Sommario
La meditazione è una pratica millenaria per raggiungere il rilassamento con esercizi di consapevolezza e concentrazione.
Offre diversi approcci per migliorare il benessere mentale e fisico. La meditazione guidata, ad esempio, è un ottimo punto di partenza per chi desidera essere accompagnato in questo percorso: una voce rassicurante, spesso associata alla musica rilassante, aiuta a entrare in uno stato di calma profonda.
La meditazione trascendentale, invece, si concentra su un mantra ripetuto internamente, favorendo uno stato di rilassamento totale.
La mindfulness (mix occidentale di pratica buddista e yoga), invece, è un tipo di meditazione che si focalizza sul vivere il presente con consapevolezza, riducendo lo stress.
Praticare la meditazione del mattino è un modo eccellente per iniziare la giornata con energia e chiarezza mentale. Chi cerca poi un approccio più filosofico e profondo può esplorare la meditazione zen, che punta alla piena consapevolezza e all’equilibrio interiore.
Qualunque sia l’approccio scelto, la meditazione resta uno strumento potente per coltivare serenità e centratura nella vita quotidiana.
Meditazione: che cos’è
Dal latino “meditatio” ovvero “riflessione”, la disciplina sottintende “concentrazione” per arrivare alla padronanza della mente e di sé. La meditazione è quindi una pratica che aiuta a focalizzare la propria attenzione per raggiungere uno stato di maggiore consapevolezza e calma.
È un mezzo per allenare la mente e sviluppare la capacità di rimanere presenti e di osservare i pensieri senza lasciarsene travolgere. Le radici di questa pratica risalgono a migliaia di anni fa, e molte tradizioni culturali e religiose ne hanno fatto uno strumento essenziale per la crescita personale e spirituale.
Esistono diverse forme di meditazione, come la mindfulness, che si concentra sul vivere pienamente il momento presente, la meditazione trascendentale, basata sulla ripetizione di un mantra, e la meditazione zen, che mira alla consapevolezza e alla semplicità. Nonostante le differenze tra le tecniche, tutte mirano a promuovere un senso di equilibrio, serenità e chiarezza interiore.
A cosa serve la meditazione?
La meditazione serve a migliorare la qualità della nostra vita, riducendo lo stress e promuovendo un benessere mentale ed emotivo duraturo.
Praticando la meditazione, si può sviluppare una maggiore capacità di concentrazione, di gestione delle emozioni e di affrontare le situazioni difficili con più calma e lucidità.
L’obiettivo principale è coltivare uno stato di equilibrio interiore e consapevolezza, favorendo una relazione più profonda e autentica con sé stessi e con il mondo che ci circonda. Meditare aiuta a ridurre l’ansia, migliorare la salute mentale e fisica, e a vivere con maggiore presenza e gratitudine.
Come meditare
Per iniziare a meditare, è importante scegliere un abbigliamento comodo e trovare un luogo tranquillo, che permetta di concentrarsi senza distrazioni. Il silenzio totale non è un requisito fondamentale: includere i rumori di sottofondo nella propria consapevolezza e prestare attenzione ai suoni occasionali può essere parte integrante della pratica stessa.
Una buona abitudine è decidere in anticipo quanto tempo dedicare alla meditazione. Sebbene gli esperti suggeriscano due sessioni al giorno di circa venti minuti, è perfettamente valido cominciare con una singola seduta di cinque minuti al giorno.
L’importante è essere costanti e gentili con se stessi, aumentando gradualmente il tempo man mano che si acquisisce più familiarità con la pratica.
Possiamo iniziare sedendoci a gambe incrociate su un cuscino, adottando la posizione del loto o una sua variante. La cosa fondamentale è sentirsi comodi e rilassati, mantenendo la colonna vertebrale dritta in modo che possa sostenere il peso del corpo dalla vita in su.
Una volta sistemati, possiamo chiudere gli occhi per favorire la concentrazione. Con il tempo e l’esperienza, sarà possibile meditare anche a occhi aperti, mantenendo uno sguardo morbido e senza focalizzarsi su un punto specifico, ma lasciando la vista spaziare nel vuoto in modo naturale.
La pratica non deve essere effettuata da sdraiati in quanto la posizione potrebbe favorire il sonno, impedendo la meditazione.
La meditazione: esempio di pratica
Ecco una piccola guida alla meditazione in otto passi
- Scegli un luogo tranquillo. Trova uno spazio dove puoi concentrarti senza essere disturbatə, privo di rumori fastidiosi e senza distrazioni come il cellulare.
- Prepara un abbigliamento comodo. Indossa abiti caldi e comodi. Durante la meditazione il corpo può raffreddarsi, quindi uno scialle e calzini pesanti possono aiutarti a restare al caldo e rilassati.
- Trova una posizione comoda. Siediti in una posizione che ti faccia sentire a tuo agio, che sia su una sedia, su un cuscino o nella posizione del loto. L’importante è che il tuo corpo rimanga stabile e rilassato.
- Mantieni la postura dritta. Assicurati che la schiena sia dritta, il mento leggermente inclinato verso il petto e le spalle rilassate. Le mani possono riposare sulle ginocchia o sulle cosce. Respira liberamente.
- Imposta un timer. Inizia con sessioni brevi. Parti con 5 minuti e aumenta gradualmente fino a raggiungere i 10 minuti, man mano che ti senti più a tuo agio. Puoi anche fare delle pause consapevoli e riprendere a meditare, migliorando così la capacità di concentrazione.
- Percepisci il respiro. Concentrati sul respiro come strumento per calmare la mente. Se hai difficoltà, focalizzati su una parte del corpo alla volta, rilassando i muscoli e prendendo consapevolezza delle sensazioni. Alla fine, diffondi la consapevolezza a tutto il corpo.
- Lascia fluire i pensieri. Accogli i pensieri che emergono senza giudicarli e senza aggrappartici. Lasciali andare come nuvole che passano nel cielo o immagina di essere in una stazione e osservare i pensieri come treni che transitano.
- Concludi la meditazione con calma. Torna lentamente al tuo stato di veglia. Fai qualche respiro profondo, allungati e apri gli occhi. Alzati con calma e, se puoi, concediti qualche minuto per gustare un tè guardando fuori dalla finestra. Sarai pronto per affrontare la giornata con rinnovata energia.
Tecniche meditative
Nel corso dei secoli sono stati ideati numerosi metodi per meditare, legati soprattutto a filosofie e religioni diverse. Le pratiche di meditazione più importanti e diffuse sono 5 e si differenziano per alcuni principi e modalità tecniche.
Meditazione guidata
La meditazione guidata è un esercizio di concentrazione e contemplazione, in cui il praticante è accompagnato da una voce che lo guida nel processo, facilitando la visualizzazione di immagini, colori e sensazioni. Questa tecnica, detta anche passiva, può agire anche durante il sonno, lavorando sull’inconscio.
È particolarmente utile per chi è alle prime armi, poiché aiuta a superare la difficoltà di calmare la mente e distaccarsi dai pensieri quotidiani.
Può essere praticata da soli o in gruppo, con una voce dal vivo o registrata, spesso accompagnata da musica o suoni rilassanti. L’importante è trovare un ambiente tranquillo e assumere una posizione comoda per favorire il rilassamento e la concentrazione.
Meditazione zen
La meditazione Zen è una pratica millenaria giapponese che si concentra sul respiro e sulla staticità per vivere il “qui ed ora”. Il praticante non cerca di bloccare i pensieri, ma di osservarli con distacco, separando mente e coscienza per migliorare autocontrollo e consapevolezza.
La postura tipica, nota come “postura del Buddha”, è seduta e in pace con sé stessi, aiutando a ritrovare la propria vera natura, libera da pregiudizi e paure. Contrariamente alle apparenze, la meditazione Zen non svuota la mente ma invita a scavare in profondità per liberarsi da stress e ansie.
Meditazione trascendentale
La meditazione trascendentale, derivata dalla tradizione tantrica buddhista, è una pratica antica che mira a favorire il benessere e la pace interiore.
Diffusa dal Maestro Maharishi a partire dal 1958, la tecnica si sviluppa su principi della cultura vedica e prevede l’uso di mantra e yantra. I mantra sono formule sonore ripetute per alcuni minuti, che producono particolari vibrazioni, inducendo la mente a uno stato di consapevolezza pura e senza pensieri, noto come trascendenza. In questa condizione, il praticante sperimenta un profondo rilassamento mentale e fisico.
Gli yantra, figure geometriche colorate tipiche della tradizione vedica, vengono spesso associati alla meditazione per migliorare la concentrazione e il controllo della mente.
La meditazione trascendentale richiede una pratica impegnativa rispetto ad altre tecniche, poiché combina immaginazione e concentrazione per velocizzare la trasformazione della conoscenza personale.
