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Emorroidi: cause e sintomi, cosa mangiare, cure e rimedi

Ivana Barberini by Ivana Barberini
14 Giugno 2022
in Patologie
emorroidi: cosa sono, sintomi, cause, cure, rimedi, cure, chirurgia, dieta
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Sommario

  • Le emorroidi: cosa sono?
  • Tipi di emorroidi: esterne ed interne
  • Gradi della malattia emorroidaria
  • Emorroidi: sintomi
  • Cause delle emorroidi: per quale motivo vengono?
  • Diagnosi
  • Emorroidi: cura, terapia e rimedi naturali
  • Trattamenti chirurgici
  • Trattamento delle emorroidi in gravidanza
  • Cosa mangiare con le emorroidi infiammate e cosa evitare?
  • Buone regole comportamentali
  • Conclusioni

Le emorroidi o emorroidi varicose, sono vene gonfie e infiammate nella zona anale e rettale. Queste vene si trovano nella parte inferiore del retto e dell’ano.

Possono svilupparsi a causa di diversi fattori, tra cui pressione e sforzo eccessivi durante l’evacuazione, mancanza di fibre alimentari nella dieta, obesitร , gravidanza e predisposizione genetica.

Le emorroidi interne si formano all’interno del retto, al di sopra della linea anorettale, e di solito non sono visibili all’esterno. Invece quelle esterne si formano sotto la pelle intorno all’apertura anale e sono visibili all’esterno.

I sintomi possono variare da persona a persona e alcuni individui con emorroidi possono non presentare sintomi evidenti. In certe circostanze, tuttavia, possono infiammarsi e gonfiarsi, causando una sindrome chiamata โ€œmalattia emorroidariaโ€.

Il trattamento delle emorroidi varia a seconda della gravitร  e dei sintomi, e puรฒ includere cambiamenti nello stile di vita, farmaci, procedure ambulatoriali o, nei casi piรน gravi, interventi chirurgici.

Le emorroidi: cosa sono?


Sono dei cuscinetti di tessuto morbido e spugnoso molto vascolarizzati, cioรจ ricchi di vasi sanguigni venosi. Si trovano nella zona terminale del retto e dellโ€™ano e sono legate alla parete del canale anale da legamenti fibrosi che le mantengono in sede.

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Contribuiscono, insieme agli sfinteri anali, alla chiusura e alla tenuta del canale anale, creando un sistema dilatabile e comprimibile. Quindi, โ€œaccompagnanoโ€ le feci allโ€™esterno e fanno parte del sistema della continenza fecale.

รˆ lโ€™afflusso e il deflusso del sangue a regolare la chiusura e lโ€™apertura dellโ€™ano, quindi le emorroidi si comportano come delle valvole che impediscono la fuoriuscita involontaria delle feci.

Sono, pertanto, parti anatomiche del tutto normali. Si parla, invece, di malattia emorroidaria o emorroidale quando le emorroidi sono gonfie o infiammate, quando la dilatazione spesso associata a pressione e sforzo eccessivi durante l’evacuazione, puรฒ contribuire al prolasso o quando sono dilatate e diventano piรน vulnerabili alla rottura dei vasi sanguigni.

Invece, le emorroidi in gravidanza sono comuni e sono spesso causate dai cambiamenti ormonali e dalla pressione crescente dell’utero in crescita sulle vene della zona pelvica.

Si distinguono due tipi di emorroidi, in base al plesso da cui hanno origine (se sottomucoso o sottocutaneo): interne ed esterne.

emorroidi interne ed esterne

Tipi di emorroidi: esterne ed interne

Emorroidi interne

Le emorroidi interne si trovano allโ€™interno dellโ€™ano, non sono visibili a occhio nudo e sono solitamente indolori, poichรฉ ricoperte da una mucosa priva di sensibilitร .

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Quando aumentano di volume allโ€™interno dellโ€™ano creano disagio durante il passaggio delle feci, con sanguinamento e prurito.

Durante lโ€™evacuazione, infatti, possono uscire allโ€™esterno (prolassare) per poi rientrare spontaneamente subito dopo la defecazione o con lโ€™aiuto delle dita. Tuttavia, possono essere molto dolorose quando non si riesce a riposizionarle dentro il canale anale.

