Il basilico, una pianta largamente usata nella cucina mediterranea. Ma anche in quella asiatica, indiana e sudamericana. Considerato un alimento “da re”, il basilico è diffuso in tutto il mondo. Ma non tutti sono a conoscenza delle grandi proprietà nutritive che questa preziosa erba aromatica offre. Infatti, è una pianta aromatica ricchissima di principi nutritivi, alleata contro la stanchezza e ricca in carotenoidi.
La grandissima versatilità del basilico in cucina rende questa pianta indispensabile. Talmente necessaria che, in moltissime case, non manca mai una piantina coltivata in vaso davanti alla finestra della cucina o sul balcone o, nei casi più fortunati, nell’orticello domestico.
Coltivare il basilico in vaso non è difficile. Infatti, è possibile coltivarlo non solo in giardino ma anche in vaso sul balcone o in terrazzo. Basta seguire alcune accortezze per averlo a disposizione a casa quando serve. Innanzitutto, ricordati che non ama le basse temperature ma neppure l’esposizione eccessiva al sole.
Quando stacchi le foglie per aromatizzare le tue ricette, concentrati su quelle piccole in cima alla pianta, che sono le più saporite: staccare le foglioline in cima consente anche alla pianta di mantenere o riprendere vigore e volume. È importante anche staccare e tagliare le foglie soltanto con le mani. Si dice, infatti, che le lame dei coltelli ne alterino il sapore. Per lo stesso motivo, se vuoi preparare un buon pesto in casa, meglio farlo alla vecchia maniera utilizzando il mortaio invece del mixer.
Basilico: che cos’è
E’ probabilmente, la pianta aromatica che più di tutte fa pensare alla cucina italiana.
È diventato un vero e proprio simbolo, perché fa parte di molti fra i piatti più celebri della nostra gastronomia come la pizza, la pasta al sugo e il pesto genovese.
Appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, il suo nome scientifico è Ocimum basilicum. Deriva dal termine greco basilikon che significa “pianta reale, maestosa”.
Infatti, sono molti i paesi in cui anticamente veniva considerata come una pianta nobile, in uso sulle tavole di aristocratici e re.
Ma non è solo per il suo inconfondibile sapore, che teniamo una pianta di basilico in terrazzo o sul davanzale della finestra. Sono anche le sue proprietà benefiche a renderlo unico.

Le proprietà nutrizionali del basilico
Nell’Ayurveda, medicina tradizionale indiana, è usato per le sue proprietà medicinali e addirittura chiamato “basilico benedetto”.
Con 23 calorie ogni 100 grammi, il basilico offre ben 1.148 mg di manganese, 295 mg di potassio, 177 mg di calcio, 64 mg di magnesio. E ancora 3,17 mg di ferro e 56 mg di fosforo. Quindi, una vera e propria miniera di sali minerali.
In particolare, il magnesio è un minerale essenziale per il buon funzionamento della circolazione sanguigna. Insieme al calcio è di sostegno per i denti e le ossa, e in più aiuta il metabolismo energetico. Infatti, una sua carenza può causare crampi e problemi ai muscoli, calo della pressione, stanchezza e debolezza.
Invece, Il manganese, supporta numerosi enzimi coinvolti a vario titolo nel metabolismo delle proteine, degli zuccheri e del colesterolo, aiutandoti a mantenere i livelli adeguati. Inoltre, è indispensabile per la funzionalità del sistema nervoso e la fertilità. Infine, aiuta i naturali sistemi antiossidanti dell’organismo.
Questa erba aromatica è ricca di vitamine come la vitamina A (264 mcg); ma anche del suo precursore, il betacarotene, indispensabile antiossidante in grado di proteggere occhi, pelle e capelli, rallentando inoltre l’invecchiamento cellulare.
Abbondano anche le vitamine del gruppo B, in particolare:
- tiamina (B1)
- riboflavina (B2)
- niacina (B3)
- folati (B9).
Buono anche il livello di vitamina C (18 mg), di vitamina E e K, quest’ultima utile per la salute dello scheletro osseo.
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Benefici e proprietà terapeutiche del basilico
Così ricca di nutrimenti, questa erba aromatica presenta molte proprietà terapeutiche utili al tuo benessere. In particolare il basilico è:
- antibatterico e antinfiammatorio naturale. Grazie agli antiossidanti che contiene è molto importante nella lotta ai radicali liberi, che provocano un invecchiamento cellulare precoce. Inoltre, svolge un’azione antinfiammatoria mirata nella zona dell’intestino.
- Immunostimolante. Per effetto della vitamina C, potenzia il sistema immunitario. Mangiarlo regolarmente vuol dire proteggersi da mal di gola, raffreddore e malanni di stagione;
- Digestivo. Oltre a stimolare l’appetito – viene usato in caso di inappetenza – è un ottimo digestivo. Puoi usarlo al naturale o bere una tisana se senti la digestione lenta e difficoltosa;
- Rilassante e distensivo. L‘uso dell’olio essenziale di basilico è benefico contro gli stati d’ansia, lo stress e il nervosismo cronico. Inoltre, riesce a conciliare il sonno, sconfiggendo poco a poco i problemi di insonnia.
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Flavonoidi al servizio del tuo benessere
Gli effetti più importanti per la salute sono collegati a due elementi di questa preziosa pianta aromatica, gli oli volatili e i flavonoidi.
Infatti, l’olio essenziale di basilico è efficace contro una serie di batteri che invece hanno sviluppato resistenza agli antibiotici, come lo Staffilococco. Inoltre, è decongestionante, antisettico e un repellente naturale per gli insetti.
Infine, ha proprietà antispatiche, utili per contrastare spasmi e dolori mestruali.
I flavonoidi, conosciuti anche come bioflavonoidi o vitamina P, sono importanti antiossidanti con noti effetti benefici su fegato, difese immunitarie e vasi capillari.
Rallentando i danni causati dai radicali liberi, sono molto utili per allontanare il rischio di malattie cardiocircolatorie ma anche l’insorgenza dei tumori.
Una miniera di carotenoidi
Ricchissimo di carotenoidi (ne contiene più della zucca), il basilico favorisce la protezione dai radicali liberi generati dalle radiazioni solari, la visione notturna, nonché la corretta crescita di epiteli e mucose.
Alleato della stanchezza estiva
I minerali di cui è ricco, in particolare il ferro (ne contiene 5,5 mg per 100 grammi, ovvero il triplo della carne), il calcio e il potassio, garantiscono una corretta funzionalità del sistema neuromuscolare soprattutto d’estate, quando, a causa del sudore, si rischia di perderne alcuni in maniera più significativa, come il potassio.

