Sommario
La VES (o velocità di eritrosedimentazione) è la velocità di sedimentazione degli eritrociti (i globuli rossi), cioè delle cellule che trasportano l’ossigeno dai polmoni ai tessuti.
Nello specifico, il test misura il tempo impiegato dai globuli rossi per separarsi dalla parte liquida del sangue (il plasma) e depositarsi sul fondo di una provetta. Il risultato si misura verificando quanti millimetri di plasma sono presenti nella parte superiore della provetta dopo un’ora.
L’esame è utile per individuare l’eventuale presenza di uno stato infiammatorio, nonostante sia poco specifico e poco sensibile. Infatti, non fornisce informazioni precise sulle cause dell’infiammazione, ma è comunque un test ampiamente utilizzato, anche perché economico e di facile esecuzione.
Più velocemente i globuli rossi si depositano, maggiore è la VES, divenendo così un indicatore di risposta dell’organismo in fase acuta. Le cause di VES alta o, al contrario, bassa, sono molteplici e possono nascondere condizioni più o meno gravi.
Di solito, la velocità di sedimentazione delle emazie è consigliata quando vi è il sospetto di reazioni infiammatorie, infezioni o malattie autoimmuni, ma non è un test diagnostico per una particolare malattia. Pertanto, è solo un indicatore che qualcosa non va nell’organismo e serve al medico per raccomandare ulteriori indagini diagnostiche.
Cos’è la VES e come funziona
La velocità di sedimentazione dei globuli rossi (VES o ESR) è un esame del sangue in grado di rivelare l’attività infiammatoria nel corpo.
L’aumento del fibrinogeno (una proteina prodotta dal fegato che indica la capacità di coagulazione del sangue) e delle immunoglobuline (cellule del sistema immunitario) fa sì che i globuli rossi si uniscano e formino aggregati chiamati “Rouleaux”. Gli eritrociti appaiono dunque come pile pesanti di monete che precipitano più velocemente aumentando il valore della VES.
Non è uno strumento diagnostico autonomo, ma può aiutare il medico a formulare la diagnosi corretta o a monitorare la progressione di una malattia infiammatoria.
Quando il sangue viene raccolto e posto in una provetta alta e sottile, gli eritrociti (globuli rossi) si depositano lentamente alla base, prendendo così la forma di una colonna. L’infiammazione, allo stesso modo, può causare l’accumulo di globuli rossi e poiché questi agglomerati sono più densi dei singoli eritrociti, si depositano più velocemente sul fondo della provetta.
Il test della velocità di sedimentazione misura quindi la distanza con la quale i globuli rossi cadono in una provetta nell’arco di un’ora.
Più bassi sono i globuli rossi, maggiore è la risposta infiammatoria del sistema immunitario.
La velocità di eritrosedimentazione è un test aspecifico. È utilizzato in una vasta gamma di malattie infettive, infiammatorie, degenerative e maligne associate a cambiamenti nelle proteine plasmatiche, soprattutto quando si tratta di aumenti di fibrinogeno, immunoglobuline e proteina C reattiva.
Allo stesso tempo, la VES è influenzata da molti altri fattori tra cui: anemia, gravidanza, trattamento con farmaci antinfiammatori.
A cosa serve l’analisi della VES
Un risultato anormale della VES non diagnostica alcuna malattia in particolare. Il test identifica solo un’infiammazione in atto nell’organismo. Molti fattori, come l’età o l’uso di farmaci, possono modificarne o influenzarne i risultati, motivo per cui la lettura e l’interpretazione degli stessi dovrebbe sempre essere eseguita da un medico competente.
Quindi, lo specialista può raccomandare di sottoporsi a un test della VES se si hanno i sintomi di una malattia infiammatoria. Questi includono:
- Mal di testa persistente e continuo.
- Febbre.
- Perdita di peso in assenza di un regime dietetico.
- Rigidità articolare.
- Mal di gola persistente e costante.
- Perdita di appetito improvvisa.
- Anemia.
Molte altre condizioni possono influenzare la velocità con cui i globuli rossi si depositano in un campione.