Sono classificate in base alla loro gravitร  e alla posizione all’interno del retto:

  • Primo grado: sanguinano ma non prolassano (cioรจ non sporgono fuori dall’ano).
  • Secondo grado: prolassano durante la defecazione ma si ritirano spontaneamente.
  • Terzo grado: prolassano durante la defecazione e devono essere riposizionate manualmente all’interno dell’ano.
  • Quarto grado: prolassano e non possono essere riposizionate all’interno. Spesso sono piuttosto dolorose e richiedono un intervento chirurgico.

Emorroidi esterne

Le emorroidi esterne sono, invece, situate piรน in basso e visibili a occhio nudo. Si sviluppano vicino allโ€™ano, fuoriescono facilmente e appaiono come protuberanze gonfie, dure e dolenti, poichรฉ sono rivestite da pelle piuttosto sensibile.

Sono piuttosto dolorose quando sono in tensione e, rispetto alle interne, possono dare complicazioni con la formazione di coaguli nel loro interno (trombosi emorroidaria).

Emorroidi esterne: quanto durano?

Tutto dipende dalla tempestivitร  del trattamento e dalla gravitร  del disturbo. Ma la durata delle emorroidi esterne puรฒ variare anche da persona a persona, in base al trattamento adottato e alla gestione dei sintomi.

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In linea generale, le emorroidi esterne lievi possono presentare sintomi che si risolvono spontaneamente entro pochi giorni, circa 4-7 giorni. In questo periodo si possono verificare episodi di dolore acuto e gonfiore, con un picco di disagio entro le prime 48 ore.

Per alcune persone i sintomi possono durare perfino diverse settimane, soprattutto se non gestiti adeguatamente, modificando la dieta, lโ€™igiene personale e adottando una cura farmacologica appropriata.

Se sono ricorrenti o particolarmente gravi, e dove le misure conservative non bastano, sarร  necessario considerare opzioni di trattamento piรน invasive.

emorroidi: classificazione

Gradi della malattia emorroidaria

Le emorroidi possono essere classificate, in base allo sviluppo della patologia, in:

  • Emorroidi di I grado. Questa tipologia rimane allโ€™interno dellโ€™ano ed รจ visibile soltanto con lโ€™anoscopia. Il dolore รจ il piรน delle volte assente e il soggetto si accorge della loro presenza per il sanguinamento.
  • II grado. Restano allโ€™interno e fuoriescono soltanto al momento della defecazione; rientrano spontaneamente, causando sanguinamento e fastidio.
  • III grado. Prolassano allโ€™esterno in maniera definitiva, tanto da richiedere un intervento manuale per riposizionarsi allโ€™interno del canale anale e generalmente sono dolorose.
  • IV grado. Il prolasso รจ completo: le emorroidi si trovano perennemente allโ€™esterno; non รจ possibile ricondurle allโ€™interno con la semplice manovra manuale.

Al di lร  delle classificazioni, dolori e fastidi possono comparire in qualsiasi stadio della malattia emorroidaria, cosรฌ come il sanguinamento, dipende da soggetto a soggetto.

emorroidi sintomi

Emorroidi: sintomi

Si parla di malattia emorroidaria, come giร  accennato, in presenza di specifici sintomi che riguardano le emorroidi. Tra questi:

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  • Sanguinamento rettale durante la defecazione o alla fine.
  • Prolasso (fuoriuscita delle emorroidi), che puรฒ rientrare piรน o meno facilmente.
  • Irritazione e prurito anale, spesso accompagnato da un senso di ano umido: si puรฒ verificare prurito intorno all’ano a causa dell’irritazione causata dalle emorroidi.
  • Dolore o bruciore.
  • Noduli o grumi: le emorroidi interne possono sporgere attraverso l’ano o fuori da esso durante l’evacuazione, formando piccoli noduli o grumi.

