Sindrome metabolica: sintomi, cause, cure e cosa mangiare

Donna seduta sullo sgabello con top da fitness e shorts da palestra si tiene in mano il grasso addominale perché ha la sindrome metabolica

Sommario

La sindrome metabolica è caratterizzata da un insieme di condizioni, come ipertensione, obesità, dislipidemia e glicemia alta, che possono aumentare sensibilmente il rischio di sviluppare diabete mellito di tipo 2, infarti e malattie cardiovascolari.

Si tratta di un quadro di sintomi, che spesso non si sa nemmeno di avere, eppure può provocare gravi conseguenze sulla salute.

Stile di vita sedentario, dieta con elevate quantità di zuccheri semplici  e grassi e accumulo di stress possono favorire l’insorgenza di questa patologia metabolica.

Scopri che cos’è la sindrome metabolica, come si può riconoscere, quali sono i sintomi e i fattori di rischio, ma soprattutto come fare a prevenirla e affrontarla a partire da piccole scelte quotidiane.

Che cos’è la sindrome metabolica?

E’ una condizione medica che si manifesta quando sono presenti contemporaneamente almeno tre dei seguenti fattori di rischio metabolico:

  • Circonferenza vita ≥ 102 cm negli uomini e ≥ 88 cm nelle donne.
  • Glicemia a digiuno ≥ 100 mg/dL.
  • Pressione arteriosa ≥ 130/85 mmHg, (ipertensione).
  • Trigliceridi a digiuno ≥ 150 mg/dL, (ipertrigliceridemia).
  • Colesterolo HDL  (cosiddetto ‘buono’) < 40 mg/dL per gli uomini e < 50 mg/dL per le donne.

Quindi non si tratta di una vera e propria malattia, ma più di un campanello d’allarme che il corpo lancia quando si sta andando in una direzione rischiosa per la salute.

In questi anni se ne parla molto perché le persone affette sono in costante aumento a causa della vita sedentaria, di diete troppo sbilanciate e di elevati livelli di stress accumulati quotidianamente.

Si stima, infatti, che più del 25% della popolazione mondiale potrebbe essere interessata a vari livelli dalla sindrome metabolica.

Bisogna anche comprendere che la sindrome metabolica non è un sinonimo di obesità: infatti, si può avere un peso nella norma con un accumulo di grasso viscerale e addominale, che abbinato ad altri parametri, come pressione alta, iperglicemia e ipertrigliceridemia, può condurre alla sindrome metabolica.

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Diagnosi

Secondo i criteri riportati da enti come OMS e ATP III, per definire un quadro di sindrome metabolica è necessario che la persona presenti almeno 3 su 5 dei seguenti fattori:

ParametroValore soglia per la diagnosiNote
Circonferenza addominale≥ 102 cm (uomini) ≥ 88 cm (donne)Indica obesità viscerale
Trigliceridi≥ 150 mg/dLOppure valori normali in terapia farmacologica per ipertrigliceridemia
Colesterolo HDL (buono)< 40 mg/dL (uomini) < 50 mg/dL (donne)Oppure valori normali in terapia per HDL basso
Pressione arteriosa≥ 130 mmHg (sistolica) ≥ 85 mmHg (diastolica)Oppure uso di farmaci antipertensivi
Glicemia a digiuno≥ 100 mg/dLOppure diagnosi di diabete tipo 2 o uso di farmaci ipoglicemizzanti

Sintomi e campanelli d’allarme

Purtroppo, la sindrome metabolica è una problematica silenziosa, che non dà chiari segni della sua presenza. Tuttavia, alcuni segnali possono farci capire che qualcosa non va e che è necessario consultare un medico:

  • Aumento dei centimetri a livello del girovita a causa del grasso viscerale. La deposizione di questo tipo di grasso è sempre più correlata ad aumento del rischio cardiovascolare e di mortalità.
  • Pressione elevata misurata per più volte nell’arco del tempo.
  • Elevato senso di stanchezza persistente.
  • Difficoltà a perdere peso nonostante si faccia attività fisica.
  • Alterazione dei valori ematici riscontrati all’interno degli esami del sangue di routine.

La chiave per preservare il proprio benessere non è aspettare che compaiano dei sintomi gravi, ma eseguire controlli regolari e tenere sotto controllo la propria circonferenza addominale.

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Cause e fattori di rischio

Stile di vita sedentario e alimentazione scorretta

Passare tante ore seduti su una sedia per studio o lavoro, muoversi poco e alimentarsi con cibi estremamente ricchi di zuccheri semplici e grassi saturi, ma poveri di fibre e proteine può essere una delle cause principali per l’instaurarsi della sindrome metabolica.