Questa tecnica si apprende tramite un percorso iniziatico, solitamente sotto la guida di monaci esperti, per garantire un corretto utilizzo e sfruttarne il potenziale senza effetti negativi.
Meditazione e mindfulness
In Occidente, dal 1979, si è molto diffusa la Mindfulness, che unisce la pratica buddista allo yoga. La tecnica è una forma di meditazione rivista, con regole semplificate, per il pubblico che non desidera corsi e ritiri intensivi.
Infatti, gli occidentali, che non hanno voglia di chiudersi in convento o seguire gli insegnamenti dei monaci, spesso preferiscono la Mindfulness.
Le regole sono analoghe a quelle orientali, ma senza implicazioni spirituali, e portano alla capacità di stare nel presente. Se la pratica è ben impostata, si dimostra valida quanto quella orientale, tuttavia richiede approfondimenti per maggiori risultati.
Meditazione buddista
La meditazione buddhista, simile a quella Zen da cui deriva, mira a superare la sofferenza causata dalla falsa concezione del sé.
Buddha insegna a distaccarsi dall’illusione dell'”io” per raggiungere equilibrio emotivo e consapevolezza.
Le principali pratiche sono la Vipassana, che favorisce l’intuizione attraverso la contemplazione dell’impermanenza e l’unione con l’oggetto di meditazione e la Samatha, che si focalizza sulla tranquillità.
La consapevolezza del respiro è essenziale, per osservare le proprie sensazioni senza alterarle.
Meditazione cristiana
La meditazione cristiana è una forma di preghiera mirata a conoscere Cristo, piuttosto che sé stessi. Si basa sulla riflessione su elementi religiosi come brani della Bibbia, il Vangelo o il Rosario, cercando di comprendere le rivelazioni e l’amore di Dio.
Diversamente dalla preghiera recitata, favorisce la contemplazione profonda del testo, consentendo di approfondire la comprensione della rivelazione divina.
Il metodo cristiano si focalizza sull’adorazione e la comunione con Dio, trasformando la meditazione in una pratica di lode. A differenza delle meditazioni orientali, non cerca di svuotare la mente, ma di riempirla con concetti religiosi, migliorando la saggezza e l’altruismo.
La meditazione cristiana mira quindi a rafforzare il legame personale con Dio e a favorire la trasformazione spirituale attraverso la riflessione sulle Scritture.
Benefici della meditazione
La pratica, anche totalmente laica, senza connessioni spirituali, procura molti vantaggi, soprattutto a livello mentale.
Benefici mentali
La meditazione è nota per favorire calma e relax, anche nelle persone più stressate. Questa pratica consente di acquietare la mente, aprendo la strada allo sviluppo di capacità intuitive e alla creatività. Chi medita riesce a vedere i problemi quotidiani sotto una nuova luce, trovando soluzioni innovative.
La meditazione, infatti, amplia la visione del mondo e delle situazioni, contribuendo a una maggiore consapevolezza personale e spirituale. Aiuta a fare scelte più consapevoli e migliora il benessere emotivo. Attraverso una comprensione più profonda dei propri bisogni, il praticante impara a soddisfarli in modo efficace per raggiungere i propri obiettivi.
Secondo la tradizione, la meditazione porta a una presa di coscienza della propria natura spirituale, facilitando il distacco dall’attaccamento eccessivo alle cose materiali.
Serenità
Dal punto di vista pratico, la meditazione è un potente strumento per raggiungere uno stato di serenità e appagamento. Agisce direttamente sui ritmi elettrici del cervello, favorendo il rilassamento.
È spesso consigliata per affrontare disfunzioni psichiche come attacchi di panico e stati di ansia, grazie alla sua capacità di placare la mente. La meditazione aiuta a guardarsi dentro con calma, chiarendo paure e ansie.
Questo processo permette di accogliere emozioni e pensieri senza giudicarli, osservandoli passare come l’acqua di un fiume. In definitiva, la pratica offre un luogo mentale sicuro dove comprendere meglio ciò che accade internamente e sviluppare maggiore consapevolezza emotiva.
Sviluppare la conoscenza di sé e degli altri
Rallentare i ritmi grazie alla meditazione consente di ridurre la sensazione di stress e fretta. Guardarsi dall’esterno, a volte con un pizzico di ironia, favorisce il buonumore e l’autostima. Questa pratica sviluppa un pensiero positivo e assertivo, migliorando l’autostima: chi medita impara a riconoscere il proprio valore senza bisogno di conferme esterne.