I sintomi delle emorroidi dipendono, tuttavia, anche dalla tipologia:

  • Emorroidi interne: lo sforzo e l’irritazione durante l’evacuazione possono danneggiare la superficie e causare un sanguinamento. Uno sforzo intenso e prolungato puรฒ spingere poi un’emorroide interna verso l’apertura dell’ano. In questo caso, si parla di emorroide sporgente o prolassata, che puรฒ provocare dolore e irritazione.
  • Emorroidi esterne: se si infiammano possono causare prurito o sanguinamento. Una complicanza tipica delle emorroidi esterne รจ la formazione di un coagulo di sangue (trombo) all’interno della vena emorroidaria che ostacola la normale circolazione del sangue. In questo caso si puรฒ verificare un gonfiore nella zona anale e il nodulo diventa doloroso.

Emorroidi sanguinanti

Sono uno degli aspetti piรน problematici della malattia emorroidaria. Il sanguinamento, caratterizzato da tracce di sangue rosso vivo evidenti durante l’evacuazione, sulle feci o sulla carta igienica, segnala una fase acuta dell’infiammazione delle emorroidi.

Chi ne soffre puรฒ avvertire anche bruciore e prurito nella zona anale, che possono variare in intensitร  da lievi a piรน gravi.

Tra le cause principali delle emorroidi sanguinanti cโ€™รจ la stitichezza, che causa una pressione sulle vene emorroidarie, sforzi eccessivi durante l’evacuazione, prolungata permanenza in posizione accovacciata, e che รจ dovuta a un’alimentazione povera di fibre e altri fattori di stress per la zona pelvica come la gravidanza.

Anche se le emorroidi sanguinanti non rappresentano una condizione grave, รจ utile non sottovalutarle. I trattamenti iniziali includono l’applicazione di farmaci topici, cioรจ pomate con azione lenitiva (spesso a base di corticosteroidi) e decongestionante e seguire di una dieta ricca di fibre per facilitare l’evacuazione e la riduzione dello sforzo durante la defecazione. Tutte strategie per ridurre l’irritazione e facilitare la guarigione.

Tuttavia, nei casi in cui i sintomi persistono o peggiorano, diventa necessaria una valutazione medica approfondita per considerare trattamenti piรน invasivi, come le procedure chirurgiche, che possono offrire una soluzione definitiva al problema.

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Dolore

Il dolore non รจ un sintomo caratteristico della malattia emorroidaria ma la sua principale complicanza, soprattutto nello stadio piรน avanzato, che รจ la trombosi emorroidaria, con forte infiammazione delle emorroidi e formazione di un ematoma o di un edema nei pressi dellโ€™ano.

Anche lo strozzamento delle emorroidi prolassate, causato dalla contrazione dello sfintere anale, puรฒ provocare un dolore, anche piuttosto acuto.

Prurito

รˆ dato dallโ€™irritazione della cute nella zona anale. Il prolasso emorroidario poi si puรฒ associare a piccole perdite di muco e di feci durante il passaggio di aria, che rende lโ€™ano umido e che puรฒ favorire la comparsa di dermatite della cute perianale.

quali sono le cause delle emorroidi

Cause delle emorroidi: per quale motivo vengono?

Le cause delle emorroidi, o meglio della malattia emorroidaria, sono diverse e possono essere di natura sia fisica, sia psicologica. Come l’obesitร  e una stitichezza prolungata nel tempo, ad esempio, che comportano un aumento della pressione sui cuscinetti emorroidali.

Oppure unโ€™alimentazione scorretta, con un consumo eccessivo di spezie, cioccolato, cibi troppo piccanti, bevande alcoliche e alimenti troppo elaborati che rallentano la digestione.

รˆ un disturbo poi che riguarda molto da vicino le donne in gravidanza, anche se spesso le emorroidi regrediscono spontaneamente dopo il parto. In casi piรน rari, invece, le emorroidi possono associarsi a malattie cardiache o rappresentare un segno di tumore del colon retto.

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Quindi, le emorroidi si sviluppano con maggiore frequenza a causa di:

  • Eccessive spinte per evacuare le feci.
  • Lunga permanenza sul water.
  • Feci molto dure o irritanti, come nel caso della diarrea o della stitichezza.
  • Gravidanza.
  • Obesitร .
  • Cattiva alimentazione.
  • Invecchiamento.
  • Fattori ereditari.
  • Stress o depressione.
  • Scarsa attivitร  fisica e una vita troppo sedentaria.
emorroidi: diagnosi

Diagnosi

La diagnosi della malattia emorroidaria si ottiene attraverso unโ€™accurata visita proctologica, che prevede lโ€™ispezione anale, lโ€™esplorazione rettale e lโ€™esecuzione di esami strumentali.

