La congiuntivite è un’infiammazione della congiuntiva, il tessuto che ricopre la superficie interna delle palpebre e quella anteriore del bulbo oculare. La congiuntiva svolge la funzione di difendere l’occhio dai microrganismi e di proteggerlo da sostanze estranee: in condizioni di normalità viene lubrificata dalla secrezione emessa dalle ghiandole lacrimali.
Tra le patologie che colpiscono l’occhio, la congiuntivite è tra le più comuni. Si può manifestare in forma acuta o cronica, può colpire un solo occhio o tutti e due.
La causa di questa patologia oculare può essere di natura batterica, virale o causata da altri microrganismi. Infatti, può essere la risposta allergica ad alcuni elementi come pollini, polveri, peli di animali ma anche farmaci, cosmetici o può essere causata da un’eccessiva esposizione ai raggi solari.
I vari tipi di congiuntivite
La congiuntivite batterica è la forma più comune: sembra costituire pressappoco più della metà di tutti i tipi di congiuntivite acuta. In ogni caso si contano diversi tipi di congiuntivite: ecco quali sono le più diffuse.
Congiuntivite batterica
La causa è lo streptococco, nello specifico lo Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis. A differenza della congiuntivite allergica, la forma batterica non si manifesta con intenso prurito e la lacrimazione non è poi così abbondante.

Congiuntivite virale
La congiuntivite virale è causata principalmente da virus come gli adenovirus o dagli herpesvirus. Quando è di tipo virale all problema può associarsi:
- febbre
- tosse
- mal di gola
- rigonfiamento delle ghiandole linfatiche.
La secrezione è fluida, quasi mai purulenta a meno che non si sovrapponga un’infezione di tipo batterico.
Congiuntivite allergica
La congiuntivite allergica colpisce indicativamente il dieci per cento della popolazione mondiale. Può essere di due tipi: stagionale o cronica.
Se è stagionale è importante andare dall’oculista in tempo così che possa prescrivere una profilassi adatta e in grado di contrastare i sintomi acuti.
I principali tipi di congiuntivite allergica sono:
- congiuntivite allergica stagionale: i disturbi caratteristici si manifestano in determinati periodi dell’anno;
- congiuntivite allergica perenne: i disturbi caratteristici si manifestano durante l’intero arco dell’anno;
- dermatocongiuntivite da contatto.
In questi casi, soprattutto nel caso di congiuntivite cronica, è consigliabile rivolgersi anche ad un allergologo che potrebbe prescrivere un vaccino idoneo.
Congiuntivite da “occhio secco”
Si manifesta in seguito a variazioni ormonali, all’assunzione di particolari farmaci o nella terza età.
La causa è una scarsa produzione di lacrime, il naturale detergente degli occhi: ciò rende l’occhio più secco e quindi più vulnerabile ad infiammazioni e a possibili ulcerazioni della cornea.
Congiuntivite attinica
E’ causato dai raggi solari o da altre forme di radiazione.
Quindi, per evitarla è opportuno utilizzare occhiali da sole dotati di con filtri per i raggi ultravioletti. Per queste sue caratteristiche, l’attinica è più frequente contrarla al mare, dopo l’esposizione a lampade abbronzanti e sulla neve.
Congiuntivite da contatto
E’un’infiammazione della congiuntiva e della pelle (cute) delle palpebre provocata da una reazione allergica a prodotti o sostanze come:
- colliri
- cosmetici
- saponi.
Papillare
La congiuntivite papillare indica la reazione allergica della congiuntiva palpebrale alla lente a contatto. I sintomi si risolvono semplicemente evitandone l’uso per un po’ di tempo.
La papillare può presentarsi anche in portatori di protesi oculari e in persone con suture permanenti per interventi di cheratoplastica o di cataratta.
I sintomi di questa tipologia sono:
- secrezione mucosa
- necessità di rimuovere rapidamente la lente.
Nelle forme trascurate il prurito è molto forte ed è associato ad una maggiore secrezione mucosa e ad una sensazione di corpo estraneo. La sospensione delle lenti fa regredire la sintomatologia, ma l’ipertrofia papillare può permanere anche per anni.
Si possono usare le lenti a contatto se si ha la congiuntivite?
In caso di congiuntivite è necessario sospendere l’utilizzo delle lenti a contatto fino a completa guarigione.
Se viene diagnosticata una forma virale è importante gettare le vecchie lenti, compreso il contenitore: pena il rischio di infettarsi nuovamente.

