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Home » Salute » Terapie Naturali » Dragoncello: botanica, proprietà, benefici e come utilizzarlo in cucina

Dragoncello: botanica, proprietà, benefici e come utilizzarlo in cucina

Jessica Dovicchi by Jessica Dovicchi
3 Gennaio 2021
in Terapie Naturali
dragoncello: cos'è, bene
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Sommario

  • Dragoncello: che cos’è
  • Caratteristiche botaniche della pianta
  • Valori nutrizionali del dragoncello
  • Proprietà e benefici del dragoncello
  • Dragoncello: controindicazioni
  • Guida all’acquisto
  • Usi alternativi del dragoncello
  • Dragoncello: usi in cucina
  • Dragoncello: cenni storici

Il dragoncello è una pianta erbacea di origini siberiane, che viene coltivata in Occidente come erba aromatica a scopo culinario, ma anche terapeutico. In cucina viene utilizzato principalmente per la preparazione di salse, come condimento per carni e pesce. Ma grazie al suo aroma delicato e versatile, può essere impiegato per la realizzazione di numerose ricette.

L’efficacia terapeutica del dragoncello è dovuta principalmente alla presenza di vitamine, minerali e composti aromatici dall’elevato valore nutrizionale, che gli conferiscono proprietà utili per contrastare patologie respiratorie, disfunzioni del sistema circolatorio e del tratto gastrointestinale.

Infusi, decotti ed olii essenziali preparati a partire dalle foglie di dragoncello sono molto utilizzati in fitoterapia, come diuretici, digestivi, rinforzanti del sistema immunitario e molto altro. Ad ogni modo, è bene non eccedere nel dosaggio data la presenza di Estragolo, una molecola aromatica potenzialmente tossica.

dragoncello: cos'è

Dragoncello: che cos’è

Il dragoncello (conosciuto anche come estragone, o erba dragona), il cui nome scientifico è Artemisia dracunculus (L.), è una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Asteraceae, come finocchio, anice e assenzio. E’ originario dei territori della Siberia (Asia Settentrionale). Invece, in Europa viene coltivato come erba aromatica, per essere utilizzato in cucina ed in fitoterapia.

  • Dominio: Eukaryota
  • Regno: Plantae
  • Phylum: Magnoliophyta
  • Classe: Magnoliopsida
  • Ordine: Asterales
  • Famiglia: Asteraceae
  • Sottofamiglia: Asteroideae
  • Tribù: Anthemideae
  • Sottotribù: Artemisiinae
  • Genere: Artemisia
  • Specie: Artemisia dracunculus L.

Curiosità: origine del nome

Il termine “dragoncello” deriva dal latino dracontium, a sua volta originato dal greco drakon, che significa drago, o serpente.

Il nome di questa pianta rimanda ad un “piccolo drago”, ma il significato va ricercato nella traduzione “serpente”. Alcuni ipotizzano che il termine “dragoncello” sia stato attributo per la forma delle radici, che ricordano un groviglio di serpenti. Mentre altri ritengono che l’origine del nome sia dovuta alla capacità della pianta di curare dai morsi di serpente.

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dragoncello: pianta

Caratteristiche botaniche della pianta

  • Radici: sono rizomi, si propagano facilmente.
  • Fusto: legnoso, eretto, sottile e ramificato, raggiunge un’altezza di 120-150 cm.
  • Fiori: piccoli, di colore giallo paglierino, raccolti in infiorescenze, fioriscono tra luglio e settembre.
  • Frutto: è un achenio di colore scuro, grande 1-2 mm, matura a fine ottobre.
  • Foglie: di colore verde lucido, lanceolate, con margine liscio, lunghezza 2 – 8 cm e sottili 2-10 mm.

Come coltivarlo

Il dragoncello predilige climi temperati ed è consigliabile coltivarlo in zone esposte al sole, al riparo dal vento e dalle intemperie.

Inoltre, per via delle radici particolarmente ramificate, è necessario distanziare ogni pianta di 40-50 cm. Richiede un terreno ben concimato, poco umido e ben drenante. Non necessita di irrigazione abbondante, soprattutto in inverno, quando la pianta entra in riposo vegetativo. Infatti, in questa stagione è consigliabile potarla, o coprirla, per proteggerla dalle gelate. 

Per coltivare il dragoncello è possibile seguire più metodiche.

