Sommario
Lโemicrania, secondo lโOrganizzazione Mondiale della Sanitร , รจ tra i disturbi piรน diffusi al mondo e uno tra i piรน invalidanti. ร una particolare forma di mal di testa, piuttosto dolorosa che si chiama cosรฌ per la localizzazione del dolore. Infatti, solitamente colpisce soltanto un lato della testa, il destro o il sinistro senza differenze (puรฒ essere anche bilaterale).
Non va confusa con la cefalea. Si tratta sempre di mal di testa, ma per cefalea si intende qualsiasi dolore alla testa che percepiamo al di sopra di una linea immaginaria che collega lโocchio con lโorecchio. Lโemicrania, invece, รจ un tipo di cefalea con caratteristiche specifiche.
Piรน frequente nel sesso femminile, รจ probabilmente connessa a fattori ereditari e le cause scatenanti non sono ancora del tutto chiare.
Lโemicrania comunemente si presenta durante la pubertร o in etร giovane-adulta e puรฒ variare per intensitร e frequenza nel corso degli anni, diminuendo dopo i 50 anni. Il trattamento รจ prevalentemente farmacologico, anche di tipo preventivo, per attacchi particolarmente frequenti e/o duraturi.
Secondo i dati epidemiologici, lโemicrania colpisce circa il 15-18% delle donne e il 6% degli uomini nel corso della vita, con un picco di prevalenza tra i 25 e i 55 anni. La prevalenza globale รจ dellโ11,6%.
Emicrania: che cos’รจ
Dal greco hemikranรฌa (dolore su un lato della testa), lโemicrania si presenta con un dolore generalmente unilaterale, bilaterale e pulsante. Puรฒ durare dalle 4 alle 72 ore e si puรฒ associare a sintomi come nausea, ipersensibilitร alla luce, ai suoni o agli odori.
Lโemicrania รจ un tipo di cefalea (cefalea primaria) che il piรน delle volte segnala uno stato di disagio dellโorganismo, come quando si dorme poco o si ha la febbre.
Non รจ un sintomo ma una malattia vera e propria di natura neurologica che affligge soprattutto le donne. Rappresenta poi la terza patologia piรน frequente e la seconda piรน disabilitante secondo lโOrganizzazione Mondiale della Sanitร (OMS).
Oggi lโemicrania รจ una delle patologie che dispone del maggior numero di conoscenze e dati scientifici e per la quale รจ disponibile il maggior numero di farmaci innovativi e molto specifici. Tuttavia resta una malattia poco conosciuta e spesso non trattata adeguatamente, nonostante sia potenzialmente molto invalidante.
Puรฒ essere secondaria perรฒ a una patologia sottostante, ma generalmente si presenta come sintomo occasionale.
Caratteristiche e fasi dellโemicrania
Lโemicrania รจ una vera e propria โtempestaโ che puรฒ durare diversi giorni. Segue un percorso sequenziale composto da varie fasi. Infatti, puรฒ manifestarsi giร 24 ore prima dellโarrivo del dolore, con sintomi poco specifici come stanchezza, irritabilitร , depressione, sbadiglio, voglia di dolci (soprattutto cioccolato), per poi sfociare nellโattacco vero e proprio che dura dalle 4 alle 72 ore.
In questa fase, oltre al dolore pulsante che colpisce generalmente metร cranio, possono presentarsi anche sintomi come nausea e vomito. Il dolore poi peggiora con il movimento e i rumori e si diventa piรน sensibili alla luce. Spesso รจ difficile anche sdraiarsi, poichรฉ il dolore puรฒ diventare ancora piรน martellante.
Ma lโattacco emicranico non si ferma qui: dopo il dolore segue la fase post-dromica, della durata di circa 24-48 ore, caratterizzata da insofferenza, abbattimento, umore basso, bisogno di urinare piรน spesso.
Nel 30% dei casi, la fase dolorosa รจ preceduta dalla cosiddetta aura, cioรจ un sintomo neurologico focale (in genere disturbi del campo visivo, alterazioni della sensibilitร a un arto superiore corrispondente alla metร del volto colpita, difficoltร a convertire il pensiero in parole) che dura in media 20-30 minuti. Tende a sparire con la comparsa del dolore.
Nella donna, lโemicrania si presenta in forma piรน severa rispetto allโuomo, con attacchi piรน frequenti, di maggiore intensitร e durata.
Sulla base della frequenza รจ possibile poi distinguere lโemicrania in:
- Episodica – (fino a 14 giorni al mese).
- Cronica – (>15 giorni al mese da almeno 3 mesi).
Emicrania: classificazione
Emicrania senzโaura
ร una forma molto diffusa che colpisce circa il 12% della popolazione generale ed รจ tre volte piรน frequente nel sesso femminile. Tale prevalenza aumenta gradualmente dai 12 ai 40 anni, etร oltre la quale si registra una progressiva diminuzione. Si caratterizza da dolore, sintomi di tipo neurovegetativo e ipersensibilitร agli stimoli sensoriali.
Si presenta generalmente con attacchi ricorrenti e invalidanti di dolore pulsante, di intensitร e di durata variabile dalle 4 alle 72 ore se non trattata.
Puรฒ anche essere accompagnata da sintomi come fotofobia, fonofobia, nausea e vomito. Nella metร circa dei casi, la localizzazione del dolore รจ invece bilaterale o variabile, cosรฌ come il dolore puรฒ non essere di tipo pulsante.
Emicrania con aura
Gli attacchi emicranici con aura, in circa il 20% dei casi, sono preceduti da sintomi neurologici transitori (aura emicranica). Si tratta di un insieme di disturbi visivi, motori e/o neurologici che possono precedere lโarrivo dellโattacco emicranico.
I piรน comuni sono: la visione di lampi (fotopsia), scotomi scintillanti (macchie nere nel campo visivo), deformazioni degli oggetti ed emianopsia (oscuramento di metร del campo visivo). Puรฒ anche verificarsi lโaddormentamento del braccio e della gamba (parestesia) o difficoltร nel parlare.
La frequenza degli attacchi รจ piรน irregolare rispetto allโemicrania senzโaura, con periodi di remissione anche molto lunghi; generalmente le due forme possono coesistere.
Inoltre, esistono tipologie particolari di aura, come quella tronco-encefalica ed emiplegica. Nel primo caso, i sintomi possono riguardare disturbi della vista, dellโudito e senso di disorientamento. Invece, lโemicrania emiplegica รจ caratterizzata solitamente da un deficit motorio completamente reversibile nellโarco delle 72 ore.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sull’emicrania con aura.
Altre forme di emicrania
Emicrania parossistica
ร caratterizzata da attacchi di dolore unilaterale, di elevata intensitร , nella zona del cranio tra occhio e orecchio che puรฒ durare dai 2 ai 30 minuti.
La frequenza degli attacchi รจ solitamente superiore ai cinque al giorno.
SUNCT
Si tratta di una sindrome rara caratterizzata da attacchi di dolore unilaterale, localizzato nella zona dellโocchio, di tipo trafittivo, che puรฒ durare dai 5 secondi ai 10 minuti.
La frequenza degli attacchi รจ in genere elevata e la terapia รจ soltanto di tipo preventivo, poichรฉ gli attacchi sono di durata troppo breve per essere trattati con farmaci.
Hemicrania continua
ร un mal di testa persistente unilaterale, con dolore quotidiano e continuo moderatamente intenso per almeno 3 mesi. Inoltre, puรฒ essere accompagnata da sintomi come: lacrimazione, congestione nasale, e/o miosi (restringimento della pupilla).
La remissione completa si ottiene solamente con determinati farmaci.
Emicrania oftalmica
ร un tipo di mal di testa contraddistinto dalla comparsa di disturbi visivi e/o sintomi neurologici. Tra questi fotofobia, fosfeni (flash e lampi di luce), scotomi (visione di macchie scure o colorate), perdita transitoria della vista (parziale o completa), nausea, vertigini e formicolio agli arti superiori.
Le cause non sono ancora chiare, ma รจ possibile fare delle ipotesi tra cui:
- Infiammazione del trigemino, il nervo cranico che dallโorecchio si irradia sul volto, fino a coinvolgere fronte, occhi e mandibola.
- Difetti della vista come miopia, astigmatismo e ipermetropia, che non sono corretti con gli occhiali.
- Affaticamento degli occhi.
Possono anche essere genetiche o vascolari, cioรจ i vasi sanguigni del bulbo oculare si restringono allโimprovviso, riducendo il flusso sanguigno. Un episodio di emicrania oftalmica puรฒ durare da pochi minuti a diverse ore.
Emicrania: sintomi
Nellโemicrania, il dolore pulsante o lancinante รจ solitamente avvertito da un lato della testa ma puรฒ manifestarsi anche in entrambi i lati. Puรฒ essere, inoltre, moderato ma anche grave e invalidante.
Lโattivitร fisica, la luce intensa, i rumori e alcuni odori possono aggravare il dolore. Infatti, lโaumento della sensibilitร costringe molte persone a stare al buio, a sdraiarsi e se possibile a dormire. Le emicranie tipicamente passano durante il sonno.
La progressione dei sintomi รจ detta โmarcia emicranicaโ.
Lโemicrania si puรฒ associare, inoltre, ad altre patologie quali: disturbi di natura psichiatrica, epilessia, sindromi dolorose croniche, allergie, asma e patologie circolatorie.
Sintomi nellโemicrania senza aura
I sintomi che accompagnano la crisi emicranica, legati in particolar modo allโipersensibilitร e alle stimolazioni ambientali, sono molto frequenti (in piรน dellโ80% dei casi) e rappresentano un disturbo insopportabile quanto il dolore. Chi ne รจ colpito, tende a rimanere fermo, disteso e al buio, evitando qualsiasi stimolo ambientale, uditivo, visivo od olfattivo.
Al termine dellโattacco emicranico possono manifestarsi sensazioni di spossatezza, irritabilitร , difficoltร di concentrazione o al contrario di euforia e iperattivitร .
Lโemicrania va considerata una patologia cronica, sebbene con manifestazioni episodiche, che presenta comorbiditร con altre malattie neurologiche come i disordini cerebrovascolari, psichiatrici, autoimmunitari, altre sindromi dolorose ed epilessia.
Sintomi nellโemicrania con aura
I sintomi si sviluppano gradualmente nellโarco di 5-20 minuti fino a un massimo di 60 minuti, sono transitori e completamente reversibili.
Lโaura tipica รจ costituita, nella maggioranza dei casi, da sintomi visivi come un iniziale scotoma scintillante, cioรจ un piccolo puntino luminoso monocromatico o multicolorato che si espande a macchia dโolio, coinvolgendo a volte gran parte del campo visivo. In altri casi la percezione visiva puรฒ essere distorta, ad esempio a mosaico o come se fosse filtrata da un vetro smerigliato.
Tutti i disturbi visivi possono essere seguiti da sintomi sensitivi quali parestesie (alterazione della sensibilitร degli arti o altre parti del corpo), tipo formicolio o puntura di spillo. Invece, a volte, puรฒ insorgere anche un disturbo del linguaggio. Sono generalmente piรน rari i sintomi come lโoffuscamento della vista, perdita del campo visivo e ipoestesie (diminuzione parziale o totale della sensibilitร tattile, termica o dolorifica).
Emicrania: cause e fattori di rischio
Secondo gli studi, nonostante i meccanismi non siano ancora noti, lโemicrania รจ una malattia a carattere familiare con base genetica.
Il cervello emicranico รจ ipereccitabile e spende molta piรน energia di quanta ne produca. La sua caratteristica รจ convertire in dolore gli stimoli non dolorosi come lo stress, le variazioni ormonali femminili, i cambi climatici, le irregolaritร del ritmo sonno-veglia, il digiuno, ecc.
I ricercatori ipotizzano che un ruolo chiave nello scatenamento dellโattacco sia svolto dalla corteccia cerebrale pre-frontale, quella implicata nella gestione degli eventi stressanti, cosรฌ come dallโipotalamo, una zona molto sensibile alle variazioni dei ritmi di vita e responsabile dei prodromi dellโattacco. Durante la fase dolorosa vera e propria, tuttavia, il protagonista รจ il sistema trigemino-vascolare, costituito dallโinterconnessione tra terminazioni nervose trigeminali e i vasi sanguigni della meninge.
Infatti, secondo gli studi, il dolore emicranico sarebbe in realtร un โdolore delle meningiโ e non del cervello.
Lโemicrania รจ dunque una patologia clinicamente eterogenea, nella quale una componente genetica e quindi ereditaria puรฒ interagire con dei fattori ambientali scatenanti. Tra questi:
- Alterazioni del ritmo sonno-veglia.
- Fattori ambientali (variazioni climatiche, altitudine, esposizione a luce intensa, ecc.).
- Assunzione di farmaci (contraccettivi orali, antiipertensivi, ecc.).
- Stress.
- Fluttuazioni ormonali.
- Assunzione di cibi particolari o bevande alcoliche.
Emicrania e fattori ormonali
Vista la prevalenza dellโemicrania nelle donne, i fattori ormonali rivestono spesso un ruolo decisivo. Infatti, generalmente, le crisi emicraniche coincidono con la fase di ovulazione o con il ciclo mestruale.
Durante la pubertร (quando i livelli di estrogeni aumentano) le emicranie diventano molto piรน frequenti tra le ragazze rispetto ai ragazzi, mentre diventano meno intense nellโultimo trimestre di gravidanza, quando i livelli di estrogeni sono relativamente stabili.
Inoltre, i contraccettivi orali sembrano peggiorare il decorso della malattia e aumentare il rischio di ictus nelle donne che soffrono di emicrania con aura.
Infatti, lโetinilestradiolo (un ormone sessuale femminile) รจ un noto fattore di rischio per le trombosi arteriose e venose. Quindi, per chi soffre di emicranica con aura, lโuso delle pillole con associazioni estroprogestiniche puรฒ peggiorare o perfino scatenare le crisi. Non solo, incrementa anche il rischio di eventi ischemici cerebrali, in particolare se la donna รจ fumatrice.
Generalmente la menopausa comporta un miglioramento della frequenza e intensitร delle crisi.
Emicrania in gravidanza
La gravidanza รจ un momento molto delicato nella vita di una donna, caratterizzato da una serie di cambiamenti fisiologici per la crescita e lo sviluppo del feto.
Durante i 9 mesi, infatti, possono manifestarsi alcuni disturbi e lโemicrania รจ uno dei piรน frequenti, circa 3 donne su 10 ne soffrono.
Lโemicrania in gravidanza di solito colpisce le donne che giร ne soffrivano prima del concepimento e il cambiamento ormonale tipico della gestazione certamente non aiuta. Infatti, le cause degli attacchi emicranici dipendono da vari fattori tra cui unโalta concentrazione di estrogeni, lo stress, sonno irregolare, un aumento della pressione, il fumo e il tipo di alimentazione.
Per evitare il rischio di complicazioni, รจ opportuno rivolgersi al medico quando lโemicrania รจ molto forte ed รจ accompagnata da nausea e vomito o รจ preceduta da auree e non si risolve entro le 24 ore.
Emicrania: diagnosi
La diagnosi dellโemicrania รจ essenzialmente clinica. Esami diagnostici quali Tomografia Computerizzata (TC) o Risonanza Magnetica non sono in genere necessari. Tuttavia, in presenza di sintomi atipici e se i risultati dellโesame obiettivo (che include un esame neurologico) sono alterati, solitamente vengono prescritti per indagini piรน approfondite.
Il medico attraverso la visita solitamente controlla la vista, la coordinazione dei movimenti e i riflessi. Ciรฒ consente di escludere la presenza di altre cause. ร importante poi capire se il dolore รจ: da un solo lato, รจ di tipo pulsante, compromette lo svolgimento delle attivitร quotidiane, peggiora con il movimento e l’attivitร fisica, si associa a nausea e vomito e/o a una eccessiva sensibilitร alla luce e ai rumori.
La diagnosi si basa quindi sui sintomi caratteristici, ma anche sui risultati della visita neurologica completa che serve ad escludere altre patologie che possono essere alla base dell’emicrania.
Tra i segnali di allarme, infatti, che suggeriscono una diagnosi alternativa o un maggiore approfondimento diagnostico ci sono:
- Dolore che raggiunge picchi di intensitร in pochi secondi.
- Manifestazione dopo i 50 anni.
- Mal di testa che aumentano di intensitร o frequenza per settimane o piรน.
- Presenza di malattie come tumori o infezioni.
- Febbre e/o stato mentale alterato.
- Deficit neurologici persistenti.
- Terapia farmacologica non efficace.
Le informazioni raccolte dal medico durante lโanamnesi permettono anche di riconoscere il tipo di emicrania, come si manifesta e la ricorrenza, cioรจ se si tratta di episodi isolati, occasionali o cronici.
Puรฒ essere molto utile, per cercare di capire i fattori scatenanti, tenere un diario dove annotare tutti i dettagli degli attacchi emicranici: data e ora, descrizione del dolore (tipo, dove, intensitร , durata e frequenza), eventuali farmaci assunti, cibi consumati, attivitร svolte prima della sua comparsa, ecc.
Serve anche per definire l’efficacia della terapia prescritta.
Criteri diagnostici nell’emicrania senza aura
Se la crisi non รจ trattata, spesso lโintensitร del dolore รจ cosรฌ forte da non permettere di svolgere le normali attivitร quotidiane, anche a causa dellโaumento del dolore durante lโattivitร fisica o il movimento in genere.
Inoltre, possono manifestarsi sintomi premonitori come cambiamenti dโumore o alterazioni del comportamento (irritabilitร , euforia, depressione, iperattivitร , apatia) o altri sintomi come:
- Difficoltร di concentrazione.
- Sensibilitร olfattiva.
- Stanchezza.
- Sbadigli.
- Inappetenza.
Criteri diagnostici nell’emicrania con aura
Emicrania: cure e terapia
La terapia dellโemicrania solitamente prevede lโuso di farmaci definiti sintomatici, da assumere durante lโattacco emicranico vero e proprio, allo scopo di diminuire o eliminare i sintomi, e una terapia profilattica da assumere quotidianamente, per un tempo variabile, ma non inferiore ai 3 mesi. Quindi, lโobiettivo รจ:
- Diminuire la frequenza degli attacchi, la loro intensitร , durata e impatto sulla qualitร di vita.
- Migliorare lโefficacia della terapia sintomatica, agendo in maniera sinergica.
Il trattamento pertanto prevede lโassunzione di analgesici, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e terapie specifiche per lโemicrania, come i triptani; infine terapie adiuvanti come quelle per i disturbi gastrointestinali.
ร possibile anche ricorrere a dei rimedi naturali, soprattutto nei casi di dolore piรน lieve.
Farmaci ed effetti collaterali
I farmaci maggiormente utilizzati per il trattamento farmacologico dellโattacco emicranico acuto sono i seguenti.
Analgesici semplici e FANS
Agiscono riducendo il dolore e lโinfiammazione. Quindi, sono farmaci aspecifici per lโemicrania, ma se usati correttamente possono costituire una valida risorsa per attacchi lievi, in soggetti molto giovani o in caso di intolleranza o inefficacia dei triptani. I piรน utilizzati sono:
- Aspirina.
- Ibuprofene.
- Paracetamolo.
Gli effetti collaterali piรน comuni sono dolore epigastrico e diarrea. I FANS sono controindicati in chi soffre di gastrite o ulcera peptica e in chi assume terapie anticoagulanti.
Triptani
Sono farmaci specifici per lโemicrania e agiscono sia a livello del sistema nervoso centrale che periferico. Sono da considerarsi farmaci particolarmente idonei per lโattacco emicranico e per attacchi multipli, anche nel lungo termine. Questi farmaci, per il loro peculiare meccanismo dโazione, agiscono non solo sul dolore, ma anche sui sintomi associati (foto-fonofobia, nausea e vomito) e sulla disabilitร funzionale in generale. I farmaci piรน utilizzati sono sumatriptan e zolmitriptan spray nasale.
Sono controindicati nelle persone a rischio di malattia cardio o cerebrovascolare e nei soggetti ipertesi. Inoltre, possono provocare: astenia, sonnolenza, nausea, senso di costrizione toracica lieve e transitorio.
Antiemetici
Si possono utilizzare efficacemente per ridurre la sintomatologia neurovegetativa (tachicardia, tremore, sudorazione, ecc.), talvolta invalidante, associata allโattacco emicranico. I piรน usati sono domperidone e metoclopramide.
Il principale effetto collaterale รจ la sedazione e la comparsa di effetti sul sistema extrapiramidale (alterazione della postura, equilibrio, tono muscolare, ecc.), per questo vanno utilizzati con prudenza.
Farmaci combinati
Si possono trovare in commercio diversi farmaci detti โcombinatiโ, da acquistare in farmacia anche senza ricetta medica. Sono antidolorifici associati agli antinausea che agiscono efficacemente sull’emicrania.
Tuttavia non sempre il dosaggio dei singoli componenti รจ sufficiente ad alleviare i sintomi. In questi casi, dietro consiglio medico, รจ preferibile assumere antidolorifico e antinausea separatamente.
Cure naturali per lโemicrania
Per lenire gli attacchi emicranici, ci sono una serie di rimedi o cure naturali che possono attenuare il dolore e alleviare i sintomi correlati. Perรฒ, non ci sono evidenze scientifiche in tal senso. Eccone alcuni in sintesi:
Rimedi fitoterapici
Esistono piante calmanti adatte soprattutto per le emicranie da stress. Tra questi il partenio, il cui fiore ricorda quello della camomilla, che ha un effetto antinfiammatorio e allevia sintomi come nausea e sensibilitร alla luce. Anche la radice di zenzero รจ nota per alleviare il dolore.
Infatti, secondo alcuni studi, lo zenzero sarebbe in grado di bloccare le prostaglandine, le molecole che scatenano lโinfiammazione e che sono, in parte, responsabili del mal di testa. Inoltre, sono molto utili anche i Fiori di Bach da scegliere in base alla tipologia di emicrania e ai sintomi.
Aromaterapia e olii essenziali
Per dare sollievo allโemicrania, i seguenti olii essenziali sono particolarmente adatti:
- Olii allโarancia.