Congiuntivite: le cause
Le cause della congiuntivite possono essere, come abbiamo visto, di diversa natura. L’infiammazione della congiuntiva può dipendere da:
- azione di virus, funghi e batteri.La congiuntivite infettiva può essere provocata da batteri e da virus che possono causare anche mal di gola e febbre alta;
- allergie (inclusa quella a particolari cosmetici);
- contatto con sostanze irritanti :(fumo, cosmetici, alcuni colliri, raggi X, calore, sostanze inquinanti presenti nell’aria).
Sintomi
I sintomi provocati dal problema sono abbastanza simili in tutte le sue tipologie e possono essere più o meno gravi.
- Il primo segnale della patologia è l’occhio rosso (iperemia), il prurito e una lacrimazione più intensa.
- Nei casi di infiammazione più seria, ai precedenti sintomi si possono associare gonfiore delle palpebre, sensibilità alla luce, muco e pus (in particolare al mattino l’occhio presenta una secrezione appiccicosa sulle ciglia), dolore agli occhi e la sensazione di avere un corpo estraneo all’interno.

Le complicanze della congiuntivite
Se ben curata, è una patologia che si risolve in tempi rapidi. In alcuni rari casi è possibile che si sviluppino le seguenti complicazioni:
- otite media (un’infiammazione, acuta o cronica, della cavità posta dietro il timpano, chiamata anche “orecchio medio”) con emorragia congiuntivale (perdita di sangue dall’occhio).
- Formazione di piccole vescicole lungo il margine delle palpebre (tipiche lesioni indotte da virus erpetici).
- Offuscamento della vista.
- Cheratite (infiammazione della cornea).
- Meningite.
- Setticemia dovuta alla persistente presenza nel sangue di batteri come streptococchi, stafilococchi, pneumococchi e meningococchi.
Nei neonati la forma infettiva può provocare un’infezione oculare grave che, se non curata correttamente, potrebbe causare danni permanenti alla vista.
Contattare immediatamente il pediatra se osservi lacrimazione o secrezioni anormali.
Diagnosi
Come è ovvio, solo la diagnosi del medico può accertare la patologia e la sua natura. È importante infatti capire immediatamente la causa della patologia, così da individuare subito la terapia corretta.
Per far ciò il medico deve quindi verificare se si tratta di una forma virale e batterica, dunque infettiva, o delle altre forme che possono essere di natura allergica o da contatto.
Nel caso si sospettasse la congiuntivite infettiva, il medico potrebbe richiedere il tampone: un semplice esame che consiste nel prelevare, con bastoncino simile ad un cotton fioc, una quantità di secrezione che verrà poi analizzata in laboratorio. In questo modo vengono individuati i germi responsabili dell’infezione e gli antibiotici più adatti a sconfiggerli.
È anche importante che l’oculista distingua la congiuntivite da altre patologie con sintomatologie simili come ad esempio la cheratite, la cheratocongiuntivite e l’uveite.

Come si cura la congiuntivite
La cura della congiuntivite varia in base alle cause che provocano l’infezione.
Congiuntivite infettiva (batterica e virale)
Quando la congiuntivite è di tipo batterico, l’oculista prescrive antibiotici sotto forma di collirio o di crema oculare.
La causa della congiuntivite virale è quasi sempre da addebitarsi all’adenovirus e all’herpesvirus: in questo caso il medico prescriverà farmaci antivirali.
Congiuntivite allergica
Se la congiuntivite è di natura allergica il medico prescriverà i seguenti farmaci:
- antistaminici;
- stabilizzatori dei mastociti;
- corticosteroidi;
- decongestionanti;
- antinfiammatori;
In questi casi è sempre consigliabile:
- evitare di usare lenti a contatto
- sfregare gli occhi
- esporsi all’allergene che causa l’allergia.
Congiuntivite papillare e congiuntivite da contatto
Se la causa della congiuntivite papillare è la reazione allergica alle lenti a contatto, essa si risolve evitandone l’uso.
Se la congiuntivite è una reazione causata dal contatto con sostanze irritanti contenute nei cosmetici (dal make up ai detersivi, dai profumi ai saponi per l’igiene personale) o da agenti fisici come fumi o eccessiva esposizione ai raggi solari, l’unica cura possibile è individuare con certezza il prodotto che causa l’infiammazione congiuntivale in modo da evitarne l’utilizzo o l’esposizione.
Consigli di igiene
Quando si è affetti da congiuntivite, indipendentemente dalla causa, è bene seguire delle semplici indicazioni:
- detergere delicatamente gli occhi con un batuffolo di cotone;
- non indossare lenti a contatto finché i disturbi non siano completamente scomparsi. Gettare le ultime lenti utilizzate: se inserite nell’occhio dopo la guarigione potrebbero provocare di nuovo l’infezione;
- applicare gocce oculari lubrificanti (lacrime artificiali) evitando il contatto fra flacone e palpebra;
- lavare sempre le mani dopo aver toccato gli occhi.

