Sommario
Arrivata in Italia nel 1961 come terapia per regolare il ciclo mestruale, la pillola anticoncezionale o pillola contraccettiva è un farmaco usato principalmente per evitare gravidanze indesiderate.
È, infatti, tra i metodi contraccettivi ormonali più diffusi e tra i più efficaci in commercio. È composta da una combinazione di estrogeni e progestinici (o solo da progestinici) che bloccano l’ovulazione, modificando il ciclo mestruale.
Ci sono due diversi tipi di pillola contraccettiva orale: la pillola combinata e la minipillola. Attualmente, sono disponibili pillole di nuova generazione (pillola leggera) con bassi dosaggi ormonali che attenuano gli effetti collaterali.
In Italia, la vendita della pillola nelle farmacie, come farmaco specificatamente contraccettivo, risale al 1976, con l’abrogazione dell’art. 553 del codice penale che vietava la contraccezione (avvenuta nel 1971).
Cos’è la pillola anticoncezionale
La pillola anticoncezionale, o pillola contraccettiva, è un farmaco che si assume principalmente per via orale.
Si tratta di un metodo contraccettivo per evitare gravidanze indesiderate o comunque il concepimento. La sua azione è tuttavia reversibile, quindi una volta sospesa l’assunzione della pillola, se si desidera, si può programmare una gravidanza.
I contraccettivi orali sono di due tipi.
- Pillola combinata (contiene in combinazione due ormoni, estrogeni e progesterone).
- Mini pillola o pillola progestinica (contiene solo progesterone). Sono prescritte solitamente in quei casi in cui è opportuno escludere l’uso di estrogeni tra cui: obesità, soggetto fumatore, con storia familiare di trombosi, disturbi cardiaci o cardiovascolari, ipertensione, malattie autoimmuni, ecc.
La scelta, tuttavia, va sempre condivisa con il proprio ginecologo e personalizzata in base alla propria storia clinica e allo stato di salute.
La contraccezione è dunque progettata “su misura” e comporta vantaggi non solo per una maternità consapevole ma anche per normalizzare il ciclo, riducendo il dolore e i disturbi pre-mestruali.
Tipi di pillola
Sono due attualmente le tipologie di pillole contraccettive in commercio:
- La pillola combinata.
- La mini pillola.
L’efficacia è la stessa, a patto di assumerla con regolarità. Vediamole nel dettaglio.
Pillola anticoncezionale combinata (o pillola estroprogestinica)
È composta dalla combinazione di due ormoni sessuali sintetizzati in laboratorio: estrogeno e progesterone. Può essere monofasica o multifasica. Nella monofasica, la dose estrogeno/progesterone è la stessa in tutte le pillole, nella multifasica, invece, la quantità dei due ormoni è variabile.
Sono tre le principali tipologie di pillola combinata.
- Monofasica (stesse proporzioni estrogeno/progestinico): si assume per 21 giorni; segue poi una pausa di 7 giorni, al temine della quale si ricomincia il ciclo di assunzione. Il dosaggio ormonale è fisso.
- Bifasica: la pillola assunta nei primi 7 giorni ha un contenuto più alto di estrogeni, mentre la pasticca dei 14 giorni successivi ha più progesterone; durante i 7 giorni di pausa si assume invece una pillola placebo (cioè priva di principio attivo).
- Trifasica: è composta da tre dosaggi ormonali differenti, in cui il placebo si prende nei 7 giorni di pausa. La confezione, quindi, contiene pillole con 3 colori diversi, da assumere nell’arco dei 21 giorni.
- Quadrifasica: è il tipo di pillola combinata più recente. Contiene quattro differenti dosaggi ormonali distinti con un colore diverso. L’estrogeno è basso per i primi 6 giorni, più alto nei successivi 5, per poi tornare ai livelli iniziali negli ultimi 10 giorni. Il progestinico, invece, aumenta costantemente. Anche in questo caso, il colore delle pillole aiuta a seguire la corretta sequenza.
Mini pillola
È composta soltanto da un ormone progestinico. Si assume ogni giorno, senza sospensione. Finita la confezione di 28 pasticche, si riparte subito con una nuova confezione.
Rispetto alla pillola combinata, la mini pillola ha alcuni vantaggi:
- Non ha effetti sulla pressione sanguigna e sulla coagulazione.
- Non interferisce con l’allattamento.
- Dopo l’interruzione, permette un rapido recupero della fertilità.
In caso di familiarità con trombosi, ictus o disturbi della coagulazione, quindi, la mini pillola è più indicata, soprattutto nelle donne meno giovani, nelle fumatrici, con ipertensione, diabete o con altri disturbi cardiovascolari.
Come funziona la pillola anticoncezionale
In commercio sono diversi i tipi di pillola contraccettiva disponibili. Ciò che cambia è il dosaggio ormonale, la modalità di assunzione e i possibili effetti collaterali.
Solitamente la pillola anticoncezionale si assume una volta al giorno, partendo dal primo giorno delle mestruazioni, per 21 giorni consecutivi. Poi, segue una pausa di 7 giorni in cui si manifesta una pseudo-mestruazione (cioè perdite di sangue, generalmente tra le 48 e le 72 ore dall’ultima pasticca).
Sono finte mestruazioni poiché, mancando l’ovulazione, l’ovocita non è espulso. La pillola, infatti, determina il riposo delle ovaie e la pseudo-mestruazione non è altro che lo sfaldamento della mucosa uterina che si prepara ad “accogliere” l’ovulo.
Ci sono tuttavia anche pillole che si assumono per 28 giorni consecutivi.
L’efficacia della pillola è vicina al 100% ma va assunta con regolarità, senza saltare nessuna pasticca. È necessario poi che sia prescritta da un medico che, in base alla storia clinica della donna, potrebbe richiedere successivi accertamenti.
È opportuno anche eseguire controlli periodici per monitorare lo stato di salute.
Infine, è importante ricordare che occorrono 7 giorni di assunzione ininterrotta per ottenere un’adeguata efficacia contraccettiva e che la pillola anticoncezionale non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili.
A cosa serve la pillola anticoncezionale?
I contraccettivi orali svolgono un’azione inibitoria delle gonatropine ipofisarie (FSH, LH), quindi, impediscono l’ovulazione. Questo meccanismo si deve soprattutto all’azione del progestinico, mentre l’estrogeno ha un’azione modulatrice sul ciclo mestruale.
Entrambi gli ormoni poi determinano un cambiamento fisiologico del muco vaginale che rende più ardua la risalita degli spermatozoi verso le tube. In sintesi, quindi la pillola contraccettiva:
- Blocca l’ovulazione a livello dell’ipofisi (una ghiandola endocrina situata nel cranio, in una zona chiamata “sella turcica”) per lasciare a riposo le ovaie.
- Altera la consistenza del muco cervicale ostacolando il tragitto degli spermatozoi.
- Modifica la mucosa uterina (endometrio) per evitare il posizionamento dell’ovulo.
Se vuoi saperne di più su ciclo e ovulazione, scopri il nostro articolo: Il ciclo mestruale, le sue fasi e la fertilità.
Pillola anticoncezionale: effetti collaterali e controindicazioni
Le pillole di ultima generazione, introdotte sul mercato dal 2009, contengono un basso dosaggio di estrogeni. Ciò riduce notevolmente i classici disturbi delle pillole tradizionali (ritenzione idrica, mal di testa, calo del desiderio sessuale e rischio di trombosi), mantenendo l’efficacia contraccettiva.
Dal 1960 (l’anno di “nascita” della pillola) quindi le dosi di estrogeno sono state notevolmente ridotte, migliorando la salute e la qualità della vita delle donne.
Pertanto, nonostante l’affidabilità della pillola per evitare il concepimento, occorre considerare, come per ogni farmaco, anche i possibili effetti collaterali. Nel caso in cui gli effetti indesiderati durino per più di tre mesi, è meglio rivolgersi al ginecologo per cambiare tipologia di pillola.
Svantaggi
- Possibile aumento ponderale, causato dalla ritenzione idrica o da un rallentamento del metabolismo.
- Ipertensione.
- Perdite ematiche tra una mestruazione e l’altra (spotting).
- Irritabilità e sbalzi di umore.
- Aumento del rischio di trombosi venosa o embolia polmonare, infarto e ictus.
- Aumento del rischio di tumori alla mammella e alla cervice uterina.
- Riduzione della fertilità (raro).
- Senso di tensione alla mammella e aumento delle dimensioni del seno.
- Alterazione della libido con calo del desiderio.
- Senso di nausea.
- Mal di testa.
- Secchezza cutanea.
Vantaggi
- Migliora il ciclo mestruale, diminuendo fastidi come dolori, irregolarità o mestruo abbondante.
- Ha un’azione positiva in caso di acne e irsutismo.
- Allevia i sintomi pre-mestruali.
- Diminuisce il rischio di tumori alla mucosa uterina (endometrio) e la formazione di cisti ovariche.
- Preserva la fertilità mettendo a riposo le ovaie.
- Permette di vivere una vita sessuale più serena.
La pillola fa ingrassare?
Sicuramente molti anni fa, ora invece le pillole di nuova generazione a basso dosaggio ormonale, al massimo comportano un lieve aumento della ritenzione idrica che si può contenere con una corretta alimentazione e uno stile di vita sano.