Come coltivare il basilico
E’ una pianta erbacea annuale, quindi è preferibile rinnovarla ogni anno, in modo che possa crescere forte e rigogliosa.
Cresce bene in zone geologicamente uniformi, meglio se ad altitudini basse. Invece, ad alta quota diminuisce il suo contenuto in oli essenziali.
La pianta cresce rapidamente e con una certa facilità se posta nelle condizioni migliori. Nel nostro clima, può raggiungere un’altezza media tra i 20-40 cm. In habitat più caldi (ma non siccitosi) la pianta assume un portamento arbustivo, con fusto lignificato e una crescita fino anche ai 60-70 cm di altezza.
Predilige un clima temperato o temperato-caldo, con temperature quanto più costanti possibile comprese tra i 15 e i 25 ºC, senza brusche variazioni o che scendano sotto lo zero. Il gelo le distrugge.
Il basilico non ama il sole diretto, specie durante l’estate, ma ha comunque bisogno di luce.
Quindi, la condizione ideale è un’esposizione solare limitata alle prime ore del giorno e una successiva penombra, in tal modo aumenta anche la componente aromatica.
Inoltre, ha bisogno di abbondante disponibilità idrica, ma non eccessiva e soprattutto senza ristagni. Troppa acqua favorisce marciumi e peggiora la qualità aromatica e la quantità dell’essenza.
Terreno adatto
Il miglior terreno per il basilico presenta tali caratteristiche:
- leggero
- spugnoso
- sciolto
- ben amalgamato
- pulito
- permeabile
- ben drenato
- umido
- abbastanza fresco, irrigabile
- silico-argilloso
- calcareo-umificato o arenoso, di medio impasto
- ricco di sostanze organiche o in decomposizione e concimato abbondantemente.
Invece, i terreni compatti e argillosi sono inadeguati.
Seminazione
La propagazione si effettua tramite semente. Il basilico va seminato superficialmente.
Se avviene in ambiente protetto, il seme può essere messo a dimora già tra febbraio e marzo, trapiantando poi la coltura in serra, già a marzo, oppure in campo ad aprile.
Alternativamente, si può seminare in marzo-aprile in semenzaio proteggendolo dal freddo. Quindi il trapianto in campo può essere effettuato in aprile-maggio con piantine di circa 10 cm di altezza.
Nei primi giorni di trapianto le piantine vanno protette dal sole coprendole con dei vasi.
La pianta di basilico ha un apparato radicale superficiale e, pertanto, va ben fertilizzato con letame, o meglio con la pollina, che vanno preparati alla fine dell’inverno.
La salute della pianta dipende molto dal contenuto azotato del terreno. Essendo una pianta che produce oli essenziali, richiede anche una gran quantità di zolfo.
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Coltivare il basilico in vaso: la guida
Se hai dei semi di basilico da piantare, il periodo migliore per farlo è tra la fine di maggio e i primi di giugno. Servono dei vasi di coccio di medie dimensioni da riempire con terriccio comune.
Poi, i vasi vanno poi messi sul balcone in una posizione soleggiata, ma non eccessivamente, per evitare che le foglie brucino.
Il basilico ha bisogno di molta acqua, quindi annaffia spesso, soprattutto la mattina.
Puoi raccogliere le prime foglie già dopo un mese dalla semina scegliendo quelle più grandi. Quando cominciano a spuntare dei fiori, devi potarli per far crescere la pianta più forte.
In inverno è importante portare la pianta dentro casa in modo tale che sia sempre ad una temperatura sui 20-25 gradi. Per non farle mancare mai il sole, meglio metterla sopra un davanzale. Inoltre, controllare che il terreno sia sempre umido, così la pianta di basilico continuerà a germogliare. Per aiutare lo sviluppo della pianta nei mesi più freddi, potete nutrirla con un po’ di concime.
Infine, per mantenere il basilico in vaso, ricordati che le piante vanno tagliate sulle cime a rametti interi e non a foglie singole.
Raccolta del basilico
Per erboristeria o culinaria la raccolta va effettuata prima che si aprano i fiori; invece, per gli oli essenziali, in fioritura avanzata, tra luglio e settembre.
Se si è seminato e trapiantato in anticipo, è possibile ottenere due raccolti all’anno:
- uno in giugno-luglio, tagliando a circa 15 cm dal suolo
- l’altro in settembre-ottobre.
Per favorire la formazione delle foglie è preferibile continuare a tagliare le infiorescenze che appaiono dal mese di luglio.
Per la conservazione invernale in cucina, si devono raccogliere le foglie prima della fioritura. Infatti, in questo momento, la pianta è più ricca di sali minerali.
Inoltre, le piante raccolte di mattino possiedono maggior quantità di oli essenziali rispetto a quelle tagliate di pomeriggio.
Infine, non vanno mai raccolte in ore di forte calore, perché la perdita delle componenti aromatiche è maggiore.
Basilico: scegli la varietà che ti piace di più
Nella cucina italiana si usa il basilico comune, l’ingrediente di base del pesto genovese, che ha grandi foglie verdi brillanti.
Ma, nel mondo sono presenti circa 60 varietà di basilico, leggermente diverse l’una dall’altra per aspetto e gusto.
Le più diffuse da noi, oltre a quello comune, sono il basilico greco, dalle foglie piccole e con un leggerissimo retrogusto piccante, usato molto nella cucina greca ma anche nel Sud Italia.
Poi abbiamo il basilico viola, con foglie leggermente più allungate del basilico comune che tende al violaceo, e un sapore più delicato. Il basilico limone, con la foglia piccola e un marcato retrogusto agrumato. Infine, c’è il basilico genovese, una variante locale del basilico comune, insignita della Denominazione di origine protetta (Dop).
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Basilico: usi in cucina
Il miglior modo per consumare il basilico, sia per apprezzare al massimo l’aroma di cui sono ricchi i suoi oli essenziali, sia per assumerne tutte le proprietà nutritive, è crudo, poiché essiccato non mantiene inalterate le sue proprietà.
Quindi, il consiglio è di consumarlo fresco o surgelato, preferibilmente raccolto da una piantina non troppo giovane, cioè più alta di 10 cm, in cui il quantitativo di metileugenolo, la sostanza tossica, è molto ridotto.
Non allarmarti: nonostante alcuni studi abbiano dimostrato che nel basilico sono presenti alcune sostanze classificate come tossiche, come l’estragolo e il metileugenolo, lo scarso quantitativo che se ne utilizza in cucina per dare sapore e profumo ai piatti rende questo rischio nullo.
Quindi non c’è niente da temere ad usarne qualche foglia per aromatizzare le proprie ricette o per preparare un pesto.
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Le migliori ricette con il basilico
1 – Bruschette al pesto e pomodorini

