La psoriasi è una patologia dermatologica diffusa che affligge milioni di persone e causa disagio, imbarazzo e vergogna che possono anche degenerare, nei casi più gravi, in depressione.
Cos’è
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle, non infettiva né contagiosa, solitamente di carattere cronico e recidivante. Esistono diversi tipi di psoriasi, con sintomi in parte diversi. Anche se il disturbo può comparire in qualsiasi zona del corpo, in genere si localizza in corrispondenza di gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e parte lombare della schiena, oltre che ai palmi delle mani e alle piante dei piedi. Il suo esordio può avvenire a qualsiasi età anche se è più frequente che avvenga tra i 15 e i 35 anni. Raramente insorge nei neonati e nei bambini molto piccoli.
Come si formano le lesioni
Le tipiche chiazze, o placche, della psoriasi sono il risultato di un processo infiammatorio che stimola la proliferazione della pelle. Il naturale ricambio delle cellule della pelle (cheratinociti) è estremamente accelerato: invece di maturare e raggiungere la superficie della pelle in 25 giorni circa, i cheratociti lo fanno in soli 7 giorni. Questo meccanismo patologico tende ad automantenersi nel tempo. Il decorso della psoriasi è caratterizzato da periodi, anche lunghi, liberi da manifestazioni cutanee alternati a recidive, ovvero la ricomparsa delle tipiche lesioni.
Cause

La scienza ancora non ha saputo dare una risposta adeguata sulle cause scatenanti questa patologia della pelle, anche se sappiamo che il sistema immunitario e la genetica, insieme a fattori ambientali, hanno un ruolo importante nel suo sviluppo.
Malattia autoimmune
Possiamo quindi dire che questa patologia è una condizione autoimmune su base genetica. Il sistema immunitario reagisce in modo anomalo provocando una rapida moltiplicazione delle cellule della pelle, che il nostro organismo non riesce ad eliminare. Questa produzione eccessiva di cellule è proprio ciò che causa le macchie tipiche della psoriasi.
Fattori ambientali
Alcuni eventi possono contribuire, nelle persone predisposte, alla comparsa della psoriasi. Tra questi abbiamo:
- traumi;
- Infezioni streptococciche: sono la causa della psoriasi nella forma guttata, ma possono aggravare anche altre forme di psoriasi. In questi casi l’infezione va curata con gli antibiotici;
- Utilizzo dei corticosteroidi sistemici: a volte la psoriasi compare durante il trattamento con corticosteroidi sistemici, somministrati per altre malattie. Altrimenti può anche accadere che la patologia venga aggravata dalla somministrazione di questi farmaci;
- Stress: è considerato da sempre un fattore scatenante della psoriasi, particolarmente in soggetti con attitudine a somatizzare a livello cutaneo.
Sintomi

La psoriasi è certamente spietata: può apparire sulle palpebre, sulle orecchie, sulla bocca e sulle labbra, sulle pieghe della pelle, sulle mani, sui piedi e anche sulle unghie. Ognuna di queste zone è però caratterizzata da un tipo di pelle diversa e diverso, quindi, deve essere il trattamento.
Esistono vari tipi di psoriasi e quindi una sintomatologia leggermente diversa per ciascuna delle sue forme. Vediamoli.
Psoriasi a placche
È la forma più comune di psoriasi: è caratterizzata da placche eritematose, ricoperte da uno strato argenteo di cellule cutanee morte. Le singole placche possono anche confluire tra loro e coprire vaste aree corporee. Più intenso è l’eritema e più desquamante è la placca, più attiva è la psoriasi. Questa tipologia di placca tende a comparire più spesso sul cuoio capelluto, sulle ginocchia, sui gomiti e nella zona lombare. Le lesioni sono spesso pruriginose e dolorose e capita che possano screpolarsi fino al sanguinamento.
Psoriasi guttata
La caratteristica di questa forma di psoriasi è che si presenta sotto forma di piccole lesioni puntiformi. Generalmente ne sono vittima i bambini che soffrono di tonsilliti da streptococco. Si è infatti riscontrato che circa 10/15 giorni prima dell’eruzione i pazienti hanno avuto un episodio di faringotonsillite streptococcica. La relazione streptococco–psoriasi viene ulteriormente confermata dal fatto che i piccoli pazienti, dopo una cura antibiotica o dopo tonsillectomia, subiscono una regressione spontanea di questa forma di psoriasi. Dopo quella a placche è il tipo di psoriasi più comune.
Inversa
Si presenta sotto forma di lesioni rosse situate nelle pieghe cutanee, per esempio dietro le ginocchia, sotto le ascelle o nell’inguine. La pelle appare liscia e lucida e spesso questo tipo di psoriasi si accompagna ad altre tipologie psoriasiche.
Pustolosa
Come lascia intuire il nome, la psoriasi pustolosa si presenta con pustole bianche formate da pus non infettivo. Generalmente questa forma è localizzata nella zona palmoplantare. Capita che venga confusa con altre patologie, come la disidrosi, la dermatite da contatto o la dermatite irritativa. La forma pustolosa generalizzata in altre parti del corpo è invece una forma grave di psoriasi, che per fortuna si riscontra raramente.
Eritrodermica
E’ una forma di psoriasi grave che interessa tutto l’ambito cutaneo, che diviene eritematoso e desquamante. Talvolta la cute diventa essudante, generando così una perdita di calore che induce uno squilibrio metabolico. In questo caso il paziente deve essere ricoverato per un supporto terapeutico. Generalmente questa forma è indotta da farmaci, stress o malattie coesistenti.
Può causare prurito fastidioso e dolore. È una forma rara e si manifesta in circa il 3% dei pazienti affetti da psoriasi.
Diagnosi