  • Semina: i periodi migliori per seminare il dragoncello sono l’autunno e la primavera, ma questo metodo presenta un grande svantaggio in termini di resa poiché non tutti i semi sono fertili.
  • Replicazione per rizoma: avendo a disposizione la pianta, è consigliabile replicare la coltura dalla radice (rizoma), che si propaga facilmente nel terreno.
  • Replicazione per talea: un rametto, tagliato e accuratamente sistemato nel terreno, è in grado di rigenerare i tessuti e dare origine a una nuova piantina.
dragoncello: valori nutrizionali

Valori nutrizionali del dragoncello

Le foglie del dragoncello contengono numerose sostanze dal valore nutraceutico, tra cui:

  • alcaloidi
  • flavonoidi
  • cumarine
  • carotene
  • tannini
  • vitamine
  • minerali.

100 grammi di dragoncello apportano 295 cal (1236 kj).

  • Proteine:  22,77 g
  • carboidrati: 50,22 g
  • fibra alimentare: 7,4 g
  • grassi: 7,24 g
  • sodio: 62 mg
  • calcio: 1139 mg
  • fosforo: 313 mg
  • potassio: 3020 mg
  • ferro: 32.3 mg
  • magnesio: 347 mg
  • zinco: 3.9 mg
  • manganese: 7.967 mg
  • tiamina (Vit. B1):  0.251 mg
  • riboflavina (Vit. B2): 1.339 mg
  • niacina (Vit. B3): 8.95 mg
  • piridossina (Vit. B6): 2.41 mg
  • ac. ascorbico (Vit. C): 50 mg.
dragoncello: benefici per la salute

Proprietà e benefici del dragoncello

Le foglie di dragoncello sono ricche di composti nutraceutici dal grande valore nutrizionale, che apportano numerosi benefici per la salute umana. Applicato ad uso esterno è utile per curare le ferite e le ustioni. Mentre, assunto per via orale, come spezia, infuso, o tisana, si rivela un ottimo rimedio naturale, in quanto:

Regola il ciclo mestruale

Il dragoncello normalizza i valori degli ormoni sessuali che influenzano il ciclo mestruale. Inoltre, ha proprietà carminative e antispasmodiche che aiutano ad alleviare i dolori mestruali.

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È utile per l’apparato uro-genitale maschile

Infatti, il suo consumo contrasta:

  • prostatite
  • adenoma prostatico
  • idropsia (ritenzione di liquidi nelle membrane testicolari)
  • impotenza.

Apporta benefici a livello del sistema nervoso

Viene utilizzato per contrastare stati depressivi e mal di testa.

Dragoncello: facilita la digestione

Stimola pancreas e cistifellea a produrre succhi gastrici, riducendo, al contempo, la formazione di calcoli alle vie biliari. Regola il processo peristaltico della muscolatura intestinale. Inoltre, se assunto prima dei pasti, aumenta il senso della fame.

Normalizza la pressione sanguigna

Rinforza le pareti dei vasi e ne migliora l’elasticità, regolando il flusso ematico. Inoltre, può essere utile per ridurre ipertensione ed altre patologie del sistema cardio-vascolare.

Rafforza il sistema immunitario

Grazie alla presenza di vitamine e antiossidanti è un ottimo alleato per rinforzare le difese immunitarie.

Riduce l’indice glicemico

Il dragoncello è in grado di migliorare la sensibilità all’insulina. Quindi, di conseguenza, diminuiscono i livelli di zucchero presenti nel sangue.

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Normalizza le funzioni renali

Stimola la diuresi e riduce l’infiammazione a livello delle vie urinarie.

Il dragoncello ha proprietà analgesiche e antinfiammatorie

Viene utilizzato per alleviare mal di denti e dolori muscolari.

Antibatterico naturale

Si rivela utile contro infiammazioni del cavo orale e per la prevenzione di patologie del tratto gastrointestinale causate da Helicobacter pylori (ulcera e gastrite).

Dragoncello: controindicazioni

Il dragoncello apporta grandi benefici per la salute. Tuttavia, come per la maggior parte delle erbe aromatiche, è bene non eccedere nel consumo, per evitare il verificarsi di effetti avversi.

In particolare, il dragoncello contiene Estragolo, un composto organico presente anche nei semi di finocchio ed in altre erbe aromatiche appartenenti alla famiglia delle Asteraceae. Possiede proprietà citotossiche e carcinogene. Quindi, se assunto a piccole dosi non rappresenta un problema per la salute umana, mentre se assunto in grande quantità, o in condizioni particolari di salute, può avere effetti nocivi.

Inoltre, dovrebbero astenersi dal consumare il dragoncello:

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  • soggetti allergici, con una forte sensibilità verso componenti presenti nelle piante appartenenti alla famiglia delle Asteraceae.
  • Donne in gravidanza, in quanto i principi attivi contenuti nella pianta, in dosi elevate, possono avere effetti abortivi.
  • Coloro che assumono farmaci anticoagulanti, o antiepilettici.

