Sommario
Le clementine sono piccoli agrumi che nascono dall’incrocio tra l’arancio amaro e il mandarino. Le troviamo sulle nostre tavole da ottobre a gennaio e ci aiutano a prevenire i malanni legati alla stagione invernale.
Come tutti gli agrumi, infatti, sono ricche di vitamina C che rafforza il sistema immunitario, ma contengono anche altri antiossidanti che proteggono le nostre cellule dall’attacco dei radicali liberi.
Dalla buccia fine, prive di semi e dal sapore dolce e delicato, sono un ottimo alimento per abituare i più piccoli al consumo di frutta ma anche per spuntini comodi e veloci che possano rendere la nostra alimentazione più sana con gusto.
Le clementine si prestano a numerose preparazioni in cucina, da quelle più note, dolci, a quelle meno note, salate.
Clementine: cosa sono
La clementina (Citrus × clementina) è uno degli agrumi che nascono dall’incrocio tra il mandarino e l’arancio amaro.
Il suo nome deriva dal francese clèmentine da Fra Clément Rodier, il padre missionario che ne individuò la pianta nel 1892 secolo durante una missione in Algeria.
Sebbene la scoperta risalga a quegli anni e a quel luogo, pare che le clementine esistessero già nel 1000 a.C. in Cina e in Giappone.
Oggi, la pianta delle clementine viene coltivata soprattutto in Marocco, in Tunisia, nel Sud Italia ed in Spagna.
La clementina matura da ottobre/novembre a gennaio, ha le dimensioni del mandarino ma la forma è più sferica, come una piccola arancia dalla buccia sottile e dalla polpa dolce.
E’ molto apprezzata innanzitutto per il suo sapore che è né troppo aspro, come lo sono diversi agrumi, né troppo dolce.
Ha la buccia più sottile rispetto all’arancia ed è quindi più facile la sbucciatura. Inoltre, rispetto ai mandarini, ha chicchi quasi sempre privi di semi (solitamente si trovano al massimo 10 semini per frutto).
Riconoscerne la freschezza è facile: guarda il colore della buccia laddove si stacca il picciolo. Se il colore è verde la freschezza è assicurata, se è marrone potrebbe esserci stato un trattamento con etilene per velocizzarne la maturazione.
Clementine, mandarini o mandaranci? Le differenze
Le clementine vengono spesso confuse con i mandarini o con i mandaranci ma, in realtà, sono tre frutti differenti.
Di questi tre frutti, il mandarino è il più piccolo ed è uno degli agrumi “originari”.
Infatti, il mandarino è l’unico a non essere un ibrido, mentre, le clementine e i mandaranci, nascono dall’incrocio tra due agrumi. In particolare, le clementine sono un ibrido tra il mandarino e l’arancia amara mentre il mandarancio è un ibrido tra il mandarino e l’arancio dolce.
Un’inconfondibile caratteristica che differenzia le clementine dai mandarini e dai mandaranci è l’assenza di semi.
I tre agrumi si possono distinguere anche dalla loro forma: il mandarino è più piccolo e leggermente schiacciato ai poli, il mandarancio e le clementine sono invece più tonde.
Invece, guardando la buccia, questa risulta più chiara e adesa alla polpa nei mandarini e nei mandaranci. Al contrario delle clementine che hanno una buccia leggermente più spessa e butterata che ne rende più facile la sbucciatura.
Per distinguere il mandarino dal mandarancio possiamo guardare alla dimensione e al sapore. Il mandarancio, infatti, nascendo dall’ibridazione tra lo stesso mandarino e l’arancia, ha una dimensione leggermente più grande del mandarino. Inoltre, il sapore del mandarancio è leggermente più dolce del mandarino ma talvolta può essere difficile apprezzare questa differenza.
Benefici e proprietà
Ogni volta che si parla di agrumi si pensa alla loro caratteristica di rafforzare il sistema immunitario. Questo è sicuramente vero anche per le clementine che sono ricche di vitamine, in particolare di vitamina C.
Inoltre, la presenza di svariate vitamine, sali minerali e altre sostanze antiossidanti, conferisce alle clementine numerose proprietà e benefici.
- Salute della pelle: grazie all’elevato contenuto di vitamina C e alla presenza di altri antiossidanti, le clementine possono contribuire a ridurre i rossori legati all’acne e a rendere la pelle più tonica e lucente. Grazie alla presenza di carotenoidi, inoltre, possono contrastare l’invecchiamento della pelle.
- Salute del cuore e delle vene: grazie alla presenza di antiossidanti e, in particolare, della esperidina, le clementine possono migliorare l’integrità vascolare e ridurre la permeabilità vascolare.
Inoltre, grazie alla presenza di un altro antiossidante, la naringina, le clementine, così come gli agrumi in generale, possono contribuire a ridurre il colesterolo.
Tutto ciò fa sì che un consumo regolare di clementine e di agrumi possa ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
- Salute cellulare: le clementine, così come diversi altri agrumi, grazie alla presenza dell’antiossidante esperidina, proteggono le cellule da agenti ossidanti, riducendo il rischio di tumori e malattie cardiovascolari.
