Il caffè fa male? L’incidenza negativa di questa bevanda sulla salute è ormai un mito sfatato da moltissimi studi di settore.
C’è un effetto benefico nell’assunzione moderata. Questa notizia fa piacere, soprattutto a noi italiani, perché la tazzina di espresso è un piacere irrinunciabile.
La conferma arriva da uno studio condotto dalla FO.S.A.N. (Fondazione per lo Studio degli Alimenti e della Nutrizione), che ha raccolto le analisi più importanti sulla correlazione tra il caffè e le più comuni patologie.
I risultati presentati non solo assolvono la bevanda da quasi tutte le accuse, ma ne sottolineano anche i benefici.
Per chiarire tutti i dubbi abbiamo lo abbiamo chiesto al nostro nutrizionista Luca Piretta.
Il caffè fa male? ecco le dosi da non superare
3-4 tazzine al giorno è una dose sufficiente perché una persona sana possa apprezzare le qualità di questa bevanda, godendone gli effetti positivi e spesso preventivi e limitando al contempo quelli eventualmente sfavorevoli.
Per evitare assunzioni eccessive si sono espressi organi competenti quali l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e il Ministero della Salute.
Scopri i consigli dell’ EFSA.
Caffè: possibili benefici per la salute
Caffè e diabete
Bere caffè potrebbe ridurre del 25% il rischio di avere il diabete 2- lo sostengono gli scienziati dell’ Institute for Scientific Information on Coffe ( ISIC) che durante un congresso a Berlino ( 2018) hanno confermato i dati di questo studio. Ovviamente, non bisogno a superare le 3-4 tazzine al giorno
Bere caffè migliora le performance sportive
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) stima che esiste un’associazione tra il consumo di caffeina e un aumento delle prestazioni di resistenza e capacità di resistenza .
Sempre L’ISIC ritiene che la caffeina può aiutare a migliorare le performance durante le attività di resistenza e ad alta intensità .
Negli sport di resistenza come la corsa, il ciclismo e il canottaggio, bere un caffè prima delle gare può aiutare a migliorare le performance e anche a ridurre i dolori muscolari nel post gara.
La caffeine aiuterebbe anche chi pratica un’attività a breve termine ma ad alta intensità
Caffè e patologie
Esiste una correlazione tra consumo di caffè e infarto?
Almeno 20-25 studi suggeriscono che con l’assunzione moderata di caffè non vi è aumento di rischio di patologia coronarica.
Quindi nei soggetti sani, non c’è controindicazione ad un consumo moderato, regolare e continuativo.
Caffè e tumore
La quasi totalità degli studi che hanno analizzato la relazione tra consumo di caffè e rischio di tumore, senza distinzione di tipologia, ha trovato un’assenza di associazione.
Anzi, in alcuni casi, come quello del tumore al colon, il caffè è stato individuato come agente protettore, perché diversi suoi componenti influiscono sulla fisiologia del colon in maniera positiva, riducendo il rischio di ammalarsi del 26%.
È importante sottolineare che il caffè non va confuso con la caffeina, che è solo una delle sue tante componenti bioattive.
Allo stato delle conoscenze attuali, la caffeina è uno dei componenti del caffè che potrebbe avere qualche effetto negativo sulla salute, perché può far aumentare leggermente la pressione sanguigna.
Caffè: raccomandazioni
Devono limitare il consumo:
- i metabolizzatori lenti
- le donne in gravidanza e allattamento
- i malati di cirrosi
- chi soffre di gastrite e ulcera
- in generale tutti coloro che risentono di più dell’effetto della caffeina, come ad esempio i consumatori non abituali.
Infatti, in questi soggetti la caffeina ha degli effetti sul sistema nervoso centrale, che possono portare a:
- eccitazione
- tremori
- tachicardia
- insonnia.