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La nevralgia del trigemino è una sindrome cronica, un disordine neuropatico che si manifesta con crisi di dolore lancinante nelle aree del volto innervate dal quinto nervo cranico: fronte e occhio, mandibola fino al mento o alla parte superiore della guancia.
Il trigemino è costituito, in realtà, da una coppia di nervi che si diramano simmetricamente sia a destra che a sinistra nella testa. Tuttavia, nella maggior parte dei casi il disturbo colpisce un solo lato del volto (unilaterale), più comunemente il lato destro.
Raramente, i pazienti colpiti da nevralgia del trigemino presentano dolore bilaterale. Le crisi sono di breve durata (da pochi secondi fino a 1-2 minuti), possono insorgere senza preavviso e, talvolta, possono verificarsi in rapida successione.
Il dolore associato viene spesso descritto come una scossa elettrica o una staffilata, mentre negli intervalli tra un attacco e l’altro può persistere un dolore sordo di fondo.
Cos’è la nevralgia del trigemino
Trigemino dal latino trigeminus–> triplice, gemello così denominato perché suddiviso in tre rami principali (nervo oftalmico, nervo mascellare, nervo mandibolare).
Il mal funzionamento del trigemino è dovuto a una vena o un’arteria che entra in contatto con il trigemino alla base del cervello, premendo su di esso. Questo determina un’alterazione funzionale nelle aree del volto innervate dal quinto nervo (fronte e occhio, mandibola e mento, parte superiore della guancia) per la quale il trigemino invia segnali anomali al cervello.
Di solito si manifesta all’improvviso, con episodi dolorosi che possono durare pochi secondi o diversi minuti. Nella maggior parte dei casi la nevralgia colpisce una parte, o tutto un lato, del volto.
In rare occasioni può manifestarsi in entrambi i lati del viso, anche se di solito non nello stesso momento. Le persone possono avere attacchi di dolore regolarmente per giorni, settimane o mesi. In casi gravi, più volte al giorno. Si può avere un dolore costante, pulsante e una sensazione di bruciore o intorpidimento in faccia.
Esistono due diverse tipologie di dolore:
- La nevralgia trigeminale tipica (TN1) che si presenta con dolore improvviso intermittente acuto e lancinante, può interessare una specifica zona del viso o può diffondersi nelle aree limitrofe. Insorge solo in determinati orari e non è costante. La sua origine viene definita Idiopatica.
- La nevralgia trigeminale sintomatica (TN2) è invece caratterizzata da un dolore meno intenso ma pulsante e continuo. Questa sensazione può durare un giorno o più ed è conseguenza di una patologia di fondo, come la sclerosi multipla. Questa condizione risponde meno positivamente alla forma di tipo 1.
Nervo trigemino: anatomia e funzionalità
La patologia del trigemino è molto diffusa e colpisce 1 persona su 25 mila.
È un’affezione dolorosa del nervo trigemino, uno dei nervi più importanti e grandi che attraversano il volto, e svolge un ruolo importante: trasferire le informazioni e le percezioni del viso direttamente al cervello. È una sindrome molto dolorosa, con attacchi simili a scosse elettriche che interessano di solito la fronte, l’occhio o la mandibola fino al mento.
Il nervo trigemino è il più grande dei 12 nervi cranici. La sua funzione principale è trasmettere informazioni sensoriali alla pelle, ai seni e alle mucose del viso. Stimola anche il movimento nei muscoli della mascella.
Il nervo trigemino ha tre diverse divisioni. Ogni divisione ha una funzione leggermente diversa.
Divisione oftalmica
La divisione oftalmica trasmette le informazioni sensoriali da:
- Cuoio capelluto.
- Fronte.
- Parti superiori dei seni.
- Palpebra superiore e mucose associate.
- Cornea dell’occhio.
- Ponte nasale.
Divisione mascellare
Come la divisione oftalmica, la divisione mascellare del nervo trigemino ha una componente sensoriale. Trasmette informazioni sensoriali da:
- Palpebra inferiore e mucose associate.
- Parte centrale dei seni.
- Cavità nasale e parte centrale del naso.
- Guance.
- Labbro superiore.
