Sommario
Nella dieta per la gastrite, l’alimentazione ha un ruolo fondamentale nel controllo dei disturbi associati alla gastrite, come il classico bruciore di stomaco, tutte le sintomatologie infatti possono ridursi se, in accordo con lo specialista della nutrizione, si imposta una dieta adeguata.
Conoscere la propria alimentazione e sapere come gestirla nei casi di gastrite, cronica o acuta che sia, è realmente uno degli strumenti più significativi per il miglioramento della sintomatologia.
È infatti proprio un’alimentazione sbilanciata insieme allo stress a rappresentare le maggiori cause della gastrite.
Ma non si tratta solo di “cattivo umore”: la gastrite spesso deriva da abitudini alimentari scorrette, consumo eccessivo di alcol, utilizzo di spezie o condimenti irritanti per la mucosa gastrica. Anche l’abuso di tabacco e di alcuni farmaci possono favorirne l’insorgenza.
Adottare uno stile di vita più sano, con particolare attenzione alla dieta, può essere di grande aiuto per prevenire i disturbi allo stomaco.
Scopri allora cosa mangiare con la gastrite ed esempio di menù.
Che cos’è la gastrite?
La gastrite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco, ossia il rivestimento di questo organo protagonista del nostro processo digestivo.
La mucosa gastrica normalmente resiste all’irritazione, anche perché è in grado di tollerare la potente acidità dei succhi gastrici necessari per la digestione.
Tuttavia, nei casi di uno squilibrio o un eccesso, può dare luogo a un processo infiammatorio e irritarsi. Questa infiammazione può essere cronica, ossia avere un decorso lungo e manifestarsi con una lenta progressione di sintomi, oppure acuta, se si manifesta all’improvviso.
La gastrite può presentarsi con una sintomatologia molto varia: dall’assenza totale di sintomi a fastidi molto accesi come l’intenso bruciore e dolore a livello gastrico.
Non è poi detto che sintomi più importanti si associno a forme di gastrite più severa, il grado dell’infiammazione si deduce dopo l’esame endoscopico. Oltre il bruciore e il dolore altri frequenti sintomi sono:
- Nausea.
- Perdita di appetito.
- Eruttazione.
- Senso di acidità nel cavo orale.
Dieta per la gastrite: come gestirla
L’obiettivo del miglioramento dello stile alimentare è in primo luogo alleggerire il processo digestivo, evitando l’eccessiva pienezza alla fine dei pasti, ai fini di limitare la produzione di acidi gastrici che peggiorano l’infiammazione.
Le indicazioni successive, sommate a una serie di alimenti consigliati o meno per il consumo quotidiano, sono raccomandate come alimentazione giornaliera subito dopo la diagnosi di gastrite.
È un tipo di piano alimentare sostenibile per lunghi periodi, proprio perché fornisce un corretto equilibrio di nutrienti evitando l’aumento dell’infiammazione gastrica con conseguente riaccensione dei fastidiosi sintomi.
Diversamente infatti dalla così detta “Dieta in bianco”, con poche basi scientifiche e poca tolleranza su lunghi periodi, la dieta per la gastrite formulata dal biologo o medico nutrizionista permette il mantenimento di un buono stile di vita in modo continuo nel tempo.
I primi consigli utili riguardano le modalità con cui affrontare i pasti. È importante mangiare lentamente, poiché questo favorisce una corretta masticazione del cibo nel cavo orale, dove inizia il processo digestivo grazie agli enzimi presenti nella saliva. In questo modo si riduce il tempo di permanenza del cibo nello stomaco.
È altrettanto fondamentale consumare pasti moderati e rispettare orari regolari: frazionare l’assunzione di cibo durante la giornata aiuta a evitare pasti troppo abbondanti e poco digeribili, soprattutto la sera.
Inserire poi spuntini sani tra i pasti principali evita lunghe ore di digiuno che stimolano la produzione di acidi gastrici.
Per chi soffre di gastrite, una dieta sana prevede di non eccedere con grassi e proteine, specialmente a cena, poiché questi nutrienti richiedono tempi di digestione più lunghi, a differenza dei carboidrati complessi, che sono più facilmente gestibili e hanno una digestione più rapida.
Le fibre, pur essendo salutari, vanno limitate e distribuite nel corso della giornata, poiché rallentano lo svuotamento gastrico e possono aggravare infiammazione e gonfiore addominale.
Infine, una corretta idratazione è essenziale, ma è consigliabile evitare grandi quantità di liquidi durante il pasto serale, per prevenire episodi di reflusso notturno dovuti alla risalita dei liquidi stessi.
