L’ippocastano è una pianta arborea riconoscibile dalla caratteristica chioma maestosa ed elegante di colore verde brillante che si tinteggia di un variopinto giallo-aranciato nel periodo autunnale. Originario del Caucaso, lo troviamo spesso a scopo ornamentale per abbellire viali e parchi pubblici dell’Italia centro settentrionale. Viene popolarmente soprannominato castagno d’India per le sue origini orientali o castagna matta per via della tossicità dei semi del suo frutto.
Dalla corteccia e dai semi vengono estratti principi attivi con proprietà interessanti per la salute dell’organismo.
In commercio troviamo fitopreparati a base di ippocastano volti a trattare problemi emorroidali, insufficienza del microcircolo, vene varicose, edemi, difficoltà di coagulazione del sangue, gonfiore e pesantezza alle gambe e ritenzione idrica. Invece, ad uso cosmetico, svolge un’efficace azione contro la caduta dei capelli.
I preparati a base di tale arbusto vengono assunti prevalentemente sotto forma di tintura madre, capsule contenenti estratto secco, macerato glicerico e rimedi omeopatici.
Dal frutto dell’ippocastano, nel periodo autunnale, fuoriescono i semi dell’albero, chiamati castagne matte, che hanno una consistenza simile ad una castagna, ma a differenza di quest’ultima non sono commestibili.
Ippocastano: cos’è
Il nome scientifico dell’Ippocastano é Aesculus Hippocastanum e consiste in una pianta arborea dalla folta chioma appartenente alla famiglia delle Sapindaceae. La pianta é molto resistente alle oscillazioni climatiche. Infatti, non teme il freddo, il vento, la nebbia nè tantomeno la siccità.
Il castagno d’India veniva coltivato come pianta ornamentale nel Caucaso, nella penisola balcanica e nell’Asia occidentale e successivamente introdotto in Italia in epoca romana a scopi decorativi e fitoterapici.
Il termine Ippocastano deriva dal connubio delle parole IPPOS e KASTANON che tradotto significa ‘castagno dei cavalli‘ in quanto nell’antichità i frutti della pianta venivano impiegati ad uso veterinario come curativi di determinate patologie equine.
L’Aesculus comprende ben 25 differenti specie tra cui la più conosciuta è l’Aesculus Carnea che presenta una meravigliosa fioritura rosso rosea.

Come distinguere le castagne commestibili dalle castagne matte
- L’ippocastano si trova in pianura o in altura, a differenza del castagno che giace ad una altitudine che va dai 300 ai 1200 metri;
- le castagne sono i frutti dell’albero del Castagno mentre le castagne matte sono i semi dell’Ippocastano;
- le capsule che contengono l’ippocastano presentano meno aculei rispetto a quelle che contengono la castagna commestibile, e queste ultime, contenute all’interno del riccio, non sono mai sole.
- I frutti del Castagno sono più piccoli, non molto arrotondati e con ciuffo apicale, metre le castagne d’India sono di dimensioni più grandi e più tonde.

Le proprietà dell’ippocastano
Le principali componenti sono:
- escina
- saponine
- saponosidi triterpenici
- glucosidi cumarinici
- esculina
- procianidine
- tannini
- flavonoidi
- amidi
- allantoina
- grassi naturali.
Escina
Ma l’elemento più importante è l’escina. E’ un principio chimico derivante da una miscela eterogenea di saponine di origine vegetale. L’utilizzo dell’escina a scopo fitoterapico avviene in seguito ad un delicato processo di trasformazione per purificarla da residui tossici per l’organismo.
Tale componente presenta interessanti proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, vasocostrittrici e antiedegemiche utili per trattare:
- emorroidi
- edemi
- contusioni
- ematomi
- fragilità capillare
- vene varicose
- gonfiori e senso di pesantezza agli arti inferiori
- disturbi della coagulazione.

Proprietà terapeutiche dell’ippocastano
Antinfiammatorio naturale
Azione di drenaggio del sovraccarico dei liquidi presenti tra una cellula e un’altra che crea un processo infiammatorio e dannoso per tessuti e cellule, dovuto ad un accumulo di scorie. L’ippocastano, grazie alle sue proprietà, elimina i materiali di scarto che giacciono nei tessuti, compiendo un’azione di svelenimento.
Ben nota è l’efficacia dell’Aesculus nella cura delle emorroidi.
Tale potenzialità é dovuta all’azione dell’escina che agisce su più fronti per debellare la patologia vascolare del canale anale. Grazie alle sue proprietà lenitive, decongestionanti e vaso protettrici, il castagno d’India è in grado di combattere gli enzimi elastasi e ialuronidasi, che sono i diretti responsabili della fragilità dei vasi sanguigni, ripristinando la loro naturale resistenza.
Azione flebotonica
I preparati fitoterapici a base di ippocastano sono utili per prevenire disturbi che interessano la corretta funzionalità del microcircolo, tonificando ed irrobustendo lo strato intermedio (tonaca) di vene e capillari.
Vasoprotettore naturale
Le proprietà dell’escina rafforzate dalla presenza dei flavonoidi, rendono il castagno d’India un efficiente rimedio per irrobustire la struttura di vene e capillari ed incrementare il tono venoso diminuendo la permeabilità dei capillari. Quindi, non solo consente di eliminare il ristagno dei liquidi presenti nell’edema ma riduce anche l’accumulo di ritenzione idrica.
Azione anticoagulante
I trattamenti a base di ippocastano possono alleviare i seguenti disturbi:
- pesantezza agli arti inferiori
- dolori
- gonfiori
- crampi.
Infatti, le sue notevoli proprietà vanno a colpire la causa del malessere. Quindi, attraverso l’azione drenante si riduce il volume del gonfiore localizzato e vengono decongestionati i vasi sanguigni mentre attraverso una corretta stimolazione del microcircolo vengono riassorbiti i liquidi che non sono stati condotti verso gli organi emuntori.

Proprietà cosmetiche dell’ippocastano
Azione anticellulite
La sua efficacia nella lotta alla cellulite è dovuta alla presenza dell’escina che agisce su più fronti. Infatti, le proprietà antinfiammatorie permettono di decongestionare i tessuti e viene così eliminato il ristagno dei liquidi in eccesso nei tessuti. Inoltre, migliora la funzionalità del microcircolo rafforzando vasi e capillari.
I fitocomplessi vengono estratti dalla corteccia, dalle foglie e dai semi dell’ippocastano e sono in grado di lavorare anche quando l’accumulo di ritenzione idrica abbia dato vita a processi degenerativi.
Oltre a contrastare la cellulite, gli estratti dalla pianta risultano utili anche nella riduzione dei cuscinetti localizzati.
Come preparare una tisana anticellulite a casa
In una tazza di acqua bollente, versa il quantitativo di un cucchiaio di foglie (taglio tisana) di Ippocastano. Aspetta 10 minuti, con un colino filtra e bevila calda.
Dosi quotidiane: 2 tazze lontano dai pasti almeno 3 volte durante la settimana.
Azione rinforzante, sgrassante e anticaduta dei capelli
L’impiego dell’Ippocastano é spesso riscontrabile negli shampoo per la cura dei capelli. Infatti, sgrassa i capelli in maniera non aggressiva e senza interferire sulla cute, ed è utile nei casi di chiome che tendono a sporcarsi velocemente.
Inoltre, rinforza il fusto pilifero donando maggiore compattezza e luminosità e stimola la ricrescita dei capelli. Solitamente le lozioni cosmetiche a base di ippocastano vengono formulate per contrastare la caduta dei capelli.
Impacco rinforzante con farina di castagna matta
Mescola la farina di castagna o la sua polpa al quantitativo di due cucchiai di olio di germe di grano fino ad ottenere un composto omogeneo. Applicalo sui capelli e lascialo agire per circa 15 minuti. Risciacqua con abbondante acqua tiepida.
Controindicazioni dell’ippocastano
Si sconsiglia l’uso di fitopreparati a base di ippocastano nei casi di allergia ai principi attivi, in gravidanza o allattamento e qualora si soffra di disordini gastrointestinali. In quest’ultimo caso, si possono manifestare:
- nausea
- vomito
- diarrea
- costipazione.
Inoltre, per chi segue terapie antiaggreganti o anticoagulanti, è bene chiedere preventivamente consiglio al proprio medico curante in quanto la pianta officinale contiene cumarine ad azione antitrombotica.

Ippocastano: modalità d’uso
I principi attivi della castagna d’India impiegati a scopi fitoterapici sono prevalentemente presenti nella corteccia e nei semi della pianta.
L’ippocastano viene impiegato in fitoterapia ad uso topico sotto forma di pomate o creme e ad uso interno attraverso:
- tisane
- capsule con estratto secco
- tintura madre
- macerato glicerico gemmoterapico
- rimedio omeopatico ‘Aesculus hippocastanum 5CH’.
Pomata o crema
La pomata o crema all’Ippocastano viene impiegata per trattare:
- gonfiore agli arti inferiori
- edemi
- capillari fragili
- varici
- crampi.
Applicare sulla parte interessata due volte al giorno con massaggi circolari fino a completo assorbimento.
Capsule ad estratto secco
Le capsule della pianta sono indicate per stimolare la funzionalità del microcircolo e trattare:
- emorroidi
- ulcera varicosa
- insufficienza venosa
- flebopatie
- tromboflebite.
Posologia: da 2 a 4 capsule a seconda dello stadio della patologia da trattare, accompagnate da abbondante acqua, da assumere dopo i pasti.
Tintura madre
La tintura madre di Aesculus viene utilizzata prevalentemente per trattare problemi al microcircolo e migliorare il sistema digerente.
Posologia: 40 gocce mescolate in un po’ d’acqua da consumarsi da una a tre volte al giorno.
Aesculus hippocastanum 5CH
Il rimedio omeopatico Aesculus Hippocastanum 5CH si presenta in granuli translucidi ed è utile nel caso di sintomatologie da:
- insufficienza venosa
- gonfiore
- pesantezza e prurito alle gambe
- emorroidi e varici.
La posologia standard per gli stati acuti è da 2 a 3 globuli ogni due ore mentre per la fase cronica è di 5 granuli 3 volte al giorno lontano dai pasti.
Tuttavia, si raccomanda comunque di chiedere il parere professionale di un medico omeopatico in base al proprio quadro diagnostico.
Raccomandazione: i globuli non vanno toccati con le dita, vanno sciolti sotto la lingua o quantomeno in bocca, non devono essere assunti in concomitanza con il consumo di pietanze che contengano menta o caffè.

