Sommario
Il ginseng è una radice rinomata per le sue proprietà benefiche. Utilizzato nella medicina tradizionale in molte culture, è noto per aumentare l’energia, migliorare la concentrazione e sostenere il sistema immunitario.
È disponibile in diverse varietà, tra cui il ginseng asiatico e quello americano, ognuno con caratteristiche uniche.
Spesso si trova sotto forma di integratori o tisane. Deriva dall’estrazione della radice di ginseng e la sua essiccazione: la polvere ottenuta si usa in diversi prodotti, dalle tisane agli integratori e alle bevande.
Ginseng: cos’è
Si ottiene dalla radice della pianta Panax ginseng, appartenente alla famiglia delle Araliaceae. È noto anche come ginseng coreano o asiatico, poiché cresce spontaneamente in Cina, Nepal e Corea.
Altre specie comuni includono, ad esempio, il P. japonicus (ginseng giapponese, tipico del Giappone, India e sud della Cina) e il P. quinquefolius (tipico americano, nelle foreste degli Stati Uniti e in Canada).
Esistono 2 tipi di Panax ginseng a seconda della lavorazione: bianco e rosso. Il bianco è la radice fresca, lavata, raschiata e sbiancata a seguito di trattamento con l’anidride solforosa e successivamente essiccata. Quello rosso (o coreano) è la radice fresca trattata con vapore a 130°C per 2-3 ore e poi essiccato. Il contenuto di ginsenoidi nel primo è del 2-3% mentre nel secondo è circa l’1%.
Abitualmente è utilizzato nella medicina tradizionale cinese per migliorare la vitalità e la resistenza. Le radici, infatti, contengono composti chiamati ginsenosidi, responsabili dei benefici associati al ginseng. Questi includono un potenziale aumento dell’energia, un miglioramento delle funzioni cognitive, sostegno al sistema immunitario e antistress.
Al di là delle sue proprietà medicinali, questa radice è usata anche in cucina per aromatizzare tè e altre bevande, come il caffè al ginseng, così come altre pietanze, conferendo un sapore leggermente amaro e piccante. Si trova ormai in tutti i bar o nei distributori automatici ed è una bevanda aromatizzata al ginseng, poiché il suo contenuto è abbastanza basso (0,3% – 1%).
Oltre all’uso tradizionale come bevanda, infuso o decotto, si trova in commercio anche come ingrediente di diversi integratori alimentari (tintura, compresse, granulato per soluzione orale, ecc.) sotto forma di estratto secco. Il contenuto di ginsenosidi è variabile e solitamente si utilizzano due estratti: il G115 ottenuto dal P. ginseng e contenente il 4% di ginsenosidi totali, e il NAGE (North America Ginseng Extract) ottenuto dal P. quinquefolius e contente il 10% di ginsenosidi totali.
Infine, è ricco di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie. Le calorie sono irrilevanti, così come sono assenti i grassi. Contiene però carboidrati, anche se pochissimi, sono modeste le vitamine, come quelle del gruppo B, e sali minerali come il potassio.
Ginseng: la pianta
Appartiene alla famiglia delle Angiospermae e genere Panax. I ginseng botanici più riconosciuti in tutto il mondo sono due:
- asiatico (Panax Ginseng C. A. Meer).
- americano (Panax quinquefolius L.).
Il nome del genere alla quale appartengono entrambe le specie, Panax, è un composto delle parole greche pan e axos. Pan significa “tutto” e axos significa “trattare”, il che significa che già molti anni fa si era osservato una caratteristica tipica di questa pianta, cioè quella di “trattare tutte le malattie”.
Rispetto al suo parente americano, il ginseng asiatico racchiude migliaia di anni di storia medica orientale. Si riteneva fosse una pianta dai misteriosi poteri, in grado di rivitalizzare il corpo e la mente, aumentare la forza fisica, prevenire l’invecchiamento e aumentare il vigore.
La pianta di ginseng è un’erba perenne il cui sviluppo vegetativo è molto lento e particolare. Il seme germoglia all’inizio della primavera, dopo essere rimasto sottoterra da 18 a 21 mesi.
I fiori sono raggruppati in steli di colore rosa, mentre i frutti sono delle piccole bacche rosse che maturano tra ottobre e novembre. La parte più importante della pianta è la però la radice dalla caratteristica forma ramificata.
Secondo la tradizione assume varie forme: del drago, del bambino e di figura umana, quest’ultima la più pregiata. È commestibile, di consistenza carnosa, di colore giallo grigiastra esternamente o rossa, con un caratteristico odore e un sapore leggermente dolce all’inizio, seguito da una leggera amarezza.
Caffè di ginseng
E’ una bevanda con il sapore del caffè ma con l’aggiunta dell’estratto di ginseng.
In pratica si ottiene aggiungendo l’estratto di ginseng alla polvere di caffè. Il risultato sarà una bevanda dal sapore di caffè con un leggero retrogusto piccante e tendente al dolce, zuccherata o aromatizzata a piacere.
In genere si pensa che possa migliorare l’energia e conferire una maggiore concentrazione, come il caffè normale, ma con l’aggiunta delle proprietà benefiche della radice. Gli effetti stimolanti, però, possono variare da persona a persona e per alcuni, sapore ed effetti possono risultare troppo marcati.
Questo caffè “speciale” è quindi una scelta diversa per chi vuole sperimentare nuovi sapori, ma è importante chiedere il parere del proprio medico se si soffre di un particolare disturbo, soprattutto per capire le quantità e gli effetti.
Di sicuro non è consigliato a chi soffre di insonnia o stati d’ansia.
Proprietà del ginseng
Che effetto fa il ginseng? Si tratta di una radice utilizzata nella medicina tradizionale per secoli. Si ritiene che abbia diverse proprietà benefiche per la salute. Tra queste, le caratteristiche adattogene, cioè si ritiene che sia in grado di migliorare la resistenza, sia fisica che mentale, allo stress e alla fatica e possa essere utile in caso di convalescenza, stanchezza, perdita di concentrazione, mancanza di appetito e stati d’ansia.
Per questo motivo si utilizza anche per aumentare le performance sportive e cognitive, come immunostimolante e nella disfunzione erettile, tanto per citare alcuni ambiti. Si tratta di potenziali benefici dovuti al contenuto in ginsenosidi.
Ecco allora le principali proprietà della radice.
- Aumento dell’energia: è noto per il suo possibile effetto stimolante, che può contribuire ad aumentare l’energia e la vitalità. Molte persone lo utilizzano come rimedio naturale per combattere la stanchezza e l’affaticamento.
- Miglioramento delle prestazioni cognitive: alcuni studi suggeriscono che possa migliorare la funzione cognitiva, inclusa la memoria e la concentrazione.
- Adattogeno: è classificato come adattogeno, il che significa che può aiutare il corpo a adattarsi meglio allo stress fisico, mentale ed emotivo.
- Supporto al sistema immunitario: secondo alcune ricerche, potrebbe stimolare il sistema immunitario, aiutando l’organismo a combattere le infezioni e le malattie.
- Riduzione del colesterolo: alcuni studi (non definitivi) hanno suggerito che potrebbe avere un effetto positivo sulla riduzione del colesterolo LDL (quello cattivo), contribuendo così a mantenere la salute del cuore.
- Miglioramento della funzione sessuale: è spesso associato a un miglioramento della funzione sessuale sia negli uomini che nelle donne, anche se gli effetti possono variare.
È importante notare che l’efficacia del ginseng può variare a seconda del tipo di ginseng impiegato (ad esempio, asiatico o americano) e alla preparazione.
Sono necessari studi più ampi per valutare l’efficacia del ginseng. Inoltre, occorrono ulteriori valutazioni degli eccipienti presenti negli integratori per determinare se siano responsabili degli effetti benefici osservati.
Infatti, la ricerca scientifica e lo studio dell’efficacia farmacologica della radice sono solo nelle fasi iniziali. Sicuramente, date le numerose testimonianze della medicina tradizionale, la lunga storia d’uso e la maggior quantità di ricerche sul ginseng asiatico, di questa specie se ne conosco maggiormente gli effetti ed i meccanismi d’azione. Per quanto riguarda quello americano, la letteratura è più giovane e frutto di una tecnologia più avanzata. I dati emersi riportano che sia meno ricco di saponine o ginsenosidi, i principali composti attivi responsabili degli effetti farmacologici, compresi quelli sul sistema nervoso centrale, cardiovascolare, endocrino e immunitario.
Il ginseng contiene caffeina?
La pianta di ginseng è naturalmente priva di caffeina, tuttavia, il caffè al ginseng, diventato negli ultimi anni un’alternativa al caffè tradizionale, contiene una modesta quantità di caffeina.
Questo dipende dal caffè utilizzato come ingrediente della bevanda, con una quantità che può variare in base alla marca ma che, in genere, si aggira intorno al 10%.