La cura degli occhi a tavola
Che il beta-carotene sia un alleato perfetto per la salute dell’occhio lo sappiamo tutti. Ma quali sono i cibi che ne sono particolarmente ricchi? Il beta-carotene è contenuto in gran quantità nelle nespole, albicocche, anguria, melone, frutti di bosco, carote, cavolo e lattuga.
Molto importanti sono anche gli alimenti ricchi di bioflavonoidi come l’uva, i limoni, le prugne, pompelmo e albicocche.
Sempre molto utili per evitare le infiammazioni, comprese quelle agli occhi, sono gli alimenti ricchi di vitamina C, come gli agrumi e i kiwi, di vitamina E, presente nella frutta secca, cereali, ortaggi, e vitamina A, presente nel mango, zucca, broccoli, peperoncini e spinaci.
Se la congiuntivite è di origine allergica, meglio individuare per prima cosa l’allergene e sospendere dalla dieta o evitare l’esposizione allo stesso.
Fitoterapia per la congiuntivite
Se vogliamo decongestionare gli occhi ricorrendo alle piante che la natura ci offre, dovremo utilizzare la camomilla, l’eufrasia e il sambuco.
E’ possibile realizzare un infuso con ognuna di queste piante mettendo 2 cucchiai dell’erba selezionata in mezzo litro d’acqua bollente. Dopo un’infusione di circa 15 minuti, sarà possibile immergere una garza nell’infuso, strizzarla e applicarla sugli occhi.

Prevenzione
Ecco come è possibile cercare di prevenire i vari tipi di congiuntivite.
Congiuntivite di tipo infettivo
Per prevenire le congiuntiviti di tipo infettivo è utile seguire semplici precauzioni:
- lavare spesso le mani con acqua e sapone;
- evitare di toccare o strofinare l’occhio sano dopo aver toccato l’occhio infetto;
- cambiare frequentemente la federa del cuscino e gli asciugamani, lavarli a 90° dove possibile e mantenerne un uso strettamente personale;
- evitare il contatto molto ravvicinato con altre persone così come l’uso di visiere o occhiali in comune.
- buttare i cosmetici per il make-up utilizzati nei primi stadi dell’infezione per evitare che questa si manifesti nuovamente.
Congiuntiviti allergiche stagionali
Nei casi di congiuntivite allergica stagionale è bene seguire dei pratici accorgimenti:
- tenere le finestre chiuse per evitare l’ingresso dei pollini;
- viaggiare in macchina con i finestrini chiusi o comunque evitando un flusso di aria eccessiva.
- evitare i campi dove viene tagliata l’erba;
- evitare di praticare sport all’aperto.
Se si è allergici agli acari della polvere si possono prendere precauzioni quali:
- arieggiare spesso i locali per evitare accumuli di polvere;
- Mantenere una temperatura in casa che non superi i 20 °C;
- utilizzare il meno possibile tappeti, moquette, divani imbottiti, fiori secchi, tutti oggetti che “raccolgono” polvere;
- evitare la carta da parati, per lo stesso motivo;
- lavare spesso la biancheria da letto ad una temperatura non inferiore a 50 °C.
Congiuntiviti da agenti chimici o fisici
Nel caso di congiuntivite causata da agenti chimici o fisici irritanti è bene:
- indossare occhiali da sole o protettivi.
- Evitare il contatto con sostanze irritanti
- Evitare di stare in ambienti fumosi o polverosi.
Articolo rivisto dalla Dottoressa Diana Catocchia.
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