- Salute mentale: alcuni studi su animali e in provetta hanno ipotizzato che la narirutina, antiossidante presente anche nelle clementine, possa aiutare a migliorare la salute mentale e potenzialmente aiutare a curare il morbo di Alzheimer. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche sugli esseri umani.
Valori nutrizionali delle clementine
Sono piccoli agrumi particolarmente apprezzati per il loro sapore dolce. Sono un’ottima fonte di vitamine e sali minerali.
Le clementine, così come gli agrumi in generale, fanno subito pensare alla vitamina C e, in effetti, una porzione di clementine può ricoprire il 60-70% del fabbisogno giornaliero di questa vitamina.
Tuttavia, una porzione di due clementine, pari a circa 100 g, contiene altri interessanti nutrienti. Di seguito i valori nutrizionali contenuti in una porzione da 100 g di clementine:
- Energia (kcal): 40.
- Proteine (g): 0.9.
- Lipidi (g): 0.1
- Carboidrati disponibili (g): 8.7- Di cui Zuccheri solubili (g): 8.7 .
- Fibra totale (g): 1.2
- Potassio (mg): 130.
- Calcio (mg): 31.
- Fosforo (mg): 18.
- Ferro (mg): 0.1.
- Magnesio (mg) 11.
- Vitamina C (mg): 54
- Vitamina A retinolo equivalente (μg): 12
- Folati totali (µg): 21.
Quante clementine mangiare al giorno
Le porzioni di frutta giornaliere dovrebbero essere 2 o 3 e il quantitativo giornaliero non dovrebbe superare i 400 g al giorno circa.
E’ fondamentale variare la tipologia di frutta da consumare e dunque il consiglio è quello di consumare una porzione da 150 g di clementine una volta al giorno alternando nei giorni il loro consumo con altre tipologie di frutta.
Un’idea per consumare le clementine può essere quella di consumarle come spuntino insieme ad uno yogurt bianco. In questo modo, la loro dolcezza permetterà di rendere più gradevole lo yogurt senza aggiungere zucchero o miele.
Uso in cucina
Si possono utilizzare per preparare spremute, marmellate e dolci e si abbinano molto bene al cioccolato. Possono dare una marcia in più anche alle preparazioni salate.
Se aggiunte alle insalate a base di foglie leggermente amare come indivia e/o radicchio ne smorzano il sapore bilanciando così la pietanza. Si sposano bene anche a pietanze a base di pesce e crostacei e in particolare il loro succo può rendere più interessanti i risotti.
A Natale, inoltre, sono spesso utilizzate in abbinamento alla faraona, sia per insaporirla che per decorare i piatti.
Ricette con le clementine
1 – Biscotti alle clementine senza uova
Calorie totali: 1600/ Calorie a persona: 80
Ingredienti per 20 biscotti
- 250 g farina di tipo 2
- 5 clementine.
- 5 cucchiai succo di mela concentrato.
- 1 limone non trattato la scorza.
- 1 cucchiaio stevia.
- 6 cucchiai olio di semi di mais.
- 1/2 bustina cremor tartaro.
- farina di cocco q.b.
- mandorle a lamelle q.b.
- gocce di cioccolato per decorare.
Scopri come preparare i biscotti alle clementine.
Guida all’acquisto
Nel periodo invernale è facilissimo trovare le clementine in qualunque supermercato, mercato o ortofrutta.
La zona di maggiore produzione delle clementine è la Calabria e, dunque, se vuoi provare delle clementine di qualità, prova a cercare le clementine I.G.P. di Calabria.
La freschezza delle clementine si può riconoscere dal colore della buccia nella zona del distacco del picciolo (cavità peduncolare) o dal colore delle foglie qualora queste fossero ancora attaccate al frutto.
Se la cavità peduncolare è di colore verde, il frutto è fresco, se è di colore marrone questo potrebbe significare che il frutto è stato trattato.
Per quanto riguarda le foglie, queste dovranno essere belle verdi e turgide.
Controindicazioni/effetti collaterali
Un consumo moderato di clementine non determina particolari effetti collaterali. Si consiglia ai soggetti diabetici o con alterazioni del metabolismo del glucosio di farne un uso moderato.
Olio essenziale di clementine
Dalla clementina si estrae un olio essenziale che si presta all’aromaterapia e all’uso topico. Nell’aromaterapia viene usato per combattere l’affaticamento, per migliorare l’umore e per rivitalizzare il corpo e la mente e per migliorare la qualità del sonno.
In uso topico può dare benefici in soggetti con pelle grassa e/o acne.
Fonti
- Treccani.
- BDA. Banca dati degli alimenti.
- “Citrus Juice Extraction Systems: Effect on Chemical Composition and Antioxidant Activity of Clementine Juice” – Rafael Álvarez, Catarina P. Carvalho, Jelver Sierra, Oscar Lara, David Cardona, and Julian Londoño-Londoño – Journal of Agricultural and Food Chemistry 2012,
- “Juice of New citrus hybrids (Citrus clementina Hort. ex Tan.×C. sinensis L. Osbeck) as a source of natural antioxidants” – Paolo Rapisarda, Simona Fabroni, Silke Peterek, Giuseppe Russo, Hans-Peter Mock -Food Chemistry, Volume 117, Issue 2, 2009, Pages 212-218.
- CREA– Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione.