Il Sambuco, conosciuto anche come Sambuco nero, è una pianta selvatica diffusa ovunque nel nostro Paese e in Europa. L’etimologia del suo nome latino, Sambucus nigra, è composta da nigra che significa nero e si riferisce al colore del succo delle sue bacche e da Sambucus che fa riferimento alla Sambuka, un antico strumento a fiato intagliato nel legno di sambuco.
Nella tradizione popolare e contadina a questa pianta venivano attribuiti poteri magici. Infatti, dal legno morbido dei giovani rami, si ottenevano flauti o fischietti ai quali si attribuivano quei poteri magici capaci di riparare da incantesimi e magie.
Riguardo alle virtù terapeutiche del Sambuco nero, i popoli germanici lo chiamavano addirittura farmacia degli Dei. Tuttavia, è molto importante coglierlo quando è pienamente maturo, poiché da acerbo contiene maggiori concentrazioni del glicoside sambunigrina, tossico per l’uomo in elevate quantità. Invece, con i procedimenti di cottura ed estrazione si eliminano le sostanze tossiche.
Ancora oggi questa pianta officinale è molto utilizzata in erboristeria per le sue proprietà benefiche ed è adatta all’impiego anche in cucina.
Sambuco: che cos’è
La pianta del Sambuco appartiene alla famiglia botanica delle Adoxaceae o Caprifoliacee.
Riesce a raggiungere un’altezza massima di dieci metri e si presenta con una chioma espansa e fitta. Il tronco ha la forma contorta e irregolare, con molti nodi. La corteccia è di colore grigio-brunastro, con la superficie rugosa e solcata da profonde fessure. La sezione dei rami e del tronco è molto caratteristica: un midollo centrale di colore bianco, di consistenza soffice ed elastica.
Per questo motivo, il sambuco è facile da svuotare e da utilizzare per creare pregiati strumenti musicali o dei piccoli oggetti artigianali.
L’habitat è un terreno umido e fertile con un’esposizione in pieno sole o ombra parziale. Lo si trova nelle radure selvatiche, sui bordi delle strade e vicino ai corsi d’acqua. La pianta si propaga per talea in primavera.

I fiori e i frutti di Sambuco
I fiori sono la parte del sambuco più appariscente e riconoscibile.
Piccolissimi, a forma di stella e di color bianco panna, si trovano riuniti in infiorescenze a forma di ombrello, che possono raggiungere anche i 20 cm di diametro. Fioriscono tra la fine di maggio ed il mese di giugno, diffondendo il loro dolcissimo profumo nell’ambiente circostante.
I frutti arrivano a piena maturità alla fine del mese di agosto e rimangono sull’albero fino a ottobre inoltrato.

Sambuco: valori nutrizionali
I fiori contengono: flavonoide, un olio essenziale, tannino e triterpeni, colina, mucillagine, acido malico, acido valerianico, acido tartarico.
I frutti di Sambuco contengono:
- retinolo
- carotenoidi
- beta-carotene
- vitamine B1, B2, B6
- acido pantotenico
- nicotinamide
- biotina
- vitamina C
- acido palmitico, acido stearico, acido oleico, acido linolenico, acido citrico, acido malico, acido tartarico, acido tannico,
- zuccheri
- sodio, potassio e calcio.