Questi consigli sono puramente indicativi, in caso di patologie croniche, assunzione di farmaci e gravidanza consultare il medico.

dragoncello: guida all'acquisto

Guida all’acquisto

Il dragoncello è reperibile online, in erboristeria, nei supermercati e nei negozi di generi alimentari più riforniti, in forma di:

  • polvere, da utilizzare come spezia in cucina, al costo di 15 – 20 euro/kg (il dispenser da tavolo, contenente 100 g di prodotto, è acquistabile mediamente a 2 euro/pz.)
  • foglie essiccate, per preparare infusi, tisane, o decotti, a 3-5 euro il sacchetto (100 g)
  • olio essenziale, con valore di mercato pari a 10-15 euro a fiala.

Invece, se si desidera allestire una coltivazione di dragoncello, per una produzione home-made, è possibile acquistare piante e semi presso consorzi agricoli.

  • Pianta, al valore commerciale di 3-4 euro/cad.
  • Semi, 1-2 euro a sacchetto, acquistabili anche online.
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Usi alternativi del dragoncello

Liquore al dragoncello

E’ un forte digestivo, che si può facilmente produrre a casa lasciando in infusione:

  • foglie di dragoncello: 35 g
  • alcool etilico:1 l
  • acqua: 1 l
  • zucchero: 300 g, si può aggiungere cannella (13 g) a proprio gusto.

Il periodo migliore per realizzarlo è ad inizio estate, quando le foglie sono belle verdi.

Tisane, infusi e decotti

Sono un ottimo rimedio per depurare l’organismo, favorire la digestione e la diuresi. Inoltre, se assunte prima di coricarsi, migliorano il riposo.

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Olio essenziale

Assunto per via orale (2 o 3 gocce) è indicato contro:

  • mal di pancia
  • disturbi digestivi
  • alterazioni dell’alvo (colite, stitichezza, flatulenza e meteorismo).

Inoltre, applicato esternamente sulla pelle ha azione lenitiva e antidolorifica, allevia l’infiammazione. L’olio essenziale facilita la rigenerazione dei tessuti per la rimarginazione delle ferite e delle bruciature. Invece, per diffusione, è efficace contro:

  • tosse
  • asma
  • rinite allergica (polline, polveri, ecc.)

Crema corpo

Una crema idratante, realizzata a partire dagli olii essenziali di dragoncello, è in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare e conferire alla pelle un effetto tonico e lucente.

dragoncello: usi in cucina

Dragoncello: usi in cucina

Il sapore del dragoncello ricorda quello dell’anice, con un retrogusto amarognolo, spesso associato al mix “menta e finocchio”, ma più delicato. Pertanto può essere facilmente utilizzato in cucina in sostituzione di queste spezie, o in associazione ad altre erbe aromatiche per creare una sinergia di sapori. 

Si sposa bene con le preparazioni di carne, uova e pesce, ma può essere anche utilizzato per condire piatti di pasta ed insalate, o come ingrediente di salse e sughi.

Salse famose col dragoncello

  • Salsa Bernese: è una salsa tipica francese, preparata con burro chiarificato, tuorlo d’uovo, scalogno e dragoncello.
  • Tartare: la preparazione di questa salsa è simile a quella della maionese e prevede l’utilizzo di tuorli, aceto, vino bianco, olio, arricchita con un trito di capperi, cetriolini ed erbe aromatiche (dragoncello o prezzemolo).
  • Salsa toscana al dragoncello: questa ricetta viene preparata unendo dragoncello, prezzemolo, mollica di pane, aceto, olio d’oliva, sale e pepe, ed è spesso utilizzata come accostamento alla carne lessata.
  • Olio o aceto aromatizzati al dragoncello: è sufficiente inserire alcune foglie fresche nella bottiglia per creare un condimento speziato in grado di dare maggior sapore alle pietanze.

Si consiglia di preferire le foglie fresche e di aggiungerle a fine cottura, ove la ricetta lo permette. Infatti, l’esposizione prolungata ad alte temperature, così come l’essiccazione, fanno sì che vengano in parte perse le proprietà aromatiche di questa pianta.

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Ricette con dragoncello

1 – Salsa bernese

salsa bernese con dragoncello

Ingredienti per 10 persone

  • 2 rossi d’uovo
  • 60 ml aceto di mele o bianco
  • 1 scalogno
  • 40 ml acqua fredda
  • 2 cucchiai formaggio fresco
  • foglie di rosmarino q.b.
  • pepe macinato q.b.
  • dragoncello q.b.

Scopri come preparare la salsa bernese.