Dieta per gastrite: cosa mangiare e cosa evitare
Alcuni alimenti sono da evitare, come caffè, tè, cioccolato e bevande gassate, perché possono favorire il reflusso. Anche i brodi di carne, gli estratti per brodo, le minestre pronte che li contengono, i formaggi piccanti, gli insaccati e le bevande alcoliche andrebbero esclusi, poiché stimolano la secrezione gastrica o irritano la mucosa.
Le fritture, inoltre, non sono consigliate: aumentano il contenuto di sostanze irritanti come l’acreolina, e rallentano anche la digestione.
Al contrario, è preferibile puntare su piatti semplici e leggeri, conditi con olio extravergine di oliva, che risulta più digeribile.
È bene includere verdure di stagione, variandone il tipo per garantire un buon apporto di vitamine e minerali, oltre a scegliere pane ben cotto, crackers e fette biscottate.
Per quanto riguarda la cottura, le opzioni migliori sono quelle al vapore, alla griglia, al forno, al cartoccio o bollite. Queste tecniche permettono di preparare piatti gustosi e rispettosi dello stomaco.
Cosa mangiare con la gastrite
- Pasta, riso, avena, grano saraceno o cerali, in genere più digeribili. Patate oppure pane, preferibilmente a lievitazione naturale e leggermente tostato. In alternativa fette biscottate o cereali soffiati per la colazione.
- Tra le fonti proteiche pesce magro, carni bianche, uovo cotto in modo leggero, legumi preferibilmente decorticati e in dosi moderate, yogurt e formaggi magri, senza lattosio in caso di intolleranza.
- Verdure di stagione, cotte con le modalità suggerite e moderatamente condite. In fase acuta non utilizzare verdure troppo ricche di fibra (es. carciofo, pomodoro, funghi, peperone, cetriolo) e non abusare dei quantitativi in un unico pasto per non rallentare eccessivamente lo svuotamento gastrico.
- Frutta fresca di stagione, se mangiata a stomaco vuoto, si suggerisce di associarla a qualcosa di secco (frutta secca, fetta biscottata, pane tostato).
Sono da prediligere preparazioni semplici, condite con una dose moderata di olio extravergine di oliva. Preferendo cotture delicate come la cottura al vapore, ai ferri, alla griglia o piastra, al cartoccio o al forno.
Cibi da evitare con la gastrite
- Minestre, brodo di carne e ragù o preparazioni al pomodoro per la pasta.
- Formaggi ad alto tenore di grasso, fermentati o piccanti.
- Carne rossa e insaccati (mortadella, salame, wurstel, pancetta, salsiccia, coppa, cotechino e zampone).
- Cibo conservato sotto sale o sott’olio.
- Salse o cibo speziato, anche piccante.
- Agrumi e succo di pomodoro.
- Bevande gassate e succhi aciduli.
- Caffè e tè, coca cola e bevande troppo calde.
- Cioccolato o cacao.
- Alcolici.
Sono sconsigliate preparazioni elaborate e la frittura, poiché oltre ad avere un alto contenuto di grassi, aumenta il contenuto di acreolina, una sostanza che peggiora l’infiammazione della mucosa.
Dieta per la gastrite: esempio di menù settimanale
Lunedì | Martedì | Mercoledì | Giovedì | Venerdì | Sabato | Domenica | |
Colazione | Porridge di avena con bevanda di mandorla senza zuccheri aggiunti, fragole e scaglie di cocco | Orzo, pane tostato con composta di frutta e granella di pinoli | Pancake di riso con miele e noci | Orzo, pane tostato con velo ricotta e miele | Orzo, muffin fatti in casa con farina di riso e mirtilli | Pane tostato con formaggio fresco senza lattosio, macedonia di frutta | Orzo, fette biscottate con composta di frutta |
Spuntino | Pane tostato con olio extravergine | Yogurt bianco con frutti di bosco | Macedonia con granella di pistacchio | Yogurt bianco con frutta fresca | Pane tostato con olio | Mandorle | Frutta con yogurt bianco |
Pranzo | Filetti di orata al vapore con insalata di fagiolini e patate | Pollo grigliato con zucchine e pane tostato | Frittata di zucchine in forno, insalata verde e pane tostato | Calamaro alla piastra, melanzane grigliate e pane a lievitazione naturale | Pasta con ragù bianco di tacchino e zucca | Uova alla coque, agretti, pane a lievitazione naturale tostato | Spaghetti con le vongole, insalata |
Spuntino | Mandorle con frutta fresca | Crackers | Frutta con 2 fette biscottate | Mandorle pelate e frutta | Frutta con fette biscottate | Yogurt con frutta | Frutta con fette biscottate |
Cena | Riso basmati con spinacino e Philadelphia senza lattosio | Grano saraceno con lenticchie decorticate e carote | Pasta con bietolino e grana | Polenta con ceci decorticati e zucchine | Riso basmati con piselli decorticati e fagiolini | Polpette di quinoa e spinaci, insalata di carote | Pane a lievitazione tostato, stracchino senza lattosio e insalata di finocchi |
Consigli per seguire il menù della dieta per la gastrite
Come curare la gastrite con l’alimentazione? Questo menù ha lo scopo, con 5 pasti, di frazionare le quantità di cibo per non fare pasti troppo abbondanti e non rimanere lunghe ore a digiuno, limitando quindi la produzione di acidi e l’infiammazione gastrica.