- Alcuni dei denti della mascella superiore e delle mucose associate.
- Palato.
Mandibolare
La divisione mandibolare è l’unica parte del nervo trigemino che ha funzioni sia sensoriali che motorie.
Comunica informazioni sensoriali da:
- Parte esterna dell’orecchio.
- Parte inferiore della bocca e le mucose associate.
- Parte anteriore e centrale della lingua.
- Denti della mascella inferiore e delle mucose associate.
- Labbro inferiore.
- Mento.
Stimola anche il movimento dei muscoli della mascella e di alcuni muscoli dell’orecchio interno.
Il disturbo principale che può causare questo nervo è proprio l’infiammazione dello stesso che può produrre nella persona dolore facciale, dolore alla masticazione, dolore oculare, formicolio alla testa.
Spesso questo fastidio può causare anche acufeni, fotofobia, parestesia, spasmi muscolari.
Sintomi e dolori della nevralgia del trigemino
Altre cause che possono influenzare il nervo trigemino sono i danni provocati alla guaina mielinica, ad esempio:
- Anomalie dei vasi sanguigni (aneurisma).
- Cisti o formazioni tumorali.
- Malattie come la sclerosi multipla, o una condizione che colpisce il sistema nervoso centrale.
- Infezioni da herpes.
Gli attacchi spontanei possono essere provocati da attività che uno può compiere quotidianamente: ci sono alcune zone del nostro corpo più sensibili di altre (zone trigger), le quali se stimolate possono innescare una crisi dolorosa. Si trovano in prossimità di naso, labbra, occhi e orecchie. Anche attività come radersi la barba, truccarsi o la troppo esposizione a zone ventilate possono scatenare la nevralgia del trigemino.
Le donne tendono a essere colpite più degli uomini, e di solito tra i 50 e 60 anni di età, e sembra esserci un grado di predisposizione familiare dal momento in cui la configurazione dei vasi sanguigni è ereditaria.
Convivere con la nevralgia del trigemino può essere difficile, soprattutto se questa incide sulla qualità della vita. L’intensità con cui si manifesta può essere invalidante e può anche portare a depressione, con sentimenti di estrema tristezza o disperazione che durano a lungo.
Fortunatamente, sono disponibili molte opzioni terapeutiche per gestire efficacemente la nevralgia del trigemino. Il medico dovrebbe determinare quale trattamento è più adeguato al quadro clinico del paziente, se la patologia è di tipo primario, oppure curare la malattia di base se il disturbo è secondario a un’altra condizione.
Cause e soggetti a rischio della nevralgia del trigemino
La nevralgia del trigemino può essere legata a diverse cause, di cui la più comune è quella tipica TN1 (compressione nel nervo dovuta al posizionamento anomalo di un’arteria o vena).
Può essere causata da una nevralgia facciale da stress, con sintomi simili alla nevralgia classica.
L’infiammazione del trigemino può avvenire in seguito a un carico di stress prolungato. Ci sono poi casi in cui la patologia può manifestarsi a seguito di problematiche: ad esempio chi soffre di sclerosi multipla.
E’ una condizione non troppo diffusa e ancora oggi è oggetto di studio. Più diffusa è invece la nevralgia facciale da freddo, proprio perché il trigemino è legato alla percezione del dolore nella zona della testa o del collo.
Per questo un “colpo di freddo” può causare la manifestazione dolorosa. In casi più rari, come con soggetti con oltre 60 anni di età, si può sviluppare una nevralgia post erpetica poiché sono pazienti sensibili allo sviluppo del “fuoco di S. Antonio”–>herpes).
Quando il virus si diffonde attraverso le fibre di un ramo del trigemino si può presentare la nevralgia post-erpetica al trigemino (caso grave che spesso non risponde ai trattamenti). Vi sono poi situazioni più rare, in cui la nevralgia del trigemino è dovuta alla presenza di un tumore, la cui massa comprime il nervo; a una malformazione della connessione fra vene e arterie, oppure a un aneurisma.
Diagnosi ed esami strumentali
La diagnosi di questa malattia si avvale di alcuni esami strumentali che possono definire la vera natura del disturbo. Come prima cosa si consiglia una visita specialistica del neurologo, per escludere altre patologie neurologiche.
