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Home » Fitness » Sport dalla A alla Z » Pole dance: cos’è, come si svolge la lezione, attrezzatura, benefici e muscoli coinvolti, abbigliamento

Pole dance: cos’è, come si svolge la lezione, attrezzatura, benefici e muscoli coinvolti, abbigliamento

Sylvie Pariset by Sylvie Pariset
8 Novembre 2020
in Sport dalla A alla Z
pole dance: cos'è, i diversi stili, benefici per il corpo e la mente, com'è nato
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Sommario

  • Pole dance: cos’è
  • Pole dance: come si svolge un allenamento
  • Pole dance: come scegliere il palo giusto per te
  • Pole dance: attrezzatura per allenarti bene
  • Come vestirsi per praticare la pole dance
  • Pole dance: benefici
  • Controindicazioni e raccomandazioni
  • Le varie discipline della Pole Dance
  • Origine e storia della Pole dance

La Pole Dance è una nuova e riconosciuta disciplina sportiva che si sta diffondendo in tutto il mondo. Unisce una miscellanea di componenti: la tecnica sportiva che esalta la forza muscolare con l’elegante armonia della danza nelle sue varie espressioni insieme al fitness, inteso come educazione fisica mirata per un equilibrato benessere del corpo e della psiche.

Chi non conosce questa disciplina spesso cade nell’errore di confonderla con la Lap Dance. Ma sono pratiche profondamente differenti: la Lap Dance è una forma di intrattenimento in cui una ballerina, in palese atteggiamento provocatorio e ludico si esibisce in evoluzioni erotiche attorno a una pertica, sia in maniera distanziata dal pubblico che con contatto fisico coinvolgente, più o meno spinto.

Anche la Pole Dance, faticosa disciplina sportiva, permette di esprimere la propria sensualità oltre a richiedere destrezza e forza fisica. E la sensazione di libertà che si percepisce eseguendo movenze anche sensuali è innegabile. Forse per questa ragione, la Pole Dance incontra più facilmente il gusto femminile. Tra i tanti benefici, è un’ottima disciplina per aiutare la perdita di massa grassa a favore di quella muscolare e ridurre l’accumulo di acqua tra i tessuti.

Quindi, l’effetto è un vistoso dimagrimento complessivo soprattutto localizzato nel giro vita e sui fianchi. Infatti, addominali, glutei, gambe, braccia, petto e schiena si definiscono e si scolpiscono. Inoltre, è una delle poche discipline sportive che riesce a rinforzare gli adduttori.

Il palo è l’attrezzo fondamentale della Pole Dance. E’ un oggetto ginnico complesso con cui lo sportivo stabilisce un “rapporto personale” e con cui crea un feeling.

Pole dance: cos’è

E’ una disciplina sportiva vera e propria che richiede impegnative e costanti sessioni di allenamento tese a sviluppare:

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  • doti atletiche di forza e resistenza muscolare
  • controllo e coordinazione del corpo
  • scioltezza e agilità di movimento.

Il tutto è finalizzato all’esecuzione di figure acrobatiche più o meno complesse e lunghe su una pertica (ma non un semplice palo), secondo armoniche coreografie, dove corpo e mente si incontrano in un’espressione artistico-sportiva di elevata intensità.

E’ una disciplina sportiva dinamica che sfrutta come nel ballo le numerose componenti artistiche che derivano da una serie di movimenti coreografici. Questi movimenti tradotti in ginnastica sono pose atletiche, o figure anche chiamate in gergo “trick”.

Cosa sono i trick

I trick sono un po’ come i passi nella danza.

Alcuni di questi passi sono caratterizzanti di uno stile o, addirittura, diventano un segno distintivo dell’atleta che li applica o che per primo li ha inventati (in questo caso si parla di signature tricks). Se ne studiano e se ne creano sempre più arzigogolati. Alcuni “nascono” casualmente, altri sono frutto della fantasia e di un perfezionamento atletico sempre più assiduo e duro che permette di arrivare a costruire movimenti per altri inimmaginabili.

Per fare un esempio, la campionessa australiana Felix Cane è nota per il suo Spatchcock, ovvero una spaccata di 205° eseguita appoggiando solamente il dorso e le caviglie al palo.

E’ una posa che ha comportato circa due anni di intenso allenamento. Talmente difficile da eseguire che per molto tempo è stata l’unica in grado di includerlo nelle proprie performance. 

Un “signature trick” è un esercizio su cui si è lavorato tanto da renderlo un elemento individuale perfetto e creativo, diventa come un marchio di fabbrica per il performer (anche non professionista) che è portato ad inserirlo in tutte le sue coreografie.

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A chi è adatta?

Cominciamo con il dire che non è necessario avere una particolare preparazione fisica per dedicarsi alla Pole Dance.

Tutte e tutti possono avvicinarsi senza timore e senza un particolare background sportivo a questa disciplina. La Federazione Internazionale di Pole caldeggia fortemente un accesso a questa disciplina anche da parte del sesso maschile e invita le scuole e gli sportivi ad accogliere senza riserve chiunque voglia mettere in gioco sé stesso a prescindere dal sesso, dall’età e dalla fisicità.

La forza e la flessibilità che caratterizzano la Pole Dance vanno formate e costruite durante gli allenamenti, che saranno mirati per ogni categoria di partecipanti.