- Citronella.
- Eucalipto.
- Lavanda.
- Menta piperita.
- Sandalo.
Un buon modo per alleviare il mal di testa รจ fare un massaggio mescolando olio essenziale di lavanda con quello di menta. Infatti, la lavanda ha proprietร sedative e rilassanti mentre la menta ha un effetto analgesico naturale, utile anche per sciogliere le contratture muscolari.
Integratori
Per riequilibrare il sistema nervoso sono utili integratori che contengono magnesio e vitamina B6. Alcuni studi hanno dimostrato che anche unโintegrazione di coenzima Q10 puรฒ contribuire a combattere naturalmente lโemicrania e i sintomi correlati come la nausea.
Agopuntura
Secondo i ricercatori americani della Duke University, lโagopuntura sembra essere molto utile nella cura delle emicranie, specialmente quelle dovute alla tensione muscolare.
Anche la medicina ufficiale sta riconoscendo che questa tecnica รจ perfino piรน efficace degli analgesici presi per calmare il dolore cronico e acuto. Inoltre, non presenta gli effetti collaterali che hanno i farmaci e i suoi effetti sono duraturi.
Cuscino di grano
Secondo alcune ricerche il cuscino di piume รจ quello meno indicato per combattere lโemicrania. Il migliore sembra essere invece un cuscino che contiene pula di grano saraceno.
Infatti, in Giappone รจ usato da secoli per alleviare il dolore ed รจ molto comune. Questo cuscino, ricoperto di cotone, รจ un valido rimedio per alleviare le tensioni muscolari e per permettere il rilassamento. Non si scalda a contatto con il corpo e non assorbe lโumiditร come fanno i cuscini maggiormente usati. Inoltre, la pula di grano saraceno รจ un materiale durevole che non si deteriora.
Ayurveda
Un metodo efficace per curare il mal di testa รจ un massaggio abhyanga (massaggio caldo) con un particolare olio a base di olio di sesamo ed estratti di piante officinali.
Questo tipo di massaggio รจ indicato per riequilibrare i dosha, principi su cui si fonda lโAyurveda, responsabili di tutti i processi di nascita, crescita, decadimento e morte.
Sport e attivitร fisica
Lโattivitร fisica se fatta con regolaritร puรฒ sicuramente essere un buon antidoto allโemicrania. Infatti, il maggiore apporto di ossigeno, la riduzione della dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali e lโaumento dellโelasticitร muscolare nella zona del collo e delle spalle sono un toccasana per chi soffre di emicrania. Tuttavia, vanno evitati gli sforzi fisici prolungati perchรฉ possono essere controproducenti.
Tra le attivitร consigliate dagli esperti ci sono il pilates, lo yoga e il Qi gong perchรฉ aiutano a desensibilizzare al dolore a livello del sistema nervoso centrale. Anche la corsa o andare in bicicletta puรฒ aiutare, poichรฉ attenua lo stress e la tensione muscolare contribuendo al rilascio delle endorfine che sono antidolorifici naturali. Stessa cosa vale per il nuoto, soprattutto per rafforzare i muscoli dorsali e cervicali.
Ma lo yoga, in particolar modo, puรฒ ridurre lโintensitร e la frequenza delle emicranie poichรฉ combina posizioni fisiche che rinforzano e allungano i muscoli con respirazione profonda, meditazione e rilassamento.
Possibili complicazioni
Le complicanze dellโemicrania sono piuttosto rare e costituite principalmente da:
- Uno stato completamente disabilitante che perdura per piรน di 72 ore.
- Infarto emicranico (quando un ictus ischemico si manifesta con le caratteristiche tipiche dellโattacco di emicrania con aura in un individuo che ne รจ affetto).
- Epilessia indotta dallโemicrania.
L’emicrania รจ anche associata ad un lievissimo aumento della possibilitร di sviluppare disturbi mentali come depressione, disturbo bipolare, disturbi d’ansia e attacchi di panico.
Prevenzione e convivenza con la malattia
Esistono vari rimedi, farmacologici e non, per ridurre il rischio di comparsa dell’emicrania. Vediamo i principali.
Prevenzione farmacologica
In caso di elevata frequenza e intensitร delle crisi emicraniche mensili (almeno 3 crisi che causino disabilitร della durata di 3 o piรน giorni), oppure quando la risposta alla terapia sintomatica non รจ piรน efficace, รจ importante sostenere una terapia farmacologica di prevenzione da assumere quotidianamente per almeno 3 mesi. Si ritiene efficace quando riesce a ridurre di almeno il 50% il numero delle crisi mensili, sebbene sia comunque positivo anche lโeventuale miglioramento della sintomatologia in termini di intensitร e durata delle crisi.
Quindi i farmaci di prima linea per la terapia preventiva sono:
- Antiepilettici.
- Beta-bloccanti.
- Calcio-antagonisti.
- Antidepressivi triciclici.
Antiepilettici
La loro efficacia รจ stata ampiamente dimostrata in numerosi studi, ed รจ probabilmente legata alla stabilizzazione dellโeccitabilitร corticale. Tuttavia, questi farmaci possono presentare diversi effetti collaterali come:
- Aumento o perdita di peso.
- Sonnolenza.
- Astenia.
- Disturbi dellโandatura.
- Parestesie.
- Nausea.
- Rash cutanei.
- Tossicitร al fegato.
Pertanto, รจ fondamentale un controllo medico continuo.
Beta-bloccanti
I beta-bloccanti rappresentano anchโessi farmaci di prima scelta nella prevenzione dellโemicrania poichรฉ sono in grado di attraversare la barriera ematoencefalica e sviluppare lโeffetto antiemicranico a livello del Sistema Nervoso Centrale.
Ma tra i possibili effetti collaterali vi sono:
- Sonnolenza.
- Astenia.
- Ipotensione.
- Bradicardia.
- Impotenza.
- Depressione.
Inoltre, sono controindicati in pazienti affetti da asma, diabete mellito, marcata bradicardia.
Calcio-antagonisti
Questi farmaci svolgono unโattivitร anticonvulsivante, modulatoria sul tono vascolare e hanno effetto inibitorio su alcuni neurotrasmettitori. Sono generalmente ben tollerati, ma possono provocare:
- Aumento di peso.
- Sonnolenza.
- Disturbi gastrointestinali.
- Edemi.
Quindi, i calcio-antagonisti vanno utilizzati sotto stretto controllo medico e per brevi periodi.
Antidepressivi
Lโamitriptilina รจ lโantidepressivo di prima scelta nella prevenzione dellโemicrania. ร una sostanza utilizzata nella terapia di diverse tipologie di dolore cronico. La sua efficacia sullโemicrania non sembra legata allโeffetto antidepressivo del farmaco stesso, dato che la dose usata per la prevenzione degli attacchi emicranici รจ molto piรน bassa di quella con attivitร antidepressiva.
Ma tra i possibili effetti collaterali ci sono:
- Sedazione.
- Ipotensione ortostatica.
- Stipsi.
- Aumento di peso.
- Vertigini.
- Ritenzione urinaria.
- Tachicardia.
- Confusione mentale.
- Disturbi cardiovascolari.
Altre sostanze
Studi recenti hanno dimostrato un effetto positivo della somministrazione di tossina botulinica nei muscoli cranici di pazienti affetti da emicrania cronica.
Recentemente gli anticorpi monoclonali anti CGRP, somministrati una volta al mese per via endovenosa, si sono dimostrati estremamente efficaci nel ridurre il numero degli episodi emicranici in pazienti con emicrania ad alta frequenza.
In aggiunta ai farmaci tradizionali, รจ stata dimostrata lโefficacia di terapie alternative quali la somministrazione di magnesio, riboflavina, coenzima Q10, meno efficaci ma con effetti collaterali irrilevanti.
Altre forme di prevenzione
Saper riconoscere i sintomi consente di agire tempestivamente. Molto utile in questo senso รจ il โdiario della cefaleaโ, nel quale annotare tutti i sintomi che precedono di giorni o di ore lโarrivo dellโemicrania, i fattori scatenanti, il momento della giornata in cui compare lโattacco emicranico e tutte le informazioni utili.
Con queste informazioni, ove possibile, possono essere individuati ed eliminati i fattori scatenanti aiutando il medico a pianificare e regolare meglio la terapia.
Infine, รจ consigliabile anche adottare degli interventi comportamentali come il rilassamento, il biofeedback e la gestione dello stress per controllare gli attacchi di emicrania, soprattutto quando lo stress รจ un fattore scatenante o quando si assumono troppi farmaci per controllare le emicranie.
Emicrania: dieta e alimentazione
Lโassociazione emicrania/alimentazione non ha evidenze scientifiche certe, tuttavia ricorrere a una corretta alimentazione per prevenire e alleviare i sintomi delle emicranie รจ una pratica antica. Infatti, giร Ippocrate conosceva la relazione tra il consumo di alcuni alimenti e lโinsorgenza dellโemicrania. Quindi, alcuni cibi, per la presenza di determinate sostanze nutritive, possono causare emicrania.