Inoltre, esercitando la gratitudine verso ciò che si possiede e si vive, si riscopre la bellezza della natura umana e delle relazioni. La meditazione aiuta a bandire sentimenti come invidia e rabbia, sostituendoli con emozioni positive. Questo ha un impatto positivo sulla qualità della vita, sui rapporti interpersonali e anche sul rendimento lavorativo.
Benefici della meditazione per la salute
Molteplici vantaggi offerti dal meditare sono stati evidenziati anche da studi scientifici. La meditazione è approvata dagli scienziati in base al principio che i fattori mentali ed emotivi influenzano il benessere fisico.
Effetti positivi sul cervello
Innanzitutto la pratica ha un effetto equilibrante sul cervello perché lo sintonizza sulle onde alfa, caratteristiche dello stato di benessere e relax. Infatti, la meditazione riesce a rompere il circolo vizioso dello stress che è il principale nemico delle facoltà mentali, come la memoria.
Inoltre, il surplus di tensione nervosa fa aumentare nel sangue sostanze, tra cui noradrenalina e dopamina, tipiche della condizione di allarme. Soprattutto le sintomatologie su base psicosomatica hanno giovamento con la meditazione regolare.
In generale, la pratica fa bene al cervello anche perché potenzia alcune facoltà intellettive, come la concentrazione.
Meditare allieva il dolore cronico
Ritrovando entusiasmo ed energia psichiche, la forma fisica ne risente per cui il corpo si rivitalizza e l’invecchiamento rallenta. Addirittura alcuni dolori cronici possono essere affievoliti tramite la meditazione, senza gli effetti collaterali degli appositi farmaci.
Alcuni studi hanno documentato l’efficacia delle tecniche meditative. Infatti quando la meditazione viene affiancata alla terapia standard, i pazienti hanno un miglioramento superiore alla norma.
Fa bene al cuore e pressione sanguigna
Meditare può essere salutare per combattere l’ipertensione, Infatti il rilassamento che ne deriva agisce in modo favorevole su metabolismo, frequenza cardiaca e pressione arteriosa.
Vari test in proposito hanno suggerito che la meditazione può rendere il flusso di sangue nel cervello più regolare e forte. Infatti, la tecnica aumenta il rilascio nel circolo ematico di ossido nitrico che rilassa i vasi sanguigni e fa scorrere meglio il sangue.
Anche i valori ematici, come quello dell’emoglobina, potrebbero modificarsi positivamente meditando, soprattutto in caso di malattia infiammatoria.
Meditazione per una mente più forte e concentrata
Alcune ricerche hanno dimostrato il valore aggiunto del metodo in persone con depressione e ansia cronica. L’abbinamento della meditazione a psicoterapia e psicofarmacologia favorisce il recupero nei due terzi dei malati.
La mente umana, inoltre, si distrae facilmente, con l’attenzione che cala dopo 15-20 minuti e si azzera dopo 40-45 minuti (decremento di vigilanza). La meditazione, come dimostrato da alcuni studi, aiuta a contrastare questo fenomeno, allenando la mente a rimanere focalizzata più a lungo.
La meditazione modifica perfino la struttura del cervello, aumentando la materia grigia nelle aree associate all’apprendimento e alla memoria. Diversi studi confermano che meditare migliora la capacità di apprendere e ricordare, rendendo la mente più efficiente per attività come lo studio.
Rafforza il sistema immunitario
Meditare riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, con effetti positivi sul sistema immunitario. Diverse tecniche si sono dimostrate efficaci e hanno mostrato un aumento significativo degli anticorpi nei partecipanti, dimostrando benefici concreti sulla salute.
Conclusioni
La meditazione è una pratica che ci permette di riconnetterci con noi stessi, ridurre lo stress e migliorare il nostro benessere complessivo. Bastano pochi minuti al giorno per ritrovare equilibrio e serenità, lontano dal ritmo frenetico della vita quotidiana.
Numerosi studi dimostrano come meditare possa aiutare a regolare l’umore, aumentare la concentrazione e persino rafforzare il sistema immunitario. Che tu sia alle prime armi o già esperta, dedicare del tempo alla meditazione è un investimento su te stessǐ.
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Con la consulenza di Jacopo Ceccarelli, insegnante di Meditazione e Yoga e co-fondatore della Scuola Samadhi e del metodo Anukalana, a Firenze e di Rosanna Ercole Mellone, divulgatrice della nutrizione e del benessere.
Fonti