  • Ispezione visiva: consente di diagnosticare emorroidi prolassate, ragadi, fistole o segni di infezione.
  • Esplorazione digitale: valuta il tono dello sfintere anale ed รจ in grado di verificare la presenza di eventuali masse o indurimenti anomali.
  • Esame del canale anale attraverso lโ€™anoscopia, oppure del retto e del sigma attraverso la rettosigmoidoscopia.

Dal momento che la patologia emorroidaria dipende da una serie di fattori diversi, รจ molto importante il rapporto con il medico specialista, il proctologo, che deve essere messo al corrente di tutti gli aspetti della vita del soggetto che ne soffre.

Emorroidi: cura, terapia e rimedi naturali

Il trattamento e la cura delle emorroidi si avvalgono di diversi approcci terapeutici. รˆ il medico a valutare la strategia migliore, anche in base al livello di gravitร  del disturbo.

Terapia farmacologica

Si basa sullโ€™utilizzo di supposte, clismi e pomate a base di cortisonici e anestetici locali che riducono e alleviano la sintomatologia.

Contengono diversi principi attivi e spesso anche una parte di anestetico, per alleviare appunto il dolore. Per fare qualche esempio, in commercio si possono trovare:

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  • Anestetici locali, che riducono lโ€™eccitabilitร  delle membrane cellulari e diminuiscono la percezione del dolore. Fra questi, quelli a base di benzocaina (Proctosedyl, Proctosoll), chetocaina (Proctolyn), tetracaina (Ruscoroid) e lidocaina (Doxiproct).
  • Antinfiammatori di tipo steroideo, che aiutano a ridurre lโ€™infiammazione. Ad esempio, il fluocinolone (Proctolyn), lโ€™idrocortisone acetato (Proctosedyl e Proctosoll) e il desametasone (Doxiproct).
  • Pomate a base di principi naturali come gli estratti di amamelide, ippocastano, rusco, malva, calendula e achillea.
  • Pomate con estratti di cellule di Saccharomyces cerevisiae, la piรน famosa รจ la Preparazione H che favorisce e accelera la risoluzione della malattia emorroidaria.

Solitamente, le pomate per emorroidi non presentano particolari controindicazioni, ma รจ sempre necessario consultare prima il proprio medico.

Farmaci e integratori ad azione orale

Per quanto riguarda i famaci, nei casi piรน acuti il medico potrebbe anche prescrivere un antinfiammatorio per via orale (tipo Oki), per ridurre lโ€™infiammazione. Anche in questo caso, si tratta di un rimedio assolutamente momentaneo.

Rimedi che invece hanno effetti benefici anche sul lungo periodo sono gli integratori, che aiutano la circolazione e migliorano lโ€™insufficienza venosa, tipo Venoruton e Daflon.

Di solito contengono principi attivi appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, molto usati per le loro proprietร  antiossidanti e vasoprotettive. Un trattamento con questo tipo di integratori consente di migliorare, in generale, la circolazione sanguigna di tutto il corpo, ma alcuni agiscono direttamente sul plesso emorroidario.

Trattamento ambulatoriale

Si ricorre a questo trattamento nei casi non troppo gravi, cioรจ per le emorroidi di I e II grado. Le principali tecniche sono la legatura elastica, lโ€™iniezione di farmaci sclerosanti, la crioterapia e la fotocoagulazione.

Sono trattamenti indolori, ma molto dipende dalla sensibilitร  individuale:

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  • Legatura elastica: si evidenzia il nodulo emorroidario con un anoscopio, si applica un piccolo elastico alla base che strozza la radice e blocca lโ€™afflusso di sangue. In questo modo lโ€™emorroide, una volta cicatrizzata, cade senza provocare dolore. Potrebbero, tuttavia, essere necessari piรน trattamenti.
  • Iniezioni sclerosanti: prevedono lโ€™iniezione nelle emorroidi di un agente sclerosante, come il fenolo, che chiude i vasi sanguigni dellโ€™emorroide per farla restringere. Il tasso di successo, a quattro anni dal trattamento, รจ di circa il 70%. Non sono dolorose ma possono non essere del tutto risolutive.
  • Fotocoagulazione delle emorroidi (a luce infrarossa o laser): รจ una tecnica di coagulazione delle emorroidi che usa il calore, la luce infrarossa o il laser. รˆ un procedimento che presenta pochi effetti indesiderati e non causa grossi disturbi, ma รจ meno efficace rispetto alla legatura. Le emorroidi, infatti, potrebbero ritornare (recidiva).
  • Crioterapia selettiva. Un metodo che mette insieme la legatura elastica con la crioterapia, usando specifiche sonde con protossido dโ€™azoto (-90ยฐ C) o azoto liquido (-190ยฐ C). In questo caso, la percentuale di successo varia da soggetto a soggetto.
emorroidi: trattamenti chirurgici

Trattamenti chirurgici

Esiste un intervento chirurgico vero e proprio che comporta lโ€™eliminazione dellโ€™emorroide. รˆ riservato di solito alle emorroidi di III e IV grado.

Emorroidectomia

Si tratta dellโ€™asportazione chirurgica delle emorroidi, rimovendo il tessuto che causa il sanguinamento attraverso varie tecniche. รˆ un intervento che richiede in genere un breve ricovero (in regime ambulatoriale o day-surgery) e lโ€™anestesia (locale e sedazione, spinale o generale).

รˆ un trattamento efficace per la cura delle emorroidi piรน gravi o recidivanti, ma non รจ indolore e richiede 2-4 settimane di convalescenza.

Prolassectomia o emorroidopessi con suturatrice meccanica

Si usa soprattutto nelle emorroidi di III grado. In questo caso, non si rimuove il tessuto emorroidario, ma il tessuto di sostegno lasso, allentato e anormalmente espanso, cioรจ quella parte che ha permesso alle emorroidi di prolassare verso il basso.

Una volta conclusa lโ€™asportazione, i cuscinetti emorroidari e il tessuto rimanente sono tirati indietro fino alla loro corretta posizione allโ€™interno del canale anale.

Lโ€™intervento non รจ generalmente troppo doloroso (anche se dipende dalla sensibilitร  individuale) ed รจ associato a una guarigione piรน rapida rispetto alla completa rimozione delle emorroidi. Purtroppo perรฒ la possibilitร  di recidiva รจ maggiore rispetto ad altre tecniche.

Legatura delle arterie emorroidali

รˆ un trattamento chirurgico adottato per ridurre l’apporto di sangue alle emorroidi. Si esegue, di solito, in anestesia generale, attraverso una sonda a ultrasuoni introdotta nell’ano. La sonda, attraverso onde sonore ad alta frequenza, consente al chirurgo di individuare i vasi sanguigni che irrorano lโ€™emorroide.

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Ogni vaso sanguigno รจ chiuso per bloccare il flusso del sangue all’emorroide che, quindi, si โ€œseccaโ€ nel giro di pochi giorni. Consente un recupero piรน veloce rispetto ad altre tecniche.

Metodo THD

La THD (Dearterializzazione Emorroidaria Doppler Guidata – Transanal Haemorrhoidal Dearterialization) รจ una tecnica chirurgica che utilizza un apposito proctoscopio e una sonda Doppler per localizzazione i rami terminali dellโ€™arteria rettale superiore e la loro successiva legatura con punti di sutura che sono completamente riassorbiti in qualche settimana.

In caso di prolasso dellโ€™emorroide, alla legatura dei rami dellโ€™arteria rettale superiore si associa il riposizionamento della mucosa nella sua sede naturale. Per capire se questo metodo รจ migliore delle altre tecniche, sono necessari perรฒ altri studi.

Rimedi naturali per emorroidi

Nel trattamento delle emorroidi, soprattutto quando si tratta di casi lievi, i rimedi naturali rappresentano un’opzione valida e spesso efficace. In piรน evitano di ricorrere ai farmaci, almeno in prima battuta.

I medicinali disponibili sul mercato per le emorroidi, sebbene non garantiscano una soluzione definitiva al problema, sicuramente offrono un significativo sollievo dai sintomi, spesso molto disagevoli.