Un’alimentazione non equilibrata abbinata a uno stile di vita sedentario sono forse tra i principali fattori di rischio che predispongono alla sindrome metabolica.

Il consumo di bevande zuccherate, alcolici e prodotti confezionati contribuisce all’accumulo del grasso viscerale e al peggioramento di parametri come la glicemia, la trigliceridemia e tutto il profilo lipidico.

Ereditarietà

La predisposizione genetica può contribuire all’aumento dei fattori che generano la sindrome metabolica.

Infatti, chi ha familiari con diabete di tipo 2, ipertensione o colesterolo alto presenta un rischio maggiore di sviluppare la sindrome metabolica.

Integrare quotidianamente la lecitina di soia, come per esempio quella del marchio Céréal, nella dieta può contribuire a mantenere l’equilibrio metabolico e sostenere la salute cardiovascolare.

Infatti, la genetica non è tutto: lo stile di vita e le abitudini alimentari giocano un ruolo fondamentale nel determinare il proprio stato di salute.

Età, stress e squilibri ormonali

Quando passano gli anni e si invecchia, il metabolismo rallenta e quindi si va incontro più facilmente ad aumento di peso e problemi cardiovascolari.

Basti pensare alle donne in menopausa, in cui l’aumento del rischio di problematiche correlate al cuore e al sistema vascolare cresce repentinamente, a causa della cessata produzione di estrogeni.

Anche lo stress cronico accumulato nel tempo favorisce l’accumulo di grasso addominale a causa di elevati livelli di cortisolo.

Tra le problematiche ormonali che possono predisporre alla sindrome metabolica c’è anche l’insulino resistenza e la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).

Quali sono i rischi? Conseguenze e complicanze

Pur rimanendo una patologia silente, la sindrome metabolica è un fattore di rischio che predispone a malattie croniche che possono essere pericolose e invalidanti per l’uomo e per la donna:

  • Diabete di tipo 2.
  • Infarto e ictus.
  • Aterosclerosi.
  • Fegato grasso.
  • Ipertensione cronica.  

Anche il rischio di sviluppare alcune forme tumorali, come il cancro al colon o al seno, sembra essere correlato agli squilibri provocati dalla sindrome metabolica.

Questa correlazione sembra essere giustificata anche da un aumento dell’infiammazione generale dell’organismo, che può essere un terreno fertile per la formazione di cellule tumorali.

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Sindrome metabolica: come si cura e come si previene

La sindrome metabolica fortunatamente si può prevenire e, in molti casi, si può addirittura invertire con scelte quotidiane salubri e consapevoli.

Di seguito verranno analizzate le scelte che possiamo mettere in campo ogni giorno per evitare squilibri metabolici e migliorare così il proprio benessere.

Alimentazione

Il primo elemento fondamentale è l’alimentazione, che dovrebbe ispirarsi al modello mediterraneo, ricco di frutta, verdura, legumi, pesce e cereali integrali.

Bisogna, invece, ridurre al minimo il consumo di prodotti ricchi di zuccheri semplici, farine raffinate e grassi saturi, preferendo scelte che siano in grado di preservare il gusto e allo stesso tempo la salute. Inoltre, si consiglia di preferire prodotti senza zuccheri, come per esempio quelli della linea Céréal.

Per questo è fondamentale imparare a leggere e decifrare le etichette nutrizionali apposte sugli alimenti, in modo da fare scelte consapevoli per il proprio benessere.

Attività fisica

Muoversi ogni giorno è essenziale per prevenire la sindrome metabolica e per questo è consigliato praticare almeno 150 minuti a settimana di attività aerobica moderata, come una camminata veloce, nuotare o andare in bicicletta.

Anche delle semplici camminate per 30 minuti al giorno possono fare davvero la differenza sul proprio stato di salute.

Riduzione e gestione dello stress

Nonostante la vita sottoponga le persone a ritmi frenetici, dati dal lavoro, dallo studio e dai molteplici impegni, è necessario ritagliarsi del tempo per riposarsi e praticare attività rilassanti e appaganti per il corpo e per la mente.

È fondamentale anche avere un sonno di qualità o aiutarsi con pratiche di meditazione e Yoga. Talvolta si può ricorrere anche all’aiuto di uno psicologo per salvaguardare il proprio benessere psichico.