Ginseng: calorie
Sia sotto forma di radice, sia come integratore, ha un apporto calorico davvero trascurabile. Invece, se si parla di caffè al ginseng, la situazione è diversa.
Questa bevanda, infatti, può contenere parecchio zucchero aggiunto e derivati del latte, che alzano l’apporto calorico complessivo.
Spesso poi il caffè al ginseng che trovi in commercio è aromatizzato con sciroppi zuccherati, c’è perfino la panna. Tutto questo lo trasforma da una bevanda relativamente innocua a una vera e propria bomba calorica. Si può arrivare a più di 80 calorie a porzione, quindi è necessario fare attenzione alla quantità e agli ingredienti utilizzati.
L’aggiunta di zucchero e altri ingredienti rende sicuramente meno adatto il consumo di questa bevanda a chi vuole limitare l’assunzione di calorie vuote o controllare l’apporto calorico giornaliero.
Insomma, per godere appieno dei benefici di questa radice e del caffè al ginseng senza introdurre calorie indesiderate, è consigliabile preparare questa bevanda in modo controllato e consapevole, tenendo d’occhio la quantità di zucchero e ingredienti aggiunti, optando per alternative più sane.
Usi in cucina
Il ginseng non è utilizzato specificatamente ad uso culinario, ma va considerato come una radice officinale, un rimedio terapeutico che può comunque essere inserito quale integratore o come arricchimento energetico in alcuni cibi o bevande.
La radice fresca prima di essere utilizzata va ben lavata. Quindi può essere consumata cruda, oppure sottoposta ad una breve cottura a vapore non superiore ai cinque minuti in modo da renderla più morbida.
Si può affettare o grattugiare secondo le dosi consigliate e inserirla in pietanze come zuppe e varie preparazioni salate oppure per aromatizzare bevande come caffè, cioccolato, tisane, tè nero e tè verde.
La radice secca, invece, può essere utilizzata per la preparazione di infusi. Altre forme di preparazione (capsule, polvere, compresse, olio o integratori) possono essere assunte direttamente indipendentemente da altri alimenti.
Ginseng in gravidanza
Poiché ha un effetto simil-estrogenico (cioè simile a quello degli estrogeni), le donne in gravidanza o in allattamento non devono assumerlo, così come i bambini.
L’uso eccessivo può comportare seri rischi per la salute, sia per la madre che per il feto. Tra i principali effetti avversi ci sono: diarrea, insonnia e nervosismo, palpitazioni, aumento della pressione, aumento del battito cardiaco e sanguinamento vaginale.
Il ginseng è poi noto per le sue proprietà stimolanti ed energizzanti che possono interferire con il ritmo sonno-veglia, causando problemi di insonnia e irritabilità.
Inoltre, è bene indicare che può interagire negativamente con altri farmaci come, ad esempio i medicinali per la glicemia, aspirina, FANS, corticosteroidi, ecc.
Secondo alcuni studi, infine, un suo uso eccessivo e prolungato nei primi mesi di gravidanza potrebbe causare anomalie genetiche nel feto e problemi durante il parto per le sue proprietà anticoagulanti.
Nonostante non ci siano ricerche definitive e complete sull’effetto del ginseng nelle donne in gravidanza, è quindi utile e prudente limitarne il consumo, soprattutto nei primi tre mesi.
Chi non deve assumere ginseng
Il ginseng è generalmente ben tollerato (ma non consigliato alle donne in gravidanza e ai bambini). Gli studi hanno evidenziato alcuni effetti avversi di lieve entità, come disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, costipazione), insonnia, orticaria e prurito.
Tuttavia, gli esperti raccomandano un uso moderato e per brevi periodi. Infatti, a dosaggi elevati e per periodi prolungati le ricerche hanno riportato una condizione nota come “sindrome da abuso di ginseng” caratterizzata da tremori, diarrea, irritabilità ed insonnia.
C’è anche la possibilità che il ginseng interagisca con alcuni farmaci tra cui gli anticoagulanti e antidepressivi.
Quindi prima di utilizzare questa radice o qualsiasi altro integratore, è consigliabile consultare il proprio medico per valutare se è adatto o meno e le dosi raccomandate.
Fonti
- Proprietà benefiche del ginseng: la radice che sostiene mente e corpo.
- The G115 standardized ginseng extract: an example for safety, efficacy, and quality of an herbal medicine.
- 7 Proven Health Benefits of Ginseng.
- Antioxidant, Anti-Inflammatory and Antithrombotic Effects of Ginsenoside Compound K Enriched Extract Derived from Ginseng Sprouts.