Anche un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano sono fondamentali per prevenire le emorroidi. Tuttavia, sempre per i casi non severi, รจ possibile avvalersi di una serie di rimedi naturali sotto forma di tisane, creme e oli essenziali che offrono benefici su piรน fronti.

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Tra questi lo psillio, lโ€™aloe vera, lโ€™ippocastano o la malva.
In particolare sono molto utili per regolare il transito intestinale e facilitare l’espulsione delle feci, contribuendo cosรฌ a ridurre lo sforzo durante la defecazione, uno dei principali fattori scatenanti delle emorroidi.

Inoltre, esistono varie creme di origine vegetale che forniscono un’azione localizzata, funzionando sia da antinfiammatori che da analgesici, per un immediato sollievo dal dolore e dall’infiammazione.

Il prurito, invece, si puรฒ alleviare con unโ€™accurata igiene locale dopo lโ€™evacuazione, usando acqua tiepida e saponi a pH neutro. Sono rimedi, tuttavia, applicabili nei casi lievi.

emorroidi in gravidanza

Trattamento delle emorroidi in gravidanza

La cura cambia ovviamente in base allโ€™entitร  del disturbo. Emorroidi fastidiose ma non troppo dolorose si possono trattare cambiando alcune abitudini comportamentali per ridurre lโ€™infiammazione e ridare elasticitร  alle pareti venose.

Le principali buone abitudini sono:

  • Aumentare lโ€™attivitร  fisica e il movimento, per stimolare la motilitร  intestinale e favorire il ritorno del sangue venoso al cuore. Passeggiare รจ lโ€™ideale, evitando gli sforzi.
  • Inserire piรน fibre e liquidi nella dieta, per feci piรน morbide che consentono di evitare lo sforzo con la defecazione.
  • Curare lโ€™igiene anale per accelerare la guarigione e allontanare il rischio di infezione.
  • Evitare i lavaggi con acqua fredda, poichรฉ il conseguente spasmo della muscolatura anale potrebbe causare lo strozzamento delle emorroidi.
  • Usare pomate decongestionanti per curare le emorroidi allo stadio iniziale e alleviarne i sintomi. Meglio non usare i farmaci cortisonici.
  • Assumere integratori in grado di rinforzare le pareti dei vasi e ridurre lโ€™infiammazione (come ippocastano, altea, malva, frutti di bosco, mirtillo, ecc.), ma sempre dietro parere del medico.
emorroidi: dieta e alimenti consigliati

Cosa mangiare con le emorroidi infiammate e cosa evitare?

Una dieta adeguata puรฒ svolgere un ruolo importante nel gestire le emorroidi.

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Una regolare attivitร  intestinale che eviti la stitichezza, una delle principali cause scatenanti della malattia emorroidaria, puรฒ fare la differenza.

รˆ dunque importante preferire una dieta equilibrata, ricca di alimenti che favoriscano la motilitร  intestinale. La prima regola generale, che vale sempre, รจ evitare le abbuffate o i pasti troppo abbondanti che mettono a dura prova stomaco e intestino.

Per quanto riguarda, invece, gli alimenti da evitare o da privilegiare per prevenire le emorroidi, รจ bene rivolgersi al proprio medico o a un nutrizionista. Uno specialista, infatti, potrร  valutare lo stile di vita, i livelli di stress cui si รจ sottoposti, le peculiaritร  fisiche e le abitudini e lo stato di salute generale per individuare il regime alimentare piรน adeguato.

In linea generale sono da preferire alimenti come frutta e verdura fresca, cereali integrali, pesce, carni bianche, e olio EVO. 

Emorroidi: alimenti consigliati

  • Verdura cruda o cotta. Una porzione a ogni pasto di quella a foglia verde (broccoli, cavolfiori, spinaci, bieta, ecc.) ma anche zucchine e carciofi.
  • Frutta. Preferire i kiwi (soprattutto il mattino a digiuno per il loro effetto lassativo), pere, melone, albicocche e prugne per regolarizzare lโ€™intestino, ma anche mirtilli e frutti rossi per il contenuto di antocianine che aiutano a rafforzare le vene.
  • Cereali (pane, pasta, riso, ecc.), anche integrali.
  • Legumi, meglio se passati poichรฉ piรน digeribili.
  • Pesce (cotto al vapore o al forno).
  • Olio EVO.
  • Yogurt, anche con probiotici che aiutano la funzionalitร  intestinale.