Le proprietà benefiche del Sambuco
Questa pianta ha proprietà diaforetiche, cioè è in grado cioè di aumentare la sudorazione corporea. Ed è proprio grazie a questa sua azione che viene impiegata per il trattamento di:
- raffreddore
- febbre
- affezioni delle vie respiratorie tra cui tosse e lievi bronchiti.
Infatti, diversi studi hanno dimostrato come i fiori di sambuco – utilizzati internamente – siano efficaci nel diminuire l’intensità e la durata del raffreddore e nel ridurre la febbre attraverso l’aumento della sudorazione.
Inoltre, studi condotti su animali hanno dato prova che la pianta svolge la sua attività benefica anche attraverso un aumento della secrezione bronchiale.
Proprietà antinfiammatorie
Da alcune ricerche condotte in vitro, si è evidenziato che gli estratti di fiori di sambuco sono capaci di inibire la secrezione di citochine e di ridurre l’attività delle interleuchine, sostanze coinvolte nei processi infiammatori e nella risposta immunitaria.
La droga è rappresentata soprattutto dai fiori e dai frutti.
Proprietà benefiche dei fiori e frutti di sambuco
I fiori di sambuco sono commestibili e ricchi di proprietà benefiche. Infatti, sono:
- diaforetici
- diuretici
- debolmente antinfiammatori
- stimolanti della secrezione bronchiale.
Invece, i frutti maturi hanno proprietà:
- antiemetiche
- lassative
- depurative
- antinevralgiche.
Il consiglio è di utilizzarli previa cottura, per realizzare il succo o lo sciroppo di sambuco o le marmellate.
Controindicazioni e tossicità del sambuco
Importante, vanno scelte solo le bacche mature di color viola scuro, perchè invece i frutti rossi sono velenosi.
Inoltre, evitare il consumo di bacche quando sono acerbe, perché contengono sostanze tossiche derivate dal cianuro e possono causare conseguenze gastrointestinali, come:
- crampi addominali
- nausea
- vomito.
Attenzione: esistono in natura varietà molto simili al Sambuco che risultano essere velenose per l’uomo, come il Sambucus ebulus.
Non ricorrete dunque alla raccolta fai da te, se non siete sicuri che la pianta sia commestibile.
Altra raccomandazione importante: evitare la corteccia del sambuco che ha effetti tossici.
Inoltre, in gravidanza, esiste la possibilità che il sambuco sia pericoloso. Infine, meglio evitare il consumo anche durante l’allattamento.
Tossicità
Ad eccezione dei fiori e delle bacche viola scuro mature, tutte le parti della pianta sono fortemente velenose per la presenza di cianuro e vari altri alcaloidi.
Interazioni farmacologiche
L’utilizzo di sambuco può interferire con la somministrazione di alcuni farmaci tra cui:
- diuretici
- farmaci per il diabete
- farmaci per l’asma
- lassativi
- immuno-soppressori.
Pertanto, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente sambuco, è necessario rivolgersi preventivamente al proprio medico curante.
Come consumare il sambuco
I fiori vengono adoperati sia per uso interno che esterno.
Uso interno
I fiori di Sambuco vengono utilizzati solitamente sotto forma di infuso. In genere, si consiglia di immergere 2 o 3 grammi di droga in circa 150 ml di acqua bollente e di lasciare il tutto in infusione per almeno cinque minuti.
La tisana così preparata può essere bevuta più volte nell’arco della giornata, in particolar modo, al pomeriggio e alla sera.
Tisana ai fiori di sambuco essiccati
La tisana a base di fiori essiccati di sambuco è utile per combattere:
- bronchiti
- raffreddori
- problemi digestivi
- sinusiti
- febbre.
Infatti, favorendo la sudorazione, è ideale proprio in presenza di stati febbrili.
Inoltre, rappresenta un ottimo aiuto in caso di gotta poiché favorisce la diuresi.
Bastano 2 cucchiaini di fiori per ogni tazza d’acqua bollente. Filtrare la tisana dopo aver lasciato i fiori in infusione per circa 5 minuti e berla tiepida.
Uso esterno
I fiori hanno attività astringente e lenitiva sulla pelle, possono essere impiegati sui:
- foruncoli
- scottature
- in caso di emorroidi.
La poltiglia dei fiori freschi raccolti a fine primavera è utilizzata ad uso esterno anche sulle ustioni.
Inoltre, i fiori secchi possono essere usati per aromatizzare bevande alcoliche, amari, il vino bianco e l’aceto: l’odore si trasforma in lieve e piacevole aroma.

Come conservare i fiori di sambuco
I fiori di sambuco possono essere conservati in essicazione o congelamento.
Essiccazione: i fiori vengono essiccati in penombra, in un luogo asciutto e ben areato. Una volta essiccati vanno conservati in contenitori di vetro dotati di chiusura ermetica.
Congelamento: si staccano il più possibile i singoli fiorellini dal gambo principale e dai piccoli steli e si pongono in un contenitore adatto al freezer.
Indipendentemente dalla modalità di conservazione, è preferibile consumare i fiori entro un mese così da poter beneficiare di tutte le loro proprietà.
Usi alternativi
Inoltre, il succo ricavato dai frutti può essere impiegato per tingere le fibre naturali, nelle varie tonalità del viola.
Un tempo era impiegato come sostanza colorante per il cuoio e per ricavarne inchiostro.
Usi in bellezza
In cosmesi, i fiori del Sambucus nigra, utilizzati sotto forma di decotto, hanno sulla pelle un effetto emolliente e lenitivo e aiutano a schiarire la pelle.
Invece, attenzione ai fiori freschi, perché allo stato fresco, se non vengono bolliti, possono essere irritanti sulla cute.
Maschera per il viso dall’azione lenitiva ed emolliente
Cosa occorre:
- fiori freschi di sambuco, 1 manciata
- fiori di tiglio, 1 manciata
- ½ l circa di acqua calda
- fiori di camomilla, 1 manciata.
Come si prepara: dopo averli lavati, versare in una ciotola, una manciata di fiori freschi di sambuco e una manciata di fiori di tiglio e di camomilla. Coprire con acqua molto calda, comprimendo e mescolando i fiori fino a renderli una poltiglia non troppo liquida.
Riporre il composto fra due garze e applicare sul viso per una ventina di minuti.

