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Home » Salute » Escherichia coli: cos’è, ceppi patogeni, come si trasmette l’infezione, sintomi, cure e prevenzione

Escherichia coli: cos’è, ceppi patogeni, come si trasmette l’infezione, sintomi, cure e prevenzione

Tiziana Landi by Tiziana Landi
27 Marzo 2020
in Salute
Escherichia coli: cos'è, come si trasmette l'infezione, patologie, sintomi, cure e prevenzione
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Sommario

  • Escherichia coli: cos’è
  • I ceppi patogeni di Escherichia coli
  • Malattie causate da Escherichia coli
  • Infezione da Escherichia coli: sintomi
  • Escherichia coli: trasmissione
  • Complicanze: la sindrome emolitico-uremica
  • Escherichia coli: diagnosi
  • Cure
  • Prevenzione

Il termine Escherichia coli fa riferimento a una famiglia di batteri normalmente presenti nell’intestino e per la maggior parte innocui. Alcuni ceppi patogeni, tuttavia, possono provocare infezioni, intestinali ma non solo. L’E. coli è una delle cause della gastroenterite infettiva di origine batterica, la famigerata diarrea del viaggiatore, ma è anche la prima causa di infezioni della vescica nelle donne, per esempio la cistite. Può inoltre colpire tantissimi altri organi e scatenare numerose problematiche. Il contagio avviene principalmente a causa dell’ingestione di cibo o acqua contaminati e i sintomi principali sono diarrea e dolori addominali.

Scopri di più sull’Escherichia coli, sui rischi di questa infezione e su come prevenirla e curarla.

Escherichia coli: cos’è

Il termine Escherichia coli (E. coli) identifica un gruppo di batteri Gram-negativi che risiedono nell’intestino delle persone sane come parte integrante della normale flora batterica. La maggior parte dei ceppi di Escherichia coli sono innocui, ma ce ne sono alcuni che possono causare infezioni del tratto digerente, delle vie urinarie o di altre parti del corpo.

I ceppi patogeni di Escherichia coli

Ecco i principali ceppi patogeni di E. coli.

Ceppi che causano patologie intestinali

  • Enteroinvasivo (EIEC): diversamente dagli altri ceppi di E. Coli non invasivi, EIEC ha la capacità di invadere la mucosa intestinale. Tale invasione determina una risposta infiammatoria significativa, che contribuisce al danno a carico delle cellule dell’intestino. Inoltre, come la Shigella e altri ceppi di E. Coli, EIEC ha la capacità di rilasciare tossine in grado di alterare la secrezione di liquidi all’interno del lume intestinale.
  • STEC: il sierotipo O157:H7 fa parte degli enteroinvasivi (EIEC). Prima era chiamato E. Coli enteroinvasivo, ora è riconosciuto come STEC, acronimo di Shiga toxin producing Escherichia coli, o VTEC (Verocytotoxin producing Escherichia coli). Questo termine deriva dalla sua somiglianza con Shigella nella produzione di tossine. Il sierotipo STEC O157:H7 è quello più comune ed è la maggiore causa di diarrea negli Stati Uniti e in Europa.
  • Enterotossigeno (ETEC): il meccanismo patogeno risiede nell’adesione all’epitelio e, in seguito, nella produzione di tossine in grado di indurre una maggiore secrezione di liquidi nel lume intestinale.
  • Enteropatogeno (EPEC): anche questo ceppo agisce grazie all’abilità di aderire all’epitelio intestinale, alterando i villi intestinali e quindi la capacità di assorbimento e di trasporto di elettroliti da parte della mucosa intestinale.
  • Enteroaggregativo o enteroaderente (EAEC): l’aggressività di questo ceppo è dovuta al meccanismo patogeno capace di aderire alla mucosa intestinale, rilasciare enterotossine e determinare un’importante risposta infiammatoria.

Ceppi che causano complicanze extraintestinali

Il ceppo enteroinvasivo EIEC, e soprattutto il sierotipo STEC, possono causare la Sindrome Emolitico Uremica e la Porpora Trombotica Trombocitopenica.

Escherichia coli malattie

Malattie causate da Escherichia coli

Le più comuni infezioni da E. coli riguardano l’apparato digerente e quello urinario.

Apparato digerente

Diversi ceppi di E. Coli sono riconosciuti come causa di gastroenterite infettiva. Attraverso capacità di adesione e/o di rilascio di tossine contro l’epitelio intestinale, questa famiglia di batteri ne altera le proprietà di riassorbimento e modifica i normali meccanismi di trasporto di acqua ed elettroliti nel lume intestinale.

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Inoltre, alcuni ceppi hanno la capacità di indurre un’importante risposta infiammatoria che contribuisce ulteriormente al danno a livello delle cellule dell’intestino.

