Sommario
L‘incontinenza urinaria è una patologia che colpisce milioni di persone, principalmente donne ma in minor misura anche gli uomini. Si manifesta con l’impossibilità di trattenere l’urina, magari per un improvviso colpo di tosse, per una risata, uno starnuto o il sollevamento di un peso. Insomma, basta un piccolo sforzo per causare una perdita involontaria.
Fino a qualche anno fa l’incontinenza urinaria veniva considerata un disturbo legato all’avanzare dell’età, ma oggi si è visto come possa colpire anche i giovani. Si tratta comunque di una condizione imbarazzante, motivo per cui spesso si tende a ritardare il confronto con il medico.
Vediamo quali sono i tipi di incontinenza e le relative cause.
Incontinenza urinaria: cos’è
L’incontinenza urinaria si definisce come la perdita involontaria di urina. In altre parole, una persona urina anche quando non vuole, poiché il controllo dello sfintere urinario è indebolito o perso completamente.
Incidenza sulla popolazione
Nelle donne, il disturbo di grado da moderato a grave ha una prevalenza che va dal 3% al 17% circa. L’incontinenza grave ha una bassa prevalenza nelle giovani donne, ma aumenta rapidamente tra i 70 e gli 80 anni.
Invece, negli uomini, la prevalenza dell’incontinenza è molto inferiore rispetto alle donne, circa dal 3% all’ 11% in generale, con l’incontinenza da urgenza che rappresenta dal 40% all’80 % di tutti i pazienti maschi.

Le tipologie di incontinenza urinaria
Esistono diversi tipi di incontinenza da:
- sforzo. È la forma più comune, quella che si presenta quando si compiono degli sforzi anche minimi, come ridere o starnutire. Più frequente nelle donne, è comunque una patologia curabile;
- urgenza. Colpisce entrambi i sessi, ma si riscontra più frequentemente nelle persone anziane. È caratterizzata dal forte desiderio di urinare, quasi impossibile da bloccare, seguito da una perdita simultanea di urina;
- ritenzione cronica. Più frequente negli uomini, si verifica quando la vescica è troppo piena o in presenza di un tumore o adenoma alla prostata. Nelle donne invece è causata dal prolasso uterino o vescicale;
- incontinenza funzionale, ovvero perdite di urine causate da un disturbo fisico o cognitivo, come morbo di Alzheimer, demenza senile o immobilità forzata a letto, che impedisce il raggiungimento della toilette o della padella.
Cause dell’incontinenza urinaria da sforzo
Questo tipo di incontinenza è causata da un indebolimento dello sfintere uretrale o della muscolatura del pavimento pelvico.
Ciò avviene soprattutto nei soggetti sopra i 50 anni d’età, in particolare nelle donne nel periodo pre e post menopausa.
È questo il motivo per cui la perdita di urina (da poche gocce a un flusso maggiore) avviene anche per il minimo sforzo.
Inoltre, a contribuire all’insorgenza dell’incontinenza urinaria da sforzo possono contribuire anche:
- infezioni urinarie o vaginali;
- uso di alcuni farmaci;
- malattie nervose o muscolari.
Tra i fattori di rischio nelle donne ci sono anche:
- pluriparità (quasi un terzo delle donne incinte soffrono di incontinenza urinaria)
- menopausa (a causa del rilassamento dei tessuti uterini e del cambiamento delle mucose)
- stitichezza cronica
- obesità
- scarsa attività fisica.
Tra i fattori di rischio per l’uomo il più frequente è legato all’ipertrofia prostatica e alla chirurgia sulla prostata (soprattutto la chirurgia radicale per tumore).
Inoltre, l’eccesso di alcol e caffeina, possono determinare la perdita del controllo della vescica sia nell’uomo che nella donna.
Le cause dell’incontinenza urinaria da urgenza
L’incontinenza da urgenza è legata a una iperattività involontaria del muscolo liscio vescicale (il detrusore), detta anche sindrome da vescica iperattiva, caratterizzata proprio dal bisogno di urinare spesso e con urgenza e, in alcuni casi, dalla perdita involontaria di urina. Perché ciò accada, non è necessario che la vescica sia piena: questo spiacevole inconveniente, infatti, si può verificare anche se la vescica è quasi vuota.