Generalmente il dermatologo riesce a diagnosticare la psoriasi dopo un esame della cute malata, senza ricorrere ad esami di laboratorio. Talvolta, per avere certezza della diagnosi, quando la manifestazione cutanea è simile all’eczema, si potrebbe richiedere una biopsia per esaminare il lembo di pelle prelevato: la pelle psoriasica appare più spessa e infiammata rispetto a quella con eczema. E’ possibile che il medico prescriva alcuni esami del sangue per individuare precocemente l’eventuale presenza di altre patologie che possono associarsi alla psoriasi.
Le complicanze della psoriasi
E’ importante che i pazienti che soffrono di questa patologia siano a conoscenza della natura autoimmune del disturbo in quanto hanno circa il doppio delle probabilità di contrarre un’altra malattia autoimmune. Può infatti accadere che alla psoriasi si associno lupus, celiachia e artrite reumatoide. Un numero crescente di studi suggerisce che tale infiammazione possa accelerare anche lo sviluppo della placca aterosclerotica, una degenerazione delle pareti arteriose che porta alla cardiopatia coronarica. Sebbene la ricerca sia ancora debole, alcuni studi confermano che il rischio di contrarre malattie cardiache è decisamente maggiore nelle persone affette da psoriasi.
Psoriasi e alimentazione
Sono anni che il rapporto tra psoriasi e alimentazione è oggetto di numerosi studi scientifici. Ancora non è stato dimostrato un nesso di causa effetto tra alimentazione e psoriasi ma è certo che una dieta non corretta può indurre significativi peggioramenti della malattia.
Adottare uno stile di vita adeguato diventa così fondamentale anche nel campo della dermatologia, dove la pelle diventa la cartina tornasole delle nostre abitudini alimentari. Diete squilibrate possono portare a fasi di acutizzazione della psoriasi mentre una dieta equilibrata garantisce la prevenzione anche dal sovrappeso e dall’obesità, riducendo così il rischio di sviluppare altre patologie connesse alla psoriasi. Queste ultime includono le malattie cardiovascolari, le malattie infiammatorie croniche, la depressione e la sindrome metabolica.
Psoriasi: la dieta ideale