L’E. Coli è uno dei più comuni batteri responsabili della cosiddetta diarrea del viaggiatore, un disturbo che di solito colpisce chi durante un viaggio, spesso in zone a rischio, beve acqua o consuma cibo contaminati.

Vie urinarie

L’E. coli è la causa più comune di infezione della vescica nelle donne (per esempio la cistite) ma può anche causare infezioni della prostata (prostatite).

Altre problematiche

Ma l’E. coli è un batterio che può aggredire tantissimi altri organi e dare origine a numerose problematiche. Tra queste:

  • infezione della cistifellea
  • infezioni conseguenti a episodi di appendicite e diverticolite
  • ferite (comprese quelle chirurgiche): l’Escherichia coli può causare infezioni
  • infezioni delle piaghe da decubito
  • infezioni del piede nei diabetici
  • polmonite
  • meningite neonatale
  • infezioni del sangue.

Spesso, le infezioni da E. coli che si sviluppano fuori dal tratto digerente riguardano persone debilitate, per esempio durante una degenza presso strutture sanitarie o molteplici e durature terapie con antibiotici.

Anche condizioni che alterano la barriera intestinale, malattie infiammatorie intestinali o altre patologie, come un’ischemia, possono far sì che l’infezione da E. coli si diffonda a livello extra-intestinale, colpendo le strutture anatomiche vicine oppure entrando in circolo nel sangue.

Infezione da Escherichia coli: sintomi

In caso di infezione da E. coli, i primi disturbi compaiono in media entro 12-72 ore, anche se l’incubazione può durare 3-5 giorni.

I sintomi più comuni sono diarrea, che nell’arco di 24-48 ore può aumentare di intensità e diventare emorragica, e dolori addominali.

In genere, il problema si risolve nell’arco di 4-10 giorni.

I disturbi, l’intensità e la durata, comunque, dipendono dalla zona colpita e dal ceppo di E. coli responsabile. Vediamoli più in dettaglio.

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Sintomi delle infezioni da E. coli enteroinvasivi

Inizialmente si manifestano forti crampi addominali e diarrea acquosa, che può trasformarsi in sanguinolenta nell’arco delle 24 ore (colite emorragica).

Se non si verificano complicanze, la diarrea tende a risolversi spontaneamente nell’arco di una settimana.

Escherichia coli sintomi

Infezioni da E. coli enterotossigeni: sintomi

L’E. Coli enterotossigeno è una delle cause più comuni di diarrea nei paesi in via di sviluppo e si presenta generalmente nei bambini con meno di due anni. L’ETEC è inoltre riconosciuto come responsabile del 20-40% degli episodi della cosiddetta “diarrea del viaggiatore”. I sintomi tipici sono crampi addominali e diarrea acquosa, a volte nausea e vomito, generalmente in una forma lieve, che scompaiono nell’arco di 3-5 giorni.

E. coli enteropatogeni: sintomi dell’infezione

Causano diarrea acquosa, soprattutto nei neonati.

Questi ceppi sono la principale causa di diarrea nei bambini sotto l’anno di vita. Recentemente alcuni studi hanno dimostrato una riduzione della prevalenza di questa infezione, probabilmente in seguito ad alcuni interventi come l’allattamento al seno che sembra essere un fattore protettivo rispetto a tale infezione. Si manifesta con diarrea acuta e vomito. Si risolve spontaneamente, per cui l’unico trattamento è il supporto idrico (reidratazione).

E. coli enteroaggregativi o enteroaderenti: sintomi

Anche questo ceppo colpisce prevalentemente i bambini nei paesi in via di sviluppo ed è stato riconosciuto come potenziale causa di diarrea del viaggiatore. Inoltre, è stata riscontrata un’associazione tra infezione da EAEC e diarrea persistente nei soggetti con HIV. Si manifesta con diarrea acuta acquosa, vomito e dolori addominali.

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Escherichia coli: trasmissione

I principali veicoli di trasmissione delle infezioni intestinali da E. coli sono rappresentate da:

  • ingestione di cibo contaminato o acqua contaminata
  • contatto con animali infetti.

Nel caso delle infezioni da E.coli enteroemorragici, i principali veicoli di trasmissione sono:

  • consumo di carne bovina contaminata non completamente cotta
  • consumo di latte non pastorizzato
  • contatto con animali portatori di batteri
  • consumo di cibi lavati con acqua contaminata
  • ingestione di acqua non adeguatamente disinfettata con cloro, contaminata da feci di individui infetti in piscine o strutture acquatiche
  • contatto con persone infette o con oggetti contaminati, come pannolini di bambini piccoli