Ippocastano: guida all’acquisto
Le pomate e le creme a base di Ippocastano così come la tintura madre, il macerato glicerico e le capsule con estratto secco contenenti i principi attivi della pianta arborea sono reperibili prevalentemente in erboristeria o presso rivendite online. Il rimedio omeopatico Aesculus Hippocastanum é disponibile in farmacia, parafarmacia o negozi specializzati online.
Per le compresse di estratto secco si raccomanda di prestare attenzione alla titolazione del prodotto che indica:
- provenienza
- conservazione
- preparazione
- ambiente di coltivazione
- raccolta del prodotto
- certificazione della qualità del fitocomposto.
Invece, per quanto riguarda la tintura madre. è importante verificare che il rimedio erboristico sia stato prodotto unicamente dalle Officine Farmaceutiche autorizzate e che rispettino con rigore la normativa prevista dalla Farmacopea Ufficiale.
Ippocastano e fiore di Bach numero 35: white chestnut
Dalle inflorescenze dell’Ippocastano bianco viene estratto, attraverso il metodo della solarizzazione, il fiore della chiarezza del pensiero conosciuto come White Chestnut.
Tale rimedio è rivolto a chi soffre di pensieri ossessivi che si annidano nei meandri della mente rendendo difficile l’addormentamento e l’attività lavorativa.
Quindi, tali idee fisse diventano fonte di ansia e disagio, il soggetto si ritrova a rimuginare sulle stesse cose senza trovare una soluzione o via d’uscita alle problematiche che lo affliggono. La persona vorrebbe liberarsi dai tormenti della propria mente ma non ci riesce e spesso si ritrova a discutere da sola con se stessa.
White Chestnut é utile per alleviare:
- manifestazioni di stress
- insonnia
- stati di agitazione
- fobie
- comportamenti ossessivo-compulsivi
- tensione alle spalle
- emicrania.
I fiori di Bach sono assolutamente privi di controindicazioni e non interferiscono con alcun tipo di trattamento farmaceutico.
La posologia è di 4 gocce 4 volte al giorno lontano dai pasti.
Usi alternativi
Una credenza popolare prevede di tenere un paio di castagne matte nella tasca del proprio cappotto per tenere lontano il sopraggiungere del raffreddore nel periodo autunnale.
Attraverso un processo di macerazione delle castagne matte in acqua piovana veniva realizzata la cosiddetta acqua saponata utilizzata per sbiancare i tessuti
Inoltre, i semi pare abbiano un’efficace azione antitarmica se collocati nell’armadio.

Botanica
L’aesculus Hippocastanum è una pianta arborea maestosa ed elegante coltivata principalmente a scopo ornamentale per abbellire parchi pubblici o viali.
Si presta ad essere coltivato fino ai 1200 m.s.l nelle zone dal clima temperato e predilige i terreni fertili. In Italia é presente prevalentemente nell’area centro-settentrionale.
La sua altezza raggiunge i 30 metri e dal tronco si erge la sua imponente chioma densa e tondenggiante che ricorda la forma di una cupola. Il tronco é di color bruno di forma cilindrica, di conformazione non regolare e tende a squamarsi con il passare del tempo.
Le foglie palmate presentano delle nervature in superficie ben evidenti e sono costituite da piccole foglioline lanceolate. Una caratteristica particolare é la duplicità del colore: verde accesso nella parte superiore e una tonalità più pallida nella parte inferiore. Col sopraggiungere della stagione autunnale si tinteggiano di giallo aranciato.
Il periodo di fioritura si preannuncia tra aprile e maggio con inflorescenze a forma piramidale che vanno dal bianco al lilla. I fiori hanno una profumazione caratteristica e piacevole ed una conformazione tubuloso-campanulata.
Il frutto consiste in una capsula giallo-verde a forma sferoidale munita di aculei che raggiunta la maturazione (da settembre ad ottobre inoltrato) si schiude lasciando cadere semi di colore marrone scuro della consistenza di una castagna. Quest’ultima viene chiamata Castagna matta ed è tossica per l’essere umano a causa della presenza di una particolare saponina, mentre viene spesso consumata da diverse specie animali.
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