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Clementine: differenze con i mandarini, calorie, proprietà, uso in cucina e ricette

Elena Caglioni by Elena Caglioni
23 Novembre 2024
in Alimenti dalla A alla Z
alcune clementine sparse su un tavolo di legno bianco
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Sommario

  • Clementine: cosa sono
  • Clementine, mandarini o mandaranci? Le differenze
  • Benefici e proprietà
  • Valori nutrizionali delle clementine
  • Quante clementine mangiare al giorno
  • Uso in cucina
  • Olio essenziale di clementine
  • Conclusioni

Le clementine sono piccoli agrumi che nascono dall’incrocio tra l’arancio amaro e il mandarino. Le troviamo sulle nostre tavole da ottobre a gennaio e ci aiutano a prevenire i malanni legati alla stagione invernale.

Come tutti gli agrumi, infatti, sono ricche di vitamina C che rafforza il sistema immunitario, ma contengono anche altri antiossidanti che proteggono le nostre cellule dall’attacco dei radicali liberi.

Dalla buccia fine, prive di semi e dal sapore dolce e delicato, sono un ottimo alimento per abituare i più piccoli al consumo di frutta ma anche per spuntini salutari e veloci che possano rendere la nostra alimentazione più sana con gusto. Le calorie delle clementine, infatti, sono davvero poche, quindi le puoi mangiare senza sensi di colpa anche se segui una dieta ipocalorica.

Le clementine si prestano a numerose preparazioni in cucina: da quelle più note e dolci come la marmellata di clementine o i biscotti alle clementine, a quelle meno note, salate.

Clementine: cosa sono

La clementina (Citrus × clementina) è uno degli agrumi che nascono dall’incrocio tra il mandarino e l’arancio amaro. Il suo nome deriva dal francese clèmentine da Fra Clément Rodier, il padre missionario che ne individuò la pianta nel 1892 durante una missione in Algeria.

La clementina matura da ottobre/novembre a gennaio, ha le dimensioni del mandarino ma la forma è più sferica, come una piccola arancia dalla buccia sottile e dalla polpa dolce.

E’ molto apprezzata innanzitutto per il suo sapore che è né troppo aspro, come lo sono diversi agrumi, né troppo dolce.

Ha la buccia più sottile rispetto all’arancia ed è quindi più facile la sbucciatura. Inoltre, rispetto ai mandarini, ha chicchi quasi sempre privi di semi (solitamente si trovano al massimo 10 semini per frutto).

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Riconoscerne la freschezza è facile: guarda il colore della buccia laddove si stacca il picciolo. Se il colore è verde la freschezza è assicurata, se è marrone potrebbe esserci stato un trattamento con etilene per velocizzarne la maturazione.

Clementine, mandarini o mandaranci? Le differenze

Le clementine vengono spesso confuse con i mandarini o con i mandaranci ma, in realtà, sono tre frutti differenti.

Di questi tre frutti, il mandarino è il più piccolo ed è uno degli agrumi “originari”.

Infatti, il mandarino è l’unico a non essere un ibrido, mentre, le clementine e i mandaranci, nascono dall’incrocio tra due agrumi. In particolare, le clementine sono un ibrido tra il mandarino e l’arancia amara mentre il mandarancio è un ibrido tra il mandarino e l’arancio dolce.

Un’inconfondibile caratteristica che differenzia le clementine dai mandarini e dai mandaranci è l’assenza di semi.

I tre agrumi si possono distinguere anche dalla loro forma: il mandarino è più piccolo e leggermente schiacciato ai poli, il mandarancio e le clementine sono invece più tonde.

Invece, guardando la buccia, questa risulta più chiara e adesa alla polpa nei mandarini e nei mandaranci. Al contrario delle clementine, che hanno una buccia leggermente più spessa e butterata che ne rende più facile la sbucciatura.

Per distinguere il mandarino dal mandarancio possiamo guardare alla dimensione e al sapore. Il mandarancio, infatti, nascendo dall’ibridazione tra lo stesso mandarino e l’arancia, ha una dimensione leggermente più grande del mandarino. Inoltre, il sapore del mandarancio è leggermente più dolce del mandarino ma talvolta può essere difficile apprezzare questa differenza.

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Benefici e proprietà

Ogni volta che si parla di agrumi si pensa alla loro caratteristica di rafforzare il sistema immunitario. Questo è sicuramente vero anche per le clementine che sono ricche di vitamine, in particolare di vitamina C.

Inoltre, la presenza di sali minerali e altre sostanze antiossidanti, conferisce alle clementine numerose proprietà e benefici.

  1. Salute della pelle: grazie all’elevato contenuto di vitamina C e alla presenza di altri antiossidanti, le clementine possono contribuire a ridurre i rossori legati all’acne e a rendere la pelle più tonica e lucente. Grazie alla presenza di carotenoidi, inoltre, possono contrastare l’invecchiamento della pelle.
  2. Salute del cuore e delle vene: grazie alla presenza di antiossidanti e, in particolare, della esperidina, le clementine possono migliorare l’integrità vascolare e ridurre la permeabilità vascolare.

Inoltre, grazie alla presenza di un altro antiossidante, la naringina, le clementine, così come gli agrumi in generale, possono contribuire a ridurre il colesterolo.

Tutto ciò fa sì che un consumo regolare di clementine e di agrumi possa ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.

  • Salute cellulare: le clementine, così come diversi altri agrumi, grazie alla presenza dell’antiossidante esperidina, proteggono le cellule da agenti ossidanti, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari.
  • Salute mentale: alcuni studi su animali e in provetta hanno ipotizzato che la narirutina, antiossidante presente anche nelle clementine, possa aiutare a migliorare la salute mentale e potenzialmente aiutare a curare la malattia di Alzheimer. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche sugli esseri umani.
grafica sui valori nutrizionali delle clementine

Valori nutrizionali delle clementine

Sono piccoli agrumi particolarmente apprezzati per il loro sapore dolce. Sono un’ottima fonte di vitamine e sali minerali.

Le clementine, così come gli agrumi in generale, fanno subito pensare alla vitamina C e, in effetti, una porzione di clementine può ricoprire il 60-70% del fabbisogno giornaliero di questa vitamina. 

Tuttavia, una porzione di due clementine, pari a circa 100 g, contiene altri interessanti nutrienti. Di seguito i valori nutrizionali contenuti in una porzione da 100 g di clementine:

MINERALI
Sodio (mg)2
Fosforo (mg)19
Ferro (mg)0.3
Potassio (mg)160
Zinco (mg)0.10
Calcio (mg)30
Magnesio (mg)11
Selenio (µg)0.1
Rame (mg)0.01
Zolfo (mg)10
VITAMINE
Tiamina (mg) – B10.08
Riboflavina (mg) – B20.07
Niacina (mg)0.30
Vitamina B6 (mg)0.07
Folati (µg)21
Vitamina C (mg)37
Vitamina A (mg)25
Vitamina E (mg)0.20

Clementine: calorie

Le clementine sono l’alleato perfetto per chi cerca uno spuntino gustoso e salutare. Ricche di vitamina C, fibre alimentari e antiossidanti, contengono in media solo 57 calorie per 100 g.

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Sono quindi il frutto ideale per spezzare la fame senza appesantire, offrendo energia naturale e un sapore dolce che conquista grandi e piccoli. Perfette da portare ovunque, le clementine dimostrano che mangiare sano può essere semplice e delizioso.

Quante clementine mangiare al giorno

Le porzioni di frutta giornaliere dovrebbero essere 2 o 3 e il quantitativo giornaliero non dovrebbe superare i 400 g al giorno circa.

E’ fondamentale variare la tipologia di frutta da consumare e dunque il consiglio è quello di consumare una porzione da 150 g di clementine una volta al giorno alternando nei giorni il loro consumo con altre tipologie di frutta.

