Sommario
Il sapore delle bacche di goji è un mix di mirtillo, uva passa, lampone e fragola: dolci al palato, si contraddistinguono per un particolare retrogusto dolce-amaro.
Le bacche di goji si sono conquistate una buona fetta di mercato attirando l’attenzione di scienziati e consumatori per i loro preziosi nutrienti.Infatti, le bacche di goji hanno tanti benefici perché contengono polisaccaridi che ci aiutano a mantenere alte le difese immunitarie. Ma, anche antiossidanti che combattono i danni causati dai radicali liberi, la vitamina A che ci aiuta a mantenere in salute pelle, capelli e unghie, Vitamina C e B oltre a numerosi aminoacidi essenziali.
E’ proprio grazie al loro contenuto di nutrienti e micronutrienti che si sono guadagnate l’appellativo di “superfood”.
In cucina, sono ottime anche nelle insalate e in sfiziosi antipasti con formaggi erborinati. Quelle fresche possono anche essere cotte per realizzare saporite marmellate o composte con cui accompagnare piatti di carne e di pesce. Ma, le bacche sono anche ottime come ingrediente di minestre e zuppe.
Si sostiene che abbiano diversi benefici per la salute, ma è importante sapere che, come con qualsiasi alimento o integratore, vanno consumato con moderazione e come parte di una dieta equilibrata.
Bacche di Goji: cosa sono
Con il nome di Bacca di Goji si indica comunemente il frutto della pianta di Goji. Sono considerate frutti rossi. Esistono in commercio due specie: il Lycium barbarum L. e il Lycium chinense. Entrambe appartengono alla famiglia delle Solanaceae, di cui fanno parte altri frutti rosso-gialli ma anche ortaggi come patate, pomodori e melanzane.
La pianta di Goji cresce spontaneamente nelle valli dell’Himalaya, della Mongolia, del Tibet e nelle province cinesi dello Xinjiang e del Ningxia.
Il Lycium barbarum L. cresce anche alle nostre latitudini, specie se le temperature invernali non sono troppo rigide (fino a 10-15°C). Gli esemplari adulti sono di taglia grande e raggiungono i 3 m di altezza.
Le bacche di Goji svolgono un ruolo importante nella medicina tradizionale cinese, che utilizza anche il resto della pianta, comprese corteccia e radici. Infatti, La corteccia delle radici viene utilizzata, sotto forma di decotto, per: abbassare la febbre, trattare la tosse , il diabete e combattere l’ipertensione.
Inoltre, sono ottimi antiossidanti e, come tali, agiscono contro i danni indotti dai radicali liberi.
Dopo la raccolta a fine estate-inizio autunno, le bacche vengono essiccate al sole e vendute come frutta essiccata. Secondo l’antica tradizione la dose raccomandata di bacche essiccate varia tra 6 e 18 grammi al giorno al giorno.
Le bacche di Goji sono spesso incorporate in formulazioni miste di erboristeria, sommando i loro effetti con quelli di altre erbe che ne condividono i fitochimici o ne completano il corredo nutraceutico.
Varietà
Lycium Chinense e Lycium Barbarum
La varietà Lycium Chinense ha foglie più larghe rispetto alla barbarum ed uno sviluppo più vigoroso. Si riproduce soprattutto per talea.
Molto spesso le piante di questa varietà vengono vendute come goji, ma la qualità delle bacche è inferiore. Infatti, sono piccole, non dolci, con un retrogusto amarognolo e, soprattutto, sono meno ricche di principi attivi.
Il frutto è di un rosso vivo con picciolo spesso violaceo, acquoso e con pochi semi, più grandi che nel Lycium barbarum. Infatti, queste bacche sono più adatte ad essere usate a scopo ornamentale, per via dello sviluppo più contenuto delle dimensioni della pianta.
La varietà Lycium Barbarum, nelle diverse cultivar esistenti, presenta foglie strette, acute all’apice ed alla base, e lunghe (più di tre volte la larghezza).
Il fiore è di colore viola. Le bacche sono più grandi, polpose e succose. Contengono semi piccoli e numerosi e sono dolci e gustosissime, proprio come quelle che si trovano essiccate.
Sono di colore arancione e presentano maggiori concentrazioni di antiossidanti, vitamine e sali minerali.
La pianta è più resistente della varietà L. Chinense e si adatta tranquillamente a qualsiasi temperatura. Si può riprodurre con discreta facilità sia per talea che per seme.