Ovviamente, per praticare la Pole è necessaria una buona dose di costanza e volontà. I progressi arrivano poco alla volta e i sacrifici sono ripagati da grandi soddisfazioni.

Pole dance: muscoli coinvolti

Pole dance: come si svolge un allenamento

Le sessioni di allenamento sono composte da una parte di riscaldamento e una parte di potenziamento, in cui vengono curati tutti gli aspetti di un allenamento sano ed equilibrato, per affrontare al meglio la parte più tecnica della lezione. A conclusione dell’allenamento si eseguono esercizi di defaticamento muscolare, di stretching e di scioglimento di eventuali tensioni.

Durante gli allenamenti è assolutamente basilare seguire le indicazioni degli insegnanti che sono tenuti a controllare costantemente gli esercizi al fine di correggere atteggiamenti viziati e posture scorrette che potrebbero risultare molto dannose.

Gli sportivi più volenterosi spesso abbinano un allenamento più intensivo con sedute in sala pesi. Sono allenamenti funzionali di condizionamento e potenziamento che vanno condotti con attenzione e sempre dietro sorveglianza da parte di esperti preparatori che sanno come bilanciare i carichi di lavoro.

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Le sessioni di allenamento al palo dipendono dal livello di capacità tecnica acquisita.

Chi insegna agli sportivi che hanno un primo approccio introduttivo al palo tende a impartire le tecniche di base ponendo l’attenzione sulla pulizia delle linee e sulla cura della fluidità di ogni movimento.

Potenziamento muscolare: primo livello

Il potenziamento è la parte fondamentale della sessione di allenamento per preparare i muscoli a sollevare il proprio corpo e per potersi invertire.

Ogni scuola e ogni insegnante stabilisce dei livelli di preparazione e di allenamento.

Normalmente, nelle sessioni più elementari, l’insegnante si concentra sul potenziamento e il condizionamento dei gruppi muscolari maggiormente coinvolti e sull’incremento della flessibilità. Le tecniche di climbing sono la base da cui partire per la creazione di figure aeree statiche o piccole combinazioni.

Si impara piano piano ad utilizzare il palo in modalità spin, che aiuta ad aumentare il livello di propriocezione, ovvero la capacità di intuire e percepire la posizione del proprio corpo nello spazio e il rapporto tra azione muscolare e cinestesia.

Riuscire ad esprimere armonia e fluidità combinando spin e figure e transizioni aeree a testa in giù è l’obiettivo finale del primo livello.

Resistenza muscolare per migliorarsi

Progredendo nel grado di insegnamento, riservato agli sportivi che già praticano la Pole Dance da almeno 6/8 mesi, l’allenamento verte a migliorare e intensificare le tecniche di condizionamento, potenziamento e flessibilità. Viene allenata la resistenza muscolare per poter permettere di eseguire evoluzioni aeree più articolate.

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Infatti, chi pratica questa fase di apprendimento ha l’obiettivo di raggiungere una piena padronanza di movimenti quali:

  • scorpio
  • inversioni aeree
  • gemini
  • cupido
  • butterfly
  • superman
  • tammy
  • hang back
  • shoulder mount
  • caterpillar.

Pole dance: livello avanzato

Il grado di apprendimento avanzato di chi ha già un background di qualche anno alle spalle, riguarda la gestione con dimestichezza di transizioni avanzate, che richiedono, forza, coordinazione e un buon livello di flessibilità.

Potenziamento spalle e core per migliorare

Spalle e “core” (inteso come nucleo del corpo, ovvero i gruppi muscolari del corsetto addominale che ci forniscono la stabilità lombo-pelvica e favoriscono l’ottimale trasferimento di forze dalla parte inferiore alla parte superiore del corpo) diventano oggetto di maggior attenzione durante la fase di riscaldamento e potenziamento per un primo approccio alle leve:

  • handspring
  • ayesha
  • twisted grip, ecc.

I trick più complessi a questo stadio di preparazione non sembrano più così impossibili.

Sfide contro la gravità

Gli ulteriori gradi riguardano un apprendimento più avanzato destinato a vincere sfide sempre più impegnative contro la gravità, armonizzando ogni movimento con grazia, inventando sequenze coreografiche divertenti, sperimentando diversi drop dal palo, flip, ruote, capovolte e lanciandosi in un vuoto aereo da colmare con la fantasia.

Gli approfondimenti tecnici di stadi avanzati di Pole Dance affrontano il legame stretto con la danza per esprimere sé stessi a tempo di musica e saperla unire in coreografie fluide.

La Pole Dance prevede che l’allenamento si concentri anche sulla pulizia delle linee e la fluidità dei passaggi, ma soprattutto deve stimolare costantemente l’individuale ricerca stilistica per rendere ogni movimento un’occasione per esprimere sé stessi ed il proprio senso artistico.

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pole dance: allenamento

Pole dance: come scegliere il palo giusto per te

L’obiettivo è ottenere dal palo la migliore resa prestazionale. Le variabili possono essere tante:

  • ambiente in cui viene posizionato il palo
  • caratteristiche della pelle dell’atleta
  • tipologia di performance che deve essere eseguita.

Solitamente è un palo tondo e cavo di acciaio inossidabile con la superficie esterna trattata con una cromatura abbastanza spessa da non deteriorarsi nel tempo. Elementi di giunzione e parti meccaniche interne possono essere anche realizzate in altri materiali.