La maggior parte dei pazienti sono poi sottoposti a una risonanza magnetica per escludere un tumore o la sclerosi multipla. Con questo esame si può vedere chiaramente se il trigemino è compresso da un vaso sanguigno, da cisti, ecc.
Inoltre si può fare anche un’agiografia, che può contribuire a definire l’eziologia della nevralgia grazie a un mezzo di contrasto colorato infuso all’interno dei vasi sanguigni che può mostrare con maggior chiarezza eventuali problemi.
Le opzioni di trattamento della nevralgia del trigemino comprendono:
- Terapia farmacologica.
- Terapia chirurgica.
- Approcci complementari.
Cure, trattamenti e terapie per la nevralgia del trigemino
Il primo approccio alla nevralgia del trigemino consiste nella cura farmacologica che però molto spesso fornisce solo un sollievo temporaneo.
Se la nevralgia è grave o il farmaco non è efficace o provoca effetti collaterali, può essere considerata l’opzione dell’intervento chirurgico. Lo scopo dell’intervento è di agire sui vasi sanguigni che comprimono il nervo trigemino o sulle cellule nervose responsabili del dolore.
Studi dimostrano che la chirurgia fornisce un efficace sollievo sintomatico a lungo termine tanto che è improbabile che si ripresenti la nevralgia.
È possibile trattare la nevralgia anche con altre terapie come l’iniezione di glicerolo, fatta in ambulatorio e con un ago sottile a livello della guancia. L’ago viene fatto arrivare al ganglio trigeminale (dove i 3 rami del trigemino si ricongiungono) e si inietta una piccola quantità di glicerolo che danneggia il nervo trigemino e blocca il dolore.
Alcuni pazienti però scelgono di gestire la nevralgia del trigemino utilizzando tecniche complementari, ad esempio l’agopuntura, la stimolazione elettrica dei nervi, la radiofrequenza, alcune tecniche di rilassamento, ad esempio lo yoga e l’osteopatia.
Il trattamento osteopatico è basato sull’eliminazione di:
- Rigidità della zona testa-collo.
- Interferenze meccaniche dell’apparato digerente.
- Riprogrammazione dei muscoli sotto-occipitali.
- Neutralizzazione dello stato di compressione cranica.
- Intervento sui due punti di inserzione meningea.
- Riduzione delle restrizioni di mobilità del complesso occipite- atlante – epistrofeo – mandibola.
- Riequilibrio dei diaframmi con tecniche miste.
- Riduzione delle disfunzioni vertebro-vertebrali e costo vertebrali toraciche.
Possibili complicazioni della nevralgia del trigemino
La maggior parte delle terapie vengono effettuate con anestesia totale del paziente, che spesso causa effetti collaterali per chi soffre di patologie. Il principale effetto collaterale consiste nell’intorpidimento di una o tutta la zona del viso trattata.
Ci sono possibili complicazioni gravi post intervento come:
- Perdita dell’udito.
- Ictus.
- Perdita del gusto.
- Disturbi della vista.
- Debolezza temporanea o permanente dei muscoli masticatori.
Come prevenire la nevralgia del trigemino
Non esiste un modo noto per prevenire la nevralgia del trigemino. Tuttavia, si può imparare a evitare le attività che possono scatenare il dolore. Gli attacchi dolorosi della nevralgia del trigemino a volte possono essere causati, o peggiorati, da alcuni fattori scatenanti, quindi può aiutare evitare questi trigger, se possibile.
Ad esempio, se il dolore è innescato dal vento, può essere utile indossare una sciarpa avvolta intorno al viso in caso di vento. Un ombrello a forma di cupola può anche proteggere il viso dalle intemperie.
Se il tuo dolore è innescato da una corrente d’aria in una stanza, evita di sederti vicino a finestre aperte o alla fonte dell’aria condizionata.
Evitare cibi o bevande caldi, piccanti o freddi, se questi sembrano scatenare il dolore. L’uso di una cannuccia per bere bevande calde o fredde può anche aiutare a prevenire il contatto del liquido con aree dolorose della bocca.