Certo, la ritenzione idrica può aumentare la cellulite, ma si contrasta con la dieta, integratori che aiutano il microcircolo e l’attività fisica.
Scopri il nostro articolo su pillola e sovrappeso.
Pillola anticoncezionale e antibiotico
Nonostante la pillola sia un farmaco ben assorbito a livello intestinale, alcuni antibiotici possono alterare la flora batterica dell’intestino riducendone l’efficacia contraccettiva.
Tuttavia, secondo l’American College of Obstetricians and Gynecologist, antibiotici come tetracilcina, doxiciclina, ampicillina, metronidazolo, fluconazolo e fluorochinoloni solitamente non interferiscono con gli estroprogestinici orali.
Gli antibiotici che, invece, possono ridurre i livelli ormonali della pillola sono la rifampicina e la griseofulvina.
È comunque importante sapere che sussistono interazioni tra la terapia antibiotica e l’uso della pillola anticoncezionale, che potrebbero compromettere l’efficacia contraccettiva. Questo rischio è diverso da donna a donna e dipende dal tipo di antibiotico. Pertanto è sempre necessario chiedere consiglio al proprio medico di base o al ginecologo.
Quando prendere la pillola anticoncezionale
La contraccezione ormonale si prescrive dopo un’attenta anamnesi da parte del medico di base o del consultorio e la misurazione della pressione. Il medico può poi richiedere:
- Visita ginecologica ed esame del seno.
- Esame delle urine.
- Analisi del sangue.
- Valutazione del rischio tromboembolico di tipo familiare.
- Pap test.
- Valutazione dell’indice di massa corporea – BMI (per il rischio più alto nelle donne obese di andare incontro a trombosi).
La pillola non è indicata in soggetti con:
- Malattie cardiocircolatorie (pressione alta, flebiti, trombosi).
- Diagnosi o sospetto di tumore all’utero e/o al seno.
- Patologie dei reni e del fegato.
- Diabete o ridotta tolleranza agli zuccheri.
- Obesità.
- Malattie autoimmuni.
- Insufficienza epatica o renale.
- Forti fumatori e con età superiore ai 40 anni.
Se poi si assumono dei farmaci per patologie croniche o pregresse, è infine necessario considerare la possibile interazione farmacologica.
Cosa succede se si sospende la pillola anticoncezionale?
Ecco cosa fare se si dimentica di prendere la pillola:
- Assumere subito la pillola dimenticata. Se questo accade entro le 12 ore dall’orario previsto, l’efficacia del contraccettivo è assicurata. Dopo le 12 ore, invece, l’efficacia è ridotta.
- In caso di dimenticanza di due o più pillole è sempre meglio usare anche un altro metodo contraccettivo di barriera (ad esempio il profilattico).
È consigliabile, comunque, leggere sempre con attenzione il foglietto illustrativo. In base al tipo di pillola (se monofasica o multifasica) ci sono, infatti, specifiche indicazioni su cosa fare in caso di dimenticanza.
Se, invece, si assumono per errore due pillole in un giorno, si continua il blister senza saltare i giorni; la confezione finirà un giorno prima.
È anche opportuno ricordare che:
- Se nelle 4 ore successive all’assunzione della pillola si ha vomito o diarrea è necessario prenderne un’altra.
- Alcuni farmaci riducono l’effetto contraccettivo (come alcuni antibiotici, antiepilettici, certi sedativi ed antidolorifici)
- Alcuni medici consigliano di interrompere l’assunzione della pillola di tanto in tanto per verificare la ripresa dell’ovulazione. Tuttavia, secondo molti studi non è più necessario per le pillole di nuova generazione. Può essere utile solo in presenza di patologie, se si decide di sospendere la contraccezione o passare ad altro metodo
- Una volta sospesa la pillola, la prima ovulazione può arrivare subito o può tardare qualche mese.
Quando si deve ricorrere alla contraccezione d’emergenza?
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la contraccezione di emergenza o pillola del giorno dopo si può utilizzare in seguito a un rapporto sessuale a rischio nei seguenti casi:
- Si sono dimenticate 3 pillole combinate consecutivamente.
- Se la mini pillola è stata assunta con più di tre ore di ritardo rispetto all’orario consueto.
- Se assunta con più di 12 ore di ritardo.
Occorre però ricordare che la pillola del giorno dopo agisce bloccando l’ovulazione; quindi se l’ovulazione è già avvenuta, la pillola, anche se presa subito dopo il rapporto, non ha efficacia e non può impedire l’annidamento dell’ovulo eventualmente fecondato.
Scopri il nostro approfondimento sulla pillola del giorno dopo: cos’è, come funziona e come si assume.