Tra le cause più comuni dell’incontinenza da urgenza ci sono le malattie neurologiche, che possono alterare o interrompere la comunicazione tra il cervello e la vescica. Il principale fattore di rischio è rappresentato dall’età (anche se può colpire persone giovani), ma ci possono essere anche cause ormonali come la menopausa, le infezioni alle vie urinarie, obesità e sovrappeso, precedenti interventi chirurgici o l‘assunzione di alcuni farmaci.
Cause dell’incontinenza da ritenzione cronica urinaria
Esiste poi la forma da rigurgito, che risulta più frequente negli uomini. Avviene quando la vescica non si riesce a svuotare completamente in modo volontario, creando nel tempo urina residua, che può causare ulteriori perdite anche se si è appena fatta pipì.
Talvolta, i sintomi sono simili all’incontinenza da sforzo o da urgenza.
Questo tipo di incontinenza urinaria può verificarsi a causa di un’ostruzione nell’uretra per un tumore o un adenoma della prostata. Tra le altre cause:
- stitichezza
- danni ai nervi
- diabete
- sclerosi multipla
- herpes zoster.

I rimedi e le cure per l’incontinenza
La prima cosa da fare, soprattutto per chi soffre dell’incontinenza urinaria da sforzo, è cercare di rafforzare la muscolatura del pavimento pelvico.
Esistono diversi esercizi per rinforzare il perineo, quell’insieme di muscoli che sono situati tra la vagina e l’ano per la donna e tra il pube e l’ano per l’uomo. Un perineo tonico ti permette di controllare i tuoi flussi urinari e fecali, di sostenere il bambino durante la gravidanza, ma anche di provare più piacere durante i rapporti sessuali.
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Farmaci
In seconda luogo, esistono dei farmaci – dagli ormoni estrogeni, agli antimuscarinici e beta3-agonisti – che bloccano l’iperattività del muscolo detrusore della vescica, fino a molecole che rinforzano l’azione sfinterica e risultano molto efficaci nel curare il disturbo nelle sue diverse forme.
Altre cure farmacologiche includono la tossina botulinica e i glicosaminoglicani. Utile anche la chirurgia tradizionale e mininvasiva, per ripristinare un supporto per la vescica e l’uretra.
Ulteriore accortezza è rappresentata dal cercare di scongiurare più possibile le infezioni del tratto urinario come cistiti ed uretriti, che potrebbero sovrapporsi come concausa ad una patologia sottostante, responsabile principale dell’incontinenza.
Quindi, è fondamentale consultare il proprio medico di famiglia per ricevere una diagnosi corretta del tipo di incontinenza di cui soffri e nel caso in cui lo ritenga, egli saprà indirizzarti dallo specialista più appropriato al tuo tipo di disturbo.
Cambia il tuo stile di vita per combattere e prevenire l’incontinenza
Come sempre, anche per l’incontinenza urinaria, lo stile di vita che segui ha una grandissima influenza. E’ consigliata un’alimentazione sana, possibilmente ricca di fibre per contrastare la stitichezza e una dieta equilibrata, nel caso tu abbia bisogno di perdere qualche chilo.
Cerca di ridurre il caffè e altre bevande contenenti caffeina, che contribuisce all’iperattività vescicale.
Smetti di fumare ed elimina cibi irritanti per la vescica, come quelli speziati e molto salati.
Inoltre, l’attività fisica non deve mai mancare: cerca di praticare regolarmente lo sport, per mantenere tonica la muscolatura addominale.
Poi, oltre agli esercizi di Kegel già suggeriti, cerca di abituare gradualmente la vescica a intervalli sempre più lunghi tra una minzione e l’altra e bevi uno/due litri di acqua al giorno, a temperatura ambiente, distribuendola in piccole dosi nel corso della giornata, in modo da sottoporre la vescica a minor stress.
Articolo rivisto da Diana Catocchia, medico generalista.
Fonte
- Nitti VW. The prevalence of urinary incontinence. Rev Urol. 2001;3 Suppl 1(Suppl 1):S2-6. PMID: 16985992; PMCID: PMC1476070- Pubmed.
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