Sommario
L’alloro è una pianta arbustiva aromatica ed officinale usata sia nell’arte culinaria che a scopi curativi. Le sue proprietà terapeutiche sono dovute alla presenza di oli essenziali contenuti nelle foglie e nelle bacche. Il Laurus Nobilis viene impiegato prevalentemente per trattare disturbi gastrici e sintomi influenzali. Tuttavia, esiste una specie di lauro tossica e potenzialmente letale per l’uomo, che spesso viene confusa con la pianta di alloro.
Alloro: cos’è
E’ un arbusto aromatico, perenne e sempreverde, della famiglia delle Lauraceae. Tale pianta è originaria del continente asiatico, dove cresce spontaneamente. E’ stata successivamente importata nel territorio europeo con una predilezione per le aree bagnate dal Mar Mediterraneo.
Conosciuta sin dall’antichità per le sue proprietà terapeutiche e per gli usi culinari, l’alloro deve la sua denominazione botanica ‘Laurus Nobilis‘ all’etimologia latina.
Laurus significa ‘lodare‘, termine attribuitogli in virtù delle proprietà curative insite nella pianta e con la parola ‘nobilis’ si fa riferimento alla reputazione di cui godeva l’arbusto.
In alcune regioni d’Italia, l’alloro viene chiamato anche lauro. Infatti, questo aspetto desta un po’ di confusione perché tale appellativo viene assegnato anche ad un’altra specie arbustiva: il lauroceraso.
Lauroceraso
Specie arbustiva sempreverde appartenente alla famiglia delle Rosaceae, il cui nome scientifico è Prunus laurocerasus.
Ma a differenza dell’alloro, il lauroceraso possiede foglie dentellate, di colore verde vivace sulla superficie e di dimensioni maggiori rispetto alla lauracea.
Il fogliame e i frutti del Laurocerasus contengono acido cianidrico che può risultare letale se ingerito dall’uomo.
La pianta è tossica?
Il termine lauro fa riferimento a due tipi ben distinti di piante: il Laurus Nobilis che viene impiegato sia in fitoterapia per le sue interessanti virtù terapeutiche che, come erba aromatica, nell’arte culinaria e il Prunus Laurocerasus. Quest’ultima specie arbustiva viene impiegata solo come pianta ornamentale e non è commestibile. Se ingerita, oltre ad essere tossica, è potenzialmente letale.
Quindi, se vuoi raccogliere le foglie per cucinare, devi prestare attenzione a quale tipo di lauro raccogliere.
Come distinguere l’alloro (laurus nobilis) dal lauroceraso (prunus laurocerasus)
Sono due piante differenti appartenenti a due famiglie diverse: l’alloro rientra tra le Lauraceae mentre il lauroceraso fa parte delle Rosacea.
L’elemento che trae in inganno è la conformazione delle foglie che è simile in entrambe le piante.
Ma, se osservi con attenzione, vedi che le foglie del lauroceraso sono di dimensioni maggiori (quasi il doppio) rispetto a quelle dell’alloro. Inoltre, sono dentellate ai margini con una colorazione verde vivace in superficie e verde chiaro nella pagina inferiore. Se stropicciate non rilasciano alcuna profumazione aromatica.
Mentre, le foglie del Laurus Nobilis sono di tipo coriaceo, tinteggiate di verde scuro, lucide in superficie e rilasciano una piacevole fragranza. Il Laurus può raggiungere i 15 metri di altezza a differenza del Prunus che è un piccolo arbusto e non supera i 7 metri.
I fiori dell’alloro sono piccoli, bianchi e posizionati all’ascella della foglia, mentre i fiori del lauroceraso si presentano a forma di stella, tinteggiati di bianco e riuniti a formare una pannocchietta eretta. Mentre i fiori del Prunus rilasciano una delicata fragranza di mandorla.
I frutti di entrambe le piante formano delle drupe nere di piccole dimensioni ma le bacche del lauroceraso, a differenza di quelle dell’alloro, sono ricche di acido cianidrico.
A causa di questa sostanza chimica, presente sia nei frutti che nelle foglie, la pianta del Prunus é considerata tossica per l’essere umano e per gli animali.
Principi attivi dell’alloro
Le foglie senza il picciolo sono le parti della pianta impiegate in fitoterapia. Possono essere raccolte durante tutto l’anno mentre le bacche, prelevate in autunno, prima di essere assunte, sono essiccate in un luogo buio.
Le foglie e i frutti dell’alloro contengono le seguenti componenti chimiche:
- eugenolo
- limonene
- cineolo
- terpineolo
- fellandrene
- pinene
- acido laurico
- flavonoidi
- acido ascorbico
- acido folico
- retinolo
- Vitamine del gruppo B.
Valori nutrizionali dell’alloro
100 grammi di foglie di Laurus Nobilis contengono:
- energia: 307 kcal
- proteine: 7.14 g
- lipidi, totale (grassi): 7.14 g
- carboidrati: 71.43 g
- Fibre, totali: 28.6 g
- zuccheri, totale: 28.57 g
- calcio, CA: 0 mg
- ferro, FE: 0 mg
- sodio, NA: 21 mg
- vitamina C, acido ascorbico totale: 0 mg
- vitamina A, UI: 0 UI
- acidi grassi saturi, totale: 0g
- acidi grassi trans, totale: 0 g
- colesterolo: 0 g.
Alloro: benefici per la salute
Le proprietà dell’alloro derivano, prevalentemente, dalla presenza degli oli essenziali (eugenolo e limonene) contenuti nel fogliame e nelle bacche.
Digestivo naturale
I rimedi erboristici a base di alloro vengono impiegati per:
- migliorare la digestione
- eliminare gas accumulati nell’apparato gastrointestinale,
- contrastare flatulenza e meteorismo
- lenire disturbi gastrici.
Azione diaforetica
Incrementando la sudorazione, l’alloro viene utilizzato per abbassare la temperatura corporea in caso di febbre e per contrastare sintomi influenzali.
Calma la tosse
Calma la tosse e favorisce l’eliminazione del catarro bronchiale.
Antinfiammatorio
I fitopreparati a base di bacche di alloro alleviano i dolori muscolari e i disturbi derivanti dalla sintomatologia reumatica e dall’artrite. Inoltre, risultano utili nel trattamento di ecchimosi, ematomi e traumi e permettono di accelerare i tempi di ripresa della mobilità dell’articolazione in seguito ad una ingessatura.
Bacche di alloro hanno proprietà antiossidanti
L’elevata concentrazione di vitamina C presente nelle bacche riesce a debellare gli effetti nocivi dei radicali liberi. L’acido ascorbico possiede anche proprietà antivirali che rafforzano il sistema immunitario e aiutano nella guarigione delle ferite.
Regolatore del metabolismo
Le vitamine del gruppo B, in particolar modo la riboflavina e la niacina, contenute nei frutti dell’alloro risultano utili nel regolare il metabolismo e nel migliorare il funzionamento del sistema nervoso.
Alloro, rimedio efficace
E’ un rimedio per:
- disturbi digestivi
- flatulenza
- dolori muscolari
- contratture muscolari
- influenza e raffreddore
- bronchite
- nervosismo
- mantenere in salute la vista.
Si possono masticare le foglie di alloro?
L’alloro è una pianta commestibile, ma è sconsigliato assaggiare le sue foglie, in quanto con la masticazione, rilasciano al palato un sapore particolarmente sgradevole e terribilmente amarognolo che può cagionare la comparsa di una sensazione di nausea persistente.
Alloro: guida all’acquisto
Sia per uso medicale che culinario, prediligere sempre le foglie della pianta di alloro proveniente da agricoltura biologica, priva di fertilizzanti chimici.
Inoltre, in erboristeria o negozi online specializzati, si possono trovare foglie e bacche essiccate taglio tisana. In questo caso, verificare che l’erba officinale sia stata conservata correttamente in contenitori a chiusura ermetica e lontano dall’umidità e da fonti di calore.
Polvere di alloro
La polvere di bacche di alloro è un rimedio fitoterapico reperibile in erboristeria o in alternativa si prepara facilmente in casa. Prendi delle bacche che abbiano una consistenza legnosa, un mortaio o un macinino elettrico e frantumatele finemente.
La polvere può essere utilizzata, a piccole dosi, per insaporire piatti a base di carne oppure per preparare una tisana con proprietà analgesiche ed antinfluenzali, versando il quantitativo di mezzo cucchiaino del rimedio in una tazza di acqua bollente.
Per mitigare il sapore forte della bevanda, si consiglia di aggiungere del latte caldo e miele.