Uso in cucina dei fiori e bacche di Sambuco
Oltre a queste proprietà fitoterapiche, i fiori sono particolarmente apprezzati in cucina perché si prestano a saporite ricette sia dolci che salate.
I fiori freschi sono ottimi anche nelle insalate, nelle frittate e nelle macedonie. Invece, le bacche mature possono trasformarsi in gustose marmellate.
Ricette
1 – Acqua aromatizzata ai fiori freschi di sambuco
L’acqua aromatizzata è una tendenza estiva molto apprezzata in questi ultimi anni.
Si tratta di acqua non zuccherata arricchita con erbe speziate, fiori aromatici o frutta. Può essere servita in grandi caraffe o in simpatici singoli barattoli di vetro.
Come si prepara: Immergere nella caraffa una manciata di fiori freschi di sambuco e qualche fettina di limone. Conservare la bevanda in frigorifero per almeno 12 ore prima di servirla. In questo lasso di tempo, i fiori infonderanno nell’acqua le loro proprietà ed il loro inconfondibile profumo ed aroma.
2 – Sciroppo ai fiori freschi di sambuco
Lo sciroppo viene preparato, a differenza della tisana, con i fiori freschi. Questa bevanda è molto dissetante e rinfrescante, ideale dunque in estate.
Come si prepara. Mettere in infusione in un litro d’acqua:
- 5-6 fiori freschi
- 30 g di acido citrico
- succo di 1 limone
- 1,5 g di zucchero di canna.
Dopo 24 ore, filtrare il tutto utilizzando un colino e poi si strizzano bene i fiori, così da raccogliere tutto il succo. Lo sciroppo dovrà essere conservato in frigorifero all’interno di una bottiglia di vetro scuro e consumato entro 5 giorni.
Oltre alla versione casalinga, lo sciroppo ai fiori di sambuco è anche prodotto a livello industriale. Si trova facilmente nei negozi biologici, negli empori alimentari e anche nella grande distribuzione.
Però, attenzione all’etichetta e controllare che le materie prime provengano da agricoltura biologica.
3 – Succo di bacche di Sambuco
Ecco gli ingredienti per la preparazione casalinga di circa 3 litri di succo:
- 1 kg di bacche mature di sambuco
- 2 litri d’acqua.
Come si prepara
Versare in una pentola le bacche di sambuco mature e l’acqua e portare a ebollizione. Lasciare bollire per 5 minuti e poi spegnere la fiamma, lasciando macerare il composto per altri 10 minuti, coprendo con un coperchio.
A questo punto, filtrare usando un colino e riempire 1-2 bottiglie possibilmente in vetro scuro .

4 – Marmellata di Sambuco
Cosa occorre:
- 1 kg di bacche di sambuco mature;
- 300 g di zucchero di canna;
- 4 chiodi di garofano.
Come si prepara: versare le bacche lavate e sgranate in una pentola a doppio fondo larga e capiente.
Cuocere a fiamma bassa senza aggiungere acqua mescolando e controllando la cottura.
Togliere dal fuoco e passare al passaverdura. Rimettere la purea in pentola e aggiungere lo zucchero di canna, lasciando cuocere a fuoco basso finché la marmellata si addensi.
Aggiungere i chiodi di garofano. Dopo circa due ore di bollitura, raggiunta la densità desiderata, togliere dal fuoco e lasciare raffreddare a temperatura ambiente. Trasferire la marmellata di sambuco in barattoli di vetro sterili a chiusura ermetica e consumarla entro un anno.

Sambuco: cenni storici
Il Flauto magico della tradizione nordica era fatto di legno di sambuco.
Le sue origini sono antichissime, sono state rinvenute tracce di bacche di Sambuco in insediamenti del Neolitico. Anche il suo utilizzo è altrettanto antico.
Nella tradizione popolare e contadina a questa pianta venivano attribuiti poteri magici. E proprio dal legno morbido dei giovani rami si ottenevano flauti o fischietti ai quali si attribuivano quei poteri magici capaci di riparare da incantesimi e magie.
Perché il suono del flauto fosse davvero magico, come quello della famosa opera di Mozart, lo stesso doveva essere tagliato in un luogo silenzioso e distante dal canto del gallo che avrebbe reso rauco il suono dello strumento.
Sambuco, qualche curiosità
E’ una pianta protagonista di leggende e superstizioni. Si narra che il suo legno fu adoperato per costruire la croce su cui Gesù venne crocifisso e l’albero al quale Giuda Iscariota si impiccò dopo aver tradito Gesù.
Presso i pagani, la pianta di sambuco era utilizzata per proteggere da demoni e streghe. Questo è il motivo per cui era sempre presente un albero di sambuco presso le case contadine o i monasteri.
Invece, nella tradizione dei Paesi Scandinavi, una favola di Hans Christian Andersen porta il titolo Madre Sambuco e in essa si ricorda la tradizione di utilizzare tè ai fiori di sambuco contro le malattie da raffreddamento.
Ma il sambuco ha un ruolo da protagonista anche in una delle migliori commedie nere del cinema americano: Arsenico e vecchi merletti diretto da Frank Capra.
In questo film, le zie del protagonista Cary Grant, Abby e Martha, somministrano vino avvelenato aromatizzato al sambuco ai propri inquilini per avvelenarli con un sorriso sulle labbra, prima di seppellirli in cantina.
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Link esterni
- Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti- USDA.


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