Calorie Totali 368/ Calorie a Persona: 184
Ingredienti
- 4 fette pane senza sale
- 5-6 pomodori Piccadilly
- 30 g basilico
- pinoli 2 cucchiaini
- olio extravergine d’oliva 2 cucchiai
- aglio uno spicchio
- parmigiano q.b.
Scopri come preparare la bruschetta con basilico e pomodorini.
2 -Pesto di basilico alla genovese

Calorie Totali 1240 / Calorie a Persona: 310
Ingredienti per 4 persone
- 60 g di foglie di basilico fresco
- 100 ml di olio extra vergine d’oliva
- 40 g di parmigiano reggiano grattugiato
- 30 g di pecorino grattugiato
- 1 cucchiaio di pinoli
- 1 spicchio d’aglio
- sale grosso q.b.
Scopri come preparare il pesto alla genovese.
3 – Insalata caprese

Calorie Totali 1420/ Calorie a Persona: 355
Ingredienti per 4 persone
- 4 pomodori maturi
- 500 g mozzarella fior di latte
- 2 cucchiai olio extravergine d’oliva
- 1 basilico ciuffo
- sale q.b
- origano q.b.
Scopri come preparare la caprese.
4 – Panino con verdure estive al basilico e ricotta

Calorie Totali 830/ calorie a persona 208
Ingredienti per 4 persone
- 4 panini 85 g l’uno
- 1 peperone
- 2 melanzane medie
- 2 zucchine
- 4 cucchiaini olio extravergine d’oliva
- basilico fresco q.b.
- 160 g ricotta magra
- sale q.b.
- pepe q.b.
Scopri com preparare il panino con verdure estive al basilico e ricotta.
Link esterni
- National nutrient database- USDA.
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