Finiture del palo

La parte superficiale del palo, ovvero la finitura, è abbastanza importante perché è quella che entra in contatto con il corpo e in base alle sue caratteristiche è possibile ottenere risultati diversi nelle performance.

Oltre alla cromatura, si possono trovare finiture in titanio, in ottone e laccature, che hanno proprietà di aderenza (grip) differenti e permettono proprietà di presa diverse, anche in base alle caratteristiche della pelle e di sudorazione del Pole dancer.

Ad esempio, le cromature dell’acciaio sono molto lisce a differenza dell’ottone che è molto poroso.

Quindi, una finitura in ottone è ideale per climi umidi o per le persone che sudano molto, in quanto la sua porosità evita che il sudore renda il palo scivoloso. Al contrario, un palo non poroso, come quello cromato, potrebbe facilmente risultare scivoloso, creando facilmente una patina tra la pelle e il palo soprattutto in presenza di umidità.

Ma se la pelle è asciutta e secca un palo cromato permette invece prese molto efficaci per l’effetto ventosa che si genera tra pelle e superficie del palo. Questo effetto ventosa non è possibile in un palo poroso.

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Guida all’acquisto

Le finiture più comuni in commercio sono le seguenti.

Cromatura: è tra tutte la finitura più comune. È un ottimo compromesso prestazionale, purché venga accuratamente pulito con prodotti alcolici che evitano la formazione di una patina scivolosa creata dal contatto con la pelle. Garantisce una buona presa.

Ottone: è la finitura che permette la migliore aderenza. Tra i pali di metallo è il favorito da molti Pole Dancer. Infatti, assicura una salda tenuta delle mani e delle altre parti del corpo sul palo consentendo la realizzazione di una danza lenta e sinuosa o improvvisi bloccaggi per serraggio delle gambe o braccia in fase di discesa veloce.

Però, in presenza di clima asciutto la presa può essere eccessiva tanto da rendere difficile fare anche delle normali rotazioni.

Acciaio inossidabile: è un ottimo materiale ma ha il difetto che cambia la capacità di fare presa nel tempo. Quando i pali sono ancora nuovi possono risultare moto scivolosi, ma dopo essere stati usati per un po’ di tempo forniscono un grip di tutto rispetto.

Titanio: è un ottimo materiale che permette una buona presa. Tuttavia, la sua verniciatura non è molto resistente e si consuma presto lasciando il palo bicolore.

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GeckoGrip™: è una speciale laccatura brevettata da un’azienda italiana. Questo materiale oltre a garantire un ottimo grip, è consigliato a chi soffre di dermatiti o potrebbe diventare ipersensibile al contatto con metalli come cromo e inox.

Pole dance: il palo da montare a casa

Gran parte dei pali sono in versione componibile in modo da poter essere facilmente trasportati o utilizzati in ambiente domestico per un allenamento più costante. I kit sono predisposti in modo da poter essere regolati in altezza e raggiungere altezze differenti. Inoltre, sono dotati di un top e di una base da puntellare a pressione tra pavimento e soffitto.

Una caratteristica fondamentale del palo è anche quella di poter girare su sé stesso, con un movimento rotatorio chiamato “spinning” utile a dare maggiore complessità e dinamismo alle figure eseguite e rendere la coreografia vicina all’espressione artistica della danza.

I principianti che approcciano questa disciplina iniziano con un palo statico. Il passaggio al palo spinning avviene solo in un secondo momento dopo aver raggiunto un buon grado di esperienza.

Larghezza del palo

Anche le dimensioni della larghezza del palo variano con un diametro che oscilla tra i 3,8 cm e i 5 cm. Maggiore è il diametro e più grande è lo sforzo muscolare di braccia e mani per effettuare la presa. La scelta del dimensionamento è molto soggettiva ed è legata alla fisicità del Pole dancer.

Nelle gare ufficiali vengono adoperati pali con misure intermedie (ad es. 4,5 cm).

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Le case produttrici di pali più consigliate sono:

  • X-Pole
  • Lupit Pole
  • Platinum Stage.

Come pulire il palo da pole dance

La corretta pulizia della superfice del palo è molto importante per conservarne la bellezza e la funzionalità.

Ci sono numerosi prodotti studiati appositamente, ma chi si arrampica quotidianamente sul palo sa bene che niente funziona meglio del tradizionale alcool denaturato. Rispetta la superfice del palo e rimuove velocemente il film di impurità responsabile di un grip anomalo e appiccicoso, sterilizzando adeguatamente la superfice, senza timore di essere aggressivi.

In abbinamento, si possono utilizzare i panni in microfibra, della grammatura e morbidezza idonea alla superfice dell’attrezzo, per restituire al palo di allenamento quotidiano di Pole Dance brillantezza e la necessaria pulizia per la riuscita migliore degli esercizi.

pole dance: attrezzatura per allenarsi bene

Pole dance: attrezzatura per allenarti bene

Materassino

Lo sport della Pole Dance comporta un certo grado di difficoltà e di pericolosità per alcune figure. L’aspetto della sicurezza non deve mai essere sottovalutato e va sempre garantito. 

Il primo accessorio che va utilizzato è un kit di materassini da assemblare alla base del palo. L’area di copertura è di almeno 1,5 m di diametro, abbastanza grande da assicurare protezione in caso di caduta dal palo. Sono antiscivolamento e con interno in schiuma antibatterica EPF (expanded polyethylene foam) con altezza variabile dagli 8 ai 12 cm a seconda del livello di difficoltà degli esercizi.

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I tappeti in vendita specifici per la Pole Dance nel loro insieme sono realizzati con materiali di alta qualità che hanno superato test rigorosi per garantire la sicurezza. I materassini sono rivestiti con materiali sintetici di diversi colori.

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Pedana pole dance

Un accessorio per le esibizioni di Pole dancer professionisti è la pedana da Pole, anch’essa componibile e trasportabile composta da un telaio in alluminio con pannelli antiscivolo alla base del palo.

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Prodotti anti sudore per assicurare il grip sul palo

Il migliore e più usato dai Pole dancer è Dry Hands. È un prodotto in formula liquida che non lascia residui e risolve specificatamente il problema della presa su pali e cerchi.

Basta versare poche gocce e il prodotto asciuga le mani dal sudore e migliora le prestazioni di presa in allenamento, rendendo le mani asciutte e perfette per una presa eccezionale. Agisce in pochi secondi e le mani sono subito pronte. Rappresenta la soluzione grip professionale per gli sportivi che non devono scivolare.

Il prodotto è dermatologicamente testato, ha solo componenti biocompatibili sicuri, è inodore e non secca la pelle.

I migliori prodotti

Un prodotto molto simile è l’XDry Sports Grip Poledance.

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Altri prodotti che si stanno affermando sono il Monkey Hands Grip (nelle versioni Sticky e Classic) e iTac2, una cera praticamente invisibile che crea un efficace grip di presa. Sono indicati anche per il corpo, non lasciano residui bianchi, durano a lungo e resistono all’acqua evitando la sudorazione.

Esistono anche prodotti in polvere come “Dirty Girl Pole-t-ice”, appositamente creati per risolvere il problema della sudorazione abbondante alle mani. Tuttavia, risultano poco pratici nell’applicazione e sono ormai superati dai prodotti liquidi o in pasta pronti all’uso.

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Consigli per migliorare il grip

Ovviamente, per migliorare l’efficacia di questi prodotti è necessario evitare l’uso delle creme per mani e corpo prima dell’allenamento.

Un suggerimento è quello di tenere le mani ben pulite prima di applicare un prodotto grippante, specialmente se si è appena finito il riscaldamento, magari lavorando a terra, facendo piegamenti o altri esercizi, perché le mani potrebbero essere impolverate.

Può capitare, nei mesi più freddi, di scivolare di più perché il palo è freddo. Il consiglio per aumentare il grip delle mani è di scaldare bene l’ambiente di allenamento e di usare il palo per fare gli esercizi di riscaldamento prima di cominciare i tricks.

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Prodotti per prevenire lo stress fisico e alleviare il dolore

Occorre indossare la giusta attrezzatura per evitare cadute o situazioni di intralcio al movimento.

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Inoltre, se si ritiene di aver sollecitato oltremodo alcune parti del corpo, è buona norma fare ricorso a:

  • tutori
  • fasce antistrappi
  • ginocchiere
  • polsiere, ecc.

Nonostante tutto, però, è normale che l’arte della Pole Dance per quanto aggraziata possa risultare lasci segni e traumi sul corpo. Il ripetersi di gestualità potrebbe provocare dei piccoli dolori o contratture.

Per alleviarne le conseguenze esistono specifici prodotti. Uno tra i più usati è un antidolorifico in crema chiamato “Super White Stuff” contenente arnica, aloe, alghe, olii naturali emulsionanti che favoriscono la penetrazione dei principi attivi.

È indicato per:

  • bruciature
  • artrite
  • mialgie
  • dolori articolari
  • mal di schiena
  • tensioni.

Qualora i dolori post allenamento dovessero diventare più intensi e fastidiosi è importante richiedere un consulto medico.

Per quanto riguarda i lividi, i cosiddetti Pole kisses, si impara presto ad esserne orgogliosi perché ognuno di essi è il ricordo di un nuovo personale progresso sportivo.

pole dance: come vestirsi

Come vestirsi per praticare la pole dance

Principiante

Ad un primo approccio verso il mondo della Pole Dance non si ha bene idea di quale possa essere l’abbigliamento adatto per eseguire questo sport. Tra l’altro, la Pole offre alcune varianti di genere molto particolari che necessitano anche di un abbigliamento sofisticato, soprattutto in alcune occasioni di esibizione.

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Per farsene un’idea è sufficiente osservare nella rete di internet cosa propongono le varie case produttrici di abbigliamento specificatamente per la Pole Dance. E’ un mondo tanto bello quanto attraente, top, short, culotte, scarpe, in un’esplosione di modelli, con colori e fantasie senza fine.

Occorre ricordare, per prima cosa, che l’abbigliamento deve essere consono a quello che si vuole fare.

In sede di allenamento la Pole Dance prevede, sotto al classico abbigliamento comodo e funzionale per l’attività fisica (tuta, leggings, canottiera) di indossare un paio di pantaloncini, shorts o culotte e un top.

Se necessario si possono utilizzare tutori e ginocchiere. Importante indossare anche scarpe da ginnastica per le connesse attività di riscaldamento, allungamento e defaticamento che precedono e seguono la sessione di allenamento al palo. Invece, delle calze corte con antiscivolo possono aiutarci al palo.

Abbigliamento da pool dancer

Dopo che si è imparato qualche trick è normale che subentri anche la voglia di immortalare la posa. Come non pensare, allora di farlo con il giusto “outfit” che ammiriamo nelle tante foto delle atlete professioniste?

Quindi, scatta il desiderio di allestire un corredo che esalti l’aspetto estetico e che soddisfi la voglia di sentirsi carine e in ordine.

La Pole Dance ha permesso all’industria dell’abbigliamento sportivo di studiare soluzioni che riescono a soddisfare le esigenze atletiche e quelle estetiche, ideale sia per gli allenamenti che per le competizioni, esattamente nello spirito edonistico ispirato da questa disciplina artistico-sportiva.

I tessuti per i completi sono sviluppati e proposti in vendita solo dopo il superamento di test molto severi. I colori restano brillanti e resistono ai lavaggi e agli sfregamenti. Inoltre, offrono un’ottima traspirabilità, la giusta compressione e una vestibilità perfetta.

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I fit sono perfezionati da anni di prove, di modifiche e miglioramenti perché l’abbigliamento da Pole Dance deve avvolgere il corpo senza stringere e deve accompagnare i movimenti con facilità. In particolare, i top hanno una vestibilità che sostiene, permettendo la giusta libertà di movimento.

pole dance: benefici mentali e fisici

Pole dance: benefici

La pratica della Pole Dance comporta vantaggi sia a carattere fisico che di natura psicologica. Infatti, la Pole Dance è un’arte di self-improvement e self-enpowerment.

Forza e resistenza si fondono con armonia e sensualità infondendo in chi pratica questa disciplina:

  • vigoria fisica
  • controllo del proprio corpo
  • fiducia in sé
  • autostima ed appagamento delle proprie aspirazioni, del proprio spirito.

Inoltre, genera un intenso senso di comunione con gli altri, sia con chi si cimenta a qualsiasi livello con questa disciplina, sia con il pubblico che assiste alle esibizioni.

Infine, come nella danza, emerge il desiderio di dare, offrire, regalare agli altri una piacevole performance e, contemporaneamente condividere l’orgoglio e il piacere di essersi potuti esprimere. 

Come cambia il corpo con la pole dance

Tra i vantaggi fisici, ovviamente, ci sono tutti quelli che derivano dall’attività sportiva.

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Infatti, mantenere in forma il corpo con la Pole Dance significa:

  • migliorare le funzioni vitali di tutti gli organi e del sistema cardiovascolare.
  • Ottimizzare il proprio stato di salute e la conseguente resistenza alle malattie.
  • Rinforzare i muscoli del corpo, particolarmente della parte superiore ma non solo. Infatti, vengono sollecitati quelli di braccia, spalle, schiena, addome, glutei e gambe.
  • Aumentare la resistenza agli sforzi.
  • Ottenere maggior successo nel controllo del proprio peso.
  • Migliorare l’estetica delle proprie forme, scolpendo il fisico.

La flessibilità muscolare è molto sollecitata e migliorata, permettendo al corpo di risultare più elegante.

Per questa ragione, questa disciplina viene consigliata per correggere errori posturali e per migliorare la coordinazione e l’equilibrio.

Benefici per la mente

Inoltre, l’effetto ristrutturante e rimodellante del corpo è un grande stimolo per:

  • instaurare un miglior rapporto con il proprio ego, per scoprire la propria individualità.
  • Essere meno vulnerabili sia fisicamente che psicologicamente.
  • Creare un’armonia tra fisico e spirito, aiutando a risolvere quei cortocircuiti che a volte si creano e che spesso sono legati a problemi di insicurezza, come ad esempio il rapporto con il cibo.

Pertanto, la Pole Dance esprime benessere a 360° perché incorpora l’allenamento fisico per tonificare e rafforzare tutte le parti del corpo e il rafforzamento psicologico perché aumenta la propria autostima e il rapporto con gli altri, infonde divertimento e stimola la ricerca della creatività.

Controindicazioni e raccomandazioni

Difficile trovare controindicazioni in questa disciplina artistico-sportiva. Più che altro è bene suggerire delle raccomandazioni, perché anche nella Pole Dance come in molte altre attività sportive, esistono elementi di rischio e comportamenti sbagliati che potrebbero rivelarsi controproducenti e dannosi.

Scelta dell’allenatore

Per prima cosa, è bene affidarsi sempre a esperti professionisti per apprendere questa disciplina evitando di affidarsi a insegnanti improvvisati e rischiare di procurarsi dolorose lesioni fisiche anche gravi e a volte a carattere permanente.

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La preparazione di un buon insegnante deve poter essere riscontrabile da titoli di studio e da un curriculum vitae.

La sua formazione deve comprendere nozioni di anatomia e fisiologia del corpo umano, deve dimostrare anni di esperienza nella Pole e di aver svolto approfondimenti in materia di:

  • posturologia
  • psicologia
  • pedagogia
  • fisica del movimento.

Inoltre, dovrebbe possibilmente avere esperienze di acrobatica, sport aerei e danza, anche attraverso la partecipazione a stage condotti da affermati professionisti.

Il quadro nozionistico, comunque, potrebbe non essere sufficiente se l’insegnante non dimostra anche di essere dotato di una buona capacità didattica.

L’importanza della progressione

Un altro degli errori più frequenti è cercare di fare il passo più lungo della gamba. Così, esagerare negli sforzi e sottoporre il proprio fisico a stress eccessivo oppure eseguire movimenti sbagliati potrebbe provocare conseguenze sul corpo anche molto serie e difficili da risolvere. Evitare di fare di testa propria e dare ascolto all’insegnante ci mette al riparo da grossi problemi.

Traumi

L’elenco delle possibili evenienze a carico del fisico è molto ricco: lesioni, strappi, stiramenti e contratture muscolari sono all’ordine del giorno, soprattutto a carico della muscolatura dorsale, al trapezio, ai pettorali, e all’ileopsoas nella parte lombo-iliaca e nella regione anteriore della coscia.

Inoltre, sono frequenti anche le lesioni alla cuffia dei rotatori della spalla, e in generale agli arti a causa di traumi diretti o indiretti. Sono possibili anche distorsioni e distrazioni dei polsi, del tunnel carpale e delle caviglie.

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Traumi, protrusioni, distrazioni e distorsioni, sono le conseguenze degli sforzi eccessivi a cui viene sottoposta la muscolatura del collo, particolarmente durante l’allenamento dei muscoli addominali se mal eseguito. Non di rado subentrano lombalgie e lombosciatalgie persistenti.

Come già accennato, l’aspetto della sicurezza è fondamentale e non va trascurato. Imprudenza e imperizia sono spesso la causa di traumi da caduta.

È compito di chi insegna la Pole Dance non sottoporre l’allievo a situazioni di rischio, adottando misure preventive come l’impiego di materassini e l’assistenza adeguata agli esercizi, fornendo le soluzioni tecniche migliori per eseguirli in tutta sicurezza.

le discipline della pole dance

Le varie discipline della Pole Dance

Infine, come nel ballo o nella ginnastica artistica, anche nella Pole Dance esistono vari stili e varie discipline di riferimento, che esaltano alcune componenti rispetto ad altre.

Riferendoci alle definizioni identificate dalla Federazione Internazionale di Pole Sports (IPSF), le discipline possono suddividersi in:

  • Pole Sports
  • Para Pole
  • Ultra Pole
  • Artistic Pole
  • Urban Pole.

Pole Sports

È la disciplina di punta che ha portato alla nascita della Federazione Internazionale e al riconoscimento della Pole tra gli sport Olimpici.

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Questa include elementi artistici nelle performance ma si basa più pesantemente sull’atletismo e sul valore tecnico di espressione.

A livello agonistico conta oltre 3000 atleti in tutto il mondo, che gareggiano in campionati regionali, nazionali e open ogni anno. Una giuria valuta secondo un codice di punteggio originale, in linea con altri sport come immersioni, pattinaggio su ghiaccio e ginnastica.

La disciplina della Pole è in continua e grande espansione e il bacino degli sportivi si allarga sempre di più alimentando una sana concorrenza con atleti di altri paesi e continenti. E con loro si aggiungono sempre più fan. La Pole Sports culmina ogni anno con i Campionati del mondo in cui atleti d’élite di tutto il mondo competono per la Medaglia d’oro e l’ambito titolo di Campione del mondo di Pole Sports in varie categorie di età tra 10 e 65 anni e in diverse divisioni:

  • Maschile
  • Femminile
  • Doppio
  • Juniores
  • Master
  • Para Pole.

In particolare, la categoria Para Pole è stata sviluppata in linea con i criteri paralimpici per includere attualmente tre categorie: deficit muscolari, degli arti e della vista.

I para-atleti per le competizioni vengono inseriti in categorie basate sulla loro menomazione, queste sono chiamate classi sportive. Il criterio adottato è simile al raggruppamento degli atleti per età, sesso o peso.

Ultra Pole

La disciplina Ultra Pole è la concezione estremistica di questo sport, appositamente creata per incoraggiare l’innovazione, la creatività, elevare la libertà di espressione e intensificare l’atletismo definitivo per attirare gli atleti più radicali e innovativi di sempre.

Giudicato dalle regole del freestyle, l’Ultra Pole è un’eccezionale battaglia acrobatica che consente all’atleta di sfidare altri concorrenti in round di competizione diretta.

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Questa disciplina mette in risalto le capacità agonistiche di incontro/scontro su diversi piani di tecnica e di fantasia delle figure. L’atleta, spinto da una buona dose di esibizionismo, deve saper coinvolgere il pubblico chiamato a giudicare per portarlo a livelli di frenesia ed esaltazione.

Ultra Pole ha esordito ai Campionati del mondo di Pole Sports 2016 ed è stato accolto con un clamoroso successo da una folla entusiasta e sbalordita. Dietro questo forte impulso innovativo spesso nascono nuove mosse e figure.

Artistic Pole

Artistic Pole, la sorella più artisticamente incline della Pole Sports, incoraggia la creatività e la libertà di espressione con maggiore enfasi sull’interpretazione artistica.

Questa disciplina ha ufficialmente debuttato durante la stagione delle competizioni 2016/2017. Le gare vengono giudicate secondo le nuove regole della Freestyle Pole Series, che non include un codice di punti, ma fa più affidamento sull’espressione artistica, la coreografia e la musicalità.

Infatti, l’Artistic Pole è uno stile in cui emerge la componente di ginnastica artistica e si ispira molto da vicino alle figure aggraziate, armoniose o spettacolari della danza. La musica diventa un accessorio fondamentale da abbinare alle figure e all’intera coreografia, che aiuta il performer ad esprimersi e ad emozionare. Anche l’apparato scenico costituisce un aspetto importante per completare l’insieme dell’esibizione.

La proporzione tra i trick/spins sul palo e la danza è di circa il 50%. Questo stile di Pole Dance è molto coinvolgente, spettacolare ed emozionante. È bene sottolineare che in questa disciplina la danza spesso non ha carattere sensuale e la pertica viene utilizzata solo come uno strumento di lavoro per eseguire la coreografia.

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Urban Pole

Urban Pole si pratica all’aria aperta, portando un’ulteriore dimensione eccitante ed elettrizzante alla pole, che sfida all’estremo il concetto di pole sport. Attualmente è ancora in fase di sviluppo a causa della natura complessa dell’attrezzatura.

Oltre alle discipline ufficialmente “catalogate” dalla Federazione Internazionale, esistono numerosi altri stili di Pole, che nella loro veste più informale tendono ad affermare la propria identità o la loro discendenza dalle discipline maggiori della Pole Dance.

Exotic Pole

Una di queste è l’Exotic Pole, una derivazione dell’Artistic Pole.

L’ Exotic Pole è una danza sinuosa che esalta la bellezza e la sensualità di una donna o, più raramente, di un uomo.

Qui, oltre ai trick sul palo, giocano un ruolo importante elementi come:

  • plasticità del fisico
  • flessibilità
  • espressione di emozioni del corpo.

Sono ammessi vestiti sexy (stivali, scarpe con tacchi altissimi, lingerie e gadget sexy). Il performer non si spoglia, non ha atteggiamenti erotici.

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Nonostante il suo carattere, questo stile se ben eseguito non è mai volgare, ma “sanamente sensuale”. In questo stile, i trick difficili vengono sapientemente inseriti in sequenze coreografiche dove conta l’eleganza insieme alla forza fisica.

Potrebbe sembrare più adatta ai principianti, ma in realtà se non si possiede un buon background di Pole Dance difficilmente si riesce ad eseguire una buona Exotic Pole.

Fitness Pole

La Fitness Pole nasce come fusione tra i vari generi di Pole già descritti.

Questa è una vera e propria danza acrobatica volta ad esaltare la potenza fisica del corpo e le sue capacità.

L’atleta deve mostrare tanta forza fisica e flessibilità, tutto messo assieme in una sequenza di vari trick eseguiti con accompagnamento di una musica semplice in sottofondo, che non distrae l’attenzione dal performer e dai suoi esercizi.

Spesso l’atleta non scende dal palo durante tutta la sua performance e si esibisce scalzo o con le scarpe da ginnastica.

La proporzione tra i trick/spins sul palo e la danza è di circa 80% a 20%. È uno stile molto completo ed anche molto difficile di Pole Dance, perché unisce tutte le componenti e le doti fisiche, atletiche, artistiche e musicali dello sportivo.

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Altri stili

Si stanno affermando nel panorama complesso e intricato di questa disciplina sportiva, legando spesso la loro fisionomia e la loro caratterizzazione agli stili di danza.

Tanto per citarne alcuni a titolo di esempio, si praticano Pole:

  • Tribal: stile tribale con movimenti molto veloci, selvatici, a volte bruschi, decisi.
  • Tang: Pole Dance stilizzata che utilizza la musica e gli elementi di tango.
  • Ballet: Pole Dance stilizzata che utilizza la musica e gli elementi della danza classica.
  • Modern&Drama: Pole Dance in stile della danza moderna attraverso la quale viene raccontata una storia.

La varietà di stili è una naturale conseguenza della libertà di espressione che permette questa disciplina a coloro che la praticano.

Questa forma di espressione artistico sportiva non è necessariamente individuale, ma può essere eseguita anche in coppia, aumentando notevolmente la possibilità espressiva.

Nel panorama dei campioni di Pole Dance sono poche le coppie affermate. Uno dei sodalizi sportivi tra i più famosi a livello mondiale è quello tra Anastasia Skukhtorova e Evgeny Greshilov, mentre in Italia la prima coppia di Pole Dancer a far parlare di sé è stata Aryanna Candido e Sonia Valerio.

Per lavorare in coppia su una performance ci vogliono: sintonia e complicità, un feeling artistico molto grande ed una passione smisurata. Solo con questi ingredienti si può costruire una solida base per provare i movimenti in double fino allo sfinimento e renderli perfetti.

pole dance: storia

Origine e storia della Pole dance

L’affermazione della Pole Dance come disciplina sportiva è recentissima: risale solo al 2006.

L’International Pole Sports Federation è stata fondata nel 2009 da Tim Trautman e Katie Coates. Il riconoscimento come disciplina sportiva ufficiale in Italia è avvenuto il 23 giugno 2010.

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Lo status quo ante ha visto la nascita spontanea, in un crescendo sempre più rapido, soprattutto sul finire del XX secolo, di una comunità di atleti più o meno professionisti interessati ed appassionati ad eseguire esercizi ginnico-acrobatici attraverso l’uso del palo. Un gruppo di sportivi che, a livello amatoriale prima ancora che a livello professionale, ha arricchito la Pole Dance di contenuti portandola da un’attività fisica svolta socialmente e per il fitness, ad essere considerata uno sport con tanto di federazioni nazionali e competizioni internazionali.