ร accertato che nellโattacco emicranico si succedono due fasi, una di vasocostrizione intracranica e una di vasodilatazione extracranica, con liberazione di alcune sostanze come ad esempio la serotonina, lโistamina, varie prostaglandine e neuropeptidi. Quindi, per questo motivo le persone predisposte dovrebbero evitare alimenti contenenti tali sostanze o che inducono la loro liberazione nel sangue.
Emicrania: cibi da evitare
Inoltre รจ bene fare attenzione anche ad alcune sostanze contenute negli alimenti: in particolare ai nitrati usati per conservare salumi e insaccati, alla tiramina presente nei formaggi stagionati, al glutammato di sodio usato nei dadi per brodo e nelle zuppe pronte in busta o nella cucina cinese, ai tannini del vino rosso.
Poichรฉ la sensibilitร agli alimenti รจ soggettiva, chi soffre di emicrania o cefalea dovrebbe prestare attenzione alle possibili correlazioni tra insorgenza dei sintomi e pasto precedente, per individuare esattamente i cibi che provocano o aggravano gli attacchi.
Le indicazioni generali sono comunque quelle di una dieta bilanciata evitando troppo sale e associando periodicamente allโalimentazione vitamine e sali minerali.
Emicrania: cenni storici
Se nella civiltร assiro-babilonese si maledicevano โi demoni della testaโ, gli Egizi usavano esorcismi e formule magiche e, nei casi piรน gravi, la trapanazione del cranio per far fuoriuscire gli spiriti maligni.
Inoltre, il Papiro medico di Ebers (ca. 1550 a.C.) consigliava di cuocere nellโolio la testa di un pesce siluro e di spalmare lโunguento cosรฌ ottenuto sul capo per alcuni giorni. Ma รจ stato Ippocrate, nell’antica Grecia, a descrivere per primo i disturbi visivi che talvolta precedono un attacco di emicrania. Come rimedio consigliava l’uso di una polvere estratta dalla corteccia del salice, e in questo fu davvero lungimirante in quanto i salicitati sono sostanze antinfiammatorie.
Ma, nei secoli successivi, la teoria piรน seguita fu quella โumoraleโ, secondo la quale ogni alterazione della salute dipendeva dallo squilibrio del cervello, sangue, milza e fegato.
Infatti, si credeva che lโemicrania fosse causata dallโeccesso di bile che si accumulava nel fegato, sangue e stomaco. Quindi, la cura consisteva nellโassunzione di lassativi per liberare lโorganismo dalla bile in eccesso.
Nel Seicento lโanatomista inglese Thomas Willis intuรฌ che il mal di testa nasceva da un โingorgoโ dei vasi sanguigni cerebrali provocato da diverse cause (come il freddo, il troppo sole, le abbuffate) e che era associato a sintomi come:
- Aumento della fame.
- Nausea.
- Vomito.
- Poliuria (urina abbondante).
Quindi, per questo motivo era vietato ai pazienti di consumare vino, carni speziate, di fare bagni e di avere rapporti sessuali. Erano vietate anche le โturbe violente della mente e del corpoโ raccomandando invece โclisteri, salassi, decottiโ e persino un succo di millepiedi e di tarme ben mescolato.
Epidemiologia
Numerosi studi epidemiologici dimostrano che lโemicrania colpisce circa il 15-18% delle donne e il 6% degli uomini nel corso della vita, con un picco di prevalenza tra i 25 ed i 55 anni.
Uno studio pubblicato su Journal of Neurological Science, condotto dai ricercatori della Stanford University School of Medicine di Palo Alto, Stati Uniti, riporta che la prevalenza globale dell’emicrania รจ di circa il 12%, con una tendenza a un aumento della prevalenza globale.
In sintesi, quindi lo studio indica che:
circa una persona su dieci soffre di emicrania, con oscillazioni significative soprattutto nel continente americano.
Inoltre, il disturbo colpisce soprattutto le donne, gli studenti e i residenti nelle zone urbane, per cause presumibilmente legate a fattori biologici e agli stili di vita.
Con la consulenza del Prof. Giovanni Fabbrini, professore ordinario di Neurologia c/o lโUniversitร La Sapienza di Roma, Dipartimento di Scienze Umane e dirigente medico c/o il Policlinico Umberto I di Roma.
Si ringrazia il Prof. Alfredo Berardelli per la gentile concessione del materiale bibliografico: La Neurologia della Sapienza, edizione 2019, Esculapio Editore.