È un menù bilanciato di tutti i nutrienti, con piatti completi e sazianti, con gli alimenti consigliati in caso di gastrite.
L’utilizzo dei prodotti senza lattosio rende questa dieta adattabile anche a chi soffre di intolleranza. La presenza di cereali naturalmente privi di glutine come riso, grano saraceno e quinoa, alternati agli altri, rende il tutto più digeribile e limita eventuali situazioni di gonfiore addominale.
Infine le cotture semplici sono chiaramente quelle da preferire e con moderati quantitativi di olio extravergine di oliva.
Dieta per la gastrite: l’importanza dello stile di vita e delle cure
Oltre la dieta, come strumento fondamentale della gestione dei sintomi e miglioramento dell’infiammazione, anche altri aspetti dello stile di vita ricoprono un ruolo centrale nel benessere della persona con gastrite, in particolare:
- Gestione dello stress.
- Attività motoria.
- Terapie.
Lo stress ha un’enorme influenza sull’apparato digerente, il nostro secondo cervello, dove si somatizzano tante emozioni positive o negative della nostra giornata.
Eliminare completamente lo stress è pressoché impossibile, tuttavia già riuscire a gestire momenti di tensione e accumulo è fondamentale per non gravare sul processo digestivo.
Per questo si suggerisce di dedicarsi alla meditazione, respirazione e rilassamento muscolare. Attività come lo yoga e la pratica mindfullness sono utili in questo senso.
L’attività motoria è un valido aiuto nella gestione dello stress per il suo effetto positivo sul tono dell’umore, dato dal rilascio di endorfine. È inoltre fisicamente importante perché il moto dei muscoli intestinali incentiva la peristalsi favorendo la regolarità nell’evacuazione.
Le terapie, naturali o farmacologiche, possono essere infine necessarie, chiaramente in base alla situazione. Lo specialista gastroenterologo infatti può decidere dopo la diagnosi e il livello di gravità dell’infiammazione di prescrivere terapie occasionali o a lungo termine.
Come prevenire la gastrite con la dieta
La prevenzione dell’infiammazione gastrica passa in primo luogo dal modo in cui mangiamo: dedicare il giusto tempo al pasto, masticando con calma, è la prima arma per aiutare l’intero processo digestivo.
Si raccomanda anche, nel pasto, di mantenere una buona postura ed evitare cinturoni o bottoni troppo stretti in vita.
Si consiglia di privilegiare piatti completi senza esagerare nelle dosi, meglio frazionare in più pasti giornalieri. Utilizzare condimenti semplici, soprattutto privilegiando l’olio extravergine di oliva, e le cotture basiche come la piastra, il vapore, il cartoccio. Limitare condimenti impegnativi o prodotti dalla difficile digestione come le carni rosse, nei pasti quotidiani, soprattutto la sera.
La respirazione e il giusto tempo del riposo o relax rappresentano strumenti per un’efficace gestione dello stress.
Fermarsi per una pausa, limitare l’ansia e trovare valide modalità di distrazione ed esternazione delle proprie emozioni è fondamentale. Se lo stato emotivo psicologico è compromesso, tutte le alterazioni dell’apparato gastrointestinale sono purtroppo facilitate.
La limitazione poi del consumo di alcolici e del fumo di sigaretta può essere di aiuto per evitare l’aumento del livello di infiammazione a livello gastrico.
Conclusioni
La dieta per la gastrite deve essere equilibrata e mirata a ridurre l’infiammazione della mucosa gastrica. È essenziale evitare cibi irritanti come caffè, alcolici, bevande gassate, fritture, spezie e alimenti ricchi di grassi.
Preferisci pasti leggeri, condimenti semplici con olio extravergine di oliva e verdure di stagione, variandole per assicurarti un buon apporto di vitamine e minerali. Scegli cotture delicate come vapore, forno o bollitura e fraziona i pasti durante la giornata per favorire una digestione più agevole.
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Fonti
- Healthline.
- Manuale msd.
- Centro Medico San’Agostino.
- Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico.