La menopausa è un fattore di rischio per lo sviluppo della sindrome metabolica e delle condizioni che caratterizzano questo complesso quadro clinico, ovvero ipertensione, iperglicemia, diabete e obesità. Questa associazione, già suggerita da altri studi, è stata confermata da una nuova ricerca, basata sui dati del Canadian Longitudinal Study on Aging. I risultati sono pubblicati su Menopause, il giornale della North American Menopause Society (NAMS).
Sindrome metabolica: cos’è
La sindrome metabolica, detta anche sindrome da insulino-resistenza, è una combinazione di alcuni fattori di rischio cardiovascolare, ovvero pressione alta, diabete e obesità. Queste condizioni, già da sole, sono pericolose per la salute del cuore. Ma se associate aumentano significativamente la probabilità di essere colpiti da infarto, ictus e altri disturbi cardiaci e vascolari.
Non solo: la sindrome metabolica può anche essere un fattore predisponente nei confronti di diversi tumori, come quello al seno e all’ovaio.
All’origine di questa problematica c’è un mix di genetica e stile di vita scorretto, per esempio sedentarietà e alimentazione squilibrata. Abitudini che hanno come conseguenza l’accumulo di grasso addominale, uno dei tratti caratterizzanti della sindrome metabolica.
Ma anche la menopausa, determinando delicate variazioni, soprattutto ormonali, nel corpo della donna e spesso un aumento di peso, può avere un impatto.
La ricerca ha analizzato i dati di oltre 10.000 donne di età compresa tra i 45 e gli 85 anni. Ne è emersa un’associazione tra la menopausa e un aumentato rischio di sindrome metabolica.
“Questi risultati riaffermano il legame precedentemente identificato tra menopausa e sindrome metabolica. Dato l’aumento del rischio cardiovascolare associato alla sindrome metabolica e considerato che le malattie cardiache rimangono il killer numero uno delle donne, questo studio evidenzia l’importanza della valutazione del rischio cardiovascolare e delle strategie per ridurlo nella mezza età“. Lo ha detto la dottoressa Stephanie Faubion, direttrice medica della NAMS.
Come proteggerti dai rischi della sindrome metabolica in menopausa
Lo studio canadese ha fornito indicazioni su come proteggersi dai rischi della sindrome metabolica e dalle complicanze ad essa correlate.
L‘età della donna al momento dell’ingresso in menopausa e il ricorso a terapia ormonale sono stati identificati dai ricercatori come possibili fattori in grado di ridurre le probabilità di sviluppare questa problematica. Serviranno ulteriori studi per quantificare meglio il loro effetto.
Inoltre, cambiamenti nello stile di vita delle donne con sindrome metabolica si sono dimostrati efficaci per prevenire il diabete di tipo 2 e il rischio cardiovascolare.
La migliore arma di prevenzione della sindrome metabolica è rappresentata dalla pratica di una regolare attività fisica e dall’adozione di una dieta equilibrata. Uno stile di vita sano, infatti, aiuta a mantenere il peso nella norma e a tenere sotto controllo la pressione del sangue e i valori di colesterolo e glicemia.
Scopri di più sull’alimentazione giusta in questa fase della vita della donna nel nostro articolo “Dieta in menopausa: dritte per tenere a bada il peso e cosa mangiare per dimagrire”.
Fonte: MedicalXpress.
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