2 – Insalata di riso con pesto di dragoncello

Insalata di riso con pesto di dragoncello

Calorie totali: 2640 / calorie a persona: 660

Ingredienti per 4 persone

  • 360 g riso parboiled
  • 200 g feta
  • 6 pomodori secchi falde

Per il pesto

  • 80 g dragoncello foglie
  • 1 pane raffermo fetta
  • 2 cucchiai aceto di mele
  • 1 aglio spicchio
  • 4 cucchiai olio extravergine di oliva
  • 1 acqua bicchiere
  • sale q.b.

Scopri come preparare l‘insalata di riso con pesto di dragoncello.

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3 – Salmone al forno con finocchi e dragoncello

salmone al forno con dragoncello

Calorie totali: 2019 / calorie a persona: 504

Ingredienti per 4 persone

  • 900 g filetti di salmone
  • 2 finocchi grandi
  • 2 cipolle tagliate a spicchi
  • 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 2 cucchiai di dragoncello
  • 10 g prezzemolo
  • 1 e 1/2 cucchiaio di scorza di limone grattugiata
  • 1 cucchiaio di capperi sotto sale
  • sale q.b.
  • pepe q.b.

Scopri come preparare il salmone al forno con finocchi e dragoncello.

dragoncello: storia

Dragoncello: cenni storici

Originario dell’Asia, alcune fonti riportano che giunse in Italia in epoca medioevale, grazie alle crociate organizzate da Carlo Magno, il quale lo portò in Toscana e lo fece coltivare nell’Abbazia di Sant’Antimo, nei pressi di Montalcino. Tuttavia, altre fonti testimoniano che le proprietà benefiche di questa pianta erano note in epoca antecedente alla nascita di Cristo.

  • Nell’antica Grecia era conosciuto con il nome di artemisia, in onore della dea Artemide, per la sua capacità di regolarizzare il ciclo mestruale.
  • Plinio il Vecchio, nell’antica Roma, ne esaltava le proprietà terapeutiche, come digestivo ed antidolorifico.
  • Manoscritti di epoca medioevale gli riconoscono proprietà curative e lo ritraggono come rimedio per morsi di bestie selvatiche e di serpenti.

Infine, gli inglesi lo chiamavano l’oro di Mary a causa del colore brillante dei fiori e, durante il periodo coloniale, lo utilizzavano nella prevenzione dallo scorbuto, nelle loro spedizioni navali.

Fonti
  1. Aglarova, A. M., Zilfikarov, I. N. e Severtseva, O. V. 2008. Biological characteristics and useful properties of tarragon (Artemisia dracunculus L.). Pharmaceutical Chemistry Journal, 42(2), 81-86.
  2. Chaleshtori, R. S., Rokni, N., Razavilar, V. e Kopaei, M. R. 2013. The evaluation of the antibacterial and antioxidant activity of Tarragon (Artemisia dracunculus L.) essential oil and its chemical composition. Jundishapur Journal of Microbiology, 6(9).
  3. Da Legnano, L. P. 1996. Il libro completo delle erbe e piante aromatiche. Il loro uso in erboristeria, cucina e profumeria. Edizioni Mediterranee.
  4. Hong, L. e Ying, S. H. 2015. Ethanol extract and isolated constituents from Artemisia dracunculus inhibit esophageal squamous cell carcinoma and induce apoptotic cell death. Drug research, 65(02), 101-106.
  5. Mumivand, H., Babalar, M., Tabrizi, L., Craker, L. E., Shokrpour, M. e Hadian, J. 2017. Antioxidant properties and principal phenolic phytochemicals of Iranian tarragon (Artemisia dracunculus L.) accessions. Horticulture, Environment, and Biotechnology, 58(4), 414-422.
  6. Obolskiy, D., Pischel, I., Feistel, B., Glotov, N. e Heinrich, M. 2011. Artemisia dracunculus L.(tarragon): a critical review of its traditional use, chemical composition, pharmacology, and safety. Journal of agricultural and food chemistry, 59(21), 11367-11384.
  7. Piccaglia, R., Marotti, M., Giovanelli, E., Deans, S. G. e Eaglesham, E. 1993. Antibacterial and antioxidant properties of Mediterranean aromatic plants. Industrial crops and Products, 2(1), 47-50.
  8. Yu, Y., Simmler, C., Kuhn, P., Poulev, A., Raskin, I., Ribnicky, D., Pauli, G. F., et al. 2019. The DESIGNER Approach Helps Decipher the Hypoglycemic Bioactive Principles of Artemisia dracunculus (Russian Tarragon). Journal of Natural Products, 82(12), 3321-3329.

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Jessica Dovicchi

Consulente scientifica nel campo delle scienze della nutrizione, con competenze biologiche. Appassionata di ricerca e nuove scoperte, si occupa di biologia, nutrizione, alimentazione e salute.

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