Pertanto, le informazioni sulle malattie infiammatorie (ciò che il medico intende sapere dall’analisi della VES) possono essere mascherate dall’influenza di altre patologie.
Questi fattori che complicano o influenzano l’accuratezza del test possono essere, ad esempio: età avanzata, gravidanza, problemi ai reni o malattie della tiroide.
Spetta comunque al medico l’interpretazione e la lettura dei risultati dell’analisi della velocità di eritrosedimentazione.
VES: quali sono i valori normali
Ci sono una serie di valori di riferimento ottenuti da questo esame del sangue che aiutano il medico a leggere e interpretare i risultati della VES, al fine di formulare una corretta diagnosi.
I valori possono variare in base all’età e al sesso, infatti, sono leggermente più alti nelle donne e aumentano con l’età. Ma possono variare da laboratorio a laboratorio, a seconda del metodo utilizzato.
I risultati dell’analisi sono misurati in millimetri all’ora. I seguenti valori sono considerati risultati normali del test della VES (valori di riferimento).
- Donne: sotto i 50 anni dovrebbero avere una VES inferiore a 20 mm/h.
- Uomini: sotto i 50 anni dovrebbero avere una VES inferiore a 15 mm/h.
- Neonati: dovrebbero avere una VES tra 0 e 2 mm/h.
- Bambini: quelli che non hanno ancora raggiunto la pubertà (0-18 anni) dovrebbero avere una VES compresa tra 3 e 13 mm/h o anche inferiore a 10 mm/h.
- VES normale negli anziani: le donne sopra i 50 anni (tra i 50 e gli 85 anni) dovrebbero avere una VES inferiore a 30 mm/h. Gli uomini sopra i 50 anni (tra i 50 e gli 85 anni) dovrebbero avere una VES inferiore a 20 mm/h.
Allo stesso tempo, le donne di età superiore agli 85 anni dovrebbero avere una VES inferiore a 42 mm/h e gli uomini di età superiore agli 85 dovrebbero avere un valore inferiore a 30 mm/h.
VES alta: cause
Se il test riporta un risultato non conforme ai parametri di riferimento (velocità di sedimentazione eritrocitaria troppo alta o troppo bassa), non è possibile per il medico, al contrario di ciò che si pensa, dire con esattezza cosa c’è che non va.
Però, allo stesso tempo, può indicare la necessità di indagare ulteriormente con altri esami diagnostici e di laboratorio.
Alcune delle condizioni comunemente associate a un aumento della VES includono:
- Anemia.
- Disturbi dei reni.
- Linfomi.
- Mieloma multiplo.
- Età avanzata.
- Gravidanza.
- Malattie della tiroide.
- Alcuni tipi di artrite.
Malattie autoimmuni
I valori ottenuti dall’analisi della VES, quando superiori a quelli considerati normali, possono essere associati anche a malattie autoimmuni, tra cui:
- Lupus eritematoso sistemico.
- Artrite reumatoide.
- Arterite temporale.
- Polimialgia reumatica.
- Macroglobulinemia primaria.
- Fibrinogeno alto nel sangue o iperfibrinogenemia.
- Vasculite allergica o vasculite necrotizzante.
Infezioni croniche
Alcuni tipi di infezioni croniche che causano valori elevati di VES (superiori al normale) possono essere:
- Infezioni alle ossa o cardiache.
- Febbre reumatica.
- Infezioni della pelle.
- Tubercolosi.
- Infezioni sistemiche.
VES alta: quando preoccuparsi?
Tra i fattori che possono influenzare i valori della VES, l’anemia è quello principale. La VES, infatti, è inversamente proporzionale alla presenza dei globuli rossi, per cui risulta alta proprio in caso di anemia. Anche la forma e il volume delle emazie influenzano la velocità di eritrosedimentazione, dal momento che gli sferociti e i microciti (globuli rossi di dimensioni più piccole della norma) sedimentano più lentamente.
Alti valori di VES si registrano anche nella necrosi tissutale (come nei casi di trauma), durante la gravidanza e in alcune malattie specifiche in cui si producono più anticorpi.
È importante non allarmarsi troppo se i risultati ottenuti dall’analisi sono anormali (troppo alti o troppo bassi).