Basti pensare che il 1° Campionato Mondiale di Pole Sports, svoltosi nel 2012, ha visto la partecipazione di appena 43 atleti, di cui solo 5 di sesso maschile, provenienti da 14 paesi.

Cinque anni dopo il numero di atleti era quintuplicato con ben 229 partecipazioni da 36 paesi.

Quale sia stato il motore che ha originato la forte accelerazione nella creazione di questa disciplina è difficile da stabilire, soprattutto perché la genesi di questa pratica, per quanto molto incerta, viene fatta risalire ad epoche molto più antiche.

Com’è nata la pole dance

C’è chi ricollega la Pole Dance attuale ad un’antica forma di ginnastica molto somigliante, chiamata Juedixi, che veniva praticata in Cina nel periodo della dinastia Han (che governò dal 206 a.C. al 220 d.C.).

Si trattava di una combinazione di arte e sport comprendente balli e musica con acrobazie ginniche aggraziate e difficili, stando appesi capovolti su un carro trainato da cavalli o su un palo alto oppure facendo le verticali su una corda tesa. Spesso erano esibizioni spettacolari di stampo evocativo eseguite in cerimonie e celebrazioni.

Origine  

Altri collocano l’origine della Pole Dance intorno al XII secolo, sempre in Oriente, in India nella località Maharashtra, dove i giovani futuri lottatori si allenavano ai combattimenti eseguendo gli esercizi preliminari su un palo, un bastone o una corda sospesa, cimentandosi in figure aeree ispirate allo yoga oppure alle prese di lotta.

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Questo sport tradizionale si chiama Mallakhamb che deriva dai termini malla, che significa lottatore, e khamb, che significa pertica.

Letteralmente si traduce in “palo del lottatore”, in riferimento appunto all’attrezzo di allenamento utilizzato dai lottatori.

Il palo di legno su cui si esercitavano gli atleti indiani solitamente veniva realizzato in sheesham (palissandro indiano) lucidato con olio di ricino, aveva il diametro di 55 mm alla base e di 35 mm alla cima. Attraverso l’esecuzione delle varie figure ginniche, il lottatore doveva mostrare sul palo sia le doti atletiche (forza muscolare, equilibrio, flessibilità, resistenza), sia la capacità di sentire il ritmo e l’estrema percezione del proprio corpo.

Questa disciplina viene tuttora praticata e il 9 aprile 2013 lo stato indiano del Madhya Pradesh ha dichiarato il Mallakhamba lo sport di Stato. Seguendo l’esempio, dal 2017 ad oggi più di una ventina di altri Stati in India hanno fatto altrettanto.

Al Mallakhamb, strano ma vero, si sono avvicinati atleti non vedenti, che riuscivano ad ottenere risultati straordinari proprio grazie all’attitudine di ascoltare il proprio corpo senza le distrazioni del mondo esterno.

Spettacoli itineranti

Un’altra versione ancora sostiene che la Pole Dance si sia sviluppata in America durante gli anni della depressione del 1920, durante spettacoli itineranti di natura circense.

In particolare, un forte impulso venne offerto da circhi come il “Barnum&Bailey Circus”, che già dal 1914 faceva esibire sulle sue piste acrobati dell’Estremo Oriente per il divertimento e lo stupore del popolo americano, oppure dalla compagnia circense “American” di Richard Risley che già nel 1866 portò i numeri di acrobati giapponesi oltre oceano, sotto l’insegna della “The Japan Imperial Artistes’ Company”.

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Erano esibizioni di grande effetto nelle quali, tra l’altro, vi erano tricks eseguiti su lunghi pali di bambù. 

Questi spettacoli itineranti diventarono sempre più stanziali e incominciarono gradualmente a svolgersi all’interno di locali e bar, come attrattiva per i clienti fino agli anni ‘50.

Pratica sportiva

Da allora, la Pole Dance si sarebbe evoluta passando da forma di attrazione a vera e propria pratica sportiva. 

Nel frattempo, è innegabile che questa forma di esibizione attorno ad un palo sia stata snaturata e portata in ambienti di spettacolo a luci rosse dando vita alla lap dance. Un tipo di danza dove viene dato risalto al lato erotico dello spettacolo e alle forme fisiche della performer, venendo del tutto a mancare o lasciando in secondo piano la componente atletica fondamentale della Pole Dance.

La comunità di Pole Dance, attingendo molto spesso alle figure acrobatiche apprese dal mondo circense, ha sviluppato un vasto bagaglio di tricks che oggi fanno parte delle figure ufficiali della Pole Dance.

Il primo Stato che riconobbe la Pole Dance come pratica sportiva fu il Canada negli anni ’80. La sua rapida diffusione come disciplina sportiva ben presto interessò gli stati degli altri continenti, dilagando soprattutto negli Stati Uniti d’America, in Australia, in Europa e in Cina.

In collaborazione con Monkey lab aerial studio.

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Fonti

  1. Federazione Italiana Pole Dance- FIPD.
  2. Federazione Internazionale di Pole Sports –IPSF.
pole dance

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pole dance : cos'è, benefici, muscoli coinvolti e attrezzatura da avere

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Sylvie Pariset

Sylvie Pariset

Francese di origini, ma italiana d’adozione, sono stata insegnante di sport e attrice per 10 anni. Appassionata di salute e benessere, collaboro per Melarossa da 5 anni scrivendo soprattutto di fitness, lifestyle e alimentazione sana.

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