Nomi e costi delle principali pillole anticoncezionali
Nel corso degli anni la pillola contraccettiva si è evoluta e i dosaggi ormonali, sempre più bassi, la rendono un contraccettivo molto efficace e con effetti indesiderati sempre meno rilevanti per la salute.
I vari tipi di pillole si differenziano per il dosaggio ormonale, in particolare di estrogeno e progestinico. I costi oscillano tra i 15 e i 10 euro, ma alcune arrivano a costare anche 18-20 euro.
Gli eventuali effetti collaterali sono in parte gli stessi per tutte le pillole (senso di tensione al seno, secchezza vaginale, calo della libido, irritabilità, mal di testa, sbalzi di umore e nausea), anche se, ricordiamo, ogni organismo è diverso dall’altro e reagisce in base a tante variabili.
Vediamo quali sono le più utilizzate.
Belara
E’ a base di etinilestradiolo e clormadinone. Sono 21 pasticche da prendere ogni giorno possibilmente alla stessa ora con 7 giorni di pausa.
Yasmin
Contiene etinilestradiolo e drospirenone. È una delle prime pillole leggere in commercio.
Oltre per l’effetto contraccettivo, è prescritta anche per combattere:
- Acne.
- Irsutismo.
- Disturbi del ciclo mestruale (come la dismenorrea).
Sono sempre 21 le pillole da prendere ogni giorno, con 7 giorni di pausa. Ha un dosaggio lievemente superiore di estrogeni rispetto alle nuovissime pillole.
Yasminelle
Il dosaggio di estrogeno cioè di etinilestradiolo è più ridotto rispetto a Yasmin. Anche per Yasminelle il blister contiene 21 pasticche, con 7 giorni di pausa.
Yaz
E’ una pillola leggera che contiene etinilestradiolo e drospirenone.
Le compresse contenenti il principio attivo sono 24, più 4 pillole placebo per la sospensione.
La novità è che, dovendola prendere ogni giorno, si riduce il rischio di dimenticanza o di possibili incertezze con l’interruzione dei 7 giorni. La pseudo-mestruazione si manifesta solitamente durante le ultime due pillole placebo o all’inizio della nuova confezione.
Naomi
Contiene etinilestradiolo e di levonorgestrel. È a basso dosaggio sia di estrogeno che di progestinico, per cui gli effetti indesiderati sono minimi.
Sono 21 le pasticche da assumere quotidianamente con la pausa di 7 giorni prima di cominciare il nuovo blister. È prescritta anche in caso di:
- Acne.
- Irsutismo.
- Dismenorrea.
- Irregolarità mestruale.
Minesse (etinilestradiolo e gestodene)
È a base di estrogeni e progestinici in combinazione fissa. Le prime 24 pasticche sono di colore giallo e le restanti 4 sono bianche e prive di principio attivo (placebo).
Anche in questo caso si facilita l’assunzione per ridurre il rischio di dimenticanza. È controindicata in caso di:
- Ipertensione.
- Alterazione della funzionalità renale ed epatica.
- Diabete.
- Patologie circolatorie.
Zoely
È una delle pillole più leggere, a base di un estrogeno naturale (estradiolo nella quantità di 0,015 mg) e di un ormone progestinico (0,25 mg di nomegestrolo). Il blister è composto da 24 pillole con principio attivo e 4 pillole placebo.
Contiene una quantità di estrogeno di molto inferiore alle altre pillole, quindi i possibili effetti indesiderati sono minimi.
Cerazette
Priva di estrogeni e composta da solo progestinico, il Desogestrel, è indicata durante l’allattamento o per donne che non possono assumere estrogeni.
Dati sulla contraccezione in Italia
Secondo i dati ISTAT, in Italia la contraccezione ormonale è usata da circa il 16% della popolazione femminile; questo dato ci colloca piuttosto in basso nella classifica europea che vede in testa il Portogallo, seguito dalla Germania.
Fra le regioni italiane, al primo posto c’è la Sardegna, seguita dalle regioni del Nord; fanalino di coda Basilicata e Campania.
Infine, i risultati di un’indagine realizzata dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia evidenziano che il 24,8% delle donne italiane in età fertile ricorre al
- Coito interrotto (17,5%).
- Metodi naturali (4,2%).
- Si affida al caso (3,1%).
Con la consulenza della Dott.ssa Laura Anelli, Specialista in Ostetricia e Ginecologia, Responsabile del percorso citologico Asl Roma1, Responsabile di Branca Ostetricia e Ginecologia Asl Roma 1.
Fonti
- Pillola anticoncezionale: guida alla corretta prescrizione, D. Angioni.
- Fondazione Onda Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere.
- La contraccezione, Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna.
- Conosci la pillola estroprogestinica, SIC – Società Italiana della Contraccezione.