Dato che la psoriasi è una malattia infiammatoria, gli esperti consigliano di inserire nella dieta quegli alimenti che naturalmente contengono sostanze ad attività antinfiammatoria ovvero tutti quei cibi ricchi di acidi grassi polinsaturi e di omega 3. Ecco una breve ma utile lista da tenere a mente quando andiamo a fare la spesa:
- per quanto riguarda gli alimenti di origine animale, semaforo verde per il salmone, le sardine, le aringhe, lo sgombro e il tonno;
- Per quanto riguarda gli alimenti di origine vegetale, ok è per i legumi, la frutta secca, gli oli di lino e di soia e per i vegetali a foglia verde. In particolare sono consigliate le verdure amare, come il radicchio, la cicoria, la barbabietola e le bietole. Un ruolo importante, inoltre, può essere svolto anche dagli ortaggi che contengono betacarotene, come le carote e i pomodori;
- I cereali integrali in chicco sono particolarmente importanti per chi soffre di psoriasi perchè rappresentano una preziosa fonte di fibra e micronutrienti come antiossidanti, vitamine e minerali. Sono inoltre una buona fonte di acidi grassi polinsaturi. I micronutrienti dei cereali integrali migliorano le difese immunitarie e riducono i processi infiammatori, contribuendo a sfiammare la pelle dalla psoriasi.
Per un’alimentazione volta a contrastare i sintomi della psoriasi a tavola, nella nostra lista della spesa non dovrebbero mai mancare neanche i frutti rossi, il tè nero e quello verde,alimenti ricchi di polifenoli.
Alimenti sconsigliati
Gli alcolici possono peggiorare i sintomi della psoriasi e possono interagire con alcuni farmaci che vengono utilizzati per curare questa patologia. È importante ridurre l’assunzione di cibi acidi, come il caffè e il cioccolato, per il loro ruolo infiammatorio, ed evitare gli alimenti che contengono acido arachidonico, in particolare salumi e carne rossa, ma anche burro, uova e panna. Nella nostra lista della spesa dovranno apparire con molta moderazione anche i fritti, gli insaccati e i prodotti ricchi di zucchero raffinato come le merendine industriali.
Cure
E’ necessario ricordare che la psoriasi è una patologia che non compromette lo stato di salute del paziente e che, quindi, potrebbe tranquillamente non essere trattata. Spesso il trattamento viene richiesto dal paziente per il disagio psicosociale che prova.
Le terapie per la cura della psoriasi
I trattamenti previsti per la psoriasi possono prevedere l’utilizzo di:
- prodotti naturali (emollienti, decappanti, riducenti, che riducono lo spessore della placca psoriasica);
- farmaci (antralina, corticosteroidi, calcipotriolo, tazarotene);
- terapia sistemica (ciclosporina, retinoidi, tracrolimus,
mofetil micofenolato, metotrexate); - farmaci biologici.
Farmaci biologici
Oggi la terapia della psoriasi può avvalersi dei nuovi farmaci biologici: si tratta di anticorpi diretti a bloccare una o più attività delle cellule. Una volta iniettati nel nostro organismo, questi anticorpi riconoscono da soli il luogo dove legarsi con una precisione e specificità che i farmaci del passato non avevano.
Altri trattamenti per tenere a bada la psoriasi
L’idratazione della pelle è importantissima per controllare la psoriasi, in particolare in quella a placche: non rappresenta, infatti, solo un fattore estetico ma contribuisce al benessere del paziente e favorisce l’assorbimento dei farmaci applicati localmente.
Essenziale anche usare i prodotti giusti per l’igiene, evitando detergenti aggressivi e preferendo quelli poco schiumogeni e con pochi tensioattivi. Anche l’esposizione al sole risulta utile per tenere sotto controllo la sintomatologia della psoriasi, specie di quella volgare.
La fototerapia
La fototerapia consiste nell’impiego di apparecchiature in grado di riprodurre artificialmente i raggi UVA. Questo trattamento, eseguito a casa o dal dermatologo, apporta benefici simili a quelli del sole, ma bisogna considerare che l’uso continuativo delle lampade a raggi UVA aumenta il rischio di carcinomi cutanei e accelera l’invecchiamento. Negli ultimi anni sono state utilizzate anche lampade a UVB a banda stretta, che impiegano cioè solo la lunghezza d’onda utile alla psoriasi, e non quella che può causare eritemi.

Prevenzione a tavola: la dieta mediterranea
Uno studio scientifico condotto dall’Università Federico II di Napoli dimostra come i pazienti che seguono la dieta mediterranea hanno minori possibilità di sviluppare la psoriasi rispetto ai pazienti distanti da questo modello alimentare. In particolare questi ultimi consumano, rispetto ai soggetti sani, meno olio extravergine di oliva, meno frutta, pesce e noci mentre mangiano più carne rossa. Altri alimenti fondamentali della dieta mediterranea, che sarebbe quindi importante non solo consumare in ottica di prevenzione, ma anche introdurre nell’alimentazione dello psoriaco, sono (oltre al pesce, alla frutta di stagione e alla verdura) i cereali non raffinati, in quanto ricchi in polifenoli e antiossidanti e dunque in grado di garantire a questa dieta una potente azione antinfiammatoria.
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