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Home » Nutrizione » Mangiar sano » Probiotici: cosa sono, benefici, controindicazioni e dove si trovano

Probiotici: cosa sono, benefici, controindicazioni e dove si trovano

Sylvie Pariset by Sylvie Pariset
7 Aprile 2020
in Mangiar sano
probiotici: cosa sono, dove si trovano e benefici per la salute
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Sommario

  • Cosa sono i probiotici?
  • Cenni storici sui probiotici
  • Requisiti dei probiotici
  • Prebiotici e probiotici: qual è la differenza
  • A cosa servono i fermenti lattici probiotici
  • Quali probiotici sono utili all’organismo
  • Benefici dei probiotici
  • Perché fanno bene alla salute
  • Probiotici: dove si trovano e quali sono i più efficaci
  • Alimenti ricchi di probiotici e prebiotici
  • Quali integratori probiotici scegliere? Come scegliere quello giusto? Per quanto tempo assumerli?
  • Come assumere i probiotici
  • Quando è consigliato usare integratori probiotici
  • Carenza di probiotici: che succede?
  • Controindicazioni

L’OMS, nel 2001 ha proposto una definizione dei probiotici: “sono micro-organismi vivi che, ingeriti in quantità adeguata, hanno effetti benefici per la salute dell’uomo”.

 I probiotici sono batteri buoni, già presenti nella microflora dell’intestino umano in condizione di salute, resistenti ai succhi gastrici e ai sali biliari.  Questi microrganismi sono però anche contenuti in quantità differenti in latti fermentati e yogurt arricchiti. Vengono consumati quando diventa necessario integrarne la presenza per equilibrare la flora batterica.

I probiotici aiutano a mantenere il tuo intestino in buona salute proteggendo l’equilibrio della flora batterica. Sono  batteri “buoni” (la parola deriva dal greco pro-bios e vuol dire pro-life, in favore della vita) alleati della tua pancia, e non solo. 

Studi recenti, infatti, hanno dimostrato che una flora intestinale sana non è soltanto importante per combattere fastidiosi disturbi come gonfiore, pesantezza e digestione lenta, ma potenzia anche il tuo sistema immunitario, rendendoti più forte contro le aggressioni esterne e aiutandoti a prevenire molte patologie. 

Per questo motivo è importante assumere i probiotici con l’alimentazione o, quando serve, attraverso degli integratori.

Scopri perché è importante mantenere la flora intestinale in buona salute.

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Cosa sono i probiotici?

I probiotici sono microrganismi vivi, di origine batterica, presenti normalmente nel nostro organismo.

Grazie alla loro capacità di essere resistenti all’acido gastrico e alla bile e di aderire alle cellule, di produrre sostanze battericide (dette batteriocine) e di colonizzare l’intestino, possono modulare l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Inoltre, possono potenziare le difese immunitarie stimolando l’attività del tessuto linfatico intestinale (GALT).

Quindi, sono importanti per regolare non solo alcune funzioni intestinali che possono essere alterate, ma anche per stimolare tutto il sistema immunitario. 

Le nuove conoscenze scientifiche in campo di microbiota intestinale hanno permesso di comprendere quanto sia importante avere un corretto equilibrio dei batteri intestinali.

Questo serve per prevenire la maggior parte delle patologie e garantire lo stato di salute.

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probiotici: cosa sono

Cenni storici sui probiotici

Mentre il chimico Louis Pasteur è stato il primo a promuovere il concetto secondo il quale tutti gli uomini hanno bisogno dei microrganismi per restare in buona salute, lo scienziato Elie Metchnikoff è stato invece il primo a suggerire che i batteri di acido lattico sono benefici per la salute intestinale  e possono sopprimere l’attività dei germi nocivi. 

Ha esposto  questa teoria dopo aver notato che la longevità dei contadini bulgari aveva un legame con le grandi quantità di yogurt fermentato che mangiavano. 

Nel 1908, Metchnikoff  ha ricevuto il premio Nobel per le sue ricerche sul legame tra il sistema immunitario e i batteri intestinali.  Un anno prima, ha pubblicato il suo lavoro “The prolongation of life“, in cui descriveva la relazione tra abitudini alimentari e intestino umano.

Secondo Metchnikoff, abitudini alimentari sbagliate possono essere all’origine della diffusione  dei microbi cattivi. Invece, modificando la flora intestinale grazie all’alimentazione, questi batteri cattivi possono essere sostituiti da batteri utili e  aiuterebbero a rallentare l’invecchiamento. 

