-4758.
  4. Komarnisky, L. A., Christopherson, R. J. e Basu, T. K. (2003). Sulfur: its clinical and toxicologic aspects. Nutrition, 19(1), 54-61.
  5. Nimni, M. E., Han, B. e Cordoba, F. (2007). Are we getting enough sulfur in our diet? Nutrition & metabolism, 4(1), 1-12.
  6. Parcell, S. (2002). Sulfur in human nutrition and applications in medicine. Alternative Medicine Review, 7(1), 22-44.
  7. Scammahorn, J. J., Nguyen, I. T., Bos, E. M., Van Goor, H. e Joles, J. A. (2021). Fighting oxidative stress with sulfur: Hydrogen sulfide in the renal and cardiovascular systems. Antioxidants, 10(3), 373.

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Consulente scientifica nel campo delle scienze della nutrizione, con competenze biologiche. Appassionata di ricerca e nuove scoperte, si occupa di biologia, nutrizione, alimentazione e salute.

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