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Colorata, profumata, buona e succosa la clementina è la regina delle feste natalizie. Da non confondere però con il mandarino. Le differenze? La clementina è un ibrido tra mandarino e arancia, è più piccola e senza semi. Ma come i suoi “cugini”, le arance e i mandarini, anche la clementina è poco calorica e ricca di nutrienti alleati della nostra salute.
Con le sue sole 37 calorie per 100 g di prodotto è l’ideale nei regimi ipocalorici e per chi è attento alla linea. Ma non basta: 0 colesterolo, pochi zuccheri, sali minerali e vitamine. La fibra poi è per la maggior parte di tipo solubile, che facilita i movimenti intestinali.
Uno spicchio di sole in pieno inverno
Arancione intenso e profumo di agrumi, questa è la clementina, ricca di nutrienti benefici per la nostra salute. Si coltiva soprattutto nel Sud Italia e riempie di colore i mercati d’Italia in inverno, quando fa freddo.
È nostra alleata perché ci consente di fare scorta di vitamine, come la C per rafforzare il sistema immunitario, senza dimenticare i folati e la vitamina A, sotto forma di beta-carotene, un ottimo antiossidante.
Si possono gustare fresche ma anche sotto forma di marmellata, per colazioni piene di energia e benessere. Con la buccia poi è possibile realizzare anche un gustoso liquore, perfetto per le serate invernali.
Clementine e proprietà nutrizionali
Dalla polpa succosa, priva di semi e ricca di vitamine e sali minerali, la clementina è un vero elisir di salute e a un prezzo contenuto. Grazie alla vitamina C (54 mg per 100 g) rafforza il nostro sistema immunitario e favorisce l’assorbimento del ferro.
Il potassio, invece, è utile per l’attività muscolare e per prevenire l’ipertensione o il senso di affaticamento, mentre calcio e fosforo proteggono la salute delle ossa.
Non mancano anche le proprietà antinfiammatorie e la buona digeribilità. È infatti un frutto adatto a tutti, anche ai bambini, anziani o chi è in convalescenza perché non irrita stomaco e intestino.
Poi, il suo contenuto in fibre agevola la regolarità intestinale e previene la stitichezza.
Consumare clementine aiuta anche a ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.
Non ci sono particolari controindicazioni al consumo di clementine. Però, per chi soffre di gastrite, deve moderare il consumo di agrumi e i kiwi, per la loro componente acida.
Scopri il nostro approfondimento sulle clementine.

Non riesci a dormire? Un paio di clementine e a nanna
Le clementine contengono interessanti quantità di bromo che facilita l’assorbimento della melatonina, l’ormone prodotto dalla ghiandola pineale (situata nel cervello) che svolge un ruolo essenziale nella fisiologia del sonno e nella regolazione del ciclo sonno-veglia.
Aiuta anche il rilassamento muscolare e quello mentale grazie al potere calmante sul sistema nervoso che facilita il riposo notturno con una leggera azione sedativa. Insomma, è efficace per chi ha difficoltà a rilassarsi e ad addormentarsi, meglio di una camomilla o di una tisana.
Clementina vs mandarino: le differenze
Secondo la tradizione, le clementine hanno origine alla fine dell’800, quando un certo Padre Clément prova ad incrociare un arancio e un mandarino.
Ciò che le differenzia dal mandarino è l’assenza di semi, una forma più sferica, una buccia più sottile e aderente, una polpa tendente al rosso e un sapore più dolce.
Versatili e protagoniste anche in cucina
Le clementine sono un ottimo ingrediente per tante ricette sia dolci, sia salate. Come le arance, accompagnano con gusto piatti di pesce o carni bianche. Nelle torte poi, spremute e aggiunte all’impasto, conferiscono dolcezza e freschezza.
Ottime con la zucca, per gustosi risotti, vellutate o budini, si possono servire anche ripiene di formaggio fresco e gamberetti o nelle insalate per renderle più appetitose insieme a noci o altra frutta secca.
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