Negli anni ’70, Il professor Tomotari Mitsuoka apre la via all’applicazione della teoria dell’equilibrio della flora intestinale per preservare la salute e prevenire le malattie.

Nel suo libro pubblicato nel 1978 , “Flore intestinale e salute”, il professore dimostra come la composizione della flora intestinale evolva nel corso della vita e come i bifidobatteri (Bifidobacterium Longum) diminuiscano con l’età mentre le malattie legate al colon simultaneamente aumentino. 

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Alla luce di questo, ha sostenuto la teoria secondo la quale la somministrazione orale di probiotici migliorerebbe l’equilibrio della flora intestinale e contribuirebbe  a prevenire lo sviluppo di malattie legate all’intestino inferiore. 

Attualmente, ci sono numerosi studi in corso sui vantaggi dei probiotici per la salute. 

Requisiti dei probiotici

I probiotici devono:

  • essere attivi e vitali a livello intestinale;
  • essere resistenti a valori bassi di pH, al succo gastrico, alla bile e al succo pancreatico;
  • persistere momentaneamente nell’intestino. 
probiotici: requisiti

Prebiotici e probiotici: qual è la differenza

Non bisogna fare confusione tra probiotici e prebiotici, che, purtroppo vengono spesso usati come sinonimi. 

I probiotici sono organismi vivi, promuovono in diversi modi la salute dell’organismo, sono presenti normalmente nel nostro intestino (non danno quindi reazioni allergiche). Una volta ingeriti devono essere in grado di resistere all’acido dello stomaco e poi a bile ed enzimi intestinali per poter arrivare in intestino e colonizzarlo.

Invece, i prebiotici sono sostanze  non vitali (oligosaccaridi, quindi zuccheri di media complessità) che promuovono la crescita ed il corretto funzionamento dei batteri buoni (i probiotici) presenti nel tuo organismo. 

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Anche i prebiotici possono essere eventualmente assunti come integratori, nel caso in cui ce ne fosse bisogno, fungendo da substrato energetico (cibo) per la nostra flora batterica.

Per approfondire, leggi le linee guida del Ministero della Salute sui probiotici e prebiotici. 

probiotici e flora intestinale

A cosa servono i fermenti lattici probiotici

I fermenti lattici (o più precisamente batteri lattici) sono microrganismi presenti normalmente nel nostro organismo e nel nostro colon.

Prendono il nome dalla capacità di fermentare il lattosio (principale zucchero del latte). Solo alcuni di questi batteri sono in grado di svolgere l’azione benefica dei probiotici e in questo caso prenderanno il nome di fermenti lattici probiotici. Di solito questi ultimi sono quelli che hanno come prodotto finale delle reazioni una maggior quantità di acido lattico.

La funzione è la stessa di tutti i probiotici. Sono responsabili di processi di fermentazione dei cibi e di produzione di vitamine e sostanze importanti per il nostro benessere.

Quali probiotici sono utili all’organismo

I probiotici riconosciuti sono:

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  • lattobacilli (casei, paracasei, acidophilus, rhamnosus, bulgaricus, reuteri)
  • bifidobatteri (bifidum, brevi, infgantis)
  • streptococcus termophilus
  • saccaromices boulardi.

Benefici dei probiotici

L’OMS  riconosce i benefici dei probiotici  per:

  • infezioni gastrointestinali
  • alcune malattie intestinali 
  • allergie
  • infezioni uro-genitali.

Le allergie sono legate ad una risposta patologica del sistema immunitario alla stimolazione di un allergene.  I probiotici possono aiutare a regolare la risposta immunitaria anche se non rientrano abitualmente nei protocolli terapeutici.

Contrariamente a quanto si crede, i probiotici non provocano stitichezza – questo equivoco nasce dal fatto che vengono prescritti in corso di gastroenterite con diarrea. Ma possono essere anche usati, se necessario, in presenza di stitichezza, con discreto giovamento in alcune forme perché hanno il potere di accelerare il transito intestinale, che spesso è tra le cause della comparsa di gonfiore e dolori addominali.

I probiotici sono anche efficaci per ristabilire l’equilibrio della flora intestinale, per esempio dopo una cura di antibiotici o un periodo di grande stress. Non solo: possono anche aiutarti a rimettere in forma il tuo sistema digestivo.

Benefici e studi scientifici

Il Centro Studi sull’Alimentazione, Nutrition Foundation of Italy, ha riportato diverse ricerche che hanno dimostrato come il consumo di probiotici e di latti arricchiti con probiotici possa limitare l’insorgenza di infezioni delle vie aeree superiori in studenti e bambini.