Olio di alloro
L’olio di alloro presente in erboristeria o presso rivenditori online è ottenuto con il metodo della pressatura a freddo della polpa dei frutti della pianta. E’ ricco di acido laurico e viene impiegato come olio da massaggio sia per trattare dolori reumatici, articolari e muscolari che affezioni della pelle e dei capelli, quali:
- eczemi
- secchezza
- psoriasi
- eruzioni cutanee
- infezioni fungine.
La consistenza del preparato é molto corposa quindi si consiglia di miscelarlo con altri oli di origine vegetale. Va conservato in luogo fresco e lontano da fonti di calore.
L’olio di bacche di alloro e l’olio extravergine di oliva sono gli ingredienti base del sapone di Aleppo: un rimedio antico utile per l’igiene quotidiana, per rigenerare pelle e capelli e per combattere i batteri e lo sporco.
Come consumare l’alloro
Per beneficiare delle proprietà curative, le foglie di Laurus Nobilis vengono assunte per uso:
- interno sotto forma di infusi e tisane
- esterno e cosmetico mediante la preparazione di infusi da applicare localmente.
I fitopreparati a base di bacche vengono assunti oralmente con una particolare polvere mentre l’uso topico avviene mediante l’applicazione dell’olio di alloro.
Uso interno
Infuso di alloro per disturbi digestivi e stati influenzali
Attendere che l’acqua raggiunga l’ebollizione e aggiungere 5 foglie di alloro. Togliere la pentola dal fuoco e lasciare riposare l’infuso per circa 10 minuti. Filtrare e consumare il rimedio caldo.
Questo preparato riduce disturbi di fermentazione dovuti ad una cattiva digestione, stimola l’appetito, allevia i dolori gastrici e combatte i sintomi influenzali.
Tisana a base di alloro contro l’insonnia
Versare dell’acqua in un pentolino e metterlo sul fuoco. Una volta che l’acqua ha raggiunto l’ebollizione, immergere 4 foglie di alloro essiccate. Spegnere il fuoco e lasciare in infusione per circa 10 minuti. Con un colino, filtrare, addolcire con un cucchiaino di miele e bere la tisana.
Il momento ideale per bere il rimedio è poco prima di coricarsi. Continuare con l’assunzione della tisana fino alla remissione della problematica.
Polvere di alloro: antinfluenzale, antipiretica e antitussiva
Per ottenere questo preparato, bisogna essiccare le bacche di alloro e procedere con la macerazione in 250 ml di olio extravergine d’oliva di 50 grammi di bacche.
Con la polvere di alloro si possono realizzare decotti per favorire la digestione e rinforzare capillari e vene.
Uso esterno
Olio di alloro per dolori muscolari e bronchite
Per preparare l’olio: procurarsi 50 grammi di polvere di bacche, versarle in un barattolo di vetro a chiusura ermetica e ricoprire le particelle officinali con 250 ml di olio extravergine di oliva.
Chiudere il contenitore e lasciarlo riposare per 30 giorni in un luogo caldo. Ricordarsi di scuoterlo quotidianamente. Filtrare il quantitativo necessario per il trattamento, lasciando la parte residua del rimedio nel contenitore, in modo da non alterare i principi attivi presenti nell’olio.
Massaggiare il torace e la schiena con l’olio per alleviare i sintomi della bronchite e della tosse o, in alternativa, per realizzare impacchi da collocare su contusioni e dolori muscolari.
Controindicazioni dell’alloro
Il consumo di rimedi erboristici a base di alloro non presentano particolari effetti collaterali.
Tuttavia, un uso costante può cagionare, in soggetti sensibili ad alcune componenti chimiche presenti nel Laurus, dermatiti da contatto ed eritemi.
Inoltre, è sconsigliata l’assunzione a bambini e donne in stato di gravidanza. Alcuni principi attivi dell’alloro producono effetti abortivi .
In seguito ad un sovradosaggio di fitopreparati a base di alloro si possono manifestare:
- emicrania
- crampi addominali
- sonnolenza
- diarrea.
Alloro: usi in bellezza
Trattamento per prevenire la caduta dei capelli e prevenire l’acne
Questo trattamento ripristina l’equilibrio sebaceo e attiva il microcircolo, migliorando l’ossigenazione e il nutrimento del bulbo pilifero.
In una pentola contenente acqua aggiungere 2 o 3 foglie e lasciare bollire il rimedio per circa 20 minuti. Filtrare con un colino e lasciare raffreddare il composto. Immergere una garza nell’infuso e frizionare la zona del volto ricoperta da acne o il cuoio capelluto.
Ripetere il procedimento con costanza.
Usi alternativi
L’alloro ha proprietà repellenti, grazie alla presenza dell’acido laurico, che sono in grado di tenere lontane zanzare, mosche e parassiti.
Come preparare un insetticida naturale
Munirsi di un contenitore di plastica e versare 80 ml di acqua distillata, 10 ml di alcool e un totale di 15 gocce di oli essenziali di: alloro, maggiorana e menta. Agitare energeticamente il rimedio e nebulizzare nell’abitazione.
Alloro: usi in cucina
L’impiego delle foglie di alloro in cucina risale a tempi remoti, il suo sapore deciso ed aromatico si presta ad impreziosire piatti a base di carne (in particolare selvaggina), pesce e minestre. Spesso viene utilizzato per aromatizzare fagioli, lenticchie, castagne bollite, patate al forno e carciofini.
Il suo gusto vivace intensifica il sapore di gamberi e crostacei.
Tuttavia, il consiglio è di impiegare tale erba aromatica con moderazione nella realizzazione di ricette, in quanto la sua profumazione forte potrebbe sovrastare il gusto di altri alimenti.
Ricette con alloro
1 – Sarde a beccafico
Calorie totali: 1290/ calorie a persona: 323
Ingredienti per 4 persone
- 12 sarde già pulite (700 grammi, circa)
- 2 filetti acciughe sottolio
- 100 g pangrattato o mollica di pane tostata e sbriciolata
- 25 g uvetta
- 25 g pinoli
- 3 cucchiai olio extravergine d’oliva
- 1 arancia il succo
- 1 limone a fettine
- sale q.b.
- alloro q.b.
Scopri come preparare le sarde con beccafico.
2 – Vitello tonnato
Calorie totali: 1840 calorie a persona: 230
Ingredienti per 8 persone
- 800 g vitello
- 1 carota
- 3 coste di sedano
- 1 foglia di allora
- 2 cipolle
- 1 aglio spicchio
- 200 ml vino bianco
- 1,5 lt acqua
- 1 cucchiaio olio extravergine d’oliva
- sale q.b
- pepe q.b.
Per la salsa
- 2 uova
- 100 g tonno sott’olio ben sgocciolato
- 2 filetti di acciuga sott’olio ben sgocciolati
- 5 g capperi sotto sale sciacquati
- salvia q.b
- prezzemolo q.b
- capperi per decorare.
Scopri come preparare il vitello tonnato.
3 – Zuppa di patate con foglie di alloro
Calorie totali: 135
Ingredienti per 1 persona
- 125 g di patate
- mezzo litro di acqua con 2 cucchiaini erbe aromatiche
- maggiorana 1/2 cucchiaino
- timo 1/2 cucchiaino
- cumino macinato 1/2 cucchiaino
- alloro 1/2 foglia
- panna acida 1/2 cucchiaio
- 1 cucchiaio latte d’avena o di riso
- 1/2 cucchiaino pesto o erbe aromatiche fresche
- noce moscata grattugiata
- sale marino integrale q.b.
Scopri come preparare la zuppa di patate.
4 – Peperonata con cipolla e pomodori
Calorie totali: 714 / calorie a persona: 179
Ingredienti per 4 persone
- 1 chilo di peperoni
- 800 g passata di pomodoro
- 1 cipolla
- 2 spicchio d’aglio
- 3 cucchiai olio extravergine d’oliva
- sale q.b.
- pepe q.b.
- alloro q.b.
Scopri come preparare la peperonata.
Alloro: botanica
E’ una pianta arbustiva che può raggiungere i 10 metri in altezza.
Il Laurus dà vita ad una rigogliosa vegetazione con fusti molto ramificati e muniti di una corteccia bruna che gli conferiscono una forma tondeggiante o allungata. Le foglie sono coriacee, ovoidali, tinteggiate di verde scuro lucido e rilasciano una profumazione gradevole e molto aromatica.
Viene classificato come pianta dioica: i fiori maschili e quelli femminili sono presenti in piante diverse della stessa specie. Inoltre, i fiori di piccole dimensioni e di colore giallo chiaro, sono riuniti a forma di ombrello e si presentano all’ascella della foglia. La fioritura avviene in primavera. Invece, le bacche sono delle drupe nere munite di un unico seme e costituiscono i frutti della pianta stessa.