Scopri il nostro approfondimento sulla dieta per emorroidi.

emorroidi: posizione corretta per andare in bagno

Buone regole comportamentali

  • Fare attivitร  fisica, anche per tonificare i muscoli addominali e del pavimento pelvico e combattere la stitichezza. Alcuni sport, invece, come il ciclismo, il motociclismo, lโ€™equitazione e il sollevamento pesi possono essere controindicati in caso di patologia emorroidaria.
  • Bere almeno 1,5-2 litri di liquidi (acqua e tisane) al giorno e seguire una sana alimentazione, varia e ricca di fibre.
  • Non passare troppo tempo sul water e assumere una posizione corretta: le gambe devono essere piรน vicino al petto, rispetto alla posizione โ€œconsuetaโ€, in modo da ridurre lโ€™angolo che si forma tra addome e cosce. Se necessario, poggiare i piedi su uno sgabello.
  • Mantenere il peso corporeo nella norma ed evitare gli eccessi alimentari. Lโ€™obesitร , infatti, puรฒ favorire la comparsa di emorroidi poichรฉ il tessuto adiposo in eccesso puรฒ aumentare la pressione sui vasi sanguigni, in particolare sul plesso emorroidale.
  • Evitare gli sforzi eccessivi e lo stress. Lo stress, infatti, influisce direttamente sulla capacitร  di contrazione dellโ€™ano e dello sfintere, aumentandola eccessivamente. Per questo motivo, anche se non รจ facile, sarebbe bene eliminare le fonti di stress e preoccupazione, per quanto possibile.

Conclusioni

Le emorroidi sono un problema comune, spesso imbarazzante, ma trattabile.

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La cura dipende dalla gravitร  dei sintomi e dalla tipologia delle emorroidi (interne o esterne). Ci sono alcuni rimedi e suggerimenti generali che potrebbero aiutare a alleviare i sintomi delle emorroidi, come trattamenti locali o farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).

In caso di sintomi persistenti, รจ importante consultare un medico.

Nei casi piรน gravi si prendono in considerazione trattamenti piรน invasivi, come la rimozione chirurgica o altri interventi minimamente invasivi.

Cambiamenti nello stile di vita e una dieta equilibrata e ricca di fibre alimentari possono aiutare a prevenire le emorroidi. Frutta, verdura, legumi e cereali integrali sono ottime fonti di fibre.

Fonti
  • Annibali R., Trattamento chirurgico, Rivista della Societร  Italiana di Medicina Generale.
  • Infantino A., Arcanร  F., Societร  Italiana di Chirurgia Colo-Rettale (SICCR), Emorroidi in gravidanza.
  • Istituto Superiore di Sanitร .
  • Azienda ULSS 9 Scaligera, Regione Veneto, La patologia emorroidaria.
  • Mayo Clinic, Hemorrhoids.
  • Iorio L., Dieta per emorroidi e sindrome emorroidaria.

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Approfondisci ulteriormente questo argomento

  • Dieta per emorroidi: cosa mangiare, cosa non mangiare, esempio di menรน
  • Emorroidi esterne: cosa sono, sintomi, diagnosi, cura e complicanze
  • Emorroidi interne: cosa sono, sintomi, cura e rimedi
  • Emorroidi in gravidanza: cause, rimedi, come curarle e cosa fare
  • Rimedi per emorroidi: pomate e rimedi naturali e cosa mangiare
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Ivana Barberini

Ivana Barberini

Giornalista in ambito medico-scientifico, scrivo di salute, nutrizione e sanitร  per diverse testate giornalistiche e magazine on line. Sono laureata in Lettere ma ho un diploma di Dietista, un Master in Etnopsichiatria e diversi corsi di formazione sulla scrittura SEO e online. Per Melarossa scrivo di salute e alimentazione in modo semplice e fruibile, per unโ€™informazione chiara, ma sempre scientificamente corretta. Nel 2024 ho vinto il Premio Omnibus Salute Donna per la divulgazione scientifica.

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