I claim che decantano effetti sulla digestione non hanno invece alcun riscontro scientifico. Mentre quelli relativi ai benefici sul sistema immunitario sono spesso legati all’aggiunta di vitamine, come la B6.

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I benefici dei probiotici per prevenire i tumori o curare ipertensione sono ancora da dimostrare.   

Sicuramente il microbiota gioca un ruolo nella distribuzione del grasso corporeo (si è visto da studi nei topi che, attraverso trapianti fecali, i topini ingrassavano o dimagrivano) e sicuramente l’obesità è un fattore di rischio per ipertensione, diabete, ecc. 

Ma fino ad oggi non ci sono evidenze che, trattando il paziente con probiotici, questo dimagrisca o veda diminuire il colesterolo o la pressione arteriosa. 

Perché fanno bene alla salute

I probiotici fanno bene alla nostra salute perché essenzialmente  contrastano i “batteri cattivi” (patogeni), anch’essi presenti normalmente nell’organismo. 
Infatti, esiste una battaglia costante, un equilibrio: finché i batteri buoni contrastano quelli cattivi, vivi in benessere. Invece, quando hai una carenza di probiotici o un massivo aumento dei patogeni, l’equilibrio si rompe e si possono manifestare dei sintomi di vario tipo.

Ma, l’associazione con ridotti livelli di colesterolo totale non è dimostrata, per cui non c’è un’indicazione alla terapia con probiotici in questo caso.

I meccanismi che usano i probiotici per contrastare i patogeni sono diversi, a seconda delle varie specie batteriche:

  • produzione di acido lattico con riduzione del PH nel lume intestinale (ambiente sfavorevole alla crescita dei patogeni), produzione di vitamine ed altre molecole utili all’organismo e alle cellule intestinali per mantenere intatta la barriera fisica ai patogeni, 
  • meccanismo di competizione (i probiotici “rubano” nutrienti e sostanze utili/siti di adesione ai patogeni).
  • inoltre, rafforzano il sistema immunitario stimolando il GALT (tessuto linfoide vicino alla parete intestinale).
probiotici: dove si trovano

Probiotici: dove si trovano e quali sono i più efficaci

La maggior parte dei microrganismi probiotici utilizzati negli integratori alimentari sono specie appartenenti ai generi BIfidobacterieum e Lactobacillus.

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Alimenti ricchi di probiotici e prebiotici

Alimenti ricchi di probiotici

l cibi naturalmente più ricchi di probiotici sono:

  • yogurt
  • kefir 
  • latte fermentato 
  • latticini ai quali sono stati aggiunti i probiotici
  • tempeh.

Tuttavia, bisogna informarsi e prestare attenzione perché molti prodotti che vengono spacciati come ricchi di probiotici (soprattutto molti tipi di yogurt) spesso perdono la loro quota di batteri buoni nel passaggio attraverso lo stomaco, dove vengono digeriti dai succhi acidi gastrici.

probiotici e yogurt

Infatti, lo yogurt contiene per legge due batteri, cioè il Lactobacillus Bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus.

Non sono di origine intestinale, per cui solo una piccola parte arriva nell’intestino. Quindi, per essere considerati probiotici, gli yogurt, come i latti fermentati, devono contenere Bifidobacterium o altri ceppi di Lactobacillus.

Attenzione all‘etichetta quindi! E’ lì che trovi tutte le informazioni per capire se stai comprando un probiotico.

In condizioni di buona salute è sufficiente una corretta alimentazione ricca anche di prebiotici (quelle componenti alimentari utili al nutrimento dei probiotici, come alcune fibre).

Linee guida del Ministero della Salute sui probiotici

Il Ministero della Salute, proprio per fare chiarezza, ha definito l’obbligo di inserire in etichetta i ceppi di fermenti contenuti nei prodotti. 

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Nelle Linee Guida sui probiotici, revisionate nel 2018, è specificato che, per essere considerato probiotico, un prodotto deve contenere un miliardo di cellule vive per dose giornaliera. Informazione, quella relativa alla quantità, sempre specificata in etichetta in termini di quantità minima garantita nelle condizioni di conservazione indicate.

Alimenti ricchi di prebiotici

  • cicoria 
  • carciofi 
  • tarassaco 
  • aglio 
  • porro 
  • asparagi 
  • crusca 
  • banana.

Ma, in alcune situazioni patologiche può essere necessaria un’integrazione, per un periodo di tempo che dipenderà dal motivo per cui vengono consigliati (ad esempio, nel caso di cicli antibiotici per la terapia dei diverticoli, viene associato un trattamento ciclico con probiotici per ristabilire l’equilibrio della flora batterica dopo l’insulto dell’antibiotico).

Possono essere utilizzati anche in modo continuativo.

probiotici: quando assumere integratori

Quali integratori probiotici scegliere? Come scegliere quello giusto? Per quanto tempo assumerli?

La possibilità di scelta, quando si vuole comprare ed assumere un integratore con probiotici, è vastissima: ad oggi c’è un grosso interesse nel commercio di questi prodotti.  

Puoi trovare i probiotici sotto forma di integratori come l’ultra lievito composto da Saccharomyces boulardii.

Il famoso saccharomyces boulardii è attivo nel contrastare diarree anche importanti come quella da clostridium difficile ma anche quella da colon irritabile o malattie croniche dell’intestino.

Quindi, il consiglio è di  scegliere integratori che hanno diversi ceppi di batteri (una sorta di cocktail racchiuso nell’integratore) perché danno una maggiore sicurezza di ripristinare le specie depauperate.

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L’ assunzione dipende in maniera drastica da situazione a situazione: 

  • ciclica nella malattia diverticolare 
  • continuativa nei colon irritabili gravi 
  • occasionale nelle disbiosi acute da antibiotici, ecc.

Spesso c’è bisogno di un certo lasso di tempo dall’inizio dell’assunzione (qualche settimana) perché si possano notare benefici (prenderli 2 giorni ed aspettarsi la risoluzione dei sintomi è sbagliato).

ATTENZIONE: alcuni produttori usano additivi conservanti come il potassio sorbato e il benzoato di sodio oppure coloranti allergizzanti come la cocciniglia.

Invece, nei probiotici da bere, poi, viene aggiunto dello zucchero: ogni bottiglietta ne può contenere ben 12 grammi, pari a due cucchiaini colmi.

Come assumere i probiotici

Per potenziare l’efficacia e mantenere costante la presenza di batteri nell’intestino, i probiotici dovrebbero essere assunti ogni giorno nella dose minima consigliata. Se così non fosse, la quantità nell’intestino diminuirebbe nel giro di 7-10 giorni.

E’ poi importante rispettare gli orari indicati sulle confezioni. In generale, meglio assumere i probiotici a stomaco vuoto perché in questo modo se ne migliora la funzionalità nell’intestino.

Ma ogni azienda ha condotto studi mirati per individuare il momento migliore della giornata per assumere lo specifico ceppo presente nel proprio prodotto.

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Un ultimo elemento determinante è la conservazione. Sempre in frigorifero, perché bastano 24 ore a una temperatura più elevata di 4° per ammazzare tutti i fermenti. 

Mai mantenere la confezione aperta, perché a contatto con l’aria si avvia un processo di ossidazione che fa perdere gran parte dei fermenti.

Quando è consigliato usare integratori probiotici

I probiotici possono essere consigliati in varie condizioni. Le più classiche sono quelle relative ai disturbi gastrointestinali (diarrea, stipsi, sindrome dell’intestino irritabile), ma possono essere indicati anche in patologie respiratorie. 

Inoltre, è fondamentale ricordare che non tutti i fermenti lattici possono essere considerati probiotici, ma solo quelli che soddisfano i requisiti scientifici richiesti.

probiotici: sintomi di carenze

Carenza di probiotici: che succede?

Una carenza di probiotici provoca uno squilibrio tra batteri buoni e cattivi. I sintomi possono essere vari: problemi gastrointestinali, infezioni vaginali, urinarie, ecc.

Controindicazioni

Le controindicazioni e gli effetti collaterali sono ancora molto dibattuti e in fase di studio. Ognuno ha una composizione della flora batterica intestinale unica e  in diversi pazienti questi integratori provocano risposte diverse. 

Ma, in alcuni casi determinano paradossalmente un aumento dei sintomi gastrointestinali, soprattutto flatulenza e gonfiore (i batteri fermentano il cibo e liberano gas). 

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Essendo presenti altre molecole all’interno dell’integratore con probiotici, possono verificarsi anche reazioni allergiche nei loro confronti.

In alcuni pazienti immunodepressi o con danni estesi della barriera intestinale, gli integratori devono essere usati con molta cautela perché sono stati descritti casi di complicanze infettive.

Quindi, se vuoi assumere probiotici, Il consiglio è di rivolgerti al tuo medico.

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Sylvie Pariset

Sylvie Pariset

Francese di origini, ma italiana d’adozione, sono stata insegnante di sport e attrice per 10 anni. Appassionata di salute e benessere, collaboro per Melarossa da 5 anni scrivendo soprattutto di fitness, lifestyle e alimentazione sana.

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