Complicanze: la sindrome emolitico-uremica

Ci sono alcune malattie extra-intestinali che si manifestano in corso di gastroenterite da E. Coli: la sindrome emolitico-uremica e la Porpora Trombotica Trombocitopenica. Il sierotipo coinvolto in queste complicanze extra-intestinali è lo STEC.
La sindrome emolitico uremica è caratterizzata da insufficienza renale acuta, anemia emolitica e trombocitopenia e nel 76% dei casi si associa a gastroenterite da STEC. Si manifesta una settimana dopo la comparsa dei sintomi intestinali con distruzione dei globuli rossi (emolisi), che provoca un’insufficienza renale e il conseguente accumulo di sostanze tossiche nel sangue (uremia). Fortunatamente è piuttosto rara: colpisce il 5%-10% dei pazienti, soprattutto bambini sotto i 5 anni e adulti di età superiore ai 60 anni. I fattori di rischio di sviluppare questa complicanza sono: l’età inferiore ai 5 anni, significativo aumento dei globuli bianchi, presenza di diarrea con sangue.

Escherichia coli: diagnosi

La diagnosi di infezione da E. coli viene effettuata attraverso la coltura di un campione di sangue, feci, a volte urine o altro tessuto.

L’Escherichia coli nelle urine viene frequentemente riscontrato nel corso di esami di laboratorio condotti per indagare l’origine di sintomi riconducibili ad un’infezione delle vie urinarie.

In caso di sospetta infezione da E. coli O157:H7, il medico può richiedere un esame delle feci per ricercare le tossine Shiga, che vengono prodotte da questi batteri.

Escherichia coli cure

Cure

Farmaci

Gli antibiotici sono efficaci per curare le infezioni da E. coli esterne al tratto digerente (per esempio per quelle a carico delle vie urinarie). Non sono di norma utilizzati per trattare alcune infezioni da E. coli.

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Per esempio, in caso di infezioni da E. coli enteroemorragici, come l’E. coli O157:H7, la terapia migliore è la somministrazione di liquidi salini per via endovenosa, soprattutto per controbilanciare la disidratazione causata dalla diarrea. Gli antibiotici non vengono impiegati perché peggiorano la diarrea e aumentano il rischio di sindrome emolitico-uremica.

Anche per la diarrea del viaggiatore, in genere gli antibiotici non sono necessari se il disturbo è di lieve entità. Importante, anche in questo caso, bere molto per reidratarsi. L’uso di antibiotici è riconosciuto qualora la sintomatologia non si risolva spontaneamente e sempre dietro consulto del medico.

Dieta

Come per tutte le infezioni intestinali che causano diarrea, vomito e dolori addominali, è consigliabile, finché persistono i sintomi, fare pasti piccoli e leggeri, evitando cibi pesanti, speziati, grassi o ricchi di zuccheri, che possono peggiorare i disturbi e in genere sono mal tollerati dall’organismo.

Nella fase acuta è opportuno evitare anche cibi e bevande che contengono lattosio, caffeina e alcool. Importante bere molto per reidratare il corpo e compensare, così, la perdita di liquidi causata dalla diarrea.

Nel caso in cui l’infezione da Escherichia coli provochi patologie delle vie urinarie, come la cistite, è importante evitare gli zuccheri raffinati, che favoriscono la proliferazione dei microrganismi patogeni, e, in fase acuta, i cibi piccanti che potrebbero acuire il bruciore. E’ invece utile consumare in abbondanza cibi ricchi di fibre, come cereali integrali, frutta e verdura fresche.

Rimedi naturali

Nel caso delle infezioni a carico dell’intestino, possono essere utili quei rimedi naturali che attenuano sintomi come diarrea, vomito e dolori addominali. Se vuoi saperne di più, ti consigliamo di leggere il nostro approfondimento: “Gastroenterite: sintomi, cause, come curarla e prevenirla“.

Per le infezioni delle vie urinarie, i rimedi naturali più efficaci sono la malva, l’uva ursina, la gramigna, l’ortica e il succo puro di mirtillo. Per saperne di più su benefici, modalità di consumo e dosaggi, leggi il nostro articolo “Rimedi naturali per la cistite: quali sono i migliori”.

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Prevenzione

Non esistono farmaci o vaccini in grado di proteggere dall’infezione da Escherichia coli.

Per prevenirla è quindi fondamentale non consumare cibi e acqua potenzialmente contaminati, prestare attenzione a manipolare e cuocere correttamente gli alimenti e adottare basilari regole di igiene.

Escherichia coli regole per prevenire infezioni

Fonti:

Manuale MSD

Humanitas Research Hospital

Centers for Disease Control and Prevention

Revisione scientifica a cura della dottoressa Carlotta Sacchi, specializzanda in gastroenterologia.

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Tiziana Landi

Tiziana Landi

Laureata in Scienze della Comunicazione, sono una giornalista specializzata in produzione di contenuti sui media digitali e tradizionali, content e social media marketing. Sono esperta di cucina light e alimentazione sana e all'interno di Melarossa mi occupo soprattutto di pianificazione editoriale e coordinamento redazionale.

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