Nelle zone centrali e meridionali della penisola italica, il Laurus Nobilis cresce spontaneamente nelle zone boschive, in prossimità delle coste. Nelle regioni del Nord Italia, l’alloro abbandona lo stato selvatico per cedere alle coltivazioni.
Come coltivare l’alloro
Due specie di lauracee si prestano alla coltivazione nel nostro territorio:
- Laurus nobilis var. Aurea possiede un fogliame dorato ed appuntito e, essendo particolarmente delicato, richiede una maggiore cura soprattutto quando è esposto a sbalzi termici caratterizzati da forte vento gelido e da caldo eccessivo;
- l’altra variante è il Laurus nobilis Angustifolia, specie maggiormente coltivata nel nostro territorio, resistente agli sbalzi termici e munita di un fogliame simile a quello del salice.
Laurus nobilis Angustifolia è un albero robusto che ben tollera le diversità climatiche, preferendo zone costiere e collinari sino agli 800 metri s.l.m.
In caso di gelo, si consiglia di ricoprire l’albero con del telo di plastica, soprattutto durante i primi anni di vita.
L’alloro non richiede un particolare tipo di terreno purché vi sia un buon drenaggio privo di ristagni d’acqua. Tuttavia, le annaffiature devono essere fatte ogni volta che il terreno si inaridisce. Ma, nel periodo invernale, vanno ridotte fino alla sospensione nel caso di un calo termico che scenda al di sotto dei 7 °C.
Nel caso di coltivazione in giardino, conviene posizionare l’arbusto in una zona a mezzombra e al riparo dal vento.
La potatura non è necessaria per la crescita della pianta, ma viene effettuata a scopo ornamentale o per realizzare siepi.
Coltivare l’alloro in vaso
Propagazione per seme
L’autunno è la stagione ideale per procedere alla semina, in quanto, in questo periodo la bacca contenente il seme è giunta alla sua massima maturazione.
Prima di piantare nel terreno il seme, quest’ultimo deve essere scarificato per eliminare lo strato superficiale. Questo procedimento consiste nell’immergere il semente in un contenitore d’acqua bollente e attendere che l’acqua si raffreddi. Una volta tolto dal recipiente, il seme va collocato direttamente nel terreno. Il terriccio ideale deve avere una consistenza soffice che si può realizzare mescolando la torba con della sabbia. Quando le piantine di alloro avranno raggiunto una modesta crescita, bisogna trasferirle in un vaso di dimensioni maggiori o metterle a dimora.
Moltiplicazione per talea
Muniti di cesoia, tagliare con precisione, dalla pianta di alloro, delle talee semi legnose lunghe circa 15 cm. Al fine di garantire una corretta crescita dell’apparato radicale, si consiglia di intingere i rametti in una polvere composta da ormoni radicanti. Mischiare poca sabbia con del terriccio torboso e distribuirlo nei vasi. Inumidire la terra e incorporare, nei recipienti, due o tre talee. Collocare le piantine in un luogo caldo e luminoso.
Alloro: cenni storici
La conoscenza della pianta del Laurus ha origini remote, risalenti all’antica Roma e all’antica Grecia.
La lauracea simboleggiava la pace, la vittoria e la saggezza.
Gli antichi romani impiegavano le foglie di alloro per realizzare ghirlande che impreziosivano il capo di imperatori, illustri poeti e i vincitori dei giochi pitici. I poeti che ricevevano la corona con foglie di alloro venivano soprannominati ‘poeti laureati’ in virtù della stima che la popolazione nutriva per la loro persona.
Tale usanza viene riprodotta al giorno d’oggi in occasione della laurea come simbolo del raggiungimento di un obiettivo importante. Il termine stesso ‘laurea’ discende da Laurus Nobilis perché la pianta di alloro era considerata l’emblema dell’onore e della saggezza
L’alloro, nell’antica Grecia, era la pianta consacrata a varie divinità: da Apollo, il Dio delle arti, ad Asclepio, il Dio della medicina. Inoltre, il primo tempio costruito in onore di Apollo, nella città di Delfi, era realizzato con i rami del Laurus.
I Greci e i Romani erano a conoscenza delle proprietà curative delle foglie di alloro e le impiegavano per realizzare rimedi erboristici in grado di contrastare l’irregolarità del ciclo mestruale e l’emicrania.
Secondo le antiche tradizioni popolari, al fine di ottenere un buon raccolto, venivano legati con un filo rosso tre rami di alloro.
Fonte
- Department of agriculture- USDA.
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