Terapie farmacologiche

In presenza di patologie come l’ipertensione, il diabete o il colesterolo elevato, il medico potrà prescrivere farmaci e terapie specifiche da seguire ogni giorno per ridurre al minimo l’incidenza che queste malattie possono avere sul proprio stato di salute.

Sindrome metabolica e dieta

La dieta è forse uno dei cardini per mantenersi in salute ed evitare tutti i rischi legati alla sindrome metabolica.

Per questo è necessario intraprendere percorsi alimentari sostenibili ed equilibrati, fatti di scelte consapevoli e variegate, che permettano il giusto introito di macro e micronutrienti essenziali per il benessere dell’organismo.

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Dieta sindrome metabolica: cosa mangiare e cosa evitare?

Semaforo verde (cibi consigliati)

  • Verdure di stagione, sia crude che cotte da abbinare ad ogni pasto (come lattuga, rucola, spinaci, broccoli o indivia).
  • Frutta intera e non succhi di frutta. Molti frutti con buccia edibile sono ricchi di pectina e altre fibre che possono migliorare l’assorbimento di zuccheri e grassi a livello intestinale, oltre a favorire l’escrezione regolare delle feci.
  • Cereali integrali (farro, avena, riso integrale).
  • Legumi (ceci, lenticchie, fagioli).
  • Pesce azzurro, carni magre e uova.
  • Frutta secca in piccole quantità.
  • Olio extravergine d’oliva come principale fonte di grassi.

Semaforo rosso (da evitare)

  • Bevande zuccherate e gassate.
  • Dolci industriali ricchi di zuccheri.
  • Alcolici.
  • Carni lavorate (salumi e insaccati.
  • Fritture frequenti.

Semaforo arancione (moderare)

  • Pane e pasta raffinata.
  • Formaggi grassi.
  • Riso bianco (in elevate quantità).
  • Zuccheri semplici (miele, confetture e marmellate).

Semaforo giallo (non abusarne)

  • Frutta secca e semi oleosi.
  • Pane integrale.
  • Avocado.
  • Yogurt magro con zuccheri aggiunti.

Qualora si abbia il dubbio di essere affetti da sindrome metabolica o si manifestino alcuni dei fattori di rischio di questa patologia è opportuno rivolgersi a un medico o un nutrizionista per ricevere un piano alimentare specifico per il proprio benessere fisico.

FAQ (Domande comuni)

1 – Quale specialista cura la sindrome metabolica?

Il medico di base è il primo riferimento per valutare la sindrome metabolica. Questo può poi indirizzare il paziente verso un endocrinologo, un nutrizionista o un cardiologo a seconda del caso specifico.

2 – Cosa provoca la sindrome metabolica?

Una combinazione di genetica, cattive abitudini alimentari, sedentarietà e stress cronico. Tutti questi fattori possono contribuire a generare accumulo di peso nella zona addominale e squilibri di pressione, glicemia e livelli di lipidi nel sangue.

3 – Come faccio a uscire dalla sindrome metabolica?

Bisogna effettuare un cambiamento del proprio stile di vita, iniziando da un’alimentazione sana affiancata da attività fisica regolare, controllo dei parametri clinici e, se necessario, supporto medico.

4 – Quali patologie fanno parte della sindrome metabolica?

Ipertensione, dislipidemie (colesterolo e trigliceridi alti), glicemia elevata e obesità addominale sono i principali fattori che concorrono all’instaurarsi della sindrome metabolica. Bastano 3 di questi fattori per iniziare a fare diagnosi di sindrome metabolica.

5 – Come si capisce se si ha la sindrome metabolica?

È necessario un controllo medico, con analisi del sangue, misurazione della circonferenza addominale e della pressione per capire se ci sono le basi per parlare di sindrome metabolica.

Conclusioni

La sindrome metabolica è una condizione seria ma reversibile che, pur essendo silenziosa, può essere individuata con controlli regolari del sangue e monitorando il proprio peso e le proprie circonferenze addominali.

Comprendere i segnali del corpo, fare prevenzione con la dieta e il movimento, e affidarsi a professionisti sanitari può cambiare il proprio destino metabolico, evitando accidenti cardiovascolari e altre gravi problematiche di salute.

Non servono miracoli o diete drastiche per prevenire e trattare la sindrome metabolica: basta iniziare con 30 minuti di camminata al giorno, più verdure nel proprio piatto, meno sale, o sale iposodico, e scelte alimentari più salutari. Piccoli gesti, ogni giorno, possono salvare la salute di tutti!

Fonti

I contenuti sono stati redatti da Melarossa in collaborazione con Céréal. Nell’articolo sono presenti prodotti a fini promozionali.

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