La soluzione migliore rimane quella di parlarne con il proprio medico, per capire insieme cosa stia causando i sintomi che si stanno vivendo e completare eventualmente il quadro diagnostico con un’anamnesi accurata o ulteriori indagini di specialità.
Se i risultati non rientrano nei normali valori VES inoltre, ciò non significa necessariamente che si ha un problema medico che richiede un trattamento.
Una VES moderata può indicare una gravidanza, mestruazioni o una moderata anemia, non per forza una malattia infiammatoria.
Anche alcuni farmaci e integratori alimentari possono influenzare i risultati dell’analisi della VES. Questi includono: contraccettivi orali, aspirina e farmaci a base di cortisone.
Quindi, non dimentichiamo di informare il medico della terapia (compresi gli integratori) che si sta assumendo in quel momento.
VES bassa: quali possibili cause?
Valori bassi della VES possono essere dovuti a diverse cause, tra cui: la giovane età, aumento del numero dei globuli rossi nel sangue (poliglobulia), freddo o globuli rossi di dimensioni inferiori alla media (come può accadere nella nella microcitosi) e stati di malnutrizione.
Ma può essere anche un indicatore di alcune malattie, sempre da confermare, ricordiamolo, con ulteriori analisi. Tra le possibili malattie ci sono:
- Insufficienza cardiaca congestizia.
- Ipofibrinogenemia (carenza del fattore di coagulazione fibrinogeno e, per questo motivo, la tendenza del paziente a sanguinare aumenta).
- Leucocitosi (aumento anormale dei globuli bianchi, spesso dovuto a disidratazione o infezioni).
- Diminuzione delle proteine plasmatiche.
- Policitemia o “policitemia vera”, una malattia delle cellule del midollo osseo, dovuta all’aumento del numero di eritrociti (globuli rossi), e quindi alla diminuzione del flusso sanguigno.
- Anemia falciforme.
Come si esegue l’esame
La VES è un semplice esame del sangue. Il prelievo viene eseguito normalmente di mattina (tranne in casi di urgenza) dopo aver osservato un periodo di digiuno dalla sera prima.
L’intera procedura non richiede solitamente più di qualche minuto. Un infermiere utilizzerà un ago per raccogliere una quantità di sangue da una vena, solitamente dal braccio.
Inizialmente, la pelle sopra la vena viene disinfettata con dell’alcol, quindi un ago viene inserito e il campione di sangue finisce in una provetta apposita. Dopo che l’infermiere avrà raccolto il campione, l’ago verrà rimosso e il sito della puntura sarà leggermente compresso per fermare l’eventuale piccola emorragia.
Per risultati eccellenti l’avambraccio andrebbe tenuto piegato per qualche minuto dopo il prelievo. L’area in cui è stato raccolto il sangue potrebbe essere sensibile per alcune ore, ma le normali attività possono essere riprese immediatamente.
Dopo che il campione di sangue è stato raccolto, viene inviato al laboratorio, dove viene miscelato con un anticoagulante e quindi analizzato da uno specialista che controlla la quantità di sedimento depositata nella provetta graduata nel lasso di tempo.
VES: un test affidabile?
La VES solitamente si considera un’analisi affidabile per valutare la presenza di infiammazione, tuttavia, come abbiamo detto, non è un test molto preciso, poiché diversi fattori ne possono minare l’accuratezza. Resta però uno strumento di prima linea per successivi approfondimenti diagnostici.
È possibile, infatti, che persone sane presentino una VES alterata, e viceversa. Tra i principali fattori che possono interferire con l’affidabilità del test ci sono:
- Età: la VES può cambiare con l’età, quindi è un aspetto da considerare durante l’interpretazione del risultato.
- Genere: solitamente gli uomini hanno valori più bassi rispetto alle donne.
- Ciclo mestruale e gravidanza: sono due condizioni che influenzano i risultati della VES.
- Peso corporeo: l’obesità può interferire con l’esito dell’analisi.
- Consumo di alcol: l’alcol può causare una riduzione del valore della VES.
- Farmaci: alcuni tipi di farmaci possono influenzare i risultati del test.
Fonti
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