Un’idea per consumare le clementine può essere quella di consumarle come spuntino insieme ad uno yogurt bianco. In questo modo, la loro dolcezza permetterà di rendere più gradevole lo yogurt senza aggiungere zucchero o miele.

Un consumo moderato di clementine non determina particolari effetti collaterali o controindicazioni. Si consiglia ai soggetti diabetici o con alterazioni del metabolismo del glucosio di farne un uso moderato.

un plumcake alle clementine

Uso in cucina

Si possono utilizzare per preparare spremute, marmellate e dolci e si abbinano molto bene al cioccolato. Possono dare una marcia in più anche alle preparazioni salate.

Se aggiunte alle insalate a base di foglie leggermente amare come indivia e/o radicchio ne smorzano il sapore bilanciando così la pietanza. Si sposano bene anche a pietanze a base di pesce e crostacei e in particolare il loro succo può rendere più interessanti i risotti.

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A Natale, inoltre, sono spesso utilizzate in abbinamento alla faraona, sia per insaporirla che per decorare i piatti.

I biscotti alle clementine senza uova sono leggeri e golosi, li puoi utilizzare per la prima colazione da accompagnare con una fonte di proteine, ad esempio uno yogurt o una tazza di latte.

Olio essenziale di clementine

Dalla clementina si estrae un olio essenziale che si presta all’aromaterapia e all’uso topico. Nell’aromaterapia viene usato per combattere l’affaticamento, per migliorare l’umore e per rivitalizzare il corpo e la mente e per migliorare la qualità del sonno.

Grazie al suo aroma fresco e dolce crea un’atmosfera rilassante. Infatti, in aromaterapia è particolarmente indicato per aiutare i più piccoli a vivere con serenità momenti di cambiamento, come l’inizio della scuola, competizioni sportive o l’inserimento in nuovi contesti sociali.

In cosmetica, è efficace nei trattamenti contro gli inestetismi della cellulite grazie alle proprietà drenanti e tonificanti. Massaggiato con un olio vettore, aiuta a ridurre la ritenzione idrica e a migliorare l’aspetto della pelle. Aggiunto a shampoo o balsamo, dona vitalità ai capelli fragili, purificando il cuoio capelluto e restituendo luminosità alla chioma.

In uso topico può dare benefici in soggetti con pelle grassa e/o acne.

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Conclusioni

Le clementine sono un concentrato di benessere: dolci, succose e con sole 57 calorie per 100 grammi. Ricche di vitamina C, fibre e antiossidanti, rinforzano il sistema immunitario e favoriscono la digestione.

Perfette per uno spuntino leggero o come ingrediente per dessert e insalate creative. Pratiche da portare ovunque, sono l’alleato ideale per una dieta equilibrata.

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Fonti
  1. Treccani.
  2. BDA. Banca dati degli alimenti.
  3. “Citrus Juice Extraction Systems: Effect on Chemical Composition and Antioxidant Activity of Clementine Juice” – Rafael Álvarez, Catarina P. Carvalho, Jelver Sierra, Oscar Lara, David Cardona, and Julian Londoño-Londoño – Journal of Agricultural and Food Chemistry 2012,
  4. “Juice of New citrus hybrids (Citrus clementina Hort. ex Tan.×C. sinensis L. Osbeck) as a source of natural antioxidants” – Paolo Rapisarda, Simona Fabroni, Silke Peterek, Giuseppe Russo, Hans-Peter Mock -Food Chemistry, Volume 117, Issue 2, 2009, Pages 212-218.
  5. CREA– Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione.

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Elena Caglioni

Elena Caglioni

Biologo Nutrizionista, laureata in Alimentazione e Nutrizione Umana presso l'Università degli Studi di Milano. Appassionata di nutrizione e cibo, amo mangiare in modo sano e gustoso. Oltre ad essere laureata in scienze e tecnologie alimentari e in alimentazione e nutrizione umana, sono anche specializzanda in scienza dell'alimentazione.

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