A cosa servono le bacche di Goji?
Una porzione raccomandata di bacche può variare da una manciata a mezzo bicchiere al giorno. Puoi includerle nella tua dieta come parte di uno stile di vita alimentare equilibrato e vario.
Le bacche di goji sono spesso considerate un superfood per la loro ricchezza di nutrienti e potenziali benefici per la salute. Alcuni degli attributi e degli usi associati alle bacche di goji includono:
- Antiossidanti: sono ricche di antiossidanti, che possono aiutare a combattere lo stress ossidativo nel corpo. Gli antiossidanti possono contribuire a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi.
- Vitamine e minerali: contengono vitamine e sali minerali essenziali come la vitamina C, la vitamina A, il ferro e lo zinco. Questi nutrienti sono importanti per il sistema immunitario.
- Energia immediata: Nella medicina tradizionale, sono state utilizzate per aumentare l’energia.
- Supporto alla digestione: contengono fibre alimentari, che possono migliorare la digestione e aiutare a combattere la stitichezza.
- Usi in cucina: le puoi aggiungere a insalate, cereali, yogurt, frullati o consumate da sole come spuntino mattutino o pomeridiano.
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Le proprietà nutrizionali delle bacche di Goji
I nutrienti contenuti nelle bacche di goji comprendono, oltre ad acqua, il 57% di carboidrati, l’8% di fibra alimentare, il 10% di proteine e il 0 % di grassi.
Quindi, possono essere un’ottima fonte di macronutrienti. I micronutrienti includono i composti bioattivi, i diretti responsabili dei benefici per la salute, che sono vitamine come l’acido ascorbico, glucopiranosil ascorbico e tocoferolo, riboflavina, tiamina, acido nicotinico, acidi grassi, betaina e peptidoglicani e numerosi sali minerali come:
- rame.
- Selenio.
- Potassio.
- Ferro.
Diversi studi hanno evidenziato anche altissime concentrazioni di polisaccaridi (rappresentanti il 30% della polpa), abbondanti antociani e carotenoidi come betacarotene, luteina, licopene, ecc.).
il contenuto di ferro si aggira intorno ai 7 mg per 100 grammi essiccati ed è sicuramente l’alimento che ne contiene di più (anche se il confronto con gli spinaci non è felice perché non è certo un alimento ricco come il fegato o i legumi secchi). Il problema è che non ci sono dati su cosa succede a consumare 100 g. di bacche di goji con regolarità.
Bacche di Goji: benefici per la salute
Le bacche di Goji svolgono un ruolo importante nella medicina tradizionale cinese. Questa non utilizza solo le bacche (rinomato agente rinforzante lo “Yin”, arricchendo lo Yin nel fegato, nei reni e nei polmoni) ma trova un impiego anche per il resto del corpo della pianta, dalla corteccia alle radici (nota in erboristeria come corteccia Lycii radicis).
Alimento alla base della longevità, le bacche sarebbero in grado di:
- migliorare la vista e la visione notturna.
- Ridurre il gonfiore addominale.
- Calmare la tosse secca.
- Ridurre l’affaticamento.
- Alleviare il mal di testa.
- Dissetare.
Queste bacche sono altamente versatili e possono essere usate come nutraceutici o inserite nel contesto di una dieta sana ed equilibrata come la dieta Melarossa.
Le bacche di Goji hanno recentemente acquisito crescente popolarità come “superfrutto” anche in Occidente. Sempre più numerose ricerche condotte nel nostro emisfero ne confermano gli effetti riportati dalla tradizione cinese e asiatica.
Alimento nutraceutico
Queste bacche sono altamente versatili e possono essere usate come nutraceutici o mangiate direttamente nel contesto di una dieta sana e equilibrata al fine di mantenere una buona salute.
Le sue proprietà, alcune più popolari altre ormai confermate dalla moderna ricerca spaziano da anti-invecchiamento ad effetti tranquillizzanti, dissetanti, emopoietici (cioè favoriscono la produzione del sangue) e mostrano anche la capacità di aumentare la resistenza fisica.
Attività antiossidante
Le bacche di Goji, sotto forma sia di composti puri che di estratti, possiedono attività antiossidanti e protettive per la salute umana in quanto aiutano il nostro sistema di difesa endogeno.
Le sostanze dal potere antiossidante contenute nelle bacche sono i flavonoidi, i carotenoidi e l’acido ascorbico o vitamina C , fondamentali per prevenire l’invecchiamento cellulare.
Effetto antiaging
Le proprietà antiaging della varietà L. barbarum delle bacche di Goji dipendono dalla presenza in esse di polisaccaridi LBP, betaina, β-carotene, zeaxantina, acido ascorbico e flavonoidi.
In particolare la betaina ha effetti preventivi sul danno cutaneo indotto dai raggi ultravioletti UB. Quindi, questa sostanza può essere utilizzata per ridurre, o quantomeno ritardare, la comparsa di rughe causate da esposizione solare.
Salute degli occhi
I polisaccaridi contenuti nelle bacche, insieme ai carotenoidi, aiutano a migliorare la funzione visiva ed esercitano effetti neuroprotettivi a livello oculare.
Potrebbero contribuire ad abbassare colesterolo e trigliceridi
I polisaccaridi LBP delle bacche di Goji potrebbero abbassare le concentrazioni di lipidi nel sangue portando ad una riduzione della concentrazione di colesterolo totale, colesterolo LDL ( cattivo)e trigliceridi.
Tuttavia, non esistono dati scientifici per affermarlo anche se credo ci possano essere dei presupposti per effettuarli.
Effetto ipoglicemico
Le bacche di Goji hanno proprietà ipoglicemizzanti: il loro utilizzo potrebbe quindi rivelarsi utili come supporto nella cura del diabete mellito.
Ottime per la salute del cuore
Le bacche di Goji contengono omega 3, acido linoleico (omega 6), precursori di composti antinfiammatori. Queste sostanze conferirebbero alle bacche la capacità di contrastare il colesterolo cattivo, trigliceridi alti e glicemia alta e di regolare la pressione sanguigna.
Bacche di goji: usi in cucina
Le bacche di Goji sono ottime consumate a crudo. Allo stato fresco possono essere utilizzate come qualsiasi altro frutto di bosco per la preparazione di macedonie, frullati, dolci o energizzanti colazioni. Si possono consumare fresche oppure essiccate o in concentrato. In commercio sono sempre di più i prodotti che propongono tra i propri ingredienti percentuali più o meno variabili di bacche di goji.
Sono ottime anche nelle insalate e in sfiziosi antipasti con formaggi erborinati. Inoltre, le bacche fresche possono anche essere cotte per realizzare saporite marmellate o composte con cui accompagnare piatti di carne e di pesce.
Invece, allo stato essiccato, possono essere consumate direttamente come snack oppure si possono aggiungere al muesli da gustare con latte o con lo yogurt o usare per preparare delle barrette di cereali da consumare come spuntino.
Le bacche essiccate si possono mettere a bagno in poca acqua per rigenerarle ed usarle per la composizione di dolci e gelati.
Insalata con bacche di Goji, noci e pomodorini
Calorie a persona: 182 Kcal / Calorie totali: 728 Kcal
Ingredienti per 4 persone:
- 450 g di pomodori ciliegini
- 200 g di lattughino
- 40 g di bacche di Goji essiccate
- 40 g di noci
- 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- sale q.b
Scopri come preparare l’insalata con bacche di Goji, noci e pomodorini.
Bacche di Goji: controindicazioni
Il mercato mondiale, gli interessi economici e l’interesse per le bacche esotiche possono spingerci a credere che questi alimenti siano una sorta di panacea per tutti i mali, distraendoci da quelle che sono le reali azioni da mettere in atto ogni giorno per mantenerci in salute: condurre una vita attiva e seguire una dieta bilanciata.
Se questo alimento non è inserito in una dieta sana ed equilibrata, i suoi effetti non saranno di certo in grado di salvarci dai danni causati dai nostri comportamenti sregolati.
Reazioni allergiche
La spinta, legata a mode del momento, al consumo spesso esasperato di queste bacche esotiche ci potrebbe inoltre esporre a un iper-consumo che può avere ripercussioni dannose sulla nostra salute. Infatti, oltre alle reazioni allergiche e anafilattiche (come difficoltà respiratorie, nausee e orticaria), è necessario ricordare altri effetti collaterali legati al consumo delle bacche di Goji.
Effetti nocivi dell’atropina
L’atropina, un alcaloide tossico, è naturalmente presente nella bacca. Quindi, l’assunzione eccessiva di questa sostanza potrebbe causare il rallentamento dell’attività gastroenterica e provocare tachicardia.
Interazione con i farmaci
Inoltre, occorre consultare un medico se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti dal momento che sono state segnalate interazioni tra bacche di Goji e un noto farmaco anticoagulante in ben tre casistiche pubblicate.
Consumo in gravidanza
Infine, nei libri medicinali cinesi, si consiglia cautela alle donne in gravidanza e si raccomanda di evitare di consumare le bacche di Goji in caso di diarrea, febbre, artrite e forti condizioni infiammatorie, anche se non è fornita una motivazione puntuale di questi consigli.
Bacche di Goji: varietà
In Europa sono disponibili sul mercato delle varietà di Goji, coltivate principalmente in Olanda e chiamate commercialmente “Sweet Rosy” e “Big”. Queste varietà generalmente non sono le originali varietà di L. barbarum. Probabilmente si tratta di nomi derivanti dalle seguenti cultivar:
- Lycium barbarum “Sweet Lifeberry®”: si tratta di una selezione cinese di wolfberry la cui pianta è a crescita più compatta, con diffusione più densa, con foglie più piccole e con frutti numerosi e più dolci.
- Lycium barbarum “Big Lifeberry®”: anche questa è una selezione cinese di wolfberry, la cui pianta ha una crescita più resistente, con foglie e frutti più grandi.
Certo è che non è possibile trovare esatta corrispondenza botanica sul mercato ed il riconoscimento e il reperimento di varietà attendibili della specie Lycium barbarum non è affatto semplice.
Ad oggi, in Cina, le tre varietà più coltivate di Goji sono:
- “Xiao Ma Ye”.
- “Da Ma Ye”.
- “NQ N1” o “Ningq N1”.
Quest’ultima sembra essere la migliore, almeno per produttività.
Il Goji nero
Esistono comunque molte varietà di Lycium barbarum tradizionali, ormai non più usate e “dimenticate”. Ma ne esistono anche di nuove ed interessanti specie, quali il cosiddetto goji nero, frutto del Lycium RuthenicumMurray, che sembra essere ancora più ricco di sostanze nutritive preziose.
Come scegliere le bacche giuste
In Italia, da qualche anno, alcune aziende agricole si sono dedicate alla coltivazione delle bacche di goji, cavalcando l’onda di notorietà che ha riguardato questo frutto. I risultati sono eccellenti e grazie a loro è già possibile trovare in commercio il prodotto fresco, senza che questo debba subire lunghi viaggi da paesi orientali.
Grazie a queste iniziative produttive italiane, il goji può essere acquistato e gustato allo stato naturale.
E’ importante che il prodotto indichi il nome della varietà.
Tuttavia, il prodotto fresco deve presentarsi con bacche dal colore arancione molto carico, ma non rosso, di forma oblunga e di consistenza soda.
Invece, nel caso delle bacche essiccate, è consigliabile evitare quelle troppo economiche: meglio scegliere un prodotto che sia etichettato e che sappia parlare di sé attraverso l’etichetta.
Le bacche di Goji e l’e-commerce
Il mondo dell’e-commerce offre molte opportunità per approvvigionarsi di questo frutto in molte versioni: fresco, essiccato, concentrato, in polvere.
Tra i più interessanti, segnaliamo:
- La Schornhof Ohg – Snc che produce Goji nel Sud Tirolo
- La Rete di Imprese “Lykion” per la filiera del Goji Italiano®
- L’Azienda Goji Capo
- L’Azienda Agricolha Bio Fattorie Toscane
- La Tibetan Goji Berry Company .
Cenni storici
La coltivazione delle bacche di Goji ha una storia millenaria in Estremo Oriente. Sono considerate, insieme alle radici e alle foglie, un elemento essenziale della medicina tradizionale cinese. Ancora oggi le bacche vengono utilizzate per curare una grande varietà di disturbi.
Già nell’antico manuale di erboristeria Shennong Ben Cao Jing, risalente al I o al II secolo d.C., la pianta viene citata tra i rimedi utili per combattere l’invecchiamento e rinvigorire muscoli ed ossa.
Ma, nel tempo, l’uomo ha cercato di migliorare geneticamente il goji, così come ha fatto con altri prodotti, selezionando le varietà, scegliendo cioè quelle con caratteri organolettici migliori, maggiore resistenza alle malattie e maggiore produttività.
Fonti
- Fonte dati: USDA Branded Food Products Database, Release July 2018